Strumenti per conoscere e gestire il rischio stress. Psicologi per i Popoli-Trentino
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- Marianna Angelini
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1 Strumenti per conoscere e gestire il rischio stress Psicologi per i Popoli-Trentino 12 settembre 2010
2 Quali aspetti psicologici dell emergenza? - nella conoscenza delle reazioni psicologiche degli individui e delle loro famiglie, delle comunità e delle sue istituzioni, dei soccorritori, dell organizzazione, dei mass media - nella gestione degli interventi di supporto psicologico diretto o indiretto nei riguardi di singoli, comunità e soccorritori - nella consulenza per affinare la macchina organizzativa anche in rapporto ai processi di comunicazione interna ed esterna - nella collaborazione nelle iniziative di prevenzione e di formazione dei volontari e del personale di soccorso permanente e volontario
3 Opportunità psicologiche e rischi dei volontari di soccorso della P.C. Dal punto di vista psicologico l esperienza del soccorritore volontario rappresenta: A. Una straordinaria opportunità di sviluppo e maturazione della propria persona B. Un rischio per il proprio equilibrio psicologico 3
4 A. Le opportunità psicologiche del soccorritore 1. Autostima 2. Capacità relazionali 3. Capacità di far fronte alle difficoltà 4. Risposta ai bisogni personali di tipo profondo 4
5 1. Migliora la fiducia nelle propria persona Il volontario nel portare soccorso mette alla prova la sua capacità di essere utile per gli altri attraverso le sue doti fisiche,tecniche, professionali e relazionali Il lavoro del volontario è un modo per migliorare la conoscenza di se stessi e per aumentare la propria autostima: condizioni per star bene 5
6 2. Migliora la capacità di stare con gli altri Il soccorritore volontario ha la possibilità di far parte di un gruppo, di incontrare altri gruppi e quindi di conoscere e creare relazioni con altre persone. Ciò risponde a dei bisogni fondamentali dal punto di vista psicologico e migliora le capacità dei singoli per trovare soddisfazione, sentirsi più sicuri e più apprezzati. 6
7 3. Migliora la capacità di far fronte alle proprie difficoltà Il lavoro del soccorritore è una scuola che fa crescere la capacità personale di fronteggiare le difficoltà della vita perché: mette a contatto con chi soffre di più fa vedere e fa imparare nuovi modi di risolvere i problemi fa intravvedere la speranza che ci sia qualcuno che ci dà un mano nei nostri momenti difficili 7
8 4. Risponde a bisogni personali profondi La motivazione a portare soccorso agli altri può rappresentare una risposta positiva a bisogni profondi (riparazione, colpa, riconoscimento..) che possono coesistere, se controllati, con i valori umanitari, religiosi, di solidarietà, di responsabilità sociale, di ottimismo, di senso civico, di patriottismo 8
9 Cosa significa STRESS? 9
10 Stress: un sensore del funzionamento fisico, psichico, comportamentale Lo stress, termine inglese che deriva dal latino districtia, deve la sua fortuna al medico viennese Selye ( ) che fu il primo ad applicarlo ad un modello compiuto di funzionamento fisiologico, a seguito di studi sugli animali. Stress è la risposta a-specifica di un organismo ad ogni richiesta che proviene dall ambiente esterno e ne richiede un adattamento. Risposta che Selye chiama Sindrome Generale di Adattamento che, attraverso complesse reazioni biochimiche, si svolge in tre stadi (allarme, resistenza, esaurimento), coinvolgendo in particolare il sistema nervoso, endocrino e immunitario. 10
11 Stress: un sensore del funzionamento fisico, psichico, comportamentale Gli studi di psiconeuroimmunologia successivi a Selye, hanno dimostrato che il comportamento, i disturbi affettivi, gli stili cognitivi, il sostegno sociale (psicologia) possono influenzare direttamente il sistema immunitario (biologia) rendendo l organismo vulnerabile alla malattia Oggi possiamo dare per acquisiti alcuni punti: - Il significato evolutivo della risposta di stress: lo stress è segno di vita, può esserci lo stress buono (eustress) e lo stress patologico (distress) - Le fonti di stress possono essere esterne o interne all individuo. - I fattori di stress si distinguono in fisici, psicologici, sociali, organizzativi, professionali - Le manifestazioni di stress si distinguono in segni fisici, emozionali, cognitivi, psicosociali 11
12 Cos è lo stress Lo stress è la reazione con cui ogni organismo vivente risponde alle richieste che gli arrivano dal mondo esterno e da quello interno: reazione di adattamento. Lo stress funge da sensore che rivela il consumo di energia, la temperatura, la velocità del nostro funzionamento fisico, psichico, comportamentale. 12
13 Reazione allo stress: A) Reazioni adattive B) Reazioni non adattive C) Reazioni patologiche 13
