ITALIAN BAROMETER DIABETES PAEDIATRIC FORUM 2015 ROADMAP

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ITALIAN BAROMETER DIABETES PAEDIATRIC FORUM 2015 ROADMAP"

Transcript

1 ANNO V - SPECIALE 05 ITALIAN BAROMETER DIABETES PAEDIATRIC FORUM 05 ROADMAP AUTORI Mohamad Maghnie, Marco Cappa, Graziano Cesaretti, Franco Cerutti, Graziano Grugni, Dario Iafusco, Ivana Rabbone, Maria Carolina Salerno, Maria Elisabetta Street, Stefano Tumini, Stefano Zucchini Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP) Prefazione Mohamad Maghnie Presidente Società italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica Il diabete nell età evolutiva e, in particolare, il diabete mellito tipo, pur rappresentando dal punto di vista epidemiologico una frazione della totalità dei soggetti affetti da diabete, è una delle endocrinopatie più frequenti in età pediatrico-adolescenziale ed è una malattia cronica che, se non affrontata adeguatamente, potrebbe provocare un impatto familiare e sociale negativo. In particolare, la presa in cura del bambino o adolescente diabetico rappresenta un challenge con l obiettivo primario di investire sulla salute dei bambini e adolescenti affetti in modo da assicurare loro una adeguata qualità di vita futura riducendo il più possibile l età di insorgenza delle complicanze e il conseguente burden of disease. Il primo Italian Barometer Diabetes Paediatric Forum ha raggiunto degli obiettivi che la Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica auspicava, sia alla luce della nascita del piano nazionale della malattia diabetica per l età evolutiva che in prospettiva dell approvazione del piano della cronicità. L opportunità di un confronto medico, politico e sociale con la necessità di predisporre dati epidemiologici attraverso una registro per l età evolutiva che permette alla nostra società di capire il trend della malattia diabetica, l esigenza di affrontare alcune peculiarità legate alla terapia insulinica quale l ipoglicemia e il suo impatto sociale sulle famiglie, e la presa di coscienza sul rapporto tra la malattia diabetica e la scuola confrontando varie esperienze regionali senza perdere di vista i costi della tecnologia per la sostenibilità del sistema sanitario nazionale sono stati analizzati per ripensare all adeguamento dei bisogni con la nuova realtà sociale. Premessa Occorre ricordare che l Italia è stata uno dei primi Paesi ad aver legiferato sulla assistenza diabetologica e ad aver previsto, sin dal 987, i Servizi di Diabetologia Pediatrica, che hanno altamente qualificato la attività diabetologica italiana e consentito che in Italia la assistenza ai bambini e agli adolescenti con diabete sia tra le migliori in Europa e nel mondo, come dimostrato dallo studio Hvidøre. La prevalenza e l incidenza del diabete sono in continuo aumento anche nei bambini e negli adolescenti. In questa fascia di età, accanto all espansione del diabete tipo, hanno fatto la loro comparsa anche forme nuove legate all obesità come il diabete tipo e l alterata tolleranza al glucosio. La maggior parte delle persone con diabete non raggiun- 0

2 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF ge e non mantiene un compenso glicemico ottimale nonostante i progressi nella terapia e nell organizzazione dell assistenza realizzati negli ultimi anni; ciò ha un effetto negativo sulla futura comparsa e progressione delle complicanze a lungo termine, che riducono la qualità di vita del paziente e di coloro che gli vivono accanto e risultano gravose per la società. Le barriere alla terapia possono essere diverse a seconda dei casi: di tipo culturale (mancanza di informazione, difficoltà di apprendimento), di tipo organizzativo (difficoltà di accesso e di contatto con i servizi), di tipo sociale (isolamento, povertà). L età evolutiva presenta problemi particolari che devono essere identificati in ogni contesto sociale per evitare che la persona con diabete sia penalizzata nella qualità di vita in età adulta. Il personale sanitario deve essere in grado di informare e formare non solo il bambino e i famigliari, ma anche gli insegnanti e altri adulti responsabili delle attività nel tempo libero. Nel nostro Paese tale concezione è stata raggiunta superando molte difficoltà per merito della SIEDP e della rete di endocrinologia e diabetologia pediatrica che hanno promosso livelli organizzativi di alta qualità per la presa in carico del bambino con diabete e della sua famiglia, sin dall insorgenza. La SIEDP ha sottolineato l importanza di individuare le barriere alla terapia per costruire risposte assistenziali calibrate al contesto: se nei paesi in via di sviluppo la disponibilità dell insulina può rappresentare, in molti casi, l unico obiettivo raggiungibile; nel mondo occidentale è non solo ragionevole ma anche eticamente irrinunciabile fornire risposte adeguate non solo alle risorse ma anche ai bisogni. La collaborazione tra servizi ospedalieri e territoriali e tra servizi sanitari e sociali è oggi una necessità imprescindibile per la tutela del giovane con diabete in rapporto al contesto in cui vive. Bisogna consolidare e potenziare la rete endocrino-diabetologica pediatrica italiana, non solo per fornire percorsi clinico- assistenziali di qualità ai bambini con diabete, ma anche per mettere a disposizione di amministratori e politici testimonianze di prima mano ed aiutarli a programmare azioni sempre più centrate sul giovane con diabete. Nell età evolutiva, il diabete mellito è caratterizzato da una forte instabilità e, quindi, da una gestione estremamente difficile in relazione alle peculiarità fisiologiche, psicologiche e nutrizionali tipiche dell età. Il riconoscimento della peculiarità dell area pediatrica è la premessa indispensabile per la disamina delle norme che interessano i bambini e gli adolescenti in età evolutiva. In Italia, avendo come riferimento le Disposizioni per la prevenzione e la cura del diabete mellito del 987- e la Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 0 novembre 989 del 994-5, sono state emanate in Italia numerose leggi che tutelano gli speciali bisogni dei bambini ed adolescenti con diabete. In particolare, vengono riconosciuti e sottolineati il valore sociale della patologia, l importanza delle relazioni familiari e la scarsa necessità di ricoveri ospedalieri. Organizzazione dell assistenza diabetologica pediatrica in Italia Oggi i servizi dedicati ai bambini e adolescenti con diabete sono presenti ed operanti su tutto il territorio nazionale e si riferiscono al Gruppo di Studio sul Diabete della SIEDP (Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica), che ha contatti stabili e istituzionalizzati con il Ministero della Salute dall ormai lontano 998. L organizzazione del team diabetologico, le sue dimensioni e la sua collocazione devono dipendere dalle caratteristiche geografiche e demografiche, ma esso deve comunque assicurare un intervento multidisciplinare tramite alcuni membri essenziali del team, quali il pediatra con esperienza qualificata in diabetologia/endocrinologia, l infermiere e/o l educatore diabetologico, il nutrizionista e lo psicologo. Secondo l ISPAD i centri di diabetologia pediatrica devono assicurare cure mediche specializzate, preferibilmente ambulatoriali, e attività extramurali come l organizzazione di gruppi di supporto, attività ludiche formative, campi scuola ecc. Le linee guida elaborate dalla SIEDP disegnano una assistenza articolata in tre livelli, nel rispetto del Servizio Sanitario Nazionale e della situazione geografica: Livello: Pediatri di Libera Scelta/ Medici di Medicina Generale, che operano in diversi momenti: preventivo: collaborando con le Strutture Pediatriche di Diabetologia nell applicazione delle linee guida per la predizione e per la diagnosi precoce del diabete tipo e per la prevenzione e diagnosi precoce del diabete tipo. Nel caso di un sospetto clinico di diabete utilizza preferibilmente metodi diagnostici rapidi ambulatoriali; all esordio del diabete tipo : il PLS concorda con le Strutture Pediatriche di Diabetologia la propria partecipazione attiva al trattamento. Dispone di un accesso (telefonico o di posta elettronica) diretto alle Strutture di II e III 0

