IL TESSUTO NERVOSO 18/11/2013

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1 IL TESSUTO NERVOSO SISTEMI: organi morfologicamente e funzionalmente omogenei e con la stessa derivazione embriologica (SISTEMA ENDOCRINO; SISTEMA NERVOSO; SISTEMA LINFATICO) APPARATI: organi morfologicamente e funzionalmente diversi e con la diversa derivazione embriologica (APPARATO DIGERENTE) 1

2 ORGANIZZAZIONE DEL TESSUTO NERVOSO MIGLIAIA DI MILIARDI DI CELLULE NERVOSE COLLEGATE FRA LORO: SISTEMA COMPLESSO DI CONNESSIONI NEURONALI RECETTORI: ALCUNI NEURONI (siti in tessuti e organi periferici) FUNZIONANO PER RECEPIRE DIFFERENTI TIPI DI STIMOLI (meccanici; chimici; termici) (ECCITABILITA ) E TRASFORMARLI IN IMPULSI NERVOSI CHE POSSONO ESSERE PORTATI AI CENTRI NERVOSI. QUESTI IMPULSI VENGONO TRASFERITI AD ALTRI NEURONI PER ESSERE ELABORATI NEI CENTRI SUPERIORI AL FINE DI DARE INIZIO AD UNA RISPOSTA MOTORIA QUINDI SI HA UNA PRECISA ORGANIZZAZIONE ANATOMICA:.. ORGANIZZAZIONE ANATOMICA DEL TESSUTO NERVOSO --SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC) (racchiuso all interno di una struttura ossea CRANIO+CANALE VERTEBRALE: protezione fisica): CERVELLO + MIDOLLO SPINALE (sede delle funzioni cognitive superiori: pensiero, linguaggio, intelligenza, memoria, apprendimento, emozioni, etc. e analisi degli stimoli sensoriali e controllo del movimento) --SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP):COSTITUITO DAI NERVI PERIFERICI che si dividono in: NERVI SPINALI (emergono dal midollo spinale) + NERVI CRANICI (O ENCEFALICI) (originano dal cervello) COMPOSIZIONE TISSUTALE: NEURONI, VASI, CELLULE DI SUPPORTO (NEUROGLIA) E CONNETTIVO 2

3 SNC ORGANIZZAZIONE ANATOMICA DEL SISTEMA NERVOSO SNP ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DEL TESSUTO NERVOSO IL SNP SI DIVIDE IN: -COMPONENTE SENSITIVA (AFFERENTE): riceve gli impulsi e li trasmette al SNC -COMPONENTE MOTORIA (EFFERENTE): origina dal SNC e trasmette gli impulsi (motori) in tutti i distretti del corpo 3

4 ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DEL TESSUTO NERVOSO A SUA VOLTA LA COMPONENTE MOTORIA SI DIVIDE IN: -SISTEMA NERVOSO SOMATICO (VOLONTARIETA ): trasmette gli impulsi motori, che originano dal SNC, alla muscolatura scheletrica -SISTEMA NERVOSO AUTONOMO (O SISTEMA MOTORE VISCERALE) (INVOLONTARIETA ): gli impulsi nervosi, che originano dal SNC, vengono trasmessi per mezzo di un neurone ad un ganglio autonomo, e successivamente, per mezzo di un altro neurone, agli organi effettori (muscolatura liscia; muscolatura miocardica; ghiandole) ORGANIZZAZIONE DEL TESSUTO NERVOSO NEL TESSUTO NERVOSO OLTRE AI NEURONI TROVIAMO NUMEROSISSIME (NUMERO DI GRAN LUNGA MAGGIORE DI QUELLO DEI NEURONI) ALTRE CELLULE: LE CELLULE DI NEUROGLIA (O NEVROGLIA O GLIA): CELLULE NON NERVOSE, ESSE NON RICEVONO E NON TRASMETTONO GLI IMPULSI, MA HANNO UNA FUNZIONE DI SUPPORTO DI VARIO GENERE. 4

