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1 DIRE, FARE, NAVIGARE. L italiano L2 nei laboratori multimediali a cura di: Graziella Favaro e Maria Frigo Progetto cofinanziato da: Fondo europeo per l integrazione di cittadini di paesi terzi FEI Azione 2 PROG Parole e luoghi d integrazione. L accoglienza e l inserimento dei giovani stranieri nelle scuole e nelle comunità.

2 Gruppo di progetto Settore Programmazione Educativa - Provincia di Milano Mirella Genca: responsabile di progetto Centro COME della Cooperativa Farsi Prossimo Monica Napoli: responsabile di progetto Simona Boffi e Simona Panseri: coordinamento organizzativo Silvia Balabio: coordinamento didattico Graziella Favaro: supervisione scientifica del progetto, ideazione e cura dei testi Marina Carta: consulenza alle scuole e orientamento scolastico Michela Casorati: operatrice implementazione sito dedicato Nella Papa e Maria Frigo: consulenti per i materiali didattici, monitoraggio e analisi dei dati 2

3 IPSCT Bertarelli, Milano ITCPA Besta, Milano ITIS M.Curie, Milano ITIS Feltrinelli, Milano IPIA Ferraris-Pacinotti, Milano IPSCTP Frisi, Milano IIS G.L. Lagrange, Milano IISS Marelli-Dudovich, Milano ITI E.Torricelli, Milano IIS C. Varalli, Milano IPSAR A.Vespucci, Milano IPSCT Falck,Sesto S.Giovanni (MI) IIS Magenta, Magenta (MI) ITCG E.Mattei, Rho (MI) IPSCT Bellisario, Inzago (MI) IIS Bachelet, Abbiategrasso IPIA di Cernusco sul Naviglio IIS B. Russel, Garbagnate Milanese ITI Marcon,i Gorgonzola IPIA Bernocchi, Legnano LS Bramante, Magenta IIS Gadda, Paderno Dugnano IPSCT Olivetti, Rho LS-LC P. Levi,San Donato Milanese ITCG De Nicola, Sesto San Giovanni IM Agnesi,Milano LA di Brera, Milano IIS Cardano, Milano IIS Cattaneo, Milano IIS Cremona, Milano ITI Galvani, Milano IIS Kandinsky, Milano ITC Moreschi, Milano IPSCT Oriani Mazzini, Milano ITCPA Schiaparelli Gramsci, Milano IIS Sraffa, Milano IM Tenca, Milano IIS Torno, Castano Primo ITI Cartesio, Cinisello Balsamo ITCGPA Argentia, Gorgonzola IIS Marcora,Inveruno ITCG Dell Acqua, Legnano IIS Benini, Melegnano ITCGPA Maggiolini, Parabiago LC Rebora, Rho IIS Piero Della Francesca, San Donato Milanese IIS Spinelli, Sesto San Giovanni IIS Allende, Milano LA Caravaggio, Milano IPSCP Caterina da Siena, Milano ITI Conti, Milano ITI Galilei, Milano ITI Giorgi, Milano ITI Molinari, Milano ITAS Natta, Milano IIS Pareto, Milano IIS Severi Correnti, Milano ITSOS Steiner, Milano ITC Verri, Milano IIS Alessandrini, Abbiategrasso Dunque coinvolti 66 istituti Secondari di secondo grado, precisamente 36 a Milano e 30 nella provincia milanese. 3

4 INDICE Prefazione pag. 6 RIFLESSIONI, MATERIALI E STRUMENTI L italiano L2 in rete. Laboratori linguistici e tecnologie multimediali Graziella Favaro pag. 9 I diversi volti dell italiano L2. Se faccio, capisco... Le attività per gli studenti NAI Imparare insieme e imparare da soli: la gestione di un gruppo eterogeneo A scuola e anche dopo la scuola. Italiano dello studio e multimedialità Anche le mamme imparano al computer Imparare e insegnare altrimenti Un laboratorio di italiano L2 (punto zero): spazio, tempi e modalità di lavoro - Maria Frigo pag. 27 Che cosa è necessario per attrezzare un laboratorio multimediale di italiano L2? Con la LIM e il computer in classe Nella didattica dell italiano L2 Per ognuno e insieme Strumenti e materiali didattici: sitografia ragionata - Silvia Balabio pag. 35 DAI LABORATORI... Italiano L2 con la LIM - Elisabetta Doneda pag. 43 Che cos è la LIM Potenzialità della LIM nell insegnamento dell italiano L2 La LIM in pratica, nel laboratorio di italiano L2 La lezione di italiano L2 con la LIM Italiano L2 con i film: due proposte - Anna Cantatori pag. 55 Le sequenze Il fumetto 4

5 Wikispace per motivare alla scrittura - Francesca Angonova pag. 65 L esperienza wikispaces al laboratorio L2 Lagrange Come abbiamo utilizzato Wikispaces? Alcune delle attività sperimentate: Proposte di riflessione metalinguistica e rinforzo strutturale. Proposta di ricerche condivise e Project work Proposte personali degli studenti stessi Valutazione dell esperienza L aiuto allo studio nel laboratorio multimediale - Ilaria Colarieti pag. 79 Contesto d apprendimento /insegnamento I motivi della scelta dell ipermedia La struttura dell ipermedia UdL: La nascita della Costituzione Riferimenti bibliografici e sitografici Parliamo di Olimpiadi - Loretta Tacconi pag. 95 I motivi della scelta Udl: Le Olimpiadi: atleti di ieri e di oggi Con il computer e in lingua madre - Giovanna Carrara pag. 107 Stand by Me UdL: Lingua madre L italiano con La Guerra di Piero - Giuseppina Gigliotti pag. 119 Piano sintetico delle attività UdL: La guerra di Piero PROFILI E DATI DEGLI APPRENDENTI Uno sguardo dentro i laboratori: gli studenti e gli insegnanti - Nella Papa pag. 131 Profilo socio-anagrafico degli iscritti ai laboratori di italiano l2 Offerta formativa, livelli di apprendimento linguistico, esiti di fine anno scolastico Gradimento espresso dagli studenti sulle attività svolte Opzioni bibliografiche, strumenti multimediali utilizzati ed esiti di fine anno degli studenti coinvolti 5

