Collegio dei Docenti del 14 maggio

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1 Collegio dei Docenti del 14 maggio

2 3.Modalità di conduzione degli scrutini finali e criteri per la valutazione degli alunni

3 Normativa di riferimento C.M. 895 del , esplicativa del D. lgs. 59/04 per le parti non in contrasto con le disposizioni successive. D. L. 137 del L. 169 del DPR n. 122 del C. M. 3/2015 Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nelle scuole del primo ciclo di istruzione.

4 Scuola Primaria Oggetto della valutazione Processo di apprendimento. Rendimento scolastico complessivo, nel rispetto degli obiettivi di apprendimento previsti nel Piano dell Offerta Formativa. Apprendimenti disciplinari: valutazione espressa in decimi. I voti sulla scheda di valutazione vanno riportati in lettere. I.R.C.: valutazione espressa con giudizio sintetico. Comportamento: valutazione espressa con giudizio, riportato sul documento di valutazione.

5 Scuola Primaria La valutazione compete, collegialmente, ai docenti contitolari della classe. Ciascun docente propone la valutazione relativa alla propria disciplina, che viene approvata dal team docenti.

6 Scuola Primaria Requisiti per l ammissione alla classesuccessiva: piano di studi personalizzato impegno di studio e di frequenza scolastica livello di conoscenze adeguato rendimento scolastico adeguato.

7 Scuola Primaria Nel caso in cui l ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, si verbalizza in sede di scrutinio e si inserisce una specifica nota al riguardo nel giudizio globale.

8 Scuola Primaria Nel documento di valutazione Le Note alle valutazioni disciplinari verranno sostituite con una di queste diciture, da inserire nel Giudizio globale AREA COMPETENZE - : L alunno/a presenta lacune negli obiettivi di apprendimento della/delle discipline di L alunno/a presenta gravi lacune negli obiettivi di apprendimento della/delle discipline di

9 Scuola Primaria La non ammissione alla classe successiva all interno del periodo biennale (cioè dalla classe seconda alla terza e dalla classe quarta alla quinta) spetta ai docenti di classe con decisione unanime, in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. Nel passaggio invece da un periodo didattico ad un altro non è più richiesta l unanimità nella delibera di non ammissione.

10 Scuola Primaria In caso di non ammissione alla classe successiva Il Consiglio di classe redigerà una relazione motivata, contenente: la descrizione delle carenze di comportamento e di apprendimento la personalizzazione degli apprendimenti stabilita dal consiglio di classe l esito delle verifiche periodiche effettuate le modalità di collaborazione con la famiglia la descrizione dei successivi interventi integrativi durante l ultima parte dell anno scolastico le motivazioni circa il mancato effetto degli interventi integrativi

11 Scuola Secondaria di I grado Oggetto della valutazione Processo di apprendimento Rendimento scolastico complessivo, nel rispetto degli obiettivi di apprendimento previsti nel Piano dell Offerta Formativa Apprendimenti disciplinari: valutazione espressa in decimi, secondo i descrittori comuni definiti nei Gruppi disciplinari. I voti sulla scheda di valutazione vanno riportati in lettere.

12 Scuola Secondaria di I grado Oggetto della valutazione I.R.C. valutazione espressa con giudizio sintetico. Comportamento: valutazione espressa in decimi, secondo gli indicatori deliberati nel Collegio Docenti del 18 settembre Il voto numerico è riportato sul documento di valutazione; gli indicatori sono stati illustrati alle famiglie nelle assemblee di classe ed agli alunni.

13 Scuola Secondaria di I grado La valutazione compete al Consiglio di classe, anche a maggioranza. Ciascun docente propone la valutazione relativa alla propria disciplina, che viene approvata dal Consiglio di classe. Gli obiettivi per la formulazione del voto di comportamento sono valutati collegialmente in sede di scrutinio del primo e del secondo quadrimestre.

14 Scuola Secondaria di I grado Requisiti per l ammissione alla classe successiva: piano di studi personalizzato impegno di studio e di frequenza scolastica livello di conoscenze adeguato rendimento scolastico adeguato comportamento con valutazione non inferiore a sei decimi valutazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina assenze non superiori a un quarto dell orario annuale personalizzato. Le deroghe sono previste in casi eccezionali purché non pregiudichino la possibilità di valutare.

15 Scuola Secondaria di I grado L ammissione alla classe successiva può essere deliberata dal consiglio di classe anche in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. In questo caso, occorre motivare l ammissione nel verbale di scrutinio e comunicare alla famiglia, con lettera che accompagni il documento di valutazione, in quali discipline l alunno presenti lacune/gravi lacune/gravissime lacune. Tale lettera dovrà contenere anche le indicazioni per il recupero.

16 Scuola Secondaria di I grado In caso di non ammissione alla classe successiva Il Consiglio di classe redigerà una relazione motivata, eventualmente assunta nel verbale, contenente: la descrizione delle carenze di comportamento e di apprendimento la personalizzazione degli apprendimenti stabilita dal consiglio di classe l esito delle verifiche periodiche effettuate le modalità di collaborazione con la famiglia la descrizione dei successivi interventi integrativi durante l ultima parte dell anno scolastico le motivazioni circa il mancato effetto degli interventi integrativi

17 In entrambi gli ordini di scuola Alunni con disabilità certificate La valutazione è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato. La valutazione è espressa con voto in decimi. I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni.