5 LE FUNZIONI DEL TESSUTO NERVOSO --COMUNICAZIONE --ENDOCRINA: ALCUNE CELLULE NERVOSE, LOCALIZZATE IN DETERMINATE ZONE DEL CERVELLO, IN PARTICOLARE NELL IPOTALAMO, PRODUCONO ORMONI LE FUNZIONI DEL TESSUTO NERVOSO LA COORDINAZIONE FUNZIONALE TRA I DIVERSI APPARATI DEL CORPO E ASSICURATA DA SISTEMI DI CONTROLLO SISTEMA NERVOSO RISPOSTE RAPIDE (pochi millisecondi) E DI BREVE DURATA SISTEMA ENDOCRINO (ORMONI) RISPOSTE PIU LENTE (da una decina di secondi ad alcune ore) MA PIU PROLUNGATE NEL TEMPO (es sistema renina/angiotensina) 5

6 LOCALIZZAZIONE E FUNZIONI DEL TESSUTO NERVOSO LE CELLULE DEL TESSUTO NERVOSO -NEURONI: RICEZIONE, INTEGRAZIONE E TRASMISSIONE -CELLULE DI NEUROGLIA (O NEVROGLIA): SUPPORTO E PROTEZIONE -TESSUTO CONNETTIVO: PRESENTE SOTTO FORMA DI GUAINE DI RIVESTIMENTO NEL SNP (EPINEVRIO, PERINEVRIO ED ENDONEVRIO); NEL SNC COSTITUISCE LE MENINGI 6

7 L UNITA MORFO-FUNZIONALE DEL TESSUTO NERVOSO IL NEURONE - RICEVE - CONDUCE - TRASMETTE L ECCITAZIONE CARATTERISTICHE DEL NEURONE: -ECCITABILITA (O IRRITABILITA ) -CONDUCIBILITA -POLARIZZAZIONE FUNZIONALE CARATTERISTICHE DEL NEURONE -CORPO CELLULARE (O SOMA, O PIRENOFORO, O PERIKARION), DENDRITI MULTIPLI E UN UNICO ASSONE -NON E IN GRADO DI DIVIDERSI UN EVENTUALE DANNEGGIAMENTO HA CONSEGUENZE MOLTO GRAVI QUANDO COINVOLGE IL CORPO CELLULARE SE IL CORPO CELLULARE SOPRAVVIVE, ESSO PUO RIGENERARE DENDRITI E ASSONE 7

8 CARATTERISTICHE DEL NEURONE -CORPO CELLULARE : DIVERSE FORME (poligonale o stellata: MOTONEURONI NEL MIDOLLO SPINALE Rotondeggiante: CELLULE DEI GANGLI SENSITIVI Piramidale: CELLULE PIRAMIDALI DELLA CORTECCIA CEREBRALE Piriforme: CELLULE DI PURKINJIE DEL CERVELLETTO etc) E GRANDEZZE A SECONDA DELLA LOCALIZZAZIONE DEL NEURONE, -CONTIENE NUCLEO GRANDE E CENTRALE, NUCLEOLO EVIDENTE E TUTTI GLI ORGANULI CELLULARI (INTENSA ATTIVITA METABOLICA) -CORPI DI NISSL O SOSTANZA TIGROIDE: RETICOLO ENDOPLASMATICO RUVIDO (RER) + POLIRIBOSOMI = AMMASSI DI MATERIALE BASOFILO (COLORAZIONE CON COLORANTI BASICI) (COLORAZIONE GRIGIA TIPICA DEI CORPI CELLULARI NELLA SOSTANZA GRIGIA) -NUMEROSI MITOCONDRI -APPARATO DEL GOLGI BEN SVILUPPATO: CELLULE SECRETORIE -CONO D EMERGENZA: REGIONE DEL SOMA DA CUI L ASSONE ORIGINA CARATTERISTICHE DEL NEURONE -DENDRITI: SI DIPARTONO DAL SOMA; RAMIFICATI (ARBORIZZAZIONI): DIVENTANO PROGRESSIVAMENTE PIU SOTTILI; RACCOLGONO MOLTEPLICI STIMOLI; SPECIALIZZATI PER LA RICEZIONE (TERMINALI SENSORIALI); TRASMETTONO GLI IMPULSI VERSO IL SOMA (CENTRIPETA), SPINE DENDRITICHE: PROTUBERANZE DELLA SUPERFICIE DEI DENDRITI -ASSONE: SINGOLO; ANCHE MOLTO LUNGO (100 cm); PARTE DISTALE SFIOCCATA IN TELODENDRI; OGNI TELODENDRO TERMINA CON UN RIGONFIAMENTO (TERMINALE ASSONICO O SINAPTICO) (BOTTONE TERMINALE O BOTTONE SINAPTICO); CONDUCE L IMPULSO IN DIREZIONE CENTRIFUGA; L ASSOPLASMA (CITOSCHELETRO DELL ASSONE) DIPENDENZA METABOLICA E FUNZIONALE DELL ASSONE DAL CORPO CELLULARE: PRESENZA DI ELEMENTI CITOSCHELETRICI, MA MANCANO GLI ORGANULI IN GRADO DI GARANTIRE LA SINTESI PROTEICA E IL RECICLAGGIO (NO LISOSOMI): FLUSSO ASSONICO (proteine solubili, vescicole sinaptiche, subunità monomeriche del citoscheletro,componenti di membrana, mitocondri, etc)!!!!! PRESENZA DI QUALCHE CISTERNA LISCIA E VESCICOLE 8