3 ANNO V - SPECIALE 05 Livello per le eventuali consulenze; collabora al follow up del paziente. Livello: Strutture Specialistiche Pediatriche di Diabetologia (SSPD) nell ambito delle Unità Operative di Pediatria: secondo la programmazione dei Piani Sanitari Regionali e degli accordi di area vasta, possono essere individuate nelle zone della Regione orograficamente più disagiate e/o distanti dai Centri di Riferimento Regionale, strutture a rilevanza provinciale. Devono essere in grado di assicurare il primo intervento in caso di emergenze ed urgenze legate al diabete in età evolutiva, in stretto collegamento operativo e con la supervisione dei Centri di Riferimento Regionale, ai quali è demandata la formazione specifica. le SSPD collaborano con i Distretti Sanitari e con le figure professionali del territorio (assistenti sanitarie visitatrici, assistenti sociali, psicologi, dietiste, etc.) allo scopo di fornire al bambino e all adolescente con diabete e alla sua famiglia adeguati supporti nell ambito familiare, scolastico e sociale. Per le stesse finalità possono essere utilizzati anche i Pediatri di Comunità. le SSPD saranno gestite da un pediatra con documentata formazione ed esperienza diabetologica, affiancato da personale medico e non medico congruo, in funzione del bacino di utenza potenziale. Livello: Centri Regionali di Diabetologia Pediatrica (CRDP). I CRDP sono istituiti in numero pari a uno per Regione, salvo condizioni di maggiore necessità per le Regioni a più alta popolazione. La direzione dei CRDP è affidata a pediatri con documentata attività clinico-scientifica in diabetologia dell età evolutiva. I CRDP svolgono le attività previste per le strutture di secondo livello. Inoltre: garantiscono tutte le funzioni specialistiche connesse all inquadramento nosografico della patologia e al suo follow-up; coordinano i programmi di ricerca e le indagini epidemiologiche, al fine di pianificare l assistenza e gli interventi mirati di politica socio-sanitaria a livello Regionale; attuano, anche attraverso sistemi informatici computerizzati, programmi di prevenzione, diagnosi e cura delle complicanze acute e croniche; promuovono esperienze di telemedicina; organizzano e coordinano la formazione e l aggiornamento continuo degli operatori sanitari e non, nonché l istruzione agli utenti, anche con iniziative residenziali; gestiscono il Registro Regionale per il diabete dell età evolutiva; programmano, in accordo con gli organismi regionali, l utilizzo di microinfusori o di sistemi impiantabili per il monitoraggio della glicemia; mettono in atto la migliore strategia di laboratorio e clinica per la predizione del diabete mellito; sostengono le specifiche Associazioni di Volontariato e ne promuovono la formazione nel caso in cui non esistano. Le prestazioni, preferibilmente ambulatoriali, dentro e fuori la struttura, vengono assicurate da un team specialistico. Alla fine del 04 sono state censite dalla SIEDP 6 attività (fig.) tra Centri Regionali e Centri Locali, ma siamo consapevoli che esistono molte altre realtà di cura, oltre quelle elencate in tabella, come quelle di Caserta o di Reggio Emilia. Le attività di Diabetologia Pediatrica, del resto, sono in continua espansione con lo sviluppo di sempre nuove strutture territoriali. La diabetologia pediatrica nel Piano nazionale sulla malattia diabetica (PNMD) Sono prestazioni qualificanti dell intervento pediatrico, erogate dai centri che si riferiscono alla SIEDP: l accesso ai Servizi Pediatrici di Diabetologia è diretto, esente da quota fissa e da quota di partecipazione alla spesa, ivi compresa la diagnosi precoce delle patologie associate; lo screening per la predizione del diabete mellito nei soggetti a rischio rientra tra le prestazioni erogate dai Servizi Pediatrici di Diabetologia; I campi scuola o soggiorni educativo-terapeutici, fanno parte a tutti gli effetti della terapia del diabete mellito in età evolutiva. I campi scuola rappresentano, indistintamente per tutti i giovani diabetici, un opportunità finalizzata a migliorare le loro capacità di autogestione e di integrazione sociale. La prevalenza stimata del Diabete di tipo è di circa lo 0.5% della popolazione generale, con valori di incidenza variabili da regione a regione, in media di circa 0 casi/anno/ abitanti. È quindi stimabile che ogni PLS, accreditato di circa 500 assistiti, abbia in carico almeno un bambino con Diabete di tipo. Tuttavia, la maggioranza dei PLS, in presenza del problema diabete di tipo, ritiene corretto affidare i pazienti direttamente alle cure di un Centro di livello specialistico. Il secondo livello di cure è discretamente omogeneo, anche se non sempre ben formalizzato. Tale livello è quasi esclusivamente situato in strutture Ospedaliere, Universitarie o di 0

