1/8. Video voce VIDEO VOCE Produzione della Voce La laringe vibrante

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1/8. Video voce VIDEO VOCE 1960. Produzione della Voce La laringe vibrante"

Transcript

1 VIDEO VOCE 1960 Produzione della Voce La laringe vibrante Ecco lʼorgano che è visto nello specchio laringeo è una struttura di cartilagini posta in cima alla trachea Dobbiamo avere un concetto chiaro di queste cartilagini e muscoli 02:25 questa è una laringe di maschio sospesa per lʼosso ioide e sulla cima di un tratto della trachea Le cartilagini più importanti sono la cartilagine tiroidea cricoidea le due c. aritnoidee epiglottide Costruiamo una laringe pezzo dopo pezzo per studiarne la struttura e le funzioni 2:47 qui abbiamo una sezione della trachea è composta da anelli cartilaginei che la mantengono aperta per il passaggio dellʼaria, tuttavia è flessibile ed estensibile, ed inoltre gli anelli cartilaginei sono incompleti nel retro e sono chiusi da tessuti muscolari e mebranosi 3:10 metteremo questa sezione di trachea su questo supporto tindow??? 3:19 questa è la cartilaginea cricoidea: è lʼunica cartilagine laringea che è un anello completamente chiuso nella parte posteriore Ha la forma di un anello con sigillo essendo piccolo nella parte anteriore avendo una larga piastra posteriore Il suo bordo superiore ha forma ovale. La cartilagine cricoidea si trova in cima alla trachea 3:43 abbiamo attaccato la cartilagine cricoidea al supporto con due graffe Notate che vi sono 4 sfaccettature per lʼarticolazione di altre cartilagini 3:52 due sono concave: queste sono per la cartilagini tiroidee 4:06 due sono convesse: queste sono per le cartilagini aritnoidee 4:24 questa è la cartilagine aritnoidea sinistra: ha una forma approssimativamente piramidale con tre proiezioni: quella in cima è detta apice quella larga sul lato è chiamata processo muscolare e vedremo che vari muscoli sono attaccati ad essa questa più piccola e flessibile che si protende nella parte anteriore è detta processo vocale perché i muscoli vocali ed i legamenti sono completamenti attaccati ad essa 5:00 sullʼaltro lato del processo muscolare cʼè una sfaccettatura concava quasi cilindrica, per lʼarticolazione con la c. cricoidea; si noti che è qui sotto il processo muscolare 5:12 mettiamola in posizione: essa ha due possibilità di movimento che chiameremo rocking (basculamento) e gliding (scivolamento) essa è mantenuta in posizione in modo flessibile da una capsula di legamenti che è specialmente forte qui (5:31) il legamento ancora la c. aritenoidea alla c. cricoidea qui nel mezzo 5:38 questo è il movimento di basculamento, cʼè anche un movimento di scivolamento lungo la pendenza dellʼintera parte superiore sagomata del cricoide 5:50 naturalmente le aritenoide sono appaiate, e quindi mettiamo anche la destra al suo postoora le due cartilaginei aritnoidee sono unite con i due processi vocali rivolti verso la parte anteriore 6:03 e i processi muscolari posizionati nelle sfaccettature convesse sulla bordo superiore curvo della lamina cricoidea i ligamenti li sostengono in modo libero e flessibile 1/8

2 6:15 ecco i muscoli che muovono le aritenoidi i vari modi i muscoli posteriori crico-aritenoidei sono questi larghi, che coprono la maggior parte del sigillo della cartilaginee tiroidea, sono chiamati posteriori perché sono sul retro, e sono chiamati crico-aritenoidei, perché hanno origine dalla cartilagine cricoidea e sono inseriti nella cartilagini aritenoidee. Attaccando dei fili noi possiamo simulare lʼazione di questi muscoli. Faremo la stessa cosa con tutti gli altri muscoli 6:51 quando i muscoli posteriori crico-aritenoidei si contraggono, essi separano le c. aritenoidee con un complesso movimento, in prevalenza di basculamento 7:05 vi sono 3 muscoli inter-aritenoidei che congiungono le 2 c. aritenoidee: in superficie ci sono 2 minuscoli muscoli che si incrociano lʼun lʼaltro, che formano la lettera X, e sono chiamati m aritenoidei obliqui sotto questi muscoli, esteso da parte a parte, cʼè un muscolo più grande e più potente detto m aritenoideo traverso 7:26 quando questi m si contraggono essi attraggano le c. aritenoidee lʼuna verso lʼaltra 7:41 ora possiamo vedere i m. crico-aritenoidei laterali: essi sono chiamati laterali perché sono posizionati sul lato della laringe e crico-aritenoidei perche essi hanno origine qui dalla c. cricoidea e si estendono lungo il bordo superiore di questa cartilagine, per inserirsi nelle c. aritenoidee notate che questi muscoli si attaccano ai processi muscolari delle c. aritenoidee 8:05 quando i m. crico-aritenoidei laterali si contraggono i processi muscolari sono tirati in avanti, questo fa sì che si crei un interessante aggiustamento dei processi vocali, che vedremo meglio in un altra posizione 8:26 noi guarderemo dentro a queste parti nella stessa direzione, così come sono visti in uno specchio laringeo osserviamo il movimento delle c. aritenoidee quando ogni paio di muscoli si contrae ed esercita la sua tensione i muscoli posteriori crico-aritenoidei separano le c. aritenoidee con un movimento di basculamento e i m. inter-aritenoidei le riconducono lʼuna verso lʼaltra di nuovo con un movimento di basculamento e di scivolamento verso lʼalto così che gli apici possono incontrarsi i m. crico-aritenoidei laterali fanno questo: basculamento e scivolamento, il movimento di scivolamento può avere una componente rotatoria, attorno allʼangolo superiore o inferiore delle sfaccettature della c. cricoidea notiamo che i processi muscolari sono tirati in avanti e i processi vocali si toccano lʼun lʼaltro quando entrambi i m. laterali e i m inter-aritenoidei si contraggono cʼè un deciso contatto tra le cartilagini interaritenoidee come mostrato. 9:33 questi movimenti diventeranno maggiormente significativi, quando vedremo le corde vocali mese in posizione: per far questo abbiamo bisogno della cartilagine tiroidea 9:45 ecco la cartilagine tiroidea: essa ha 2 ali fuse nella parte anteriore, completamente nella parte inferiore mentre cʼè una tacca (incisione nella parte superiore) sono aperte nella parte posteriore, e ogni ala ha un corno superiore ed uno inferiore il corno inferiore si articola alle sfaccettature della c. cricoidea abbiamo visto che le c. aritenoidee sono attaccate alla c. cricoidea con una articolazione di basculamento e scivolamento 10:14 questo è vero anche per lʼarticolazione tiro-cricoridea: la c.tiroidea può basculare attorno ad un punto centrale come appare e scivolare un poco 10:30 questo è il legamento crico-tiroideo impedisce alla cartilagini di muoversi troppo lontano lʼuna rispetto allʼaltra, nella parte frontale 10:42 qui sono i m. crico-tiroidei, chiamati così perché hanno origine dalla c. cricoidea nella parte frontale e si irradiano verso il retro, per poi inserirsi nel bordo inferiore della c. tiroidea

