presenta CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SCONTRINIAMO Giovanni Giuliano

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1 presenta CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SCONTRINIAMO Giovanni Giuliano Se anche tu non hai le idee ben chiare sugli scontrini fiscali e sulle normative a riguardo, aderisci alla nostra campagna Scontriniamo! Di seguito troverai una guida dettagliata ed esplicativa delle caratteristiche dello scontrino fiscale e alcuni aspetti che ti aiuteranno ad evitare spiacevoli inconvenienti in caso di controlli fiscali. 1

2 Dopo i numerosi controlli effettuati dalla Guardia di Finanza in varie zone d Italia, a fronte del decreto sulle semplificazioni fiscali del Governo Monti, Cartotecnica Mara ha pensato di mettere in atto una campagna che sensibilizzi gli esercenti/commercianti all emissione dello scontrino e che spinga i cittadini a richiederlo sempre. In particolare, questa vuole essere una guida chiarificatrice di alcuni aspetti spesso dubbi (ad es. differenza tra scontrino fiscale e scontrino non fiscale) che, a volte involontariamente, possono indurre il cittadino e/o l esercente a comportamenti in contrasto con la legge. Iniziamo subito con il chiarire alcuni aspetti generali, riportando di seguito quanto descritto dal sito della Guardia di Finanza. Sono tre i documenti fiscali che, in genere, devono essere emessi a fronte della cessione di beni o della prestazione di servizi: lo scontrino fiscale; la ricevuta fiscale; la fattura. Fattura: deve essere emessa: o per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi, intercorse tra soggetti muniti di partita IVA, effettuate nell'esercizio di attività d'impresa o professionale; o in ogni caso, quando è richiesta dal cliente (anche non titolare di partita IVA) non oltre il momento di effettuazione dell'operazione. deve contenere, tra l'altro: o natura, qualità e quantità dei beni ceduti e dei servizi prestati; o importo dei beni e dei servizi (al netto deil'iva); o aliquota IVA applicata; o l'importo dell'iva per ogni prodotto; o totale fattura. Quando chi acquista la merce è titolare di partita IVA, il rilascio della fattura gli permette il recupero dell'iva da lui pagata. Scontrino/Ricevuta fiscale: La ricevuta e lo scontrino fiscale devono essere emessi dai commercianti al minuto ed assimilati (ad esempio artigiani) a fronte di cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di utenti finali. Tali documenti sono rilasciati per mezzo di appositi apparati denominati "misuratori fiscali"; la ricevuta fiscale può essere emessa anche avvalendosi di stampati cartacei da compilare manualmente. È altresì consentita l'emissione di scontrini manuali o a tagli fissi, però solo agli esercenti l'attività in forma itinerante ed al ricorrere di specifiche condizioni. L'indicazione sullo scontrino o sulla ricevuta fiscale dell'esatta natura del prodotto acquistato è facoltativa. La ricevuta e lo scontrino costituiscono l'adempimento documentale più efficace, ancorché non decisivo, per contrastare l'occultamento dei corrispettivi. Una volta rilasciato il documento al cliente, l'operatore è indotto a registrare l'operazione, nella consapevolezza di non poterne nascondere le tracce. Nei casi di mancata emissione dello scontrino o della ricevuta è prevista una specifica sanzione solo per il commerciante e non in capo al cliente. La Guardia di Finanza, nel più ampio contesto della lotta all'evasione 2

