INDICE INQUADRAMENTO COMUNALE E SOVRACOMUNALE

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2 INDICE INQUADRAMENTO COMUNALE E SOVRACOMUNALE Previsioni PTCP di Livorno (scala 1:25.000) pag. 1 Previsioni PS del Comune di Collesalvetti (scala 1:25.000) pag. 5 Stato di attuazione del PRG vigente (scala 1:5.000) pag. 9 SISTEMA AMBIENTALE Aria Inquinamento atmosferico (scala 1:5.000) pag. 12 Inquinamento acustico (scala 1:5.000) pag. 14 Inquinamento acustico: campagne di misura (scala 1:10.000) pag. 18 Acqua Aree soggette ad esondazione (scala 1:5.000) pag. 23 Aree soggette a ristagno (scala 1:5.000) pag. 25 Rete di smaltimento acque nere (scala 1:5.000) pag. 27 Risorse (scala 1:5.000 e 1:25.000) pag. 29 Pericolosità idraulica (estratti cartografici fuori scala) pag. 31 Suolo Litologia ed estratti della Carta geomorfologica e della Carta idrogeologica (scala 1:5.000 e 1:10.000) pag. 35 Geologia (scala 1:5.000) pag. 39 Pericolosità geomorfologica ed estratto della Carta delle aree sensibili alla vulnerabilità (scala 1:5.000 e 1:10.000) pag. 40 SISTEMA INSEDIATIVO E FUNZIONALE Periodizzazione: impianto urbano nel , 1880, , 1982, fine XX sec (scala 1:10.000) pag. 43 Periodizzazione: sintesi (scala 1:5.000 e 1:10.000) pag. 50 Uso del suolo urbano (scala 1:2.000 e 1:5.000) pag. 51 Consistenza edilizia (scala 1:2.000 e 1:5.000) pag. 60 Distribuzione delle funzioni (scala 1:10.000) pag. 63 Dotazione e censimento spazi pubblici per standards D.I. 1444/1968 (scala 1:2.000 e 1:5.000) pag. 68 Morfologia dei tessuti urbani (scala 1:2.000 e 1:5.000) pag. 73 Gerarchizzazione degli spazi aperti (scala 1:5.000) pag. 81 ALLEGATI Tabelle sinottiche Tab. n. 1 Verifica degli standard residenziali: servizi pubblici di interesse locale (D.I. n. 1444/1968, art. 3) pag. 86 Tab. n. 2 Verifica degli standard residenziali: riepilogo dei servizi pubblici di interesse locale pag. 86

3 Tab. n. 3 Verifica degli standard residenziali: riepilogo dei servizi pubblici di interesse locale (D.I. n. 1444/1968, art. 3) raffronto tra le dotazioni rilevate e le dotazioni previste dal Piano Strutturale pag. 87 Tab. n. 4 Verifica degli standard per insediamenti produttivi: attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi (D.I. n. 1444/1968, art. 5) pag. 88 Tab. n. 5 Verifica degli standard per insediamenti produttivi: riepilogo dei servizi pubblici pag. 88 Tab. n. 6 Previsioni per servizi pubblici di interesse locale (D.I. n. 1444/1968, art. 3) contenute nel PRG vigente e non attuate al servizio delle aree residenziali pag. 89 Tab. n. 7 Previsioni per spazi pubblici destinati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi (D.I. n. 1444/1968, art. 5) contenute nel PRG vigente e non attuate al servizio delle aree per insediamenti produttivi pag. 89

4 ANALISI: Prima parte Abbreviazioni nel testo: Piano Strutturale Piano Territoriale di coordinamento della Provincia di Livorno Quadro Conoscitivo di Riferimento PS PTCP QCR

5 Pag. 1 INQUADRAMENTO COMUNALE E SOVRACOMUNALE Previsioni PTCP di Livorno (scala 1:25.000) Fonte: Elaborazione: Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Livorno. La cartografia originale del PTCP è in scala 1: e 1: Le previsioni del PTCP sono state tuttavia rappresentate in scala 1: per consentirne una lettura più agevole e un immediato raffronto con le previsioni del PS. La Tav. 1.1 del QCR riporta le previsioni del PTCP che, se pure indirettamente, interessano Stagno e contribuiscono a definirne il ruolo nel territorio comunale e sovracomunale. I tematismi riportati sulla tavola, tratti dalla cartografia in scala 1: del PTCP, sono i seguenti: SISTEMA RURALE CON RILEVANTE FUNZIONE AMBIENTALE: Aree di interesse scientifico: - zone per la conservazione degli habitat naturali Aree di interesse naturalistico ambientale: - ambito delle aree boscate - ambito di protezione dei Biotopi e valori naturalistici Aree di interesse paesaggistico: - Tipo A = aree da tutelare per la particolarità del paesaggio, ovvero delle sue forme, delle dimensioni, dei colori, dei manufatti, delle alberature, delle formazioni lineari e degli elementi puntuali ricadenti al loro interno. SISTEMA PROVINCIALE DELLE AREE PROTETTE Aree di interesse scientifico: - riserva naturale - parco provinciale - area naturale protetta di interesse locale - aree protette da istituire - edifici di valore storico architettonico SISTEMA PRODUTTIVO LOGISTICO - attrezzature per il trasporto - interporto A. Vespucci SITI BIOITALY - Siti di interesse comunitario (S.I.C.) proposti AREE URBANIZZATE - L area di studio risulta quasi completamente urbanizzata, fatta eccezione per il settore sud-orientale, ad est del raccordo autostradale

