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1 Pagina 1 di 21 JOB DESCRIPTION INFERMIERE Rev. data Causale della modifica /12/2012 Stesura Redatta da Servizio Infermieristico Condivisa/Valutata da Direzione Medica Valutata da Approvata da Resp. U.O. Qualità Dr. Gaetano Ferlazzo Direttore Sanitario Dr. F. Parrinello firmato firmato Data Atto formale Approvazione Aziendale 8/01/2013 Prot n 64/CS Il Commissario Straordinario Dr. Armando Caruso firmato

2 Pagina 2 di 21 Indice Premessa pag 3 Scopo pag. 4 Campo di applicazione pag. 4 Riferimenti normativi pag. 5 Descrizione pag. 6 Definizioni ed acronimi pag. 7 Requisiti formali pag. 7 Responsabilità pag. 7 Interfaccia pag. 8 Aggiornamento professionale pag. 9 Valutazione periodica pag. 9 Inserimento di un nuovo infermiere pag. 9 Bibliografia pag. 10 Allegati pag. 11 Distribuzione pag. 20

3 Pagina 3 di 21 PREMESSA E ormai culturalmente acquisito il concetto che le Risorse Umane rappresentano il fattore produttivo centrale dei sistemi organizzativi. Questo dato acquista ancor più rilevanza all interno delle Aziende Sanitarie, per le quali la qualità del servizio reso viene fortemente condizionata dalla competenza dei professionisti che vi operano. Tale competenza acquista la sua rilevanza strategica e valoriale attraverso l azione che lega l attività del singolo ad un più ampio processo di azioni coordinate che attuano e sviluppano le finalità organizzative definite della struttura stessa. La capacità di alcune figure professionali di operare in diverse aree mantenendo un adeguato livello qualitativo delle proprie prestazioni, ha bisogno del supporto di uno strumento in grado di definire quale debba essere il livello di competenza minimo richiesto in un dato ambito. La direttiva emanata dal Dipartimento della Funzione Pubblica il 13 dicembre 2001 sostiene che tutte le organizzazioni, per gestire il cambiamento e garantire un elevata qualità dei servizi, devono fondarsi sulla conoscenza e sulle competenze. Secondo queste indicazioni le dei profili sono descritte sulla base delle competenze. Si definisce competenza l insieme delle caratteristiche individuali che concorrono all efficace presidio di una situazione lavorativa, di una prestazione, di un attività. La Competenza è formata da tre componenti: La Conoscenza, cioè l ambito del sapere concettuale L Abilità (o Skill), cioè l aspetto operativo della competenza, il mettere in atto i principi che appartengono alla conoscenza Il Comportamento (o modo d agire), cioè la parte relativa al modo di eseguire le attività che incide sui rapporti con gli altri e sull efficacia della mobilitazione dell intera competenza stessa. Queste tre componenti sono strettamente legate tra loro e vanno a costituire gli ambiti complessi del saper agire. In questo contesto anche il singolo professionista godrà di maggiori garanzie sul riconoscimento della propria professionalità e avrà la possibilità di autovalutare le proprie competenze. Tutto ciò ha come obiettivo principale la garanzia della qualità dei servizi sanitari centrati sulla professionalità delle risorse umane. I cittadini vedranno aumentate le loro garanzie sulla competenza delle figure professionali sanitarie e quindi il rispetto dei valori dichiarati nella Carta dei Servizi.

4 Pagina 4 di 21 SCOPO. Scopo della presente procedura: 1. definire conoscenze,competenze e responsabilità del Personale Infermieristico, operante all interno della AOOR Papardo-Piemonte. 2. definire le modalità ed i tempi per la valutazione del personale infermieristico. OBIETTIVI -Definire conoscenze, abilità tecnico-professionali ed ambiti di responsabilità per fornire prestazioni assistenziali di qualità elevata secondo quanto previsto dal profilo, nella U.O. di assegnazione; -Ottenere performance di qualità nell assistenza ospedaliera attraverso l integrazione di tutte le figure professionali sanitarie e tecniche. -Garantire il mantenimento e/o il miglioramento dei livelli di sicurezza e di qualità dell assistenza ai pazienti/clienti. - Definire l insieme dei comportamenti richiesti, in termini di attività, e attesi, in termini di integrazione, alla cultura dell organizzazione. - Costruire ed utilizzare uno strumento che per i professionisti infermieri costituisca un sostegno dell identità professionale, intesa come processo dinamico, di far coesistere nell azione i propri sistemi di riferimento, la propria autonomia e l insieme di regole, di norme e di valori del gruppo di appartenenza e dell organizzazione in cui è inserito. - Facilitare l inserimento, sia per i neo assunti che per i neo assegnati, in modo da ridurre i livelli di ansia che il cambiamento generalmente genera.

