Il medico e il mondo dell assistenza nella demenza

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il medico e il mondo dell assistenza nella demenza"

Transcript

1 Azienda di Servizi alla Persona A.S.P. Golgi Redaelli sede di Vimodrone Direttore medico : Antonino Frustaglia Il medico e il mondo dell assistenza nella demenza

2 Cure sicure per la persona fragile Chi è anziano fragile? E il soggetto a maggior rischio di una serie di eventi patologici sfavorevoli. E più esposto al rischio di dipendenza, malattie acute, cadute, traumi, ospedalizzazione, guarigione lenta, istituzionalizzazione, elevata mortalità. (Linda P. Field)

3 Anziano fragile:problema clinico o psicosociale? Disagi o sofferenze da presenza di una o più malattie fisiche (clinico) da un impegno mentale o psicologico consistente fino ad una compromissione cognitiva (psichica) da assenza o carenza di specifiche risorse necessarie per una normale esistenza di natura abitativa, economica spesso occulti (sociale). da deficit relazionale, culturale o dovuta alla solitudine (esistenziale).

4 La riabilitazione geriatrica Si sono aggiunti molti anni alla vita P. Francesconi, 2006

5 % Ora si deve aggiungere vita agli anni 100 Cure sicure per la persona fragile sopravvissuti Compressione della disabilità sopravvissuti autosufficienti Età P. Francesconi, 2006

6 La prevenzione della disabilità progressiva Prevenzione Primaria fumo, dieta, attività fisica Prevenzione Primaria fumo, dieta, attività fisica Prevenzione Secondaria Riabilitazione 65 anni Fragilità (inclusi esiti stabilizzati di eventi acuti) Disabilità P. Francesconi, 2006

7 Cure sicure per la persona fragile Il circolo vizioso della fragilità Comorbidità cronicodegenerativa Sarcopenia e debolezza Ridotta attività fisica Disabilità Ridotto introito nutrizionale Fried LP, Tangen CM, Walston J, et al Frailty in older adults: evidence for a phenotype. J Gerontol A Biol Sci Med Sci P. Francesconi, 2006

8 Cure sicure per la persona fragile La prevenzione della disabilità Comorbidità cronicodegenerativa Sarcopenia e debolezza Ridotta attività fisica Disabilità Ridotto introito nutrizionale Nutrizione appropriata

9 La sarcopenia è elemento centrale e punto di arrivo comune di diversi deficit

10 Sarcopenia come fattore di rischio È un determinante maggiore di fragilità e disabilità Taekema DG. Age Ageing 2010;39:331-7 Rantanen T. Aging Clin Exp Res 2002;14:10-5 Semba RD. J Gerontol A 2006;61:594-9 È indipendentemente associata a mortalità nell anziano Muscaritoli M. Clin Nutr 2010;29: Ling CH. CMAJ 2010;182: Cooper R. BMJ 2010;341:c4467 L inflammaging e lo stress ossidativo secondario alla disfuzione mitocondriale (processi che comunemente contribuiscono all invecchiamento muscolare) sono induttori potenti di apoptosi dei miociti del muscolo striato Marzetti E. Mech Ageing Dev 2008;129:542-9 Marzetti E. Mech Ageing Dev 2009;130:272-80

11 La Valutazione Multidimensionale L assement geriatrico è una metodologia diagnostica, multidimensionale ed interdisciplinare, atta ad identificare i problemi clinici, funzionali e psicosociali di un anziano al fine di sviluppare un piano complessivo di trattamento e cura L.Z. Rubenstein

12 Index of indipendence in Activies of Daily Living A.D.L. dip. aut Fare il bagno 0 1 Vestirsi 0 1 Toilette 0 1 Spostarsi 0 1 Continenza feci e urine 0 1 Alimentazione 0 1 TOTALE.. / 6 6/6 autonomia totale 0/6 dipendenza tot.

13

14 I.A.D.L. Instrumental Activites of Daily Living dip. aut Abilità uso telefono 0 1 Fare la spesa 0 1 Preparare pasti 0 1 Cura della casa 0 1 Fare il bucato 0 1 Spostamenti fuori casa 0 1 Assunzione farmaci 0 1 Uso denaro 0 1 TOTALE.. / 8 8/8 autonomia totale 0/8 dipendenza tot.

15 Indice di Barthel Igiene personale Fare il bagno Alimentarsi Usare W.C. Salire scale Vestirsi Controllare alvo Controllare vescica Deambulare Sedia a rotelle * Passaggio sedia -letto Totale Incapace insicuro aiuto aiuto minimo indipendente * Da utilizzare solo se deambulante ha punteggio * 15 /100

16 M.M.S.E. Aree indagate Punteggio max Orientamento Data, giorno, mese, stagione, anno 5 Nazione. 5 Memoria recente Casa pane gatto 3 Attenzione e calcolo (100-7) 5 Richiamo alla memoria Ricorda 3 oggetti 3 Linguaggio Identificaz. Matita e orologio 2 Non c è se ne ma che tenga 1 Prenda un foglio lo pieghi. 3 Esecuzione comandi Chiudi gli occhi 1 Scrivere frase di senso compiuto 1 Copia di disegno (pentagoni incrociati) 1 Punteggio max 30/30 >24/30 normale; < 24 deficit cognitivo

17 Cure sicure per la persona fragile Prevenzione degli esiti della fragilità Prevenzione delle cadute Prevenzione delle reazioni avverse da farmaci Aumento graduale del livello di attività fisica Migliorare forza, elasticità, tolleranza muscolare e stimolare nutrizione adeguata Esercizio fisico aumenta 17% metabolismo basale

18 Soluzioni possibili alla criticità socio-sanitaria Costruire una rete di servizi di assistenza continuativa, fortemente integrata Realizzare progetti di assistenza differenziati

19

20 Cosa è il voucher socio-sanitario? Nasce per creare un ponte fra casa e RSA, si fonda sul binomio infermiere-asa/ota/oss e sulla disponibilità della famiglia e del MMG E una parte di ADI ed è a totale carico del SSN -Regione-ASLper qualsiasi reddito C. Dotti, 2005

21 Cause della criticità socio-sanitaria allungamento della speranza di vita riduzione delle nascite revisione razionale della distribuzione delle risorse sociali e sanitarie sistema sanitario basato sull ospedale come unico centro dove si affrontano tutti i problemi salute inadeguato alle esigenze peculiari di anziani

22 Cosa sono il buono e il voucher sociali? Buono sociale un contributo economico in denaro per compensare la famiglia che accudisce una persona fragile Voucher sociale un contributo economico come assegno per comprare prestazioni sociali a domicilio da operatori accreditati (pasti pronti, lavanderia, pulizia della casa ecc) Ogni Comune può dare cifre diverse con diverse soglie di reddito C. Dotti, 2005

23 Regione Lombardia Anno 2004 Ricorso ai servizi al variare di età e condizioni eta Assistiti "Sani" Solo MMG Solo a domicilio Ospedale + Domicilio Solo Ospedale o IDR RSA + Domicilio RSA + Ospedale Solo RSA RSA + Ospedale + Domicilio over C. Dotti, 2005

24 Quali sono le unità d offerta per assistere l anziano fragile? E come orientarsi?

25 Unità Valutativa Alzheimer (UVA). Sono state istituite prevalentemente all interno di Ospedali generali ove presente una neurologia e in strutture riabilitative assistenziali ove presenti geriatri, neurologi o psichiatri. Il compito è quello di definire uno screening nei malati inviati su proposta del MMG (con richiesta mutualistica a carico del SSN ove vi sia la presenza di una convenzione).

