LA GESTIONE DELLO STRESS

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1 LA GESTIONE DELLO STRESS Stre è enza alcun dubbio una delle parole più uate (o abuate) nel mondo, almeno in quello occidentale. Vi ono molti ignificati dati a queto termine, alcuni ne ottolineano primariamente l apetto picologico, altri quello fiiologico, altri quello comportamentale o ociale. In realtà, non vi è dubbio che per ben definire lo tre tutti queti apetti iano da coniderare. La definizione a cui faremo riferimento in queto capitolo (nella piena conapevolezza che può eere migliorata) è la eguente: lo tre rappreenta le coneguenze fiiologiche (o patofiiologiche), picologiche e comportamentali dell interazione tra un individuo e uno treor, coniderando quet ultimo come qualiai evento (acuto o cronico) preente nell ambiente o interno all individuo che poa eere percepito dall individuo teo, come importante, pericoloo o comunque in grado di modificare (ia negativamente che poitivamente) la propria vita. Lo tre di per è è una ripota fiiologica utile il cui obiettivo è ripritinare l equilibrio attravero procei molto complei. Queti hanno a che fare con i itemi di regolazione (10) (itema nervoo autonomo, ormonale e immunologico), vengono modulati dalla percezione individuale dell evento treante, da caratteritiche individuali (come la genetica, le eperienze paate, ecc) e dal comportamento. La natura negativa dello tre appare olo quando il riultato finale non è la capacità di adattamento, la capacità di getire l evento treante, benì quando appaiono coneguenze negative ia a livello fiico (intomi o talvolta patologie) che picologico (cambiamento dell umore, cambiamento nelle relazioni, ecc). L importante è coniderare che lo tre, cioè le coneguenze derivanti dall evento treante, dipende non olo dall evento in è ma anche (e talvolta oprattutto) dalla caratteritiche individuali, dal modo con cui tale evento è percepito e dal comportamento aunto, in modo conapevole e non. Speo, tali coneguenze, pecie quando ono negative come maleere, intomi fiici, cambiamenti relazionali, difficoltà di vario genere, diventano loro tee fonte di preoccupazione e quindi nuove caue di tre. Queto è quanto accade ad eempio a pazienti che lamentano intomatologia fiica che non trova alcuna piegazione medica tradizionale, come enazione di alterazione del battito cardiaco, diturbi gatroenterici, tanchezza ecceiva, dolori mucolari, mal di teta, ecc. La preoccupazione di una patologia nacota e il diagio derivante peo non fanno altro 45

2 che peggiorare la ituazione aggravando, in un circolo vizioo, la ripota da tre e quindi il maleere percepito. Inoltre, in condizioni treanti, la maggior parte delle perone modifica il proprio comportamento, aumendo tili di vita non alutari, come fumare di più, alimentari in modo corretto, mettere di fare attività fiica, aumere alcool o farmaci. Tali comportamenti, in realtà aunti proprio per cercare di far fronte alla ituazione treante o perché non i riece a farne a meno, e vengono quindi viti come fogo e/o gratificazione, in realtà non fanno altro che peggiorare non olo un eventuale intomatologia preente (ad eempio, difficoltà digetive, eno di gonfiore addominale peggiorati da un alimentazione corretta), ma peggiorano anche il richio di malattie croniche come quelle cardiovacolari e metaboliche (aumento del peo corporeo, dilipidemie, fumo di igaretta, edentarietà, ecc). Alcuni comportamenti aunti, quindi, proprio per far fronte alla ituazione treante, in realtà non fanno altro che peggiorare la ituazione. Come e non batae, il cambio di comportamento non riguarda olo queti apetti, ma anche apetti più tipicamente picologici e relazionali: iolamento, litigio più facile, cambio di umore, bagliata interpretazione del comportamento altrui, riduzione della performance lavorativa, riduzione delle relazioni ociali, ecc. Coneguenza diretta di queto danno è non olo un chiaro maleere picologico, ma anche, ancora una volta, la poibilità di aggiungere una nuova fonte di tre, rappreentata dal peggioramento delle capacità relazionali, dal far nacere talvolta nuovi problemi, dalla ridotta performace in generale. La reazione picologica a fattori treanti, ia acuti che cronici, è molto complea e d altro canto importante perché è proprio da ea che dipenderà poi la capacità della perona di uperare, o meglio getire, l evento treante piuttoto che entrare in un circolo vizioo che porta a un peggioramento generale. Brevemente poiamo dire che di fronte a un evento treante, a una fonte improvvia (o che è maturata nel tempo) di cambiamento (ad eempio, annuncio di cambiamento di manione lavorativa), l individuo andrà incontro a una prima fae picologica caratterizzata prevalentemente dall emotività: rabbia (o gioia e l evento è coniderato poitivo!), frutazione, eno d impotenza, di tradimento, deluione, paura, ridotta autotima, o altre emozioni, a econda ovviamente di come viene percepito tale evento e delle caratteritiche della perona e della ituazione. Le deciioni pree in queta fae e i coneguenti 46

