La prevenzione dei tumori femminili in Italia: il ricorso a pap test e mammografia Anni
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- Gianluigi Ferrari
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1 4 dicembre 2006 La prevenzione dei tumori femminili in Italia: il ricorso a pap test e mammografia Anni Ufficio della comunicazione Tel Centro di informazione statistica Tel Con l indagine multiscopo Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari l Istat raccoglie informazioni presso i cittadini sullo stato di salute, alcuni fattori di rischio per la salute, il ricorso ai servizi sanitari e ai principali strumenti di prevenzione. Il campione complessivo dell indagine, che comprende circa 60 mila famiglie, è stato ampliato (erano 24 mila famiglie) a seguito di una convenzione cui partecipano Ministero della Salute, Istat e Regioni. L ampliamento è stato possibile grazie al contributo del Fondo Sanitario Nazionale su mandato della Conferenza Stato-Regioni. L incremento della numerosità campionaria è finalizzato a soddisfare i bisogni informativi a livello territoriale e consentire stime regionali e sub-regionali utili alla programmazione sanitaria locale. I dati qui presentati hanno l obiettivo di fornire un quadro d insieme sulla diffusione della prevenzione femminile mammografia e pap test in Italia riguardo ai tumori al collo dell utero e al seno. Sono inoltre delineati i principali profili delle donne che fanno ricorso alla prevenzione e alcuni confronti con le indagini svolte nel 1994 e nel Recentemente molte Regioni hanno attivato programmi di screening cervicale e mammografico basandosi su indicazioni elaborate in ambito Nazionale 1 e su linee guida generali europee 2 e dell Organizzazione Mondiale della Sanità. Inoltre l inserimento di programmi di screening oncologici organizzati tra i Livelli Essenziali di Assistenza ha contribuito a dare un ulteriore impulso allo sviluppo di queste iniziative 3. I programmi di screening mammografico hanno come target le donne di anni che dovrebbero effettuare i controlli con una periodicità biennale, mentre il pap-test è raccomandato per le donne di anni, con una periodicità triennale. Sul sito è disponibile una nota informativa con la metodologia dell indagine. Informazioni e chiarimenti: Servizio Struttura e Dinamica Sociale Via Ravà, 150 Roma Emanuela Bologna tel I principali risultati Negli ultimi 10 anni si è assistito in Italia ad una crescente diffusione di comportamenti preventivi tra le donne nei confronti dei tumori al seno e al collo dell utero. Se si considera la popolazione target per lo screening cervicale (donne di anni), si stima siano 11 milioni 600 mila le donne che nel hanno fatto ricorso almeno una volta nel corso della vita ad un pap test in assenza di disturbi o sintomi (pari al 70,9% della popolazione femminile della stessa età). Dal 1994 al l incremento complessivo nel ricorso al pap test è pari al 14,5%, distribuito in tutte le fasce di età ma più elevato tra le donne di anni (+29,2%) e meno tra le giovani fino a 34 anni (+9,2%). Dal ad oggi l incremento risulta molto più contenuto (+3,2%) e riguarda esclusivamente le adulte di 45 anni e più ed in modo particolare le donne di anni (+13,5%).
2 Grafico 1- Donne di anni che in assenza di sintomi o disturbi si sono sottoposte a pap test. Anni 1994, e (per 100 donne della stessa classe di età) Valori percentuali 90,0 85,0 80,0 75,0 70,0 65,0 60,0 55,0 50,0 45,0 40, Classi di età Per quanto riguarda lo screening mammografico, le donne di anni che si sono sottoposte per prevenzione a questo accertamento almeno una volta nella vita sono 5 milioni 143 mila (pari al 71,0% della popolazione femminile della stessa fascia di età). Dal 1994 al l incremento complessivo nel ricorso alla mammografia è doppio rispetto al pap test ed è pari al 32,6%. L incremento rimane molto elevato anche tra il e il e si attesta al 22,2%. Sia dal 1994 al che dal al si evidenziano incrementi significativi in tutte le fasce di età e particolarmente tra le