Governatorato di Hebron, Territori Palestinesi occupati
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- Viola Grosso
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1 PROPOSTA DI FINANZIAMENTO Paese: Governatorato di Hebron, Territori Palestinesi occupati Titolo dell iniziativa: Sostegno alla Municipalità di Hebron tramite il rafforzamento delle capacità gestionali del High Joint Service Council for Solid Waste Management (HJSCSWM) di Hebron in materia di riciclaggio della plastica. Durata: 12 mesi Importo: Budget complessivo: Contributo enti italiani: di cui in cash e in kind. Contributo PMSP: QUADRO GENERALE La pratica corrente della gestione dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU) in Cisgiordania, ed in particolare nell'area in oggetto di Hebron, e' caratterizzata da una bassa qualità del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento illecito nelle discariche e nei siti di abbandono incontrollato. Rifiuti urbani, ospedalieri e industriali vengono indifferentemente accumulati nelle discariche non controllate, con la pratica ormai comune, dell' "open burning". La mancanza di un sistema di raccolta, trasporto e smaltimento non organizzato produce un evidente impatto sull'ambiente, risorse naturali e salute umana. L'evidente degrado prodotto dallo scadente servizio e' visibile sia nelle strade delle zone residenziali che in quelle rurali, ponendo la popolazione di fronte ad un alto rischio ambientale per la salute. 1
2 La necessità di un servizio organizzato di raccolta e smaltimento dei rifiuti che migliori la qualità dell ambiente e della vita per i cittadini, visitatori e altri beneficiari, incluse organizzazioni pubbliche e commerciali, e' una delle strategie prioritarie del HJSCSWM ente semi governativo che sovrintende le attività dei due Service Councils di Hebron e Betlemme. È un ente costituito per rispondere in modo efficace ai bisogni delle popolazioni a livello di servizi di base. L'intervento in questione si inserisce in un quadro più ampio che e quello del Programma della Banca Mondiale che ha avuto inizio nel 2000 ed è terminato nel Giugno Il SWEMP (Solid Waste and Environmental Management Project) ha l obiettivo di migliorare i servizi di gestione degli RSU per la comunità e per le piccole imprese Palestinesi, attraverso un meccanismo efficiente dal punto di vista sociale ed ambientale che include: (i) il rafforzamento delle capacità del JSCSWM di Hebron per i servizi amministrativi e tecnici al fine di una gestione economicamente efficiente dei servizi di smaltimento dei rifiuti, (ii) il miglioramento dei servizi di smaltimento dei rifiuti attraverso la fornitura di un impianto di discariche e delle relative infrastrutture, e (iii) la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione per promuovere la riduzione dei rifiuti, il recupero delle risorse e la sostenibilità finanziaria. Il HJSCSWM è stato creato all interno del Programma SWEMP della BM al fine di gestire la discarica controllata, che è in procinto di essere costruita a Est di Toqua, Governatorato di Betlemme e a 25 Km dalla città di Hebron, e coordina le attività ad essa correlate. Il consiglio del HJSCSWM è composto dai membri dei 2 Joint Service Councils (JSC) dei governatorati di Betlemme e di Hebron dove il JSC è una entità regionale semi-governativa che mira a rispondere, in termini di servizi, alle esigenze della comunità in modo efficace ed economicamente efficiente. L'HJSCSWM ha il ruolo di coordinamento tra i due JSC ed è responsabile dello smaltimento dei RSU nella futura discarica autorizzata. Il programma della Banca Mondiale è composto da 4 componenti: 1. Rafforzamento istituzionale 2. Sviluppo e realizzazione di investimenti per la gestione dei rifiuti solidi. Questa componente supporterà: (a) la costruzione di opere civili, di un impianto di discarica e relative infrastrutture, b) opere civili e l'installazione di compattatori per la stazione di trasferimento di Hebron, e (c) opere civili per la creazione di progetti pilota sul riciclaggio dei rifiuti nella discarica. 3. La terza componente è una finestra d'innovazione per il riciclaggio dei rifiuti e per il compostaggio. Questa componente comprenderà le consulenze per la preparazione di: (i) studi di fattibilità e progettazione, progetti pilota per l'ottimizzazione della raccolta 2