3 quando i m. crico-tiroidei si contraggono cʼè una combinazione sia del basculamento che dello scivolamento della c. tiroidea: essi tirano parzialmente verso il basso (basculamento) e parzialmente in avanti (scivolamento) 11:20 questi nastri bianchi sono chiamati legamenti vocale e si estendono dallʼangolo della c. tiroidea alle c.aritenoidee un legamento è attaccato a ogni processo vocale 11:36 quando i m. crico-tiroidei sono rilassati i legamenti vocali sono laschi quando i m. crico-tiroidei si contraggono i legamenti vocali sono rigidi, in queste condizioni, in note molto acute, i legamenti vocali funzionano in modo abbastanza indipendente dai muscoli vocali, abbastanza come fossero corde 11:58 notiamo che lʼazione dei m. crico-tiroidei tendono i legamenti ma non li adducono questi sono i muscoli tiro-aritenoidei: essi hanno origine dalla c.tiroidea e si inseriscono nelle c. aritenoidee, essi sono complessi e sono composti da vari fasci di fibre muscolari. 12:20 i fasci situati accanto ai legamenti vocali e che sono leggermente connessi ad essi, sono detti m.tiroaritenoideii interni essi sono in parte attaccati ai processi vocali e si estendo verso i processi muscolari e formano il corpo delle corde vocali i m.tiro-aritenoideii interni sono anche chiamati muscoli vocali 12:46 in modo più colloquiale, queste strutture che consistono in muscolo vocale processi vocali e legamenti vocali sono chiamati corde vocali vere 12:58 posizionati accanto ai m.tiro-aritenoidei interni si trovano i m.tiro-aritenoidei esterni, parte dei quali sono stati rimossi e non sono mostrati nelle nostre immagini in questo momento; essi si attaccano al processi muscolari e tutto lungo il bordo esteriore delle cartilagini aritenoidee fino agli apici. 13:21 osserviamo il funzionamento dei muscoli regolatori in relazione alle corde vocali: lʼallontanamento delle corde dal centro è detto ABDUZIONE lʼavvicinamento verso la linea mediana è detto ADDUZIONE 13:39 quando i muscoli posteriori crico-aritenoidei si contraggono le c. aritenoidee sono separate e lo spazio tra le corde vocali è largo: questo spazio si chiama GLOTTIDE, nella respirazione la glottide è aperta i muscoli posteriori crico-aritenoidei sono i principali muscoli ABDUTTORI dʼaltro canto i m. inter-aritenoidei sono muscoli ADDUTTORI: quando si contraggono, gli apici delle c. aritenoidee sono attratti lʼuno verso lʼaltro m. posteriori crico-aritenoidei inter-aritenoidei 14:18 m. crico-aritenoidei laterali portano i processi vocali verso la linea mediana: questo è ciò che accade quando lavorano da soli: vediamo che i m. crico-aritenoidei laterali esercitano una azione (leverage?) così che i processi vocali sono pressati lʼuno contro lʼaltro, chiameremo questa azione compressione mediana ma per chiudere completamente la glottide, dobbiamo contrarre sia m. crico-aritenoidei laterali che i m. interaritenoidei m. posteriori crico-aritenoidei m. crico-aritenoidei laterali m. inter-aritenoidei 15:10 quando i m.tiro-aritenoidei si contraggono essi riducono la distanza tra lʼangolo della c. tiroidea e le c. aritenoidee e i legamenti vocali sono allentati 3/8

4 dʼaltro canto quando la c. tiroidea si muove in avanti, lontano dalle c. aritenoidee i legamenti vocali vengono tirati, questa azione è compiuta dai m. crico-tiroidei : questa azione allunga le corde vocali, chiameremo questa azione tensione longitudinale 15:39 ci potremmo aspettare che la tensione longitudinale chiuda la glottide, ma invece risulta in una apertura ridotta, anche se i m. inter-aritenoidei si stanno contraendo un adeguata compressione mediale chiuderà questo fessura 15:58 qui abbiamo una sezione (visione interna) della laringe: la cartilagine tiroidea è stata tagliata qui, qui la parte anteriore della c. cricoidea anchʼessa sezionata, e qui il sigillo. Eʼ stato necessario graffare le cartilagini queste sono l c. aritenoidee Questo è ciò che accade quando m. posteriori crico-aritenoidei si contraggono ora i m. crico-aritenoidei laterali posteriori laterali 16:36 questo è il legamento vocale: è il bordo superiore ispessito di una membrana che rinforza la parte inferiore dei m.tiro-aritenoidei, questa membrana è chiamata cono elastico: il suo bordo inferiore si attacca al bordo superiore della cartilagine cricoidea ed include il legamento crico-tiroideo. 16:57 nel modo in cui stiamo osservando il esemplare (laringeo), non cʼè tensione longitudinale, cosicché le corde vocali sono lasche e spesse (forma delle corde vocali): la sezione trasversale delle corde vocali è determinata dallo spessore del m. vocale quando la tensione longitudinale è molto bassa Noi chiameremo il TONO prodotto da questo tipo di regolazione: voce di petto 17:14 Ora, quando la tensione longitudinale viene applicata, notate come le corde vocali si assottiglino, questo bordo sottile è proprio il legamento vocale: quando la tensione longitudinale è grande, la forma delle corde vocali è largamente determinata dal legamento vocale Noi chiameremo questo tipo di regolazione: falsetto 17:34 (la posizione della laringe) per convenienza lʼazione dei m. crico-tiroidei è usualmente supposta di produrre un basculamento della c.tiroidea sopra alla c.cricoidea Eʼ mostrato così nel nostro filmato 17:48 Tuttavia se la c. tiroidea è mantenuta senza movimento, la c. cricoide deve basculare: così Questo è approssimativamente ciò che succede nella vita reale, tuttavia per i TONI più acuti della voce,quando i muscoli della gola alzano la laringe, la laringe come un tuttʼuno è inclinata le corde vocali sono allungate in ogni caso, ma lʼimmagine nello specchio laringeo è differente. Per i toni bassi quando i m. crico-tiroidei non sono contratti le c. aritenoidee oscurano la visione della parte posteriore delle corde 18:26 questa posizione dà la visione migliore 18:32 apcorderemo ora aria al nostro esemplare e osserveremo le vibrazioni delle corde vocali. Sarà necessario rimuovere le corna della c. tiroidea per evitare interferenza con le nostri lacci non cʼè tensione longitudinale, in questo modo le corde vocali sono lasche e spesse, e il suono sarà quello della voce di petto la glottide si apre per la contrazione dei m. posteriori crico-aritenoidei ora m. posteriori crico-aritenoidei si rilassano 19:02 ascoltate il TONO quando i m. inter-aritenoidei e i m. crico-aritenoidei laterali si contraggono eʼ necessario usare un microfono a contatto così ci sono piccole differenze in volume e qualità tra il nostro tracciato sonoro (soundtrack) e quello del flusso dellʼaria (airborne track) eʼ possibile abbassare apparentemente queste frequenze mediante una luce stroboscopica e un generatore DELTAf, così che un ciclo di vibrazioni durerà allʼincirca un secondo sullo schermo: questo renderà a noi possibile osservare in dettaglio la configurazione vibrazionale della voce di petto.

