L escursionismo nel Logudoro-Meilogu 8 Inquadramento geografico 10 I fenomeni vulcanici del Logudoro 14 GPS, coordinate UTM e coordinatometro 23

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2 SoMMARIo IntroduzIone L escursionismo nel Logudoro-Meilogu 8 Inquadramento geografico 10 I fenomeni vulcanici del Logudoro 14 GPS, coordinate UTM e coordinatometro 23 GlI ItInerarI Monte Pelao, da Siligo a Bonnanaro 28 Anello di Monte Sant Antonio 34 Da Bonnanaro a Borutta 40 Traversata da Sorres a Bessude 44 Bessude, anello sul Monte Pelao 54 Da Banari a Bessude 60 Da Bessude a Siligo 62 Thiesi-Bessude e il Colle Santu Bainzu 64 Da Thiesi a Sorres, passando per Cheremule 72 Il Monte Santo 82 Su Crastu de Santu Eliseu 90 I dicchi di Monte Ruiu e Monte Pubulena 92 I vulcani di Giave 98 Il castello di Bonvehì 106 Il Monte Torru 114 Il Monte Minerva 122 Anello di Punta Biancas 130 PaGIne GIalle Uffici turistici, hotel e b&b 138

3 L escursionismo nel Logudoro-Meilogu Un originale Logudoro escursionistico. La vasta area del Logudoro Meilogu può essere considerata una regione con diverse potenzialità escursionistiche. Il suo paesaggio, caratterizzato dalla presenza di vasti altipiani carsici che si contrappongono a evidentissimi rilievi vulcanici, costituisce un unicum regionale (ma in qualche caso potremmo dire anche mondiale) da tutelare e valorizzare. Tuttavia non è solo l ambiente naturale a caratterizzare quest area. Abitato fin dai tempi più remoti, il Logudoro presenta importanti testimonianze storiche e archeologiche. Ovunque infatti emergono i resti della cultura prenuragica, a partire dal Neolitico Antico fino alle più recenti torri nuragiche. Stilare un elenco delle più importanti emergenze archeologiche sarebbe forse lungo e superfluo, date le numerose pubblicazioni che le trattano compiutamente, ma la scoperta di questi siti e di questi luoghi sarà più emozionante se effettuata a piedi, lungo i sentieri e le mulattiere. Se infatti, un turista che disponesse di poco tempo potrebbe trovare piena soddisfazione nel visitare il maestoso nuraghe di Santu Antine, o t L inconfondibile profilo del Monte Santo visto dall altopiano del Pelao il museo della Valle dei Nuraghi, o le domus de janas di Sant Andre a Priu a Bonorva, solo il visitatore più paziente potrà godere delle mille sorprese che il territorio può offrire. È respirandone l aria, calpestandone l erba, osservando i paesaggi, che gli escursionisti più raffinati scopriranno quei mille tesori che il Logudoro Meilogu può offrire. Questa guida non può considerarsi esaustiva. Per descrivere questi itinerari ho dovuto percorrere montagne e sentieri in lungo e in largo ma, tra essi, ho dovuto fare una dolorosa selezione, pur sapendo di tralasciare numerosi aspetti. Spero che questo possa essere fonte di stimolo per gli escursionisti più esigenti, che non si accontenteranno di percorrere 8

4 s Dal Monte Pelao, l abitato di Bessude e, in fondo, quello di Siligo, ai piedi del Monte Sant Antonio solo gli itinerari qui descritti. In Sardegna e nel Logodoro si può camminare quasi tutto l anno, anche quando a volte, d inverno, i sentieri si imbiancano di qualche centimetro di neve! Meno consigliate le camminate sugli spogli altopiani, spesso totalmente privi d ombra, nelle calde giornate estive. Per il resto, primavera e autunno sono le stagioni più piacevoli e adatte. Per redigere questa guida, nonostante abbia optato per una impostazione ampiamente divulgativa, ho dovuto coinvolgere numerosi amici, che hanno messo gentilmente a disposizione l enorme materiale bibliografico che è stato necessario consultare. Oltre a tutti coloro che mi hanno accompagnato durante le escursioni, mi preme quindi ringraziare per la preziosissima collaborazione Vincenza Carboni, Franco Congiu, Salvatore Ferrandu, Tore Meloni, Mauro Mucedda, Tetta Murru, Daniela Pani, Valeria Panizza, Laura Sanna e Antonio Serra. t Domus de janas in località Sos Furrighesos, Cossoine 9