donne di anni. Grafico 2 - Donne di anni che in assenza di sintomi o disturbi si sono sottoposte a mammografia. Anni 1994, e (per 100 donne della stessa classe di età) Valori percentuali Classi di età La crescita dei controlli tramite pap test e mammografia che si osserva nell ultimo decennio è, almeno in parte, da attribuire all effetto delle campagne di screening che si sono andate consolidando su una parte del territorio nazionale. La maggiore diffusione della prevenzione ha contribuito sensibilmente a ridurre la mortalità per i tumori della mammella e al collo dell utero. In Italia il tumore della mammella costituisce tra le donne la patologia tumorale più diffusa ed è una delle principali cause di morte. L incidenza di questo tipo di tumore e la mortalità per questa causa sono più basse rispetto alla media europea, anche se si attestano su livelli leggermente più alti rispetto ad altri paesi della fascia mediterranea, come Spagna e Grecia. Nel caso del carcinoma del collo dell utero invece, l Italia si colloca in graduatoria in una posizione simile a quella di questi paesi. La maggiore diffusione degli screening di pap test e mammografia rappresenta un fattore positivo, permangono tuttavia ancora alcuni aspetti critici. Rimane infatti ancora basso il livello di copertura 2
3 dello screening del pap-test nelle fasce di età più giovani soprattutto tra 25 e 29 anni (44,5%). Il Sud continua a mantenere livelli molto bassi sia nel ricorso a pap test che alla mammografia. 2. Accesso ai controlli tramite pap test e mammografia: caratteristiche delle utenti 2.1 Pap test Sono soprattutto le donne in età compresa tra 35 e 64 anni a sottoporsi al pap test (in queste fasce di età la quota di donne supera il 70%). In particolare il ricorso al pap test aumenta fino a anni per poi diminuire nelle classi di età successive. Confrontando la situazione tra il e il emerge una crescita importante del ricorso al pap test tra le donne di anni e una sostanziale stabilità tra 25 e 44 anni. Va evidenziato che l incremento maggiore del ricorso al pap test (più del 20%) è stato raggiunto dalle donne di 65 anni e più che non rientrano nel target delle raccomandazioni nazionali e che partivano comunque dai livelli più bassi nel (39,3%). Nonostante quindi le linee guida nazionali raccomandino lo screening tramite pap test per le donne in età compresa tra 25 e 64 anni, tra le più giovani (dai 25 ai 29 anni) meno della metà (44,5%) si è sottoposto a questo tipo di controllo diagnostico. Vi ricorrono invece più di tre quarti delle donne tra i 45 e i 64 anni. Tavola 1 - Donne di 25 anni e più che in assenza di sintomi o disturbi si sono sottoposte a pap test per classi di età raccomandate dalle linee guida per gli screening, altre classi di età e ripartizione territoriale. Anni e (per 100 donne della stessa ripartizione geografica e della stessa età) RIPARTIZIONI TERRITORIALI Totale anni Altre classi età e più Italia nord-occidentale 57,5 74,0 83,0 82,1 76,3 76,9 55,3 29,0 Italia nord-orientale 67,5 79,7 85,3 89,0 78,8 81,7 63,7 37,4 Italia centrale 54,3 71,2 81,3 82,0 75,1 75,6 57,3 32,5 Italia meridionale 26,2 46,2 56,8 60,2 50,3 50,5 29,3 15,4 Italia insulare 31,8 54,4 57,7 61,2 51,7 53,3 32,5 18,4 Italia 47,4 65,7 73,9 76,0 68,6 68,7 49,3 27, Italia nord-occidentale 54,1 72,8 80,6 88,0 85,1 79,5 71,1 40,9 Italia nord-orientale 64,9 79,5 87,8 90,9 88,9 85,1 74,4 46,9 Italia centrale 53,9 70,3 80,3 86,3 83,2 78,1 68,0 43,6 Italia meridionale 22,6 40,7 56,1 65,4 59,9 52,5 38,3 21,5 Italia insulare 28,2 47,3 55,8 62,4 52,9 52,0 42,3 22,4 Italia 44,5 63,0 73,4 79,9 76,7 70,9 61,1 36,9 Le differenze territoriali sono molto accentuate: mentre nel Nord-est si riscontra, nel , una percentuale di ricorso dell 85,1%, nel Sud e nelle Isole si sottopone a pap test poco più della metà delle donne. La quota di donne che si sottopongono a pap test è molto più bassa in Calabria (47,6%), Sicilia (49,3%) e Campania (49,9%). Nel Nord si registra invece la diffusione più elevata, nel Trentino-Alto Adige (88,2%), in Valle d Aosta (86,3%), nel Friuli-Venezia Giulia (86,2%) e nell Emilia-Romagna (85,8%). Anche nel erano più o meno le stesse regioni a trovarsi nelle prime e nelle ultime posizioni della graduatoria per il ricorso al pap test. È tra le giovani che si notano le differenze territoriali più marcate: nel Nord-est la quota di donne fra i 25 ed i 29 anni che si è sottoposta ad un pap test è quasi il triplo di quella dell Italia meridionale, mentre tra 30 e 34 anni è il doppio. 3