3 fiscale, si avvale dei poteri conferiti dalla legge per contrastare tutti quei comportamenti non conformi alle regole imposte dal legislatore (mancato rilascio, emissione irregolare, ecc.). Un importante ruolo però, può essere svolto anche dal cittadino il quale, oltre a richiedere il documento a fronte del pagamento effettuato, dovrebbe controllare anche l'esattezza dei dati fiscali riportati su tali documenti. Importante è verificare che l'importo corrisposto sia lo stesso riportato sul documento fiscale. Il prezzo dei beni o servizi, se non diversamente specificato, deve intendersi sempre comprensivo di I.V.A. Va poi segnalata la prassi diffusa, soprattutto nei locali aperti al pubblico (quali bar e ristoranti), di utilizzare, per finalità gestionali, scontrini non fiscali. Questa modalità è considerata legittima, ma gli scontrini devono presentare un colore differente dall'ordinario ed avere impressa la dicitura "non vale come scontrino fiscale". In tali circostanze, all'atto del pagamento, deve sempre essere rilasciata apposita documentazione fiscale. Qualora, viceversa, non venga emesso un regolare scontrino o ricevuta fiscale, il soggetto commette una violazione, sanzionata amministrativamente; al fine di evitare che questa pratica sia sfruttata per evadere le imposte, in caso di inadempienza da parte dell'esercente è buona prassi che il cliente chieda sempre l'emissione del regolare documento fiscale. Quali sono i dati fiscali da verificare? Proviamo a leggere lo scontrino: tali documenti devono contenere alcuni elementi necessari, quali: 1. dati identificativi dell'esercente l'attività commerciale (denominazione, ditta o ragione sociale o cognome e nome); 2. numero di partita IVA e ubicazione dell'esercizio; 3. corrispettivo, data, ora di emissione e numero progressivo; 4. logotipo fiscale " MF ", seguito da una serie di lettere e numeri. La ricevuta fiscale, invece, deve contenere: 1. dati identificativi dell'esercente (denominazione, ditta o ragione sociale o cognome e nome); 2. quantità, natura e qualità dei beni o servizi; 3. ammontare dei corrispettivi dovuti comprensivi dell'imposta sul valore aggiunto. Lo scontrino e la ricevuta devono essere rilasciati al momento del pagamento totale o parziale del corrispettivo. Nei casi di prestazioni ultimate ma non ancora determinate nel corrispettivo o comunque quando il pagamento non è ancora avvenuto, va ugualmente rilasciata una ricevuta o scontrino con l'indicazione "corrispettivo non pagato". Bisogna evidenziare, inoltre, che vi possono essere soggetti esonerati dall'obbligo di emissione dello scontrino/ ricevuta fiscale, come, ad esempio, gli operatori della grande distribuzione, se scelgono di trasmettere telematicamente e con cadenza giornaliera i corrispettivi conseguiti all'agenzia delle Entrate. Esistono, poi, delle operazioni per le quali è previsto l'esonero dell'emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale, quali, ad esempio, le cessioni di tabacchi, di carburanti per l'autotrazione, di giornali e beni mediante distributori automatici funzionanti a gettone o a moneta." 3

4 Come identificare uno scontrino fiscale Una volta compresi questi aspetti, è essenziale chiarire quale sia la differenza tra uno scontrino fiscale e uno scontrino non fiscale. Le differenze principali sono da ricercarsi nelle parte anteriore dello scontrino. Sullo scontrino non fiscale, deve essere espressamente indicata la dicitura NON FISCALE e viceversa se ha valore fiscale, deve essere indicato SCONTRINO FISCALE (solitamente nella parte bassa, sotto l indicazione dell importo). Anche nella parte posteriore vi sono indicazioni circa il valore fiscale del supporto cartaceo. In particolare, se il supporto ha valore fiscale, sul retro viene riportata la cosiddetta omologazione che si presenta così (immagine di sinistra): Nell immagine di destra è stato evidenziato il contenuto del codice di omologazione che prevede: - indicazione del nome della cartiera produttrice e sigla del tipo di carta utilizzata - indicazione della data di scadenza della carta - indicazione del nome/sigla dell azienda produttrice del rotolo - indicazione del nome dell ente certificatore Viceversa, se lo scontrino non ha valenza fiscale, il retro può essere o del tutto bianco (senza stampe o scritte), o con pubblicità/promozioni ma SENZA la striscia longitudinale con i dati dell omologazione oppure può riportare la dicitura Non vale come scontrino fiscale, come in questo esempio: 4