14 A. Reazioni adattive allo stress Un certo livello di stress può servire a migliorare le prestazioni del soccorritore. Le reazioni devono essere considerate normali e momentanee. Funzione protettiva : vigilanza maggiore, apprezzamento dei rischi, utilizzo di misure di sicurezza Funzione di mobilitazione : lucidità, rapidità nelle decisioni e nelle iniziative da prendere Funzione regolatrice: delle emozioni e degli affetti che vengono gestiti con maggior controllo 14
15 A. Risposta di attivazione è una reazione, comprensiva di vari cambiamenti fisiologici misurabili, che serve al corpo per prepararsi alla lotta e fuga un alto stato di attivazione è utile nelle situazione che richiedono un notevole dispendio di energia per ogni particolare compito da affrontare esiste un livello ottimale di attivazione ma se questo stato di attivazione è troppo forte o è prolungato o frequente può produrre effetti nocivi 15
16 A. Risposta di attivazione L insieme dei cambiamenti fisiologici cambia da persona a persona e da stimolo a stimolo, ma si compone di alcuni elementi base: il sangue confluisce nei muscoli e li prepara all azione battito cardiaco, pressione sanguigna, frequenza del respiro, aumentano nel sangue si ha la liberazione di alcune sostanze, es. gli ormoni, che alleviano la sensazione di dolore i meccanismi cerebrali di vigilanza sono attivati al massimo grado e i processi cognitivi si focalizzano unicamente sullo stimolo o sul pensiero che ha provocato lo stato di attivazione 16
17 B. Reazioni non adattive allo stress Agitazione: iperattività sterile Inibizione: ritardo nelle decisioni, inefficacia negli interventi Azione automatica: perdita dell efficacia del giudizio, rischio di comportamenti pericolosi Manifestazioni caratteriali: difficoltà relazionali, autoritarismo, isolamento 17
18 Stress dei soccorritori Lo stress è una reazione NORMALE ad un evento che ha caratteristiche di ANORMALITA Tutti sperimentiamo stress alcune professioni sono più esposte a sollecitazioni POTENZIALMENTE disturbanti 18
19 Cause dello stress nei soccorritori Le cause di stress possono essere molte: 1. Operative 2. Ambientali 3. Psicologiche 4. Organizzative 5. Personali 6. Caratteriali 19
20 1. Cause di stress di carattere operativo Contesto dell intervento: richiede mente sempre vigile, rapidità di decidere e fare, precisione, sovraccarico di responsabilità, fatica fisica La natura e i rischi connessi all intervento: possono causare danni fisici agli stessi operatori del soccorso L ampiezza e gravità dell intervento: Incidenti con gran numero di morti (disastro aereo-crollo di un grande edificio-grave incendio-esplosioni violente) l età delle vittime (es. bambini). Morte e ferite di compagni. Identificazione dei morti La durata dell intervento: i turni di lavoro, la fatica, la mancanza di riposo: La quantità e qualità delle attrezzature: insufficienti o troppo sofisticate 20
21 2. Cause di stress di carattere ambientale Condizioni climatiche (per freddo, caldo, pioggia, neve) Pericoli ambientali (per vapori e prodotti chimici dannosi) L organizzazione logistica per il riposo L alimentazione Il malumore della popolazione verso i soccorritori Il controllo dei mass media L eccesso di soccorritori 21
22 3. Cause di strss di carattere psicologico Ansia: consapevolezza di essere di fronte a situazioni per cui ci si sente inadeguati Colpa: scoprirsi diversi da come ci si è sempre immaginati di essere e sentirsi colpevoli di non aver salvato qualcuno Minaccia: consapevolezza di una possibile perdita di certezze valoriali, culturali, relazionali, della salute Vergogna: cosa potranno pensare gli organizzatori se non ce la faccio più 22
23 4. Cause di stress di carattere organizzativo Conflittualità all interno dell organizzazione e tra organizzazioni Difficoltà di comunicazione Percezione di scarso controllo gestionale Non chiarezza dei compiti e mutevolezza dei ruoli Termini imprecisi sulla durata Mancanza di riconoscimenti 23
24 5. Cause di stress di caratteriali del soccoritore Perfezionismo: sensazione di non aver mai fatto abbastanza, tendenza a criticarsi quando le prestazioni non sono perfette, propensione a rinunciare al riposo e allo svago pur di essere il migliore; Eccesso di controllo: preoccupazione per l impressione che si dà agli altri quando si è nervosi, disagio nel delegare agli altri parte del proprio lavoro, convinzione che ogni mancanza di controllo sia un insuccesso o un segno di debolezza; Bisogno di piacere agli altri: evitamento di certi compiti per paura di deludere, far dipendere la propria autostima dalle opinioni altrui, non manifestare sentimenti negativi per paura di dispiacere agli altri, non curare se stessi per curare gli altri; Preoccupazione di incompetenza: sensazione di non saper far bene come gli altri, di mancare di risorse intellettuali e tecniche sufficienti, di non poter mai dire di aver fatto bene il proprio lavoro. 24