26 U.V.A. All interno di esso, pur in diverse declinazioni locali, si cerca di eseguire un inquadramento del livello di gravità attraverso un colloquio con paziente e parenti, una visita specialistica, la somministrazione di alcuni tests di orientamento ritenuti utili dall equipe valutativa (Mini Mental State Examination MMSE-, test dell Orologio, Geriatric Depression Scale GDS-, ecc. ).

27 U.V.A. La valutazione dovrebbe essere quanto più possibile multidisciplinare con l apporto di diverse professionalità (es: Geriatra, Psicologo e Infermiere Professionale senza escludere altre figure di supporto). E importante la presenza, se possibile, del MMG

28 Una volta definito l inquadramento clinicodiagnostico prescrivendo anche esami clinici (funzionalità tiroidea, Folati, B12, ecc.) e strumentali di approfondimento (T.C. o RNM, ecc.) si elabora un documento che orienta il MMG su quali possibili interventi si possono realizzare al domicilio (Piani terapeutici farmacologici specifici, interventi presso strutture rispondenti, strategie relazionali della famiglia, programmazione di una protesi ambientale per aiutare il paziente e la famiglia) o con il supporto di altri luoghi di cura territoriali o istituzionali.

29 Di norma l UVA è il primo nodo della rete cui accedono i malati ed i loro parenti. La qualità di questo primo servizio è strategico per l impostazione delle successive cure. Il MMG può favorire la preparazione del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) programmando una serie di esami suggeriti dalle Linee Guida di Neurologia (2004) che comprendono: TAC cranio senza mdc o RM encefalo per i casi di età inferiore ai 75 anni o con disturbi sensitivo-motori; ECG; esami ematici per escludere demenze secondarie (emocromo, VES, sodio, potassio, calcio, glicemia, creatinina, ALT, GammaGT, elettroforesi proteica, colesterolo totale, dosaggio Vitamina B12, Acido Folico, TSH).

30 Centri Diurni (CD) Sono strutture disposte sul territorio finalizzate ad accogliere anziani con lieve disabilita motoria, funzionale e cognitiva (di solito MMSE > 14/30). Vengono accompagnati dai parenti (si suppone che preferibilmente abbiano delle figure di supporto a domicilio). Nel CD si svolgono attività di intrattenimento, socializzazione e riattivazione funzionale e motoria. Sono solitamente a gestione privata o pubblica (Comune). L accesso può essere con orari differenziati secondo le necessità locali con ingresso al mattino e uscita nel pomeriggio. E prevista la consumazione del pasto in sede.

31 Centri Diurni Integrati (CDI) Sono strutture con caratteristiche simili al CD ma adiacenti a Centri Istituzionali come RSA o Istituti di riabilitazione. Rispetto ai CD presentano l integrazione della valenza sanitaria con la presenza periodica di un medico (es: Geriatra) per eventuali controlli sanitari estemporanei e di un infermiere per il controllo dei parametri vitali ed eventuale supervisione sulle terapie farmacologiche.

32 Centri Diurni Alzheimer (CDA) Hanno le stesse caratteristiche del CD ma sono dedicati alle problematiche emergenti dei malati di Alzheimer con capacità di accogliere specificamente persone con deficit cognitivo senza elevati problemi comportamentali.

33 Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) E un servizio offerto dall ASL ai pazienti non autosufficienti. E attivata dal MMG, secondo criteri stabiliti dall ASL ed è di supporto nonché di sostegno infermieristico e riabilitativo a domicilio. La frequenza e la durata degli interventi è proposta dal MMG all ASL che ne determina l attivazione attraverso Enti Erogatori di fiducia (Cooperative, Fondazioni, ecc.). Il MMG ha il compito di controllare periodicamente le condizioni cliniche del paziente a domicilio.

34 Centri Multiservizi Anziani (CMA) Sono servizi domiciliari offerti dai Servizi Sociali del Comune. Vengono attivati dietro richiesta dei parenti o del paziente stesso e sono soggetti a contribuzione economica secondo le fasce di reddito accertate. Prevedono l intervento di operatori Socio-Sanitari per l igiene alla persona l aiuto alla preparazione dei pasti e il supporto per il disbrigo di faccende domestiche, aiuto a fare la spesa e/o accompagnamento nell effettuazione di pratiche amministrative in assenza di figure parentali. Si rivolge ad anziani parzialmente autosufficienti o non autosufficienti con figure familiari di riferimento.

35 Cafè Alzheimer E un luogo di incontro periodico circa mensile che si effettua prevalentemente presso RSA o Istituti di Riabilitazione. E condotto in genere dallo staff di cura della struttura ed è finalizzato a sensibilizzare il pubblico, i parenti ed i pazienti sulla malattia di Alzheimer nelle varie fasi. E un momento di sollievo, sostegno psicologico, di formazione e aiuto relazionale oltre che di confronto sulle problematiche tecniche e affettive.

36 Cafè Alzheimer Il MMG, se tenuto al corrente di iniziative nella propria zona, può invitare pazienti e parenti a partecipare per conoscere tutte le dimensioni del problema specifico.

37 Day Hospital (DH) E un luogo di cura diurno correlato ad una struttura sanitaria o socio-sanitaria nel quale per ogni paziente, dietro proposta del MMG, dopo una visita preliminare di un Geriatra dell équipe segue un programma integrato di cure riabilitative (massoterapia, FKT, fisioterapie ecc.). Può accogliere malati di Alzheimer con forme molto lievi (es: MMSE > 20/30).

38 Istituti di Riabilitazione (IR) Sono strutture specifiche per il recupero funzionale e motorio di malati affetti da esiti di problemi neuromotori (ictus, m. Parkinson, ecc), ortopedici (esiti di fratture di anca, arti e crolli vertebrali) o in specifiche di altre patologie secondo i luoghi. Effettuano ricoveri in fase postacuta con una riabilitazione intensiva ma possono intervenire con un ricovero riabilitativo di tipo Generale o Geriatrico quando il malato oltre all evento indice presenta una serie di comorbilità associate di un certo rilievo che ne condizionano il recupero funzionale e motorio.

39 Inoltre, è possibile, in alcune di esse, avere un ricovero in Riabilitazione di Mantenimento quando si prevedono solo piccoli recuperi funzionali o quando serve un breve periodo (1-2 mesi) di sollievo familiare ad un carico domiciliare eccessivo. Si sta configurando una nuova definizione per questo tipo di ricovero che rientra sotto il nome di cure intermedie.la proposta di ricovero viene attivata dal MMG.

40 Strutture di Riabilitazione Alzheimer In realtà sono reparti dedicati specificamente ad assistere attraverso una riabilitazione cognitiva comportamentale i malati in fase medio-grave (MMSE<14/30).