4 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF REGIONE AD UOS UOSd UOC NUMBERO TOTALE DEI CENTRI NUMERO TOTALE DEI PAZIENTI IN TRATTAMENTO NUMERO MEDIO DI PAZIENTI PER CENTRO Valle d Aosta 5 5 Piemonte Lombardia Trentino 65 8 Friuli Venezia Giulia 5 7 Liguria Veneto Emilia Romagna Toscana Marche Umbria Lazio Abruzzo Campania Puglia Basilicata 0 0 Calabria Sicilia Sardegna Totale Legenda AD: Ambulatorio Dedicato UOS: Unità Operativa Semplice UOSd: Unità Operativa Semplice dipartimentale UOC: Unità Operativa Complessa Figura : Assistenza al Diabete in età evolutiva in Italia - Fonte: Italian Journal of Pediatrics 05. IRCCS. Una volta che il Centro riceve il paziente, attiva la presa in carico del bambino o ragazzo con diabete, è prassi che lo stesso coinvolga il PLS e i servizi territoriali, anche al fine di migliorare il più possibile la qualità di vita del paziente e della sua famiglia. Il Piano Nazionale sulla malattia diabetica, redatto dal Ministero della salute ed approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, evidenzia come le modalità e gli obiettivi della cura nella persona con diabete in età evolutiva si differenziano da quelli dell adulto per: a) il coinvolgimento della famiglia che diventa responsabile della cura; b) la progressiva autonomizzazione nell autogestione in funzione dell età; c) la vita sociale (in particolare la scuola e l attività sportiva). È necessario che la prevenzione, la diagnosi e la cura siano affrontate in area pediatrica, da personale dedicato e con specifica formazione; ciò è indispensabile per consolidare gli interventi di prevenzione e per migliorare l assistenza ai bambini/adolescenti affetti da diabete. Inoltre è necessario e fondamentale che le due aree della diabetologia, pediatrica e dell adulto, siano fra di loro collegate, in particolare al momento della transizione dal servizio pediatrico a quello dell adulto. Innovazione, HTA e diabetologia pediatrica Riteniamo altresì importante sottolineare come la gestione delle ipoglicemie è una delle preoccupazioni maggiori da parte dei familiari con diabete e spesso tradotta con forme di tutela impropria del bambino fino arrivare a restrizione della sua vita di relazione. L ipoglicemia rappresenta la più frequente complicanza acuta del trattamento insulinico nei bambini e negli adolescenti. E spesso si è di fronte all incapacità del paziente ad interpretarne i sintomi. L ipoglicemia grave è la complicanza del diabete che desta più preoccupazione, sia per i bambini che per i 04