9 CARATTERISTICHE DEL NEURONE IL CITOSCHELETRO: BEN SVILUPPATO E DAL SOMA SI PROTENDE NEI PROLUNGAMENTI SOSTENENDO LA PECULIARE MORFOLOGIA DELLA CELLULA -MICROFILAMENTI ( 6nm): ACTINA; ASSOCIATI ALLA MEMBRANA PLASMATICA -NEUROFILAMENTI: FILAMENTI INTERMEDI ( 10nm) (LE NEUROFIBRILLE osservabili in MO con impregnazione con nitrato d argento, sono FASCI ADDENSATI DI NEUROFILAMENTI) -MICROTUBULI ( 24nm):TUBULINA LA CLASSIFICAZIONE MORFOLOGICA DEI NEURONI 9

10 LA CLASSIFICAZIONE MORFOLOGICA DEI NEURONI -NEURONE UNIPOLARE (es cellule sensoriali della retina: coni e bastoncelli): PRESENTA ESCLUSIVAMENTE L ASSONE ED E PRIVO DI DENDRITI. RICEVE GLI IMPULSI NERVOSI UNICAMENTE CON IL CORPO CELLULARE -NEURONE BIPOLARE (es neuroni recettoriali di gusto, odorato, vista ed equilibrio): UN DENDRITE E UN ASSONE SI ORIGINANO AI POLI OPPOSTI DEL SOMA -NEURONE PSEUDOUNIPOLARE (O CELLULE A T) (es neuroni dei gangli spinali ed encefalici): UN ASSONE E UN DENDRITE CHE, PRIMA DI ORIENTARSI IN DIREZIONE OPPOSTA, SI UNISCONO IN UN TRATTO INIZIALE IN UN MEDESIMO PEDUNCOLO. SEMBRANO DUE ASSONI SOLO CHE QUELLO PERIFERICO NELLA SUA PARTE DISTALE SI RAMIFICA COME I DENDRITI!!!!! IL RAMO PERIFERICO SI COMPORTA DA DENDRITE, CONDUCENDO L IMPULSO DALLA PERIFERIA E TRASMETTENDOLO, SENZA PASSARE PER IL SOMA, AL RAMO CENTRIPETO CHE ENTRA NEL SNC -NEURONE MULTIPOLARE: UN SINGOLO ASSONE E MOLTI DENDRITI; E IL TIPO PIU COMUNE DI NEURONE. IL SOMA PUO AVERE FORMA DIVERSA (stellata, piramidale, piriforme,etc) CELULE DEL PURKINJE NELLA CORTECCIA CEREBELLARE 10

11 CLASSIFICAZIONE DEI NEURONI IN BASE ALLA LORO FUNZIONE -NEURONI SENSITIVI (AFFERENTI): SPECIALIZZATI NELLA RICEZIONE DI IMPULSI SENSORIALI SULLA LORO TERMINAZIONE DENDRITICA E NELLA LORO TRASMISSIONE AL SNC PER LA LORO ELABORAZIONE -NEURONI MOTORI (O MOTONEURONI) (EFFERENTI): ORIGINANO NEL SNC E PORTANO GLI IMPULSI AI VARI ORGANI O CELLULE (muscolari, ghiandolari, altri neuroni) -INTERNEURONI: NEL SNC; COLLEGANO ED INTEGRANO LE CELLULE NERVOSE SENSITIVE E MOTORIE PER FORMARE UNA RETE DI CIRCUITI NERVOSI ORGANIZZAZIONE DEI NEURONI A LIVELLO DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC) 11