5 19:45 VOCE DI PETTO CONDIZIONI notiamo alcune delle caratteristiche distintive. abbiamo già notato che questa configurazione vibrazionale è il risultato di avere una tensione longitudinale molto piccola o nulla e quindi una trascurabile elongazione delle corde vocali 20:12 CONSEGUENZE i legamenti vocali sono laschi e le corde vocali sono spesse 20:19 CARATTERISTICHE le ampiezze delle vibrazioni sono grandi, ovvero le corde vocali si allontanano abbastanza dalla linea mediana e la glottide si apre abbastanza ampiamente ogni volta a causa dello spessore delle corde, la glottide chiude fermamente e resta chiusa per una durata apprezzabile in ogni vibrazione, così che la pressione dellʼaria cresce nella regione sottostante e praticamente esplode fuori ogni scoppio di aria apre la glottide in modo quasi esplosivo DIFFERENZA DI FASE VERTICALE lʼaria le separa dapprima nella parte inferiore e gorgoglia verso la parte alta allo stesso modo la glottide si chiude dapprima nella zona bassa e poi in quella alta: questa è chiamata una differenza di fase verticale 21:06 Tutte queste caratteristiche fanno la voce di petto adatta alle basse frequenze, abbastanza sonora e ricche di armoniche parziali ascoltiamole ancora: varieremo un fattore alla volta lasciando gli altri costanti Dapprima solo i m. inter-aritenoidei si contraggono: non osserviamo vibrazioni, ma appena applichiamo un poco di aria esse inizieranno ora facciamo contrarre solo i m. crico-aritenoidei laterali 22:02 il tono è abbastanza arioso (breathy) perché lʼaria scappa attraverso le 2 c. aritenoidee lʼazione m. inter-aritenoidei chiuderà questa fessura 22:21 con lʼaumento dellʼefficienza della glottide noi possiamo ridurre il flusso di aria ora con i m. inter-aritenoidei fermamente contratti 1) aumentiamo la compressione mediana, mantenendo gli altri fattori costanti 23:06 ora riduciamo la compressione mediana e 2) aumentiamo il flusso di aria, mantenendo gli altri fattori costanti 22:27 ora riduciamo il flusso di aria e 3) aumentiamo la tensione longitudinale, mantenendo gli altri fattori costanti 23:36 osserviamo che intensificando ogni fattore, mantenendo gli altri fattori costanti, produce un aumento dellʼaltezza del suono e del volume, tuttavia a meno che la la compressione mediana non aumenti nello stesso tempo, è impossibile aumentare di molto la tensione longitudinale, nella voce di petto 23:57 teniamo a mente lo spessore delle corde vocale, noi abbiamo osservato il loro comportamento, quando sono così... ma ora applichiamo la tensione longitudinale: le corde vocali diventano sottili e tese; il suono che esse produrranno è il tono di falsetto ad alti gradi di tensione longitudinale ci possiamo aspettare piccole ampiezze di movimento, è difficile spostare i legamenti vocali lontano dalla linea mediana 24:24 applichiamo una adeguata compressione mediana e aria e osserviamo le vibrazioni con una luce normale 24:41 questo è ciò che mostra lo stroboscopio: sembra essere allo stessa frequenza della voce di petto, ma questo è lʼeffetto del generatore deltaf, in verità siamo a più di 2 ottave sopra alla voce di petto 5/8

6 25:05 VOCE DI FALSETTO queste sono le caratteristiche distintive CONDIZIONI ci deve essere una grande tensione longitudinale e con essa è necessaria la compressione mediana: la tensione longitudinale allunga le corde vocali, CONSEGUENZE di conseguenza i legamenti vocali verranno tesi, anche maggior tensione può essere aggiunta in questo registro, dopo che i legamenti vocali sono stati tirati alla massima lunghezza le corde vocali come abbiamo visto sono sottili 25:34 CARATTERISTICHE (piccole ampiezze) a causa della grande tensione le ampiezze sono piccole, ovvero la glottide non si apre così ampiamente come nella voce di petto (imperfetta chiusura glottica) inoltre la glottide non è fermamente chiusa in ogni vibrazione spesso nel falsetto la glottide non si chiude completamente 25:50 (differenza di fase verticale trascurabile) poiché le corde vocali sono sottili, la differenza di fase verticale è trascurabile, ovvero non esiste il fenomeno per cui la glottide apre dapprima nella zona inferiore e poi nella parte superiore ascoltiamo di nuovo 26:14 dapprima solo m. inter-aritenoidei si contraggono, non osserviamo vibrazioni anche se diamo un improvviso flusso di aria ora contraiamo solo i m. crico-aritenoidei laterali ora aggiungiamo la contrazione m. inter-aritenoidei osserviamo che per ottenere il miglior falsetto sia la contrazione dei m. crico-aritenoidei laterali che la compressione mediana sono necessarie 26:54 ora abbiamo solo m. inter-aritenoidei contratti e aggiungiamo gradualmente la compressione mediana, fino a che il tono non comincia e aumenta in volume e cresce in altezza 27:19 ora riduciamo la compressione mediana e aumentiamo il flusso di aria, mantenendo gli altri fattori costanti 27:38 ora riduciamo il flusso di aria, poi tenendola costante aumentiamo ancora di più la tensione longitudinale, che è già molto grade 28:30 REGOLAZIONI INTERMEDIE tra queste due regolazioni estreme, petto e falsetto, possiamo produrre tipi intermedi di vibrazioni che corrispondono a gradi intermedi di tensione longitudinali, essi possono essere visti nellʼesemplare qui e nella laringe reale. 28:45 ora con una adeguate compressione mediana, partiamo dalla parte alta del registro di petto e aumentiamo la tensione longitudinale 29:14 (break) ora ritorniamo giù 29:42 (break) 29:58 prima di osservare una vera laringe tuttavia, doppiamo familiarizzare con qualche altra parte della laringe il nostro studio finora ha riguardato le strutture più importanti della fonazione trachea cricoidea c. tiroidea muscoli crico-tiroidei aritenoidee posteriori crico-aritenoidei inter-aritenoidei crico-aritenoidei laterali