5 Chiariti questi aspetti, è importante informare gli esercenti dell entrata in vigore della Modifica al D.M. 23 marzo 1983, la quale sostanzialmente prevede il rinnovo del codice di omologazione riportato sul retro della carta che verrà attribuito, a partire dal mese di ottobre 2012, dall Agenzia delle Entrate ai produttori di rotoli /rotolifici. Pertanto, si garantisce che i rotoli in carta termica acquistati a partire da tale periodo saranno conformi alla nuova normativa (se acquistati da produttori inseriti nell elenco che verrà reso noto sul sito dell Agenzia delle Entrate, in quella data). I rotoli che, invece, sono stati acquistati prima del rilascio della nuova omologazione potranno essere utilizzati fino al 31 luglio Per chi volesse approfondire l argomento, si allega il testo della normativa completa (raccomandando particolare attenzione alla lettura della PARTE II). Come distinguere se un rotolo riporta una vecchia omologazione oppure una nuova, conforme alla normativa? All interno della striscia longitudinale riportata sul retro dello scontrino, dovrà leggersi quale data rilascio di omologa il 2012 o data successiva (es. ISSI DEL 2012). In tal caso, trattasi di nuova omologazione. E obbligo dell esercente/cliente verificare che i rotoli in carta termica siano conformi alla normativa, in particolare sarà necessario verificare che venga riportato sul retro: marchio d impresa del rotoloficio/produttore di rotoli, estremi (numero e data) dell omologa rilasciata dall ente Innovhub SSI, marchio d impresa della ditta produttrice della carta, codice identificativo della carta stessa (acronimo dell istituto certificatore, numero del certificato seguito dall anno di emissione, data di scadenza). La carta ha quindi una scadenza? Sì, lo scontrino fiscale, oltre ad avere una scadenza ai fini della garanzia del prodotto acquistato, ha una sua vita fiscale che è quella indicata sul retro, nel codice identificativo della carta (vedi sopra). Questo significa che, oltre la data di scadenza indicata, lo scontrino perde il suo valore fiscale. Pertanto se rilasciato da un esercente, pur essendo scaduto, questo potrebbe incorrere in rischi e sanzioni. E bene quindi verificare le scorte di rotoli a magazzino, affinché non rimangano per troppo tempo inutilizzate, prestando attenzione alla data di scadenza. 5

6 Come conservare i rotoli in carta termica? La carta termica o, altrimenti detta, carta termosensibile deve essere conservata seguendo particolari accorgimenti: evitando le esposizioni dirette alla luce, lontano da fonti di calore e di umidità. Gli scontrini, una volta emessi, devono essere conservati sia da parte dell esercente che del cittadino (ai fini della garanzia) in contenitori opachi, di materiale che non danneggi la carta, in particolare diverso da Polivinilcloruro (PVC), al cui interno la temperatura non sia superiore a 35 C e l umidità relativa sia inferiore all 80%. E importante anche conservare la documentazione di acquisto Gli utenti di apparecchi misuratori fiscali che utilizzano rotoli di carta termosensibile devono conservare copia della relativa documentazione di acquisto. Abbiamo tanto parlato di scontrino in carta termica, ma.di cosa si tratta? La carta termica è un particolare tipo di carta, la cui superficie è ricoperta da una speciale patina trasparente che consente la scrittura tramite trasferimento termico, per cui i cuscinetti delle stampanti e dei registratori di cassa, esercitando una certa pressione sulla carta e inducendo calore, generano la creazione della scritta. Pertanto non vi è presenza di inchiostri nella stampa, ma il risultato di stampa è dovuto a un meccanismo di pressione e calore. Cartotecnica Mara un nome, una garanzia Ricordiamo che Cartotecnica Mara S.r.l. è associata a Comufficio dal gennaio 2000 e si è impegnata attivamente, con Comufficio ed un ristretto gruppo di lavoro, a fornire particolari contributi tesi a normare il mercato per la carta termica utilizzata su strumenti fiscali, sui sistemi di pagamento sia tradizionali sia elettronici. I contributi elaborati sono poi stati presentati alla Direzione dell Agenzia delle Entrate di Roma che ha emanato un nuovo regolamento di attuazione la cui finalità è stata quella di semplificare e migliorare la qualità dei servizi per il mercato italiano. Per qualsiasi chiarimento o ulteriori informazioni, non esitate a contattare i nostri uffici allo oppure inviate un a giulia@cartotecnicamara.it. Saremo sempre a Vs. completa disposizione. 6

