Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino, 2007 Lo sviluppo cognitivo. La teoria di Piaget. Piaget.

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1 Ipotesi innatista Le strutture cognitive hanno un origine esclusivamente interna La teoria di Piaget Piaget respinge Piaget propone Ipotesi ambientalista Le strutture cognitive hanno un origine esclusivamente ambientale Teoria organismica L individuo non è un passivo recettore di influenze ambientali, né un veicolo di idee innate, ma un attivo costruttore delle proprie conoscenze 1

2 Gli assunti base della teoria di Piaget Lo sviluppo è comprensibile all interno della storia evolutiva delle specie, di cui l organizzazione biologica e psicologica dell uomo costituisce l apice L organismo è attivo e si modifica attraverso gli scambi con l ambiente Lo sviluppo consiste nella trasformazione di strutture che non sono innate, ma si costruiscono grazie all attività dell individuo 2

3 L intelligenza secondo Piaget ASSIMILAZIONE Incorpora nei propri schemi i dati dell esperienza Conservazione ACCOMODAMENTO Modifica i propri schemi per adattarli ai nuovi dati Novità ADATTAMENTO DELL ORGANISMO ALL AMBIENTE EQUILIBRIO 3

4 Il processo di sviluppo secondo Piaget Continuità Funzioni invarianti: Adattamento Equilibrio PROCESSO DI SVILUPPO Discontinuità Stadi di sviluppo 4

5 Gli stadi di sviluppo secondo Piaget Ciascuno stadio prevede una particolare forma di organizzazione psicologica Il passaggio da uno stadio al successivo può essere graduale e l età può variare da un bambino all altro Ogni stadio è qualitativamente diverso dal precedente, presenta forma e regole proprie Le acquisizioni di uno stadio non si perdono con il passaggio allo stadio successivo, ma vengono integrate in strutture più evolute (integrazione gerarchica tra stadi) 5

6 Stadi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget Stadio Sensomotorio Preoperatorio Operatorio concreto Operatorio formale Età 0-2 anni 2-6 anni 6-12 anni Dai 12 anni Descrizione A 2 anni comprende il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali Si rappresenta mentalmente gli oggetti e comincia a comprendere la loro classificazione in gruppi La capacità logica progredisce grazie allo sviluppo di nuove operazioni mentali (addizione, sottrazione, ecc.) È capace di organizzare le informazioni in modo sistematico e pensa in termini ipotetico-deduttivi 6

7 I 6 sottostadi dello stadio sensomotorio mese 1-4 mesi 4-8 mesi 8-12 mesi mesi mesi L esercizio dei riflessi Le reazioni circolari primarie e i primi adattamenti acquisiti Le reazioni circolari secondarie La coordinazione degli schemi secondari e la loro applicazione alle situazioni nuove Le reazioni circolari terziarie e la scoperta di mezzi nuovi mediante sperimentazione attiva L invenzione di mezzi nuovi mediante combinazione mentale 7

8 Inizio dello stadio preoperatorio (2 anni) Conquista della rappresentazione Principali manifestazioni Imitazione differita Gioco simbolico Si riferiscono a una realtà non percepita in quel momento e la evocano Linguaggio 8

9 Compito delle 3 montagne di Piaget a b Si chiede al bambino di scegliere, da una serie di fotografie del panorama, quella che corrisponde a una prospettiva diversa dalla propria. Fino a 8 anni i bambini non sono capaci di immaginare quale potrebbe essere la prospettiva di un altra persona EGOCENTRISMO INTELLETTUALE 9

10 Lo stadio operatorio concreto (7-12 anni) Le azioni mentali isolate si coordinano tra loro e diventano operazioni concrete Operazioni Reversibilità Ad ogni operazione corrisponde un operazione inversa Segna la genesi del pensiero logico in quanto permette la coordinazione dei diversi punti di vista tra loro 10

11 Compito della conservazione della sostanza Si mostrano al bambino 2 palline identiche di plastilina e gli si chiede: Queste 2 palline sono uguali? Una delle due palline viene allungata in una salsiccia. Si chiede al bambino: In questa salsiccia c è ancora tanta plastilina quanta ce n era nella pallina? 11

12 Compito della conservazione del volume a b Si mostra al bambino un recipiente basso e largo (a) contenente del latte e gli si chiede di versare il latte da un boccale in un secondo recipiente di forma identica (b) finché c è la medesima quantità di latte del primo recipiente. Il bambino riconosce che la quantità di latte è identica nei due recipienti. a b c Si mostra al bambino un recipiente alto e stretto e gli si chiede di versare in esso il contenuto di uno dei due recipienti originari. Poi gli si chiede: C è tanto latte in (c) quanto ce n è in (a)? 12