41 Centri Alzheimer Sono centri che comprendono reparti di ricovero dedicati a malati affetti da m. di Alzheimer con adiacenti altri tipi di servizi come CD, UVA, ecc. Presentano la specificità di essere orientati ai disturbi cognitivi con interessamento del comportamento (irrequietezza, ansia, agitazione, deliri, allucinazioni, insonnia, inversione del ritmo sonno-veglia, wandering, ecc). Possono essere richiesti dal MMG

42 Ciclo Diurno Continuo (CDC) E una delle declinazioni dell assistenza diurna. Simile al Day Hospital se ne differenzia per l intervento nella cronicità delle patologie e quando serve un intervento e un supporto globale funzionale o motorio per un lungo periodo e per un numero di ore maggiore della mezza giornata.

43 Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) Le RSA sono il luogo di vita dove gli anziani parzialmente o totalmente non autosufficienti possono trovare una casa adeguata da abitare stando in comunità per essere curati secondo la loro patologia. Esistono anche RSA per autosufficienti che, solitamente prendono il nome di Case- Albergo.

44 L impostazione di una RSA segue solo per alcuni aspetti la componente sanitaria in quanto è presente un medico, del personale infermieristico, personale Socio-Sanitario e terapisti della riabilitazione. In realtà, accanto a queste figure ruota una costellazione di persone con diverse funzioni (consulenti specialisti, psicologi, animatori, arte terapisti, logoterapisti, terapisti occupazionali, musicoterapeuti, danzaterapeuti, ecc.).

45 E importante nello stile di lavoro l utilizzo della valutazione multidisciplinare detta da alcuni Unità Valutativa Geriatrica (UVG) per trovare insieme quali sono i bisogni cui rispondere. Di norma si riunisce circa settimanalmente. In essa si condivide la propria competenza ed esperienza ai collaboratori per trovare insieme un Piano Assistenziale Individuale (PAI) che ciascuno seguirà secondo il progetto e la propria competenza.

46 RSA Aperta E una esperienza recente voluta dalla Regione Lombardia (DGR 856) per estendere le unità di offerta in favore dei malati di Alzheimer. Si tratta sostanzialmente di un buono (Vaucher di 500 mese) per un massimo di 6 mesi che la famiglia, in accordo con l ASL, può utilizzare per diversi tipi di servizi come ricoveri temporanei, ricoveri diurni, assistenza specifica domiciliare, consulenze con Geriatri Neurologi Psicologi ed altri Esperti ritenuti utili per aiutare l ammalato (e la famiglia).

47 Sono incluse le possibilità di avere un operatore socio sanitario e/o una badante all interno del tetto di spesa programmata. Questa iniziativa ha pochi mesi di vita e deve essere ancora tarata su tutte le potenzialità. Può essere attivata dalla famiglia che la propone all ASL di residenza del paziente.

48 Associazioni di Volontariato attive a domicilio o in istituzioni Associazioni come Unione Samaritana, AVO, AMI, ecc alcune di ispirazione confessionale altre più esplicitamente laiche sono basate sul volontariato col compito di assistere, sollevare psicologicamente il malato ancor più in assenza di parenti. A volte aiutano al trasporto delle carrozzine e nel preparare il malato all assunzione dei pasti. Altre volte fanno compagnia e lo ascoltano e lo intrattengono

49 Associazioni specifiche Tra le diverse associazioni ne ricordiamo le più note che, specificatamente, si sono sempre dedicate volontariamente ai malati di Alzheimer ed ai loro familiari. Federazione Alzheimer Italia (AI) e Associazione Italiana Malati Alzheimer (AIMA). Fondazione Manuli Sostengono spesso le iniziative pubbliche che parlano, informano o si occupano di questa malattia.

50 RETE DEI SERVIZI INTEGRATI M.M.G A.D.I. CURE PALIATIVE PAZIENTE OSPEDALE DH M.S.A. I.D.R. R.S.A.

51 Questo è tutto per l assistenza al malato di Alzheimer? Può fare qualcos altro il Medico di Medicina Generale?

52 PERDITA DI MEMORIA, DISORIENTAMENTO E CONFUSIONE NON SONO CONSEGUENZE INEVITABILI DELL INVECCHIAMENTO MA LEGATI AL NOSTRO STILE DI VITA E ALL ALIMENTAZIONE Demenze: vascolari, degenerative e miste. Le demenze vengono spesso anticipate dal cosiddetto Mild Cognitive Impairment (MCI) ossia, un leggero calo di prestazioni in diverse funzioni cognitive in particolare legate alla memoria, all'orientamento o alle capacità verbali. La demenza vascolare è dovuta a rottura o ischemia di piccoli vasi cerebrali. Negli anziani possono essere anche silenti. T.C. Campbell: The China Study.pag La malattia di Alzheimer (degenerativa) è comune (1% della pololazione > di 65 aa abbia questa malattia e raddoppia ogni 5 anni. * *Talan, J. Alzheimer s diagnoses can be two years late Ithaca Journal,p. 8.A 2001.

53 L MCI conduce alla demenza più grave ed è associato alle malattie cardiovascolari*, all ictus** e al diabete tipo 2 *** *-Bretler,M.M.B., Claus, J.J., Grobbee,D.E., et al. Cardiovascular desease and distribution of cognitive function in the elderly people: the Rotterdam Study. Brit.Med. Journ., vol 308, 1994, pp Spark, D.L., Martin T.A., Gros, D.R., et al. Link between heart desease, cholesterol and Alzheimer s disease: a review., Microscopy Res Tech. Vol 50, 200. pp **-Slooter,A.J. Tang, M.X., van Duijn, C.M., et al. Apolipoprotein E e4 and risck of dementia with stroke. A population based investigation JAMA, vol pp ***-Messier, C. e Gagnon N., Glucose regulationand cognitive functions: relation to Alzhemer s disease and diabetes Behav. Brain. Res. Vol 75, 1996, pp Ott, A., Stolk, R.P. Hofman, A. Et al. Association of diabetes mellitus and dementia: the Rotterdam Study. Diabetologia vol. 39, 1996, pp

54 Tutte le malattie si concentrano nelle stesse popolazioni e spesso nelle stesse persone. Indica che hanno in comune alcuni fattori di rischio. L ipertensione è uno di questi fattori. * L ipercolesterolemia endogena è un altro fattore # *-Bretler,M.M.B., Claus, J.J., Grobbee,D.E., et al. Cardiovascular desease and distribution of cognitive function in the elderly people: the Rotterdam Study. Brit.Med. Journ., vol 308, 1994, pp Kannel,W.B., Wolf,PA., Verter, J. Et al. Epidemiologic assessment of the role of blood pressure in stroke,jama, Vol 214, 1970, pp Launer, L.J., Masaki, K., Petrovitch, H., et al.: The association between midlife blood pressure levelsand late-life cognitive function, JAMA, vol 274, 1995, pp # -Spark, D.L., Martin T.A., Gros, D.R., et al. Link between heart desease, cholesterol and Alzheimer s disease: a review., Microscopy Res Tech. Vol 50, 200. pp

55 Il 10-20% di soggetti con indebolimento cognitivo (Mild Cognitive Impairment -MCI) presentano evoluzione verso forme più gravi di demenza* 1-2% dei soggetti non affetti da MCI viene colpito da m. Alzheimer** *Petersen, RC, Smith, G.E., Waring, S.C., et al. : Mild Cognitive Impairment Arch. Neurol. Vol. 56, pp