7 30:31 m. tiro-aritenoidei interni (o muscolo vocale) ed esterni 30:46 vi sono strutture al di sopra, che sono meno importanti di queste nella fonazione, sebbene esse assolvano ad altri scopi 30:51 noi le aggiungeremo i m. tiro-aritenoidei esterni si estendono verso lʼaltro, un poʼ più in alto degli interni, e alcune delle fibre relative si trovano in una plica di tessuto soprastante, sospesa al di sopra i m. tiro-aritenoidei interni, e forma una tasca su ogni lato: queste tasche sono chiamate i ventricoli laringei di Morgagni (pliche ventricolari) o colloquialmente FALSE CORDE VOCALI 31:22 cʼè una cartilagine superiore a forma di foglia, chiamata epiglottide, è attaccata alla c. tiroidea nella tacca frontale ed è uno schermo per la glottide essa è spinta verso la glottide quando uno inghiotte, questo movimento è causato dallʼazione di muscoli che si estendono tra la epiglottide e la c. aritenoidea 31:48 questo è detto il collare della laringe ed è formato dallʼepiglottide nella parte frontale e dalle c. aritenoidee nella parte posteriore, congiunte dalle pliche ariepiglottiche che contengono fibre muscolari, in verità queste fibre muscolari sono la continuazione dei muscoli aritenoidei obliqui 32:09 nellʼinsieme noi abbiamo un effetto chiusura a borsetta (?) per chiudere la parte alta della laringe per impedire a corpi estranei di entrare nel canale aereo qui nelle pliche ariepiglottiche e vicino alle c. aritenodee, ci sono due cartilagini minori, che non hanno una funzione specifica se non quella forse di irrigidire il collare: esse sono chiamate c. cuneiformi di Wisberg 32:49 qui abbiamo la sezione interna del nostro esemplare, così comʼè ora: lʼepiglottide è stata sezionata e qui ci sono le pliche ariepiglottiche che contengono le c. cuneiformi di Wisberg; qui ci sono le pliche ventricolari e sotto i ventricoli di Morgagni 33:07 congiunge tutte queste parti una membrana che contiene un certo numero di ghiandole per lubrificare la laringe, essa è chiamata membrana quadrangolare, nome che approssimativamente descrive la sua forma 33:21 al disopra delle cartilagini che abbiamo considerato si trova lʼosso ioide, è un osso a forma di U che ha un corpo centrale e due corni per ogni lato esso è chiamato lʼosso della lingua, perché la lingua ha origine da esso 33:37 esso è sospeso dalla base del cranio e della mandibola da numerosi muscoli e altri muscoli si estendono da esso verso le ossa della cassa toracica e verso altre inserzioni sotto la laringe 33:51 questi muscoli posizionano lʼosso ioide nella gola: alto, basso, avanti, o indietro e poiché la laringe è sospesa allʼosso ioide, questi muscoli che muovono lʼosso ioide, possono in alcune circostanze esercitare delle tensioni sulla laringe e sulle corde vocale in essa contenute 34:08 la laringe è sospesa allʼosso ioide in questo modo: cʼè un legamento nella parte anteriore detto legamento ioido-tiroideo, ci sono dei muscoli abbastanza estesi su ogni lato, detti muscoli ioido-tiroidei e tra lʼosso ioide e la c. tiroidea cʼè una membrana, detta membrana ioido-tiroidea 34:29 INNERVAZIONE su entrambi i lati vi sono 2 nervi principali che innervano la laringe ed entrambi procedono dal nervo vago quello di sopra è chiamato il nervo laringeo superiore e quello inferiore è detto nervo laringeo inferiore il nervo laringeo superiore si dipana in un duplice fascio di nervi, uno interno ed uno esterno su ogni lato 34:50 gli esterni innervano i m. crico.tiroidei gli interni si moltiplicano in altri piccoli fasci che passano attraverso la membrana ioido-tiroidea 7/8

8 essi contengono la maggior parte di fibre sensitive che terminano nella membrana mucosa superiore della laringe 35:06 il nervo laringeo inferiore è la terminazione superiore di una ramificazione importante del nervo vago, detto nervo ricorrente; ce nʼè uno in ogni parte, che viene verso lʼalto scorrendo lungo la trachea, ramificandosi nuovamente per attivare ogni muscolo della laringe, eccetto i m. crico.tiroidei 35:23 anche questi nervi portano fibre sensoriali cʼè una connessione tra il nervo laringeo superiore e quello inferiore 35:46 immagini con specchio laringeo noi ora vedremo la laringe di un cantante esperto questo è ciò che mostra lo specchio laringeo qui vi sono le corde vocali, i cui estremi sono i legamenti vocali nella parte anteriore e i processi vocali nella parte posteriore 36:06 parallelamente alle corde vocali sono le pliche ventricolari, qui e qui la parte superiore che forma il collare sarà la più vicina alla camera, questo fa sì che le sue strutture risulteranno grandi e non perfettamente a fuoco questa è una degli apici delle c.aritenoidee e questa è lʼaltra lʼescrescenza sul bordo del collare su ogni lato, qui e qui, sono costituiti dalle cartilagini cuneiformi di Wisberg 36:33 qui cʼè lʼepiglottide e sopra di lei la base della lingua osserviamo voce di petto e centro 36:42 immagini di un cantante educato 38:11 e ora alcune immagini di un soggetto non educato, con vibrazioni asimmetriche 38:52 ma ora ancora il cantante educato

FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI

FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI FONETICA: LA PRODUZIONE DEI SUONI FONETICA E FONOLOGIA La fonetica e la fonologia sono due discipline linguistiche che in qualche modo toccano lo stesso campo ma con strumenti e principi molto diversi.

Dettagli

Informatica per la comunicazione" - lezione 7 -

Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Campionamento La codifica dei suoni si basa sulla codifica delle onde che li producono, a sua volta basata su una procedura chiamata campionamento.! Il campionamento

Dettagli

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA.