6 Pag. 2 Considerazioni: - Nell ambito rurale, limitrofo al centro abitato e ad est del raccordo autostradale, esiste una vasta area con rilevante funzione ambientale, significativa per i caratteri naturali e per il valore scientifico; - In corrispondenza della zona umida de Il Padule si prevede l istituzione di un area naturale protetta (Riserva naturale); il suo ruolo risulta strategico sia per la conservazione degli elementi di naturalità presenti, sia per evitare la saldatura tra i sistemi produttivi di Stagno e di Guasticce; - Nell area de Il Padule viene proposta l istituzione di un S.I.C., così come nelle altre aree riconosciute strategiche per la conservazione degli habitat naturali; - Nella piana di Guasticce è in corso di realizzazione l Interporto A.Vespucci, il cui collegamento con la zona portuale di Livorno contribuirà a migliorare la funzionalità della piattaforma logistica costiera. In una delle zone più industrializzate della Toscana, allo sbocco sul mare del sistema territoriale Firenze-Pisa-Livorno, il PTCP riconosce dunque la presenza di aree naturali residuali che svolgono una funzione fondamentale sia come elementi di compensazione ecologica, sia come elementi ordinatori del sistema insediativo. Gli indirizzi del PTCP sono stati inoltre verificati attraverso la parte testuale del piano, dalla quale sono state tratte le informazioni e le previsioni che seguono. L area di studio ricade nel SISTEMA: Pianura settentrionale PQ1 SOTTOSISTEMA: Depositi alluvionali Arno PQ1.1 (gran parte dell area) Terrazzi pedecollinari di Livorno PQ1.2 (propaggine a sud, oltre il raccordo autostradale ) Comprende inoltre le seguenti Unità Paesaggistiche UNITA PAESAGGISTICHE RURALI DI PIANURA (UPR): La Padula (P3) 1 Caratteristiche: - area di pianura e fondovalle su terrazzi alluvionali, caratterizzata da una forte polverizzazione delle unità fondiarie; Uso del suolo: - seminativi semplici misti a colture promiscue ed aree urbanizzate. Indirizzi di sviluppo: 1 Interessa il settore sud-orientale, oltre il raccordo autostradale

7 Pag. 3 - sviluppo integrato con trasformabilità limitata. (Delimitazione, razionalizzazione e miglioramento delle aree agricolo forestali urbanizzate, interventi di edilizia rurale volti al recupero dell esistente, tutela delle aziende agricole residue per il mantenimento di un assetto produttivo locale e idrogeologico). Suese (P1) 2 Caratteristiche: - area di bassa pianura alluvionale ubicata tra Stagno, Guasticce e il Canale Scolmatore dell Arno; - notevoli problemi di drenaggio delle acque superficiali; soggetta a periodici allagamenti; è attraversata da canali di bonifica e corsi d acqua; - scarsa edificazione rurale; - utilizzata in prevalenza per usi agricoli, ospita grandi infrastrutture di trasporto, aree industriali e intermodali; - vi ricadono aree di notevole valore ambientale (zona umida di Suese ove è prevista una riserva Naturale - e del Biscottino). Uso del suolo: - seminativi semplici. Indirizzi di sviluppo: - tutela (riqualificazione); - sviluppo integrato con trasformabilità limitata; - conservazione delle zone umide, incremento della biodiversità e dei cordoni vegetazionali, anche in vista della realizzazione del Centro Intermodale (C.I.); - consolidamento ed evoluzione delle funzioni del C.I., mantenendo la discontinuità rispetto gli abitati di Stagno e Guasticce; - navigabilità del tratto terminale dello Scolmatore dell Arno, da utilizzare come idrovia per il collegamento tra il C.I. e il porto di Livorno; - sistemazione idraulica della piana di Guasticce. UNITA PAESAGGISTICHE URBANE (UPU): Stagno Caratteristiche: - area urbanizzata, con presenza di industrie chimiche ad alto impatto ambientale e di agglomerati residenziali. Uso del suolo: - urbanizzazioni a prevalente carattere industriale. Indirizzi di sviluppo: - tutela e trasformazione; - redazione del Piano di area volto alla mitigazione del rischio industriale, all arresto di nuova edificazione residenziale, agli incentivi per la sostituzione progressiva delle destinazioni residenziali e la trasformazione d uso per attività terziarie, con delocalizzazioni della residenza; - necessità di un riassetto globale della viabilità, per garantire l accessibilità agli insediamenti produttivi e nel contempo assicurare facilità di penetrazione in caso di incidente industriale; - interventi strutturali sulla ferrovia Livorno-Collesalvetti per servire il Terminal Intermodale di Guasticce e raccordo diretto (in direzione Pisa) con la linea Vada- 2 Esterna all area di studio, ma confinante con essa nella parte orientale

8 Pag. 4 Collesalvetti-Pisa, in modo da consentire l uso della linea interna per il traffico merci da e per la piattaforma logistica costiera.

9 Pag. 5 INQUADRAMENTO COMUNALE E SOVRACOMUNALE Previsioni PS del Comune di Collesalvetti (scala 1:25.000) Fonte: Elaborazione: Piano Strutturale (aprile 2004) del Comune di Collesalvetti. La cartografia originale del PS è in scala 1: Le previsioni del PS sono state tuttavia rappresentate in scala 1: per consentirne una lettura più agevole e un immediato raffronto con le previsioni del PTCP. La Tav. 1.2 riporta le previsioni del PS che interessano il centro abitato di Stagno e le aree limitrofe. Il PS suddivide il territorio comunale in sistemi e subsistemi, per ciascuno dei quali definisce i principali obiettivi programmatici (alcuni dei quali riferiti a più sistemi). Per l area di studio vengono definiti i seguenti obiettivi: SISTEMI TERRITORIALI Sistema pianura: - salvaguardia, recupero e valorizzazione della rete idraulica, delle opere connesse e degli habitat naturali correlati; - tutela delle risorse idriche e riduzione della vulnerabilità idrogeologica; - valorizzazione dell economia rurale; - salvaguardia della separazione fisica tra le frazioni urbane; - sviluppo della rete infrastrutturale; - sviluppo della rete infrastrutturale dei servizi; - sviluppo delle aree produttive; Sistema collina: - salvaguardia, recupero e valorizzazione della rete idraulica, delle opere connesse e degli habitat naturali correlati; - tutela delle risorse idriche e riduzione della vulnerabilità idrogeologica; - tutela e valorizzazione dei caratteri paesaggistici, morfologici e naturalistici; - valorizzazione dell economia rurale; - valorizzazione del sistema in stretta correlazione con il Parco delle Colline Livornesi. Integrazione tra quest ultimo, le ANPIL e il Parco Migliarino San Rossore, nonché sviluppo degli elementi di connessione con la riserva naturale della Contessa e della zona umida del Biscottino. Eventuale individuazione di aree dello Scolmatore dell Arno idonee al percorso di integrazione del parco, tesa al soddisfacimento del bisogno di natura da parte della popolazione urbana; - fruizione sostenibile delle aree boscate SISTEMA INSEDIATIVO Subsistema dell edificato e subsistema degli insediamenti produttivi: - mantenimento del policentrismo territoriale;

