Bilancio Ambientale 2005

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1 Bilancio Ambientale 2005

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3 Bilancio Ambientale 2005

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5 Premessa 6 L azienda in sintesi 7 Il processo di produzione 16 Le infrastrutture 20 Rai Way e l'ambiente 24 Le emissioni elettromagnetiche 30 Rai Way e le emissioni elettromagnetiche 36 Gli altri impatti ambientali 44 Gestione del rischio 52 Obiettivi di miglioramento 56 Allegati 58

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7 Premessa 6 1 L azienda in sintesi La storia I valori La missione La politica aziendale e gli obiettivi strategici Principali dati economico - patrimoniali La struttura organizzativa I servizi offerti I mercati di riferimento 13

8 Premessa Le aziende, che hanno maturato consapevolezza del ruolo che svolgono nel contesto sociale, economico e territoriale in cui operano, non possono considerare gli effetti delle proprie attività solo nell ambito del perseguimento di logiche interne e di risultati economico - finanziari, ma devono sempre più aprirsi al confronto con l esterno. Le aziende più evolute si fanno carico di responsabilità ed impegni etici verso la collettività in relazione agli impatti conseguenti alle proprie azioni e alla loro operatività. Su questi temi, molte aziende hanno avviato progetti di comunicazione verso tutti quei soggetti interessati o coinvolti a vario titolo: cittadini, categorie sociali, associazioni, enti pubblici, amministrazioni, altre aziende ecc. Questa prima edizione del Bilancio Ambientale di Rai Way nasce quindi con l intenzione di rendere noti gli impatti e gli aspetti ambientali, connessi all operatività di Rai Way, a tutti questi soggetti che, per motivi diversi, ne hanno interesse: ovvero i portatori di interesse o stakeholders. Rai Way Spa è una società del Gruppo RAI. Le attività del Gruppo si rivolgono ad una platea di utenti tale da corrispondere in pratica all intera popolazione nazionale. In ragione di questo, Rai Way non si esime dal tenere in grande considerazione la comunicazione esterna e la trasparenza delle sue operazioni. Rai Way Spa opera nel settore della trasmissione e della diffusione di segnali radio televisivi con una presenza capillare di infrastrutture sul territorio nazionale; per queste ragioni, il tema delle emissioni elettromagnetiche non ionizzanti (NIR) risulta, in questo rapporto ambientale, trattato con particolare attenzione.

9 Bilancio Ambientale L azienda in sintesi 1.1 La storia Rai Way Spa (o per semplicità Rai Way), è una società del Gruppo RAI ed è controllata da RAI Radiotelevisione Italiana Spa (RAI). Rai Way inizia l attività il primo marzo 2000 a seguito del conferimento da parte di RAI del ramo d azienda Divisione Trasmissione e Diffusione che comporta il trasferimento sia del personale con la propria esperienza e competenza sia dei beni materiali, degli impianti e delle infrastrutture. Rai Way, grazie alla storica esperienza di RAI nei campi delle telecomunicazioni e del broadcasting, si afferma da subito come il primo operatore nell ambito broadcast in Italia. RAI e le società facenti parte del Gruppo sono i protagonisti della storia radiofonica e televisiva in Italia sia in termini di produzioni sia in termini di contenuti tecnologici resi possibili, in tutti questi anni, dalla presenza di una capillare rete di trasmissione e diffusione del segnale audio-video prodotto su tutto il territorio nazionale e supportato dalla professionalità del proprio personale. Questo bagaglio è stato tramandato ai tecnici e al personale che oggi costituiscono Rai Way I valori Rai Way ispira la propria azione, e quindi le scelte e gli obiettivi aziendali, avendo come principi di fondo i seguenti valori aziendali: 2 > grande attenzione alla qualità del servizio offerto > orientamento all innovazione e alle nuove tecnologie > predisposizione ad instaurare e consolidare con clienti e fornitori relazioni di scambio e cooperazione > impegno continuo nel rispetto dell ambiente. Rai Way è infatti impegnata nella ricerca e nell utilizzo di tecnologie e apparecchiature sempre più innovative che possano garantire significativi livelli qualitativi di servizio ai clienti e che siano rispettose dell ambiente circostante e della cittadinanza. 1 Nell Allegato A vengono riportate le principali tappe storiche che hanno portato all affermazione di RAI e quindi alla costituzione di Rai Way. 2 Tratti da Company Profile di Rai Way Spa.

10 L azienda in sintesi La missione La missione, che è la definizione dello scopo generale di una organizzazione o, in altri termini, la ragione per cui essa esiste, viene così identificata di Rai Way: Diventare il provider italiano di infrastrutture e servizi di rete per i broadcaster e per gli operatori di telecomunicazioni La politica aziendale e gli obiettivi strategici Rai Way eroga un servizio a diffusione capillare sul territorio nazionale, svolgendo un attività ad alta valenza pubblica. Per questo Rai Way pone una rilevante attenzione verso la cittadinanza, verso gli utenti e al rispetto del territorio. La politica aziendale e gli obiettivi strategici di Rai Way sono coerenti ai valori e alla missione che la società si è data. In particolare la politica gestionale di Rai Way cerca di dare risposte equilibrate ad aspetti tra loro contrastanti: > le richieste del mercato > l utilizzo dei dispositivi tecnologici > la soddisfazione degli utenti > la riduzione degli impatti ambientali derivanti dall esercizio delle proprie infrastrutture. I principi di base sopra enunciati e l impegno per rispettarli, rappresentano gli obiettivi fondamentali e prioritari di Rai Way. L azienda è in continuo confronto con la controllante RAI da cui recepisce le linee guida strategiche e verso cui si impegna a mantenere costanti livelli qualitativi del servizio. Per quanto riguarda gli obiettivi contingenti, va rilevato l impegno di natura tecnologica, come riportato negli ultimi rapporti annuali di Rai Way, di partecipare sin dal primo momento allo sviluppo del digitale terrestre in Italia per garantire alla RAI, ed al servizio pubblico, la copertura e la diffusione delle tecnologie di broadcasting digitali. In quanto La Televisione Digitale Terrestre (DDT) si propone come una svolta epocale per il settore televisivo in termini di innovazione tecnica, ampliamento degli spazi editoriali e creazione di un rapporto interattivo tra l utente e il canale. 3 Da Rapporto Annuale 2004 di Rai Way Spa. 4 Con il termine provider si intende un fornitore o un erogatore di servizi e per broadcaster si intendono le aziende radiotelevisive e altre aziende che trasmettono e diffondono segnali televisivi, radio e dati.