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. La COPERTURATOSCANA, prodotta da COTTOREF, è composta da tre articoli fondamentali: tegole, coppi e colmi, oltre ad una serie di pezzi

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

Guida all uso di Java Diagrammi ER

Guida all uso di Java Diagrammi ER Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con

Dettagli

A. Ricci Maccarini, E. Lucchini, A. Borragan*

A. Ricci Maccarini, E. Lucchini, A. Borragan* LA MANIPOLAZIONE LARINGEA NELLE PATOLOGIE DISFONICHE A. Ricci Maccarini, E. Lucchini, A. Borragan* U.O. ORL, Ospedale M. Bufalini, Cesena *Centro di Foniatria e Logopedia, Santander (Spagna) MUSCOLATURA

Dettagli

Problemi di dinamica del punto materiale (moto oscillatorio) A Sistemi di riferimento inerziali

Problemi di dinamica del punto materiale (moto oscillatorio) A Sistemi di riferimento inerziali Problemi di dinamica del punto materiale (moto oscillatorio) A Sistemi di riferimento inerziali Problema n. 1: Un corpo puntiforme di massa m = 2.5 kg pende verticalmente dal soffitto di una stanza essendo

Dettagli

1 Anatomia e fisiologia dell apparato vocale Respirazione, laringe, corde vocali, fonazione. a cura di Domenico Innominato

1 Anatomia e fisiologia dell apparato vocale Respirazione, laringe, corde vocali, fonazione. a cura di Domenico Innominato Elementi di tecnica vocale 1 Anatomia e fisiologia dell apparato vocale Respirazione, laringe, corde vocali, fonazione a cura di Domenico Innominato LA RESPIRAZIONE GABBIA TORACICA La parete toracica è

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A.

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A. 01 In questa lezione parliamo delle forze. Parliamo di forza quando: spostiamo una cosa; solleviamo un oggetto; fermiamo una palla mentre giochiamo a calcio; stringiamo una molla. Quando usiamo (applichiamo)

Dettagli

ANDREA FARALLI 2 C IL BARICENTRO

ANDREA FARALLI 2 C IL BARICENTRO ANDREA FARALLI 2 C IL BARICENTRO Domenica dieci febbraio siamo andati al laboratorio di fisica della nostra scuola per fare accoglienza ai ragazzi di terza media. Questa accoglienza consisteva nell illustrare

Dettagli

Anatomo fisiologia della voce

Anatomo fisiologia della voce Anatomo fisiologia della voce Durante la fonazione l e nergia aerodinamica generata dall apparato respiratorio (mantice polmonare) viene trasformata a livello laringeo in energia acustica e successivamente

Dettagli

Carichiamo il segnale contenuto nel file ecg_es_20121128.mat

Carichiamo il segnale contenuto nel file ecg_es_20121128.mat Esercitazione su analisi segnale ECG Carichiamo il segnale contenuto nel file ecg_es_20121128.mat Il file contiene due variabili - dt, che vale 0.004 - ecg, che è vettore lungo 6500 campioni La frequenza

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA

SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA SCHEDA M MOSAICI CLASSIFICARE CON LA SIMMETRIA Qui sotto avete una griglia, che rappresenta una normale quadrettatura, come quella dei quaderni a quadretti; nelle attività che seguono dovrete immaginare

Dettagli

Nascita e morte delle stelle

Nascita e morte delle stelle Nascita e morte delle stelle Se la materia che componeva l universo primordiale fosse stata tutta perfettamente omogenea e diffusa in modo uguale, non esisterebbero né stelle né pianeti. C erano invece

Dettagli

Benvenuti da S1 Sport. Il Sistema Rivoluzionario Di Protezione per Stinchi, Caviglie e Tendini di Achille. www.s1-sport.com

Benvenuti da S1 Sport. Il Sistema Rivoluzionario Di Protezione per Stinchi, Caviglie e Tendini di Achille. www.s1-sport.com Benvenuti da S1 Sport Il Sistema Rivoluzionario Di Protezione per Stinchi, Caviglie e Tendini di Achille www.s1-sport.com Cosa rende il sistema di protezione per stinchi, caviglie e tendini di Achille

Dettagli

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il

Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Università di Genova MATEMATICA Il Lezione 5:10 Marzo 2003 SPAZIO E GEOMETRIA VERBALE (a cura di Elisabetta Contardo e Elisabetta Pronsati) Esercitazione su F5.1 P: sarebbe ottimale a livello di scuola dell obbligo, fornire dei concetti

Dettagli

L effetto della corrente sullo stato del mare

L effetto della corrente sullo stato del mare L effetto della corrente sullo stato del mare La presenza della corrente influenza la navigazione in molteplici aspetti diversi: da quelli più evidenti come la modifica nella velocità e rotta rispetto

Dettagli

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO IL GIOCO DEL CALCIO I bimbi della sezione 5 anni sono molto appassionati al gioco del calcio. Utilizzo questo interesse per costruire e proporre un gioco con i dadi che assomigli ad una partita di calcio.

Dettagli

3.5.1.1 Aprire, preparare un documento da utilizzare come documento principale per una stampa unione.

3.5.1.1 Aprire, preparare un documento da utilizzare come documento principale per una stampa unione. Elaborazione testi 133 3.5 Stampa unione 3.5.1 Preparazione 3.5.1.1 Aprire, preparare un documento da utilizzare come documento principale per una stampa unione. Abbiamo visto, parlando della gestione

Dettagli

Giochi di posizione per un modulo di gioco 4 3-3

Giochi di posizione per un modulo di gioco 4 3-3 Giochi di posizione per un modulo di gioco 4 3-3 2 CONTRO 2 Esercizio n 1: 2 contro 2 + 2 jolly ( difensore centrale e centravanti 9 ) Obiettivi: insegnare passaggi filtranti e appoggi Misure campo: 12

Dettagli

MODULO 5 ACCESS Basi di dati. Lezione 4

MODULO 5 ACCESS Basi di dati. Lezione 4 MODULO 5 ACCESS Basi di dati Lezione 4 ARGOMENTI Lezione 4 Filtrare i dati Esempio 1 Query Cos è Creare Query in visualizza struttura Criteri di ricerca Esempio 2 Esempio 3 Esempio 4 Creare Query in creazione

Dettagli

I modi della scala maggiore - prima parte

I modi della scala maggiore - prima parte I modi della scala maggiore - prima parte Perché imparare i modi? La risposta è molto semplice, direi quasi banale. E per inciso è applicabile per tutti i musicisti indipendentemente dallo strumento suonato,

Dettagli

Capitolo 3. Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare.

Capitolo 3. Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare. Realizzazione meccanica Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare. - 37 - 3.1 Reperibilità dei pezzi La prima

Dettagli

FENOMENI DI SUPERFICIE 1 Un possibile percorso: LA TENSIONE SUPERFICIALE Scheda esperienza 1

FENOMENI DI SUPERFICIE 1 Un possibile percorso: LA TENSIONE SUPERFICIALE Scheda esperienza 1 PIANO ISS P r e s i d i o M I L A N O I s t i t u t o T e c n i c o I n d u s t r i a l e S t a t a l e L i c e o S c i e n t i f i c o T e c n o l o g i c o E t t o r e M o l i n a r i Via Crescenzago,

Dettagli

Pratica guidata 2 Tablet

Pratica guidata 2 Tablet Pratica guidata 2 Tablet Creare e salvare un documento di testo Creare e salvare un file di testo Centro Servizi Regionale Pane e Internet Redazione a cura di Roger Ottani, Grazia Guermandi Ottobre 2015

Dettagli

Angius Anna Carla Licheri Daniele Monaco Emanuele Podda Francesco Puddu Alessio Saba Carolina Tedde Gregorio