7 ALLEGATO 1: Normativa sulla carta termosensibile Modifica del D.M. 23 marzo 1983 e successive integrazioni e modificazioni. Disciplina dell utilizzo di carte termosensibili per l emissione di scontrini fiscali e di altri documenti fiscali emessi con apparecchi misuratori fiscali. Sostituzione allegato E al D.M. 23 marzo 1983, introdotto dal D.M. 30 marzo 1992 IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE 1. Disciplina dell utilizzo di carte termosensibili per l emissione di scontrini fiscali e di altri documenti fiscali 1.1 L allegato E al D.M. 23 marzo 1983, introdotto dal D.M. 30 marzo 1992, è sostituito dal seguente: ALLEGATO E Gli apparecchi misuratori fiscali che dispongono di stampanti con carta termica possono essere utilizzati a condizione che la carta stessa risponda ai requisiti descritti nel presente allegato. PARTE I PRESCRIZIONI TECNICHE RELATIVE ALLA CARTA TERMOSENSIBILE PER APPARECCHI MISURATORI FISCALI. 1) Caratteristiche fisico-meccaniche A Grammatura ( ISO 536: 1995) : g/m2 + 5% B Spessore ( ISO 534: 2005) : m + 5% C Liscio (ISO 5627: 1995) : 200 s I test devono essere condotti in ambiente condizionato avente le seguenti caratteristiche: 7

8 - Temperatura 23.0ºC ± 1ºC - Umidità Relativa 50% ± 2 % 2) Caratteristiche della patina termosensibile della carta La densità ottica deve essere espressa come contrasto di densità (UNI 8173: 1981) o relative density (ISO : 2004) che è dato dalla differenza di densità ottica di una zona stampata e quella del supporto non stampato. L apparecchio utilizzato per le misure di densità ottica deve corrispondere alle Norme ISO 5-3: 1995 e 5-4: Le misure di Densità Ottica devono essere eseguite dopo aver condizionato, al buio, le stampe per 24 ore a 23.0ºC ± 1ºC e 50% ± 2 % UR. A Colore della scrittura : NERO B Lo sviluppo del colore in funzione della temperatura. Lo sviluppo del colore in funzione della temperatura è valutato utilizzando misure di Sensibilità Statica e Dinamica. La Sensibilità Statica viene utilizzata per controllare che la reazione di sviluppo non abbia inizio a una temperatura inferiore a 65 C. Con la Sensibilità Dinamica viene controllato lo sviluppo del colore a due livelli di energia: 0,30 e 0,40 mj/dot. B. 1 Per il test che utilizza la Sensibilità Statica devono essere preparati cinque provini. Su ogni provino di dimensioni adatte viene impressa una superficie a fondo pieno di dimensioni non inferiori a quelle di un quadrato di lato pari 5mm. Per preparare il provino deve essere utilizzato un apparecchio Thermotest o similare, che disponga di un dispositivo certificato per il controllo della temperatura della piastra. Il tempo di contatto deve essere compreso tra quattro e sei secondi. Il valore del contrasto di densità ottica è ottenuto dalla media dei contrasti di densità ottica dei cinque provini. Il valore di ogni provino è ottenuto sottraendo al valore di densità ottica il valore di densità ottica del supporto non impressionato. B. 2 Per il test che utilizza la Sensibilità Dinamica occorre controllare lo sviluppo del colore a due livelli di energia; devono essere stampati cinque provini utilizzando una stampante Atlantek Model 200 (ASTM F ), o equivalente, secondo le seguenti modalità: - larghezza provino: 60 mm - Tcycle: 5 ms - Ton: max. 0,8 ms ( sequenced ) Intervallo Energia: 0,0 0,5 mj/dot, con suddivisione di 0,05 mj/dot, per un totale di 11 livelli - Immagine: a scacchi con copertura del 50% Il valore di contrasto di densità ottica per i due livelli di energia interessati, 0,30 e 0,40 mj/dot, è ottenuto dalla media dei contrasti di densità ottica dei cinque provini. Il valore di ogni provino è ottenuto sottraendo al valore medio densità ottica dei quattro quadrati centrali, il valore medio di densità ottica dei quattro quadrati centrali non impressionati. La carta termosensibile dovrà rispettare i seguenti valori di contrasto di DO (Densità Ottica) funzione della temperatura: reazione di colorazione temperatura C/ Energia contrasto di densità ottica Zona iniziale < 65 0,10 Zona intermedia 0,30 mj/dot 1,05 8