6 Prefazione Nel corso dell anno scolastico 2011/2012, l Assessorato all istruzione ed edilizia scolastica ha promosso e realizzato, in collaborazione con il Centro Come della Cooperativa Farsi Prossimo, il progetto Parole e luoghi di integrazione. L accoglienza e l inserimento dei giovani stranieri nelle scuole e nelle comunità, finanziato dal Fondo Europeo per l integrazione di Cittadini di Paesi Terzi. Il progetto si è rivolto agli studenti italiani e stranieri frequentanti le scuole secondarie di secondo grado di Milano e provincia, in particolare ai giovani neoarrivati o di recente immigrazione. La scuola è uno dei luoghi più importanti di socializzazione e di aggregazione, è il punto di riferimento più significativo per la crescita e lo sviluppo del percorso formativo e personale dei ragazzi. Rappresenta il primo ambiente di scambio tra le diverse culture arrivate nel nostro Paese. Occorre, quindi, promuovere iniziative didattiche finalizzate a creare condizioni favorevoli all integrazione, che tengano conto non solo delle diversità ma anche delle regole della comunità ospitante. L obiettivo è quello di supportare i nostri istituti scolastici nel difficile compito di agevolare l inserimento nella nuova realtà scolastica e di favorire il successo scolastico dei ragazzi stranieri che, molto spesso, rischiano di perdere anni di scolarità. I dati statistici, infatti, registrano la persistenza di un divario significativo nei tassi di promozione tra alunni di cittadinanza italiana e alunni di cittadinanza non italiana, soprattutto a livello di scuola secondaria di secondo grado, dove la percentuale di non promossi fra i non italiani, è quasi il doppio del tasso registrato fra gli italiani. 6

7 Il primo passo, quindi, è garantire una buona competenza linguistica affinché anche gli studenti immigrati possano apprendere tutte le discipline e ottenere così buoni risultati scolastici. Nel progetto Parole e luoghi di integrazione è stato dato ampio spazio alla sperimentazione dei laboratori territoriali di italiano L2: cinque scuole di Milano e provincia sono state individuate come sedi per la realizzazione dei laboratori a cui è stata assegnata una dotazione di attrezzature informatiche e di materiali didattici multimediali. Gli studenti frequentanti l istituto scolastico e i ragazzi provenienti da altre scuole del territorio circostante hanno potuto condividere le lezioni, le difficoltà e soprattutto la soddisfazione di vedere significativi miglioramenti nella conoscenza della lingua italiana. L altra novità che ha caratterizzato il progetto di quest anno è stata l azione Mente locale ovvero i percorsi di conoscenza del territorio attraverso l esplorazione della storia, delle tradizioni e delle caratteristiche dei luoghi in cui vivono gli studenti italiani e stranieri. Con la loro sensibilità e curiosità i ragazzi sono stati i veri protagonisti di questi viaggi e hanno saputo restituire ai grandi, agli adulti immagini ed emozioni insolite dei quartieri e delle città che abitano quotidianamente. Uno sguardo diverso che ci arricchisce e ci porta a riflettere su quale dovrà essere la strada da percorrere per raggiungere una buona convivenza tra gli individui e le comunità. Marina Lazzati Assessore all Istruzione ed Edilizia Scolastica della Provincia di Milano 7

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9 L italiano L2 in rete: laboratori linguistici e tecnologie multimediali Graziella Favaro Non si può insegnare una lingua; si possono solo creare le condizioni perché una lingua possa essere acquisita Von Humboldt 9

10 I diversi volti dell italiano L2 Nelle scuole secondarie di Milano e provincia, la presenza di ragazze e ragazzi stranieri è da tempo un fatto diffuso e strutturale che assume sempre di più i tratti dell eterogeneità delle storie e dei percorsi scolastici. Accanto a studenti di recente immigrazione e non italofoni, vi sono coloro che sono giunti qui da qualche anno e che hanno già consolidato l italiano per comunicare e allievi nati in Italia che hanno una competenza linguistica molto vicina a quella dei compagni di classe. I bisogni linguistici e le necessità di sostegno e di facilitazione degli uni e degli altri sono dunque variegati e complessi e la gestione di un gruppo ad abilità linguistiche differenziate richiede una struttura didattica e organizzativa flessibile e innovativa. Come dare risposta ai bisogni linguistici immediati di Manuel e di Xu Ping neoarrivati in Italia? In quale modo potenziare e approfondire le abilità di comprensione e produzione di testi scritti di Roxana e Sharon che non hanno difficoltà a capire e a farsi capire, ma che faticano a scrivere, a capire e a verbalizzare la lingua dello studio? E infine, un altra domanda sempre più ricorrente: come sostenere gli studenti stranieri nel tempo extrascolastico e nell appropriazione dei diversi contenuti disciplinari? Tante domande e molteplici bisogni che non possono trovare risposta nel tradizionale modulo linguistico, previsto soprattutto per accogliere e accompagnare gli studenti neoarrivati durante la prima fase dell apprendimento della seconda lingua. Dalle riflessioni e dalle richieste dei docenti, da tempo impegnati nelle scuole secondarie di secondo grado a costruire contesti e dispositivi efficaci per una buona integrazione, ha preso forma l idea di diffondere e potenziare le modalità multimediali di insegnamento della L2 al fine di gestire in maniera più efficace la varietà dei tragitti e dei bisogni22 individuali. Lo si è fatto seguendo due direzioni: da un lato, dotando le scuole di strumenti e materiali innovativi e multimediali in grado di promuovere e favorire anche l auto-apprendimento e di dare risposta all eterogeneità delle situazioni linguistiche. Dall altro lato, sono stati organizzati cinque laboratori multimediali di territorio, dotati di risorse specifiche e funzionanti su un arco di tempo dilatato, aperti alle scuole e agli studenti della zona. Da questa sperimentazione, condotta nell ambito del progetto europeo Parole e luoghi d integrazione nel hanno origine le riflessioni e le proposte didattiche e organizzative che sono presentate di seguito e nei capitoli seguenti. 10