Angius Anna Carla Licheri Daniele Monaco Emanuele Podda Francesco Puddu Alessio Saba Carolina Tedde Gregorio Angius Anna Carla Licheri Daniele Monaco Emanuele Podda Francesco Puddu Alessio Saba Carolina Tedde Gregorio Per superficie minima si intende quella superficie che minimizza la propria area. E difficile

Dettagli

Dimensione di uno Spazio vettoriale

Dimensione di uno Spazio vettoriale Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione

Dettagli

I F O R M A T I V I D E O

I F O R M A T I V I D E O I F O R M A T I V I D E O A s p e c t R a t i o e c o r r i s p o n d e n z e S I formati video Innanzitutto è bene chiarire che quando parliamo di 4:3 o di 16:9 parliamo del rapporto esistente tra la

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

CONVESSITÀ NELLA GEOMETRIA DEL TAXI DI MINKOWSKI

CONVESSITÀ NELLA GEOMETRIA DEL TAXI DI MINKOWSKI CONVESSITÀ NELLA GEOMETRIA DEL TAXI DI MINKOWSKI ELISABETTA AVIZZANO NICOLETTA CAPOTORTO CHIARA CEROCCHI GIORGIO CICCARELLA IVAN COLAVITA EMANUELE DI CARO SERENA NUNZIATA AMANDA PISELLI ANDREA PIEPOLI

Dettagli

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA La geometria operativa, contrariamente a quella descrittiva basata sulle regole per la rappresentazione delle forme geometriche, prende in considerazione lo spazio racchiuso

Dettagli

Utilizzo del foglio di lavoro con gli strumenti di disegno di Excel

Utilizzo del foglio di lavoro con gli strumenti di disegno di Excel Utilizzo del foglio di lavoro con gli strumenti di disegno di Excel Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini Excel 2000 1 Presentazione della barra degli strumenti di disegno La barra degli strumenti

Dettagli

1. Come funziona l occhio normale? Cosa caratterizza i difetti della vista? Come correggerli? Prova ad osservare con le diverse lenti

1. Come funziona l occhio normale? Cosa caratterizza i difetti della vista? Come correggerli? Prova ad osservare con le diverse lenti L occhio MPZ 1. Come funziona l occhio normale? Cosa caratterizza i difetti della vista? Come correggerli? Prova ad osservare con le diverse lenti retina muscolo cornea iride pupilla cristallino nervo

Dettagli

15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA

15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA International Pbi S.p.A. Milano Copyright Pbi SETTEMBRE 1996 15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA Introduzione I muscoli e le articolazioni che danno sostegno alla nostra schiena spesso mancano

Dettagli

Qualche semplice considerazione sulle onde di Daniele Gasparri

Qualche semplice considerazione sulle onde di Daniele Gasparri Qualche semplice considerazione sulle onde di Daniele Gasparri Le onde sono delle perturbazioni periodiche che si propagano nello spazio; quasi sempre (tranne nel caso della luce) si ha un mezzo che permette

Dettagli

Preparare una foto con Passepartout per le nostre colle/ve

Preparare una foto con Passepartout per le nostre colle/ve Preparare una foto con Passepartout per le nostre colle/ve a cura di Associazione Culturale di Fotografia Scopo Finale: O

Dettagli

Quanta scienza in. una siringa?

Quanta scienza in. una siringa? S.M.S Puecher Colombo Via G. Pizzigoni n 9 20156 Milano Tel. 0239215302 e-mail: colomboscuola@tiscali.it Quanta scienza in. una siringa? Classe: 3^A (sede Colombo) Anno scolastico: 2002/2003 Insegnante:

Dettagli

METODO VERBO-TONALE RITMI CORPOREI FONETICI

METODO VERBO-TONALE RITMI CORPOREI FONETICI 3PAG11 METODO VERBO-TONALE la parola, nella sua produzione e nella sua percezione, è studiata nel metodo verbo-tonale in tutta la catena della comunicazione : emissione, trasmissione, ricezione e percezione.

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in

Dettagli

Realizzazione di un sistema di aria canalizzata perimetrale, per la mansarda

Realizzazione di un sistema di aria canalizzata perimetrale, per la mansarda Realizzazione di un sistema di aria canalizzata perimetrale, per la mansarda Il sistema, realizzato su un Mobilvetta Bussola, può essere utilizzato anche su altri mezzi che hanno la mansarda configurata

Dettagli

Tutte le interrogazioni possono essere condotte su qualsiasi campo della banca dati (ad esempio, Forma, Frequenza, Lunghezza, ecc...).

Tutte le interrogazioni possono essere condotte su qualsiasi campo della banca dati (ad esempio, Forma, Frequenza, Lunghezza, ecc...). ESEMPIO DI QUERY SUL FILE Formario_minuscolo Tutte le interrogazioni possono essere condotte su qualsiasi campo della banca dati (ad esempio, Forma, Frequenza, Lunghezza, ecc...). Durante l interrogazione,

Dettagli

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe

Dettagli

Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini)

Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini) Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini) 1) Che cos è? Lo spessivetro è uno strumento (brevettato dalla ditta Saint Gobain) dal funzionamento piuttosto semplice che permette di misurare lo spessore

Dettagli

RIPARARE LA CHITARRA

RIPARARE LA CHITARRA RIPARARE LA CHITARRA Le chitarre che portiamo al campo, a causa dei notevoli sbalzi di temperatura, dell eccessiva umidità o di eventuali malcapitati urti, possono subire deformazioni e rotture. Trattandosi

Dettagli

Modellare una copertura a falde

Modellare una copertura a falde 4 Modellare una copertura a falde Costruire un tetto a falde partendo dalla posizione dei muri. Utilizzeremo sia strumenti di creazione sia strumenti di deformazione dei solidi. Introduzione In questo

Dettagli

Come costruire una distribuzione di frequenze per caratteri quantitativi continui

Come costruire una distribuzione di frequenze per caratteri quantitativi continui Come costruire una distribuzione di frequenze per caratteri quantitativi continui Consideriamo i dati contenuti nel primo foglio di lavoro (quello denominato dati) del file esempio2.xls. I dati si riferiscono

Dettagli

SPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA

SPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA SPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA Esercizi di fisioterapia Gli esercizi descritti in questo opuscolo sono consigliati ai pazienti affetti da patologie delle spalle (periartriti, esiti di intervento, esiti

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi 1 Forza Si definisce forza una qualunque causa esterna che produce una variazione dello stato

Dettagli

Il programma CONFELMOD CAD creazione e modifica

Il programma CONFELMOD CAD creazione e modifica CREAZIONE DEI PEZZI DEL MODELLO Dopo aver fatto la lista di tutti i componenti nella scheda modello si passa alla creazione dei pezzi. Si seleziona il modello e si clicca su Apri Modello 1 Con questa operazione