9 Zona finale 0,40 mj/dot 1,15 C Stabilità all invecchiamento. Per ogni singola prova di invecchiamento devono essere preparati cinque provini, nelle condizioni indicate al punto B.2. La stabilità all invecchiamento deve essere valutata eseguendo misure di densità ottica, prima e dopo l invecchiamento, dei quattro quadrati centrali impressionati e dei quattro quadrati non impressionati per il livello di energia pari a 0,30 mj/dot. C. 1 Resistenza alla luce. Cinque campioni di carta impressionata devono essere sottoposti ad una illuminazione di 5000 lux ottenuta con sorgente di luce naturale D65 per 100 ore in ambiente condizionato a 23 ± 1 C e 50 ± 2% U.R. C. 2 Resistenza all umidità. Cinque campioni di carta impressionata devono essere esposti in ambiente condizionato a 40 ± 1 C e 80 ± 2% U.R. per 3 giorni. C. 3 Resistenza al calore. Cinque campioni di carta impressionata devono essere esposti in stufa a ventilazione forzata ad una temperatura di 50 ± 2 C, in assenza di luce, per 3 giorni. Il valore finale sarà il risultato dalla media dei cinque provini. Il valore di ogni provino è ottenuto sottraendo al valore medio di densità ottica dei quattro quadrati centrali, il valore medio di densità ottica dei quattro quadrati centrali non impressionati. Prima del trattamento di invecchiamento il valore di contrasto di densità deve risultare superiore 1,05. Dopo il trattamento il valore del contrasto di densità ottica non deve essere inferiore a 0,70. 3) Caratteristiche di identificazione della carta Gli utenti di apparecchi misuratori fiscali, prima di utilizzare rotoli di carta termosensibile, hanno l obbligo di verificare che sul retro della carta siano riportate tutte le caratteristiche di identificazione della carta di cui alle seguenti lettere: a) per l identificazione della carta termica, la Ditta trasformatrice (Rotolificio) dovrà stampare sul retro, ad una distanza massima di 5 cm l una dall altra e per tutta la lunghezza del rotolo, il proprio marchio d impresa (sigla) con gli estremi (numero e data) dell omologa rilasciata dall Azienda speciale Innovhub - Stazioni Sperimentali per l Industria - Divisione Stazione Sperimentale per Carta, Cartoni e Paste per Carta o da altro Istituto o Ente riconosciuto idoneo anche di altro Stato aderente all Area Economica Europea, il marchio d impresa (sigla) della Ditta produttrice della carta, il codice identificativo della carta stessa; b) la Ditta trasformatrice (Rotolificio), ottenuta in proprio la certificazione di conformità alle prescrizioni di cui ai punti 1) e 2) della carta utilizzata per la produzione dei rotoli di carta termica, dovrà stampare sul retro di essi, longitudinalmente per tutta la lunghezza del rotolo, gli estremi della certificazione di conformità e la sua data di validità che è di 5 anni. Il periodo di validità della carta termica, dalla data di certificazione di conformità, è di 5 anni. Gli estremi della certificazione e la data di scadenza devono essere specificati secondo il seguente formato: 1) acronimo (max 5 caratteri) dell Istituto certificatore; 2) numero del certificato seguito dall anno di emissione; 9