4 Tavola 2 - Donne di anni che, in assenza di sintomi o disturbi, si sono sottoposte a pap test, per regione, ripartizione geografica e tipo di comune - Anni e (per 100 donne della stessa zona) REGIONI Piemonte 75,3 77,3 Valle d'aosta 82,9 86,3 Lombardia 78,0 80,6 Trentino-Alto-Adige 84,3 88,2 - Bolzano-Bozen 86,3 91,6 - Trento 82,4 84,9 Veneto 78,4 83,5 Friuli-Venezia Giulia 80,3 86,2 Liguria 74,4 78,1 Emilia-Romagna 85,3 85,8 Toscana 75,8 81,1 Umbria 73,5 79,1 Marche 68,9 76,4 Lazio 77,4 76,4 Abruzzo 62,9 66,3 Molise 51,7 59,7 Campania 51,0 49,9 Puglia 51,7 52,0 Basilicata 44,2 63,7 Calabria 40,1 47,6 Sicilia 52,1 49,3 Sardegna 56,5 59,6 RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Italia Nord-Occidentale 76,9 79,5 Italia nord-orientale 81,7 85,1 Italia centrale 75,6 78,1 Italia meridionale 50,5 52,5 Italia insulare 53,3 52,0 Italia 68,7 70,9 Tavola 3 Donne di 25 e più che in assenza di sintomi o disturbi si sono sottoposte a pap test per classi di età raccomandate per gli screening dalle linee guida, altre classi di età e titolo di studio - Anni e (per 100 donne con le stesse caratteristiche) TITOLO DI STUDIO Totale anni e più Laurea e diploma di scuola media superiore 45,8 66,3 79,8 82,8 80,3 70,8 63,1 39,9 Licenza media 51,8 66,8 72,8 78,1 76,0 70,6 62,9 35,3 Licenza elementare e nessun titolo 29,1 48,9 56,3 68,6 63,3 63,3 45,4 26,2 Totale 47,4 65,7 73,9 76,0 68,6 68,7 49,3 27, Laurea e diploma di scuola media superiore 45,0 65,4 78,4 86,1 85,4 72,3 75,4 48,8 Licenza media 44,4 61,4 72,5 80,2 80,5 71,7 68,5 43,2 Licenza elementare e nessun titolo 37,8 46,3 49,1 69,1 70,8 66,1 56,5 34,6 Totale 44,5 63,0 73,4 79,9 76,7 70,9 61,1 36,9 La percentuale di ricorso al pap test è più elevata tra le donne con titolo di studio più alto: effettua questo tipo di test il 72,3 % delle donne di anni laureate o con diploma di istruzione superiore contro il 66,1% delle donne con licenza elementare o nessun titolo, ciò è valido anche a parità di età. Già nel emergeva questa tendenza, tuttavia rispetto ad allora si evidenzia un incremento 4
5 nel ricorso al pap test soprattutto tra le donne con i titoli di studio più bassi che passano dal 63,3% al 66,1%. Analizzando le singole classi di età, si evidenzia che la stabilità del ricorso al pap test delle giovani è dovuta soprattutto alle donne con titolo di studio più basso (licenza media), mentre dai 45 anni in su si osserva una crescita nel ricorso sia tra le donne più istruite, sia tra quelle meno istruite. Tavola 4 Età media al primo controllo delle donne di anni che si sono sottoposte a pap test per ripartizione geografica e titolo di studio. Anni e ETA' MEDIA AL PRIMO RIPARTIZIONE TERRITORIALE Italia nord-occidentale Italia nord-orientale Italia centrale Italia meridionale Italia insulare TITOLO DI STUDIO Laurea e diploma di scuola media superiore Licenza media Licenza elementare e nessun titolo Totale Nel l età media al primo pap test è di 31 anni, ma le donne residenti nell Italia meridionale tendono ad effettuare il pap test più tardivamente, con un età media al primo controllo di 35 anni, mentre quelle residenti nell Italia Nord orientale intorno ai 29 anni. Anche nel si osservavano le stesse differenze territoriali, e dal confronto emerge che al Sud l età al primo pap test tende, seppur leggermente, ad aumentare, nelle Isole si mantiene stabile (35 anni) mentre nelle altre ripartizioni territoriali diminuisce. Le donne più istruite si sottopongono al primo pap test intorno ai 29 anni circa, mentre le meno istruite più tardivamente (intorno ai 38 anni). Rispetto alla precedente rilevazione l età al primo controllo è stabile per le donne laureate e con licenza media e si riduce di un anno per quelle con licenza elementare e nessun titolo di studio. 