11 Tab. 1. I laboratori multimediali di territorio: sedi, scuole coinvolte e frequentanti N. LABORATORI MULTIMEDIALI SEDI Scuole afferenti Frequentanti I fase nov. 11 / feb. 12 Frequentanti II fase mar. / mag. 12 TOTALE (studenti e mamme straniere) 1 IIS Maxwell Milano IIS Settembrini IIS Molinari IIS Natta - Milano IIS Marignoni- Polo Milano IIS Correnti IIS Caravaggio Milano IIS Primo Levi Bollate (MI) IIS. E. da Rotterdam Bollate IIS Montale Cinisello B.mo (MI) Corso mamme IIS Cartesio Cinisello B.mo IIS Mattei San Donato M.se (MI) Corso mamme IIS Piero della Francesca IIS Levi San Donato M.se IIS Olivetti Rho (MI) (iniziato il 3/4/12) TOTALE (di cui 20 mamme) 321* (di cui 20 mamme) *gli studenti possono aver frequentato più fasi del laboratorio L2 Come è indicato nella Tabella 1, i laboratori multimediali hanno funzionato in cinque diverse sedi (a quelle inizialmente previste si è poi aggiunta quella di Rho); due delle 11

12 quali a Milano e tre nel territorio provinciale. Gli studenti che hanno partecipato alle attività dei laboratori erano inseriti sia nella scuola polo che nelle altre nove scuole afferenti, localizzate nella stessa zona della sede. Nel laboratorio multimediale di italiano L2 realizzato presso il Maxwell di Milano, ad esempio, confluivano anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado Settembrini, Molinari e Natta. In sintesi, le caratteristiche comuni ai laboratori multimediali di territorio erano le seguenti: aperti agli studenti stranieri della scuola /sede del laboratorio e agli studenti delle altre scuole della zona, con un attenzione particolare ai bisogni e al coinvolgimento degli studenti stranieri NAI (neo arrivati in Italia); continuativi e funzionanti in giorni diversi della settimana - sia in orario scolastico che extrascolastico - per un totale di 9 ore settimanali, da novembre a maggio; multimediali e attrezzati, sia per l apprendimento guidato di gruppo, sia per l autoapprendimento accompagnato e con verifica; gestiti da insegnanti esperti di italiano L2 in stretta collaborazione con i docenti della scuola/sede del laboratorio e delle scuole afferenti ; suddivisi temporalmente in due fasi: da novembre a febbraio; da marzo a maggio, così da permettere una flessibilità delle proposte, una risposta puntuale ai bisogni linguistici diversi e un accesso in itinere agli studenti NAI inseriti nel corso dell anno scolastico: utilizzabili dalla scuola anche per corsi rivolti alle mamme straniere, soprattutto in orario mattutino. Quest ultima possibilità si è realizzata in due scuole polo : a San Donato e a Cinisello. Quale è stata l offerta formativa di italiano L2 proposta dai laboratori di territorio e composta poi in maniera diversa sulla base delle richieste delle scuole e dei bisogni degli apprendenti? Di seguito l articolazione delle attività didattiche. L articolazione delle proposte didattiche L organizzazione didattica delle unità settimanali di funzionamento del laboratorio (ciascuna di 2 o 3 ore) ha previsto queste possibili scelte: a. corso di base di italiano L2 rivolto in maniera particolare agli studenti stranieri NAI (preferibilmente la mattina e in orario scolastico); b. attività di aiuto allo studio individuale o a piccoli gruppi, in tempo extrascolastico; c. corso di potenziamento delle abilità di scrittura, rivolto ad allievi stranieri inseriti in classi diverse, ma destinato in maniera particolare agli allievi stranieri inseriti nelle ultime classi, anche in preparazione delle prove scritte conclusive di maturità o qualifica; d. corso di italiano L2 per le madri straniere degli studenti della scuola e della zona, in orario mattutino. 12

13 Se faccio capisco... Da tempo l insegnamento delle lingue straniere e seconde fa largo uso di glottotecnologie e le modalità di apprendimento del singolo e dei gruppi non seguono più modalità e canali tradizionali e monomediali. Accanto all uso del testo e dei materiali cartacei, vengono proposti da tempo supporti visivi, audio e audio-visuali. Più di recente, i supporti informatici hanno contribuito ad arricchire i mezzi e i canali attraverso i quali si insegna e si impara la nuova lingua. Fino a poco tempo fa l attenzione multimediale era riservata soprattutto ai percorsi e alle proposte di insegnamento delle lingue straniere; più di recente anche l apprendimento dell italiano L2 può contare sull innovazione tecnologica e su materiali didattici che sollecitano più canali sensoriali. I laboratori di territorio, organizzati e sperimentati nell ambito del progetto Parole e luoghi d integrazione hanno cercato di agire lungo tre direzioni: l integrazione tra strumenti, attività, codici e sistemi simbolici diversificati; la risposta puntuale all eterogeneità dei bisogni linguistici, ai diversi ritmi di apprendimento, alle specifiche modalità di imparare manifestate da ciascun apprendente; l interattività sollecitata da materiali didattici che pongono l apprendente nella condizione di maggior protagonismo e di autonomia nei confronti della macchina e della proposta didattica. Insegnare e apprendere una seconda lingua entro uno spazio attrezzato, che prevede la disponibilità di software didattico diversificato e che garantisce la connessione e l accesso a internet, consente all insegnante equilibrista di gestire la varietà delle situazioni e dare risposta ad apprendenti di livello diverso. Consente agli studenti di entrare nella seconda lingua da porte e accessi differenti: attraverso le parole e i suoni da ascoltare, attraverso le immagini statiche o in movimento da vedere, attraverso i movimenti e il coinvolgimento corporeo sollecitati dalle diverse attività, attraverso le domande da attivare e le risposte da ricercare. Grazie alla multisensorialità e a un coinvolgimento più immediato, viene infatti maggiormente sostenuta la capacità di memorizzare e di interiorizzare l input linguistico che si presenta variegato e diretto a ciascuno. Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco. Anche una ricerca recente sull uso della LIM (lavagna interattiva multimediale) nella scuola secondaria, condotta attraverso interviste a un ampio numero di docenti, ha confermato questa antica massima cinese. Secondo gli insegnanti, la LIM migliora infatti la didattica, sollecita il coinvolgimento attivo degli studenti; migliora l attenzione degli allievi e il clima complessivo dell aula (ricerca GFK Eurisko-Miur 2012). A proposito dell attenzione degli allievi - che, secondo gli intervistati, dura in situazione di lezione frontale in media 14 minuti - essa migliora molto (31% dei docenti intervistati) o abbastanza (52%) con l utilizzo della LIM. Insegnare l italiano con modalità e strumenti multimediali consente inoltre di ottimizzare i tempi, tener conto dei ritmi di ciascuno, consentire ai più lenti di fermarsi e darsi tempo e ai più veloci di procedere anche da soli. Inoltre l uso di software multimediale sposta sul rapporto individuale con il materiale didattico una serie di procedure e at- 13