25 6. Cause di stress di carattere personale Precedenti stress (conflitti lavorativi, familiari) Basso livello di preparazione personale e professionale Fallimenti in precedenti interventi Precedente trauma Reazione allo stress di altre persone significative Eccessive aspettative su di sé Basso livello di supporto familiare e sociale 25
26 Lo stress attiva sempre Reazioni fisiche Reazioni comportamentali Reazioni psicologiche ed emozionali Queste reazioni possono essere più o meno intense e perdurare nel tempo; sono diverse da persona a persona e da situazione a situazione. Non devono preoccupare: sono il segnale che il nostro cervello reagisce e si attiva in presenza di sollecitazioni esterne. 26
27 1. Alcune reazioni fisiche Aumento del ritmo cardiaco, respiro e pressione Nausea, diarrea, turbe digestive Mal di testa Sudorazione o brividi 27
28 2. Alcune reazioni comportamentali C è incapacità di riposo e distensione Si tende ad essere iper-attivi Non ci si confida in famiglia e con amici Si abusa di alcol, tabacco, droghe, farmaci Confusione, pensieri intrusivi Tensioni nelle relazioni (con i familiari, colleghi di lavoro, col gruppo degli altri soccorritori, ecc..) 28
29 3. Alcune reazioni psicologiche Tristezza, umore nero Sogni disturbati dell evento Apatia e preoccupazione per altri Sentimenti di vulnerabilità Difficoltà di concentrazione Calo dell autostima Modificazioni dell umore, irritabilità 29
30 Reazioni patologiche Il soccorritore non riesce a parlarne Allontanamento dalla famiglia Mancata concentrazione nel lavoro Frequenti congedi per malattia Allontanamento dall associazione Le reazioni perdurano oltre un mese 30
31 Burnout E la fase terminale di uno stress avvolgente, che sfocia nell apatia e nell impotenza lavorativa Componenti: Cinismo: freddezza verso il lavoro, gli utenti e i propri ideali (vs. coinvolgimento) Esaurimento: accentuazione dei sintomi psicologici e fisici di stress (vs. energia) Inefficienza: senso di inadeguatezza, peggioramento importante delle prestazioni, calo profondo dell autostima (vs. efficienza) 31
32 Post Traumatic Stress Disorder Sono 6 i criteri per una diagnosi: La persona è stata esposta ad un evento traumatico L evento traumatico viene rivissuto persistentemente Evitamento persistente degli stimoli associati con il trauma e attenuazione della reattività generale Sintomi persistenti di aumentato arousal La durata superiore a 1 mese. Il disturbo causa disagio clinicamente significativo, nel funzionamento sociale, o lavorativo o di altre aree importanti 32
33 Atteggiamenti che aiutano a prevenire i guai Accettare di avere dei limiti (non si può aiutare tutti, né essere sempre disponibili) Prendersi tempo per se stessi (fare qualcosa di piacevole e gratificante, farsi coccolare, ) Dare voce alle emozioni (piangere, gridare, parlare di quello che si prova, ) Non nascondere il disagio che si prova (non vergognarsi di provare dei sintomi ma parlarne con altri e chiedere aiuto) 33
34 Meccanismi di regolazione dello stress nel soccoritore Formazione, professionale, tecnica, organizzativa e di gestione dello stress Utilizzo delle esperienze Forte motivazione rispetto alla positività del lavoro da compiere Sostegno alla funzione protettiva che assume il gruppo sia nella componente gerarchica che nella coesione e complementarietà delle competenze, attraverso un progetto di gruppo organizzato Definizione chiara di compiti, responsabilità, riposi Logistica Valorizzazione dell immagine positiva dell operatore Riconoscimento Sostegno psicologico al gruppo e ai singoli 34 Presenza a chiamata di uno psicologo
35 Come aiutare i soccorritori 1. Prevenire 2. Intervenire rapidamente 3. Seguire e controllare nel tempo 35
36 1. Prevenire lo stress - cosa fare prima dell'intervento - (In)formarsi (sui fattori di stress, sui sintomi, sulle tecniche di controllo, sul riconoscimento delle manifestazioni dello stress..) Esercitarsi ad esprimere le emozioni (conoscenza delle reazioni personali e collettive) Concedersi pause di benessere (dieta, riposo, svago, ) Riconoscere i comportamenti inadeguati (abuso di farmaci, alcol, droga ) 36
37 2. Intervenire rapidamente - cosa fare durante l'intervento - Ruotare il personale di soccorso Predisporre momenti di confort e cura, (es. Avere un posto dove riposarsi lontano dallo scenario, mangiare..) Prevedere per obbligo periodi di riposo o interruzioni brevi durante l intervento (riposo di minuti ogni 2 ore di intervento) Offrire sostegno emozionale Organizzare riunioni di debriefing 37
38 3. Seguire e controllare - cosa fare dopo l'intervento - Predisporre momenti di consultazioni individuali, di gruppo (debriefing psicologico) Aiutare a capire le reazioni che si ha avuto durante l'intervento e inserirle nel quadro delle reazioni degli altri Accettare un normale processo di decantazione delle emozioni ed eventualmente chiedere il supporto di uno specialista 38
39 Psicologi per i Popoli -Trentino a cura di: dott.ssa Manuela Boni per informazioni: 39
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