10 3) data di scadenza (mm/aa) preceduta dalla sigla «Scadenza omologa». 4) Revisioni allegato E In presenza di evoluzione della tecnologia produttiva delle carte termosensibili si prevede un aggiornamento dell allegato E, parte I con cadenza minima triennale. PARTE II NORME DI CONSERVAZIONE DEI ROTOLI DI CARTA TERMOSENSIBILE E DELLA RELATIVA DOCUMENTAZIONE DI ACQUISTO DA PARTE DEGLI UTENTI DI APPARECCHI MISURATORI FISCALI. Gli utenti di apparecchi misuratori fiscali sono tenuti al rispetto delle norme di conservazione riportate di seguito. Gli utenti di apparecchi misuratori fiscali che utilizzano carta termosensibile conservano i rotoli contenenti i dati fiscalmente rilevanti in contenitore opaco, di materiale che non danneggi la carta, in particolare diverso da Polivinilcloruro (PVC), al cui interno la temperatura non sia superiore a 35 C e l umidità relativa sia inferiore all 80 %. Gli utenti di apparecchi misuratori fiscali che utilizzano rotoli di carta termosensibile conservano copia della relativa documentazione di acquisto. 5) Norme procedurali L Azienda speciale Innovhub - Stazioni Sperimentali per l Industria - Divisione Stazione Sperimentale per Carta, Cartoni e Paste per Carta, o altro Istituto o Ente riconosciuto idoneo anche di altro Stato aderente all Area Economica Europea, opera a seguito di richiesta di omologa tecnica presentata dalle imprese manifatturiere che esercitano l attività di produzione di prodotti cartotecnici ed iscritte nel Registro delle Imprese presso le Camere di Commercio, Industria e Artigianato o nell Albo delle Imprese Artigiane, produttrici di rotoli di carta termosensibile per apparecchi misuratori fiscali, e rilascia il certificato di conformità alle prescrizioni tecniche di cui alla Parte I e lo trasmette per gli adempimenti di competenza all Agenzia delle entrate Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti. L Agenzia delle entrate Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti pubblica sul proprio sito Internet un elenco delle imprese che hanno ottenuto il certificato di conformità indicando gli estremi della certificazione ottenuta e la relativa data di scadenza. 2. Decorrenza Le disposizioni del presente provvedimento si applicano a decorrere dal novantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione. Le certificazioni di conformità della carta termosensibile già rispondenti alle indicazioni di cui all Allegato E al D.M. 23 marzo 1983 rilasciate fino alla data di entrata in vigore del presente provvedimento potranno essere utilizzate fino ad esaurimento scorte e comunque entro 18 mesi dalla data di pubblicazione del presente provvedimento, termine oltre il quale le sopracitate certificazioni di conformità cesseranno di avere validità. MOTIVAZIONI Il presente provvedimento ha ad oggetto le nuove prescrizioni tecniche relative alla carta termosensibile e, inoltre, le norme di conservazione dei rotoli di carta, che vengono stabilite attraverso la modifica e l aggiornamento dell Allegato E al D.M. 23 marzo 1983, introdotto dal D.M. 10

11 30 marzo 1992, al fine di disciplinare il procedimento di messa in commercio della carta termica, tenuto conto dell evoluzione tecnica del mercato della carta stessa. In particolare, le caratteristiche attualmente in vigore sono ormai ampiamente superate dalla tecnologia produttiva delle carte attualmente sul mercato, che non possono essere omologate a causa delle prescrizioni del citato Allegato E, ormai obsolete. Tale circostanza crea di fatto un impedimento per gli operatori del mercato delle carte termosensibili,e, inoltre, non offre sufficienti garanzie sulla conservazione nel tempo dei dati riportati sugli scontrini, sia per fini fiscali che di garanzia commerciale. Col presente provvedimento, pertanto, vengono introdotte semplici norme procedurali da seguire per l omologazione della carta termosensibile, anche alla luce del parere della Commissione dell approvazione dei modelli di apparecchi misuratori fiscali che, nelle sedute del 20 ottobre 2009 e del 9 novembre 2011, si è espressa sulla questione, ritenendo opportuno l aggiornamento del citato Allegato E. RIFERIMENTI NORMATIVI Legge 26 gennaio 1983 n. 18 Obbligo da parte di determinate categorie di contribuenti dell imposta sul valore aggiunto di rilasciare uno scontrino fiscale mediante l uso di speciali registratori di cassa. Decreto Ministeriale 23 marzo 1983 Norme di attuazione delle disposizioni di cui alla legge 26 gennaio 1983, n.18, concernente obbligo da parte di determinate categorie di rilasciare uno scontrino fiscale mediante l uso di speciali registratori di cassa. Decreto Ministeriale 19 giugno 1984 Integrazioni e modificazioni al D.M. 23 marzo 1983 concernente norme di attuazione delle disposizioni di cui alla legge 26 gennaio 1983, n. 18, riguardante l obbligo da parte di determinate categorie di contribuenti dell imposta sul valore aggiunto di rilasciare uno scontrino fiscale mediante l uso di speciali registratori di cassa. Decreto Ministeriale 14 gennaio 1985 Norma integrativa delle disposizioni previste dal D.M. 23 marzo 1983, e successive modifiche, concernenti norme di attuazione delle disposizioni di cui alla legge 26 gennaio 1983, n. 18, riguardante l obbligo da parte di determinate categorie di contribuenti dell imposta sul valore aggiunto di rilasciare uno scontrino fiscale mediante l uso di speciali registratori di cassa. Decreto Ministeriale 4 aprile 1990 Norma integrativa delle disposizioni previste dal D.M. 23 marzo 1983, e successive modifiche, concernenti norme di attuazione delle disposizioni di cui alla legge 26 gennaio 1983, n. 18, riguardante l'obbligo da parte di determinate categorie di contribuenti dell'imposta sul valore aggiunto di rilasciare uno scontrino fiscale mediante l'uso di speciali registratori di cassa. Decreto Ministeriale 30 marzo 1992 Caratteristiche della ricevuta fiscale e dello scontrino fiscale, anche manuale o prestampato a tagli fissi, idonei alla certificazione delle operazioni di cui all art. 12, comma 1, della legge 30 dicembre 1991, n.413. Decreto Ministeriale 30 marzo 1992 Caratteristiche degli apparecchi misuratori fiscali idonei alla certificazione delle operazioni di cui all articolo 12, comma 1, della legge 30 dicembre 1991, n. 413, nonché delle operazioni di commercio effettuate su aree pubbliche ai sensi della legge 28 marzo 1991, n Decreto Legislativo 29 ottobre 1999, n. 540 Riordino delle Stazioni sperimentali per l industria, a norma dell art. 11 della Legge 15 marzo 1997, n. 59. Decreto Legislativo 23 febbraio 2001, n. 71 Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 29 ottobre 1999, n. 540, recante riordino delle Stazioni sperimentali per l industria. Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle entrate 4 marzo 2002 Modifica del D.M. 23 marzo 1983 e successive integrazioni e modificazioni concernente norme di attuazione delle 11