3 comportamenti non empre ono quelli ottimali per getire la ituazione. Capita infatti di reagire alla condizione treante guidati da queta emotività che peo offuca la capacità deciionale e la capacità di trovare le riore adatte per far fronte alla ituazione. Queta prima fae, che per condizioni treanti emplici può durare pochi econdi, può invece permanere per tempi lunghiimi in altri cai, generalmente i più complei e importanti. Vicevera, e l individuo riece a non rimanere intrappolato nella ua emotività, ma a metterla da parte per laciar pazio a una fae più rifleiva, emotivamente più neutrale, ecco allora che gli arà poibile agire in modo più corretto, aumendo comportamenti certamenti più funzionali a getire la ituazione treante. È queta la fae, infatti, in cui la perona può maggiormente renderi conto del reale impatto emotivo (e anche fiico) che la ituazione treante ha u di lui: eere in grado di analizzare la realtà circotante, determinare i uoi veri obiettivi e interei, determinare le riore a dipoizione o quelle eventualmente da acquiire, renderi conto dei propri limiti. In poche parole, riprendere per quanto poibile il controllo della ituazione. Queto percoro, prima puramente picologico e poi di comportamento, non è affatto emplice, peo neceita di aiuto, ma di icuro porterà a un riultato migliore che non empre purtroppo arà quello di cancellare l evento treante, ma almeno avrà permeo di getire la ituazione. Talvolta invece può perino far coprire nuove trade, nuove poibilità mai coniderate (12) (figura 8). Figura 8. 47

4 Stre e patologie: lo tre può cauare l infarto? O altre malattie? peo ci i pone queta domanda, oprattutto quando non i trova altra piegazione all inorgenza di una determinata patologia o quando i nota che tale condizione clinica è inorta durante o ubito dopo un periodo di vita molto difficile. La ripota non è emplice, ma eite. Di icuro poiamo dire che lo tre non caua da olo malattie, ma peo, accanto alla predipoizione genetica, alle caratteritiche biologiche del ingolo individuo e al uo tile di vita, può eere un fattore precipitante. Ciò è particolarmente valido per le malattie cardiovacolari, in particolare la malattia coronarica, l infarto miocardico. Studi recenti (11) hanno infatti meo in luce una fortiima correlazione tra eventi treanti e infarto miocardico, tanto che oggi lo tre può eere coniderato un fattore di richio cardiovacolare, accanto a fumo di igaretta, ovrappeo, edentarietà, dilipidemie, diabete e ipertenione. I meccanimi alla bae di queta relazione ono di due tipi: diretti e indiretti. I primi ono rappreentati dal fatto che condizioni treanti poono, come opra ricordato, indurre alterazioni dei meccanimi di controllo dell organimo (itema nervoo autonomo, ormonale, immunologico) e quindi direttamente influenzare fattori importanti per la funzionalità del itema cardiovacolare in genere. I econdi ono rappreentati dal fatto che, come prima epoto, in condizioni di tre la perona, in modo conapevole o inconapevole, può aumere tili di vita meno alutari, come mangiare di più, cegliere cibi più ricchi di grai, ridurre l attività fiica, fumare di più, ecc. Coneguenza diretta di ciò è un aumento del richio cardiovacolare. Per quanto riguarda altre patologie, come ad eempio quelle neoplatiche, le evidenze cientifiche non hanno ancora dato una chiara dimotrazione di una relazione indipendente con lo tre, ma empre più dati tanno emergendo in tal eno (13) indicando come alcune alterazioni immunologiche, facilitate in condizioni treanti, potrebbero (empre accanto alla predipoizione genetica e alla preenza di altri fattori di richio) giocare un ruolo ignificativo. Lo tre i può miurare? La quantificazione dello tre non è affatto emplice! Si poono raccogliere informazioni relative alle implicazioni piciologiche e/o fiiologiche dello tre. Le prime vengono indagate prevalentemente tramite quetionari che raccolgono informazioni ulle poibili caue, o coneguenze, o modalità di getione dell evento treante. Sono ovviamente trumenti indiretti che poono dare un idea generale, pecie u gruppi di oggetti, ma che ovviamente rientono di importanti limitazioni legate oprattutto alla variabilità individuale. Lo tudio degli effetti fiiologici dello tre può invece eere fatto ul ingolo individuo tramite metodiche (alcune più perimentali altre più cliniche) che indagano il itema ormonale (ad eempio, doaggi di cortiolo) o immunologico (ad eempio, doaggio di citochine) o il itema nervoo autonomo. In particolare quet ultimo può eere indagato mediante una recente metodica che, partendo dalla emplice regitrazione in continuo del egnale elettrocardiografico (come fare un emplice elettrocardiogramma) e della preione 48