5 Pagina 5 di 21 CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura è applicabile a tutte le UU.OO. specialistiche dell Azienda Ospedaliera Papardo-Piemonte. RIFERIMENTI NORMATIVI 1. D.Lgs. n. 502/1992 e successive modificazioni ed integrazioni; 2. D.Lgs. n. 229/1999 Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell articolo 1 della legge 30 novembre 1998, n. 419 (Art. 15 Disciplina della dirigenza medica e delle professioni sanitarie) 3. C.C.N.L. Area Comparto del Servizio Sanitario Nazionale parte normativa quadriennio e parte economica biennio Standard JCI di cui al Decreto Assessorato della Salute 12 agosto 2011, GURS n. 39 del 16 settembre D.P.R. 14 marzo 1974, n. 225 Modifiche al R.D. 2 maggio 1940, numero 1310 decreta: il regolamento riguardante le mansioni dell'infermiere professionale, della vigilatrice d'infanzia, dell'infermiere professionale specializzato, dell'assistente sanitario e dell'infermiere generico. 6. L. n. 341 del 1990 Riforma degli ordinamenti didattici universitari, istituisce i diplomi universitari. 7. D.M. 739/1994, in coerenza con i disposti della 502/1999, istituisce il profilo professionale dell infermiere. 8. L. 42 del 1999, abolisce e sancisce la fine del mansionario, definendo il campo proprio di attività e responsabilità della professione infermieristica. 9. L. 251 del 2000 Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica, istituisce la dirigenza infermieristica e le lauree specialistiche. 10. D.M. 2 aprile del 2001, Determinazione delle classi delle lauree universitarie delle professioni sanitarie: il DU per infermiere diventa Laurea triennale, mentre viene istituita la Laurea specialistica delle professioni sanitarie. 11. D. L. n. 270 del 2004 attiva la Laurea specialistica; grazie alla quale, nonostante le numerose criticità, gli infermieri possono accedere ad un percorso formativo adeguato alle esigenze della professione e della sua dirigenza 12. L. 1 febbraio 2006, n. 43 istituisce gli ordini e gli albi per tutte le professioni sanitarie e l'obbligatorietà dell'iscrizione.

6 Pagina 6 di 21 DESCRIZIONE MISSION: L' infermiere è il professionista sanitario primo responsabile dell'assistenza. Svolge con autonomia professionale attività di promozione, prevenzione, riabilitazione, cura e assistenza per la salute individuale e collettiva. L infermiere, in quanto professionista, deve avere una forte capacità di pensiero critico, capacità comunicative e valutative. Essere membro di una professione richiede lo sviluppo e l acquisizione di un appropriato complesso di valori e di un quadro etico di riferimento. L infermiere promuove e coordina le cure ed è quindi membro di equipe sanitarie che forniscono trattamenti e servizi all interno di un sistema sanitario in evoluzione. L infermiere è l educatore del paziente e ne favorisce e sostiene la partecipazione attiva nella determinazione delle decisioni terapeutiche. L infermiere deve essere in grado di prestare un assistenza di qualità elevata, valutare gli esiti delle cure ed esercitare un ruolo di leader nel miglioramento dell assistenza. L infermiere contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all aggiornamento relativo al loro profilo professionale a alla ricerca. L infermiere, è responsabile dell assistenza infermieristica. Il servizio alla persona e alla collettività si realizza attraverso interventi specifici, autonomi e complementari, di natura tecnica, relazionale ed educativa. La responsabilità dell infermiere consiste nel curare e prendersi cura della persona, nel rispetto della vita, della salute, della libertà e della dignità dell individuo. All sono riconosciute: _ COMPETENZE DI BASE, capacità che tutti i professionisti devono possedere all ingresso nel mondo del lavoro e comprendono l inglese, l informatica, l organizzazione aziendale e il diritto del lavoro; _ COMPETENZE TRASVERSALI, capacità comunicative e relazionali che ogni professionista deve possedere in qualunque settore professionale e che acquisisce durante l arco della vita in contesti di educazione formale, non formale e informale. Queste riguardano l area gestionale, innovativa e relazionale. _ COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI, capacità distintive identificate da diverse funzioni in base alla figura professionale che caratterizzano(allegato 1). _ COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TRASVERSALI, funzioni che descrivono le competenze comuni ad ogni professionista dell ambito sanitario e comprendono la gestione, la formazione, la ricerca e la consulenza.

