RECUPERO, RISANAMENTO STRUTTURALE E MESSA IN SICUREZZA DELLA PALESTRA DELLA SCUOLA MEDIA DANTE ALIGHIERI DI PESARO PROGETTO PRELIMINARE

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2 RECUPERO, RISANAMENTO STRUTTURALE E MESSA IN SICUREZZA DELLA PALESTRA DELLA SCUOLA MEDIA DANTE ALIGHIERI DI PESARO PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE TECNICA E STIMA SOMMARIA 1. Note storiografiche sul progetto e la costruzione Con l emanazione della Lex N 17 del che elevò fino alla considerevole cifra di 20 miliardi di lire il precedente stanziamento di 1.4 miliardi disposto con la Lex N 53 del 15 febbraio del 1961 finanziamento per l incremento dell edilizia scolastica prefabbricata - prende avvio una vicenda singolare nel processo di sviluppo dell industrializzazione edilizia italiana del dopoguerra. In questo contesto e secondo tali finalità, il 1 giugno del 1962 viene indetto un appalto concorso, distinto in due fasi: la prima inerente la qualificazione dei sistemi di costruzione a elementi modulari proposti dalle Ditte partecipanti; la seconda per l aggiudicazione delle opere finanziate dal Ministero e consistenti in 339 edifici scolastici da realizzare in 35 province italiane. Solo 24 delle 108 ditte invitate superarono la prima fase e di queste 21 avranno poi l incarico ad eseguire le opere sotto la Direzione dei Lavori eseguita direttamente dall Istituto di Sviluppo dell Edilizia Sociale (ISES). Nel luglio del 1965 il Ministero dei Lavori Pubblici pubblica un secondo appalto concorso per l attuazione del suddetto programma sperimentale e mirato alla costruzione di 26 edifici destinati a scuole dell obbligo. Il programma prevedeva la realizzazione di 14 scuole elementari e 12 medie localizzate in 11 diverse regioni italiane, tra cui la Dante Alighieri di Pesaro, che venne realizzata con il sistema proposto dall Ircom di Roma. La costruzione della scuola venne eseguita e conclusa nell arco dei successivi otto mesi. 2. Caratteristiche tipologiche e costruttive La scuola media Alighieri è un edifico pluripiano che contiene 24 aule, una palestra, un auditorium; la scuola si sviluppa su due livelli assecondando l andamento orografico del terreno (con un dislivello massimo di sette metri). L edifico è impostato su una platea in cemento armato contenuta entro pareti in c.a. contro terra per le parti a monte - come base fondazionale su cui annegare le piastre di ancoraggio della struttura puntiforme in pilastri in acciaio (con un sistema a bicchiere schematizzabile come un vincolo a cerniera); i pilastri di sezione quadrata 12x12 cm sono di due tipologie differenti (HE con fazzoletti e C accoppiate) e di diverse altezze standard (3.80 e 5.70 cm) in modo da assecondare i diversi livelli di imposta dei solai. I solai sono costituiti da pannelli prefabbricati laterocementizi (tipo Bisap) di 12 cm, orditi ortogonalmente alle travi secondarie e rinforzati all estradosso con un soletta armata da 5 cm. La copertura della palestra e dell auditorium è invece costituita da una lamiera grecata con soletta armata estradossale. La griglia delle travi presenta tre diverse tipologie: le travi principali di tipo reticolare, quelle secondare del tipo Joist ed infine le travi alveolari per la copertura del locali dei laboratori. I tamponamenti esterni sono a doppio strato con interposta una camera d aria: il pannello esterno in calcestruzzo (secondo due tipologie, uno per la palestra e l altro per la restante parte dell edificio) è ancorato alla struttura metallica mediante grappe; il pannello interno è 1