14 tività che devono per forza essere ripetitive e ricorrenti e che rischiano di essere poco gratificanti e noiose se condotte in aula e in gruppo. Le attività per gli studenti NAI Abbiamo chiesto ai docenti che hanno insegnato nei laboratori multimediali di territorio di annotare su un diario l andamento delle attività e di descrivere alcune giornate o situazioni/tipo per cogliere le criticità e i punti di forza della proposta. Le osservazioni si proponevano di registrare le reazioni degli apprendenti, verificare come cambia il proprio ruolo di docente in una situazione di apprendimento che si basa sulla multimedialità e sulle glottotecnologie, cogliere i cambiamenti nei ritmi e nelle modalità di apprendimento. Di seguito alcuni frammenti tratti dai diari di lavoro, riferiti alle diverse proposte: l italiano L2 per i neo arrivati; la gestione di un gruppo ad abilità linguistiche differenziate; il potenziamento della capacità di scrittura; l aiuto allo studio. Iniziamo con le osservazioni relative ai momenti di insegnamento dell italiano L2 per allievi NAI. La LIM come un grande schermo. Questa modalità ha il grosso vantaggio di attirare gli sguardi e l attenzione degli alunni sull insegnante. É utile per le attività gestite dall insegnante, ma anche per le attività individuali o gestite in gruppo, come l insegnante sottolinea. Nella mia esperienza di insegnamento ad un gruppo di alunni NAI, ho sfruttato questa modalità nello svolgimento di attività sulle funzioni comunicative. Ho presentato vocaboli ed espressioni utili relative ai diversi ambiti comunicativi attraverso la proiezione di immagini con didascalie che illustrano in modo accattivante situazioni di vita quotidiana. La LIM mi ha dato la possibilità di svolgere un lavoro comune, mantenendo costantemente agganciata l attenzione dei ragazzi. Anche la proiezione di immagini ha favorito un più immediato processo di memorizzazione. Sempre attraverso questa modalità, ho lavorato in modo collettivo su alcune sezioni del corso multimediale d italiano per stranieri che, presentando un livello troppo elevato di lingua, non potevano essere gestite individualmente dagli alunni. Lo svolgimento collettivo di questo lavoro, reso possibile dalla LIM, è indispensabile perché l insegnante aiuta a fornire elementi di conoscenza della realtà e della cultura italiana e può sollecitare l interazione tra i ragazzi e tra i ragazzi e l insegnante stesso, invitandoli a riferire vissuti, esperienze ed episodi legati al tema trattato in chiave interculturale. Nel racconto dell insegnante vengono sottolineati come punti di forza la possibilità di proporre agli apprendenti di livello basso un lavoro comune, basato sulle immagini e su attività da svolgere allo schermo, che può integrare le spiegazioni e le informazioni fornite dall insegnante. Il lavoro fatto utilizzando la LIM come grande schermo cattura e trattiene l attenzione, consente un interazione più fluida tra gli studenti, permette all insegnante di anticipare, aggiungere, sollecitare... a partire da un focus comune e condiviso nel qui e ora. 14

15 La LIM conserva la memoria La lavagna multimediale, a differenza della vecchia lavagna, permette inoltre di conservare traccia di quanto è stato fatto in precedenza e di anticipare quello che si farà in seguito, dando così la possibilità agli allievi di memorizzare il percorso e all insegnante di riprendere, legare fra loro, esplicitare i temi, le strutture linguistiche, i contenuti. Il primo vantaggio dato dalla LIM è la possibilità di scrivere senza dover cancellare, perché tutto viene memorizzato in slide successive. Quindi, non perdo mai la storia di quello che ho fatto e scritto. Ai fini didattici è molto utile, soprattutto quando ci troviamo di fronte ad alunni con diversi stili di apprendimento per modalità e tempi (con il lavoro salvato, anche chi resta indietro può sempre recuperare!). La possibilità di storicizzare il percorso, mi ha permesso di introdurre nelle mie lezioni con gli alunni NAI, un importante strategia didattica: la dichiarazione immediata di quello che conterrà la mia lezione (per esempio un approfondimento su un aspetto grammaticale), la costruzione della lezione con varie diapositive che posso sempre far scorrere avanti e indietro e un momento finale di ripresa dell argomento trattato. Quest ultimo momento è stato sempre molto utile sia ai ragazzi, come ripasso per fissare bene i momenti della lezione costruiti insieme, sia a me come insegnante, per accertarmi che i ragazzi avessero compreso o meno ciò che era stato trattato (anche semplicemente guardandoli negli occhi!). A differenza della lavagna tradizionale, che non consente di mantenere traccia del percorso e delle attività e del testo accessibile ad un uso e alla memorizzazione individuali, la LIM consente, come abbiamo visto, di tornare indietro, riprendere contenuti trattati e rinforzare acquisizioni e conquiste. E consente di guardare avanti, dichiarando e anticipando il contenuto e il tema che saranno al centro della lezione e delle attività. Tutto ciò premette agli insegnanti di seguire un percorso didattico, non rigidamente sequenziale, ma che procede a spirale, riprendendo via via i contenuti per arricchirli e implementarli. In questo modo, l input che viene proposto si presenta davvero, citando Krashen, coinvolgente, interessante e disponibile in quantità sufficiente e può diventare intake, struttura interiorizzata e fatta propria. 15