11 1.5 Principali dati economico - patrimoniali Per fornire la dimensione dell operatività di Rai Way vengono forniti i principali dati gestionali dell ultimo triennio ( ) Dati economici (milioni di euro) Ricavi delle vendite e delle prestazioni Valore aggiunto Risultato operativo Utile (perdita) del periodo Valori patrimoniali e finanziari (milioni di euro) Immobilizzazioni materiali nette Patrimonio netto Indebitamento finanziario netto Dati gestionali (n dipendenti) Organico medio nell'anno Da Relazione e Bilancio di Rai Way Spa degli anni in esame.

12 Investimenti Totali nel 2005: 33 milioni di euro, di cui: milioni di euro digitale terrestre 15,7 rinnovo apparati, infrastrutture e strumentazione 9,3 iniziative RAI 3,8 progetti pluriennali per adeguamenti infrastrutturali normativi 2,2 razionalizzazione della rete radiofonica in O.M 2,0 Percentuali di investimento % Digitale terrestre 28% Rinnovo apparati, infrastrutture e strumentazione 12% Iniziative RAI 7% Progetti pluriennali per adeguamenti infrastrutturali normativi 6% Razionalizzazione della rete radiofonica in O.M

13 Bilancio Ambientale La struttura organizzativa Rai Way ha adottato un modello organizzativo basato su una specifica suddivisione di ruoli e responsabilità che garantisce efficienza nell erogazione del servizio, rapidità di intervento, anche nelle situazioni di emergenza. Il personale di Rai Way è composto da circa 700 unità suddivise in diverse Unità Organizzative. Tra queste quelle più rilevanti ai fini della gestione degli impatti ambientali dell azienda sono: > Qualità e Soddisfazione del Cliente (QSC) - ha il compito, tra gli altri, di gestione degli aspetti relativi al controllo delle emissioni elettromagnetiche. Il personale dell azienda risulta distribuito su tutto l ambito nazionale: l 80% di esso è impegnato in attività legate al territorio. > Ingegneria (I) - ha la responsabilità di progettare e realizzare le infrastrutture aziendali per la produzione dei servizi offerti. > Gestione Reti (GR) - è responsabile dell Esercizio e manutenzione delle reti di diffusione e di trasporto delle rilevanti infrastrutture aziendali.

14 L azienda in sintesi I servizi offerti L attività principale di Rai Way si esplica principalmente nell erogazione dei servizi di trasmissione e diffusione dei segnali radiofonici e televisivi sull intero territorio nazionale e all estero, in quanto operatore tecnologico di rete per il Gruppo RAI. Rai Way risulta parte attiva in ogni fase di sviluppo della rete: progettazione, individuazione dei siti, realizzazione, manutenzione. In particolare la gamma di servizi offerti da Rai Way comprende: > I servizi di trasmissione, erogati attraverso la rete Waynet (vedi par. 3.1), consistono nella messa a disposizione di ponti radio fissi e mobili, in collegamenti in fibre ottiche, in circuiti in cavo coassiale per il trasporto di segnale video/audio e nel noleggio di ponti radio per servizi occasionali. Si possono suddividere in: - contribuzione, ovvero lo scambio di programmi (per il cliente RAI) tra le sedi territoriali ed i Centri di Produzione di Roma, Milano, Torino e Napoli come importante supporto all attività editoriale delle reti televisive e delle testate giornalistiche dei broadcaster italiani e stranieri; - distribuzione, ovvero il trasporto dei programmi radiofonici e televisivi, nazionali e regionali, a tutti i centri trasmittenti ovvero i centri primari di diffusione, dai quali si sviluppa la rete di diffusione; - trasporto di fonia e dati sia correlati ai programmi del cliente RAI e sia per servizi interni aziendali. > I servizi di diffusione consistono nella diffusione di segnali audio e video attraverso le reti terrestri e satellitari in Italia e all estero, con tecnica analogica e/o digitale. > Tower Rental ( Ospitalità impianti ) è la concessione a terzi dell uso di spazi presso le infrastrutture di rete di Rai Way per installazioni di apparecchiature elettriche e radioelettriche. > Network Services, consistenti nella valutazione radioelettrica e nella acquisizione dei siti, nella pianificazione e progettazione ecocompatibile di reti terrestri e satellitari e nella realizzazione e gestione degli impianti e delle reti. Si tratta quindi dell erogazione di servizi di consulenza ingegneristica, di valutazione dell impatto elettromagnetico e di formazione tecnica.

15 Bilancio Ambientale I mercati di riferimento I servizi di Rai Way sono indirizzati verso due principali mercati/clienti di riferimento: Suddivisione percentuale del fatturato di clienti business per tipologia di servizio 60% Tower Rental > al Gruppo RAI e sono costituiti dalle prime due categorie di servizi: la trasmissione e la diffusione del segnale radiotelevisivo in Italia e all estero; > ai clienti terzi (operatori nell ambito delle telecomunicazioni detti broadcaster, enti della Pubblica Amministrazione, grandi aziende private) e consistono nell erogazione delle quattro categorie di servizi sopra evidenziate (vedi par.1.7). 27% Diffusione 11% Trasmissione 2% Network Services

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17 2 Il processo di produzione Il processo di erogazione del servizio 16 La generazione del segnale L attività di contribuzione L attività di distribuzione e di diffusione 2.2 La diffusione nazionale La diffusione televisiva digitale terrestre (DVB-T) 17