56 La quantità di radicali liberi accumulati devastano le funzioni cerebrali in età avanzata. L uso di antiossidanti ha effetto protettivo. Gli alimenti di origine animale sono privi di scudi antiossidanti e tendono ad attivare la produzione di radicali liberi e di danno cellulare. Inoltre vi sono geni che possono aumentare il rischio cognitivo.* *Haan, M.N., Shemanski, L., Jagust, W.J. Et al., The role of APOE e4 in modulating effects of other risck factors for cognitive decline in elderly persons JAMA, vol 282, 1999, pp.40-46

57 Gli uomini nippo-americani che vivono nelle Hawaii presentano un tasso di m. di Alzheimer superiore a quello dei giapponesi che vivono in Giappone White, L., Petrovitch, H., Ross, G.W., Masaki, K.H., Abbott, R.D., Teng, E.L., Rodriguez, B.L., Blanchette, P.L., Havilik, R., Wergowske, G., Chiu,D., Foley, D.J., Murdaugh, C. e Curb, J.D. prevalence of dementia in older Japanese-American men in Hawaii. The Honolulu Asia Aging Study, JAMA, vol 276, pp

58 I nativi africani hanno tassi di demenza e di m. di Alzheimer sensibilmente inferiori a quelli degli afroamericani dell Indiana. Hendrie, H.C., Ogunniyi, A., Hall, K.S. et al. Incidence of dementia and Alzheimer Disease in 2 communities: Yoruba residing in Ibadan, Nigeria, and African Americans residing in Indianapolis, Indiana, JAMA, vol 285, 2001, pp

59 In tutto il mondo i modelli di diffusione dei disturbi cognitivi sembrano simili a quelli di altre malattie occidentali. I tassi di Alzheimer sono inferiori nelle aree meno sviluppate. Chandra, V., Pandav, R., Dodge, H.H. et al., Incidence of Alzheimer disease in rural community in India: the Indo-U.S. Study. Neurology, vol. 57, 2001, pp

60 Il confronto tra tassi di Alzheimer con le variabili alimentari in 11 paesi diversi ha rilevato che le popolazioni con elevato consumo di grassi e ridotto consumo di cereali presentano i più alti tassi di malattia* *- Grant, W.B. Dietary links to Alzheimer s disease: 1999 Update, J. Alzheimer s disease, vol 1, 1999, Grant, W.B., Incidence of dementia and Alzheimer disease in Nigeria and the United States. JAMA, vol. 285, 2001, p

61 Alti livelli di Vitamina E nel sangue (effetto antiossidante) sono in relazione con la minor perdita di memoria* Vitamina E misurata in modo selettivo poiché viene trasportata nel sangue dai lipidi. Significa che talvolta un livello elevato di vitamina E può essere dovuto a elevati livelli di lipidi nel sangue. * Perkins, P., Am. J. Epidemiol. Vol 150, 1999, pp

62 Vitamina E associata a Vitamina C e Selenio (antiossidanti) riducendo l attività dei radicali liberi sono in relazione con la minor perdita di memoria Perkins, P., Am. J. Epidemiol. Vol 150, 1999, pp Nello studio emerge la tendenza dose-risposta inversa (elevati livelli di antiossidanti nel sangue associata a minor perdita di memoria) è significativa.

63 Studio di Ortega e coll. su 260 anziani (età aa) Una dieta con basso tenore di grassi saturi e colesterolo con carboidrati fibre, vitamine (> folati, vit. C, vit. E e betacaroteni), Sali minerali (Fe, Zn) migliora lo stato generale e la funzione cognitiva Ortega, R.M., Requejo,A.M., Andres, P. et al. Dietary intake and cognitive function in a group of elderly people, Am.J. Clin. Nutr., vol 66,1997, pp

64 Bassi livelli di vit. C nel sangue sono correlati a minori prestazioni cognitive in tarda età.* *- Gale, C.R., Martyn,C.N. e Cooper, C., Cognitive impairment and mortality in a cohort of elderly people, Brit. Med. Journ., vol. 312, 1996, pp Goodwin,J.S., Goodwin, J.M., Garry,P.J., Association between nutritional status and cognitive functioning in a healthy elderly population, JAMA, vol. 249, 1983, pp

65 Le vitamine del gruppo B tra cui il betacarotene# sono associate a una miglior funzione cognitiva* *- Goodwin,J.S., Goodwin, J.M., Garry, P.J., Association between nutritional status and cognitive functioning in a healthy elderly population, JAMA, vol. 249, 1983, pp # - Jama,J.W., Launer, L.J., Witteman, J.C.M. et al Dietary antioxidants and cognitive function in a population based sample of older persons: the Rotterdam Study, Am. J. Epidemiol. Vol. 144, 1996, pp

66 Diversi studi sperimentali su animali confermano la utilità degli alimenti vegetali spiegando i meccanismi d azione. - Martin, A, Prior, R Shukitt-Hale,B. et al. Effect of fruits, vegetables or vitamin E-rich diet on vitamins E and C distribution in peripherial and brain tessues: implications for brain function, J. Gerontology, vol. 55A 2000, pp. B Joseph, J.A., Shukitt-Hale, B. Denisova, N.A. et al. Reversals of agerelated declines in neuronal signal transduction, cognitive and motor behavioral deficits with bluberry, spinach, or strawberry dietary supplementation, J. Neurosc., vol 19, 1999, pp

67 Nessun studio ha dimostrato che un maggior consumo di antiossidanti alimentari favorisce la perdita di memoria.

68 La demenza prodotta dagli stessi problemi vascolari che portano all ictus è chiaramente influenzata dall alimentazione. Dallo Studio Framingham ogni 3 porzioni^ supplementari di frutta e verdura al giorno il rischio di ictus si riduce del 22%. * *- Gillman,M.W., Cupples, L.A., Gagnon, D. et al, Prospective effect of fruits and vegetables on development of stroke in men, JAMA, vol 273, 1995, pp ^ Una porzione corrisponde a ½ tazza di pesche, ¼ tazza di salsa di pomodoro, ½ tazza di broccoli o 1 patata. Nello studio i pazienti ne mangiavano 19 porzioni al giorno! La riduzione del rischio può arrivare al 100%.

69 La salute delle arterie e dei vasi che portano il sangue al cervello e alle altre parti del corpo dipende dalla alimentazione. Studio su 5000 anziani monitorati per 2 anni sul loro consumo alimentare conclude : Chi assume più grassi totali e saturi corrono maggior rischio di demenza dovuta a problemi vascolari. Kalmijn, S., Launer, L.J., Ott, A. et al. Dietary fat intake and the risk of incident dementia in the Rotterdam Study, Ann. Neurol., vol. 42, 1997, pp

70 M. di Alzheimer e cardiopatie sono correlate con la dieta come se avessero in comune le stesse cause* Sappiamo quali sono le cause della cardiopatia ischemica e sappiamo che la miglior speranza per farle regredire è la dieta *- Spark, D.L., Martin T.A., Gros, D.R., et al. Link between heart desease, cholesterol and Alzheimer s disease: a review., Microscopy Res Tech. Vol 50, 200. pp

71 Studi su animali dimostrano che la dieta a elevato livello di colesterolo favorisce la produzione di beta-amiloide comune nell Alzheimer. * *- Spark, D.L., Martin T.A., Gros, D.R., et al. Link between heart desease, cholesterol and Alzheimer s disease: a review., Microscopy Res Tech. Vol 50, 200. pp