Dettagli

Alla scoperta della nuova interfaccia di Office 2010

Alla scoperta della nuova interfaccia di Office 2010 Alla scoperta della nuova interfaccia di Office 2010 Una delle novità più eclatanti della versione 2007 era la nuova interfaccia con la barra multifunzione. Office 2010 mantiene questa filosofia di interfaccia

Dettagli

Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso

Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso miotatico fasico e riflesso miotatico tonico. Inibizione dell

Dettagli

Culla a doppia croce con la tasca dentro

Culla a doppia croce con la tasca dentro Culla a doppia croce con la tasca dentro 1. 2. Troviamo la metà della fascia (di solito segnata). Prendiamo una banda della fascia nella mano destra e la portiamo dietro sulla schiena e dalla schiena,

Dettagli

L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO

L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO L' APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO è un sistema complesso costituito dal cuore e da una serie di condotti, i vasi sanguigni dentro i quali scorre il sangue. Il modo più semplice

Dettagli

Stampa su moduli prestampati utilizzando Reflection for IBM 2011 o 2008

Stampa su moduli prestampati utilizzando Reflection for IBM 2011 o 2008 Stampa su moduli prestampati utilizzando Reflection for IBM 2011 o 2008 Ultima revisione 13 novembre 2008 Nota: Le informazioni più aggiornate vengono prima pubblicate in inglese nella nota tecnica: 2179.html.

Dettagli

Dalla geometria in 3D alla geometria in 2D dal cubo al quadrato

Dalla geometria in 3D alla geometria in 2D dal cubo al quadrato Dalla geometria in 3D alla geometria in 2D dal cubo al quadrato Firenze, 5 maggio 2013 Scuola Città Pestalozzi 8 SEMINARIO NAZIONALE SUL CURRICOLO VERTICALE Classe prima e seconda Paola Bertini, Antonio

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Progetto di simulazione molecolare per il corso di Complementi di algoritmi A.A. 2005-06

Progetto di simulazione molecolare per il corso di Complementi di algoritmi A.A. 2005-06 Progetto di simulazione molecolare per il corso di Complementi di algoritmi A.A. 2005-06 13 febbraio 2006 1 Descrizione Il progetto si compone delle seguenti fasi: 1. caricamento di soluzioni in formato

Dettagli

OTTICA TORNA ALL'INDICE

OTTICA TORNA ALL'INDICE OTTICA TORNA ALL'INDICE La luce è energia che si propaga in linea retta da un corpo, sorgente, in tutto lo spazio ad esso circostante. Le direzioni di propagazione sono dei raggi che partono dal corpo

Dettagli

INDICE. Accesso al Portale Pag. 2. Nuovo preventivo - Ricerca articoli. Pag. 4. Nuovo preventivo Ordine. Pag. 6. Modificare il preventivo. Pag.

INDICE. Accesso al Portale Pag. 2. Nuovo preventivo - Ricerca articoli. Pag. 4. Nuovo preventivo Ordine. Pag. 6. Modificare il preventivo. Pag. Gentile Cliente, benvenuto nel Portale on-line dell Elettrica. Attraverso il nostro Portale potrà: consultare la disponibilità dei prodotti nei nostri magazzini, fare ordini, consultare i suoi prezzi personalizzati,

Dettagli

Messa in tavola di un modello tridimensionale

Messa in tavola di un modello tridimensionale 18 Messa in tavola di un modello tridimensionale Creare viste d insieme e di dettaglio, con sezioni e particolari di un modello tridimensionale. Introduzione In questo capitolo vedremo come documentare

Dettagli

UNA RICERCA SULLE FORME ORGANICHE

UNA RICERCA SULLE FORME ORGANICHE Immagini il disegno nella scuola nel lavoro nell'arte, n. 24, 3 quadrimestre 1968; rassegna periodica edita dalla KOH-I-NOOR HARDTMUTH S.p.A. - Milano 1968. UNA RICERCA SULLE FORME ORGANICHE Il mondo attorno

Dettagli

Custodia per cellulare

Custodia per cellulare Istruzioni Necessario: Macchina da cucire 2 pezzi di stoffa (4,5" x 13") (11,4 cm x 33 cm) 1 pezzo di imbottitura adesiva 2,5" (6,4 cm) di elastico sottile 1 bottone colorato Forbici Spilli Modelli forniti

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Appunti sul galleggiamento

Appunti sul galleggiamento Appunti sul galleggiamento Prof.sa Enrica Giordano Corso di Didattica della fisica 1B a.a. 2006/7 Ad uso esclusivo degli studenti frequentanti, non diffondere senza l autorizzazione della professoressa

Dettagli

Base di lavoro. Idea principale

Base di lavoro. Idea principale Base di lavoro Idea principale «Gli esseri viventi vivono in relazione tra loro e con l ambiente che li ospita, all interno di particolari ecosistemi dotati di un equilibrio ben preciso. Tutti gli organismi

Dettagli

Associazione Storico Culturale I Cavalieri de li Terre Tarentine

Associazione Storico Culturale I Cavalieri de li Terre Tarentine La Spada a due mani La spada a due mani è l arma principale nei secoli XIV e XV e a riprova di ciò i primi manoscritti di arti marziali occidentali risalenti agli inizi del XV secolo, trattano con più

Dettagli

Relazioni tra tabelle

Relazioni tra tabelle Relazioni tra tabelle Una delle caratteristiche principali di Access è la possibilità di definire le relazioni fra tabelle in modo molto semplice vista l interfaccia grafica visuale. Le relazioni possono

Dettagli

Prof. Massimiliano Lattanzi L ALLENAMENTO MUSCOLARE TRA AGONISTI E ANTAGONISTI

Prof. Massimiliano Lattanzi L ALLENAMENTO MUSCOLARE TRA AGONISTI E ANTAGONISTI Prof. Massimiliano Lattanzi L ALLENAMENTO MUSCOLARE TRA AGONISTI E ANTAGONISTI la corsa, come qualsiasi altro movimento del nostro corpo è una sinergia di forze e allungamento un gioco di muscoli agonisti

Dettagli

3 Contacts (rubrica telefonica)

3 Contacts (rubrica telefonica) Capitolo 3 Contacts (rubrica telefonica) Il modo Contacts (rubrica telefonica) è un facile sistema per organizzare, memorizzare e gestire tutti i dati di contatti di lavoro e privati. Sono forniti dei

Dettagli

Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG)

Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG) 004 Corso di Elettronica Organizzato dall associazione no-profit Agorà Lesina (FG) Lezione n. Che cos è un interruttore? L interruttore è un dispositivo meccanico che chiude un contatto elettrico (fig.).