12 disposizioni di cui alla legge 26 gennaio 1983, n.18. Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle entrate 31 maggio 2002 Misuratori fiscali - Scontrino fiscale - Giornale di fondo cartaceo. Dispositivo-giornale di fondo elettronico (DGFE). Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle entrate 22 ottobre 2002 Autorizzazione al rilascio delle carte di attivazione relative a sistemi di emissione di titoli di accesso e di riconoscimento di idoneità di apparecchiature. Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle entrate 28 luglio 2003 Modifica del D.M. 23 marzo 1983 e successive integrazioni e modificazioni, concernente norme di attuazione delle disposizioni di cui alla legge 26 gennaio 1983, n. 18. Attuazione delle disposizioni contenute nelle lettere b) e c) del punto 5.1 del provvedimento 4 marzo 2002 dell Agenzia delle entrate Provvedimento 17 giugno 2005 del Direttore dell Agenzia delle entrate modificativo del D.M. 4 aprile 1990 Modificazioni al D.M. 4 aprile 1990, integrativo delle disposizioni previste dal D.M. 23 marzo 1983, e successive modificazioni ed integrazioni Cessione o trasferimento a qualsiasi titolo di apparecchio misuratore fiscale. Provvedimento 29 marzo 2010 del Direttore dell Agenzia delle entrate Modifica delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati relativi alle operazioni di verificazione periodica degli apparecchi misuratori fiscali, dell elenco dei tecnici incaricati dell esecuzione della verificazione periodica, nonché degli altri elementi identificativi previsti alla lettera c) del punto 10.1 del provvedimento del Direttore dell Agenzia delle entrate 28 luglio Provvedimento 6 maggio 2010 del Direttore dell Agenzia delle entrate Disposizioni concernenti le modalità di apposizione del sigillo per apparecchi misuratori fiscali ai sensi del D.M. 23 marzo 1983 e del provvedimento del Direttore dell Agenzia delle entrate del 28 luglio Decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, art. 7 comma 20, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica. Decreto 1 aprile 2011 del Ministero dello sviluppo economico di concerto con il Ministero dell economia e delle finanze Tempi e modalità di trasferimento dei compiti e delle attribuzioni, del personale e delle risorse strumentali e finanziarie delle soppresse Stazioni Sperimentali per l industria. Attribuzioni del Direttore dell Agenzia delle entrate decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 (art. 67, comma 1; art. 68, comma 1); statuto dell Agenzia delle entrate (art. 5, comma 1; art. 6, comma 1); regolamento di amministrazione dell Agenzia delle entrate (art. 2, comma 1). La pubblicazione del presente provvedimento sul sito internet dell Agenzia delle entrate tiene luogo della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, ai sensi dell articolo 1, comma 361, della legge 24 dicembre 2007, n Roma, 30 gennaio 2012 IL DIRETTORE DELL AGENZIA Attilio Befera(*) (*) firma autografa sostituita con indicazione a mezzo stampa, ai sensi dell art. 3, comma 2, del D.Lgs 39/

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