72 Uno studio su 5000 persone ha rilevato che una maggior assunzione di grassi alimentari e colesterolo tende ad aumentare il rischio di M. Alzheimer nello specifico e di demenza in generale*. *-Kalmijn, S., Launer, L.J., Ott, A. et al. Dietary fat intake and the risk of incident dementia in the Rotterdam Study, Ann. Neurol., vol. 42, 1997, pp

73 Il rischio di ammalarsi di m. Alzheimer è 3,3 volte maggiore fra i soggetti i cui livelli di acido folico nel sangue sono compresi nel terzile inferiore e 4,5 volte superiore quando i livelli di omocisteina nel sangue sono nel terzile superiore.* *- Clark, R., Smith, D., Jobs, K.A. et al, Folate, vitamin B12 and serum total homocysteine levels in confirmed Alzheimer disease Arch. Neurol., vol.55, 1998, pp

74 L acido folico è derivato esclusivamente da cibi vegetali come ortaggi a foglia verde L omocisteina è un amminoacido che deriva principalmente dalle proteine animali. * *- McCully, K.S., Homocysteine theory of arteriosclerosis: development and current status in Gotto,A.M. Jr. e Paoletti, R., Atherosclerosis Reviews, vol. 11, pp , Raven Press, New York, 1983.

75 Malnutrizione e anziano AMIDI + PROTEINE : NO Ingestione alimento a base di amido (pasta cereali, patate, castagne, ecc.) Associato a proteine (latticini, formaggi, uova, carne, noci, ecc. ) ad esempio il panino con salumi o formaggio. Che succede?

76 Amidi + proteine : no Ingestione congiunta di amidi e proteine stimola lo stomaco ad una acidità che arresta la digestione degli amidi (ph 6). La massa degli amidi frena la secrezione di acido cloridrico e rende meno rapida l attivazione della pepsina (ph 1,5-3,5) che rallenta o interrompe la digestione delle proteine. Lo stomaco cerca di produrre più acido cloridrico e il pancreas secerne enzimi Proteolitici. Le proteine vegetali sono le più compatibili.

77 Amidi + proteine : no Amidi iniziano digestione in bocca (ph neutro o lievem. acido ove agisce la ptialina) lo stomaco, in presenza di amidi, mantiene valori che permettono l attività della ptialina (ph 6-7). La digestione delle proteine inizia nello stomaco grazie all azione del pepsinogeno e dell acido cloridrico che lo trasforma in pepsina. Per elaborare le proteine occorre > ambiente acido.

78 Amidi + proteine : no Ne derivano processi di fermentazione (degli amidi) > ac. Acetico, alcool etilico, CO2, con iperacidità e gonfiori. E putrefazione (delle proteine) > nell intestino provoca >fenolo, indolo, scatolo, putrescina e idrogeno solforato Sono tossine in parte assorbite dall organismo. Con consumo di energia per eliminarle. Se consumate vicine, iniziare con proteine (base stomaco acida) e dopo ingerire gli amidi (alta meno acida)

ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia

ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia CONTESTO GENERALE In Italia l 80% circa dei pazienti affetti da demenza è assistita

Dettagli

SC GERIATRIA Direttore Dott. Paolo Bonino LA GESTIONE DELLA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO

SC GERIATRIA Direttore Dott. Paolo Bonino LA GESTIONE DELLA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO SC GERIATRIA Direttore Dott. Paolo Bonino LA GESTIONE DELLA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO LA MALNUTRIZIONE LE CAUSE LE CONSEGUENZE COS È COME CONTRASTARLA COS È LA MALNUTRIZIONE? La malnutrizione è un alterazione

Dettagli

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale

Dettagli

Alcool, disagio psichico e terza età.

Alcool, disagio psichico e terza età. Alcool, disagio psichico e terza età. L ANZIANO PROBLEMATICO E L ACCOGLIENZA NEI SERVIZI 1 DOTT.SSA ANTONELLA SPADA COORDINATRICE DI STRUTTURA DELL ASP DISTRETTO DI FIDENZA PUNTI AFFRONTATI: 1) PRESENTAZIONE

Dettagli

L innovazione dei servizi per la cura delle malattie croniche

L innovazione dei servizi per la cura delle malattie croniche Cooperativa Sociale Nòmos onlus Bagno a Ripoli, 2011 Convegno L evoluzione dei bisogni degli anziani: Le risposte dei servizi alle esigenze emergenti L innovazione dei servizi per la cura delle malattie

Dettagli

I servizi per anziani non autosufficienti

I servizi per anziani non autosufficienti I servizi per anziani non autosufficienti Giuliano Marangoni Il trend demografico dell invecchiamento della popolazione ha come diretta conseguenza un aumento delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie

Dettagli

Corso La complessità in geriatria

Corso La complessità in geriatria Corso La complessità in geriatria Argomento La complessità dell assistenza domiciliare Materiale didattico Dott.ssa Fausta Podavitte Direttore del Dipartimento ASSI 11 marzo 2011 Dalle cure domiciliari

Dettagli

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Dettagli

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia

Dettagli

Gli interventi delle professioni sanitarie

Gli interventi delle professioni sanitarie Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure

Dettagli

ANALISI DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE FORNITI AI PAZIENTI CON MALATTIA DI HUNTINGTON (ASADMDH)

ANALISI DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE FORNITI AI PAZIENTI CON MALATTIA DI HUNTINGTON (ASADMDH) 1 ANALISI DEI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE FORNITI AI PAZIENTI CON MALATTIA DI HUNTINGTON (ASADMDH) Gentile Signora/e, Gioia Jacopini*, Paola Zinzi**, Antonio Frustaci*, Dario Salmaso* *Istituto di

Dettagli

ADI (Assistenza Domiciliare Integrata)

ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) Dott. Cristiano Capurso Definizione L'Assistenza Domiciliare Integrata è una forma

Dettagli

La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione

La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione Dr. Paolo Bodoni Medico di Medicina Generale ASL TO4 PREVENZIONE LdD 1) Individuare i soggetti a rischio (IPOMOBILITA ) valutare

Dettagli

PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo

PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE Dr Mauro Bandera Oncologo I progressi nella terapia dei tumori hanno portato ad una sopravvivenza a 5 anni dei 2/3 dei pazienti e di circa la metà a 10 anni dalla diagnosi.