16 L uso delle immagini per sollecitare la comunicazione Attraverso il Web e i materiali multimediali, l insegnante ha usato e riusato le immagini per sollecitare dialoghi, monologhi, presentazioni e auto-presentazioni, data la traccia fornita dal software. Non solo: i ragazzi stessi hanno usato la macchina fotografica per produrre e raccogliere materiale visivo per continuare le attività a partire dai ritratti o dalle situazioni da loro fissate. Per costruire la lezione, ho catturato immagini direttamente dalla sezione video del software multimediale. Con i ragazzi abbiamo svolto attività di presentazione e descrizione del contesto (luogo, persone, oggetti), abbiamo analizzato situazioni e ruoli dei personaggi, abbiamo annotato riflessioni e analisi scaturite dallo stimolo visivo. Le immagini possono essere reperite anche da archivi di immagini funzionali o da qualsiasi sito sul Web. Anche la visualizzazione di clip-video, brevi ma significativi, reperiti nel software in uso, o anche nel Web, sono stati utili per aiutare i ragazzi a calarsi nel ruolo dei personaggi e a produrre monologhi o dialoghi a partire dalle situazioni descritte o da situazioni simili. La possibilità poi, non solo di vedere i video, ma anche di manipolarli attraverso il software della LIM, è stata un opportunità in più: sempre attraverso lo strumento della macchina fotografica, abbiamo potuto fotografare i momenti più significativi e fermarci a riflettere su formule, riti e funzioni della lingua. Vengo da... Racconti di viaggio Sempre a partire dalla mia esperienza con i ragazzi NAI, molto utile è stato l utilizzo del software Google earth, attraverso la LIM, che mi ha dato l occasione di svolgere un interessante attività di accoglienza. La possibilità di raggiungere, dall aula e attraverso una lavagna, il proprio luogo di origine, ha avuto un impatto emotivo decisamente positivo sui ragazzi. Insieme, abbiamo girato il mondo, dall America latina alle 16

17 Filippine. Ognuno dei ragazzi ha potuto riconoscere un luogo a lui familiare, come la propria scuola, o la piazza principale del paese ed ha avuto modo di raccontare agli altri qualcosa di sé. Soprattutto per i ragazzi di recente immigrazione, il racconto agli altri del contesto di origine e del viaggio che li ha portati in Italia resi possibili dal software citato dall insegnante e dalla navigazione, consentono di fare del laboratorio uno spazio di accoglienza, un luogo di passaggio nel quale apprendere la nuova lingua, ma sentirsi anche un po a casa. Il racconto agli altri della propria storia rende meno dolorosa la fase di sradicamento e disorientamento iniziali attraverso lo scambio con chi vive la stessa transizione e la possibilità di tessere un filo fra il qui e il là. Imparare insieme e imparare da soli: la gestione di un gruppo eterogeneo La presenza nei gruppi di apprendimento dell italiano L2 di ragazze e ragazzi che hanno livelli diversi di competenza è un fatto diffuso e largamente riscontrato anche nei laboratori di territorio realizzati nell ambito del progetto Parole e luoghi d integrazione. Come gestire l eterogeneità dei percorsi e dei bisogni? Come evitare che l input proposto sia troppo alto per alcuni e troppo basso per gli altri? L insegnante equilibrista riesce a tenere insieme situazioni e bisogni diversi se, oltre a materiali cartacei di livello diverso, può contare su strumenti e mezzi che consentono di modulare la lezione, prevedendo momenti comuni e attività individuali di autoapprendimento. I diari degli insegnanti confermano la potenzialità dei mezzi e strumenti diversi, che consentono di organizzare il gruppo in maniera flessibile, dedicando del tempo a cia- 17

18 scuno. A questo proposito,un insegnante annota: Oggi sono presenti otto studenti che hanno un livello linguistico molto diverso. Imposto quindi la lezione prevedendo una fase per tutti e attività individuali o di coppia. Rivediamo alla LIM le principali difficoltà poste dal passato prossimo in un momento di lavoro collettivo. Successivamente, si avvia il lavoro individuale e a gruppi di 2: di grammatica per i ragazzi che non hanno consolidato questi apprendimenti e di scrittura autobiografica per i due ragazzi di livello più avanzato. In questa fase l insegnante controlla i percorsi e, su richiesta, fa da consulente/tutor. Tutti i ragazzi devono svolgere, appena si sentono pronti, l autoverifica, comunicarne i risultati e commentarli con l insegnante. L insegnante non interviene, se non straordinariamente, durante l autoverifica. Osservazioni alla fine della lezione: ciascuno lavora al suo ritmo; in fase di revisione c è il sostegno collettivo o di un compagno; l insegnante è libera di dedicarsi ai casi di maggior fragilità o di compensare i più veloci, anche con proposte estemporanee, nate dagli interessi; i ragazzi si cimentano da soli con una prova non eccessivamente ardua; non ci sono praticamente perdite di tempo. Come testimonia l insegnante, ricostruire il cammino di apprendimento di ciascun ragazzo - ed è possibile farlo perché si possono memorizzare i percorsi - risulta semplice e immediato ed è una modalità che rinforza la motivazione e produce il desiderio di migliorare. Anche la correzione alla LIM dei testi (in questo caso autobiografici) scritti dai ragazzi consente a tutti di visualizzare le produzioni diverse, intervenire per segnalare errori o proporre implementazioni. In questo modo, il gruppo eterogeneo, oltre a rappresentare una situazione che richiede attenzioni diversificate e fatiche aggiuntive, può diventare una risorsa per cooperare, interagire, collaborare. 18

19 Un altro frammento di diario descrive il lavoro d aula che viene modulato seguendo ritmi diversi e integrando momenti d insegnamento rivolti all intero gruppo con attenzioni e percorsi individuali. Sono presenti 10 ragazzi. Oggi è stato un giorno conclusivo e di restituzione : tutti si sono impegnati a preparare una serie di conversazioni a gruppi di due o tre su un argomento a scelta tra quelli proposti dal corso. Solo un alunno non è riuscito a inserirsi (è ancora troppo fragile la sua competenza) e mi ha chiesto di fargli da spalla. Particolarmente interessante la performance delle ragazze, due delle quali si sono a lungo segnalate per il loro prolungato mutismo. Abbiamo ragionato sugli istogrammi di progresso dei singoli ragazzi, che hanno potuto dire la loro, e costatare che alcuni hanno fatto un solo passo (ad esempio da A1 a A2) ed altri addirittura 3 (da 0 a A2), pur raggiungendo quasi tutti il medesimo livello finale. engono poi presentati alla LIM, e letti dagli autori stessi, i testi autobiografici prodotti e corretti a più riprese dai ragazzi. La classe era attenta e un po emozionata. É stato particolarmente valorizzato il lavoro silenzioso dei più timidi e riservati, ma tutti (anch io) sono rimasti sorpresi dal risultato finale di quanto avevano prodotto... E ancora, un insegnante descrive una lezione, dedicata al tema del lavoro e del verbo al tempo futuro, che si compone di una parte comune (visione del video) e di lavoro individuale al pc. La prima parte della lezione, dopo una breve attività di brainstorming,è dedicata alla visione del filmato Che lavoro farai in plenaria con domande di comprensione e domande personali ai ragazzi su che cosa vorrebbero fare dopo gli studi. Si prosegue con esercitazioni alla LIM sul tempo futuro (morfologia e usi), utilizzando gli esempi tratti dal filmato e sempre in plenaria. Successivamente, ogni studente lavora sul proprio pc e vi è un momento finale di verifica, sia individuale che collettiva. 19