18 Il processo di produzione 16 2 Il processo di produzione 2.1 Il processo di erogazione del servizio La generazione del segnale Il processo di erogazione dei servizi di trasmissione e diffusione ha origine, in linea generale, dalla generazione del segnale da parte della capogruppo Rai tramite i quattro Centri di produzione di Roma, Milano, Torino e Napoli e dalle sedi regionali. L attività di contribuzione Rai Way entra in questa prima fase del processo mediante l attività di contribuzione che consiste nel trasportare tramite la propria rete di trasmissione Waynet - che collega i centri Rai, le sedi regionali ed altri luoghi - i segnali prodotti localmente (i cosiddetti contributi appunto) che, una volta assemblati, costituiscono il prodotto finale da distribuire e diffondere. 2.2 La diffusione nazionale Il segnale una volta distribuito ai Centri Primari di Trasmissione (CTX) tramite la rete Waynet, viene diffuso all utenza attraverso la rete di diffusione costituita da un vasto numero di trasmettitori in grado di fornire servizio sulle seguenti piattaforme: > TV (Televisione analogica) > DVB-T (Televisione digitale terrestre) > DVB-S (Televisione digitale satellitare) > MF (Radiofonia - Modulazione di Frequenza) > OM [Radiofonia - Onde Medie) > OC (Radiofonia - Onde Corte) > DAB (Radiofonia digitale) In Allegato E sono riportati i programmi televisivi e radiofonici diffusi da Rai Way. L attività di distribuzione e di diffusione L attività di distribuzione dei segnali consiste nel trasportare, sempre tramite la rete di trasmissione Waynet, i programmi radiofonici e televisivi a tutti i centri trasmittenti dislocati sul territorio nazionale affinché provvedano a loro volta alla diffusione capillare del segnale agli utenti per il mezzo della rete di diffusione.

19 Bilancio Ambientale La diffusione televisiva digitale terrestre (DVB-T) Uno degli obiettivi strategici di Rai Way è lo sviluppo della diffusione radiotelevisiva terrestre. Questa tecnologia consente la diffusione di un maggior numero di servizi ed il miglioramento qualità audio/video. La digitalizzazione fa sì che la maggioranza degli utenti possa avere un largo accesso in modalità interattiva a diversi tipi di informazione. La DVB-T permette inoltre: > di raggiungere da subito la quasi totalità della popolazione, consentendo la ricezione con l attuale sistema domestico d antenna: infatti le frequenze di cui il sistema DVB-T fa uso coincidono con quelle del servizio TV analogico; > di costituire l unico mezzo pratico per la ricezione portatile; > di ridurre i costi di sviluppo delle reti, grazie al riutilizzo delle infrastrutture analogiche esistenti; > di effettuare la diffusione regionale/locale. Va sottolineata inoltre la robustezza di una rete DVB-T rispetto ai disturbi del segnale e il minor impatto radioelettrico e quindi ambientale con una riduzione dei livelli di campo elettromagnetico.

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21 3 Le infrastutture La rete di trasmissione Waynet per i servizi televisivi Gli impianti di trasmissione e diffusione 21 Le stazioni trasmittenti I centri di collegamento I ripetitori

22 Le infrastrutture 20 3 Le infrastrutture Rai Way è presente capillarmente su tutto il territorio nazionale, dispone di una sede centrale a Roma, 23 sedi territoriali e oltre siti 6 dislocati in tutte le regioni italiane, la rete di Rai Way, grazie alla sua capillarità, porta segnali ad oltre il 99% 7 della popolazione italiana. 3.1 La rete di trasmissione Waynet per i servizi televisivi > collegamenti vai satellite che sono impiegati come supporto alle riprese esterne con mezzi mobili; > collegamenti urbani in cavi coassiali e/o fibre ottiche: sono utilizzati principalmente nelle città di Roma, Milano e Torino. La rete Waynet è composta da 120 stazioni. 9 La rete Waynet 8 è stata realizzata per rispondere al meglio alle esigenze legate allo svolgimento dei servizi radiotelevisivi, è di supporto alle attività di contribuzione e produzione e quindi alimenta la rete di diffusione. È stata ultimata nel 2003 con la realizzazione di una rete terrestre di trasmissione digitale. La rete di trasmissione Waynet è distribuita sull intero territorio nazionale (vedi immagine). Waynet integra in una unica struttura di rete diverse tecnologie finalizzate al trasporto dei segnali radiotelevisivi. Oltre ai collegamenti principali con le sedi di produzione, la rete di accesso si compone di ulteriori connessioni: > collegamenti in ponti radio mobili in tecnologia SDH che sono utilizzati per collegare occasionalmente i luoghi di ripresa esterna con la rete fissa; 6 Valore al Copertura al Waynet risponde pienamente alle normative internazionali che regolamentano le prestazioni dei collegamenti in ponte radio. Infatti i livelli di qualità e di disponibilità della rete sono quelli previsti dalle norme ITU (International Telecomunication Union). 9 Numero delle stazioni al

23 Bilancio Ambientale Gli impianti di trasmissione e diffusione Per svolgere i propri servizi di trasmissione e diffusione, Rai Way si avvale di postazioni radiotelevisive (impianti) costituite da stazioni trasmittenti, centri di collegamento e ripetitori. Le stazioni trasmittenti Le stazioni trasmittenti sono costituite da uno o più edifici in muratura al cui interno sono installati gli apparati per l erogazione dei servizi offerti da Rai Way. Oltre agli apparati suddetti vi sono anche le apparecchiature necessarie a garantire l alimentazione elettrica primaria, di emergenza e di continuità e le apparecchiature tecnologiche ausiliarie indispensabili per il corretto funzionamento degli apparati radioelettrici. Nell area di pertinenza della stazione sono presenti uno o più tralicci metallici che supportano le antenne per la diffusione e la trasmissione del segnale radiotelevisivo. I ripetitori La diffusione del segnale, in località non raggiunte dalle stazioni trasmittenti, a causa della particolare conformazione orografica dell Italia, avviene con l ausilio di impianti ripetitori che, opportunamente situati, consentono una copertura capillare del territorio. I ripetitori di media/piccola potenza sono costituiti da un edificio in muratura o prefabbricato di piccole dimensioni, posto su terreno di area limitata, e da un traliccio metallico o palo medio/piccolo, utilizzato per le antenne. All interno dell edificio si trovano gli apparati necessari per la diffusione e la trasmissione. I centri di collegamento Rispetto alle stazioni trasmittenti, il centro di collegamento è caratterizzato generalmente da un terreno di ridotte dimensioni, da un unico traliccio metallico di medie dimensioni, utilizzato per la collocazione delle antenne di collegamento, da un edificio di minori dimensioni rispetto a quello di una stazione trasmittente.