3 dei rifiuti, la minimizzazione dei rifiuti, ed il recupero di questi per il riciclaggio ed il compostaggio, includendo la pianificazione dell organizzazione delle risorse umane (i raccoglitori di rifiuti) in organizzazioni di servizio commercialmente vitali; e (ii) l'attuazione di azioni pilota nel riciclaggio dei rifiuti che comprenderà gli investimenti necessari per avviare piccole imprese e / o imprese cooperative. 4. Gestione del progetto, consulenze internazionale per gli appalti e per la supervisione. Considerando la terza componente del Programma della Banca Mondiale, la Commissione Europea e stata incaricata di effettuare uno studio di fattibilità per valutare le iniziative di riciclaggio esistenti e per sviluppare progetti pilota sul riciclaggio al sud della WB Lo studio dovrà evidenziare gli aspetti generali della gestione dei rifiuti solidi in Cisgiordania, compresi gli aspetti istituzionali e giuridici, il ruolo della JSC nella fornitura di servizi dei rifiuti solidi, le infrastrutture, il recupero dei costi, la composizione dei rifiuti, e il coinvolgimento dei donatori nel settore. Lo studio dovrà esaminare le attività attuali riguardanti il riciclaggio e di separazione nel nord e nel sud della Cisgiordania Il recupero e riciclaggio di materie plastiche (PP, PE, e ABS) si svolge nel Nord e il Sud della Cisgiordania. La più alta domanda di tali materie plastiche si trova nel Sud della Cisgiordania, dove sono allocate la maggior parte delle industrie di riciclaggio della plastica. Esistono diversi problemi nell ambito del riciclaggio della plastica, come la sotto utilizzazione del mercato e il non rispetto delle salvaguardie ambientali e sociali. Il recupero di altri tipi di plastica, come il PET non è in atto a causa dell'incapacità delle industrie di plastica nello scegliere di utilizzare il PET riciclabile. 2 GIUSTIFICAZIONE D'INTERVENTO La discarica semi controllata di Yatta, situata in zona C a 15 Km dalla città di Hebron, dove vengono smaltiti i rifiuti solidi urbani dei distretti di Hebron e Yatta, originariamente aveva una superficie di 1.2ha, ma la zona è attualmente in continua e rapida espansione a causa del continuo flusso di rifiuti solidi. Anche se la discarica semi controllata di Yatta e considerata quella più pulita della West Bank, il percolato, le mosche, animali roditori, cattivi odori ed altre minacce ambientali alla salute sono chiaramente visibili. Tutti i tipi di rifiuti, compresi i rifiuti industriali e pericolosi, sono smaltiti insieme ed allo stesso modo. Parte di questi sono bruciati in campo aperto, producendo fumi pericolosi per la salute dei residenti nelle vicinanze. 3
4 Per ovviare ai suddetti problemi, nell'attesa che la Banca Mondiale completi la costruzione e la messa in opera della discarica controllata per i Governatorati di Hebron e Betlemme, si rende necessario iniziare ad implementare una serie di azioni pilota per indirizzare la politica delle amministrazioni locali verso una gestione degli RSU sensibile alle problematiche ambientali nel loro insieme ed alle conseguenze che queste hanno in termini di salute per le popolazioni. Nello specifico, favorire e supportare lo sviluppo di processi produttivi che abbiano come scopo il riciclaggio dei materiali quali carta, sostanza organica (compost), plastica e vetro. Attività queste che entrerebbero a far parte del sistema della discarica in costruzione, una volta a regime, riducendo la quantità di rifiuti da smaltire ed i costi di gestione da parte del JSC SWM di Hebron. Tutto ciò con indubbi vantaggi dal punto di vista della ricettività ambientale e dell'alleggerimento del lavoro dei servizi pubblici. Considerando che circa il 9% del totale dei RSU prodotto nel distretto di Hebron e costituito da rifiuto plastico e considerando che circa 450 tonnellate di RSU al giorno vengono smaltite nella discarica semi controllata di Yatta, ne risulta che circa 40 tonnellate di materiale plastico al giorno, se riciclato, verrà così sottratto al volume giornaliero di RSU da smaltire in discarica. Viene generato in questo modo un evidente beneficio per le spese di trasporto (riduzione del 15%), per la vita operativa della nuova discarica, per l inquinamento e per i costi associati alla produzione e consumo di nuova plastica. 2.1 Informazioni generali sull'area d'intervento. L'area di implementazione del progetto comprende il Governatorato di Hebron, con una superficie totale di 1,060 km2 e che include 21 comuni con una popolazione complessiva di circa abitanti, distribuita come segue: 4