20 A scuola e anche dopo la scuola. Italiano dello studio e multimedialità Le attività di aiuto allo studio, condotte negli spazi dei laboratori multimediali, hanno ricevuto una buona risposta da parte degli studenti stranieri. Molti di loro infatti non dispongono a casa di un luogo tranquillo per preparare le lezioni e svolgere i compiti; non hanno strumenti e mezzi per approfondire e fare ricerca. La gestione di questa attività richiede tuttavia ampia disponibilità di mezzi e materiali e la capacità da parte del docente di dare risposta a domande che riguardano discipline e contenuti disciplinari diversi. Richiede anche un numero di studenti ridotto, dal momento che ognuno di loro deve poter contare su attenzioni specifiche, anche se limitate nel tempo. Gli strumenti utilizzati nelle attività di aiuto allo studio sono stati, oltre ovviamente ai testi di studio, la LIM per le spiegazioni collettive e la ricerca nel Web. Inoltre gli insegnanti hanno spesso mantenuto un contatto costante con gli studenti via mail e attraverso questo canale diretto e a distanza sono stati scambiati dubbi, domande, correzioni di testi, richieste e risposte di approfondimento. L osservazione che segue si riferisce a un attività di aiuto allo studio durante la quale sono presenti nel laboratorio sei studenti, quattro dei quali sono alle prese con i compiti di inglese e di matematica e due studentesse che devono invece lavorare su un testo poetico. In questo caso, la lezione è preceduta da un prima e seguita da un dopo. La docente di laboratorio aveva infatti ricevuto in anticipo e via mail dagli studenti i temi oggetto di studio e le loro domande e aveva inviato degli appunti in preparazione delle spiegazioni. Dopo la lezione, insegnante e studenti si accordano per scambiare ulteriori produzioni sollecitate dalle lezione, ch l insegnante s impegna a correggere e a rinviare. Chiedo loro se preferiscano che scelga io un testo poetico o se invece desiderano lavorare su un testo già affrontato in classe; decidono per l opzione numero due, in vista dell interrogazione e mi chiedono di lavorare su L infinito. Non hanno il libro di testo. J. ha portato alcuni appunti sulle figure retoriche che le avevo inviato via mail, inizia col farmi alcune domande e rispondo. Mi dicono che fanno fatica a comprendere i testi poetici, alcuni più di altri e L infinito in particolar modo. Decidiamo di affrontare L infinito, cerco tra la posta elettronica, il testo, da me semplificato, del commento alla lirica (il 28 aprile J. mi aveva scritto ed inviato il commento datole dall insegnante, perché le risultava difficile). Cerco su internet il testo de L infinito. La LIM ci consente di lavorare contemporaneamente sul medesimo testo. Iniziamo dalla lettura del testo di Leopardi, quindi lo scomponiamo in quattro parti, in quattro periodi. Mostro loro una foto recente della veduta e della siepe. Ricostruiamo insieme per ogni periodo l ordine sintattico delle parole, sostituiamo le parole più difficili con l aiuto del dizionario di italiano, esplicito il linguaggio figurato ricorrendo ad esempi (s annega, naufragar al film Titanic o all abbandonarsi alle onde facendo il morto al mare). Il lavoro sul testo viene fatto collettivamente, al termine della ricostruzione, io ripeto quanto detto e loro prendono appunti, ciascuna sul proprio foglio. Verifico che sappiano cosa s intenda per 20

21 endecasillabi sciolti, quindi passo oltre. Per integrare ed approfondire, leggiamo insieme il commento, ne sottolineiamo la parole chiave, quindi si torna al testo di Leopardi per trovare conferma di quanto si è letto. Ci salutiamo con l accordo che scriveranno la parafrasi de L infinito e cercheranno le figure retoriche in Pianto antico o in A Zacinto a loro scelta: mi invieranno poi una mail. Anche nel frammento di diario che segue, l insegnante stabilisce con gli studenti un canale di comunicazione via mail attraverso il quale questi inviano le loro esercitazioni (nell esempio seguente sull analisi del periodo) che la docente provvederà a correggere e a rinviare loro con spiegazioni, note, suggerimenti. Iniziamo a lavorare sulle differenze tra dichiarative ed oggettive, scrivo alcuni esempi e proviamo a ragionare insieme. Non incontro difficoltà e quindi passiamo alla spiegazione teorica, riprendendo quanto osservato e sottolineando gli elementi - spia : i due punti, la presenza del complemento oggetto (pronome o aggettivo dimostrativo), i verbi che introducono le oggettive... Prendo un libro, in modo che mi sia d aiuto per la spiegazione e per gli esempi, proviamo a fare qualche frase insieme. J. prende appunti. Passiamo ora alle consecutive, concessive interrogative e condizionali, lo schema di lavoro è il medesimo, esempi, ipotesi, spiegazione, ripresa delle ipotesi, esercizi. Ci imbattiamo nel congiuntivo, J. è piuttosto curiosa in proposito, mi dice di aver notato che con alcuni verbi come pensare o credere si usa una forma diversa, un po strana, non sapeva come si chiamasse, ne parliamo, ma mi ripropongo di affrontare l argomento in modo più approfondito: forme ed uso; al momento è sufficiente sia in grado di riconoscerlo e capirne il senso in contesto. Oggi diamo la precedenza all analisi del periodo. Concludiamo svolgendo parte del compito che l insegnante aveva loro assegnato. Ci accordiamo per lavorare a distanza, J. terminerà l esercizio, poi me lo invierà per posta elettronica. Ho ricevuto, sabato, la mail di J. e le ho inviato la correzione e le spiegazioni necessarie, mi ha chiesto di darle altri esercizi da svolgere, che puntualmente ha svolto ed io ho corretto. Il compito in classe è andato bene (voto 7) e l insegnante le ha fatto i complimenti. 21