2.2 Mammografia Nel , il 71,0% delle donne di anni (popolazione target secondo le linee guida nazionali) ha fatto ricorso alla mammografia almeno una volta nella vita in assenza di disturbi o sintomi (nel erano il 58,1%). Gli incrementi del controllo mammografico nel quinquennio sono superiori a quelli del pap test ed aumentano al crescere dell età: da un tasso di incremento di poco più del 10% per le donne tra 50 e 54 anni si passa a circa il 20% tra 55 e 64 anni, il 40% tra 65 e 69 anni e il 50% da 70 anni in su. L incremento nel ricorso alla mammografia è significativo in tutte le regioni anche se rimangono evidenti le differenze territoriali: mentre nel Nord Est si riscontra una percentuale di ricorso dell 85,7%, nel Sud e nelle Isole poco più del 50% delle donne ha fatto ricorso ad almeno una mammografia nel corso della vita. In testa alla graduatoria delle regioni si colloca l Emilia-Romagna con l 88,4% seguita dalla provincia di Trento (87,7%), Veneto (85,4%), Bolzano (85,0%) mentre sono le regioni del Sud a presentare le quote più basse, in particolare Campania (45,8%), Sicilia (47,5%) e Calabria (48,8%). Le regioni che hanno conosciuto il maggiore incremento sono state Basilicata (31,1%), Molise (26,0%) e Lombardia (18,3%). Mentre la Calabria fa registrare un aumento del 17%, per la Sicilia (11,6%) e la Campania (7,0%) gli aumenti sono tra i più bassi. 5
6 Tavola 5 - Donne di 25 e più che in assenza di sintomi o disturbi si sono sottoposte a mammografia per classi di età raccomandate per gli screening dalle linee guida, altre classi di età e ripartizione territoriale. Anni e (per 100 donne della stessa ripartizione geografica e della stessa età) RIPARTIZIONI TERRITORIALI Totale anni e più Italia nord-occidentale 68,7 69,3 63,7 52,8 63,8 12,4 49,4 41,6 22,1 Italia nord-orientale 77,7 74,9 70,6 60,9 71,3 14,3 57,8 48,6 28,6 Italia centrale 71,5 72,4 66,6 58,9 67,4 15,9 54,2 42,8 25,1 Italia meridionale 49,7 44,3 36,7 26,2 39,8 14,4 37,8 19,5 10,6 Italia insulare 45,5 39,5 36,9 28,9 38,0 11,0 34,5 21,0 14,5 Italia 64,0 62,6 57,4 47,3 58,1 13,8 47,6 36,3 21, Italia nord-occidentale 79,2 84,1 80,1 74,2 79,5 11,5 56,7 66,9 34,6 Italia nord-orientale 85,6 86,6 86,6 83,8 85,7 14,6 61,3 72,7 39,1 Italia centrale 77,7 79,8 76,2 76,0 77,5 14,7 53,3 63,5 37,6 Italia meridionale 58,5 55,4 48,8 39,8 51,3 10,8 37,9 29,8 18,3 Italia insulare 53,3 52,0 51,2 45,7 50,7 9,5 38,0 33,9 15,2 Italia 72,2 74,2 70,9 66,0 71,0 12,3 50,4 56,0 30,9 Tavola 6 - Donne di anni che, in assenza di sintomi o disturbi, si sono sottoposte a mammografia, per regione, ripartizione geografica e tipo di comune - AnnI e (per 100 donne della stessa zona) MAMMOGRAFIA REGIONI Piemonte 62,4 75,7 Valle d'aosta 75,4 78,0 Lombardia 63,7 82,0 Trentino-Alto-Adige 72,4 86,4 - Bolzano-Bozen 75,0 85,0 - Trento 70,2 87,7 Veneto 67,2 85,4 Friuli-Venezia Giulia 66,3 78,1 Liguria 67,3 76,4 Emilia-Romagna 77,0 88,4 Toscana 71,5 81,5 Umbria 69,1 83,8 Marche 62,1 79,1 Lazio 65,7 73,2 Abruzzo 54,3 68,9 Molise 39,7 65,7 Campania 38,8 45,8 Puglia 40,1 50,9 Basilicata 37,8 68,9 Calabria 31,8 48,8 Sicilia 35,9 47,5 Sardegna 44,4 60,0 RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Italia nord-occidentale 63,8 79,5 Italia nord-orientale 71,3 85,7 Italia centrale 67,4 77,5 Italia meridionale 39,8 51,3 Italia insulare 38,0 50,7 Italia 58,1 71,0 Come nel sono le donne con titolo di studio elevato che presentano una percentuale di ricorso alla mammografia nettamente più alta rispetto alle meno istruite, anche a parità di età. Effettuano questo tipo di test il 79,3 % delle donne di anni laureate o con diploma di istruzione 6