10 Pag. 6 - conservazione e valorizzazione del patrimonio edilizio; - riqualificazione del tessuto urbano; - sviluppo di sistemi alternativi di mobilità (piste ciclabili e percorsi pedonali); - definizione di regole tipologiche per lo sviluppo dell ambiente urbano; - riassetto funzionale degli insediamenti; - mantenimento di un contenuto carico insediativo delle residenze in funzione sociale; - sviluppo e riqualificazione delle aree produttive (contenimento dei consumi e riduzione delle emissioni inquinanti). SISTEMA RURALE: - subsistema territoriale ad esclusiva funzione rurale; - subsistema territoriale a prevalente funzione rurale; - subsistema territoriale a funzione rurale e paesistica ambientale; - subsistema territoriale a funzione rurale di protezione ambientale. SISTEMA FUNZIONALE Subsistema delle infrastrutture e subsistema dei servizi: - potenziamento della viabilità di interesse sovracomunale; - razionalizzazione della viabilità urbana; - riqualificazione e potenziamento della linea ferroviaria Pisa- Collesalvetti-Vada e relativo collegamento con Interporto-Stagno- Livorno; - sviluppo di una rete di percorsi pedonali e ciclabili a scala territoriale; - realizzazione di idonei cavalcaferrovia e potenziamento dei ponti fluviali; - sviluppo, potenziamento e adeguamento del canale Scolmatore dell Arno, come potenziale idrovia di diretto collegamento tra il mare e le aree interne produttive e della logistica; - adeguamento, razionalizzazione e potenziamento dei servizi per la residenza e delle attrezzature collettive nelle frazioni; - valorizzazione della rete distributiva commerciale di vicinato; - potenziamento e razionalizzazione dei servizi scolastici e della formazione; - riqualificazione e sviluppo dell offerta turistico ricettiva; - sviluppo e razionalizzazione del rapporto con la ricerca e l Università - SISTEMA AMBIENTALE Indirizzi e prescrizioni riguardanti: - la salvaguardia e la tutela delle risorse essenziali (acqua, aria, suolo, sottosuolo); - l igiene e la salute dei cittadini; - l individuazione degli elementi di sicurezza, di superamento e di protezione dai rischi presenti sul territorio.

11 Pag. 7 Le INVARIANTI STRUTTURALI, così come indicate dalla cartografia del PS: - l idrografia; - i viali (emergenze paesistiche); - i vallivi (emergenze paesistiche); - le aree boscate (emergenze paesistiche); - le zone umide; - le aree di interesse archeologico. Il PS, infine, suddivide l intero territorio comunale in Unità Territoriali Organiche Elementari (UTOE), sulla base di criteri di omogeneità morfologica, sociale, economica, strategica, anche disgiunti tra loro. L area di studio del QCR ricade quasi completamente nell UTOE N. 10. UTOE N.10 STAGNO Il principale obiettivo è la riqualificazione del centro abitato, da perseguire migliorando la qualità della vita degli abitanti attraverso la realizzazione di nuovi servizi, il superamento delle condizioni di degrado fisico, economico e ambientale, il ripristino delle risorse naturali compromesse. In particolare: - attento dosaggio dei carichi urbanistici in relazione al rischio di incidente rilevante che caratterizza l area; - diversa articolazione delle aree di espansione, onde evitare che il centro abitato risulti sempre subordinato e connesso allo stabilimento Eni; - riorganizzazione funzionale delle infrastrutture a maggiore servizio della residenza; - individuazione di una circonvallazione per liberare il centro abitato dalla morsa soffocante del traffico di attraversamento ; - eliminazione e/o delocalizzazione delle attività spiccatamente retroportuali; - valorizzazione degli spazi di aggregazione e connettivi, mediante operazioni di arredo; - specifica disciplina normativa delle tipologie architettoniche, comprese quelle relative alle attività produttive; - sostegno alla sostituzione edilizia finalizzata alla riqualificazione edilizia e urbanistica dei tessuti, salvaguardando, al contempo, le parti dell abitato esistente che presentano caratteri storicomorfologici interessanti, nonché il tessuto urbanistico del borgo lineare di inizio secolo. Considerazioni I principali indirizzi programmatici del PS prevedono pertanto: a livello territoriale: - salvaguardia, recupero e valorizzazione della rete idraulica (incluse opere e habitat naturali correlati);

12 Pag. 8 - tutela delle risorse idriche e riduzione della vulnerabilità idrogeologica; - tutela e valorizzazione dei caratteri paesaggistici, morfologici e naturalistici; - sviluppo degli elementi di connessione con la Riserva Naturale della Contessa; - area con funzione rurale e paesaggistica ambientale ad est del raccordo autostradale, da via Aiaccia (a sud) fino allo Scolmatore dell Arno (a nord), compresa la zona umida de Il Padule ; - area con funzione rurale di protezione ambientale lungo il Torrente Ugione, ad est del raccordo autostradale; - sviluppo della rete infrastrutturale e dei servizi (viabilità di interesse sovracomunale, linea ferroviaria Pisa-Collesalvetti-Vada e collegamento con Interporto-Stagno-Livorno, cavalcaferrovia, Canale Scolmatore dell Arno come potenziale idrovia, servizi per la residenza e attrezzature collettive, rete distributiva commerciale di vicinato); - sviluppo e riqualificazione delle aree produttive (contenimento dei consumi e riduzione delle emissioni inquinanti); - salvaguardia della separazione fisica tra le frazioni urbane. a livello urbano: - dosaggio dei carichi urbanistici (area a rischio di incidente rilevante); - diversa articolazione delle aree di espansione (non più aggregato urbano subordinato e connesso alla raffineria); - razionalizzazione della viabilità urbana (infrastrutture a maggior servizio della residenza, individuazione di un sistema di circonvallazione per evitare il traffico di attraversamento, separazione tra traffico privato locale e traffico commerciale medio e pesante); - eliminazione e delocalizzazione di attività retroportuali (in vista della realizzazione dell Interporto di Guasticce); - valorizzazione degli spazi connettivi e di aggregazione; - definizione di regole tipologiche per gli insediamenti urbani; - riqualificazione del tessuto urbano e salvaguardia delle parti che presentano caratteri storico-morfologici interessanti.