7 Pagina 7 di 21 DEFINIZIONI ED ACRONIMI P.O. Presidio Ospedaliero P. S. Pronto Soccorso U.O.C. Unità Operativa Complessa U. O. S. Unità Operativa Semplice DMPO Direzione medica di presidio ospedaliero CPSE Collaboratore professionale sanitario esperto CPSI Collaboratore professionale sanitario infermiere OTA/OSS Operatore tecnico d assistenza/operatore socio sanitario JCI Joint Commission International SQE Standard JCI Qualifiche e Formazione del Personale SQE.1.1 JCI Responsabilità di ciascun operatore definite in una job description aggiornata DUOC Direttore di Unità Operativa Complessa DIRM Dirigente Medico REQUISITI FORMALI a) Cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti o cittadinanza di uno dei Paesi dell Unione Europea b) Idoneità fisica all impiego c) Laurea in Infermieristica o diploma equipollente. d) Iscrizione all albo degli infermieri. RESPONSABILITA ottemperare alle responsabilità professionali di legge; garantire la conformità del servizio erogato; garantire l efficacia e l efficienza nell erogazione all utenza dell assistenza infermieristica. Assicurare standard assistenziali, attraverso la pianificazone, l erogazione e la valutazione delle prestazioni erogati; COMPETENZE, ATTIVITA E FUNZIONI Sono esplicitati negli ALLEGATI 1 E 2

8 Pagina 8 di 21 OBBLIGHI DELL INFERMIERE Rispetto del codice deontologico Rispetto delle leggi generali Rispetto delle leggi specifiche Obbligo di osservare protocolli e linee guida dell'unità operativa; Obbligo di osservare i regolamenti interni ed aziendali. RELAZIONI FUNZIONALI DELL INFERMIERE Per garantire il regolare svolgimento del processo assistenziale e di cura del paziente rapporta con le seguenti figure: medici della struttura, pazienti e loro famigliari, infermiere coordinatore (capo sala), infermiere dirigente, personale infermieristico e tecnico, personale di supporto, medici di altre strutture del presidio ospedaliero, medici di famiglia si INTERFACCIA A MONTE E A VALLE INTERFACCIA A MONTE Responsabile Servizio Infermieristico Responsabile assistenziale di Dipartimento Coordinatore di U.O. Direttore/Responsabile U.O. Direttore Sanitario di Presidio INTERFACCIA A VALLE OSS OTA Ausiliario Specalizzato

9 Pagina 9 di 21 AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE L aggiornamento professionale è l attività successiva al corso di laurea e diretta ad adeguare per tutto l arco della vita professionale le conoscenze professionali dell. La formazione permanente comprende le attività finalizzate a migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali e i comportamenti degli operatori sanitari al progresso scientifico e tecnologico con l obiettivo di garantire efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza alla assistenza prestata dalle strutture del Servizio sanitario nazionale. La formazione continua consiste in attività di qualificazione specifica per i diversi profili professionali, attraverso la partecipazione a corsi, convegni, seminari, organizzati da istituzioni pubbliche o private accreditate. VALUTAZIONE PERIODICA La valutazione periodica del personale infermieristico valuta la collaborazione e il grado di partecipazione multi professionale, la gestione delle attività, le procedure di controllo delle prestazioni e dei servizi, l organizzazione e l attività di promozione e ricerca, la gestione e promozione delle innovazioni tecnologiche e procedimentali, i rapporti con le attività formative, il rispetto del codice di comportamento della P.A. Il processo e la frequenza della valutazione delle capacità professionali degli operatori sanitari sono contenuti nell apposito Regolamento Aziendale. INSERIMENTO DELL INFERMIERE NUOVO ASSUNTO L nuovo assunto, prima di essere immesso nella normale turnazione, deve svolgere un periodo di addestramento in affiancamento ad un collega con anzianità di servizio nell'attività specifica dell U.O. (v. Procedura aziendale Inserimento personale neo-assunto).