12 LE CELLULE DI NEUROGLIA O NEVROGLIA O GLIA (=COLLA) -NUMERICAMENTE 10 VOLTE PIU ABBONDANTI DEI NEURONI -OCCUPANO LA MAGGIOR PARTE DEGLI SPAZI NON OCCUPATI DALLE CELLULE NERVOSE -POSSONO ANDARE IN MITOSI -NON COINVOLTE NELLA CONDUZIONE DEGLI IMPULSI NERVOSI -FUNZIONI: SUPPORTO MECCANICO,SUPPORTO METABOLICO, DIFESA, RIPARAZIONE DELLE LESIONI, FUNZIONE TROFICA, REGOLAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE IONICA DELL AMBIENTE EXTRACELLULARE, SOSTEGNO NELLA CONDUZIONE DELL IMPULSO (MIELINA), -SNC: ASTROCITI; OLIGODENDROCITI; CELLULE EPENDIMALI; CELLULE DI MICROGLIA -SNP: CELLULE DI SCHWANN; CELLULE SATELLITI LE CELLULE DI NEUROGLIA NEL SNC 12

13 GLI ASTROCITI SONO LE PIU VOLUMINOSE NUMEROSE RAMIFICAZIONI CITOPLASMATICHE ASTROCITI PROTOPLAMATICI: prevalentemente nella sostanza grigia; prolungamenti corti e ramificati ASTROCITI FIBROSI: prevalentemente nella sostanza bianca; prolungamenti più lunghi e sottili PEDICELLI:PROLUNGAMENTI A TERMINAZIONE ESPANSA DEGLI ASTROCITI CON CUI CIRCONDANO I CAPILLARI CEREBRALI (MANTENGONO LA BARRIERA EMATOENCEFALICA) CAPILLARI CEREBRALI: CELLULE ENDOTELIALI NON FENESTRATE UNITE DA GIUNZIONI OCCLUDENTI (BARRIERA EMATOENCEFALICA):CONTROLLO SELETTIVO DELLA COMPOSIZIONE DEL LIQUIDO INTERSTIZIALE (isolamento del SNC dalla circolazione generale) GLI ASTROCITI CONTROLLO DIRETTO DELLA CONCENTRAZIONE DI GAS, NEUROTRASMETTITORI E IONI NELL AMBIENTE EXTRACELLULARE COMUNICAZIONE NEURONE- ASTROCITA: ASSICURA LA PRESENZA DI SUBSTRATI ENERGETICI NELLE ZONE ATTIVE DEL CERVELLO IMPALCATURA TRIDIMENSIONALE DI SOSTEGNO PER I NEURONI DELL ENCEFALO E DEL MIDOLLO MIGRANO NELLE ZONE LESIONATE E POSSONO FORMARE UN TESSUTO CICATRIZIALE RICORDA!!!!! NEL SNC RARAMENTE IL TESSUTO DANNEGGIATO RIACQUISTA LA NORMALE FUNZIONALITA!!!!! 13

14 SI AVVOLGONO ATTORNO AI CAPILLARI GLI OLIGODENDROCITI SONO LE PIU NUMEROSE: 75% DELLA POPOLAZIONE GLIALE PROLUNGAMENTI CITOPLASMATICI FORMANO LA GUAINA MIELINICA (MANICOTTI A STRATI CONCENTRICI): AUMENTO DELLA VELOCITA DI CONDUZIONE DEL POTENZIALE D AZIONE (COLORAZIONE BIANCA, SOSTANZA BIANCA) FINO A 50 GIRI UN OLIGODENDROCITA PUO AVVOLGERE SEGMENTI DI ASSONI DIVERSI NEURONI MIELINICI DEL SNC: COPERTI DA MIELINA PER TUTTA LA LUNGHEZZA DELL ASSONE NEURONI AMILELINICI DEL SNC: NON COMPLETAMENTE RIVERSTITI DALLA NEUROGLIA 14