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6 I dicchi di Monte Ruiu e Monte Pubulena punto più alto. Il dislivello totale in salita è in questo caso di 215 metri. Il Monte Ruiu è un vero e proprio edificio vulcanico dalla forma asimmetrica perché costituito da due diverse bocche eruttive, seppure appartenenti allo stesso centro di emissione. La più alta delle due, appunto il Monte Ruiu raggiunge la quota di 536 metri slm, mentre la più bassa appena 400 metri a nord-est il Monte Sa Pescia, è alta 500 metri slm. Le colate di lava basaltica di questo vulcano sono state datate circa anni mentre il dicco, localmente denominato Muru e Ferru (= muro di ferro) è molto più antico, essendo stimato circa 1,5 milioni di anni. La lunghezza di questo dicco è straordinaria, raggiungendo circa 290 metri, con una altezza massima di 6 metri ed uno spessore di circa cm. La colata lavica che caratterizza il versante nord-est del Monte Sa Pescia, che si allunga per oltre 4 chilometri e costituisce l attuale basamento del Pianu Edras, si ricollega con i basalti fuoriusciti dal vicino Monte Pubulena. t Il complesso vulcanico del Monte Ruiu Monte Ruiu Monte Sa Pescia Mur e ferru 94

7 s Ampi spazi e pareti verticali striate di licheni multicolori caratterizzano il paesaggio delle rocce ignimbritiche dell itinerario del Monte Torru di Ittiri

8 Il Monte Torru Itinerario eccezionale che attraversa un meraviglioso ambiente che con i suoi scorci ricorda le grandi vallate semidesertiche del Nord America. Il gruppo montuoso del Monte Torru ospita infatti emergenze vulcaniche complesse e costituisce uno dei migliori esempi di morfologia tabulare a cuestas del paesaggio ignimbritico logudorese. Il percorso è tra l altro uno dei pochi se non l unico ad essere stato valorizzato (nel 1998) con l apposizione di segnavia bianco-rossi e cartellonistica in legno; segnaletica oggi poco visibile e che meriterebbe un intervento di manutenzione. Accesso stradale: Si lascia la SS131bis (Thiesi-Ittiri) al km 16 per imboccare una strada sterrata che si stacca verso sud-ovest con indicazioni Domus de Janas S Ena de Cannuia. Si segue questa sterrata per 1,4 chilometri, fino cioè al suo termine, in corrispondenza di un largo spiazzo, utile per parcheggiare l auto (quota wp ). Descrizione: Dall auto si parte in direzione sud, ovvero esattamente al fondo dello spiazzo, dove sarà necessario aprire (e richiudere) un cancello in ferro. La larga mulattiera si stacca dal muretto a secco verso sinistra, ben tracciata. Poco più avanti, sarà necessario superare un paio di cancelletti in legno e, dopo il secondo di questi (wp t La sella da cui nasce Badde Mela ) si inizia a scendere lievemente lungo l impluvio di una valle che però dovremo lasciare presto in corrispondenza di una bivio (vaga traccia di sentiero) per mantenerci in quota e poi, traversando verso destra, risalire lievemente fino a raggiungere il bel valico tra il Monte Cheia e il Monte Longos (quota 590 IGM wp ). Si scende quindi dolcemente verso l incrocio dei due impluvi che danno vita al Riu Badde Mela e si raggiunge quindi il fondovalle, in corrispondenza di un paio di alberi isolati. Si segue l impluvio di sinistra e 114