10 Pagina 10 di 21 PARAMETRI DI CONTROLLO La procedura deve essere applicata al 100% nelle UU.OO. dell Azienda. BIBLIOGRAFIA 1. C Calamandrei, L. D Addio, Commentario al nuovo codice deontologico dell infermiere,mc Graw-Hill, Kuhse H., Prendersi cura. L etica e la professione di infermiera. Edizioni di Comunità, Torino Mori M., 10 temi per capire e discutere, Ed Bruno Mondadori, Singer P., Pratical Ethics, seconda edizione, Cambridge, University Press CambridgeTrad. It, Etica e pratica, Liguori, Napoili Fucci S., La responsabilità nella professione infermieristica. Questioni e problemi giuridici, Masson, Tessadori M.B.,Problemi etici e organizzazione del lavoro nei reparti di oncologia, BIOETICA rivista interdisciplinare n.2/2001, Tessadori M.B.,Giusta cura del paziente nel rispetto dell autonomia. Discussione del libro: Caring.Nurses, Women and Ethics di Helga Kuhse, BIOETICA rivista interdisciplinare pag, anno X, n.1/ 2002, Guilbert JJ Guida pedagogica per il personale sanitario OMS, Pubblicazione offset N 35, Sasso L, Liotti L, Problem-Based Learning per le professioni sanitarie McGraw-Hill Codici Deontologici internazionali al sito:

11 Pagina 11 di 21 Allegato 1 Competenze Tecnico Professionali dell In riferimento all assistenza: Accertare Prendere in carico la persona nei diversi contesti assistenziali secondo il comportamento etico, deontologico della Professione Attuare il processo diagnostico Raccogliere l'anamnesi assistenziale Coinvolgere la persona nella valutazione dei bisogni assistenziali al fine di esplicitare il livello di assistenza garantito Identificare segni e sintomi rispetto alla situazione clinica assistenziale della persona presa in carico Identificare il care giver da coinvolgere<nel piano di cura su indicazione dell'assistito Identificare le diversità culturali e linguistiche. Diagnosticare Effettuare Diagnosi assistenziale Effettuare Diagnosi clinico assistenziale Pianificare Effettuare prescrizioni diagnostiche e trattamenti terapeutici Elaborare il piano di assistenza Elaborare piani integrati di assistenza in collaborazione con altri profili socio sanitari Definire i percorsi assistenziali e procedure per favorire la continuità assistenziale in collaborazione con altri profili socio sanitari Pianificare gli interventi diagnostici Applicare le tecnologie sanitarie per massimizzare i risultati per le persone assistite Promuovere gli standard professionali Elaborare piani di intervento specifici per il personale di supporto Gestire il sistema informativo a sostegno dell'assistenza infermieristica Pianificare un sistema di reporting sui percorsi assistenziali Pianificare la partecipazione a comunità di pratiche Pianificare un sistema di evidenze scientifiche a sostegno di percorsi assistenziali