22 Anche le mamme imparano al computer Nel progetto Parole e luoghi d integrazione era prevista la possibilità di organizzare nei laboratori multimediali delle iniziative di formazione linguistica rivolte alle madri degli studenti della scuola e della zona. Sono stati organizzati due corsi (nelle sedi di Cinisello e di San Donato) ai quali hanno partecipato venti donne di livello linguistico e scolastico diverso. Si è deciso di integrare il percorso d insegnamento della L2 più tradizionale - fatto di testi e lezioni - con momenti di utilizzo della LIM e di lavoro a coppie al pc. L uso delle tecnologie multimediali si è rivelato anche per le apprendenti adulte un forte elemento di motivazione, scoperta, novità. E inoltre un occasione e uno stimolo per dare avvio ad una sorta di alfabetizzazione famigliare nella quale sono i figli, indubbiamente più a loro agio con tecnologie e computer, ad accompagnare le loro madri nell uso delle macchine. Ecco due frammenti dalle osservazioni delle attività per le mamme, riferite in particolare all uso della LIM. Il lavoro collettivo e attivo che facciamo usando la LIM è molto gradito dalle principianti, anche se richiede un significativo impegno di tempo. A differenza dei ragazzi, le mamme si limitano a guardare lo schermo, come fosse la tv. Non interagiscono con la lavagna, hanno difficoltà a toccare, trascinare, abbinare ma la visione comune e dilatata delle immagini e delle parole le sollecita molto e favorisce la memorizzazione. Oggi abbiamo visto alla LIM una sequenza del film Pane e tulipani, quella in cui Rosalba viene abbandonata alla stazione di servizio e decide di andare a Venezia. Abbiamo poi fatto un lavoro sui dialoghi dei personaggi: abbinamento, ricerca lessicale, produzione di altri dialoghi 22

23 Alcune madri, fra quelle più scolarizzate e autonome, si buttano anche a lavorare al computer e fanno da tutor per quelle che non hanno dimestichezza con il pc. Grazie alla LIM con le mamme posso riprendere spesso i contenuti trattati nei giorni precedenti, facendo anche con loro un lavoro a spirale e consentendo alle assenti di ripercorrere quello che abbiamo fatto finora. L installazione del programma di italiano L2 sui computer individuali permette, nella seconda parte della lezione, alle donne più autonome e scolarizzate, di lavorare individualmente o a coppie. Le più abituate alla tecnologia sono molto felici e gratificate; le altre si buttano e ridono dei loro tentativi. Imparare e insegnare altrimenti L utilizzo di materiali e mezzi che consentono un approccio multimediale e multisensoriale all italiano L2 rendono lo spazio e il tempo dedicato all apprendimento della seconda lingua più vicini agli apprendenti, più adeguati ai bisogni e ai ritmi di ciascuno, più coinvolgenti e facilitanti la memorizzazione, la ripresa di temi, strutture e contenuti, la presa di parola. Proporre software interattivi, usare la LIM per le lezioni, navigare nel WEB per ricercare informazioni e contenuti: sono attività che permettono, come abbiamo visto, di dare risposta a bisogni linguistici - e d apprendimento, in generale - diversificati, di gestire l eterogeneità del gruppo, di coniugare attività per tutti con momenti di autoapprendimento e di approfondimento autonomo. L approccio seguito può essere variegato e integrare attività di tipo ludico con altre a carattere tutoriale o di esplorazione in rete. Qual è il ruolo dell insegnante in una situazione di apprendimento sostenuta dalla multimedialità? E un ruolo che muta a seconda delle attività proposte: ora è centrale nel momento della spiegazione e della presentazione dell input; ora occupa una posizione di affiancamento e di sollecitazione nei momenti di lavoro individuale o di coppia. A questo proposito, un insegnante scrive nel diario: Si sono formati due gruppi e gli studenti giocano alla LIM un gruppo contro l altro. 23

24 Devono formare delle frasi contenenti l aggettivo che tocca loro in sorte. L insegnante assiste e viene interpellata solo in caso di dubbio. In un secondo momento, gli studenti vengono divisi in coppie e ogni coppia deve costruire dei dialoghi con le parole date. Ogni coppia negozia e trova accordi, poi scrive i dialoghi sul pc (file che l insegnante salverà su chiavetta). L insegnante interviene quando la coppia ha dei dubbi relativi al lessico o a regole grammaticali. In entrambe le attività gli studenti sono molto attivi e coinvolti. Nella prima attività si sviluppa una competizione fra i due gruppi, che risulta positiva anche perché fra i ragazzi c è un clima positivo e di reciproco rispetto. Nella seconda attività invece si crea una forte cooperazione fra i due componenti della coppia che devono risolvere al meglio un compito comune. In attività come queste, il ruolo dell insegnante passa in secondo piano. Viene chiamato solo in caso di bisogno, per risolvere un dubbio o per avere conferma sulla correttezza di una parola o frase. A volte, mantenere il ruolo docente, passando dall uno all altro, sollecitando alcuni e invitando altri ad approfondire risulta tuttavia faticoso, come sottolinea l insegnante che ha scritto il frammento di diario che segue. L attività prevista nell ambito del potenziamento della scrittura è il riassunto di un testo scritto. La volta precedente, anche usando la LIM, abbiamo letto il testo e fatto gli esercizi di comprensione. Abbiano poi suddiviso il testo in sei parti e individuato oralmente una frase che riassumesse ogni parte. Oggi gli studenti devono scrivere le sei parti e unirle con connettivi adeguati. Lavorano in coppia sul pc. L esecuzione della consegna è molto difficile: alcuni vorrebbero scrivere tutto il riassunto senza passare per le tappe che abbiamo definito; altri sono più lenti e sono fermi ancora alla prima parte. Seguirli passando da una postazione all altra è alquanto faticoso: mentre ti fermi a lavorare con una coppia, l altra coppia sta forse navigando su internet per i fatti propri. Finalmente tutti hanno scritto il riassunto in maniera guidata e possiamo ora procedere alla correzione di ogni prodotto in maniera collettiva. Ma intanto una coppia ha già spento il pc senza avere salvato il testo. Come abbiamo visto, nei laboratori multimediali di territorio, abbiamo sperimentato un approccio innovativo alla multimedialità soprattutto collegandolo a tre proposte didattiche e a tre diversi volti dell italiano L2: l insegnamento/apprendimento dell italiano L2 ad allievi NAI (neo arrivati in Italia); il potenziamento delle capacità di scrittura; l aiuto allo studio dei contenuti disciplinari diversi. Di seguito alcune attività sperimentate in laboratorio con esito positivo e riferite alle tre proposte didattiche. Attività multimediali e proposte didattiche Italiano L2 per studenti NAI utilizzo di software didattici di italiano L2 di livello iniziale lezioni con la LIM attività di auto-apprendimento individuali con la LIM o al pc lavoro in coppia al computer o alla LIM utilizzo da parte degli studenti di macchine fotografiche per la produzione di imma- 24