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25 4 Rai Way e l ambiente La Politica Ambientale Adozione e diffusione della Politica Ambientale Gli obiettivi della Politica Ambientale La mappatura degli impatti ambientali La formazione 27

26 Rai Way e l ambiente 24 4 Rai Way e l ambiente Rai Way nel 2005 ha concentrato i propri sforzi economici ed organizzativi nel consolidamento del progetto di digitalizzazione della rete televisiva terrestre e nel costante miglioramento del servizio erogato. Dopo aver raggiunto gli obiettivi normativi (Legge n. 112/04) di copertura del 50% della popolazione al 31/12/03 e fino al 70% al 31/12/04 Rai Way ha infatti ulteriormente potenziato i due Multiplex giungendo alla fine del 2005 a circa 150 impianti distribuiti su tutte le regioni e ha promosso piani di miglioramento della qualità dei servizi. In affiancamento a tali strategie di sviluppo economico ed industriale, Rai Way, coerentemente con gli indirizzi di RAI, integra i valori del rispetto e della tutela ambientale che ritiene essere finalità prioritarie qualificanti per le proprie attività e valori fondamentali da perseguire. 4.1 La Politica Ambientale Operando in un contesto urbanistico e territoriale oltremodo diversificato ed in continua evoluzione ed utilizzando un grande numero di impianti parcellizzati sul territorio, l azienda deve affrontare aspetti di particolare complessità nell ottica di un continuo miglioramento delle proprie prestazioni ambientali, assicurando la conformità alle normative e regolamenti ambientali vigenti. 4.2 Adozione e diffusione della Politica Ambientale Nella direzione delineata dalla politica ambientale, Rai Way ha deciso di dotarsi di un Sistema di Gestione Ambientale e di sottoporre lo stesso a certificazione secondo la norma ISO Entro il 2006, con l adozione del Sistema di Gestione Ambientale, Rai Way formulerà e pubblicherà una Politica Ambientale in versione definitiva. Rai Way, coerentemente con i propri valori, è impegnata nel rispetto e nella tutela dell ambiente e nella riduzione costante degli impatti ambientali derivanti dalle proprie attività. Rai Way pone particolare attenzione alla sicurezza dei lavoratori e al rispetto dei cittadini che vivono in prossimità delle aree occupate dai propri impianti e, nell ottica del miglioramento continuo, considera l ambiente un fattore strategico per il proprio sviluppo.

27 Bilancio Ambientale Gli obiettivi della Politica Ambientale Si è in grado di anticipare che la Politica Ambientale di Rai Way perseguirà, a titolo indicativo, i seguenti obiettivi: > individuazione e gestione degli aspetti ambientali che caratterizzano la propria attività; > mantenimento di una costante informazione e formazione del personale in merito agli impatti ambientali generati dalle attività di Rai Way, promuovendo e sostenendo ad ogni livello dell organizzazione il coinvolgimento delle risorse umane per migliorare competenze, formazione e consapevolezza nei confronti dell ambiente; > prevenzione, mantenimento sotto costante controllo e riduzione (laddove possibile) degli impatti ambientali, adottando idonee procedure operative e valutando le condizioni ambientali anche con riferimento al contesto territoriale; 4.4 La mappatura degli impatti ambientali In ragione dell elevato numero di siti presenti sul territorio nazionale, sono state effettuate mappature sul campo degli impatti ambientali conseguenti al processo produttivo. La mappatura degli aspetti ambientali ha evidenziato quelli da monitorare: > le emissioni elettromagnetiche > la gestione rifiuti > i consumi energetici > i consumi idrici > gli scarichi idrici > l inquinamento acustico > l impatto visivo - urbanistico L impatto dovuto alle emissioni elettromagnetiche non ionizzanti (NIR) è considerato da Rai Way meritevole di particolare attenzione. > ottimizzazione dell utilizzo delle risorse naturali, mediante un costante monitoraggio dei consumi delle stesse.

28 Rai Way e l ambiente 26 A tale riguardo, tre sono le Unità Organizzative che dal punto di vista tecnico si coordinano per rispondere alle problematiche connesse alle emissioni: Qualità e Soddisfazione del Cliente (QSC) Il Centro di competenza di Rai Way per le emissioni elettromagnetiche, trova collocazione nell area di attività Controllo e Collaudo dell Unità Organizzativa Qualità e Soddisfazione del Cliente (QSC), che è deputata a fornire gli indirizzi e le procedure ai reparti operativi territoriali di Gestione Reti, sia sulle modalità di esecuzione delle misure sia sulle informazioni da distribuire all esterno di Rai Way. QSC ha anche il compito di seguire l evoluzione della normativa nazionale e internazionale e valutare le ricadute per l Azienda. L articolazione operativa dell attività si basa su due sedi (Monza e Sorrento), il cui organico è composto da personale altamente qualificato con alle sue spalle anni di esperienza in materia. QSC è in grado di effettuare misure di tipo selettivo per verificare il contributo delle singole fonti elettromagnetiche utilizzando la più aggiornata strumentazione con modalità e metodologie che sono riconosciute come le migliori sia a livello nazionale che internazionale. Contribuiscono a questa attività anche le unità territoriali operanti nell ambito di Gestione Reti (reparti CQ). QSC fornisce inoltre il supporto necessario ai reparti operativi di Gestione Reti per l evasione degli obblighi connessi alle leggi regionali o per affrontare eventuali contraddittori con gli enti pubblici di controllo. Gestione Reti (GR) Controllo Qualità (CQ) Gestione Reti è costituita da una serie di aree di attività centrali e da settori operativi regionali chiamati Zone Territoriali Alta Frequenza. Nell ambito delle Zone territoriali operano i reparti CQ. Per gli aspetti connessi alle emissioni elettromagnetiche i reparti CQ sono composti da personale altamente qualificato, opportunamente formato e in possesso di pluriennale esperienza. I reparti sono in grado di eseguire una prima valutazione del livello delle emissioni con uno strumento a larga banda e si coordina con QSC per quelle situazioni che meritano di essere approfondite. Svolgono un ruolo fondamentale nella predisposizione della documentazione necessaria al rispetto degli obblighi delle leggi regionali in materia (ove emanate). Ingegneria Ingegneria è dotata di personale altamente qualificato che, nell ambito delle più ampie attività di progettazione e realizzazione delle infrastrutture di rete valuta in modo particolarmente attento gli aspetti connessi alle emissioni elettromagnetiche. Mediante l ausilio di sofisticati strumenti software di predizione del campo elettromagnetico sviluppati su proprie specifiche studia la migliore soluzione tecnica che produca il minor impatto ambientale e nel contempo garantisca