15 LE CELLULE DI NEUROGLIA NEL SNC -ASTROCITI -OLIGODENDROCITI -CELLULE EPENDIMALI: EPITELIO MONOSTRATIFICATO CUBICO O CILINDRICO (EPENDIMA) CHE RIVESTE IL CANALE EPENDIMALE AL CENTRO DEL MIDOLLO SPINALE E LE CAVITA DEI VENTRICOLI CEREBRALI NEI QUALI E CONTENUTO IL LIQUIDO CEFALO-RACHIDIANO (O LIQUIDO CEREBRO-SPINALE O LIQUOR) NON POGGIANO SU UNA MEMBRANA BASALE MODIFICAZIONI STRUTTURALI: PARTECIPANO ALLA FORMAZIONE DEI PLESSI CORIOIDEI CHE PRODUCONO IL LIQUOR -CELLULE DI MICROGLIA LE CELLULE DI MICROGLIA LE PIU PICCOLE LE MENO NUMEROSE ORIGINANO DA CELLULE STAMINALI DEL MESODERMA, DAL MIDOLLO OSSEO (LINEA MONOCITO-MACROFAGICA) MIGRANO NEL SNC NON APPENA QUESTO SI FORMA FUNZIONE DI MACROFAGI DEL SNC MIGRANO VERSO LE AREE COLPITE DA LESIONI PER FAGOCITARE I DETRITI CELLULARI MORTI E I RIFIUTI PRODUCONO CITOCHINE 15

16 ORGANIZZAZIONE DEI NEURONI NEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) 16

17 LE CELLULE DI NEUROGLIA NEL SNP CELLULE DI SCHWANN: INTORNO AGLI ASSONI DI FIBRE MIELINICHE E AMIELINICHE MANICOTTO DI MIELINA: FINO A 50 GIRI CONCENTRICI. ISOLAMENTO ELETTRICO NODO DI RANVIER: SPAZIO TRA DUE INTERNODI (SEGMENTI INTERNODALI) CONSECUTIVI GUIDANO LA RIGENERAZIONE ASSONALE NEI PROCESSI RIPARATIVI (sempre che il soma sia integro!!!!!) CELLULE SATELLITI: SI DISPONGONO A CIRCONDARE I CORPI CELLULARI DEI NEURONI GANGLIARI; SUPPORTO STRUTTURALE E METABOLICO NEURONE POSTGANGLIARE DEL SNA SI RICORDI: quando si parla di "fibra nervosa" si intende il complesso costituito da un singolo assone con la sua guaina mielinica (se presente!). 17

18 ECCITABILITA Caratteristica tipica sia della cellule nervose che della cellule muscolari scheletriche CELLULA MUSCOLARE CONTRAZIONE CELLULA NERVOSA LIBERAZIONE NEUROTRASMETTITORE CELLULA GHIANDOLARE SECREZIONE GIUNZIONE NEURO-MUSCOLARE GIUNZIONE NEURO-GHIANDOLARE 18

19 LA TRASMISSIONE DELL IMPULSO NERVOSO PUO AVVENIRE O ELETTRICAMANTE O CHIMICAMENTE 19

20 LE SINAPSI ELETTRICHE POCO FREQUENTI NEI MAMMIFERI; ESTREMAMENTE RARE LOCALIZZAZIONE: TRONCO ENCEFALICO, RETINA, CORTECCIA CEREBRALE GAP JUNCTIONS (CONNESSONI) CHE PERMETTONO IL LIBERO FLUSSO DI IONI DA UNA CELLULA ALL ALTRA (FLUSSO DI CORRENTE) VARIAZIONI DI POTENZIALI DI MEMBRANA DELLA CELLULA PRESINAPTICA PRODUCONO CORRENTI LOCALI IN GRADO DI INFLUENZARE LA CELLULA POSTSINAPTICA, COME SE LE DUE CELLULE CONDIVIDESSERO UNA MEMBRANA COMUNE TRASMISSIONE DELL IMPULSO PIU VELOCE RISPETTO ALLE SINAPSI CHIMICHE 20