7 superiore contro il 65,5% delle donne con licenza elementare o nessun titolo. Il tasso di incremento della mammografia nel quinquennio è maggiore tra le donne con titolo di studio basso. Tavola 7 - Donne di 35 e più che in assenza di sintomi o disturbi si sono sottoposte a mammografia per classi di età raccomandate per gli screening dalle linee guida, altre classi di età e titolo di studio. Anni e (per 100 donne con le stesse caratteristiche) MAMMOGRAFIA TITOLO DI STUDIO Totale anni e più Laurea e diploma di scuola media superiore 72,1 72,1 69,6 59,4 70,0 40,2 42,1 Licenza media 69,3 66,4 65,9 62,5 66,7 35,5 36,7 Licenza elementare e nessun titolo 56,1 58,1 53,0 42,8 51,8 36,4 24,0 Totale 64,0 62,6 57,4 47,3 58,1 37,5 26, Laurea e diploma di scuola media superiore 79,6 81,4 77,2 76,4 79,3 42,7 52,8 Licenza media 70,8 76,9 75,3 71,8 73,6 37,7 47,6 Licenza elementare e nessun titolo 65,8 68,4 67,0 61,8 65,5 31,9 36,1 Totale 72,2 74,2 70,9 66,0 71,0 39,4 39,2 L età media al primo controllo è pari a 46 anni; per le donne del Nord-est è di 45 anni, mentre per le donne del Sud e delle Isole sale rispettivamente a 47 e 48 anni. Le donne più istruite si sottopongono alla prima mammografia intorno ai 44 anni, mentre le meno istruite più tardivamente intorno ai 48 anni. Tavola 8 - Donne di anni che si sono sottoposte a mammografia per età media al primo controllo e titolo di studio. Anni e ETA' MEDIA ALLA PRIMA MAMMOGRAFIA RIPARTIZIONE TERRITORIALE Italia nord-occidentale Italia nord-orientale Italia centrale Italia meridionale Italia insulare TITOLO DI STUDIO Laurea e diploma di scuola media superiore Licenza media Licenza elementare e nessun titolo Totale Periodicità nell esecuzione dei controlli Particolare rilievo ha la propensione a sottoporsi più volte nella vita agli screening tramite pap test e mammografia e la periodicità con la quale tali controlli sono effettuati. Tra le donne di anni che si sono sottoposte ad un pap test in assenza di disturbi o sintomi, l 82,5% ha fatto ricorso all'esame diagnostico più di una volta nella vita, dato positivo perchè in crescita rispetto alla precedente rilevazione in cui si attestava al 79,7%. Dal punto di vista territoriale emerge che rispetto al , la crescita dei controlli successivi al primo è diffusa in tutte le regioni, ma tale crescita è avvenuta prevalentemente nei comuni della periferia dell area metropolitana e nei comuni di media e piccola dimensione. 7
8 Fra quante hanno ripetuto il controllo, una quota molto elevata di donne, pari all'87,2%, lo ha eseguito almeno ogni tre anni. Tuttavia mentre secondo le linee guida il test dovrebbe essere effettuato con una periodicità triennale, solo il 13,7% ha rispettato tale periodicità, mentre il 34,2% ha fatto ricorso al pap test ogni due anni e addirittura il 39,3% con una frequenza di una o più volte l'anno. Inoltre una quota non trascurabile di donne pari al 12,8% ha eseguito i controlli con una cadenza superiore ai tre anni e quindi troppo raramente. Rispetto alla passata rilevazione, si assiste ad una diminuzione nella quota di donne che effettuano il test con una frequenza eccessiva o troppo sporadica e ad un aumento di chi rispetta la periodicità raccomandata. Tavola 9 - Donne di 25 anni e più secondo la periodicità con cui hanno eseguito il pap test per classi di età raccomandate per gli screening dalle linee guida e altre classi di età - Anni e (per 100 donne con le stesse caratteristiche) Almeno una volta all'anno Ogni due anni Ogni tre anni Oltre i tre anni Totale ,2 29,5 8,4 7,0 100, ,8 30,1 10,3 9,9 100, ,9 30,5 10,3 13,3 100, ,2 31,5 10,2 15,0 100, ,2 30,0 12,0 20,8 100,0 Totale anni 44,4 30,6 10,5 14,5 100, ,2 28,2 12,5 29,1 100,0 75 e più 24,2 24,2 12,7 38,9 100, ,0 35,4 9,0 5,5 100, ,1 33,9 13,4 8,7 100, ,0 33,5 14,7 11,7 100, ,1 33,9 13,5 13,6 100, ,1 35,0 13,8 17,1 100,0 Totale anni 39,3 34,2 13,7 12,8 100, ,7 32,1 14,8 25,4 100,0 75 e più 23,5 25,7 14,3 36,4 100,0 Tra le donne di anni che si sono sottoposte invece ad una mammografia, l 80,3% ha ripetuto l'esame più di una volta nella vita, in aumento rispetto al in cui raggiungeva il 70,2%. Da un punto di vista territoriale emerge che, rispetto al , la crescita dei