18 In entrambi gli ordini di scuola Alunni con Bisogni Educativi Speciali Si richiama il Protocollo Inclusione pubblicato sul sito

19 In entrambi gli ordini di scuola Alunni stranieri neo-iscritti alla scuola italiana prevedere tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi può significare rinviare alla classe successiva gli apprendimenti di una o più discipline. Tale scelta risulterà nella verifica del piano di studi personalizzato (verbale del Consiglio di classe). Sarà espressa sulla scheda di valutazione con la dicitura Non valutato come previsto nel Piano di studi personalizzato e motivata nel verbale dello scrutinio.

20 Il documento di valutazione sarà stampato dai docenti di classe e sottoscritto dal Dirigente Scolastico. Le schede della primaria saranno stampate con il programma in uso. Le schede della secondaria saranno stampate con il programma del registro Classeviva.

21 4.Deroghe al limite dei tre quarti di presenza del monte ore annuale per la valutazione degli alunni della Scuola Secondaria di I grado (C.M. n. 20 del 4 marzo 2011)

22 NORMATIVA DI RIFERIMENTO DPR 122/2009 Regolamento sulla valutazione: ai fini della validità dell anno scolastico ( ) per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell orario annuale personalizzato. le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali ( ) motivate e straordinarie deroghe al limite dei tre quarti di presenza. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.

23 NORMATIVA DI RIFERIMENTO La Circolare n. 20 del 4/3/2011 ha precisato che: spetta al Collegio dei docenti definire i criteri generali che legittimano la deroga al limite minimo di presenza; è compito del consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal Collegio, se il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle deroghe previste dal Collegio, impediscano di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo.

24 Condizioni per la deroga impegni sportivi a carattere agonistico di livello provinciale o superiore situazioni personali e familiari dichiarate patologie certificate, in presenza di progressi negli apprendimenti disabilità certificata, in presenza di progressi negli apprendimenti

25 9.Criteri formulazione orario delle lezioni A.S. 2015/16

26 Contrattazione di Istituto ART. 35 (Orario delle lezioni) La formulazione dell orario delle lezioni è competenza del dirigente scolastico con il quale collaborerà un apposito ristretto gruppo di lavoro costituito da personale disponibile, che si avvarrà (quando sarà possibile) anche di appositi programmi informatici. Nella formulazione dell orario saranno seguiti prioritari criteri di funzionalità didattica: distribuzione delle discipline nell arco settimanale e nell arco della giornata ore comuni per attività disciplinari accorpamento di ore per compiti in classe. L orario delle lezioni dovrà essere il più possibile compatto.

27 Scuola Primaria Si terrà conto delle seguenti indicazioni di massima: le frazioni di insegnamento/apprendimento dovranno consentire un sereno e disteso svolgimento delle attività ed evitare un eccessiva alternanza dei docenti; la distribuzione delle discipline nella giornata e nella settimana scolastica terrà conto dei ritmi biopsichici e delle facoltà che le discipline impegnano, in applicazione del principio della rotazione, considerando anche il carico dei libri richiesti ai ragazzi; un razionale utilizzo degli spazi comuni, anche tenendo conto dei Progetti del plesso; orario del docente prevalente: da 8 a 12 ore settimanali.

28 Scuola Secondaria di I grado Collocazione dei due intervalli nelle 6 ore alle e alle Orario mensa classi a TP Lunedì e giovedì ore Mercoledì ore 12.00

29 Giorno, collocazione, durata laboratori TP Mercoledì, ore Classi I Italiano, Matematica, Operativi Classi II Matematica, Operativi, Italiano Quadrimestrale con inversione di Italiano e Matematica. Le discipline, la durata e la numerosità dei gruppi dei Laboratori Operativi saranno definite con l organico di fatto.

30 Criteri discipline: ore separate per Musica, Ed. Fisica limitare, per quanto possibile, la contemporaneità di classi in palestra ore accorpate per Arte, Tecnologia blocchi di due/tre ore per Matematica/Lettere.

31 Per tutti gli ordini di scuola Orario docenti di sostegno Il consiglio di classe/team docenti indicherà la distribuzione del monte ore assegnato sulle diverse discipline, tenendo conto della situazione dell alunno e della sua disabilità, nonché dell eventuale richiesta di orario personalizzato. Il Dirigente Scolastico definirà l orario di servizio.

32 10. Calendario scolastico e assegnazione dei docenti alle classi A.S. 2015/16

33 D. G. R. LOMBARDIA 3318 del 18 aprile 2012 Definisce un calendario pluriennale Differenzia l inizio delle lezioni tra Infanzie e Primarie e Secondarie Consente l avvio anticipato concordato con gli EELL Ribadisce il rispetto del monte ore annuale previsto per le discipline Introduce modalità di coordinamento territoriale: il calendario scolastico si configura come strumento di programmazione territoriale perciò la sospensione delle lezioni per un massimo di tre giorni dovrà essere annualmente e preventivamente concordata con gli Enti Locali

34 Criteri assegnazione dei docenti alleclassi: Contrattazione di Istituto Proposte motivate dei Gruppi disciplinari/ dei Consigli di Interclasse/ di Intersezione Decisione autonoma del Dirigente per situazioni particolari