12 Pagina 12 di 21 Attuare Attuare gli interventi clinico assistenziali in base all'intensità di cura e alla complessità assistenziale Mettere in atto il piano d'assistenza Applicare Procedure Protocolli e Istruzioni Operative Organizzare la dimissione garantendo la continuità assistenziale Prevenire situazioni critiche e complicanze Affrontare situazioni critiche e complicanze Gestire la documentazione clinica / assistenziale Gestire le risorse materiali e tecnologiche Socializzare lo sviluppo della propria professione Valutare Valutare il piano di assistenza Verificare gli outcomes e gli output dell'assistenza infermieristica erogata In riferimento all educazione terapeutica: Realizzare interventi di educazione terapeutica Valutare il fabbisogno educativo della persona assistita e della famiglia Pianificare modelli assistenziali orientati all'autogestione e all'autocura Definire un progetto educativo efficiente ed efficace Educare le persone assistite e i familiari ad apprendere abilità di autocura e recupero funzionale Utilizzare tecniche di counselling al fine di promuovere la salute Verificare il progetto educativo. In riferimento alla prevenzione: Educare agli stili di vita Individuare i dati epidemiologici sullo stato di salute della collettività Attuare programmi educativi per sviluppare stili di vita che producano salute in collaborazione con altri profili socio sanitari Attuare programmi di prevenzione Applicare programmi per la diagnosi precoce e profilassi Produrre materiale informativo teso alla prevenzione dei rischi per la salute Rilevare fattori di rischio

13 Pagina 13 di 21 Allegato 2 Il Codice deontologico dell' Approvato dal Comitato centrale della Federazione con deliberazione n.1/09 del 10 gennaio 2009 e dal Consiglio nazionale dei Collegi Ipasvi riunito a Roma nella seduta del 17 gennaio 2009 Capo I Articolo 1 L'infermiere è il professionista sanitario responsabile dell'assistenza infermieristica. Articolo 2 L'assistenza infermieristica è servizio alla persona, alla famiglia e alla collettività. Si realizza attraverso interventi specifici, autonomi e complementari di natura intellettuale, tecnico-scientifica, gestionale, relazionale ed educativa. Articolo 3 La responsabilità dell'infermiere consiste nell assistere, nel curare e nel prendersi cura dellapersona nel rispetto della vita, della salute, della libertà e della dignità dell'individuo. Articolo 4 L'infermiere presta assistenza secondo principi di equità e giustizia, tenendo conto dei valori etici, religiosi e culturali, nonché del genere e delle condizioni sociali della persona. Articolo 5 Il rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo e dei principi etici della professione è condizione essenziale per l'esercizio della professione infermieristica. Articolo 6 L'infermiere riconosce la salute come bene fondamentale della persona e interesse della collettività e si impegna a tutelarla con attività di prevenzione, cura, riabilitazione e palliazione. Capo II Articolo 7

14 Pagina 14 di 21 L infermiere orienta la sua azione al bene dell'assistito di cui attiva le risorse sostenendolo nel raggiungimento della maggiore autonomia possibile, in particolare, quando vi sia disabilità, svantaggio, fragilità. Articolo 8 L infermiere, nel caso di conflitti determinati da diverse visioni etiche, si impegna a trovare la soluzione attraverso il dialogo. Qualora vi fosse e persistesse una richiesta di attività in contrasto con i principi etici della professione e con i propri valori, si avvale della clausola di coscienza, facendosi garante delle prestazioni necessarie per l incolumità e la vita dell assistito. Articolo 9 L infermiere, nell'agire professionale, si impegna ad operare con prudenza al fine di non nuocere. Articolo 10 L'infermiere contribuisce a rendere eque le scelte allocative, anche attraverso l'uso ottimale delle risorse disponibili. Capo III Articolo 11 L'infermiere fonda il proprio operato su conoscenze validate e aggiorna saperi e competenze attraverso la formazione permanente, la riflessione critica sull'esperienza e la ricerca. Progetta, svolge e partecipa ad attività di formazione. Promuove, attiva e partecipa alla ricerca e cura la diffusione dei risultati. Articolo 12 L infermiere riconosce il valore della ricerca, dellasperimentazione clinica e assistenziale per l evoluzione delle conoscenze e per i benefici sull assistito. Articolo 13 L'infermiere assume responsabilità in base al proprio livello di competenza e ricorre, se necessario, all'intervento o alla consulenza di infermieri esperti o specialisti. Presta consulenza ponendo le proprie conoscenze ed abilità a disposizione della comunità professionale. Articolo 14 L infermiere riconosce che l interazione fra professionisti e l'integrazione interprofessionale sono modalità fondamentali per far fronte ai bisogni dell assistito. Articolo 15 L infermiere chiede formazione e/o supervisione per pratiche nuove o sulle quali non ha esperienza.