controlli successivi al primo si è diffusa in tutte le regioni, ma gli incrementi relativi più elevati si registrano soprattutto nell Italia insulare e settentrionale. Fra le donne di anni che hanno ripetuto il test, una quota molto elevata, pari al 78,0%, lo ha eseguito almeno ogni due anni. Una donna su due (47,9%) tende a rispettare la periodicità nella ripetizione del test consigliata dalle linee guida che dovrebbe essere di una volta ogni 2 anni. Tuttavia una quota non trascurabile di donne si è sottoposta al test con una frequenza superiore a quella consigliata (il 30,1% delle donne effettua il test ogni anno), mentre è pari al 21,9% la percentuale di donne che effettua i controlli mammografici con una cadenza superiore ai due anni. 8
9 Tavola 10 - Donne di 25 anni e più secondo la periodicità con cui hanno eseguito la mammografia, per classi di età raccomandate per gli screening dalle linee guida e altre classi di età - Anni e (per 100 donne con le stesse caratteristiche) MAMMOGRAFIA Almeno una volta all'anno Ogni due anni Ogni tre anni Oltre i tre anni Totale ,3 40,6 9,6 14,4 100, ,1 38,0 12,0 14,9 100, ,6 42,9 9,7 17,8 100, ,0 36,8 10,3 20,9 100,0 Totale anni 33,3 39,8 10,4 16,5 100, ,2 28,7 11,4 17,7 100, ,9 38,0 11,1 13,9 100, ,0 38,4 14,0 22,6 100,0 75 e più 27,4 30,6 14,5 27,5 100, ,7 43,1 8,7 11,4 100, ,2 48,1 10,0 10,6 100, ,2 52,8 10,4 11,5 100, ,0 48,3 11,9 13,8 100,0 Totale anni 30,1 47,9 10,2 11,7 100, ,6 36,6 11,8 12,0 100, ,0 38,4 9,3 11,2 100, ,8 44,3 14,0 18,0 100,0 75 e più 24,3 32,5 13,8 29,4 100,0 Se si considerano soltanto le donne di anni, che, stando alle indicazioni raccomandate, dovrebbero effettuare periodicamente entrambi i controlli, la maggior parte (66,0%) ha fatto sia il pap test che la mammografia, l 11,8% solo il pap test, il 6,6% solo la mammografia ed il restante 15,6% non ha effettuato nessuno dei due controlli. Rispetto al si registra un incremento percentuale del 20% della quota di donne che effettuano entrambi i controlli mentre un decremento di circa il 30% di chi non effettua nessuno dei due controlli. Grafico 3 - Donne di anni secondo i controlli di pap test e mammografia. Anni e (per 100 donne con le stesse caratteristiche) 55,0 66, ,5 16,0 11,8 6,4 6,6 15,6 sia pap test che mammografia solo pap test solo mammografia né pap test né mammografia 9
10 Tra le donne di anni che si sono sottoposte sia a pap test che a mammografia, il 78,3% ha ripetuto entrambi i controlli più di una volta (nel erano il 69,7%) e di queste il 74,2% ha effettuato entrambi i controlli entro i tempi previsti (nel erano il 70%). Rispetto al sembra crescere dunque in questa fascia di età il rispetto della periodicità raccomandata per queste tipologie di screening. 4. Modalità di accesso ai controlli nelle fasce di età raccomandate Considerando l ultimo pap test, il 41,3% delle donne di anni lo ha eseguito di propria iniziativa mentre il 26,8% su consiglio di un medico specialista. Inoltre, una quota significativa di donne dichiara di averlo effettuato su invito di una struttura sanitaria pubblica nell ambito di un programma di screening (20,1%). A sottoporsi ad un pap test di propria iniziativa, sono di più le donne adulte di anni (43,9%) e le laureate e diplomate (44,8%). Le donne più giovani di anni lo hanno effettuato in misura maggiore rispetto alle altre su consiglio di un medico specialista. L invito di una struttura pubblica nell ambito di un programma di screening viene più spesso dichiarato dalle donne adulte di anni e dalle meno istruite. Da un punto di vista territoriale sono soprattutto le donne dell Italia Nord-orientale (35,6%) e Centrale (24,4%) a dichiarare di aver effettuato l ultimo pap test su invito di una struttura pubblica nell ambito di un programma di screening, mentre nel Sud e nelle Isole la quota di donne che effettua un pap test nell ambito di un programma di screening non raggiunge il 10%. In queste aree territoriali l accesso a questo strumento di prevenzione è prevalentemente basato sull iniziativa personale (44,0% nel Sud e 48,8% nelle Isole) e sul consiglio di un medico specialista (29,7% e 27,4). Nel Sud e nelle Isole, inoltre, quote significativamente più elevate rispetto al resto del paese si registrano nel ricorso al pap test su consiglio del medico generico (17,1%). Tavola 11 - Donne di anni che si sono sottoposte a pap test, secondo chi ha consigliato l ultimo pap test, per classi di età, ripartizione geografica e titolo di studio Anni (per 100 donne con le stesse caratteristiche) Su consiglio Su consiglio di Di propria Programma di un medico un medico iniziativa di screening generico specialista Altro Totale Classe di età ,2 11,2 33,1 13,5 0,1 100, ,1 9,1 34,6 15,8 0,4 100, ,9 8,8 28,4 18,8 0,1 100, ,9 11,6 25,2 20,0 0,3 100, ,5 16,3 20,8 25,9 0,4 100,0 Ripartizione territoriale Italia Nord-Occidentale 44,0 11,5 28,8 15,4 0,3 100,0 Italia nord-orientale 38,3 6,5 19,5 35,6 0,1 100,0 Italia centrale 35,7 10,3 29,4 24,4 0,3 100,0 Italia meridionale 44,0 17,1 29,7 8,8 0,3 100,0 Italia insulare 48,8 17,1 27,4 6,4 0,3 100,0 Titolo di studio Laurea - Diploma scuola media superiore 44,8 8,4 29,4 17,1 0,3 100,0 Licenza scuola media inferiore 41,2 11,7 25,8 21,1 0,2 100,0 Licenza elementare e nessun titolo 32,9 18,9 22,9 25,0 0,3 100,0 Totale 41,3 11,6 26,8 20,1 0,3 100,0 10
11 Riguardo all ultima mammografia, più di un terzo delle donne di anni l ha effettuata su invito di una struttura sanitaria pubblica nell ambito di un programma di screening (34,3%), il 29,2 di propria iniziativa, il 19% per consiglio di un medico specialista e il 17,2% di un medico generico. Il peso dei programmi di screening è dunque maggiore per la mammografia che per il pap test. Sono soprattutto le donne fino a 54 anni ad essersi sottoposte all ultima mammografia di propria iniziativa (34,9 %), mentre le ultrasessantenni e le meno istruite lo hanno effettuato in misura maggiore rispetto alla media su invito di una struttura sanitaria pubblica nell ambito di un programma di screening. L aumento del ricorso alla mammografia, più di quello del pap test, sembra essere trainato negli ultimi 5 anni dai programmi di screening sviluppati sul territorio. Ciò vale soprattutto per il Nord Est, il Centro e il Nord Ovest dove si arriva al 46,6%, al 41,0% e al 35,6% di donne che si sono sottoposte ad una mammografia nell ambito di programmi di screening. Nel Sud e nelle Isole il peso dei programmi di screening è all ultimo posto in graduatoria (14,2%) mentre l iniziativa personale è al primo posto seguita dal consiglio del medico generico e poi del medico specialista. Tavola 12 - Donne di anni che si sono sottoposte a mammografia, secondo chi ha consigliato l ultimo controllo, per classi di età, ripartizione geografica e titolo di studio Anni (per 100 donne con le stesse caratteristiche) Di propria iniziativa Su consiglio di un medico generico MAMMOGRAFIA Su consiglio di un medico specialista Programma di screening Classe di età ,9 14,8 22,6 27,4 0,3 100, ,1 16,6 19,4 33,5 0,4 100, ,9 17,2 16,6 39,9 0,4 100, ,3 20,8 16,8 37,9 0,2 100,0 Ripartizione territoriale Italia Nord-Occidentale 28,4 16,4 19,4 35,6 0,3 100,0 Italia nord-orientale 24,2 12,7 16,1 46,6 0,4 100,0 Italia centrale 23,8 14,4 20,5 41,0 0,3 100,0 Italia meridionale 39,0 25,3 21,1 14,2 0,4 100,0 Italia insulare 42,4 25,1 18,1 14,2 0,2 100,0 Titolo di studio Laurea - Diploma scuola media superiore 37,4 12,2 22,0 28,2 0,2 100,0 Licenza scuola media inferiore 30,1 16,5 20,3 32,6 0,4 100,0 Licenza elementare e nessun titolo 23,9 20,5 16,4 38,9 0,4 100,0 Totale 29,2 17,2 19,0 34,3 0,3 100,0 Considerando il tipo di struttura dove sono stati eseguiti controlli, la maggior parte delle donne di anni si è sottoposta a pap test presso una struttura pubblica o privata convenzionata (71,8%), mentre il 28,2% presso una struttura privata non convenzionata. Le giovani più spesso delle adulte si rivolgono ad una struttura privata non convenzionata. Dal punto di vista territoriale è nel Nord Est che si registra la quota massima di ricorsi ai controlli per