Parrocchia Maria SS.ma del Rosario Villaciambra - Monreale

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1 2006/12 Parrocchia Maria SS.ma del Rosario Villaciambra - Monreale Acqua per la vita Un progetto per il diritto all acqua nella Valle della Nouhao Burkina Faso Segreteria organizzativa: LVIA Palermo Vito Restivo sicilia@lvia.it

2 1. LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA DELL AREA D INTERVENTO PAESE : Burkina Faso REGIONE: Centre-Est. PROVINCE: La Valle della Nouhao è situata a cavallo delle province di Boulgou e Koulpélogo. 2. DURATA DEL PROGETTO Il progetto ha una durata prevista di 3 mesi dal termine delle attività di sondaggio e trivellazione. 1

3 3. LA PRESENZA LVIA IN BURKINA FASO La presenza dell LVIA in Burkina Faso risale al 1972 quando un accordo con la Diocesi di Ouagadougou diede inizio ad una serie di progetti di sviluppo integrato nell attuale Provincia di Oubritenga, il cui capoluogo dista una trentina di chilometri dalla capitale. Nel 1984, in concomitanza con il progetto di sviluppo locale della Provincia, affidato alla LVIA dalla Cooperazione Italiana, l équipe operativa dei volontari ha aperto una nuova sede a Ziniaré, capoluogo di Provincia, a 35 chilometri dalla capitale. A partire dal 1997, con l apertura del progetto affidato di Valorizzazione della Valle della Nouhao il raggio di intervento della LVIA in Burkina Faso ha assunto una dimensione nazionale. Oggi la LVIA è impegnata in Burkina Faso nei seguenti progetti: - Niébé: sviluppare la filiera del fagiolo bianco verso la sovranità alimentare; - Progetto di Valorizzazione della Valle della Nouhao; - Il Centro di Riciclaggio dei Rifiuti Plastici a Ouagadougou: proteggere l'ambiente e creare opportunità di lavoro per le donne... valorizzando i rifiuti; - Programma Italia/CILSS: lotta contro la desertificazione per la riduzione della povertà attraverso l'appoggio alle comunità contadine della Provincia dell Oubritenga; - Centro Giovani di Ziniarè: uno spazio di protagonismo giovanile e di scambio Nord-Sud. La LVIA è impegnata anche nei seguenti progetti di cooperazione decentrata, ovvero progetti che hanno origine dal partenariato tra comunità italiane e burkinabé: - Progetto Giubileo: artigiani, agricoltori e cooperative insieme in Burkina Faso; - Progetto Enndàm: Appoggio alle azioni di cooperazione decentrata nell'oudalan dei Comuni di Piossasco, Avigliana, Orbassano, Villarbasse, Roletto e Airasca (Torino); - Appoggio alle azioni di cooperazione decentrata dei Comuni della Romagna; - Ambiente urbano e rifiuti: cooperazione ed educazione ambientale per una migliore qualità della vita. 4. LA ZONA E IL CONTESTO DELL INTERVENTO La zona di intervento del progetto è situata a cavallo tra la Provincia del Boulgou (capoluogo Tenkodogo) e quella del Koulpelogo (capoluogo Ouargaye) nel sud-est del Paese a contatto con la frontiera del Togo e del Ghana. La zona d intervento del progetto è situata tra gli e gli di latitudine nord, e tra gli 0 02 e gli 0 22 di longitudine ovest. Sulla cartina descrive, grosso modo, un ellisse di una sessantina di chilometri di lunghezza ed una quarantina di larghezza, su una superficie totale di circa km 2 ( ha) al cui centro scorre la Nouhao, un piccolo corso d acqua stagionale da cui la Valle prende il nome. Il clima e le precipitazioni rispecchiano le caratteristiche nazionali. Il periodo delle piogge è tuttavia leggermente più lungo e le temperature massime meno accentuate. L importanza dell apporto pluviometrico è evidente se si pensa che l economia della zona si basa quasi esclusivamente sui prodotti agricoli e pastorali. Le precipitazioni degli ultimi 15 anni sono mediamente comprese tra gli 800 ed i 900 mm annui. 2