Dettagli

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI INTEGRATORE E DERIVATORE REALI -Schemi elettrici: Integratore reale : C1 R2 vi (t) R1 vu (t) Derivatore reale : R2 vi (t) R1 C1 vu (t) Elenco componenti utilizzati : - 1 resistenza da 3,3kΩ - 1 resistenza

Dettagli

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST RESISTENZA DEI MATERIALI TEST 1. Nello studio della resistenza dei materiali, i corpi: a) sono tali per cui esiste sempre una proporzionalità diretta tra sollecitazione e deformazione b) sono considerati

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

Cap. 3. APERTURA NUOVO PROGETTO

Cap. 3. APERTURA NUOVO PROGETTO GUIDA ALL USO DI CSM.1 Cap. 3. APERTURA NUOVO PROGETTO 1 3.1 Inizio della procedura 3. PERCORSO: APERTURA NUOVO PROGETTO/CORSI Dopo essersi iscritti ed avere inserito i dati inerenti l Agenzia / Ente di

Dettagli

Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS

Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione DC COOLING Alternative cooling solutions UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS Documentazione non registrata,

Dettagli

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti

da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti da 2 a 5 giocatori, dai 10 anni in su, durata 30 minuti OBIETTIVO Il vincitore è colui che, dopo due round di gioco, delle sue 11 ordinazioni, ne ha consegnate il maggior numero. CONTENUTO DELLA SCATOLA

Dettagli

Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof.

Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Nino Basaglia MODULO DIPARTIMENTALE ATTIVITÀ AMBULATORIALE Responsabile: Dott. Efisio

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

Settore Giovanile Giochi ed esercizi nel MiniVolley

Settore Giovanile Giochi ed esercizi nel MiniVolley Giochi tradizionali adatti alla pallavolo ASINO Si può giocare in un numero imprecisato di bambini che si mettono in cerchio; si tira la palla a colui che lo precede e così via. Quando si sbaglia (la palla

Dettagli

ECCO COME FUNZIONA. Ti mostriamo ora come acquistare un volantino.

ECCO COME FUNZIONA. Ti mostriamo ora come acquistare un volantino. ECCO COME FUNZIONA Riteniamo importante che l esecuzione di un ordine online debba avvenire nel modo più rapido possibile. Al giorno d oggi si ha infatti molto altro da fare che rimanere seduti davanti

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA 1. LE REGOLE OBIETTIVI Sapere: Che la convivenza tra soggetti diversi ha bisogno di regole. Conoscere il significato della parola Regola della forte connessione tra regole e valori.

Dettagli

LA LEGGE DEI GRAFICI THE LAW OF CHARTS DI JOE ROSS

LA LEGGE DEI GRAFICI THE LAW OF CHARTS DI JOE ROSS LA LEGGE DEI GRAFICI THE LAW OF CHARTS DI JOE ROSS FORMAZIONI 1-2-3 HIGHS AND LOWS Un tipico 1-2-3 high si forma alla fine di un trend rialzista. Tipicamente, i prezzi faranno un massimo finale (1), procederanno

Dettagli

Università degli Studi di Messina

Università degli Studi di Messina Università degli Studi di Messina Guida alla Rendicontazione on-line delle Attività del Docente Versione della revisione: 2.02/2013-07 A cura di: Fabio Adelardi Università degli studi di Messina Centro

Dettagli

Arnaldi Centinature S.N.C. di Arnaldi R. & C. Via Benessea, 9-17035 - Cisano sul Neva (SV)

Arnaldi Centinature S.N.C. di Arnaldi R. & C. Via Benessea, 9-17035 - Cisano sul Neva (SV) Tel. 199 245 245 Fax. 199 246 246 E-Mail: info@arnaldicentinature.it OGGETTO : INFORMAZIONI GENERALI Con il presente documento ci proponiamo di informarvi sulle sezioni dei profili di cui possediamo l

Dettagli

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi

Dettagli

Esercizi su. Funzioni

Esercizi su. Funzioni Esercizi su Funzioni ๒ Varie Tracce extra Sul sito del corso ๓ Esercizi funz_max.cc funz_fattoriale.cc ๔ Documentazione Il codice va documentato (commentato) Leggibilità Riduzione degli errori Manutenibilità

Dettagli

GLI ANGOLI. Ricordiamo insieme: ogni volta che una linea spezzata, chiusa o aperta, cambia orientamento si forma un angolo.

GLI ANGOLI. Ricordiamo insieme: ogni volta che una linea spezzata, chiusa o aperta, cambia orientamento si forma un angolo. GLI ANGOLI Ricordiamo insieme: ogni volta che una linea spezzata, chiusa o aperta, cambia orientamento si forma un angolo. A. Osserva questa linea spezzata aperta e continua tu a colorare gli angoli, come

Dettagli

COSTRUIAMO UN AEROMODELLO 3D 4

COSTRUIAMO UN AEROMODELLO 3D 4 COSTRUIAMO UN AEROMODELLO 3D 4 Con i comandi che abbiamo visto fina ad ora dovreste essere in grado di costruire da soli le ali del modello (ovviamente fatene una sola e poi specchiatela), basta trasformare

Dettagli

DIAGRAMMA CARTESIANO

DIAGRAMMA CARTESIANO DIAGRAMMA CARTESIANO Imparerai ora a costruire con excel un diagramma cartesiano. Inizialmente andremo a porre sul grafico un solo punto, lo vedremo cambiare di posizione cambiando i valori nelle celle

Dettagli

DISEGNO DI MACCHINE APPUNTI DELLE LEZIONI

DISEGNO DI MACCHINE APPUNTI DELLE LEZIONI DISEGNO DI MACCHINE APPUNTI DELLE LEZIONI Lezione 3: Proiezioni Ortogonali con il metodo europeo Francesca Campana Le proiezioni ortogonali Le proiezioni ortogonali descrivono bi-dimensionalmente un oggetto

Dettagli

Nell esempio riportato qui sopra è visibile la sfocatura intenzionale di una sola parte della foto

Nell esempio riportato qui sopra è visibile la sfocatura intenzionale di una sola parte della foto LE MASCHERE DI LIVELLO Provo a buttare giù un piccolo tutorial sulle maschere di livello, in quanto molti di voi mi hanno chiesto di poter avere qualche appunto scritto su di esse. Innanzitutto, cosa sono

Dettagli

9. Urti e conservazione della quantità di moto.

9. Urti e conservazione della quantità di moto. 9. Urti e conservazione della quantità di moto. 1 Conservazione dell impulso m1 v1 v2 m2 Prima Consideriamo due punti materiali di massa m 1 e m 2 che si muovono in una dimensione. Supponiamo che i due

Dettagli

Plate Locator Riconoscimento Automatico di Targhe

Plate Locator Riconoscimento Automatico di Targhe Progetto per Laboratorio di Informatica 3 - Rimotti Daniele, Santinelli Gabriele Plate Locator Riconoscimento Automatico di Targhe Il programma plate_locator.m prende come input: l immagine della targa

Dettagli