5 ANNO V - SPECIALE 05 Le buone pratiche: l esperienza della rete diabetologica Calabrese L organizzazione dell assistenza diabetologica pediatrica in Calabria ha come punto di riferimento legislativo la delibera di Giunta Regionale n 68 del 8 giugno 009 che istituisce la Rete Diabetologica Pediatrica Calabrese, un network assistenziale che ha l obiettivo di garantire su tutto il territorio calabrese le cure ai bambini e ai giovani (0-8 aa) affetti da diabete mellito. Oltre all attività assistenziale, la Rete ha come obiettivi la formazione e la ricerca in ambito epidemiologico, genetico e clinico. Questo network assistenziale nasce nel 007 per volontà di pediatri aderenti alla Società Italiana di pediatria (SIP) e, nello specifico, al Gruppo di studio Diabete della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP). Sino ad allora, molti bambini e giovani con diabete della regione erano costretti a raggiungere centri extra regionali per potere avere risposte adeguate ai loro problemi di salute. Questo fenomeno della migrazione sanitaria, oltre a determinare gravi disagi alle famiglie, aveva anche pesanti ripercussioni in termini economici per la regione. Obiettivo prioritario è stato, pertanto, quello di creare le condizioni per limitare l entità del fenomeno migrazione, potenziando o facendo nascere all interno delle strutture operative di Pediatria della Calabria qualificate competenze specialistiche diabetologiche. Il modello organizzativo della rete calabrese si basa su due livelli di assistenza, uno specialistico ed uno di base, con un centro regionale di coordinamento: Il livello specialistico, ospedaliero, della rete è costituito da tredici centri di riferimento presenti nelle strutture operative di Pediatria dei principali ospedali regionali, sotto il coordinamento dell Ospedale di Locri. Il livello di base, territoriale, della rete prevede a livello Distrettuale o inter-distrettuale la presenza di Servizi specialistici di I livello, in cui sono chiamati ad operare i pediatri delle strutture dedicate ospedaliere o comunque pediatri con competenza diabetologica in stretto collegamento ed integrazione con tutto ciò che si muove intorno al bambino-giovane con diabete (Pediatri di famiglia, Medici di medicina generale, Scuola, Centri di aggregazione, Servizi sociali, Assistenza psicologica, Assistenza domiciliare, etc.). Lo strumento di integrazione è rappresentato dal PDTA sulla malattia diabetica in età pediatrica approvato di recente con Decreto del Commissario ad acta della Regione Calabria n del aprile 05. Questo modello organizzativo di Rete ha posto la Calabria perfettamente in linea con quanto previsto dal dal Piano Nazionale sulla malattia diabetica, recepito dalla Regione Calabria con DPGR n. 89 del Il registro di patologia Fino a pochi anni addietro non erano disponibili dati epidemiologici accurati sull incidenza del diabete mellito tipo in Calabria. Con la delibera di Giunta Regionale n 68 del 8 giugno 009 viene affidato alla Rete il Registro regionale di patologia, entrato a fa parte del RIDI. Dai dati raccolti (anni ) il tasso d incidenza del DMT in Calabria, nella fascia di età 0-4 anni, è risultato pari a 4-5 casi/anno/ Inoltre, così come registrato a livello nazionale e mondiale, il numero dei casi di diabete di tipo, anche in questa regione, risulta in aumento soprattutto nella fascia di età al di sotto dei 5 anni. Questi dati collocano la Calabria tra le regioni italiane a più alto tasso di incidenza. Riferimenti Legislativi Calabria - Organizzazione della rete assistenziale diabetologica pediatrica regionale Delibera di GR n 68 del pubblicata sul BUR Calabria n. del ASP di Reggio Calabria Istituzione Servizio territoriale di diabetologia pediatrica interdistrettuale Delibera DG n. 647 del 08 novembre 0 Calabria - PDTA malattia diabetica in età pediatrica DCA n del 0 aprile 05 Accordo Stato-Regioni Pano per la malattia diabetica Rep. atti n. /csr del 06dicembre 0 pubblicato nella GU Serie Generale n. del Suppl. Ordinario n. 9. Calabria - Recepimento Accordo Stato-Regioni Piano per la malattia diabetica. DPGR n. 89 del 9 giugno 0 05

6 ITALIAN HEALTH POLICY BRIEF Il percorso assistenziale Principali obiettivi di cura - prevenzione delle complicanze acute (chetoacidosi, ipoglicemia, infezioni); - prevenzione delle complicanze croniche (vasculopatia, retinopatia, nefropatia, neuropatia); - preservazione di una normale qualità e quantità di vita; - piena e soddisfacente integrazione nell ambito relazionale proprio della fascia d età. Standard di riferimento - periodico screening o stadiazione del danno d organo, mediante un dettagliato piano di visite ed esami bioumorali e strumentali conformi alle linee guida delle Società Scientifiche nazionali e internazionali; - incontri periodici dell unità paziente/famiglia con gli attori del disegno assistenziale (pediatra diabetologo, infermiere esperto in diabetologia, dietista, psicologo, assistente sociale); - visite dettagliate comprensive di valutazione antropometrica, delle tecniche di monitoraggio e iniezione dell insulina, del diario di autocontrollo e terapia, del diario alimentare. Bisogna considerare come nella cura del diabete in età evolutiva il paziente e la famiglia sono i maggiori protagonisti e i principali responsabili della qualità della vita e della prevenzione delle complicanze a distanza (unità paziente/famiglia). Obiettivo primario da perseguire è la sicurezza in ambito scolastico, in particolare per quanto riguarda la somministrazione della terapia e la gestione di eventuali emergenze metaboliche (ad es. l ipoglicemia). Inoltre, il Programma Guadagnare salute, approvato dal Consiglio dei Ministri il 6 febbraio 007, ha come finalità costruire sinergie tra i servizi sanitari e i servizi rivolti all infanzia e promuovere collaborazioni con tutti i soggetti che ruotano intorno al mondo dell infanzia e dell adolescenza, tra cui la scuola. È necessario tenere conto che differenti sono le problematiche che gli studenti con malattie croniche, pongono alla scuola e su cui è forte l attenzione delle associazioni delle famiglie. Tali situazioni richiamano la centralità della persona e dei suoi bisogni e l assoluta necessità di tutelarne la salute e il benessere in accordo e collaborazione con gli altri Soggetti istituzionali responsabili in materia di tutela della salute. Si è evidenziato che le Raccomandazioni del 005 non esauriscono tutta la gamma di situazioni da affrontare per cui sono state avviate una serie di iniziative dal Ministero della Salute e in collaborazione con le Associazioni di pazienti, le società scientifiche e il Ministero dell istruzione per affrontare la problematica attraverso l adozione di strumenti, che definiscano anche percorsi adeguati alle varie necessità. Due momenti contribuiranno in maniera determinante alla piena integrazione del bambino nel suo ambito relazionale: - è indispensabile non discriminare i bambini e gli adolescenti con diabete, evitando atteggiamenti negativi, di pietismo, di diffidenza o di paura nell assumersi determinate responsabilità. - è importante che gli insegnanti, previo consenso dei genitori, siano informati se un alunno è affetto da diabete, soprattutto quando frequenta il nido d infanzia, la scuola dell infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado. Di recente (novembre 0) AGDI Italia, in collaborazione con Ministero della Salute Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca, ha presentato il Documento strategico di intervento integrato per l inserimento del bambino, adolescente e giovane con Diabete in contesti Scolastici, Educativi, Formativi al fine di tutelarne il diritto alla cura, alla salute, all istruzione e alla migliore qualità della vita. Altro cardine dell inserimento sociale del bambino e adolescente con diabete è l attività fisica. L attività fisica, insieme con la terapia insulinica e l alimentazione, è considerata una delle variabili che possono influenzare in modo decisivo l equilibrio metabolico. Un esercizio fisico moderato e costante, preferibilmente aerobico, è sempre consigliato mentre un attività fisica intensa o uno sport a livello agonistico richiede un controllo metabolico più stretto e opportune modifiche del trattamento insulinico. Altro punto qualificante della formazione e integrazione dei bambino e adolescente con diabete sono i campi scuola che rappresentano uno strumento utile nel processo educativo del bambino e del giovane con diabete e della famiglia. Inizialmente intesi come supporto alle famiglie con disagio sociale, sono oggi riconosciuti dalle principali istituzioni diabetologiche internazionali (ADA, IDF, ISPAD). Essi rappresentano, indistintamente per tutti i giovani diabetici, un opportunità finalizzata a migliorare le loro capacità di integrazione sociale. Pertanto si ritiene che le Regioni, sulla base dei propri disegni di rete assistenziale, debbano prendere in considerazione tale opportunità, affidandone l organizzazione e la conduzione alle strutture specialistiche di diabetologia pediatrica, anche in collaborazione con Associazioni di volontariato no-profit. 06