5 (SWEMP 2009) Secondo lo studio di fattibilità per la costruzione di una discarica controllata per i governatorati di Hebron e Betlemme, effettuato dalla Banca Mondiale nel Giugno 2008, la quantità di rifiuti solidi urbani generati dalla popolazione del Governatorato di Hebron è di circa 450 tonnellate al giorno, con una percentuale di raccolta che raggiunge il 60%, mentre il restante 40% viene bruciato secondo la pratica dell open burning o scaricato in modo casuale ai bordi delle strade e sui terreni agricoli. Ad oggi la quantità di RSU (450 tonnellate al giorno) del Governatorato di Hebron, viene smaltita per la maggior parte nella discarica semi controllata di Yatta per una spesa giornaliera di NIS (16 nis/ton) solo per le spese di smaltimento. Il trasporto della stessa viene effettuato tramite compattatori, di proprietà delle Municipalità del JSC, che si recano ogni giorno alla discarica semi controllata di Yatta per una spesa di 130 NIS per tonnellata comprensivi di costi di carburante, manutenzione dei mezzi e personale impiegato 3 STRATEGIA D INTERVENTO 5
6 3.1 Situazione attuale L'intero processo del riciclaggio comprende le seguenti attività: A. RACCOLTA E TRASPORTO B. SEPARAZIONE C. TRATTAMENTO E VENDITA DEL PRODOTTO FINALE A. RACCOLTA e TRASPORTO : Il JSC di Hebron è responsabile della raccolta dei rifiuti solidi urbani della città di Hebron e Yatta. Vengono raccolti tutti i tipi di rifiuti solidi senza alcuna separazione e trasportati alla discarica semi controllata di Yatta. B. SEPARAZIONE: Alla discarica di Yatta i rifiuti indifferenziati vengono separati dai minori gestiti da gruppi organizzati in comitati (le famiglie dei cosiddetti scavengers). Il JSCSWM ha stretto degli accordi con i suddetti comitati al fine di regolamentare le modalità di raccolta e di separazione in funzione della qualità e quantità della plastica. C. TRATTAMENTO E VENDITA DEL PRODOTTO FINALE Al termine della separazione il materiale plastico viene trasportato dall HJSCSWM presso i siti individuati dalla Municipalità che attualmente si identificano in un azienda privata di piccole dimensioni, l'unica che processa il materiale proveniente dalla discarica di Yatta e che si occupa direttamente anche della vendita del prodotto finale. 3.2 Scenari futuri Considerando che nell'arco di massimo tre anni verrà ultimata la messa in opera di una discarica autorizzata per i governatorati di Hebron e Betlemme, l'hjscswm ha previsto due plausibili scenari per quanto riguarda la separazione del materiale plastico dall'indifferenziato dei RSU. Scenario 1. L'HJSC SWM sarà il diretto responsabile della separazione e quindi potrà assumere direttamente le risorse umane necessarie. Scenario 2. l'hjsc SWM si affiderà al settore privato con la costituzione di un partenariato con le aziende che si occupano di riciclaggio delle materie plastiche provenienti da Yatta. Plausibilimente la stessa che allo stato attuale riceve il materiale, ponendo le proprie condizioni sulle modalità di gestione e la messa in sicurezza dei siti e del personale impiegato. 3.3 Intervento della ONG 6
7 Potendo disporre della consolidata capacità operativa sviluppata dalla ONG Overseas nell esecuzione di attività di emergenza nel settore in oggetto (vedi esperienze in Sri Lanka), la presente iniziativa sarà eseguita da tecnici di settore italiani come le municipalizzate HERA, municipalizzata della Regione Emilia Romagna e COREPLA, Consorzio nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e i Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica con la gestione di Overseas. La proposta in oggetto intende intervenire principalmente su due livelli: costruzione di un modello per la raccolta differenziata dei RSU; processo di riciclaggio della plastica al fine di proporre una filiera pilota che possa essere oggetto di analisi per modelli di sviluppo futuri. Il progetto prevede di sostenere l ufficio tecnico del HJSCSWM, attraverso una serie di attività di capacity building. L intento è di trasferire le conoscenze e le buone pratiche relative alla raccolta differenziata, maturate nella Regione Emilia Romagna e nei piccoli comuni di della provincia di Modena: Spilamberto, Vignola, Castel Nuovo Rangone, Nonantola. Il fine è quello di individuare possibili modelli di raccolta differenziata da poter introdurre nel governatorato di Hebron nel rispetto dei diritti dei lavoratori secondo la legislazione internazionale e locale. 