Obiettivi formativi qualificanti della classe: LM-81 Scienze per la cooperazione allo sviluppo

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1 Università Classe Nome del corso Nome inglese Lingua in cui si tiene il corso Codice interno all'ateneo del corso Il corso é Università degli Studi di PISA LM-81 - Scienze per la cooperazione allo sviluppo Scienze per la Pace: cooperazione internazionale e trasformazione dei conflitti adeguamento di: Scienze per la Pace: cooperazione, mediazione, prevenzione e trasformazione dei conflitti ( ) Sciences for Peace: international cooperation and conflict transformation italiano trasformazione ai sensi del DM 16 marzo 2007, art 1 Scienze per la Pace: Cooperazione allo sviluppo, Mediazione e Trasformazione dei conflitti (PISA cod 16110) Data di approvazione del consiglio di facoltà 24/11/2009 Data di approvazione del senato accademico 19/01/2010 Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione 13/01/2010 Data della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni 28/01/ Modalità di svolgimento Eventuale indirizzo internet del corso di laurea Facoltà di riferimento ai fini amministrativi Altre Facolta Massimo numero di crediti riconoscibili 20 convenzionale SCIENZE MATEMATICHE FISICHE e NATURALI GIURISPRUDENZA LETTERE e FILOSOFIA Obiettivi formativi qualificanti della classe: LM-81 Scienze per la cooperazione allo sviluppo I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono: possedere una conoscenza avanzata delle discipline sociologiche, economiche e politologiche ed essere in grado di analizzare ed interpretare le specifiche forme sociali, economiche ed istituzionali che caratterizzano le economie dei paesi in via di sviluppo, con attenzione anche al rapporto tra genere e sviluppo e a quello tra pace e sviluppo; conoscere in maniera approfondita e sapere applicare le diverse metodologie usate dagli organismi di cooperazione multi e bilaterale per l'elaborazione di programmi e progetti di aiuto allo sviluppo ed alle missioni di pace; avere le competenze necessarie per l'ideazione, la redazione e l'attuazione di programmi e progetti integrati di aiuto allo sviluppo, con particolare enfasi a: lo sviluppo economico (urbano e rurale), sociale (sanità, istruzione), il sostegno ai gruppi deboli, l'eliminazione della povertà, il rafforzamento istituzionale (diritti umani, democrazia, governi locali, burocrazie) e il miglioramento delle condizioni insediative e ambientali; conoscere ed essere in grado di applicare i metodi di monitoraggio e valutazione dei programmi e dei progetti di aiuto allo sviluppo usati dagli organismi di cooperazione multi e bilaterale; avere la capacità di dirigere programmi e i progetti (project coordination and management); essere in grado di operare con un elevato grado di autonomia e di dirigere il lavoro di gruppo in condizioni di scarse risorse; essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, una lingue dell'unione Europea, oltre all'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari; essere in possesso di avanzate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione. Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono nella pubblica amministrazione e nelle organizzazioni internazionali nel campo della cooperazione e dell'aiuto ai paesi in via di sviluppo, con funzioni di elevata responsabilità. Ai fini indicati, i curricula dei corsi di laurea magistrale della classe: comprendono attività dedicate all'acquisizione di conoscenze avanzate nei campi dell'organizzazione politica, economica e sociale; all'acquisizione di conoscenze avanzate in campo giuridico e statistico; all'interpretazione delle trasformazioni sociali, culturali, economiche e territoriali, compresa la variabile di genere; alla predisposizione di progetti; alla valutazione dei risultati; comprendono approfondimenti nei campi riguardanti l'analisi comparata dei diversi sistemi di governo politici, economici, sociali e territoriali; prevedono attività esterne, come stages e tirocini formativi, presso amministrazioni centrali e locali, università, organismi internazionali, organizzazioni non governative, che operano nel settore dell'aiuto allo sviluppo; prevedono, in relazione ad una specializzazione più specificamente orientata all'inserimento in organismi internazionali di cooperazione, l'acquisizione di conoscenze specifiche sulla loro struttura e funzionamento e di management di attività di servizio, sia all'interno di strutture pubbliche e private, sia nell'ambito di governi locali e di attività distribuite sul territorio. Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 (DM 31 ottobre 2007, n.544, allegato C) Tre i criteri principali: 1) Soddisfare le nuove norme. 2) Offrire, accanto ad una solida base di formazione comune e nei limiti delle risorse disponibili, flessibilità di specializzazione per far fronte alle varie e mutevoli richieste del mercato del lavoro. 3) Permettere agli studenti di costruirsi, sotto il controllo del Consiglio del Corso di Studi, percorsi personalizzati di formazione interdisciplinare, volti a potenziare le capacità dirigenziali e progettuali, particolarmente importanti, per esempio, per chi già svolge attività lavorative. Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione Il corso di laurea magistrale in Scienze per la Pace: cooperazione, mediazione, prevenzione e trasformazio-ne dei conflitti è un corso interfacoltà ed è la trasformazione dellomonimo corso di studio specialistico ex DM 509; esso si propone di formare laureati che svolgano un ruolo di promozione della pace, della giustizia e della solidarietà

2 sociale; è per questo motivo caratterizzato da una forte inter-disciplinarietà (conoscenze giu-ridiche, storiche, sociologiche, economiche, quantitative, ecc). In sede di riprogettazione, è stato accresciuto il peso dei settori della storia, delle istituzioni internazionali, della difesa e protezione civile. Si prevedono cir-ca 30 immatricolati, in linea con lesperienza del vecchio corso di studio specialistico. Il corso è lunico di questo genere in Italia. Sono da valutare positivamente: - gli obiettivi formativi specifici e la descrizione del processo formativo, che sono coerenti con gli obiettivi di apprendimento (descrittori di Dublino); - la coerenza dellattività di ricerca svolta dai docenti del CdS con gli obiettivi formativi; - la compatibilità dellofferta formativa con le strutture. Il NVA nota che la percentuale di docenti equivalenti è pari a 0,77. Il NVA esprime parere favorevole alla trasformazione del CdLM in Scienza per la Pace: cooperazione, me-diazione, prevenzione e trasformazione dei conflitti. La relazione tecnica del nucleo di valutazione fa riferimento alla seguente parte generale Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni Il precedente corso di laurea specialistica in Scienze per la Pace, sin dalla sua istituzione, ha sviluppato rapporti con la società ed il territorio a livello locale e regionale. In particolare è stato creato un organo consultivo che ha coinvolto enti locali, quali il Comune e la Provincia di Pisa, organismi non governativi di volontariato e cooperazione quali il COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti) di Firenze, il Consorzio Sociale Polis e l'arci Servizio civile di Pisa, aziende interessate alle tematiche del corso, quali UNI-COOP Firenze. Con queste organizzazioni sono state realizzate negli anni diverse attività congiunte, e diversi studenti hanno svolto presso di esse il loro tirocinio. Fra il 10 ed il 13 novembre 2009 sono state svolte consultazioni con queste organizzazioni. Ad esse è stata sottoposta una bozza del nuovo ordinamento del corso e ne sono stati illustrati i contenuti scientifici e culturali. Tutte hanno espresso un parere positivo. In generale è stato valutato positivamente il fatto che l'università di Pisa abbia privilegiato nel triennio la formazione di base spostando al secondo livello delle lauree magistrali numerosi indirizzi specialistici che potranno coprire alcune esigenze di conseguimento di professionalità specifiche per determinati settori. In specifico, hanno rinnovato la propria disponibilità ad un rapporto di collaborazione sia per attività congiunte, nelle aree della Cooperazione internazionale, dell'educazione alla pace e della mediazione nei conflitti sociali, che per le attività di tirocinio dei nostri studenti. Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il Corso di Laurea magistrale in "Scienze per la Pace: cooperazione internazionale e trasformazione dei conflitti" ha come obiettivo la formazione di laureati e laureate che, operando in diversi settori, quali amministrazioni pubbliche, a livello locale, nazionale ed internazionale, organismi internazionali, organizzazioni della cooperazione internazionale ed enti del cosiddetto Terzo Settore, possano svolgere, in ruoli di coordinamento e direzione, compiti di elevata responsabilità, progettando interventi e delineando soluzioni anche per problematiche nuove e complesse collegate alla promozione della pace, della giustizia, della solidarietà sociale, in settori critici quali la cooperazione locale ed internazionale, la difesa civile non armata e nonviolenta, la protezione civile, la gestione partecipata del territorio e delle risorse naturali. Il Corso di Laurea magistrale ha cercato di caratterizzare in modo specifico la propria offerta formativa in modo da poter rappresentare anche per questo livello di laurea, così come in quello della laurea triennale, un preciso e qualificato riferimento universitario nazionale per i "Peace Studies", presenti da circa 50 anni nelle università anglosassoni e nord-europee. Il percorso formativo è quindi caratterizzato da una marcata apertura internazionale, da una forte interdisciplinarità e da una specifica interazione fra cultura umanistica e cultura scientifica. Quest'ultimo aspetto sembra particolarmente importante per rispondere alle sfide poste dallo sviluppo tecnologico in continua accelerazione. Proprio in relazione a questa complessità ed innovazione del percorso formativo, appare necessario fornire un insieme adeguato di insegnamenti affini ed integrativi, che possa consentire agli studenti di approfondire aspetti particolari delle discipline caratterizzanti, orientati sia alla formazione di un elevato spessore metodologico e culturale che ad un fortemente qualificato inserimento professionale in realtà concrete. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Il Corso si propone di fornire, accanto ai contenuti specificatamente professionali, una solida formazione culturale che consenta ai laureati e alle laureate di muoversi in realtà complesse con adeguati strumenti di conoscenza critica, di analisi e con specifiche capacità progettuali, realizzative e valutative. In particolare gli studenti e le studentesse, alla fine del corso, dipendentemente dal particolare percorso formativo scelto, devono: - possedere conoscenze e strumenti culturali che consentano di analizzare ed interpretare le specifiche forme sociali, economiche, tecnologiche ed istituzionali che caratterizzano i diversi paesi ed in particolare quelli in via di sviluppo, con attenzione anche ai rapporti intercorrenti tra sviluppo, pace, genere, diffusione delle tecnologie e problematiche legate all'ambiente ed alla sostenibilità; - conoscere in maniera approfondita le metodologie usate dagli organismi di cooperazione multi e bilaterale per lelaborazione di programmi e progetti di aiuto allo sviluppo ed alle missioni di pace; - possedere gli strumenti e le conoscenze di pianificazione e realizzazione di interventi in situazioni di emergenza ed in realtà caratterizzate da conflitti; - essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, oltre l'italiano, almeno una lingua dell'unione Europea usata a livello internazionale, con riferimento anche ai lessici disciplinari. Le attività di carattere seminariale permettono di verificare e affinare le capacità di comprensione degli studenti. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) I laureati e le laureate devono - saper costruire ed applicare, nelle diverse situazioni di tempo e luogo, le diverse metodologie che possono essere usate dagli organismi di cooperazione multi e bilaterale per lelaborazione di programmi e la direzione di progetti, in missioni di pace e/o di aiuto allo sviluppo, sia a livello locale che internazionale, con particolare attenzione a sviluppo economico (urbano e rurale) e sociale (sanità, istruzione), sostegno ai gruppi deboli, eliminazione della povertà, rafforzamento istituzionale (diritti umani, democrazia, governi locali, burocrazie) e miglioramento delle condizioni insediative e ambientali; - aver acquisito le capacità di ideare, redarre, eseguire, coordinare e monitorare attività di formazione alla pace ed alla nonviolenza, nonché alla loro promozione e sviluppo, in diversi contesti conflittuali, siano essi innescati da attriti sociali o economici o ambientali o culturali, a livello locale o internazionale. Agli studenti verrà richiesto, in base alle proprie conoscenze, di commentare i documenti e i testi sottoposti alla