13 Pag. 9 INQUADRAMENTO COMUNALE E SOVRACOMUNALE Stato di attuazione del PRG vigente (scala 1:5.000) Fonte: Piano Regolatore Generale vigente (aggiornato allo ). La cartografia originale del PRG è in scala 1: La Tavola 1.2 è stata tuttavia predisposta in scala 1:5.000 per consentire una visione di insieme del centro abitato e un raffronto omogeneo con gli altri elaborati grafici del QCR. Elaborazione: Sono state evidenziate le previsioni del PRG che ad oggi non risultano attuate e quelle che, pur non essendo ancora attuate, dispongono tuttavia di progetti approvati. Come cartografia di base è stata utilizzata la carta dell uso del suolo (vedi Tavola 3.2.7). Ciò consente di leggere le previsioni di piano non ancora attuate a fronte dell uso del suolo reale nelle altre aree. Le previsioni di PRG ad oggi non attuate sono le seguenti: Territorio extraurbano: - paesaggi rappresentativi locali (E2) Un area di limitata estensione a sud di Villaggio Emilio e numerose aree nel quadrante sud-orientale, ad est del raccordo autostradale; - zone di rimboschimento (E5) Alcune aree nel quadrante sud-orientale, ad est del raccordo autostradale; Territorio urbanizzato: - zone storiche con proposta di ristrutturazione urbanistica (Ae) Il nucleo storico di Stagno Vecchia ; l insediamento situato all incrocio della vecchia Aurelia (oggi Corso Italia) con la S.S. delle Colline; due aree, di limitata estensione, in prossimità della Fattoria di Suese. Le suddette aree sono considerate ad elevato degrado urbanistico per la presenza di grandi infrastrutture viarie ad alta intensità di traffico veicolare. Al loro interno, per valorizzare i tessuti di valore storico-ambientale e per migliorare le condizioni igienico-sanitarie degli abitanti, il PRG prevede pertanto la demolizione di circa il 20% degli edifici esistenti (con ricostruzione delle volumetrie corrispettive in aree adiacenti), nonché la ristrutturazione e il risanamento degli altri edifici. - zone per insediamenti produttivi locali (di recupero e riqualificazione, di espansione) (D2) Nell ambito delle zone produttive di recupero e di ristrutturazione (D2B) l area situata tra il Torrente Ugione e via Aiaccia, a ridosso dell insediamento storico di Ponte Ugione, per la quale è stato presentato, ma non ancora approvato, il progetto di un centro commerciale.

14 Pag. 10 Per le zone produttive di espansione (D2C) due vaste aree tra la Variante Aurelia ed il raccordo autostradale, una delle quali, Comparto di via Aiaccia, è destinata ad accogliere funzioni direzionali, commerciali di vicinato, artigianali di servizio alla persona, esercizi pubblici e di ristoro; due aree all interno di Tombolello, di cui una con progetto approvato (Piano di Recupero convenzionato). Aree di uso pubblico: - parchi fluviali ed urbani (F1) Il Parco Golenale del Fosso Reale, comprendente le aree golenali dell ex alveo del Fosso Reale, buona parte dell argine sinistro dello Scolmatore dell Arno, nonché aree ad esso limitrofe; il Parco Urbano di Stagno, situato nel centro abitato di Stagno, tra il Fosso Cateratto e il Villaggio Emilio. - zone di degrado geofisico (F2) Una zona situata nel settore sud-orientale, a est del raccordo autostradale, in passato utilizzata come cava. Per questa zona esiste un progetto approvato che prevede opere di recupero ambientale con l obiettivo del superamento del degrado, della valorizzazione dell area e del ripristino degli assetti preesistenti. - zone per attrezzature pubbliche di interesse generale (F3A) Un area situata tra il complesso scolastico di via della Costituzione e la casa famiglia per disabili di via Buozzi (Casa Borrelli) - verde pubblico attrezzato e alberature (F5) Un area situata in Stagno Vecchia, in massima parte coincidente con l area, di proprietà dell Università di Pisa, che viene concessa per l organizzazione di manifestazioni all aperto; un paio di aree a nord della S.G.C. Firenze-Pisa-Livorno; un paio di aree nella parte settentrionale di Stagno Redenta, in prossimità della ferrovia; un area all interno della zona dei servizi situata tra Stagno Redenta e Villaggio Emilio ; una fascia consistente lungo il raccordo autostradale, nei pressi di Villaggio Emilio ; un area lungo il Fosso Cateratto, in corrispondenza dei campi sportivi di via Karl Marx; un area nella zona di Tombolello, lungo la strada, di nuova realizzazione, che collega via La Malfa a via Aiaccia; un area lungo la S.S. Aurelia, tra il borgo di Ponte Ugione e Tombolello; un area lungo via Aiaccia, in prossimità del Borgo di Ponte Ugione; una fascia consistente lungo la Variante Aurelia; una vasta area situata nel settore sud-orientale, a est del raccordo autostradale. - verde pubblico sportivo (F6) Diverse aree, di cui una di notevole estensione, situate nel settore sud-orientale, a est del raccordo autostradale. - parcheggi pubblici (F8) un area situata tra la casa famiglia per disabili di via Buozzi (Casa Borrelli) e il centro commerciale di via Karl Marx; un area in prossimità dell insediamento residenziale a nord di Villaggio

15 Pag. 11 Emilio ; un area situata nella parte meridionale di Stagno, tra l Aurelia e la Variante Aurelia. - percorsi pedonali e ciclabili il tratto dello storico Viale dei Pini, che attraversa l insediamento residenziale a nord di Villaggio Emilio ; il percorso che collega via Karl Marx a via Fratelli Cervi, attraverso l area dei campi sportivi di via Karl Marx. Zone di interesse generale di iniziativa privata - attrezzature sportive private (G1); Due vaste aree situate nel settore sud-orientale a est del raccordo autostradale. - zone di interesse generale (G4B) Un area all interno di Tombolello. Considerazioni Il Piano vigente risulta pertanto non attuato nelle parti che riguardano gli insediamenti produttivi locali e, soprattutto, nelle parti che prevedono interventi di riqualificazione ambientale e funzionale del centro abitato (parco urbano, parco golenale, rimboschimenti, verde pubblico attrezzato, verde sportivo, parcheggi pubblici, percorsi ciclopedonali, ecc.). Per quanto riguarda il Parco Urbano di Stagno si è potuto constatare che al suo interno esiste già un area pubblica utilizzata per scopi ricreativi (passeggio, ecc.); essa non risulta tuttavia sufficientemente attrezzata per svolgere, in modo riconoscibile, funzioni sociali. Nell ambito, invece, delle aree non attuate ma con progetti approvati, si può osservare che la previsione di un centro commerciale (progetto presentato, ma non ancora approvato), nella zona situata tra il Torrente Ugione e via Aiaccia, a ridosso dell insediamento storico di Ponte Ugione, risulta problematica, sia perché l area ricade tra quelle a pericolosità idraulica elevata (presenza del Torrente Ugione), sia perché l attrazione esercitata dal centro commerciale produrrebbe un ulteriore congestionamento, che andrebbe a sommarsi a quello, già consistente, determinato dal traffico veicolare. 3 3 L area è ubicata tra l Aurelia, interessata da tutte le tipologie di traffico, e una zona densa di insediamenti produttivi e terziari, forte attrattrice di traffici pesanti.