4. OBIETTIVI DEL PROGETTO 4.1 Obiettivo generale: Miglioramento delle condizioni igienico-ambientali e del sistema di gestione dei rifiuti solidi nel Sud della Cisgiordania attraverso il rafforzamento dei servizi del HJSCSWM di Hebron. L'azione migliorerà le condizioni di vita della popolazione del distretto attraverso la riduzione della quantità di rifiuti che sono accumulati o smaltiti in modo improprio, rafforzando la gestione dei RSU e lanciando un sistema di smaltimento dei rifiuti che sia ecologicamente sostenibile e autogestito. 4.2 Obiettivi specifici Obiettivo specifico 1: Rafforzamento delle capacità di gestione di raccolta dei rifiuti solidi urbani dell HJSCSWM attraverso un analisi approfondita dei possibili modelli di raccolta differenziata da poter introdurre nel governatorato di Hebron nel rispetto dei diritti dei lavori secondo la legislazione internazionale e locale. 7
8 Obiettivo specifico 2: Avvio e gestione del sistema di raccolta e riciclo della plastica attraverso la fornitura di macchinari e adeguata formazione all HJSCSWM. Obiettivo specifico 3: sensibilizzazione della popolazione del governatorato di Hebron sulle conseguenze nei confronti della salute umana e dell'ambiente derivanti dallo scorretto smaltimento dei rifiuti, in particolare della plastica. 5. RISULTATI ATTESI R.1.1: Avviata e conclusa analisi sui possibili modelli di raccolta differenziata da introdurre nel governatorato di Hebron R.1.2: Formati i quadri del HJSCSWM di Hebron sull attuazione del modello di raccolta differenziata precedentemente individuato quale ottimale. R.1.3 Formati i quadri del HJSCSWM sulla tutela e protezione dei minori coinvolti nel ciclo dei rifiuti R.2.1: Messa in esercizio del sito di elaborazione della plastica e migliorata la qualità del prodotto da immettere sul mercato R.2.2: gli operatoti del sito di elaborazione della plastica sono formati nell utilizzo dei macchinari acquistati ` R. 3.1: La popolazione è raggiunta dalla campagna di sensibilizzazione sui rischi derivanti dallo smaltimento incontrollato dei rifiuti ed è consapevole dei rischi per la salute umana e per l'ambiente circostante. Considerazioni: Il progetto si muove su due linee temporali differenti: - Intervento di capacity building in prospettiva futura: l obiettivo 1 intende intervenire sui quadri dell HJSCSWM per metterli nelle condizioni, una volta terminata la nuova discarica all interno del programma della Banca Mondiale, di individuare il sistema di raccolta differenziata, e nello specifico della plastica, più idoneo e sostenibile. Una volta individuato il modello di raccolta va valutata la possibilità di cominciare dei cicli di formazione o interscambio di buone pratiche tra il HJSCSWM e gli enti locali italiani. In questa fase verrà predisposta una prima campagna di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali collegate alla gestione rifiuti il cui target specifico sono gli stakeholders locali e la popolazione delle aree di intervento. 8
9 - Intervento sulla situazione attuale: l obiettivo 2 prevede un intervento volto ad avviare il sistema di riciclo della plastica attraverso la fornitura e messa in opera di macchinari. Anche questo obiettivo ha in sé un elemento di proiezione futura: infatti si intende creare un sistema modello, dal punto di vista delle tecnologie applicate e dei diritti in campo ambientale e del lavoro minorile, che possa rappresentare un progetto pilota per il futuro sviluppo del settore. 6. ATTIVITA' Per il risultato R1.1 e R1.2. Capacity building A.1.1 Studio di fattibilità tecnica e analisi dei potenziali modelli applicabili al contesto. Si prevede in una prima fase (entro i primi 6 mesi di progetto), un lavoro di assessment della situazione attuale dell area di Hebron. In questa fase verranno utilizzati dati raccolti direttamente in loco con il sostegno dei tecnici del JSC e dati già elaborati da Banca Mondiale e Unione Europea. Seguirà una rielaborazione dei dati con i quali verrà prodotto un report sintetico della situazione di Hebron, debolezze, problemi e potenzialità per un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti. Dall analisi congiunta del report da parte del gruppo misto (italiano e palestinese) dovrà emergere una proposta di possibile approccio di raccolta dei rifiuti e di un conseguente sistema di controllo della qualità del servizio. Tale proposta verrà sottoposta al board tecnico del il JSCSWM di Hebron. A1.2 Formazione e trasferimento delle conoscenze tecniche/gestionali da parte del consulente HERA ai tecnici del partner locale JSC. Si prevede anche un accompagnamento