loro attenzione, proporre percorsi di indagine, formulare progetti di intervento, simulare in gruppo situazioni di conflitto ed azioni di mediazione o formazione. Autonomia di giudizio (making judgements) Per la loro formazione interdisciplinare, i laureati sono in grado di analizzare e valutare, con autonomia di giudizio, la sfaccettata realtà in cui si trovano ad operare e gli strumenti utilizzati per modificarla, con l'obiettivo di decidere, con un elevato grado di autonomia, gli interventi più convenienti (project coordination and management), anche coordinando e dirigendo, in caso di particolare complessità dei problemi, vari specialisti provenienti da settori scientifico-culturali diversi. Per sviluppare l'autonomia di giudizio vengono privilegiati i corsi a carattere seminariale, i laboratori e le pratiche di e-learning, che permettono una discussione aperta con il docente e fra gli studenti e richiedono un ruolo attivo dello studente, chiamato a presentare documenti, progetti, letture e ad affrontare analisi di situazioni conflittuali complesse. Abilità comunicative (communication skills) Viene, perciò, stimolata e strutturata la capacità di rapportarsi, comunicare, dialogare in modo proficuo con persone provenienti da mondi culturali anche molto diversi e

3 lontani, dotate di vari livelli di istruzione, non solo utilizzando gli appropriati strumenti linguistici ed informatici, ma anche psicologici e sociologici, anche per instaurare efficaci rapporti di lavoro con i collaboratori, a qualsiasi livello essi appartengano. Le abilità comunicative scritte ed orali sono particolarmente sviluppate nei seminari, laboratori, esercitazioni, pratiche di e-learning, e sono comunque verificate durante le presentazioni e discussioni di relazioni e tesine, nonché in occasione di ciascuna prova d'esame. Capacità di apprendimento (learning skills) Il vasto spettro di metodologie di studio ed analisi con cui sono venuti a contatto nel loro percorso formativo, aiuta i laureati, nei loro futuri percorsi professionali o di ricerca, ad integrare ed approfondire le conoscenze e le abilità acquisite in modo per lo più auto-diretto e autonomo. La capacità di apprendere viene conseguita dallo studente e verificata nel percorso di studi nel suo complesso, soprattutto nelle attività di studio (previste per il superamento di ciascun esame, per la preparazione di relazioni, tesine e progetti individuali o di gruppo) e nellattività svolta durante l'elaborazione della tesi finale. Conoscenze richieste per l'accesso (DM 270/04, art 6, comma 1 e 2) Al Corso di Studi hanno accesso gli studenti in possesso di laurea della Classe L37 e gli studenti che abbiano conseguito, nel Corso di laurea frequentato, buone conoscenze in discipline giuridiche ed economiche e in scienze umane (filosofiche, storiche, politologiche, sociologiche ed antropologiche), nonché sufficienti strumenti matematici, informatici e statistici. Inoltre, è richiesta la conoscenza di una lingua straniera a livello B2 o di due lingue a livello B1. I requisiti curriculari per l'ammissione al corso di studi sono definiti nel regolamento didattico del corso di studi medesimo in termini di numero di CFU conseguiti in specifici settori scientifico-disciplinari. Il regolamento didattico del corso di studi definisce altresì le modalità di verifica della personale preparazione dello studente. Caratteristiche della prova finale (DM 270/04, art 11, comma 3-d) La prova finale consiste nella discussione di una tesi che potrà essere sia teorica che legata ad esperienze di lavoro sul campo. In ogni caso la tesi dovrà presentare caratteristiche di originalità. La discussione è rivolta anche a valutare la preparazione generale dello studente. Il voto di laurea esprime una valutazione del curriculum dello studente e della preparazione e maturità scientifica da lui raggiunta al termine del corso di studi. Un apposito "Regolamento dell'esame di Laurea" determina le procedure di nomina della commissione ufficiale e suggerisce i criteri per la definizione del voto di laurea. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7) Sono stati già citati gli organismi che più rappresentano i possibili luoghi di lavoro dove i laureati e le laureate potranno svolgere diversi ruoli di coordinamento e direzione e compiti di elevata responsabilità, progettando interventi e delineando soluzioni anche per problematiche nuove e complesse, anche in situazioni di emergenza. Le figure professionali che il Corso mira principalmente a formare sono le seguenti, alcune delle quali già presenti in Italia ed altre, per il momento, pienamente sviluppate solo in altri Paesi: 1) Mediatore/mediatrice, conciliatore/conciliatrice di pace. Si fa riferimento, più specificamente: a) ai ruoli di composizione amichevole di controversie (con riferimento prevalente a quelle insorte in relazione a rapporti di lavoro subordinato), o di situazioni conflittuali nel lavoro e nei rapporti commerciali, da perseguire attraverso procedimenti informali e non giudiziali. Si tratta di attività svolte da esperti privati organizzati in enti che propongono una attività di mediazione e conciliazione di natura negoziale o informale, priva di ogni collegamento con procedimenti giudiziali; b) ai compiti di mediazione culturale, con particolare riferimento alle situazioni di convivenza interculturale, ad esempio legate alla presenza di cittadini stranieri, regolari o irregolari, sia in situazioni ordinarie (si pensi alle scuole) sia in situazioni di emergenza (centri di accoglienza, campi profughi); c) ai compiti di mediazione sociale tra interessi di gruppi particolari rispetto a interessi più generali, come accade in campo economico, industriale, tecnologico e ambientale; d) alle funzioni di collaboratore del difensore civico, sia nell'organico del suo ufficio, sia con incarichi di collaborazione esterna, con particolare riferimento ai compiti di prevenzione, controllo e valutazione delle attività degli enti pubblici, concernenti la tutela dei diritti di cittadinanza, soprattutto dei soggetti più deboli. 2) Funzionario/a nella cooperazione universitaria. Una figura capace di svolgere un'azione di monitoraggio, di progetto e di direzione nel settore della cooperazione nell'area dell'educazione, favorendo iniziative di 'capacity building' e di formazione di quadri nelle cosiddette 'società deboli'. 3) Funzionario/a nella cooperazione internazionale. Una figura che potrebbe svolgere diversi ruoli di progettazione, direzione, coordinamento e controllo in organismi nazionali, internazionali o sovranazionali, come nelle organizzazioni non governative, impegnati in progetti di cooperazione. 4) Funzionario/a per la soluzione pacifica dei conflitti. Una figura specificamente formata per gli organismi nazionali, internazionali, sovranazionali e per le organizzazioni non governative, con il compito di progettare, coordinare e dirigere interventi nel settore della soluzione preventiva dei conflitti, nella loro trasformazione da conflitti armati in conflitti nonviolenti, nella gestione delle fasi postconflittuali. Si pensi ai processi di 'peace keeping', di osservazione elettorale, di monitoraggio dei diritti umani, di facilitazione dei processi di democratizzazione. 5) Promotore/promotrice nell'ambito del Terzo settore. Una figura specializzata per operare presso organismi del Terzo settore fornendo consulenze relative al loro funzionamento ed alla loro amministrazione. Le competenze interdisciplinari accumulate nel corso degli studi consentiranno, infatti, di coprire il ruolo di coordinatore di sistema o di rete, di progettista del sociale, di formatore delle risorse umane. 6) Formatore/formatrice alle metodologie pacifiche di gestione dei conflitti. Una figura capace di costruire programmi e conoscenze nell'ambito dei progetti di formazione e di educazione alla pace, alla nonviolenza ed allo sviluppo umano, sociale ed economico, potenzialmente collocabili in molteplici ambiti: istituzioni pubbliche e private, enti locali, scuole, università, associazioni. Si pensi ai corsi di aggiornamento per insegnanti, operatori della Pubblica amministrazione, giovani che prestano servizio civile. Il corso prepara alla professione di Specialisti nelle pubbliche relazioni, dell'immagine e simili - ( ) Altri specialisti dell'educazione e della formazione - (2.6.5) Specialisti in scienze sociologiche e antropologiche - ( ) Specialisti in scienza politica - ( ) Specialisti della gestione e del controllo nella pubblica amministrazione - ( ) Specialisti di problemi del personale e dellorganizzazione del lavoro - ( ) Comunicazioni dell'ateneo al CUN Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di almeno 30 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art. 1 2.

