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1 ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE GRANDE USTIONATO (in regime di ricovero e ambulatoriale) Angela Giovanelli «I martedì dell Ordine» Parma, 15 ottobre 2013

2 Servizio attivo 24h su 24h Accesso: Dal P.S. di Parma Diretto tramite il servizio 118 Con richiesta di tutti i medici appartenenti al nostro Sistema Sanitario Nazionale

3 ORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA locale ACCETTAZIONE - Primo accesso del pz - Consulenze

4 ORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA ZONA FILTRO PER INGRESSO VISITATORI E CONSULENTI ESTERNI

5 ORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA locale BALNEAZIONE

6 ORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA locale DOCCIA CLINICA

7 ORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA STANZA MONITORIZZATA - 4 camere singole con bagno in stanza - In dotazione monitor, colonna pompe infusive e letto antidecubito

8 ORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA STANZA NON MONITORIZZATA 2 STANZE DI DEGENZACON BAGNO IN DOTAZIONE TESTATA LETTO E POSSIBILITA' DI MATERASSO ANTIDECUBITO

9 ORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA COMPARTO OPERATORIO - Presente all interno dell U.O. - Interventi con anestesista, chirurgo plastico, infermieri di sala e strumentisti, Oss

10 PRIMO ACCESSO DEL PZ USTIONATO: Valutazione ustione Necessita di NO RICOVERO? SI Medicazione, invio a domicilio e controllo ambulatorio a breve periodo Medicazione e ricovero

11 ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PZ USTIONATO: Misurazione Parametri Vitali Reperimento accesso venoso periferico Esecuzione esami ematochimici Esecuzione elettrocardiogramma Posizionamento catetere vescicale (laddove necessario) Tricotomia e medicazione Analisi dei bisogni e redazione piano di assistenza Riduzione dell ansia del paziente e dei suoi familiari

12 MEDICAZIONI AL PAZIENTE USTIONATO

13 TRATTAMENTO LOCALE DELLE USTIONI : LE MEDICAZIONI Rimozione della medicazione: parte più dolorosa di tutto il processo medicamentoso Valutare possibilità di sedazione o narcosi Se non possibile, si raccomanda all operatore una maggior cautela durante le manovre

14 Obiettivi: Il controllo dello sviluppo della flora batterica delle superfici ustionate Evitare la contaminazione esterna Agevolare l attecchimento di eventuali innesti Diminuire l incidenza di cicatrici e retrazioni cicatriziali

15 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE MODALITA DI MEDICAZIONE

16 ESECUZIONE DELLA Informare la persona che verrà medicata MEDICAZIONE Valutare il grado di autonomia Eseguire eventuale premedicazione Decidere la tipologia della medicazione

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21 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE MEDICAZIONE IN BALNEAZIONE DEL PZ INTUBATO

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23 FARMACI TOPICI UTILIZZATI CHEMIOTERAPICI ANTIMICROBICI FIBRINOLITICO SOLUZIONE ACQUOSE TRAMITE IMPACCO

24 GESTIONE INFERMIERISTICA DEL DOLORE

25 L infermiere si attiva per prevenire e contrastare il dolore e alleviare la sofferenza. Si adopera affinché l assistito riceva tutti i trattamenti necessari Art. 34 Codice Deontologico degli Infermieri

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27 SCALE UTILIZZATE NEL CENTRO USTIONI DI PARMA

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30 NURSING DELL ALIMENTAZIONE

31 NURSING DELL ALIMENTAZIONE RIVOLTA AL PZ USTIONATO: OBIETTIVO: OTTENIMENTO DI UN ADEGUATO APPORTO NUTRIZIONALE FORNIRE UNA DIETA AD ALTO LIVELLO CALORICO E PROTEICO UTILIZZARE SUPPLEMENTI NUTRIZIONALI SE NECESSARIO APPLICARE UN SNG CON SOMMINISTRAZIONE DI NUTRIZIONE ENTERALE

32 TERAPIA RIABILITATIVA

33 TERAPIA RIABILITATIVA La cura riabilitativa è compito della terapista della riabilitazione. Nel trattamento del pz ustionato la sua presenza è di assoluta necessità anche durante le medicazioni. PRECOCE PASSIVA MIRATA ALZARE IL PZ APPENA POSSIBILE E IL PIU' POSSIBILE

34 ASPETTO PSICOLOGICO Le ustioni rappresentano un evento molto stressante per il paziente e per l'intera famiglia per questo èfondamentale che tutta l'equipe svolga un ruolo di supporto durante il ricovero e prepara tutto il nucleo famigliare alla gestione del pz quando sarà dimesso

35 DOPO LA DIMISSIONE

36 DIMISSIONE DEL PAZIENTE E GESTIONE AMBULATORIALE 1/2 Superata la fase critica, stabilizzati i parametri vitali, e con i processi riparativi in via di risoluzione, il paziente può essere DIMESSO. Esistono però delle problematiche che impongono il prosieguo dei trattamenti: controllo ambulatoriale periodico delle lesioni, applicazione di prodotti topici e idratanti riabilitazione funzionale

37 DIMISSIONE DEL PAZIENTE E GESTIONE AMBULATORIALE Prima medicazione post-dimissione eseguita presso la ns struttura Educare il pz all'automedicazione (eventualmente supportata dai familiari) Indicare le precauzioni da seguire al domicilio Inviare ed indicare la persona in dimissione presso la rete di servizi extraospedalieri per permettere la continuità delle cure 2/2

38 TRATTAMENTI ESITI CICATRIZIALI Guaine/tutori elastocompressivi Unguenti/pomate Terapia riabilitativa Laser terapia

39 IN CONCLUSIONE

40 RISULTATI ATTESI FARE IN MODO CHE IL PAZIENTE POSSA: ESEGUIRE AL MEGLIO LE ATTIVITA DI VITA ACCETTARE LE EVENTUALI MODIFICAZIONI DELL ASPETTO NON PRESENTARE COMPLICANZE ESSERE RIABILITATO DALLA USTIONE

41 CONCLUSIONI ASSISTENZA AL PAZIENTE USTIONATO COMPLESSA ALTERAZIONE DI TUTTI I PROCESSI FISIOLOGICI COLLABORAZIONE INTERDISCIPLINARE TUTTI RUOTANO ATTORNO ALLA PERSONA (USTIONATA)

42 Lo STAFF del CENTRO USTIONI

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