29 Bilancio Ambientale gli standard di qualità dei servizi erogati all utente. In casi estremi, secondo le indicazioni degli organismi pubblici, Ingegneria con il contributo di Gestione Reti e di QSC può stabilire eventuali riduzioni di potenza degli apparati o la delocalizzazione dell impianto. 4.5 La formazione Nell ambito del progetto di applicazione del Sistema di Gestione Ambientale (SGA), è prevista per il 2006 l erogazione di corsi di formazione a tutto il personale Rai Way, con diversi gradi di approfondimento, in base alle responsabilità dei singoli. A tal proposito verrà formalizzato nel prossimo anno un piano di formazione di primo livello (in aula) con la previsione di successivi interventi informativi in relazione a tutti gli impatti ambientali e alle politiche e procedure ambientali messe in atto dall azienda.

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31 5 Le emissioni elettromagnetiche L elettromagnetismo Gli effetti sulla salute umana La normativa sull elettromagnetismo in Italia e all estero 32 La normativa in Europa - Le Raccomandazioni Europee La normativa italiana

32 Le emissioni elettromagnetiche 30 5 Le emissioni elettromagnetiche 5.1 L elettromagnetismo L elettromagnetismo è un fenomeno noto ormai da secoli, che ci si presenta costantemente nelle forme più svariate ed in modo più o meno esplicito. Le sorgenti possono essere naturali (es. le scariche elettriche durante un temporale, il magnetismo terrestre, le emissioni del sole visibili o non visibili come ad esempio le emissioni delle macchie solari etc.) oppure può essere generato da oggetti utilizzati in innumerevoli applicazioni che fanno ormai parte della nostra vita quotidiana come ad esempio gli apparecchi per le telecomunicazioni (es. i trasmettitori radio/tv) o gli apparati usati per la produzione dell energia elettrica (generatori) o per la sua distribuzione (linee elettriche, trasformatori) o per il suo sfruttamento meccanico (motori elettrici di ogni genere). Le onde elettromagnetiche sono il fenomeno fisico attraverso il quale l energia elettromagnetica può trasferirsi da un luogo all altro per propagazione. Le onde elettromagnetiche hanno un comportamento oscillatorio e si possono immaginare come una serie regolare di oscillazioni, generalmente di tipo sinusoidale, che viaggiano alla velocità della luce. Il termine frequenza descrive il numero di oscillazioni o cicli per ogni secondo. Il termine lunghezza d onda descrive la distanza tra un oscillazione e l altra. La lunghezza d onda e la frequenza sono strettamente correlate tra loro dalla velocità di propagazione: più alta sarà la frequenza e minore sarà la lunghezza d onda. Le onde elettromagnetiche sono costituite da due grandezze che variano periodicamente nel tempo: il campo elettrico ed il campo magnetico. Il campo elettrico si definisce come una perturbazione dello spazio, prodotta dalla presenza di cariche elettriche, positive o negative. L intensità del campo elettrico si misura in Volt per metro (V/m). Il campo magnetico può essere definito come una perturbazione dello spazio prodotta dal movimento delle cariche elettriche ossia dalla presenza di correnti elettriche oppure da magneti permanenti (calamite). L intensità del campo magnetico si esprime in Ampère per metro (A/m), anche se in molti casi si usa riferirsi ad una grandezza correlata, la densità di flusso magnetico o induzione magnetica, misurata in microtesla T. Un campo elettrico variabile nel tempo genera, in direzione perpendicolare a se stesso, un campo

33 Bilancio Ambientale magnetico, anch esso variabile, che a sua volta genera un campo elettrico variabile e così di seguito, in un continuo scambio di energia. Questi campi concatenati determinano nello spazio la propagazione di un campo elettromagnetico. In base alla frequenza i campi elettromagnetici possono avere diverse classificazioni. Quando si tratta delle cosiddette NIR (Non-Ionizing Radiations) ci si riferisce a questa semplice classificazione: Campi elettromagnetici a bassa frequenza Sono i campi elettrici e magnetici, definiti anche quasi statici, prodotti dalle linee di trasporto dell energia elettrica, e dagli elettrodomestici che la utilizzano. La caratteristica principale di questi è la rapidità con cui si riducono all allontanarsi dalla sorgente. La componente elettrica e magnetica sono valutate separatamente. Alle radiofrequenze, i campi elettrici e magnetici sono strettamente correlati e salvo che in casi particolari (Onda Media) misurando una delle due grandezze è possibile risalire alla densità di potenza. Mentre per la prima categoria, la generazione di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici al di fuori dell apparecchio stesso è un prodotto non voluto e quindi rappresenta energia dispersa (e sprecata!), per gli impianti di telecomunicazioni che utilizzano campi elettromagnetici ad alta frequenza, la generazione di onde elettromagnetiche è lo scopo primario. In questo caso, infatti, il campo elettromagnetico è proprio ciò che consente di fornire il servizio desiderato. Campi elettromagnetici ad alta frequenza Sono quelli prodotti in genere dagli impianti di telecomunicazione o da applicazioni e impieghi mirati (forni a microonde, apparati medicali ecc.). Sono quelli che più da vicino interessano l attività di Rai Way.