15 Pagina 15 di 21 Articolo 16 L'infermiere si attiva per l'analisi dei dilemmi etici vissuti nell'operatività quotidiana e promuove il ricorso alla consulenza etica, anche al fine di contribuire all approfondimento della riflessione bioetica. Articolo 17 L infermiere, nell'agire professionale è libero da condizionamenti derivanti da pressioni o interessi di assistiti, familiari,altri operatori, imprese, associazioni, organismi. Articolo 18 L'infermiere, in situazioni di emergenza-urgenza, presta soccorso e si attiva per garantire l'assistenza necessaria. In caso di calamità si mette a disposizione dell'autorità competente. Capo IV Articolo 19 L'infermiere promuove stili di vita sani, la diffusione del valore della culturadella salute e della tutela ambientale, anche attraverso l informazione e l'educazione. A tal fine attiva e sostiene la rete di rapporti tra servizi e operatori. Articolo 20 L'infermiere ascolta, informa, coinvolge l assistito e valuta con lui i bisogni assistenziali, anche al fine di esplicitare il livello di assistenza garantito e facilitarlo nell esprimere le proprie scelte. Articolo 21 L'infermiere, rispettando le indicazioni espresse dall'assistito, ne favorisce i rapporti con la comunità e le persone per lui significative, coinvolgendole nel piano di assistenza. Tiene conto della dimensione interculturale e dei bisogni assistenziali ad essa correlati. Articolo 22 L infermiere conosce il progetto diagnostico-terapeutico per le influenze che questo ha sul percorso assistenziale e sulla relazione con l assistito. Articolo 23 L infermiere riconosce il valore dell informazione integrata multiprofessionale e si adopera affinché l assistito disponga di tutte le informazioni necessarie ai suoi bisogni di vita. Articolo 24

16 Pagina 16 di 21 L'infermiere aiuta e sostiene l assistito nelle scelte, fornendo informazioni di natura assistenziale in relazione ai progetti diagnostico-terapeutici e adeguando la comunicazione alla sua capacità di comprendere. Articolo 25 L infermiere rispetta la consapevole ed esplicita volontà dell assistito di non essere informato sul suo stato di salute, purché la mancata informazione non sia di pericolo per sé o per gli altri. Articolo 26 L'infermiere assicura e tutela la riservatezza nel trattamento dei dati relativi all assistito. Nella raccolta, nella gestione e nel passaggio di dati, si limita a ciò che è attinente all assistenza. Articolo 27 L'infermiere garantisce la continuità assistenziale anche contribuendo alla realizzazione di una rete di rapporti interprofessionali e di una efficace gestione degli strumenti informativi. Articolo 28 L'infermiere rispetta il segreto professionale non solo per obbligo giuridico, ma per intima convinzione e come espressione concreta del rapporto di fiducia con l'assistito. Articolo 29 L'infermiere concorre a promuovere le migliori condizioni di sicurezza dell'assistito e dei familiari e lo sviluppo della cultura dell imparare dall errore. Partecipa alle iniziative per la gestione del rischio clinico. Articolo 30 L'infermiere si adopera affinché il ricorso alla contenzione sia evento straordinario, sostenuto da prescrizione medica o da documentate valutazioni assistenziali. Articolo 31 L'infermiere si adopera affinché sia presa in considerazione l'opinione del minore rispetto alle scelte assistenziali, diagnostico-terapeutiche e sperimentali, tenuto conto dell'età e del suo grado di maturità. Articolo 32 L'infermiere si impegna a promuovere la tutela degli assistiti che si trovano in condizioni che ne limitano lo sviluppo o l'espressione, quando la famiglia e il contesto non siano adeguati ai loro bisogni. Articolo 33