16 Pag. 12 SISTEMA AMBIENTALE: Aria Inquinamento atmosferico (scala 1:5.000) Fonte: - Conoscenze acquisite attraverso sopraluoghi diretti (luglio 2004) - Campagna monitoraggio della qualità dell aria, ARPAT di Livorno, (giugno-luglio 2002) La Tavola è stata predisposta in scala 1:5.000 per consentire una visione di insieme del centro abitato e delle aree limitrofe. Elaborazione: Nella tavola sono state riportate in cartografia le principali sorgenti di inquinamento atmosferico e, in allegato, la campagna di monitoraggio della qualità dell aria effettuata dall ARPAT di Livorno. Dalla campagna di monitoraggio, condotta per mezzo di un laboratorio mobile posizionato nel cortile della scuola elementare di via della Costituzione (zona abitata non direttamente interessata da strade ad alta intensità di traffico veicolare e a circa 500 metri di distanza dalla Raffineria), risulta che gli inquinanti indagati (biossido di zolfo SO2, biossido di zolfo NO2, monossido di carbonio CO, ozono, polveri PM- 10) non superano i valori limite fissati dal D.M. 60/2002. Tuttavia, in particolari situazioni metereologiche (vento proveniente dal quadrante ovest) sono stati rilevati valori molto elevati di biossido di zolfo, con superamento del valore limite orario. Tali condizioni però, presentandosi solo in alcune ore del giorno, non hanno permesso alle medie giornaliere di raggiungere il valore di attenzione. Viene comunque osservato che l aumento dei livelli di biossido di zolfo porta ad un innalzamento, anche se più contenuto, dell inquinamento da biossido di azoto e polveri PM-10. Oltre ai risultati della campagna di monitoraggio è stata riportata una tabella che indica, per ogni inquinante e in maniera sintetica, l' origine e i possibili effetti, ad alte concentrazioni, sull uomo e sull ambiente. Le principali sorgenti di inquinamento atmosferico, evidenziate in cartografia in maniera del tutto simbolica, sono le seguenti: Stabilimento ENI L inquinamento atmosferico prodotto è dovuto sia all attività svolta (raffinazione del petrolio) sia al traffico di autocisterne ad essa correlato. Lo stabilimento occupa un area molto vasta, situata a ovest della S.S. Aurelia. Infrastrutture viarie di grande comunicazione Le infrastrutture viarie in questione (S.G.C. Fi-Pi-Li, S.S. Aurelia, Variante Aurelia, raccordo autostradale) sono caratterizzate da un elevato traffico sia di mezzi pesanti, legato alle attività industriali, agli spedizionieri, ai corrieri e agli autotrasportatori, sia di mezzi leggeri, legato alla mobilità locale e di passaggio. Sono quindi fonte di inquinamento atmosferico a causa del gas di scarico degli autoveicoli.

17 Pag. 13 Altre sorgenti di inquinamento atmosferico, anche se a un livello inferiore rispetto alle precedenti, sono: Aree a prevalente attività industriale e artigianale, mista a terziario L inquinamento atmosferico è dovuto sia alle attività industriali e artigianali che vi si svolgono, sia al traffico di mezzi pesanti legato soprattutto all attività di spedizionieri, corrieri e autotrasportatori. Le aree in questione sono concentrate nella parte meridionale di Stagno, ma comprendono anche l area immediatamente a sud di Stagno Redenta e la zona di Tombolello. Tessuto urbano L inquinamento atmosferico è dovuto agli impianti di riscaldamento e al traffico veicolare legato alla mobilità locale. In particolar modo, sono stati evidenziati i maggiori insediamenti residenziali di Stagno: Stagno Redenta e Villaggio Emilio. Considerazioni Le maggiori fonti di inquinamento atmosferico cono costituite dallo Stabilimento ENI e dalle infrastrutture viarie di grande comunicazione. Quando nell ambito della campagna di monitoraggio condotta dall Arpat di Livorno si parla di sorgenti fisse di biossido di zolfo, situate ad ovest della stazione di rilevamento, che possono provocare anche situazioni di rilevante inquinamento in dipendenza delle condizioni metereologiche (vento proveniente dal quadrante ovest), si fa implicito riferimento proprio allo Stabilimento ENI. D altra parte le infrastrutture viarie di grande comunicazione, altra importante sorgente di inquinamento atmosferico, accerchiano letteralmente Stagno, facendo salve solo la parte più interna della frazione (comprendente la Fattoria di Suese, l area dei servizi e del previsto Parco Urbano e, parzialmente, gli insediamenti di Stagno Redenta e Villaggio Emilio ) e il settore sud-orientale, a est del raccordo autostradale. I piccoli nuclei urbani sorti lungo le strade, il borgo di Ponte Ugione, "Stagno Vecchia" e l insediamento all incrocio tra Corso Italia e la S.S. delle Colline, sono invece inevitabilmente sottoposti all inquinamento atmosferico prodotto dall elevato traffico veicolare, al quale si aggiunge, nel caso del borgo di Ponte Ugione, la vicinanza con lo Stabilimento ENI e le aree produttive situate nel settore meridionale del centro abitato.

18 Pag. 14 SISTEMA AMBIENTALE: Aria Inquinamento acustico (scala 1:5.000) Fonte: - Conoscenze acquisite attraverso sopraluoghi diretti (luglio 2004) - Piano comunale di classificazione acustica (PCCA), estratto fuori scala, Comune di Collesalvetti, (adozione giugno 2005) - Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore, D.P.C.M La Tavola è stata predisposta in scala 1:5.000 per consentire una visione di insieme del centro abitato e delle aree limitrofe. Elaborazione: Nella tavola sono state riportate in cartografia le principali sorgenti di rumore e, in allegato, il DPCM (Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore) con estratto del PCCA predisposto dal Comune di Collesalvetti, relativo all area di studio. PCCA Il territorio comunale viene suddiviso, secondo il DPCM , in zone acusticamente omogenee, tenendo conto delle preesistenti destinazioni d uso così come individuate dagli strumenti urbanistici in vigore. A ciascuna zona individuata vengono assegnati i relativi valori di qualità e di attenzione. Per l area di studio sono state individuate le seguenti classi: CLASSE 3 AREE DI TIPO MISTO Valori limite assoluti di immissione (dba) diurno 60 notturno 50 Rientrano in questa classe le aree urbane interessate dal traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali e uffici, con limitata presenza di attività che impiegano macchine operatrici - l area centrale di Stagno, comprendente Stagno Redenta, la zona dei servizi, la Fattoria di Suese, Villaggio Emilio e il previsto Parco Urbano; - il settore sud-orientale a est del raccordo autostradale; CLASSE 4 AREE AD INTENSA ATTIVITÀ UMANA Valori limite assoluti di immissione (dba) diurno 65 notturno 55 Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie - le strade di grande comunicazione, la linea ferroviaria e le relative fasce di influenza acustica;