5 arterioa, è in grado di ottenere indici indiretti del controllo nervoo autonomo, pecialmente indici di attività impatica, di attività vagale e del controllo dei meccanimi baroriflei. In condizione di tre è infatti poibile oervare come iano predominanti indici di attività impatica (14). La figura 9 motra come un oggetto in condizione di tre cronico ia caratterizzato da un prevalente indice di attività impatica (LF = low frequency component) e da un ridotto indice di attività vagale (HF = high frequency component) ripetto al oggetto di controllo. Figura 9. SOGGETTO DI CONTROLLO SOGGETTO IN CONDIZIONI DI STRESS CRONICO 25 SIMPATICA LF HF VAGALE 8 LF SIMPATICA HF VAGALE 0 0 Come i può intervenire? La getione dello tre prevede, quando poibile, livelli d intervento: - Rioluzione o modifica dell evento treante: quando poibile è la trategia vincente. Non empre però è fattibile! - Modifica del modo con cui l evento treante viene percepito: la percezione di un evento treante varia da perona a perona. Entrano in gioco le caratteritiche picologiche, eperienziali, le apettative individuali, il ignificato che viene attribuito a quell evento, ecc. Speo è poibile modificare il modo con cui l evento viene percepito e quindi anche gli effetti di queto ull organimo. Inoltre, comprendere i meccanimi fiiologici alla bae della reazione da tre, aiuta a eliminare molte paure (malattie incurabili nacote, picopatologie, ecc) che peo aalgono i pazienti che accuano intomatologie che non vengono piegate dai normali eami eeguiti. 49

6 - Modifica del comportamento di reazione all evento treante: ogni perona reagice, in modo conapevole o non conapevole, allo tre. L eere ottopoti a tre può cambiare il modo di lavorare, di relazionari con gli altri, ecc. Speo può modificare il itema di vivere: fumare di più, mangiare di più (15), non avere più tempo per amici, per l attività fiica, ricorrere all alcol, a farmaci. Queti comportamenti non alutari frequentemente agicono negativamente ulla alute, peggiorando alcuni intomi o aumentando il richio di alcune malattie. - Azione ulle ripote fiiologiche dell organimo: il controllo delle funzioni dei notri organi è deputato a una parte di itema nervoo detto autonomo o neurovegetativo. Il cuore, ad eempio, batte in maniera automatica enza che la perona debba penarci: ciò avviene proprio grazie al itema nervoo autonomo. In realtà, però, eo è autonomo ino a un certo punto: infatti è in grado di rientire moltiimo di alcuni apetti emotivi: ad eempio, uno pavento fa battere il cuore più forte. Eventi treanti, acuti o cronici, ono coì in grado di influenzare il funzionamento dei notri organi. Tecniche di rilaamento mentale e mucolare, baate ulla regolazione del repiro, ono in grado di modulare poitivamente l eventuale alterazione del itema nervoo autonomo, migliorando la intomatologia e la getione dello tre. In alcuni cai anche l uo dell attività fiica (eercizi aerobici che permettano un riallenamento cardio-polmonare) poono ortire effetto analogo. - Modificare gli effetti ull organimo: alcuni intomi poono eere attenuati con l utilizzo di alcuni farmaci, pecie in cai in cui vi è anche una patologia organica o pichiatrica aociata che di per è può cauare o peggiorare la intomatologia lamentata. L aunzione di eventuali farmaci deve però eere getita da un medico e mai eere il riultato di una deciione peronale o del coniglio di un amico. L intervento terapeutico per la getione dello tre è molto compleo e neceita di eere peronalizzato ul ingolo individuo, in bae alle ue caratteritiche, alle eventuali altre patologie preenti, alle ue preferenze, riore, apettative, ecc. Molto peo prevede l azione contemporanea u vari livelli opra decritti. 50

7 Conigli pratici utili: avere una chiara diagnoi: conultare quindi un medico che arà in grado di capire quanto la intomatologia, il maleere, poa dipendere (o eere aociato) a patologie organiche o pichiatriche, oppure dipendente da una reazione da tre; diffidare di terapeuti che propongono rimedi che non hanno alcuna bae di reale cientificità; evitare di aumere terapie farmacologiche enza una corretta precrizione medica; nel cao ia neceario un upporto picologico, rivolgeri olo a profeioniti, meglio e eperti di problematiche relative allo tre; imparare tecniche di rilaamento mentale e mucolare; evitare di aumere tili di vita non alutare (fumare, aumere alcoolici, mangiare in modo corretto, mettere di fare attività fiica); evitare di reagire in modo bagliato guidati olo dall emotività; pori la domanda: coa poo fare IO? ; avere chiari i propri obiettivi e neceità; individuare le riore necearie per far fronte alla ituazione; vedere i propri limiti; avere una chiara e pulita viione della realtà circotante. 51

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