4 Nel passato gli abitanti della Valle della Nouhao sono stati costretti a lasciare le proprie abitazioni: hanno dovuto abbandonare i propri campi, pascoli e villaggi a causa di una terribile epidemia di oncocercosi, flagello dei rari abitanti della regione. L'oncocercosi (detta anche cecità fluviale) è una malattia infettiva che provoca cecità: è causata dall Onchocerca volvulus, una mosca le cui larve si sviluppano, infettandola, solo in acqua corrente. Il 1976 ha rappresentato un anno importante nell evoluzione della zona d intervento: è di quell anno la dichiarazione ufficiale di liberazione della Valle dall oncocercosi. A partire dal 1976 e per tutti gli anni 80, nella Valle della Nouhao si è assistito ad un progressivo insediamento di popolazioni immigrate da altre zone del Paese. Gli agricoltori hanno ricominciato a coltivare i propri terreni piantando miglio, arachide, niébé (un legume) e prodotti orticoli; i pascoli sono tornati ad essere popolati dal bestiame degli allevatori. Alla fine degli anni novanta -se si esclude il fenomeno passeggero della ricerca dell oro-, si è constatata una certa stabilità demografica. Nella Valle oggi si contano 129 località abitate (villaggi, quartieri, accampamenti nelle due zone), di cui 103 occupate da agricoltori e 26 da allevatori. Di queste località solo 52 godono dello statuto amministrativo di villaggio e sono rappresentate presso l amministrazione da un Comitato di Villaggio per lo sviluppo. I villaggi situati in zona agricola sono abitati in maggioranza da agricoltori di etnia autoctona Bissa (38,63%), cui si sono aggiunti numerosi immigrati Mossi (40,05%). Nella zona pastorale predominano i Peul -allevatori nomadi provenienti dalle zone saheliane più a nord, giunti in Valle a seguito delle grandi siccità degli anni settanta- installati in accampamenti (campements). La suddivisione in due aree, agricola e pastorale, effettuata nel tesa a dare una risposta alla situazione di aperta ostilità sociale che vedeva contrapposti agricoltori ed allevatori- è stata suggerita da una serie di ragioni strutturali quali, per esempio, il tipo di terreno: sabbioso e sottomesso all erosione nella parte interna (che è quindi a vocazione silvo-pastorale), meno fragile nella parte esterna (più favorevole alla produzione agricola). Il terreno nel suo insieme si presenta comunque fragile e facilmente sottoposto all erosione. Oggi si stima la popolazione della Valle in abitanti. 5. LA VALLE DELLA NOUHAO: UNA DELLE AREE PIÙ POVERE DEL BURKINA FASO Molte difficoltà permangono nell area ancora fortemente provata dal lungo periodo di abbandono. Sacche di povertà particolarmente critiche fanno sì che le condizioni di vita siano al di sotto della media nazionale, in un paese che è -dopo la Sierra Leone-, il più povero al mondo (dati UNDP 2007/2008). La situazione sanitaria resta drammatica per le difficili condizioni igieniche, la malnutrizione, l'insufficienza di strutture sanitarie e di personale medico, la mancanza d'acqua potabile, che elevano i tassi di mortalità infantile e abbassano la speranza di vita. Anche il tasso di analfabetismo resta elevato malgrado gli sforzi che il Paese sta mettendo in atto nei settori dell'istruzione e dell'alfabetizzazione. Le amministrazioni non dispongono dei fondi sufficienti per servire i villaggi con i servizi di base, in questo modo scarseggiano i dispensari e le scuole. Uno dei fattori più gravi è la mancanza di strutture per garantire l acqua potabile: uomini, donne e bambini sovente sono costretti a bere acqua non potabile e la poca acqua disponibile è contesa tra agricoltori e allevatori per le proprie attività. In questo difficile contesto, è necessario e urgente garantire l accesso alle risorse primarie, in particolare all acqua: affinché le popolazioni della Valle della Nouhao possano continuare a vivere nei 3