13 Lo stadio operatorio formale (dai 12 anni in poi) Il pensiero è di tipo ipotetico-deduttivo Ipoteticodeduttivo Consente di compiere operazioni logiche su premesse ipotetiche e di ricavarne le conseguenze appropriate Una volta individuati i potenziali fattori coinvolti in un fenomeno, li varia in modo sistematico per verificare quali causino quel fenomeno 13

14 Compito del pendolo di Piaget Si danno al bambino una serie di pesi e una cordicella appesa a un gancio e gli si dice che può variare la lunghezza della cordicella, cambiare il peso e variare la forza della spinta. Il compito consiste nello scoprire quale di questi fattori determina la durata di una oscillazione del pendolo. Nello stadio operatorio formale l adolescente verifica ogni fattore in maniera sistematica. Egli formula un ipotesi su quale sia il fattore determinante e la mette alla prova finché tutte le possibilità sono state indagate. 14

15 Critiche ai compiti piagetiani I compiti piagetiani sono troppo difficili per il bambino Le capacità del bambino risultano più avanzate rispetto a quelle valutate da Piaget Riformulando la consegna e le domande Presentando situazioni più realistiche Modificando gli aspetti criteriali del compito 15

16 Compito su il ragazzo e il poliziotto di Hughes A C B D Poliziotti Rispetto al compito delle 3 montagne di Piaget: Situazione realistica Stimola l immaginazione Bambino Il 90% dei bambini in età prescolare è capace di collocare correttamente il pupazzo ragazzo in modo che nessun poliziotto possa vederlo 16

17 Critiche alla teoria di Piaget Non vi è stabilità e sistematicità nelle risposte che uno stesso individuo fornisce in diversi compiti, che pur appartengono al medesimo stadio Piaget sottovaluta il ruolo dell esperienza sociale e dedica un attenzione esclusiva all esperienza fisica e logicomatematica nel bambino 17

18 Vygotskij - La scuola storico culturale Influenza del contesto socio-culturale sui processi cognitivi Lo sviluppo consiste nell appropriarsi dei significati della cultura da parte dell individuo INTERIORIZZAZIONE DI FORME CULTURALI Zona di sviluppo prossimale Distanza tra il livello di sviluppo effettivo e il livello di sviluppo potenziale 18

19 Rapporto tra pensiero e linguaggio Piaget Vygotskij Nelle prime fasi di sviluppo il pensiero e il linguaggio sono egocentrici, ovvero non adattati alla realtà e non comunicabili agli altri Il primo uso del linguaggio è di tipo sociale e comunicativo. In seguito il linguaggio attraversa una fase egocentrica (il bambino commenta verbalmente le proprie azioni). Infine si trasforma in linguaggio interiore o pensiero verbale 19

20 nella teoria di Jerome Bruner L organizzazione del comportamento viene ben compresa tenendo conto degli scopi e delle intenzioni che lo governano e delle funzioni che assolve Nell acquisire il pensiero maturo il bambino passa attraverso tre forme di rappresentazione: Esecutiva Iconica Simbolica La realtà viene codificata attraverso l azione La realtà viene codificata attraverso le immagini 20 La realtà viene codificata attraverso il linguaggio e altri sistemi simbolici

21 Le basi sociali dello sviluppo mentale secondo Bruner Riprendendo Vygotskij, Bruner sostiene che i processi mentali hanno un fondamento sociale e che la cognizione umana è influenzata dalla cultura, attraverso i suoi simboli, artefatti e convenzioni Bruner analizza le relazioni sociali che il bambino stabilisce precocemente con chi si prende cura di lui Scaffolding Ruolo dell adulto 21

22 Caratteristiche del pensiero narrativo secondo Bruner Forma di pensiero diversa dal pensiero razionale o logicoscientifico Riguarda la realtà psichica e si basa su una logica intrinseca alle azioni umane (desideri, emozioni, affetti e credenze) e alle interazioni tra individui (regole e motivazioni sociali) Consente di organizzare l esperienza e di rappresentare gli eventi trasformandoli in oggetto di analisi e riflessione 22

23 secondo l approccio dell elaborazione dell informazione (HIP) La mente funziona come un sistema per elaborare informazioni (metafora del computer) Codificare le informazioni ricevute dall ambiente Eseguire in successione operazioni singole e spesso indipendenti tra loro Individuare le operazioni che servono ad eseguire un dato compito cognitivo - Analisi del compito Viene descritta e spiegata la prestazione cognitiva (non la competenza) 23

24 Confronto tra l approccio piagetiano e l approccio HIP Approccio piagetiano Enfasi sulla competenza Cambiamenti qualitativi Discontinuità (stadi) Processi dominio-generali Enfasi sul che cosa si sviluppa Approccio HIP Enfasi sulla prestazione Cambiamenti quantitativi Continuità Processi dominio-specifici Enfasi sul come si sviluppa 24

25 Compito della bilancia di Siegler La bilancia ha una serie di pioli su entrambi i bracci, ai quali possono essere attaccati dei pesi. Si chiede al bambino di prevedere da quale lato la bilancia si abbasserà a seconda del numero e della collocazione dei pesi 25