21 CIRCA 100 CLASSIFICATI IN: I NEUROTRASMETTITORI PICCOLE MOLECOLE --ACETILCOLINA --AMINOACIDI [es glutammato (il più diffuso nel SNC!!!!), aspartato, glicina, acido γ-aminobutirrico (GABA)] --AMINE BIOGENE [es serotonina e le tre catecolamine (dopamina; noradrenalina o norepinefrina; adrenalina o epinefrina) NEUROPEPTIDI GAS Ossido nitrico (NO) MONOSSIDO DI CARBONIO (CO) CELLULA IN STATO DI NON ECCITAZIONE O CELLULA A RIPOSO MEMBRANA - CELLULARE + AMBIENTE INTRACELLULARE AMBIENTE EXTRATRACELLULARE [Na + ] = sodio [K + ] = potassio (30 volte più concentrato) [Cl - ] = cloro ANIONI ORGANICI - [Ca++] [Na + ] = sodio (10 volte più concentrato) [K + ] = potassio [Cl - ] = cloro (14 volte più concentrato) [Ca ++ ] POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO = -40/ -90 mv 21

22 IL POTENZIALE DI RIPOSO IL POTENZIALE D AZIONE UN NEURONE VIENE ECCITATO: NELLA ZONA DI STIMOLAZIONE (ZONA D INNESCO) SI HA UNA DEPOLARIZZAZIONE LOCALIZZATA APERTURA DEI CANALI Na + VOLTAGGIO DIPENDENTI DEPOLARIZZAZIONE ULTERIORE (in un punto circoscritto della membrana) FINO ALL INVERSIONE DEL POTENZIALE (l interno diventa positivo rispetto all esterno) CHIUSURA DEI CANALI Na + E APERTURA DI QUELLI PER IL K+ USCITA DEL POTASSIO RISTABILIZZAZIONE DEL POTENZIALE DI RIPOSO LE ALTERAZIONI ELETTRICHE LOCALI POSSONO PROPAGARSI LUNGO TUTTA LA MEMBRANA DEL NEURONE DIFFUSIONE PASSIVA DELLA DEPOLARIZZAZIONE PER UN BREVE TRATTO E INNESCO DELL APERTURA DEI CANALI ADIACENTI:IL POTENZIALE D AZIONE SI PROPAGA!!! 22

23 FIBRE AMIELINICHE DEPOLARIZZAZIONE DI OGNI PUNTO DELLA MEMBRANA FIBRE MIELINICHE CONDUZIONE SALTATORIA (più veloce) Ma la velocità di conduzione dipende soprattutto dal diametro delle fibre.. SINAPSI ECCITATORIE: VIENE INDOTTA UNA DEPOLARIZZAZIONE DELLA MEMBRANA POSTSINAPTICA AD UN LIVELLO SOGLIA IN GRADO DI PROVOCARE UN POTENZIALE D AZIONE SINAPSI INIBITORIE: LO STIMOLO DETERMINA O IL MANTENIMENTO DEL POTENZIALE DELLA MEMBRANA POSTSINAPTICA O LA SUA IPERPOLARIZZAZIONE 23

24 CORRELAZIONI CLINICHE SCLEROSI MULTIPLA PROCESSI DEGENARATIVI A CARICO DELLA MIELINA EPISODI DEMIELINIZZANTI RICORRENTI CON INFIAMMAZIONE MULTIFOCALE AD OGNI EPISODIO LA VITALITA DEL PAZIENTE PUO ESSERE ULTERIORMENTE COMPROMESSA LA DEMIELINIZZAZIONE PUO DIVENTARE INCOMPATIBILE CON LE FUNZIONI VITALI E PORTARE ANCHE A MORTE DIFTERITE (agente eziologico Corynebacterium diphteriae, bacillo gram positivo): INFEZIONE AEREA DELLE PRIME VIE RESPIRATORIE O DELLA CUTE; LA TOSSINA COLPISCE IL SISTEMA NERVOSO DANNEGGIANDO LE CELLULE DI SCHWANN E DISTRUGGENDO LA MIELINA. PROBLEMI SENSITIVI, MOTORI E PARALISI FINALE MENINGITE INFIAMMAZIONE DELLE MENINGI (pia madre e aracnoide) DOVUTA AD INFEZIONE O BATTERICA (MENINGOCOCCO) O VIRALE O MICOPLASMI, RICKETTSIE E CLAMIDIE O FINGHI O PROTOI O ELMINTI DEL LIQUIDO CEREBROSPINALE. Quando anche il tessuto nervoso è interessato dal processo morboso si parla di MENINGO-ENCEFALTI O MENINGO-NEVRASSITI) CORRELAZIONI CLINICHE MORBO DI PARKINSON MANCANZA DI DOPAMINA IN ALCUNE AREE DEL CERVELLO LA DOPAMINA NON RIESCE A SUPERARE LA BARRIERA EMATO- ENCEFALICA: SOMMINISTRAZIONE DI LEVODOPA (L-DOPA) (PRECURSORE DELLA DOPAMINA) RIGIDITA MUSCOLARE, TREMORI CONTINUI, BRADICHINESIA (MOVIMENTI RALLENTATI), FACCIA A MASCHERA (INESPRESSIVA), DIFFICOLTA DI MOVIMENTI VOLONTARI 24