19 Pag l area compresa tra il Canale Scolmatore dell Arno a nord, la ferrovia a sud, la S.S. Aurelia a ovest e il raccordo autostradale a est (compresa Stagno Vecchia e l insediamento situato all incrocio tra Corso Italia e la S.S. delle Colline); - l area compresa tra lo stabilimento ENI e la ferrovia; - l area immediatamente a sud di Stagno Redenta, tra la S.S. Aurelia e il Fosso Cateratto; - l area di Tombolello; - tutta la parte meridionale di Stagno compresa tra la S.S. Aurelia e il raccordo autostradale. CLASSE 5 AREE PREVALENTEMENTE INDUSTRIALI Valori limite assoluti di immissione (dba) diurno 70 notturno 60 Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie - l area dello stabilimento ENI; - l area compresa tra il Canale Scolmatore dell Arno e la S.G.C. Fi- Pi-Li. Sono stati inoltre individuati i ricettori sensibili. Con questa dicitura viene indicato un gruppo specifico di aree territoriali che vengono riportate nella normativa acustica/ scuole, ospedali, case di cura e case di riposo. La LR 89/98 prevede la collocazione di tali aree in classe II, almeno per ciò che riguarda i perimetri degli edifici relativi. Nel PCCA del Comune di Collesalvetti le suddette aree sono state così classificate: la parte edificata in classe II, le pertinenze esterne in classe III. RICETTORI SENSIBILI: - la scuola media in Stagno Redenta ; - la Casa Famiglia Borrelli (per disabili); - il complesso scolastico (scuola materna e scuola elementare) di via della Costituzione; - la scuola materna all interno del complesso ecclesiale di S. Luca Evangelista. Le tabelle allegate riportano, oltre alla Classificazione del territorio comunale (Tab. A), i Valori limite di emissione 4 (Tab. B) relativi ad ogni classe, i Valori limite di immissione 5 (Tab. C) relativi ad ogni 4 il valore massimo di rumore che puo'essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimita' della sorgente stessa. 5 il valore massimo di rumore che puo' essere immesso da una o piu' sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimita' dei ricettori.

20 Pag. 16 classe, e i Valori di qualita' 6 (Tab. D) relativi ad ogni classe, sempre distinti in valori diurni e notturni. Nella cartografia 1:5.000 sono state invece evidenziate, in maniera del tutto simbolica, le principali sorgenti di inquinamento acustico: Infrastrutture viarie di grande comunicazione La S.G.C. Fi-Pi-Li, la S.S. Aurelia, la Variante Aurelia e il raccordo autostradale sono considerate infrastrutture a grande impatto acustico a causa del rumore generato dall elevato traffico sia di mezzi pesanti, legato ad attività industriali e al terziario costituito da spedizionieri, corrieri ed autotrasportatori, sia di mezzi leggeri, legato alla mobilità locale e di passaggio. Stabilimento ENI L inquinamento acustico è dovuto sia ai processi industriali, sia al traffico di autocisterne connesso all attività dello stabilimento (raffineria). L ENI occupa un area molto vasta, a ovest della S.S. Aurelia. Altre sorgenti di inquinamento acustico, anche se a un livello inferiore rispetto alle precedenti, sono: Attività artigianali e industriali Il rumore prodotto è strettamente connesso alle attività produttiva. Le aree artigianali e industriali si concentrano soprattutto nella parte meridionale di Stagno e nella zona di Tombolello. Spedizionieri, corrieri e autotrasportatori L inquinamento acustico prodotto è legato in gran parte al traffico di mezzi pesanti che caratterizza questo tipo di attività (movimentazione merci, deposito container e automezzi, ecc.). Il terziario legato a spedizionieri, corrieri e autotrasportatori si concentra quasi esclusivamente nella parte meridionale di Stagno e nella zona di Tombolello. Infine sono stati indicati i RICETTORI SENSIBILI: A le scuole (scuola media in Stagno Redenta, scuola materna ed elementare di via della Costituzione, scuola materna di S. Luca Evangelista); B la casa famiglia per disabili. Considerazioni Le maggiori fonti di rumore cono costituite dallo Stabilimento ENI e dalle infrastrutture viarie di grande comunicazione, che ricadono rispettivamente in classe 5 e in classe 4 all interno del PCCA. 6 i valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla legge 447/1995.

21 Pag. 17 Le uniche aree non direttamente interessate dalle suddette sorgenti di rumore sono la parte centrale di Stagno (comprendente la Fattoria di Suese, l area dei servizi, il previsto Parco Urbano e, parzialmente, gli insediamenti di Stagno Redenta e Villaggio Emilio ) e il settore sudorientale a est del raccordo autostradale. Queste aree sono classificate dal PCCA in classe 3 (area di tipo misto) e i ricettori sensibili individuati (scuole e casa famiglia per disabili) ricadono proprio in una di queste due aree (parte centrale di Stagno).