25 gini da utilizzare nel corso produzione di video tutoriali da parte degli studenti italiani e stranieri (con telefonino provvisto di videocamera) che propongono dialoghi e situazioni ricorrenti da utilizzare nel corso per integrare i materiali audiovisivi Laboratorio di scrittura presentazione di tracce e modelli di testo con la LIM analisi dei testi proposti in gruppo attività guidate e individuali di produzione di testi al computer WIKI space correzione dei testi al computer presentazione, lettura e analisi dei testi prodotti dagli studenti con la LIM Attività di aiuto allo studio ricerca di informazioni nel WEB attività di lettura e comprensione di testi di studio anche utilizzando la LIM scambio via mail tra gli studenti e il docente (richieste, invio di testi, correzioni...) La sperimentazione condotta nei cinque laboratori multimediali di territorio ha dato risultati postivi, sia in termini di apprendimento degli studenti stranieri, sia come ricaduta rispetto alle modalità di insegnamento/apprendimento della seconda lingua. In un ambiente dedicato, ricco di stimoli e materiali diversi, si può prestare maggiore attenzione ai bisogni e alle necessità di ciascuno, utilizzare meglio il tempo, consentendo a chi è in grado di farlo di procedere e a coloro che necessitano di soste e revisioni di potersi fermare e approfondire. La lingua appresa con la LIM, il computer e software innovativi ed efficaci risulta anche più viva, immediata, divertente. Entra e trova posto grazie a porte e canali diversi: l ascolto e la visione, il tatto e il gioco, la scoperta e la ricerca Ma naturalmente sempre e comunque grazie alla relazione: fra gli apprendenti e l insegnante, in presenza e - lo abbiamo visto - anche a distanza; fra le ragazze e i ragazzi del gruppo; nei momenti delle esercitazioni comuni e dello studio individuale; nei momenti della sana competizione e della ancor più sana cooperazione. 25

26 26

27 Un laboratorio di italiano L2 (punto zero): spazio, tempi e modalità di lavoro Maria Frigo 27

28 Il punto zero tra parentesi che nel titolo compare accanto alla sigla L2 è per esplicitare fin dall inizio la forte caratterizzazione multimediale ma anche le potenziali novità che i laboratori multimediali possono introdurre nella didattica dell italiano come seconda lingua. Si tratta di una metafora che richiede una rapida spiegazione. L espressione web 2.0 è usata per indicare uno stato di evoluzione del web, cioè dello spazio elettronico di internet destinato alla pubblicazione di contenuti multimediali come testi, immagini, video o audio. La differenza rispetto alla situazione precedente del web è proprio la nuova e marcata interattività tra la rete e le persone che la utilizzano. Mentre in precedenza la costruzione di un sito e l aggiunta di materiali sul web richiedevano competenze tecniche e erano perciò riservate a esperti, oggi chiunque è potenzialmente in grado di pubblicare propri contenuti e di farlo con una veste grafica accattivante. Ciò è particolarmente vero per i nativi digitali, cioè per i ragazzi che, nati dopo la metà degli anni novanta, hanno convissuto da sempre con le tecnologie applicate al quotidiano e le utilizzano per costruire il loro spazio di relazione con il mondo. Come mostreranno le esperienze didattiche presentate nei prossimi capitoli, insegnare e apprendere l italiano L2 nel laboratorio multimediale non vuol dire solamente usare strumenti e tecniche multimediali, ma può incidere anche sul modo di apprendere la lingua e sulla relazione tra docenti e apprendenti. Per questo L2 punto zero. 28

29 Che cosa è necessario per attrezzare un laboratorio multimediale di italiano L2? Gli spazi fisici e le dotazioni tecniche presenti nelle scuole possono essere diverse, ma in generale sarebbe auspicabile avere a disposizione un aula attrezzata con gli strumenti informatici e la possibilità di utilizzarli stabilmente e costantemente durante le attività didattiche di italiano L2. Una dotazione standard del laboratorio potrebbe essere simile a quanto elencato. LIM (lavagna interattiva multimediale) con software di gestione e PC dedicato. notebook o netbook in numero sufficiente per poter lavorare singolarmente o in coppia. connessione a internet software specifico di italiano L2 risorse e materiali informatici (sitografie, chiavi USB, memory card)...e anche i tradizionalissimi quaderni, libri, penne. Con la LIM e il computer in classe La LIM è una superficie sulla quale cui è possibile scrivere, disegnare, inserire immagini e testi, riprodurre video o animazioni. I contenuti elaborati sulla lavagna potranno essere salvati, archiviati, ripresi e modificati successivamente. Le competenze tecniche richieste per utilizzare la LIM sono competenze di base (usare programmi di scrittura, aprire e salvare file, usare il web) e, come per tutta la tecnologia quotidiana, facilmente acquisibili mediante l uso degli strumenti stessi. Nella didattica in classe la LIM permette di visualizzare un contenuto collettivamente e in grande formato. Questa è una prima e importante differenza rispetto alla fruizione individuale degli stessi contenuti, quando si è fisicamente insieme in classe ma lo sguardo di ognuno deve poi andare a un libro (o anche a un personal computer o e-book reader). Una seconda importante differenza rispetto a una lezione più tradizionale è data proprio dalla possibilità di integrazione multimediale e di utilizzo dei diversi canali sensoriali. I concetti possono così essere presentati e compresi attraverso immagini, animazioni, schematizzazioni oltre che attraverso le parole dell insegnante. Nell apprendimento della lingua ci si avvicina a una situazione naturale, dove la lingua parlata o scritta è parte di un contesto. Una terza caratterizzazione della didattica con la LIM è la spiccata interattività, sia per la possibilità anche fisica di interagire con la lavagna, sia per la personalizzazione di tutti i contenuti, sia per la possibilità di accedere alle risorse del web. Avere a disposizione anche una serie di computer (notebook o netbook) permette di articolare e personalizzare i momenti di lavoro dei singoli alunni. Si possono così organizzare attività differenti per singoli o gruppi di alunni (ricerche di informazioni, esercitazioni, scrittura, ) e individualizzare i percorsi. 29

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