Dettagli

Punto Unico di Accesso. Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna

Punto Unico di Accesso. Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna Punto Unico di Accesso Socio-SanitaroSanitaro nella provincia di Modena Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna Il Punto Unico d'accesso Socio Sanitario (PUASS) è una modalità organizzativa

Dettagli

I FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO. Chivasso, Ciriè, Ivrea 2011

I FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO. Chivasso, Ciriè, Ivrea 2011 I FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO Chivasso, Ciriè, Ivrea 2011 FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO Proteine: 1-1,2 g/kg/die; Calorie: 20-30/kg/die Es.: anziano di 60 kg 60-72 g di proteine; 1200-1800

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO

ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO 1. Continuità dell intervento X Nuovo ( Centro diurno) X In continuità con servizio già attivato ( Assistenza Domiciliare)

Dettagli

La digestione degli alimenti

La digestione degli alimenti La digestione degli alimenti Le sostanze alimentari complesse (lipidi, glucidi, protidi) che vengono introdotte nell organismo, devono subire delle profonde modificazioni che le trasformano in sostanze

Dettagli

Interventi sul caregiver del paziente affetto da demenza

Interventi sul caregiver del paziente affetto da demenza Interventi sul caregiver del paziente affetto da demenza Dott.ssa Amparo Ortega Ambulatorio di Neuropsicologia Dipartimento di Neurologia ASL 3 Genovese La malattia di Alzheimer è la più comune causa di

Dettagli

La Regione Piemonte per concretizzare il progetto obiettivo nazionale Tutela della salute degli anziani ha istituito l Unità di Valutazione

La Regione Piemonte per concretizzare il progetto obiettivo nazionale Tutela della salute degli anziani ha istituito l Unità di Valutazione Perchè L A.S.L. deve farsi carico dei costi sanitari derivanti dagli interventi assistenziali rivolti ad anziani non autosufficienti, pertanto si avvale della Commissione per avere una valutazione tecnica

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

Azienda Speciale Servizi alla Persona

Azienda Speciale Servizi alla Persona Azienda Speciale Servizi alla Persona ANZIANI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI E DISABILI (S.A.D.) Cosa offre il servizio SAD L'assistenza domiciliare è un tipo di servizio erogato direttamente

Dettagli

RUOLO DELL AMBULATORIO GERIATRICO NELLA RETE DEI SERVIZI PER L ANZIANO: UN ESPERIENZA NELLA ASL 3 GENOVESE

RUOLO DELL AMBULATORIO GERIATRICO NELLA RETE DEI SERVIZI PER L ANZIANO: UN ESPERIENZA NELLA ASL 3 GENOVESE Torino 27 30 Novembre 2013 RUOLO DELL AMBULATORIO GERIATRICO NELLA RETE DEI SERVIZI PER L ANZIANO: UN ESPERIENZA NELLA ASL 3 GENOVESE C.Pizzorni, L.Sampietro, A.Bongiovanni, E.Bennati, A.Puma, C.Ivaldi

Dettagli

Piano di Zona 2010-2013. La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare

Piano di Zona 2010-2013. La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare Piano di Zona 2010-2013 La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare I servizi di assistenza domiciliare Servizio di assistenza domiciliare territoriale a totale carico

Dettagli

ASP Azienda di Servizi alla Persona Istituzioni Assistenziali Riunite di Pavia V.le Matteotti, 63 27100 Pavia. Carta dei Servizi

ASP Azienda di Servizi alla Persona Istituzioni Assistenziali Riunite di Pavia V.le Matteotti, 63 27100 Pavia. Carta dei Servizi ASP Azienda di Servizi alla Persona Istituzioni Assistenziali Riunite di Pavia V.le Matteotti, 63 27100 Pavia Carta dei Servizi ATTIVITA' DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER GLI ASPETTI GERIATRICI DELLA DISABILITA'

Dettagli

L UTILIZZO DELLA BINA-FAR DA PARTE DELLE CASE RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E DEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI

L UTILIZZO DELLA BINA-FAR DA PARTE DELLE CASE RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E DEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI L UTILIZZO DELLA BINA-FAR DA PARTE DELLE CASE RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E DEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI (servizi accreditati e convenzionati) Prima parte per UVG ed incontri preparatori

Dettagli

Dr. Domenico Mantoan Area Sanita e Sociale. Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto 1

Dr. Domenico Mantoan Area Sanita e Sociale. Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto 1 Dr. Domenico Mantoan Area Sanita e Sociale Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto 1 - Non riesco a pensare ad altra condizione che abbia un effetto cosi profondo sulla perdita di funzione,

Dettagli

la riabilitazione dopo ictus e frattura di femore La riabilitazione in RSA

la riabilitazione dopo ictus e frattura di femore La riabilitazione in RSA auditorium di s. apollonia, firenze 17 aprile 2012 la riabilitazione dopo ictus e frattura di femore La riabilitazione in RSA Sandra Moretti Bruna Lombardi U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale Azienda

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

Fondazione Santa Chiara Centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus

Fondazione Santa Chiara Centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus Carta dei Servizi RSA aperta Fondazione Santa Chiara Centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus 1 INDICE Destinatari p. 3 Descrizione dell unità d offerta p. 3 Modalità di erogazione delle prestazioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO

REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 443 del 11/12/1989. Art. 1 Oggetto del servizio Il presente Regolamento

Dettagli

Grazie dell attenzione

Grazie dell attenzione Grazie dell attenzione http://www.registri-tumori.it/pdf/aiom2012/i_numeri_del_cancro_2012.pdf In Italia circa 2.250mila persone (4% del totale della popolazione) vivono avendo avuto una precedente

Dettagli

Bambini e nonni insieme per una vita più bella. incontro con la Malattia di Alzheimer

Bambini e nonni insieme per una vita più bella. incontro con la Malattia di Alzheimer Bambini e nonni insieme per una vita più bella incontro con la Malattia di Alzheimer Società Cooperativa Sociale Occhio Magico BAMBINI E NONNI INSIEME PER UNA VITA PIÙ BELLA incontro con la Malattia di

Dettagli

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO -

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - PERCORSO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI TERMINALI Indice 2 1. Premessa 3 2. Attività dell Hospice San Marco 3 3. Obiettivi 4 4. Criteri di Ammissione

Dettagli

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.

Dettagli

1.OGGETTO 2.FINALITA 3. DESTINATARI

1.OGGETTO 2.FINALITA 3. DESTINATARI PROTOCOLLO OPERATIVO TRA I SERVIZI ASSISTENZA DOMICILIARE DEI COMUNI DELL AMBITO DISTRETTUALE DI SEREGNO E IL SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA DELL ASLMI3 DISTRETTO DI SEREGNO PER L EROGAZIONE

Dettagli

Cure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012

Cure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale

Dettagli

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base Prof. A. Mistretta Il medico di medicina generale (MMG) Garantisce l assistenza sanitaria Si assicura di promuovere e salvaguardare la salute in un rapporto

Dettagli

La progressione clinica

La progressione clinica La progressione clinica I medici di fronte alla demenza nella donna e nell uomo Milano, 20 settembre 2014 Francesca Clerici Centro per il Trattamento e lo Studio dei Disturbi Cognitivi U.O. Neurologia

Dettagli

La rete dei servizi. Proposta di un progetto per la Regione Lazio

La rete dei servizi. Proposta di un progetto per la Regione Lazio La rete dei servizi Proposta di un progetto per la Regione Lazio Global prevalence of dementia: a Delphi consensus study Ferri CP, Prince M, Brayne C, Brodaty H, Fratiglioni L et al. Alzheimer s disease

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE. Notizie Operative ed Informazioni Pratiche

CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE. Notizie Operative ed Informazioni Pratiche CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE Notizie Operative ed Informazioni Pratiche 15/04/2014 ESTRATTO notizie operative ed informazioni pratiche numeri utili Relativi al servizio di Assistenza

Dettagli

SEGNALAZIONE/PROPOSTA RICOVERO HOSPICE

SEGNALAZIONE/PROPOSTA RICOVERO HOSPICE Modulo 01/HS Tel/fax 0825530341/342 Protocollo di presa d atto n. del a cura del Personale Hospice Proposta di ricovero in Hospice del Medico di Medicina Generale Medico Ospedaliero Dr/Dr.ssa Telefono

Dettagli

Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014

Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014 Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014 Lezione 8 Interventi socio assistenziali nell anziano Docenti: Claudia Onofri Ivana Palumbieri L invecchiamento

Dettagli

L ASSISTENZA DOMICILIARE : PUBBLICO E PRIVATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA

L ASSISTENZA DOMICILIARE : PUBBLICO E PRIVATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA L ASSISTENZA DOMICILIARE : PUBBLICO E PRIVATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA IL SERVIZIO ADI NEL TERRITORIO DELL ISOLA BERGAMASCA Coord. Sanitario Dott.ssa Porrati Luisa Infermiera CeAD

Dettagli

I Sessione ore 9,30. La gestione integrata: il modello del Centro demenze Unità Alzheimer della IHG, realizzato nel territorio della ASL Roma G.