34 Le emissioni elettromagnetiche Gli effetti sulla salute umana Da parecchio tempo la comunità scientifica sta studiando gli effetti biologici delle onde elettromagnetiche e le possibili conseguenze sulla salute umana. L Organizzazione Mondiale della Sanità, avendo attivato numerose campagne di valutazione dell effetto dei campi elettromagnetici ad alta frequenza sull uomo, riconosce che allo stato delle conoscenze attuali (gli studi sono condotti a partire circa dal 1948 e si sono intensificati dal 1995 in seguito alla diffusione della telefonia cellulare) non esistono evidenze certe che attestino altri effetti dei campi elettromagnetici diversi dai cosiddetti effetti termici. Gli studi epidemiologici disponibili infatti non forniscono indicazioni relativamente alla presenza o meno di un associazione causale tra l esposizione ai tipici livelli di campi elettromagnetici ad alta frequenza negli ambienti di vita e l insorgenza di effetti sanitari a lungo termine. Gli studi condotti sono oltre È opportuno evidenziare che per provare la nocività di tabacco ed amianto ne sono bastati In particolare per quanto riguarda le onde elettromagnetiche utilizzate per le trasmissioni in onda media, attive in tutto il mondo da oltre 80 anni, non emergono risultati di ricerca che facciano paventare rischi per la salute umana. 5.3 La normativa sull elettromagnetismo in Italia e all estero Fino al 1998 non esisteva alcun riferimento legislativo per le emissioni elettromagnetiche ad alta frequenza (100 khz 300 GHz) sia in Italia sia a livello di Unione Europea. Tuttavia l Unione Europea raccomandava di fare riferimento ai limiti individuati nel documento Linee Guida per la limitazione dell esposizione a campi elettrici e magnetici variabili nel tempo ed a campi elettromagnetici prodotto dall ICNIRP (International Committee Non-Ionizing Radiation Protection), organizzazione che nasce dalla collaborazione di più gruppi, tra cui IRPA - Associazione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni e OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità. La normativa in Europa - Le Raccomandazioni Europee L Europa ha approvato nel 1999 la Raccomandazione 1999/519/CE Raccomandazione del Consiglio del 12/07/1999 relativa alla limitazione dell esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0Hz a 300 GHz, che invita gli stati membri ad adottare misure tali da garantire una protezione uniforme in tutta la comunità. La Raccomandazione ha come obiettivo la protezione della salute della popolazione; essa si applica in particolare a quei luoghi in cui i singoli cittadini permangono per un tempo significativo per proteggere sia dagli effetti acuti che dagli effetti a

35 Bilancio Ambientale lungo termine. In tale Raccomandazione si fa riferimento ancora ai limiti delle Linee Guida ICNIRP. Al suo interno si tratta sia dei limiti di base sia dei livelli di riferimento. Essa si fonda su effetti di accertata correlazione fra esposizione ai campi elettromagnetici e salute umana. La Raccomandazione lascia comunque facoltà agli Stati membri di adottare limiti più restrittivi. Nel 2004 è stata approvata la Direttiva 2004/40/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29/04/2004, sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici). In questa direttiva sono contenuti i limiti previsti a livello europeo per i lavoratori professionalmente esposti. La normativa italiana La normativa italiana risulta essere particolarmente rigorosa in materia di emissioni elettromagnetiche. Il Decreto Legislativo del Ministero dell Ambiente n. 381 del settembre 1998, ha fissato i valori limite di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici 10 connessi al funzionamento e all esercizio dei sistemi fissi delle telecomunicazioni e radiotelevisivi. Questo decreto è entrato in vigore con un anno circa di anticipo rispetto alla Direttiva Europea del 1999 (vedi sopra) e poneva dei limiti più restrittivi rispetto a tale Direttiva. Nel 2001 è stata emanata la Legge Quadro n. 36 Legge Quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Nel 2003 è stato pubblicato il DPCM 08/07/2003 Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana (Gazzetta Ufficiale n. 199 del 28/08/2003) che rappresenta il decreto applicativo della Legge Quadro 36/2001 e ribadisce in sostanza i limiti fissati nel D.L. 381/1998, più restrittivi rispetto alla normativa europea. La normativa nazionale ha delegato alle Regioni il compito di legiferare riguardo alla applicazione in sede locale dei principi nazionali. In molti casi le leggi regionali hanno introdotto dei criteri di cautela più stringenti rispetto alla normativa nazionale in merito alla localizzazione e all esercizio degli impianti. Le Regioni hanno anche avviato, in tale contesto, la realizzazione dei cosiddetti catasti degli impianti radioelettrici, nei quali vengono registrate ed aggiornate tutte le informazioni ritenute necessarie per il monitoraggio efficace della totalità degli impianti per le telecomunicazioni attivi sul territorio. In conclusione si può affermare che in Italia, per le emissioni elettromagnetiche, con l intento di applicare nella maniera più stringente i principi di cautela, vigono delle leggi e dei regolamenti più vincolanti e restrittivi rispetto al contesto internazionale. Tale situazione si riflette ovviamente sugli sforzi sia finanziari sia operativi che le aziende del settore devono sostenere. 10 Si veda anche l Allegato C - Emissioni elettromagnetiche. Il contesto normativo.

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37 6 Rai Way e le emissioni elettromagnetiche La politica di Rai Way sulle emissioni elettromagnetiche Gli investimenti di Rai Way per la misurazione delle emissioni elettromagnetiche Le attività correlate ai campi elettromagnetici 37 La misurazione delle emissioni elettromagnetiche Ottemperanza alla legislazione vigente Le interazioni con i soggetti pubblici di controllo - Le ARPA Leggi Regionali - le perizie giurate L attività di normazione tecnica Il trasferimento di conoscenze - Formazione e Convegni La scelta della strumentazione e delle metodologie 6.4 Interventi di contenimento delle emissioni elettromagnetiche La progettazione degli impianti 41