dei tecnici (on the job tutoring) nell impostare l avviamento del modello di raccolta. Le attività di formazione verrà indirizzata a 2 tipologie di beneficiari: I. Risorse umane JSCSWM Le risorse umane del JSC SWM di Hebron verranno affiancati dagli esperti di settore italiani e tecnici locali nella gestione della raccolta, separazione e riciclaggio della plastica nonché nell ottimizzazione dei costi operativi tramite il riciclaggio. II. Risorse umane del sito per il trattamento della plastica Tutti gli operatori delle fasi di raccolta, separazione e processing della plastica che lavoreranno nel sito di riciclaggio e non, verranno formati sulle tematiche inerenti al riciclo della plastica, alle tecniche di trattamento meccanico e all educazione 9
10 ambientale, con la possibilità di acquisire una formazione specializzata che consenta lo sviluppo di una iniziativa di piu ampio livello. Le attività di formazione saranno sviluppate attraverso sessioni teoriche e pratiche condotte da esperti di settore. Per il risultato R1.3 A1.3 Analisi della situazione dei minori coinvolti nella gestione dei rifiuti e sviluppo di attività specifiche per la gestione di situazioni di disagio sociale in collaborazione con il Ministero degli Affari Sociali (MoSA). Formazione sulla legislazione nazionale ed internazionale sul lavoro minorile da parte di un esperta sociale specializzata in child labour. Considerazioni Il progetto si collega e lavora in sinergia con un possibile intervento di Terres Des Hommes Losanne(TDH) sui minori che lavorano nella discarica di Yatta. Di questo si è discusso con la rappresentante di TDH Losanne in Palestina e si è convenuto che all interno di questo progetto, non è attuabile in maniera diretta alcun intervento sul child labour. Il progetto, comunque intende affrontare una piccola componente di child labour rivolta a tutti gli operatori delle Istituzioni Pubbliche che operano nel settore. Per quanto riguarda i minori che lavorano nel circuito della discarica di Yatta, è necessario concentrarsi sulla formazione del JSC di Hebron in merito alle tematiche di protezione dei minori, coadiuvando gli educatori già presenti nell area che fanno riferimento al JSC con personale specializzato in child protection e child labor in modo da garantire una sostenibilità di lungo periodo agli interventi sociali. Per il risultato R2.1. R2.2. A2.1 Analisi delle potenzialità del mercato di acquisto delle materie plastiche trasformate (PET) al fine di acquistare macchinari ad hoc. Ricerca di mercato e procedure per l'acquisto dei macchinari per la messa in esercizio del sito. I nuovi macchinari che saranno acquistati dovranno possedere determinate caratteristiche tecniche affinché possano essere trasferiti nello spazio da adibire alla separazione della nuova discarica una volta ultimata. A2.2 Formazione degli operatori identificati dall'hjscswm sul corretto utilizzo dei macchinari, sulle procedure di sicurezza sul lavoro nel rispetto delle norme di tutela ambientale. 10
11 L'HJSCSWM sarà responsabile dei macchinari, della loro messa in opera nonché eventualmente delle gare di appalto per la gestione delle stesse. L'impegno del HJSCSWM assicura il potenziamento delle capacità a lungo termine e aumenta il know-how all'interno della struttura in oggetto. Per il risultato R 3.1 Campagna di sensibilizzazione ambientale Obiettivo trasversale del progetto è l'organizzazione di una campagna di sensibilizzazione sui rischi dello smaltimento dei rifiuti indiscriminato sia sulla salute umana che sull'ambiente circostante. L obiettivo dell incremento della raccolta differenziata dei rifiuti in plastica verrà perseguito sia con campagne di comunicazione rivolte ai cittadini, sia attraverso la predisposizione di un articolato materiale di supporto che viene messo a disposizione delle autorità locali impegnati nella raccolta (brochure, mailing mirati, materiali didattici, sito Internet, spot e trasmissioni radio televisive), nonché una serie di workshops verranno organizzati durante l implementazione del progetto con l obiettivo di diffondere i risultati dell'operazione. L obiettivo specifico della campagna di sensibilizzazione sarà il raggiungimento di un numero maggiore possibile di diversi soggetti, quali: I membri della comunità, uomini e donne, così come i giovani e i bambini; rappresentanti delle ONG e di associazioni locali ed internazionali, attive in questa comunità; i rappresentanti politici e amministrativi delle Comunità