I Sessione ore 9,30. La gestione integrata: il modello del Centro demenze Unità Alzheimer della IHG, realizzato nel territorio della ASL Roma G. I Sessione ore 9,30 La gestione integrata: il modello del Centro demenze Unità Alzheimer della IHG, realizzato nel territorio della ASL Roma G. Gabriele Carbone Responsabile medico Centro Demenze Unità

Dettagli

Il progetto d innovazione CASA RUSCONI

Il progetto d innovazione CASA RUSCONI Il progetto d innovazione CASA RUSCONI 1 Cos era la CASA RUSCONI: La casa Rusconi nasce come Comunità Alloggio nella prima metà degli anni 80 Grazie al lascito del dott. Ingegnere-architetto Antonino RUSCONI

Dettagli

MAPPATURA PRINCIPALI SERVIZI PER ANZIANI IN REGIONE LOMBARDIA

MAPPATURA PRINCIPALI SERVIZI PER ANZIANI IN REGIONE LOMBARDIA MAPPATURA PRINCIPALI SERVIZI PER ANZIANI IN REGIONE LOMBARDIA PREMESSA Il presente documento è stato redatto in modo da offrire una panoramica dei principali servizi socio-sanitari e socio-assistenziali

Dettagli

Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità assistenziale per le persone affette da demenza

Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità assistenziale per le persone affette da demenza 52 Congresso Nazionale SIGG Paese vecchio, assistenza nuova: il caso Italia Firenze, 1 dicembre 2007 Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità

Dettagli

SCALA DI NORTON modificata secondo Nancy A. Scotts

SCALA DI NORTON modificata secondo Nancy A. Scotts SCALA DI NORTON modificata secondo Nancy A. Scotts INDICATORI 1 2 3 4 indice Condizioni generali: livelli di assistenza richiesti per le ADL( fare il bagno, di vestirsi, di usare i servizi igienici, mobilità,

Dettagli

Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer

Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer Giornate Mediche Fiorentine Firenze, 2 3 dicembre 2011 Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer Manlio Matera Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Atti di indirizzo della Regione

Dettagli

Sportello informativo - Distretto di Ostiglia 800 379177 cead.distretto.ostiglia@aslmn.it

Sportello informativo - Distretto di Ostiglia 800 379177 cead.distretto.ostiglia@aslmn.it Hai un familiare anziano o con disabilità gravissima che assisti a domicilio e ritieni di avere bisogno di essere sostenuto / aiutato? Regione Lombardia mette a disposizione dei servizi per aiutarti nel

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: AZIENDA SANITARIA LOCALE N 5 ORISTANO 2) Codice di accreditamento: NZ01025 3) Albo

Dettagli

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti. Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e

Dettagli

Cosa intendiamo per fragilità

Cosa intendiamo per fragilità Fragilità in Toscana: linee guida e esperienze Pisa, 10 novembre 2012 Cosa intendiamo per fragilità Enrico Mossello Unità Funzionale di Gerontologia e Geriatria Università degli Studi di Firenze Aspettativa

Dettagli

ASL - Uffici di Piano - Valle Imagna/Villa d Almè - Valle Brembana. Progetto: BADANTI, VERSO UN ASSISTENZA FAMILIARE QUALIFICATA

ASL - Uffici di Piano - Valle Imagna/Villa d Almè - Valle Brembana. Progetto: BADANTI, VERSO UN ASSISTENZA FAMILIARE QUALIFICATA ASL - Uffici di Piano - Valle Imagna/Villa d Almè - Valle Brembana Progetto: BADANTI, VERSO UN ASSISTENZA FAMILIARE QUALIFICATA In Italia, a differenza degli altri Paesi, il 75/60% delle cure degli anziani

Dettagli

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa Linee guida per curare con efficacia i disturbi dell alimentazione e del peso. Cause e conseguenze del disturbo, i soggetti a rischio, l informazione e le terapie più adeguate per la cura e la risoluzione

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con

Dettagli

L'Alimentazione (principi alimentari e consigli) Una Sana Alimentazione Ogni essere vivente introduce cibo nell'organismo: questo processo prende il nome di ALIMENTAZIONE. Introdurre cibo nel nostro corpo

Dettagli

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n.42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi

Dettagli

Indagine sulla prevalenza di alcune condizioni patologiche a rilevante impatto sociale

Indagine sulla prevalenza di alcune condizioni patologiche a rilevante impatto sociale sdfs AGENZIA REGIONALE SANITARIA R E G I O N E M A R C H E Indagine sulla prevalenza di alcune condizioni patologiche a rilevante impatto sociale Susanna Cimica Osservatorio Epidemiologico Agenzia Sanitaria,

Dettagli

Servizio Sanitario Nazionale Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA SOCIO SANITARIO

Servizio Sanitario Nazionale Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA SOCIO SANITARIO Servizio Sanitario Nazionale Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA L OPERATORE SOCIO SANITARIO Per informazioni : Centro formazione sanitaria Corsi per Operatori Socio - Sanitari Via San Bortolo 85

Dettagli

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016 Psicopatologia dell anziano 02 marzo 2016 Invecchiamento e Psicopatogia Salute mentale dell anziano: nuovo campo della psicopatologia. Affinamento dei criteri di diagnosi, costruzione e validazione di

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle

Dettagli

DIETA MEDITERRANEA. strategie alimentari per il benessere e la disabilità - Formia 15 ottobre 2011 - Dieta Mediterranea

DIETA MEDITERRANEA. strategie alimentari per il benessere e la disabilità - Formia 15 ottobre 2011 - Dieta Mediterranea DIETA MEDITERRANEA strategie alimentari per il benessere e la disabilità - Formia 15 ottobre 2011 - Dieta Mediterranea come prevenzione delle malattie neurodegenerative disabilitanti Dr Amedeo Schipani

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI ENTE D AMBITO SOCIALE N. 34 VESTINA REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI 1 Articolo 1 DEFINIZIONI 1. Ai fini del presente regolamento per Piano Sociale di zona si intende quel provvedimento

Dettagli

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto Comes, sostegno all handicap TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,

Dettagli

PIANO EMERGENZA ONDATE DI CALORE ESTATE 2007

PIANO EMERGENZA ONDATE DI CALORE ESTATE 2007 GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA ASSESSORATO ALLA SANITA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI ASSESSORATO ALL AMBIENTE PIANO EMERGENZA ONDATE DI CALORE Area Generale di Coordinamento Assistenza Sanitaria