7 ANNO V - SPECIALE 05 loro genitori. Numerosi studi hanno riportato una prevalenza compresa tra il,7 e l 85,7%. Autocontrollo, moderne tecnologie di monitoraggio.dei valori gliecmici, device di somministrazione dell insulina e terapie insuliniche moderne possono notevolmente ridurre il rischio di ipoglicemie gravi. La valutazione delle tecnologie sanitarie (health technology assessment, HTA) può contribuire alla programmazione a livello nazionale e regionale, come anche alla gestione a livello aziendale, nella misura in cui viene effettuata coinvolgendo tutte le parti interessate secondo modalità multiprofessionali e multidisciplinari rispetto a criteri chiari, a definire l impatto di nuove tecnologie neui devices e nei trattamenti farmacologici sul efficacia delle stesse i relazione ai costi e alla sostenibilità del sistema. L Agenzia sanitaria e sociale regionale della regione Emilia- Romagna nell ottobre 0 ha pubblicato un rapporto sintetico sui dispositivi per l infusione continua della terapia insulinica (CSII), per il monitoraggio continuo della glicemia (CGM) e sui sistemi semi-integrati (SAP), comprensivo della descrizione delle tecnologie, di una ricerca sistematica di rapporti di Health Technology Assessment (HTA), di Horizon Scanning (HS) e di linee guida sulla materia e di una descrizione dell impatto ipotizzabile riguardo agli aspetti clinici, economici, organizzativi ed etico-sociali. Nel 0 la AGENAS, in collaborazione con alcune regioni, ha realizzato per conto del Ministero dalla Salute una valutazione tecnica per determinare la sostenibilità e acclarare i miglioramenti in termini di salute e qualità di vita, nei bambini e adolescenti affetti da diabete, dei nuovi sistemi combinati microinfusore-sensore continuo (SAP). Per la valutazione sono state effettuate una revisione sistematica della letteratura e una analisi di contesto delle regioni partecipanti. Anche la Direzione Generale Sanità della regione Lombardia ha avviato nel novembre 0 una valutazione per l uso appropriato dei nuovi dispositivi per il diabete in età pediatrica e negli adulti. Tutto questo ci consente di affermare che ormai maturo il tempo di appropriarsi di conoscenze in campo di HTA da parte delle strutture di diabetologia pediatrica per meglio rispondere alle necessità formulate a livello nazionale e regionale sull impiego di nuove tecnologie nella somministrazione, autocontrollo e terpia del diabete in età pediatrica. CALL TO ACTION. Dare piena attuazione al Piano Nazionale sulla malattia diabetica da parte delle Regioni, garantendo che la gestione del bambino e dell adolescente con diabete avvenga esclusivamente nelle strutture di diabetologia pediatrica. Consolidare e potenziare la rete diabetologica ed endocrinologica pediatrica, anche attraverso la formazione di team multidisciplinari. Garantire l inserimento del bambino e adolescente con diabete in tutte le fasi di socializzazione (scuola, sport) evitando ogni forma di discriminazione 4. Assicurare la piena assistenza al bambino con diabete all interno della scuola primaria, attraverso al formazione del personale scolastico 5. Fornire sostegno psicologico alle famiglie con bambini con diabete, capendo i bisogni, le difficoltà e le necessità 6. Attivare percorsi chiari, condivisi e sinergici nella gestione della transizione del giovane con diabete dall ambulatorio di diabetologia pediatrica a quello dell adulto 7. Incentivare il sostegno da parte delle Regioni dei campi Scuola, quale momento formativo dei bambini con diabete, per arrivare alla migliore autogestione della propria condizione 8. Assicurare innovazione tecnologica e farmacologica nella trattamento e cura del bambino e adolescente con diabete 9. Promuovere un Associazionismo di giovani con diabete e di familiari, responsabile, indipendente in grado di rappresentare le dinamiche sociali del diabete in età pediatrica 0. Incentivare, sostenere e finanziare la rete di ricerca nel campo del diabete tipo, per migliorare la qualità di vita del bambino e giovani con diabete. Avviare percorsi di audit clinico per avere una chiara e condivisa situazione del diabete in età pediatrica da presentare a decisori politici e payer. 07