3 invece realizzato in gesso non armato. Gli stessi pannelli, accoppiati su due lati esterni dei pilastri fungono poi da tramezzature interne. Le pavimentazioni sono in marmette per i locali delle aule e degli spazi amministrativi ed in linoleum per la palestra. Gli originali infissi esterni, comprensivi della pannellatura sottofinestra, sono stati sostituiti con finestrature in alluminio anodizzato. Allo stesso modo l originaria controsoffittatura interna è stata sostituita con un sistema a moduli ispezionabili, tranne che per la zona della presidenza e degli uffici di segreteria. L accessibilità ai tre livelli è garantita da un ascensore interno di successiva realizzazione. 3. Lo stato conservativo Un analisi condotta sullo stato conservativo dell edificio evidenzia la presenza di una serie di carenze e patologie di degrado di natura costruttiva e di ordine strutturale. Su primo aspetto vi è una questione di carattere generale che investe buona parte del patrimonio edilizio pubblico realizzato prima dell entrata in vigore della legge sismica 64/74. Le condizioni oggi richieste per le garanzie di sicurezza rispetto all evento sismico (rappresentate anche dalle nuove disposizioni legislative come l OPCM 3274 e succ.) inducono a valutare con attenzione il grado di pericolosità atteso, soprattutto nel caso delle tipologie specialistiche, come gli edifici scolastici. La scuola di Pesaro presenta una struttura puntiforme in acciaio con un sistema vincolare tra pilastro-fondazione e pilastro-trave a cerniera. Pertanto gli eventuali stati deformativi generati dall azione sismica, possono essere sostenuti dalla presenza di idonei elementi di controventamento sia sul piano orizzontale che in quello dei portali. Il rilevo geometrico-costruttivo ha evidenziato una carenza di tali dispositivi, che trova giustificazione nell assenza di prescrizioni di natura sismica in questa area al tempo della costruzione. A tale primario aspetto si correla poi un secondo che riguarda le modalità di realizzazione dei tamponamenti esterni a doppio strato, con specifico riferimento a quelli della palestra. I pannelli in calcestruzzo evidenziano estesi fenomeni di carbonatazione (con espulsione del copriferro in vari punti) e in aggiunta sono sostenuti a livello del solaio di piano, con un vincolo di semplice appoggio su mensole in acciaio in aggetto rispetto al filo del pilastro. Una soluzione tecnica che ovviamente pone dei seri problemi rispetto a eventuali ribaltamenti sul piano della parete per effetto di oscillazioni dinamiche. Una seconda rilevante patologia di degrado è invece rappresentata dai pannelli in gesso delle tramezzature e dalle contropareti interne. Il monitoraggio condotto nel corso degli ultimi due anni ha infatti evidenziato una progressiva accelerazione dello stato fessurativo presente sulle contropareti della palestra ed anche sulle tramezzature interne dovuto al graduale e progressivo scadimento prestazionale del gesso per effetto del processo di degrado fisicochimico indotto dall assorbimento del vapore acqueo di condensa. 2

4 Figg. 1/2 Le pannellature esterne della palestra con in evidenza i fenomeni di carbonatazione del calcestruzzo Fig 3. Il sistema di appoggio del pannello esterno Fig. 4 Le fessurazioni del pannello di gesso interno 3

5 4. Tipologia e costo degli interventi previsti Da quanto sopra esposto riguardo alla natura delle patologie di degrado riscontrato ed in ragione delle necessità di eseguire interventi di risanamento conservativo e miglioramento dell impianto statico-costruttivo della palestra, le opere preventivate riguardano in prima istanza la completa sostituzione delle pareti di tamponamento perimetrali sia i pannelli in cls esterni che quelli in gesso interno per garantire un incremento delle prestazioni di natura strutturale, di carattere energetico e di resistenza al fuoco. Tale intervento è combinato con il rifacimento delle finiture interne pavimenti e rivestimenti parietali della controsoffittatura esistente, della sostituzione degli infissi (da verificare in fase di progetto definitivo). Il miglioramento delle condizioni statiche dell edificio viene ipotizzato con l impiego di nuovi dispositivi controventanti in acciaio sul solaio di copertura e in alcune pareti d ambito da un nuovo massetto strutturale al piano di calpestio della palestra (da verificare in fase di progetto definitivo) e dalla riduzione di peso garantita dal nuovo pacchetto di tamponamento esterno in pannelli di GRC (Glass Reinforced Concrete) combinati con pannelli isolanti e contropareti in cartongesso rinforzato. Viene previsto il rifacimento dell impianto di riscaldamento con un impianto frigorifero a pompa di calore, del tipo Multisplit Sistem con portata refrigerante variabile con termoregolazione elettronica e distribuzione dell aria calda/fredda con canalizzazioni e terminali in ambiente, costituiti da anemostati ad alta induzione. Il sistema descritto prevede il ricambio dell aria e il recupero del calore dell aria espulsa. Infine è previsto il rifacimento con adeguamento dell impianto elettrico per l illuminazione e in funzione della nuove realizzazioni architettoniche, oltre all alimentazione dell impianto di riscaldamento. 4

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