pap test nelle struttura pubbliche o private convenzionate. Il ricorso alla struttura pubblica o privata convenzionata aumenta con l età con una parallela graduale riduzione del ricorso al privato a pagamento. Anche per effettuare una mammografia, le donne nella fascia di età raccomandata per questo tipo di screening (50-69 anni) si rivolgono soprattutto a strutture pubbliche o private convenzionate (91,7%). Soltanto una minima parte di donne si rivolge invece ad una struttura privata non convenzionata (8,3%). Si rivolgono ad una struttura pubblica o privata convenzionata in misura maggiore le donne di 55 anni e più, mentre le donne con meno di 55 anni si rivolgono più spesso ad una struttura privata non convenzionata. Per i controlli mammografici, il Nord Est e il Nord Ovest si distinguono per un maggiore ricorso alle strutture pubbliche o private convenzionate (94,1% e 93,1%), mentre nell Italia meridionale e insulare è più elevato il ricorso al privato convenzionato (10,9% e 10,6% contro 7,0%). Altro Totale 11
12 Tavola 13 - Donne di anni che in assenza di disturbi o sintomi si sono sottoposte a pap test e donne di anni che in assenza di disturbi o sintomi si sono sottoposte a mammografia per età e tipo di struttura dove è stato effettuato l ultimo controllo Anni (per 100 donne con le stesse caratteristiche) TIPO DI STRUTTURA Pubblica o privata convenzionata Privata non convenzionata Totale ,4 34,6 100, ,2 35,8 100, ,2 31,8 100, ,0 27,0 100, ,8 19,2 100,0 Totale 71,8 28,2 100,0 MAMMOGRAFIA ,2 10,8 100, ,4 8,6 100, ,8 7,2 100, ,2 5,8 100,0 Totale 91,7 8,3 100,0 Considerando congiuntamente chi ha consigliato il ricorso all ultimo controllo e il tipo di struttura dove questo è stato eseguito, sia per il pap test che per la mammografia, si osserva una quota rilevante di donne che si sono rivolte al privato non convenzionato tra quelle che hanno ricevuto indicazione da un medico specialista (rispettivamente 44,8% e 16,2%) e tra quelle che dichiarano di avere deciso di propria iniziativa (35,2% e 14,6%). L 86% e il 94,8% delle donne che hanno ricevuto un consiglio da parte del medico generico e il 100% di quelle che hanno ricevuto un invito direttamente da una struttura pubblica nell ambito di un programma di screening si sono rivolte invece ad una struttura pubblica o privata convenzionata. Tavola 14 Donne di anni che in assenza di disturbi o sintomi si sono sottoposte a pap test e donne di anni che in assenza di disturbi o sintomi si sono sottoposte a mammografia secondo chi ha consigliato l ultimo controllo e il tipo di struttura dove è stato effettuato l ultimo controllo Anni (per 100 donne con le stesse caratteristiche) TIPO DI STRUTTURA Pubblica o privata convenzionata Privata non convenzionata Totale di propria iniziativa 64,8 35,2 100,0 su consiglio di un medico generico 86,0 14,0 100,0 su consiglio di un medico specialista 55,2 44,8 100,0 Programma di screening 100,0-100,0 Altro 69,3 30,7 100,0 Totale 71,8 28,2 100,0 MAMMOGRAFIA di propria iniziativa 85,3 14,6 100,0 su consiglio di un medico generico 94,8 5,2 100,0 su consiglio di un medico specialista 83,8 16,2 100,0 Programma di screening 100,0-100,0 Altro 90,2 9,8 100,0 Totale 91,7 8,3 100,0 1 Lega Italiana per la lotta contro i tumori, Raccomandazioni per gli screening in oncologia, Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. Provvedimento 8 marzo Accordo tra il Ministro della sanità e le regioni e province autonome di Trento e Bolzano sulle linee-guida concernenti la prevenzione, la diagnostica e l assistenza in oncologia. Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. 2maggio European Commission: European Guidelines for quality assurance in mammography screening, third edition Luxembourg, 2001; D. Coleman, N. Day, G. Douglas, E. Farmery, E. Lynge, J. Philip and N. Segnan, European guidelinesfor quality assurance in cervical cancer screening. Eur. J. Cancer 29A Suppl.4, LEA; Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre
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