17 Pagina 17 di 21 L'infermiere che rilevi maltrattamenti o privazioni a carico dell assistito mette in opera tutti i mezzi per proteggerlo, segnalando le circostanze, ove necessario, all'autorità competente. Articolo 34 L'infermiere si attiva per prevenire e contrastare il dolore e alleviare la sofferenza. Si adopera affinché l assistito riceva tutti i trattamenti necessari. Articolo 35 L'infermiere presta assistenza qualunque sia la condizione clinica e fino al termine della vita all assistito, riconoscendo l'importanza della palliazione e del conforto ambientale, fisico, psicologico, relazionale, spirituale. Articolo 36 L'infermiere tutela la volontà dell assistito di porre dei limiti agli interventi che non siano proporzionati alla sua condizione clinica e coerenti con la concezione da lui espressa della qualità di vita. Articolo 37 L infermiere, quando l assistito non è in grado di manifestare la propria volontà, tiene conto di quanto da lui chiaramente espresso in precedenza e documentato. Articolo 38 L'infermiere non attua e non partecipa a interventi finalizzati a provocare la morte, anche se la richiesta proviene dall'assistito. Articolo 39 L'infermiere sostiene i familiari e le persone di riferimento dell assistito, in particolare nella evoluzione terminale della malattia e nel momento della perdita e della elaborazione del lutto. Articolo 40 L'infermiere favorisce l informazione e l educazione sulla donazione di sangue, tessuti ed organi quale atto di solidarietà e sostiene le persone coinvolte nel donare e nel ricevere. Capo V Articolo 41 L'infermiere collabora con i colleghi e gli altri operatori di cui riconosce e valorizza lo specifico apporto all'interno dell'équipe.

18 Pagina 18 di 21 Articolo 42 L'infermiere tutela la dignità propria e dei colleghi, attraverso comportamenti ispirati al rispetto e alla solidarietà. Articolo 43 L'infermiere segnala al proprio Collegio professionale ogni abuso o comportamento dei colleghi contrario alla deontologia. Articolo 44 L'infermiere tutela il decoro personale ed il proprio nome. Salvaguarda il prestigio della professione ed esercita con onestà l attività professionale. Articolo 45 L infermiere agisce con lealtà nei confronti dei colleghi e degli altri operatori. Articolo 46 L infermiere si ispira a trasparenza e veridicità nei messaggi pubblicitari, nel rispetto delle indicazioni del Collegio professionale. Capo VI Articolo 47 L'infermiere, ai diversi livelli di responsabilità, contribuisce ad orientare le politiche e lo sviluppo del sistema sanitario, al fine di garantire il rispetto dei diritti degli assistiti, l'utilizzo equo ed appropriato delle risorse e la valorizzazione del ruolo professionale. Articolo 48 L'infermiere, ai diversi livelli di responsabilità, di fronte a carenze o disservizi provvede a darne comunicazione ai responsabili professionali della struttura in cui opera o a cui afferisce il proprio assistito. Articolo 49 L infermiere, nell interesse primario degli assistiti, compensa le carenze e i disservizi che possono eccezionalmente verificarsi nella struttura in cui opera. Rifiuta la compensazione, documentandone le ragioni, quando sia abituale o ricorrente o comunque pregiudichi sistematicamente il suo mandato professionale. Articolo 50

19 Pagina 19 di 21 L'infermiere, a tutela della salute della persona, segnala al proprio Collegioprofessionale le situazioni che possono configurare l esercizio abusivo della professione infermieristica. Articolo 51 L'infermiere segnala al proprio Collegio professionale le situazioni in cui sussistono circostanze o persistono condizioni che limitano la qualità delle cure e dell assistenza o il decoro dell'esercizio professionale. Disposizioni finali Le norme deontologiche contenute nel presente Codice sono vincolanti; la loro inosservanza è sanzionata dal Collegio professionale. I Collegi professionali si rendono garanti della qualificazione dei professionisti e della competenza da loro acquisita e sviluppata.

20 Pagina 20 di 21 Redatta da Valutata da Dr. G. Famà firma Direttore Sanitario firma Lista di distribuzione Direttori SS.CC. con obbligo di diffusione ai Dirigenti medici ed a tutto il personale infermieristico Responsabile U.O. Qualità

21 S.C. di Foglio di All U.O. Qualità Aziendale SEDE Si trasmette Foglio firma per presa visione procedura Dichiaro che tutto il personale coinvolto è stato informato ed ha preso visione N Prog Cognome e Nome (stampatello) della procedura; Qualifica Firma leggibile Copia è custodita e visionabile nella stanza Messina li, / / Il Direttore della SC

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