25 STRUTTURA DI UN NERVO PERIFERICO EPINEVRIO: GUAINA DI CONNETTIVO FIBROSO DENSO IRREGOLARE CONTENENTE ANCHE FIBRE ELASTICHE Nei punti di origine dei nervi cranici e spinali, L EPINEVRIO E IN CONTINUITA CON LA DURA MADRE. Mano a mano che il nervo si ramifica, L EPINEVRIO DIVENTA PIU SOTTILE. PERINEVRIO: SETTI DI CONNETTIVO DENSO PIU SOTTILE DELL EPINEVRIO, CHE PARTONO DALL EPINEVRIO E CIRCONDANO SINGOLI FASCICOLI DI FIBRE. PRESENZA DI CELLULE EPITELIOIDI, FIBRE COLLAGENE SCARSE FIBRE ELASTICHE ENDONEVRIO: DELICATA TRAMA DI CONNETTIVO LASSO CON FIBRE RETICOLARI, FIBROBLASTI, MACROFAGI, CAPILLARI, MASTOCITI PERIVASCOLARI, CAPILLARI. 25

26 SISTEMA NERVOSO: VISIONE D INSIEME 26

27 Le attività del SNS possono essere sia volontarie (es quando si contraggono volontariamente i muscoli del braccio per portare un bicchiere alla bocca per bere) sia involontarie, cioè esercitate inconsciamente (es quando si ritrae immediatamente la mano dopo aver toccato una pentola d'acqua bollente prima ancora di aver avvertito il dolore). Invece, le attività del SNA sono di solito al di fuori della coscienza. Il SNP rappresenta TUTTO IL TESSUTO NERVOSO CHE È ALL'ESTERNO DEL SNC e serve a trasportare informazioni sensoriali al SNC e a trasportare comandi motori ai tessuti e agli organi periferici. 27

28 RECETTORI SENSORIALI LA MORFOLOGIA DEI RECETTORI VARIA DA SEMPLICI DENDRITI A COMPLESSI ORGANI ESTEROCETTORI: raccolgono informazioni dall'ambiente esterno concernenti il tatto, la temperatura e la pressione, oltre ai più complessi sensi speciali della vista, dell'olfatto, dell'udito e del gusto. PROPRIOCETTORI: monitorizzano la posizione e il movimento dei muscoli scheletrici e delle articolazioni. INTEROCETTORI: ricevono informazioni dagli apparati digerente, respiratorio, cardiovascolare, urinario e riproduttivo, oltre alle informazioni pressorie e dolorifiche. I PROPRIOCETTORI I propriocettori sono organi sensitivi specializzati che danno informazioni sia sulle posizioni assunte dal corpo in condizioni di quiete (propriocezione propriamente detta), sia sui parametri dinamici del movimento (cinestesia). Essi si dividono in tre gruppi principali: A) I propriocettori muscolari, di cui fanno parte i fusi neuromuscolari, gli organi tendinei del Golgi, i recettori del Pacini a collocazione muscolare. B) I propriocettori articolari e cutanei (qualcuno classifica i cutanei come esterocettori!!!) C) I propriocettori labirintici e del collo 28

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