38 Rai Way e le emissioni elettromagnetiche 36 6 Rai Way e le emissioni elettromagnetiche 11 Rai Way dedica grande attenzione alle verifiche di ottemperanza normativa in materia di emissioni elettromagnetiche derivanti dai sistemi di radiodiffusione, al fine di tutelare la popolazione da possibili effetti negativi derivanti dall esposizione ai campi elettromagnetici. Rai Way ha posto in essere azioni e continua ad operare al fine di osservare con estremo rigore i limiti vigenti, cercando di ottimizzare le soluzioni individuate rispetto agli impegni derivanti dalla propria missione istituzionale. 6.1 La politica di Rai Way sulle emissioni elettromagnetiche Sin dalla fine degli anni 70 RAI ha affrontato la tematica delle compatibilità delle emissioni elettromagnetiche con la salute umana seguendo le indicazioni emerse in sede internazionale (ANSI, IRPA, ICNIRP, FCC). In assenza di riferimenti nazionali, l esposizione ai campi elettromagnetici dovuta agli impianti RAI è sempre stata limitata all interno del quadro di riferimento internazionale, ribadito con la Raccomandazione del Consiglio Europeo del Per fare ciò si è dotata dei migliori strumenti di misura, partecipando molte volte anche al loro sviluppo, e definendo le condizioni operative per il proprio personale professionalmente esposto. È stata pertanto sviluppata una esperienza quasi trentennale sulle tecniche di misura, sia con riferimento alle grandezze primarie (SAR e correnti indotte) ora abbandonate, ma soprattutto a quelle derivate cui la legge fa esclusivo riferimento (campo elettrico, magnetico e potenza a radiofrequenza). Quanto sopra, associato alla conoscenza delle normative internazionali relative ai sistemi di radiodiffusione (ITU-R) ed alla quotidiana operatività sugli impianti in esercizio, ha consentito di sviluppare una particolare sensibilità nella valutazione dell impatto dei sistemi di radiodiffusione sull ambiente. In particolare Rai Way esercisce i propri impianti secondo quanto previsto dalle Concessioni Ministeriali, verificando che i livelli di emissioni elettromagnetiche (NIR) non superino i limiti di legge. Gli isolati casi di superamento che si sono riscontrati nelle adiacenze di impianti aziendali per lo più sono risultati attribuibili a cause esterne quali: l evoluzione del territorio circostante (nuovi edifici attigui alle stazioni di emissione) o la presenza in prossimità dei propri impianti di nuove sorgenti emittenti, nonché il potenziamento di quelle esistenti, esercite da soggetti terzi. È bene ricordare che il meccanismo di riduzione a conformità coinvolge tutte le sorgenti che superano 1/100, in potenza, del valore di riferimento applicabile. Ciò significa che si può essere coinvolti anche se si rispettano, con ampio margine, i valori stabiliti dalla legge. 11 Le informazioni qui riportate sulle emissioni elettromagnetiche di Rai Way sono tratte da La valutazione dell impatto elettromagnetico un lungo percorso di impegno investimenti e risultati documento edito a cura dell Unità Organizzativa Qualità e soddisfazione del cliente di Rai Way.

39 Bilancio Ambientale In ogni caso a fronte di segnalazioni o di rilevazioni che mostrano un superamento dei limiti di legge, Rai Way interviene tempestivamente al fine di ripristinare la situazione. Il background tecnico e la capacità di mantenersi sempre un passo avanti agli altri ha consentito al Gruppo RAI di gestire anche le situazioni più complesse e di indirizzare le scelte metodologiche nella direzione scientificamente corretta e tecnologicamente più evoluta. 6.2 Gli investimenti di Rai Way per la misurazione delle emissioni elettromagnetiche Sin dalla fine degli anni 70 RAI ha investito in tecnologia per la misura dell esposizione umana ai campi elettromagnetici sia ai fini di una valutazione diretta sia per confutare le valutazioni di terzi. Gli investimenti in tecnologia rappresentano solo una parte degli investimenti necessari per acquisire una competenza specifica in materia. È altrettanto importante formare le persone sia nel campo teorico che in quello operativo: sono stimati circa 5 anni per formare un tecnico esperto. Gli investimenti dell Unità Organizzativa Qualità e Soddisfazione del Cliente (QSC) nel triennio , solo per la parte destinata alla strumentazione per le NIR, ammontano a euro. Nel corso del 2006, in osservanza alla Delega di Responsabilità attribuita alla Direzione QSC, sarà reso disponibile il servizio di taratura per le grandezze campo elettrico, campo magnetico e potenza a radiofrequenza. Esso rappresenta un importante riferimento aziendale ed un potente strumento di comprensione dei fenomeni propagativi. In particolare la capacità operativa di soddisfare le esigenze del cliente del servizio di taratura pone Rai Way nelle condizioni di garantire la correttezza delle attività svolte e di mantenere un importante momento di confronto interno. 6.3 Le attività correlate ai campi elettromagnetici Le attività correlate alla verifica del livello delle emissioni sono molteplici. È necessario innanzitutto mantenere aggiornate le informazioni relative alle caratteristiche radioelettriche degli impianti Rai Way per verificare la coerenza dei livelli generati con quanto previsto dalla legislazione, effettuando misure nelle aree circostanti gli impianti. Una consistente parte del lavoro riguarda poi le attività rivolte a soddisfare in maniera ufficiale le richieste di ottemperanza alla Legislazione vigente da parte degli Organi Istituzionali competenti (ARPA, APAT, Comuni, Sindaci ecc.). Nell ambito di queste attività rientrano ad es.: > i contraddittori con le ARPA per la verifica congiunta dei contributi generati dai singoli soggetti emittenti;

40 Rai Way e le emissioni elettromagnetiche 38 > gli interventi effettuati per soddisfare le disposizioni emanate dall Autorità al fine di operare la riduzione a conformità richiesta; > la produzione della documentazione per ottemperare alle Leggi Regionali ecc. Altro importante ed impegnativo aspetto è quello della scelta della strumentazione più idonea ad effettuare le misure ed a mantenere in condizioni di taratura la stessa, nonché la definizione delle metodologie di misura. Infine vi è un notevole impegno anche per quanto riguarda gli aspetti che riguardano la conoscenza. Tale impegno assume molteplici sfaccettature: la partecipazione ai gruppi di lavoro Nazionali ed Internazionali dove vengono sviluppate le normative riguardanti le metodologie di misura dei campi elettromagnetici, ma anche la partecipazione a Convegni sia come relatori che come uditori per arricchirsi dell esperienza altrui e mettere a disposizione la propria, nonché la partecipazione a corsi di Formazione e l istituzione di corsi all interno dell Azienda per soggetti sia interni che esterni. La misurazione delle emissioni elettromagnetiche Le misurazioni delle emissioni elettromagnetiche degli impianti di Rai Way sono effettuate da Strutture interne attraverso avanzati strumenti di rilevazione. La capacità tecnica e la qualità del servizio effettuato da Rai Way sono confermate dal ruolo assunto dall Azienda quale interlocutore privilegiato per Enti ed imprese nel settore delle perizie NIR (Non-Ionizing Radiations). Con l esperienza acquisita in tale campo e con le potenzialità delle proprie Strutture, Rai Way è in grado quindi di proporsi come attore di riferimento nel processo di bonifica e di razionalizzazione delle emissioni elettromagnetiche nel settore broadcast dell intero Paese, anche per conto di soggetti terzi e per la misurazione di fonti di emissioni da Strutture proprie. Rai Way effettua le rilevazioni e le analisi NIR tramite la propria funzione aziendale QSC di Monza e Sorrento e attraverso i reparti CQ della direzione Gestione Reti. Ottemperanza alla legislazione vigente Le interazioni con i soggetti pubblici di controllo - Le ARPA Il Decreto del Ministero dell Ambiente n. 381/98, ribadito dalla 36/2001, ha assegnato alle ARPA regionali il compito di effettuare le verifiche tecniche sulle emissioni. Gli eventuali procedimenti di riduzione delle emissioni elettromagnetiche a conformità sono definiti dalle ARPA, a seguito di misure in contraddittorio con tutti gli operatori coinvolti, e successivamente emessi dagli enti locali (Comuni, Province, Regioni). Ogni qualvolta gli Enti Pubblici di controllo riscontrano un superamento, reale o presunto, dei valori prescritti dalla normativa vigente, comunicano la situazione agli organismi