8 Italian Health Policy Brief Anno V Speciale 05 Direttore Responsabile Stefano Del Missier Direttore Editoriale Marcello Portesi Editore Altis Omnia Pharma Service S.r.l. Viale Sarca, 06 Milano Contatti redazione Tel info@altis-ops.it Comitato degli esperti: Pier Luigi Canonico Achille Caputi Claudio Cricelli Carlo Favaretti Renato Lauro Nello Martini Antonio Nicolucci Patrizio Piacentini Annarosa Racca Walter Ricciardi Francesco Rossi Mario Sorrentino Federico Spandonaro Ketty Vaccaro Stefano Vella Tutti i diritti sono riservati, compresi quelli di traduzione in altre lingue. Nota dell Editore: nonostante l impegno messo nel compilare e controllare il contenuto di questa pubblicazione, l Editore non sarà ritenuto responsabile di ogni eventuale utilizzo di questa pubblicazione nonché di eventuali errori, omissioni o inesattezze nella stessa. Ogni prodotto citato deve essere utilizzato in accordo con il Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto (RPC) fornito dalle Case produttrici. L eventuale uso dei nomi commerciali ha solamente l obiettivo di identificare i prodotti e non implica suggerimento all utilizzo. Aut. Trib. Milano 457/0

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso

Dettagli

La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi

La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi Psicologia psicoterapia Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2002-2004 Psicologia Psichiatria

Dettagli

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI 1 INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE IGIENE E SANITÀ Aree

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE

Dettagli

Il ruolo della Medicina Generale nella gestione integrata del paziente diabetico. Gaetano Piccinocchi Società Italiana di Medicina Generale Napoli

Il ruolo della Medicina Generale nella gestione integrata del paziente diabetico. Gaetano Piccinocchi Società Italiana di Medicina Generale Napoli Il ruolo della Medicina Generale nella gestione integrata del paziente diabetico Gaetano Piccinocchi Società Italiana di Medicina Generale Napoli Caratteristiche della Medicina Generale Primo contatto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

NORME PER LA PREVENZIONE, LA DIAGNOSI E LA CURA DEL DIABETE MELLITO DELL ETÀ ADULTA E PEDIATRICA

NORME PER LA PREVENZIONE, LA DIAGNOSI E LA CURA DEL DIABETE MELLITO DELL ETÀ ADULTA E PEDIATRICA NORME PER LA PREVENZIONE, LA DIAGNOSI E LA CURA DEL DIABETE MELLITO DELL ETÀ ADULTA E PEDIATRICA Legge regionale 11 novembre 2011, n. 24 (BUR n. 85/2011) [sommario] [RTF] Art. 1 - Finalità. 1. La Regione

Dettagli

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L

Dettagli

7. Assistenza primaria

7. Assistenza primaria 7. Assistenza primaria BSIP Marka Assistenza primaria 7.1. Medicina di base L assistenza distrettuale, allo scopo di coordinare ed integrare tutti i percorsi di accesso ai servizi sanitari da parte del

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto

Dettagli

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE LA GESTIONE ATTUALE 1 LA GESTIONE INTEGRATA 2 specialisti famiglia e associazioni centro diabetologico centro diabetologico medico di base medico di base persona con diabete specialisti famiglia e associazioni

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007 DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell

Dettagli

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 43 DEL 18 SETTEMBRE 2006

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 43 DEL 18 SETTEMBRE 2006 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 43 DEL 18 SETTEMBRE 2006 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 3 agosto 2006 - Deliberazione N. 1337 - Area Generale di Coordinamento N. 20 -

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e

Dettagli

Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT

Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Fabrizio Muscas Firenze, 29-30 Giugno 2012 Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT La normativa La Normativa 38 ha riportato

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle

Dettagli

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

Il progetto regionale di ricerca MACONDO Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO UE DIRETTIVA 2011/24/UE DGPROGS 1

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO UE DIRETTIVA 2011/24/UE DGPROGS 1 MOBILITA SANITARIA IN AMBITO UE DIRETTIVA 2011/24/UE DGPROGS 1 Atto Entrata in vigore Termine ultimo per il recepimento negli Stati Gazzetta ufficiale Direttiva 2011/24/UE 24.4.2011 25.10.2013 GU L 88,

Dettagli

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI

Dettagli

HTA: FATTORE DI CFESCITA O OSTACOLO ALL INNOVAZIONE?

HTA: FATTORE DI CFESCITA O OSTACOLO ALL INNOVAZIONE? Dott. GEORGES PAIZIS Health Policy Director sanofi - aventis HTA: FATTORE DI CFESCITA O OSTACOLO ALL INNOVAZIONE? L Health Technology Assessment (HTA) è un processo multidisciplinare con ben documentate

Dettagli

La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute

La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.