22 Pag. 18 SISTEMA AMBIENTALE: Aria Inquinamento acustico: campagne di misura (scala 1:10.000) Fonte: - Campagna di misura, Azienda USL n 6 di Livorno, (ottobrenovembre 1995); - Rapporto sullo Stato dell Ambiente della Provincia di Livorno, Provincia di Livorno, (Dicembre 1999); - Campagna di misura, Arpat di Livorno, (maggio 1999); - Campagna di misura, Arpat di Livorno, (settembre 2002); - Campagna di misura, Arpat di Livorno, (marzo-giugno 2005). La Tavola è stata predisposta in scala 1:10.000, ritenuta sufficiente per l individuazione dei siti di rilevamento relativi alle diverse campagne di misura, effettuate nel corso degli anni e riportate in allegato alla cartografia. Elaborazione: Le campagne di misura del rumore effettuate nel 2005 fanno parte del recente monitoraggio acustico effettuato dall Arpat, in collaborazione con il Comune di Collesalvetti, per la redazione del Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA). Le campagne di misure per la valutazione dell inquinamento acustico effettuate dal 1995 al 2002 sono state riportate, anche se riferite a periodi di rilevamento non recenti, perché spesso riguardanti siti di misura non indagati nelle ultime misurazioni. AZIENDA USL N 6 DI LIVORNO (1995) La campagna di misura effettuata dall Azienda USL n 6 di Livorno nel 1995 era volta alla valutazione delle emissioni sonore causate da attività di trasporto e stoccaggio di containers in prossimità di un paio di aree residenziali situate nella parte meridionale di Stagno (via A. Frank e via Chiesa). Sulla base della classificazione acustica del territorio del Comune di Collesalvetti (1993), effettuata secondo le disposizioni del DPCM , via A. Frank era situata in una zona di classe IV (Aree di intensa attività umana) con limiti di 55 e 65 db(a) rispettivamente per il periodo notturno e diurno, mentre via Chiesa era situata in una zona di classe III (Aree di tipo misto) con limiti di 50 e 60 db(a) relativi al periodo notturno e diurno. Nella campagna di misura effettuata i valori registrati risultavano al di sotto dei limiti fissati dal DPCM per ciascuna classe, ad eccezione del valore notturno rilevato in via Chiesa [51.4 db(a)], che superava il limite previsto dal DPCM [50 db(a)]. Tale superamento però era causato principalmente dal traffico veicolare presente nella zona e non solo in prossimità del sito di indagine. Secondo il Piano di Classificazione Acustica del Comune di Collesalvetti del giugno 2005, in base alle disposizioni del DPCM (Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore), le

23 Pag. 19 due aree in questione (via A. Frank e via Chiesa) ricadono entrambe in classe IV (Aree di intensa attività umana), per cui se i valori registrati nel 1995 fossero ancora validi, non supererebbero i limiti fissati per questa classe dal DPCM RAPPORTO DELLA PROVINCIA DI LIVORNO (1999) Nel rapporto sullo Stato dell Ambiente della Provincia di Livorno del 1999 è stata riportata la campagna di misura che doveva stabilire il livello di inquinamento acustico presente in prossimità dei "palazzi" di Ponte Ugione a Stagno (collocati tra la via Aurelia e i piazzali della Raffineria), generato dalle attività degli impianti Agip Petroli. In base alla zonizzazione del Comune di Collesalvetti (1993), effettuata secondo le disposizioni del DPCM , i due immobili erano inseriti nella zona di classe VI (Zona esclusivamente industriale), con limiti di 70 db(a) di giorno e 70 db(a) di notte, pertanto i valori registrati pari a 62 db(a) diurni e db(a) notturni risultavano rispettati. La suddetta zonizzazione non è però compatibile con il DPCM , ai sensi del quale è stata predisposta, in quanto in tale decreto non è previsto l inserimento di abitazioni in zone esclusivamente industriali. Secondo il Piano di Classificazione Acustica del Comune di Collesalvetti del giugno 2005, in base alle disposizioni del DPCM (Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore), l area in questione risulta in classe V, ma non essendo possibile per la normativa vigente (L.Q. 447/95) che "tali abitazioni" siano inserite in una classe superiore alla IV, è stata prevista la loro delocalizzazione (nell area compresa tra il Fosso Cateratto e la Fattoria di Suese classe III). ARPAT DI LIVORNO (1999) La campagna di misura effettuata dall ARPAT di Livorno nel 1999 era volta alla valutazione dell inquinamento acustico generato dal traffico veicolare in transito sulla A12 in località Stagno. Per effettuare tale misurazione venne posizionato un laboratorio mobile in via Cammeo ( Villaggio Emilio ), a circa 30 m dal bordo autostradale. Sulle basi della classificazione acustica del territorio del Comune di Collesalvetti (1993), effettuata secondo le disposizioni del DPCM , il laboratorio mobile di via Cammeo era situato sul confine tra una zona di tipo III e una zona di tipo IV, con limiti notturni e diurni rispettivamente di 50 e 60 db(a) e 55 e 65 db(a). I valori misurati (65.5 db(a) diurno e 59.5 db(a) notturno) risultavano superiori ai valori limite assoluti di immissione imposti per tali classi, sia nel periodo diurno che notturno, anche se i valori limite suddetti non erano in realtà applicabili al traffico veicolare delle infrastrutture, per le quali era previsto dall art. 11 della Legge 447/95 un apposito regolamento all epoca non ancora definito (l attuale DPR n. 142 del ). Secondo il Piano di Classificazione Acustica del Comune di Collesalvetti del giugno 2005, in base alle disposizioni del DPCM

24 Pag (Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore), l area di via Cammeo è situata sul confine tra una zona di tipo III e una zona di tipo IV (fascia di influenza acustica che viene individuata intorno alle strade classificate A, B e C e alle linee ferroviarie). Di conseguenza, i valori registrati nel 1999, se fossero ancora validi, continuerebbero a superare i limiti fissati per queste classi dal DPCM Anche se per il rumore da traffico veicolare, prodotto da infrastrutture stradali, già esistenti, di tipo A (classificazione del Nuovo Codice della Strada - D.lgs 285/92 e successive modifiche -), i limiti stabiliti dal DPR n. 142 del 30/03/04 sono di 70 db(a) diurni e 60 db(a) notturni. ARPAT DI LIVORNO (2002) La campagna di misura effettuata dall ARPAT di Livorno nel 2002 doveva stabilire il livello di inquinamento acustico presente in via Modigliani ( Villaggio Emilio ) e valutare i livelli di esposizione al rumore degli edifici prospicienti l autostrada Genova-Rosignano. L area in oggetto ricadeva presumibilmente (poiché il Comune di Collesalvetti non aveva ancora predisposto la nuova zonizzazione acustica) in classe IV, per cui i valori misurati (65.2 db(a) diurno e 59.6 db(a) notturno) risultavano superiori ai limiti assoluti di immissione imposti per tale classe dal DPCM (65 db(a) diurni e 55 db(a) notturni). Anche se i valori limite suddetti non erano in realtà applicabili al traffico veicolare delle infrastrutture, per le quali era previsto dall art. 11 della Legge 447/95 un apposito regolamento all epoca non ancora definito. Secondo il Piano di Classificazione Acustica del Comune di Collesalvetti del giugno 2005, in base alle disposizioni del DPCM (Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore), l area di via Modiglioni è situata sul confine tra una zona di tipo III e una zona di tipo IV (fascia di influenza acustica che viene individuata intorno alle strade classificate A, B e C e alle linee ferroviarie). Di conseguenza, i valori registrati nel 2002, se fossero ancora validi, continuerebbero a superare i limiti fissati per queste classi dal DPCM Anche se per il rumore da traffico veicolare, prodotto da infrastrutture stradali già esistenti di tipo A (classificazione del Nuovo Codice della Strada - D.lgs 285/92 e successive modifiche -), i limiti stabiliti dal DPR n. 142 del 30/03/04 sono di 70 db(a) diurni e 60 db(a) notturni. ARPAT DI LIVORNO (2005) Le campagne di monitoraggio acustico svolte da Arpat nel 2005 rientrano nello studio intrapreso, con il Comune di Collesalvetti, per la redazione del Piano di Classificazione Acustica del Territorio Comunale (adottato nel giugno 2005). La scelta dei siti di indagine è stata effettuata tenendo conto dei luoghi in cui sono stati evidenziati dalla popolazione problemi di inquinamento acustico. - Sito di via K. Marx (area dei servizi): caratterizzazione del rumore generato dal traffico veicolare urbano e monitoraggio del clima