26 Lo sviluppo della teoria della mente Il bambino costruisce la propria conoscenza del mondo psicologico, arriva a comprendere sé stesso e gli altri Capire Motivazioni Desideri Intenzioni Credenze Teoria su come funzionano gli esseri umani in quanto diversi dagli oggetti inanimati 26

27 Schema del ragionamento desiderio-credenza Percezione vedere, udire odorare, toccare Credenza credere, supporre sapere, anticipare dubitare, sospettare Azione colpire afferrare cercare seguire con attenzione Emozioni primarie Stati fisiologici amore, odio, paura fame, sete dolore, eccitazione Desiderio volere, desiderare augurare, sperare potrebbe dovrebbe Reazione felicità tristezza rabbia sorpresa sconcerto 27

28 Compito della falsa credenza (Sally e Anna) Sally nasconde la sua biglia nel cesto Sally Anna Anna Sally esce cesto B scatola B Anna sposta la biglia nella scatola Dove cercherà Sally la sua biglia? B Sally ritorna B 28

29 Precursori della teoria della mente Intenzione comunicativa dichiarativa Camaioni Leslie Capacità di influenzare lo stato mentale dell altro relativamente a qualche evento esterno Gioco simbolico Capacità di rappresentare una realtà diversa da quella percepita Alla fine del 1 anno di vita Nel 2 anno di vita 29

30 L ipotesi di Leslie riprende la concezione modularistica di Fodor (1983) L architettura della mente umana è composta da sistemi cognitivi specializzati nella eleborazione delle informazioni: moduli Unità deputate a elaborare le informazioni Ogni modulo è dominio-specifico: elabora solo un certo numero di informazioni e di rappresentazioni relative a uno specifico dominio della conoscenza 30

31 Sviluppo della teoria della mente Baron-Cohen (1995) prevede 4 MODULI: 1. EDD, Eye-Direction Detector: deputato all elaborazione della direzione dello sguardo 2. ID, Intentionality Detector: specializzato nel cogliere l intenzionalità e nel rappresentare gli stati volitivi 3. SAM, Shared Attention Mechanism: idoneo a permettere l interazione triadica necessaria per condividere con altre persone l attenzione sul medesimo oggetto 4. ToMM, Theory of Mind Mechanism: consente metarappresentazioni, vale a dire l elaborazioni di dati particolari sulla rappresentazione di un altra persona 31

32 Il ruolo della teoria della mente nello sviluppo atipico L autismo La teoria metarappresentazionale dell autismo Leslie,1987; Baron-Cohen 1995: Frith,1989 Gli studi sui bambini autistici, realizzati attraverso la comprensione della falsa credenza, hanno evidenziato che i bambini autistici raramente riescono a superare la prova, per le gravi difficoltà a sviluppare un ragionamento che tenga conto della rappresentazione erronea di Sally Surian,

33 Quoziente di intelligenza (QI) Quoziente di Età mentale intelligenza QI = Età cronologica X % 96% Ritardo moderato, grave e profondo Ritardo mentale lieve Normale ottuso Media Normale vivace Superiore e molto superiore Dotato 33

34 Critiche ai test di intelligenza L intelligenza viene vista come: una capacità unitaria e stabile; un potenziale finito con cui l individuo nasce e che rimane costante nel corso del suo sviluppo e che non subisce cambiamenti qualitativi, né l influenza di condizioni ambientali. I test di intelligenza possono essere usati per discriminare, ed eventualmente emarginare, i bambini meno dotati o quelli che appartengono a culture minoritarie. 34

35 Teoria di Howard Gardner [1983, 1993], otto tipi distinti di intelligenza: Intrapersonale Naturalistica Interpersonale Corporeo-cinestesica Linguistica Logico-matematica Musicale Spaziale 35

36 Teoria triarchica di Sternberg 3 tipi di intelligenza: Intelligenza componenziale Ciò che si misura con il test, il pensiero analitico Intelligenza esperienzale Intuitiva e originale, non convenzionale e prevedibile come l intelligenza componenziale Intelligenza contestuale Capacità di comprendere e sfruttare le situazioni a proprio vantaggio 36

37 Affinità tra la proposta di Gardner e quella di Sternberg Gardner Linguistica Logico-Matematica Spaziale Corporeo-Cinestesica Musicale Interpersonale Intrapersonale Naturalistica Sternberg Intelligenza componenziale Intelligenza esperienziale Intelligenza contestuale 37

38 Scale ordinali di intelligenza Sviluppo Cause dello sviluppo Trasformazione di capacità verso livelli progressivamente più elevati Relazione tra acquisizioni Relazione gerarchica Le acquisizioni di livello più alto derivano da quelle del livello precedente Lo sviluppo deriva dall interazione tra l organismo e le condizioni ambientali Scale ordinali dello sviluppo psicologico di Uzgiris e Hunt 38

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