41 Bilancio Ambientale competenti. È previsto che questi ultimi effettuino le convocazioni opportune sulla base del principio della partecipazione al procedimento amministrativo che porta allo svolgimento di un contraddittorio. La partecipazione ai contraddittori rappresenta una attività particolarmente qualificante per il personale di QSC, in quanto il livello di conoscenza e preparazione del personale consente molte volte di confinare a questa fase il coinvolgimento aziendale. Negli ultimi anni sono mediamente meno di dieci all anno i contraddittori a cui Rai Way è chiamata a partecipare. Nel caso in cui il procedimento di riduzione a conformità di un area coinvolga altri soggetti emittenti, oltre a Rai Way, l azienda persegue il raggiungimento di un accordo e la condivisione di un unico piano di risanamento. In tali casi il risanamento deve necessariamente prevedere una stretta collaborazione e il coordinamento tra tutti gli attori coinvolti. Leggi Regionali - le perizie giurate Alcune Leggi Regionali richiedono la presentazione di perizie giurate che attestino i livelli di campo elettromagnetico generati dalle sorgenti aziendali nei punti più sensibili. La sottoscrizione di una perizia giurata comporta un assunzione di responsabilità da parte del personale che appone la propria firma. Sono oltre un centinaio le perizie sottoscritte da parte di personale di QSC. L attività di normazione tecnica Sono diversi gli ambiti normativi nazionali ed internazionali nei quali Rai Way è presente. A livello nazionale è rilevante la partecipazione al CEI, ai lavori del sottocomitato 106B Esposizione umana ai campi elettromagnetici - Alta Frequenza. In tale ambito l azienda è stata parte attiva nello sviluppo della Normativa di riferimento della legislazione nazionale: la Norma CEI Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell intervallo di frequenza 10 khz GHz, con riferimento all esposizione umana. Inoltre QSC coordina il gruppo di lavoro Broadcasting del SC 106B, che si occupa in particolare delle problematiche dei campi elettromagnetici generati dagli impianti di radiodiffusione. Sempre in ambito nazionale, i tecnici Rai Way sono associati all AIRP (Associazione Italiana Radio Protezione). A livello internazionale l Azienda è impegnata nel sottogruppo 106X del CENELEC Electromagnetic fields in the Human Environment ed al relativo gruppo di lavoro JWG7, Joint Group CENELEC-ETSI, sulle problematiche del broadcasting. Questi due gruppi rappresentano i gruppi europei corrispondenti a quelli italiani del CEI. L obiettivo primario della partecipazione è l armonizzazione dei metodi di valutazione con le restrizioni della legislazione italiana. In sede mondiale, anche a livello ITU, su spinta Rai Way e di Radio Vaticana, è stata approvata

42 Rai Way e le emissioni elettromagnetiche 40 la Raccomandazione ITU-R BS sui metodi di valutazione dei campi elettromagnetici in prossimità degli impianti, finalizzata alla verifica dei livelli di esposizione. I limiti di esposizione in essa contenuti sono ancora quelli dell ICNIRP ed i riferimenti scientifici derivano dall NRPB (National Radiological Protection Board) inglese. L ultimo atto in corso di attuazione da parte ITU, è quello relativo all invio al WHO (World Health Organization) della Raccomandazione per avere una valutazione sanitaria sui valori limite ivi contenuti. Il trasferimento di conoscenze Formazione e Convegni L organico di QSC ha sviluppato una conoscenza sia teorica che pratica maturata in anni di esperienza. Inoltre è costantemente aggiornato e formato attraverso la partecipazione a corsi di formazione, gruppi di lavoro, convegni e seminari e lo studio costante. Il personale più esperto ha presentato, in diversi convegni e seminari, le best practice del settore, contribuendo a migliorare il livello complessivo di preparazione del personale di altri Enti preposti al controllo. Inoltre il personale di QSC organizza corsi di formazione sulle metodologie di misura per i propri colleghi dei reparti territoriali al fine di mantenere omogenee a livello Aziendale le metodologie utilizzate e le conoscenze. Il verificarsi di situazioni conflittuali con varie categorie di soggetti ha dato inoltre a Rai Way l occasione per procedere ad un trasferimento di know how relativamente ai sistemi di telecomunicazione, alle metodologie di misura e alla strumentazione più idonea allo scopo. Tale trasferimento di conoscenze ha trovato nei seminari, convegni e comitati tecnici il luogo ideale per uno scambio di informazioni, ma sono anche stati istituiti veri e propri corsi di formazione sui segnali radiotelevisivi e sulle metodologie e catene strumentali più idonee a valutarli per gli organi di controllo ed altri enti istituzionali (ARPA, Ispettorati, Ordine Ingegneri). La scelta della strumentazione e delle metodologie La scelta della strumentazione e la definizione della catena strumentale e delle metodologie di misura rivestono un ruolo altrettanto importante nell intero processo di controllo delle emissioni: tale ruolo spetta a QSC. Dopo una fase di studio e testing approfondito ed accurato delle apparecchiature disponibili sul mercato viene scelta la catena strumentale più idonea alle varie tipologie di misura, distribuita quindi ai reparti territoriali per le misure di propria competenza. La disponibilità di varie tipologie di strumentazione, dalle più semplici alle più sofisticate, consente a QSC una costante simulazione e confronto sulle problematiche più complesse. La partecipazione ai gruppi di lavoro nazionali ed internazionali consente la definizione delle metodologie di misura più idonee nei vari casi. Infine, negli ultimi anni (come già messo in evidenza) si è lavorato per allestire un Centro

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