4 Attività caratterizzanti ambito disciplinare discipline sociologiche e politologiche discipline giuridiche discipline storiche e geografiche discipline economiche settore M-PSI/05 Psicologia sociale SPS/03 Storia delle istituzioni politiche SPS/04 Scienza politica SPS/07 Sociologia generale SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro SPS/10 Sociologia dell'ambiente e del territorio SPS/11 Sociologia dei fenomeni politici IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico IUS/10 Diritto amministrativo IUS/13 Diritto internazionale IUS/14 Diritto dell'unione europea IUS/21 Diritto pubblico comparato M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche M-GGR/01 Geografia M-GGR/02 Geografia economico-politica M-STO/04 Storia contemporanea SECS-P/12 Storia economica SPS/02 Storia delle dottrine politiche SECS-P/01 Economia politica SECS-P/02 Politica economica SECS-P/03 Scienza delle finanze SECS-P/06 Economia applicata Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 48: 48 CFU min max minimo da D.M. per l'ambito Totale Attività Caratterizzanti Attività affini ambito disciplinare Attività formative affini o integrative settore AGR/01 - Economia ed estimo rurale AGR/02 - Agronomia e coltivazioni erbacee BIO/04 - Fisiologia vegetale BIO/18 - Genetica GEO/03 - Geologia strutturale INF/01 - Informatica ING-IND/19 - Impianti nucleari IUS/09 - Istituzioni di diritto pubblico IUS/11 - Diritto canonico e diritto ecclesiastico IUS/20 - Filosofia del diritto L-LIN/02 - Didattica delle lingue moderne M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologiche M-FIL/03 - Filosofia morale M-FIL/06 - Storia della filosofia M-PED/01 - Pedagogia generale e sociale M-PSI/05 - Psicologia sociale M-PSI/06 - Psicologia del lavoro e delle organizzazioni M-STO/02 - Storia moderna MAT/09 - Ricerca operativa SPS/04 - Scienza politica SPS/06 - Storia delle relazioni internazionali SPS/07 - Sociologia generale CFU min max minimo da D.M. per l'ambito Totale Attività Affini 21-39

5 Altre attività ambito disciplinare CFU min CFU max A scelta dello studente Per la prova finale Ulteriori attività formative (art. 10, comma 5, lettera d) Ulteriori conoscenze linguistiche 6 9 Abilità informatiche e telematiche - - Tirocini formativi e di orientamento - - Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro - - Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. d 6 Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali - - Totale Altre Attività Riepilogo CFU CFU totali per il conseguimento del titolo 120 Range CFU totali del corso Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe o Note attività affini (IUS/09 M-DEA/01 M-PSI/05 SPS/04 SPS/07 ) Come già ricordato illustrando gli obiettivi formativi specifici, proprio in relazione a questa complessità ed innovazione del percorso formativo del corso di laurea Magistrale in "Scienze per la Pace: cooperazione internazionale e trasformazione dei conflitti", appare necessario fornire un insieme adeguato di insegnamenti affini ed integrativi, che possa consentire agli studenti di approfondire aspetti particolari delle discipline caratterizzanti, orientati sia alla formazione di un elevato spessore metodologico e culturale che ad un fortemente qualificato inserimento professionale in realtà concrete. Una piccola parte di questi riguarda anche settori previsti dalla classe ed il loro inserimento nelle attività affini è motivato dal fatto che tali settori corrispondono ad insegnamenti i cui contenuti mirano ad approfondire argomenti specifici che integrano le conoscenze acquisite con gli insegnamenti caratterizzanti. Per questo essi saranno inseriti in rose, contenenti anche insegnamenti di settori non previsti dalla classe, all'interno delle quali gli studenti dovranno scegliere un numero prefissato di CFU, allo scopo di approfondire le tematiche di proprio particolare interesse. Questo dà la possibilità di costruire, con la guida e il controllo del Consiglio di Corso di Studi, percorsi diversi sulla base degli interessi culturali e professionali personali. Riportiamo di seguito le ragioni specifiche dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe: IUS/09: La difesa nel diritto italiano ed europeo, Strumenti giuridici per il peace building. M-DEA/01: Antropologia e conflitto nel mondo globalizzato. M-PSI/05: Le condizioni psicologiche nelle molteplici situazioni di emergenza sociale, umanitaria, ambientale. SPS/04: Acquisizione di competenze specifiche nel campo del Peace-Building e Peace-Keaping. Note relative alle altre attività Note relative alle attività caratterizzanti

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