di riferimento; Operatori ecologici esistenti e operatori del riciclo; Personale del settore privato per la gestione dei rifiuti urbani; 7. PARTNER ITALIANI 7.1 Il Gruppo Hera è fra i leader nella gestione dei servizi legati al ciclo idrico (potabilizzazione, depurazione, fognatura), nel settore energetico (distribuzione e vendita metano ed energia, risparmio energetico, teleriscaldamento e soluzioni innovative) e nella gestione dei servizi (raccolta e smaltimento rifiuti, igiene urbana, termovalorizzazione, compostaggio). Nell ambito dei servizi ambientali il Gruppo Hera gestisce l'intero ciclo di recupero e riciclaggio della materia attraverso la sinergia tra i servizi operativi ambientali e quelli di trattamento rifiuti (recupero e smaltimento). La raccolta di rifiuti urbani e assimilati in 11
12 forma indifferenziata e differenziata, viene svolta per oltre 2,7 milioni di abitanti delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì Cesena, Rimini, Pesaro-Urbino e Firenze. Gruppo Hera effettua anche la raccolta di rifiuti speciali ossia provenienti da attività industriali, commerciali e del terziario, che non risultano assimilabili ai rifiuti urbani per qualità e quantità, nonché il trattamento ed il recupero di rifiuti solidi urbani e speciali, di rifiuti liquidi e fangosi e lo smaltimento in discarica dei rifiuti non recuperati. Obiettivo dell azione: Il partner italiano avrà il ruolo di consulente esterno e la sua finalità sarà quella di affiancare un gruppo di tecnici del partner palestinese al fine di individuare un possibile modello di raccolta differenziata da attuare nell area di Hebron una volta che il programma della Banca Mondiale avrà reso funzionante le nuove infrastrutture (nuova discarica) Metodologia: si prevede in una prima fase (entro i primi 6 mesi di progetto), un lavoro di assessment della situazione attuale dell area di Hebron. In questa fase verranno utilizzati dati raccolti direttamente in loco con il sostegno dei tecnici del HJSC e dati già elaborati da Banca Mondiale e Unione Europea. Seguirà una rielaborazione dei dati con i quali verrà prodotto un report sintetico della situazione di Hebron, debolezze, problemi e potenzialità per un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti. Dall analisi congiunta del report da parte del gruppo misto (italiano e palestinese) dovrà emergere una proposta di possibile approccio di raccolta dei rifiuti e di un conseguente sistema di controllo della qualità del servizio. Tale proposta verrà sottoposta al board tecnico del il HJSCSWM di Hebron. A questa fase seguirà un lavoro di formazione e trasferimento delle conoscenze tecniche/gestionali da parte del consulente HERA ai tecnici del partner locale HJSC. Si prevede anche un accompagnamento dei tecnici (on the job tutoring) nell impostare l avviamento del modello di raccolta. 7.2 COREPLA, Consorzio nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e i Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica. Obiettivo dell azione: Il partner italiano COREPLA, attraverso un suo consulente, avrà come compito quello di supportare il nascente settore del riciclo della plastica a crescere secondo standard di qualità del prodotto e di rispetto dei diritti dei lavoratori ad un ambiente di lavoro sano e a retribuzioni adeguate. Nello specifico l attività di consulenza si concentrerà sul creare un modello che possa aiutare l intero settore a crescere. 12
13 Metodologia: Si prevede un primo ciclo formativo rivolto agli operatori individuati dal HJSCSWM come responsabili del riciclo della plastica sulla trasformazione di materie plastiche, ambiente e sicurezza che miri ai processi di sviluppo, di analisi e di trasformazione delle materie plastiche e rivolga particolare attenzione alla gestione dei processi nell ottica di ridurre l impatto ambientale e di migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. nello specifico: Gestione e manutenzione dei macchinari. Tecniche di separazione (riconoscimento delle diverse tipologie di plastica) Componenti di sicurezza sul lavoro, corretto uso dei macchinari, gestione e smaltimento degli inquinanti presenti nel ciclo produttivo. Principi di sicurezza sul lavoro, dal first aid alle precauzioni necessarie al mantenimento di un ambiente di lavoro sano. Tecniche di lavorazione dei materiali plastici 8. DURATA La durata prevista per l iniziativa è di mesi PREVISIONI DI SPESA Vedi allegato 1. 13
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