25 Pag. 21 Considerazioni acustico ai ricettori sensibili (scuola materna ed elementare di via della Costituzione); - Sito all incrocio di via Romita con via Martiri di via Fani ( Villaggio Emilio : caratterizzazione del rumore generato dal traffico veicolare lungo una infrastruttura a grande impatto acustico (A12); - Sito di via Marchesi ( Stagno Redenta ): caratterizzazione del rumore generato dal traffico veicolare lungo una infrastruttura a grande impatto acustico (S.S. Aurelia) e monitoraggio del clima acustico ai ricettori sensibili (scuola media di via Marchesi); - Sito di via Oberdan (area residenziale all interno di una zona prevalentemente produttiva nel settore meridionale di Stagno): definizione delle linee di confine tra classe III e classe IV; - Sito presso la S.S. delle Colline (nei pressi dell insediamento all incrocio tra Corso Italia e la S.S. delle Colline): caratterizzazione del rumore generato dal traffico veicolare lungo una infrastruttura a grande impatto acustico. Dalle misurazioni condotte non risultano, per i punti scelti, superamenti dei limiti definiti dalla classificazione acustica adottata dal Comune di Collesalvetti (attualmente in fase di approvazione), con l unica eccezione del superamento dei limiti notturni in via Marx [52.0>50 db(a)] e presso la S.S. delle Colline [64.5>60 db(a)]. Per quanto riguarda, invece, i ricettori sensibili devono essere effettuate ulteriori campagne di misura tese a rilevare i livelli presenti in facciata, dopodiché sarà valutata l eventuale adozione di uno specifico piano di risanamento. Dalle campagne di misura per la valutazione dell inquinamento acustico svolte nel corso degli anni emerge che le aree maggiormente esposte al rumore sono quelle situate in prossimità delle infrastrutture viarie di grande comunicazione (raccordo autostradale, S.S. Aurelia, Variante Aurelia, S.S. delle Colline) o a ridosso di zone per attività produttive e/o terziarie (spedizionieri, corrieri e autotrasportatori). Le aree più critiche risultano quelle prospicienti il raccordo autostradale all interno di Villaggio Emilio e l area prossima all incrocio tra Corso Italia e la S.S. delle Colline, in cui è stato registrato un superamento dei limiti notturni. Per il momento il Comune di Collesalvetti non ha previsto azioni di risanamento connesse al piano di classificazione, visto che il suddetto piano è ancora in fase di approvazione. La LR 89/98 prevede, infatti, che le amministrazioni comunali approvino, nei dodici mesi successivi all entrata in vigore della zonizzazione, un piano di risanamento ad hoc nei seguenti casi: - mancato rispetto del divieto di contatto fra classi non contigue per le zone di territorio già urbanizzate (situazione non presente nel caso di Collesalvetti); - superamento del valore limite di attenzione fissato dal DPCM relativamente a una o più aree del territorio comunale. Oltre agli interventi posti a carico dell amministrazione comunale, inoltre, la Delibera 77/2000 stabilisce che le attività esercenti

26 Pag. 22 attività produttive o commerciali rumorose, predispongano, in caso di superamento dei limiti imposti dal PCCA, un apposito piano di risanamento acustico aziendale entro sei mesi dall entrata in vigore della zonizzazione. La normativa vigente prevede, infine, che le azioni di risanamento acustico connesse ai trasporti vengano affrontate dalle società e dagli enti gestori dei servizi e delle relative infrastrutture, compresi comuni, province e regioni, mediante una programmazione pluriennale di interventi (DM ); inoltre il DPR n. 142 del ( Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell art. 11 della legge n. 447 del ) stabilisce i limiti di immissione per le infrastrutture stradali esistenti e di nuova realizzazione e le priorità per le attività di risanamento.

27 Pag. 23 SISTEMA AMBIENTALE: Acqua Aree soggette ad esondazione (scala 1:5.000) Fonte: - Carta delle aree allagate, scala 1:25.000, ripresa dal Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale del Comune di Collesalvetti (aprile 2004) - Carta geomorfologica, scala 1:10.000, ripresa dalle Indagini geologico tecniche di supporto al Piano Strutturale del Comune di Collesalvetti (aprile 2004) Le informazioni tratte dai suddetti elaborati sono state riportate su cartografia in scala 1:5.000, scala prescelta per rappresentare l area di studio nel suo complesso e per garantisce, allo stesso tempo, un sufficiente livello di dettaglio. Elaborazione: Nella Tavola sono stati individuati i siti interessati dalle esondazioni che hanno interessato sia l area di studio, sia le aree limitrofe: ESONDAZIONI OTTOBRE area in corrispondenza dell origine del Fosso Cateratto a sud di Stagno (interna all area di studio); - area compresa tra il Fosso dell Acqua Salsa e il Canale Scolmatore dell Arno, in corrispondenza de I Pratini (esterna all area di studio). ESONDAZIONI SETTEMBRE area lungo il Torrente Ugione, che si allarga in corrispondenza dell origine del Fosso Cateratto (interna all area di studio); - piccola area in corrispondenza della parte più depressa del Villaggio Emilio (interna all area di studio); - area che si estende dalla zona umida de Il Padule fino al Canale Scolmatore dell Arno (esterna all area di studio). ESONDAZIONI OTTOBRE area compresa tra il Fosso Tora e il Canale Scolmatore dell Arno, sopra la zona detta I Pratini (esterna all area di studio). AREE ALLAGATE IN MODO PERMANENTE - area de La Contessa e zona umida de Il Padule (esterne all area di studio). Sono stati inoltre riportati i corsi d acqua, suddivisi in: CORSI D ACQUA PERENNI - Canale Scolmatore dell Arno; - Fosso Torretta; - Fosso Reale;

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