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA VETERINARIA, NUTRIZIONE E SICUREZZA ALIMENTI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA ALIMENTI E NUTRIZIONE Elementi informativi

Dettagli

Allegato 1 PROTOCOLLO PER LA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO TOSCANO DI ASSISTENZA ALLA PERSONA CON DEMENZA

Allegato 1 PROTOCOLLO PER LA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO TOSCANO DI ASSISTENZA ALLA PERSONA CON DEMENZA Allegato 1 PROTOCOLLO PER LA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO TOSCANO DI ASSISTENZA ALLA PERSONA CON DEMENZA PREMESSA La Malattia di Alzheimer (MA) rappresenta un problema sanitario e sociale di primaria importanza

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

IL PROGETTO PERSONALIZZATO: dalla proposizione alla verifica

IL PROGETTO PERSONALIZZATO: dalla proposizione alla verifica IL PROGETTO PERSONALIZZATO: dalla proposizione alla verifica Cagliari, 10 dicembre 2008 Paola Mele Il PUNTO UNICO D ACCESSO D per la presa in carico Segnalazione Ospedale Front Front Office Office 1 Livello

Dettagli

ALZHEIMER: PERCHE UNA DIAGNOSI PRECOCE

ALZHEIMER: PERCHE UNA DIAGNOSI PRECOCE ALZHEIMER: PERCHE UNA DIAGNOSI PRECOCE Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un progressivo allungamento della durata media della vita, e quindi ad un invecchiamento della popolazione, che determina l

Dettagli

La medicina del buon senso. ADR (Adverse Drug Reactions) Prevalenza

La medicina del buon senso. ADR (Adverse Drug Reactions) Prevalenza L appropriatezza diagnostica tra evidenze e buon senso Savigliano, 11 Giugno 2011 Pazienti in trattamento cronico con farmaci: 60% ne assume due tipi La medicina del buon senso 25% assumono 4 o più tipi

Dettagli

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita. 2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la

Dettagli

Circolare Informativa n 30/2013. Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro

Circolare Informativa n 30/2013. Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro Circolare Informativa n 30/2013 Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro e-mail: info@cafassoefigli.it - www.cafassoefigli.it Pagina 1 di 5 INDICE Premessa pag.3 1) Collocamento disabili e disciplina

Dettagli

Valutazione di efficacia nei servizi di tele- assistenza: l esperienza dell e-care Scompenso Cardiaco

Valutazione di efficacia nei servizi di tele- assistenza: l esperienza dell e-care Scompenso Cardiaco Valutazione di efficacia nei servizi di tele- assistenza: l esperienza dell e-care Scompenso Cardiaco Serena Broccoli, Gerardo Lupi, Walther Orsi Programma salute Anziani Milano, 17 ottobre 2008 Studio

Dettagli

IL GOVERNO CLINICO IN RSA. Aggiornamento per Responsabili Sanitari delle RSA Brescia 2014

IL GOVERNO CLINICO IN RSA. Aggiornamento per Responsabili Sanitari delle RSA Brescia 2014 IL GOVERNO CLINICO IN RSA Aggiornamento per Responsabili Sanitari delle RSA Brescia 2014 IL GOVERNO CLINICO in RSA definizione di RSA -SIGG Struttura del territorio destinata ad accogliere gli anziani

Dettagli

CENTRI DIURNI E RESIDENZE

CENTRI DIURNI E RESIDENZE 78 CENTRI DIURNI E RESIDENZE Centri diurni per disabili 8 Si tratta di un accoglienza diurna, con adeguata assistenza, per giovani adulti disabili che trascorrono la giornata in struttura, svolgendo attività

Dettagli

www.fondazionehumanitas.it

www.fondazionehumanitas.it al servizio del malato e della sua famiglia www.fondazionehumanitas.it LA FONDAZIONE Sostenere e promuovere la qualità di vita del malato e della sua famiglia durante e dopo l esperienza in ospedale. E

Dettagli

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 1.1 UNO SGUARDO D INSIEME 1.1.1 Il contesto di riferimento L UOSD Rete Assistenziale comprende

Dettagli

L alimentazione nell anziano non autosufficiente: strategie nutrizionali. Claudio Pedone Università Campus Biomedico Roma

L alimentazione nell anziano non autosufficiente: strategie nutrizionali. Claudio Pedone Università Campus Biomedico Roma L alimentazione nell anziano non autosufficiente: strategie nutrizionali Claudio Pedone Università Campus Biomedico Roma Disabilità e malnutrizione Limitazioni funzionali frequenti nell anziano sono associate

Dettagli

Conoscere i volti della demenza. Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze

Conoscere i volti della demenza. Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze Conoscere i volti della demenza Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze Vero o falso? Barrare una casella e controllare la risposta alle pagine seguenti Vero Falso 1 Chi ha

Dettagli

Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico. via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it

Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico. via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it Casa di Enrica Casa alloggio per adulti con disagio psichico via Gozzano n. 9 Monza lecase@novomillennio.it Chi siamo Casa di Enrica è una casa alloggio per adulti con disagio psichico. Si configura come

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI SETTEMBRE 2008 AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento realizzato dai Comuni del Distretto 5 per

Dettagli

Comune di Monchio delle Corti

Comune di Monchio delle Corti Comune di Monchio delle Corti PROVINCIA DI PARMA C.A.P. 43010 Tel. 0521.896521 Fax 0521.896714 Cod. Fisc. e Part. IVA 00341170348 REGOLAMENTO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ARTICOLO 1 Il Servizio di Assistenza

Dettagli

C e n t r o d i u r n o i n t e g r a t o

C e n t r o d i u r n o i n t e g r a t o C e n t r o d i u r n o i n t e g r a t o c a r t a d e i s e r v i z i centro diurno integrato Il CDI è dedicato a persone anziane con vario grado di non autosufficienza che, pur continuando a vivere

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

Pio Albergo Trivulzio - Milano

Pio Albergo Trivulzio - Milano Linee di Indirizzo ASL Milano per la Prevenzione della Malnutrizione Clinica: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE Milano, 1 dicembre 2010 Pio Albergo Trivulzio - Milano ANNA CRIPPA UOS Dietologia e Nutrizione Clinica

Dettagli

Gruppo 1 I SERVIZI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA TRA NUOVE DINAMICHE SOCIALI E SOSTENIBILITA ECONOMICA

Gruppo 1 I SERVIZI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA TRA NUOVE DINAMICHE SOCIALI E SOSTENIBILITA ECONOMICA Gruppo 1 I SERVIZI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA TRA NUOVE DINAMICHE SOCIALI E SOSTENIBILITA ECONOMICA Il contesto demografico, epidemiologico e sociale Gli anziani a Cesena Aumento del 35% della popolazione

Dettagli

IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA

IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dott.ssa Laura Traverso UO Anziani Savona Dip. Cure primarie IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI Definizione del Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani Il Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani è costituito dal complesso di prestazioni

Dettagli

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Dr. Francesco Rastrelli 19 gennaio 2015 Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Riassetto organizzativo Farmacisti territoriali Medici specialisti MEDICINA GENERALE Infermieri Medici

Dettagli