5 propri villaggi e migliorare qui le proprie condizioni di vita. In questa situazione di estrema povertà l acqua è una delle risposte fondamentali: è fonte di vita, habitat, sviluppo e formazione. 6. OBIETTIVI DELL INTERVENTO Obiettivo generale L obiettivo generale che il progetto intende perseguire è quello di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni delle Valle della Nouhao favorendo l accesso e la buona gestione dell acqua potabile. La disponibilità d acqua ridarà una speranza alle famiglie che saranno incoraggiate a tornare nei villaggi, a stabilirvisi in modo perenne. Obiettivo specifico Assicurare in modo sostenibile l'accesso, la disponibilità e la qualità dell acqua potabile a 500 persone della Valle della Nouhao, attraverso un infrastruttura idrica che garantirà acqua potabile in modo permanente. Il Comitato di villaggio per la gestione dell acqua garantirà l utilizzo corretto e sostenibile dell opera idrica: il compito dei membri del Comitato sarà quello di supervisionare il prelievo dell acqua e di gestire le spese di manutenzione. 7. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Il presente progetto prevede, per ogni punto acqua, le seguenti attività: - L Equipaggiamento di 1 nuovo punto acqua (equipaggiamento di superficie) in un villaggio: realizzazione e l installazione di tutti gli equipaggiamenti di superficie quali l installazione della pompa, il muretto di protezione, panche, ecc.; - la Costituzione e formazione del Comitato di gestione; i membri del Comitato saranno scelti dagli stessi abitanti del villaggio e riceveranno una formazione specifica. - l Attività di sensibilizzazione, animazione e organizzazione delle popolazioni: come rientra nello stile di lavoro della LVIA, verranno realizzata durante tutto il corso del progetto grazie all impiego, a tempo parziale, di un animatore comunitario in servizio alla LVIA di Tenkodogo. L animatore comunitario realizzerà degli incontri con le popolazioni beneficiarie ai fini di organizzarle e sensibilizzarle relativamente alla gestione durature dell infrastruttura idrica. Durante gli incontri di animazione verrà organizzato il Comitato di Gestione del Punto Acqua e promosse attività di sensibilizzazione su varie tematiche legate alla acqua (pompaggio, stoccaggio, consumo), all igiene di base e ai rischi di malattie legate al consumo d acqua non potabile. 8. CONCLUSIONI La partecipazione alla realizzazione di un punto acqua consentirà di migliorare le condizioni di vita degli abitanti del villaggio: eviterà lunghe marce per l approvvigionamento familiare d acqua e diminuirà le patologie collegate al consumo di acqua non potabile. Il miglioramento delle condizioni di vita legate all accesso all acqua potabile, sarà il punto di partenza per la crescita della collettività: cambierà la vita quotidiana delle donne, che avranno più tempo per dedicarsi ad attività produttive a sostegno del reddito familiare; migliorerà la scolarizzazione delle bambine, le prime ad essere discriminate nell accesso all istruzione perché indirizzate ai lavori domestici e in particolare alla raccolta e al trasporto dell acqua; migliorerà le condizioni igienico-sanitarie dell intera popolazione. 4

6 La comunità locale, rafforzata, competente ed autonoma nella gestione dell acqua, sarà responsabile dell investimento e della sua conduzione. La dimensione collettiva e quella personale/familiare, saranno il terreno su cui poggeranno nuovi percorsi di sviluppo locale sostenibile, che per molti significheranno casa, stabilità e neutralizzazione del conflitto sociale generato dalla scarsità di risorse idriche di buona qualità, che ha caratterizzato per decenni la zona. 5

7 9. BUDGET PROGETTO (per un punto acqua: equipaggiamento di un pozzo attività collegate) Costo unitario Costo totale Spese Unità N 1. Risorse umane Coordinatore di programma (pro-rata) Personexmesi 1x3 105,00 315,00 Animatore di villaggio (pro-rata) Personexmesi 1x3 25,00 75,00 Altro personale (pro-rata) Personexmesi 1x3 15,00 45,00 Subtotale a) 435,00 2. Materiali e forniture post sondaggio e trivellazione Equipaggiamento di superficie e pompe manuali unità , ,00 Subtotale b) 2.400,00 3. Logistica e amministrazione Veicoli 4x4 km 420 0,45 189,00 Costi amministrativi e di funzionamento forfait 1 100,00 100,00 Subtotale c) 289,00 4. Altri costi Formazione Comitati di gestione sessioni 2 100,00 200,00 Formazione igiene di base sessioni 1 100,00 100,00 Valutazione finale in loco missione 1 150,00 150,00 Subtotale d) 450,00 Totale a)+b)+c)+d) 3.574,00 Spese di gestione (11%) % 393,00 Totale 3.967,00 Data: 18 dicembre