Dettagli

P.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE

P.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE PROGETTO P.I.P.P.I. P.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE Cos è P.I.P.P.I.? P.I.P.P.I. è un programma di intervento multidimensionale che persegue la finalità di innovare

Dettagli

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico IL DIRETTORE GENERALE Roma, 7 settembre 2011 Visto il Decreto Legislativo

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

PROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO

PROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO IPA Adriatic CBC Programme Progetto LOVE YOUR HEART PROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO Montona, 10 giugno 2013 Lamberto Pressato - SCF MODELLO DEL DISEASE MANAGEMENT nella PREVENZIONE del RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE, DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE, DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale Area: POLITICHE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE, DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA Servizio: PROGRAMMAZIONE ASSISTENZA TERRITORIALE E PREVENZIONE Codice

Dettagli

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data

Dettagli

AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO

AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO Premessa La scuola,oggi, trova la sua ragione di essere nell assicurare ad ogni alunno il successo formativo, inteso come piena formazione della persona umana nel rispetto

Dettagli

Presidente. Past President. Senato della Repubblica Commissione Igiene e Sanità

Presidente. Past President. Senato della Repubblica Commissione Igiene e Sanità Società Italiana Neuropsichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza SINPIA Bernardo Dalla Bernardina Presidente Franco Nardocci Past President Senato della Repubblica Commissione Igiene e Sanità Roma, 13

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS)

Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS) Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS) L'AUTORITÀ GARANTE PER L'INFANZIA E L ADOLESCENZA E IL CONSIGLIO

Dettagli

CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE

CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE ORGANISMO DI RAPPRESENTANZA DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO SANITARIO ISTITUITO DALL ART. 5 della LEGGE PROVINCIALE

Dettagli

Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali

Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali PRIMA INDAGINE NAZIONALE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLE RETI ONCOLOGICHE REGIONALI (Dicembre 2014 - Febbraio 2015) Programma Azioni Centrali: DEFINIRE

Dettagli

Regione Friuli Venezia Giulia - Disposizioni per la prevenzione e la cura del diabete mellito nella Regione autonoma Friuli - Venezia Giulia

Regione Friuli Venezia Giulia - Disposizioni per la prevenzione e la cura del diabete mellito nella Regione autonoma Friuli - Venezia Giulia Legge Regionale N. 28 del 27-06 06-1990 Regione Friuli Venezia Giulia - Disposizioni per la prevenzione e la cura del diabete mellito nella Regione autonoma Friuli - Venezia Giulia Bollettino Ufficiale

Dettagli

Garanzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani. Valentina Curzi

Garanzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani. Valentina Curzi Garanzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani Valentina Curzi Garanzia Giovani (2013) Raccomandazione del Consiglio (22/4/2013) Entro 4 mesi i giovani < 25 anni devono ricevere un offerta qualitativamente

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 496

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 496 Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 496 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori MASSIDDA e GRAMAZIO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 13 MAGGIO 2008 Disposizioni per la prevenzione e la cura del

Dettagli

(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE

(Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE (Provincia di Perugia) Zona Sociale n. 4 REGOLAMENTO AFFIDO ETERO-FAMILIARE E SOSTEGNO FAMILIARE Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n.35 del 28/09/2011 Art. 1 Oggetto L affido familiare

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 APPARTAMENTI VERSO L AUTONOMIA ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 Le politiche Regionali di sostegno all abitare Marzia Fratti Settore Politiche per l integrazione socio-sanitaria e la salute in carcere

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

Dettagli

Il Corso di Laurea in Infermieristica

Il Corso di Laurea in Infermieristica Sessione V: Il ruolo della formazione nella costruzione di una cultura geriatrica e multiprofessionale Il Corso di Laurea in Infermieristica Dott.ssa Paola Ferri Corso di Laurea in Infermieristica Università

Dettagli

Salute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore

Salute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore CIVES CITTÀ VIVE, EQUE E SANE 20-2323 APRILE 2015 Salute in tutte le politiche Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore Concetti chiave Che cos è la salute Che cos è la promozione della salute

Dettagli

Dott. Umberto Salinas

Dott. Umberto Salinas Gestione Integrata del Paziente Diabetico: sfide aperte e bisogni insoddisfatti Dott. Umberto Salinas Medico di Medicina Generale - Grottaglie Il Diabete nel mondo: un crescente. 2003: 194 milioni 2025:

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

DIRITTI E DELLE RESPONSABILITÀ

DIRITTI E DELLE RESPONSABILITÀ CARTA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI E DELLE RESPONSABILITÀ DELLE PERSONE AFFETTE DA DIABETE Federazione Internazionale del Diabete INTRODUZIONE Il diabete rappresenta una vera sfida nel campo della sanità

Dettagli

I percorsi assistenziali nel post-acuto: la riabilitazione

I percorsi assistenziali nel post-acuto: la riabilitazione Criteri di appropriatezza strutturale, tecnologica e clinica nella prevenzione, diagnosi e cura della patologia cerebrovascolare I percorsi assistenziali nel post-acuto: la riabilitazione Stefano Paolucci

Dettagli

A.L.I.Ce. Italia Onlus

A.L.I.Ce. Italia Onlus ICTUS, PREVENZIONE E (IN)FORMAZIONE Paolo Binelli A.L.I.Ce. Italia Onlus ROMA, 12 novembre 2013 ALIC A.L.I.Ce. Italia Onlus È una Federazione a cui aderiscono 20 Associazioni A.L.I.Ce. Regionali ubicate

Dettagli

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.

Dettagli

Legge 8 ottobre 2010, n. 170

Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 (in G.U. n. 244 del 18 ottobre 2010) Nuove norme in materia di disturbi specifici d apprendimento in ambito scolastico Art. 1. (Riconoscimento

Dettagli

IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO

IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO 121 122 C. IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO C.1. Il processo di valutazione sulla prima annualità del Piano di Zona 2011-2015 I Gruppi Operativi di Area (Tavoli Tematici)

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III Rapporto nazionale sull utilizzo

Dettagli

Allegato 3 Regione Lombardia

Allegato 3 Regione Lombardia Allegato 3 Regione Lombardia CARATTERISTICHE GENERALI DEL PROGETTO REGIONALE A SCUOLA DI SPORT LOMBARDIA IN GIOCO II^EDIZIONE ANNO SCOLASTICO 2015-2016 Il progetto regionale ha le seguenti caratteristiche

Dettagli

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale

Dettagli

Diabete e confini. Valerio Miselli, Reggio Emilia

Diabete e confini. Valerio Miselli, Reggio Emilia Diabete e confini Valerio Miselli, Reggio Emilia I mutamenti demografici e sociali in corso, la necessità di presa in carico del cittadino durante l intero arco della vita, pongono il tema dell integrazione

Dettagli

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione

Dettagli

visto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999;

visto il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dipendente del comparto Scuola sottoscritto il 26 maggio 1999; Protocollo d intesa tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato Ministero) e Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (di seguito

Dettagli

Deliberazione legislativa n. 87/2014 2. Art. 1 Finalità

Deliberazione legislativa n. 87/2014 2. Art. 1 Finalità Deliberazione legislativa n. 87/2014 2 Art. 1 Finalità 1. La Regione Emilia-Romagna riconosce e promuove, nell ambito delle politiche del welfare, la cura familiare e la solidarietà come beni sociali,

Dettagli

Il ruolo delle Associazioni. Roberto Cocci Presidente Diabete Forum (giovani e adulti uniti per il diabete)

Il ruolo delle Associazioni. Roberto Cocci Presidente Diabete Forum (giovani e adulti uniti per il diabete) Il ruolo delle Associazioni Roberto Cocci Presidente Diabete Forum (giovani e adulti uniti per il diabete) Perchè parlare di coinvolgimento Il coinvolgimento dei pazienti/cittadini nella progettazione,

Dettagli

Procedura di Responsabilità Sociale

Procedura di Responsabilità Sociale Pag. 1 di 5 INDICE 1. Generalità... 2 2. Responsabilità... 2 3. Procedura... 3 3.1 Piano di rimedio per bambini lavoratori... 3 3.2. Selezione ed assunzione di giovani lavoratori... 4 3.3. Comunicazione

Dettagli

AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA

AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA 1/6 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie,

Dettagli

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

Censimento dell assistenza psico-oncologica in Italia. Anita Caruso Istituto Regina Elena Roma

Censimento dell assistenza psico-oncologica in Italia. Anita Caruso Istituto Regina Elena Roma Censimento dell assistenza psico-oncologica in Italia Anita Caruso Istituto Regina Elena Roma Distress emozionale Da un indagine effettuata dalla Societa Italiana di Psico - Oncologia (SIPO) su 1108 pazienti

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

Fondi Pensione Integrativi Territoriali:

Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Le rôle croissant des régimes territoriaux et régionaux de protection sociale en Europe Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Il Progetto della Regione Autonoma Valle d Aosta ed il Fondo Pensione regionale

Dettagli

FORUM P.A. SANITA' 2001

FORUM P.A. SANITA' 2001 FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione

Dettagli

Educando nella Provincia di Varese 2012

Educando nella Provincia di Varese 2012 Scheda progetto Educando nella Provincia di Varese 2012 ANCI Lombardia coordina e organizza le azioni degli enti associati in materia di servizio civile definendo una precisa strategia metodologica comune

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

PROGETTO OPERATIVO La cura del diabete in età pediatrica in Campania SOTTOTITOLO

PROGETTO OPERATIVO La cura del diabete in età pediatrica in Campania SOTTOTITOLO PROGETTO OPERATIVO La cura del diabete in età pediatrica in Campania SOTTOTITOLO DEOSPEDALIZZARE LA CRONICITA IMPLEMENTANDO L INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO Centro Regionale Diab. Pediatrica A.O.U. Federico

Dettagli

PROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO E LA PREVENZIONE DEL DISAGIO

PROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO E LA PREVENZIONE DEL DISAGIO ISTITUTO COMPRENSIVO DI ROVEREDO IN PIANO Via A.Cojazzi, 1-33080 Roveredo in Piano (Pordenone) tel.0434 94281 - fax. 0434 961891 e-mail: pnic82300r@istruzione.it PROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

ωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυι οπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδ

ωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυι οπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδ ωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψ υιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασ δφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδφγηϕκ λζξχϖβνµθωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖ βνµθωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθω

Dettagli

Badanti e Assistenti Familiari Specializzati

Badanti e Assistenti Familiari Specializzati Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati

Dettagli

PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE

PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE Allegato B PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE PREMESSA Negli ultimi anni l attenzione al disagio in generale,

Dettagli

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto Comes, sostegno all handicap TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,

Dettagli

PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo

PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE Dr Mauro Bandera Oncologo I progressi nella terapia dei tumori hanno portato ad una sopravvivenza a 5 anni dei 2/3 dei pazienti e di circa la metà a 10 anni dalla diagnosi.

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

DIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale

DIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale I professionisti del care Figure professionali la cui definizione e formazione è di competenza Ministeriale (Università) Medici Assistente Sociale Fisioterapista Infermiere professionale Terapista della

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

Fisica Sanitaria. Roma, 17 Febbraio 2012. Michele Belluscio

Fisica Sanitaria. Roma, 17 Febbraio 2012. Michele Belluscio Fisica Sanitaria Roma, 17 Febbraio 2012 Michele Belluscio Fisica Sanitaria: Attività La Fisica Sanitaria svolge attività connesse, in modi e misure diverse, con: -Radioterapia oncologica -Medicina nucleare

Dettagli