POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore PUGLIESE FRANCESCO. Responsabile del procedimento PIERDOMINICI CESARE

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1 REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA E AI MINORI DETERMINAZIONE N. G16660 del 19/11/2014 Proposta n del 20/10/2014 Oggetto: Presenza annotazioni contabili D.G.R. n.658/2014 punto 3.1): "Approvazione dell'iniziativa denominata "Start Up 2014/2015" rivolta ai Comuni del Lazio per la gestione di asili nido di nuova apertura". Approvazione dell'avviso Pubblico; impegno della somma di euro ,00 sul capitolo H41132 corrispondente alla Missione n. 12, Programma n. 05, codice (trasferimenti correnti a Amministrazioni Locali)"; esercizio finanziario 2014; nomina del responsabile del procedimento. Proponente: Estensore PUGLIESE FRANCESCO Responsabile del procedimento PIERDOMINICI CESARE Responsabile dell' Area A. MAZZAROTTO Direttore Regionale N. ZAMARO Protocollo Invio Firma di Concerto Ragioneria: Responsabile del procedimento Responsabile dell' Area Ragioneria G. DELL'ARNO Dir. Reg. Progr. Ec., Bilancio, Dem. e Patr. M. MARAFINI Protocollo Ricezione Pagina 1 / 8 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

2 REGIONE LAZIO N. del Proposta n del 20/10/2014 Annotazione Contabili PGC Tipo Mov. Azione Beneficiario Capitolo Impegno / Accertamento Mod. Importo Miss./Progr./PdC finanz. 1 I H41132/000 /0/ , CREDITORI DIVERSI Pagina 2 / 8

3 OGGETTO: D.G.R. n.658/2014 punto 3.1): Approvazione dell iniziativa denominata Start Up 2014/2015 rivolta ai Comuni del Lazio per la gestione di asili nido di nuova apertura. Approvazione dell Avviso Pubblico; impegno della somma di euro ,00 sul capitolo H41132 corrispondente alla Missione n. 12, Programma n. 05, codice (trasferimenti correnti a Amministrazioni Locali) ; esercizio finanziario 2014; nomina del responsabile del procedimento. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT SU PROPOSTA VISTO VISTO del Dirigente dell Area Sostegno alla Famiglia e ai Minori; la legge regionale del 6 agosto 1999 n. 14: Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo ; la legge regionale del 18 febbraio 2002, n. 6: Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale e successive modificazioni ed integrazioni; il regolamento regionale del 6 Settembre 2002, n. 1: Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale e successive modificazioni ed integrazioni; la D.G.R. del 30 settembre 2014 n. 641, con la quale è stato conferito a Nereo Zamaro l incarico di Direttore della Direzione Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport; la legge regionale del 20 novembre 2001, n. 25: Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione e successive modifiche ed integrazioni; il decreto legislativo del 23 giugno 2011, n. 118: Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 ; VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 maggio 2012: Individuazione delle amministrazioni che partecipano alla sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro enti ed organismi, di cui all'articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 ; DATO ATTO che la Regione Lazio partecipa alla sperimentazione concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 dicembre 2011, in attuazione dell art. 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, propedeutica all entrata a regime per tutte le Regioni e gli enti locali; Pagina 3 / 8

4 la legge regionale del n. 30 dicembre 2013, n. 13 recante Legge di stabilità regionale 2014 ; la legge regionale del 30 dicembre 2013, n. 14 concernente Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; la D.G.R. del 30 dicembre 2013, n. 520 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Adozione del bilancio redatto per categorie con dettaglio fino al V livello del piano dei conti per le entrate e per macroaggregati con dettaglio fino al IV livello del piano dei conti per le spese ; VISTO il decreto del Presidente della Regione Lazio 30 dicembre 2013 n. T00463: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Adozione del bilancio redatto per capitoli di entrata all interno di ciascuna categoria e per capitoli di spesa all interno di ciascun macroaggregato. Autorizzazione nei confronti del Segretario Generale all'assegnazione dei capitoli di spesa alle Direzioni regionali competenti ; VISTO l atto di organizzazione del Segretario Generale del 4 aprile 2014, n. E00007: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle Direzioni regionali competenti, ai sensi dell art. 3, comma 4, della legge regionale 30 dicembre 2013, n. 14 ; VISTO il decreto del Presidente della Regione Lazio del 16 maggio 2014 n. T00146: Variazioni di bilancio derivanti dall attuazione della deliberazione della Giunta regionale 6 maggio 2014, n. 244, relativa al riaccertamento dei residui attivi e passivi ai sensi dell articolo 7, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2011, recante Sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, di cui all articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n ; VISTO PRESO ATTO la legge del 8 novembre 2000, n. 328: Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ; la legge regionale del 9 settembre 1996, n. 38: Riordino, programmazione e gestione degli interventi e dei servizi socio-assistenziali nel Lazio ; la legge regionale del 16 Giugno 1980, n. 59: Norme sugli asili nido, e successive modificazioni e integrazioni; l articolo 19 del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223: Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale, convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, che istituisce il Fondo per le politiche per la famiglia ; dell intesa sancita in Conferenza Unificata il 29 aprile 2010 in merito alla ripartizione del Fondo per le politiche per la famiglia che destina alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano, per l anno 2010, 100 milioni di euro per interventi relativi a compiti ed attività di competenza regionale e degli enti locali; Pagina 4 / 8

5 VISTO PRESO ATTO CONSIDERATO il decreto del Sottosegretario di Stato con delega alle politiche della famiglia del 20 luglio 2010, registrato alla Corte dei Conti il 12 agosto 2010, concernente la ripartizione del Fondo per le politiche per la famiglia anno 2010, con il quale è stata assegnata la somma complessiva di euro ,00, ripartita alle Regioni per le attività di competenza propria e degli Enti Locali; dell intesa sancita in sede di Conferenza Unificata il 7 ottobre 2010, tra il Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri delegato alle politiche per la famiglia e le Regioni, le Province Autonome di Trento e di Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità Montane in merito alla ripartizione del Fondo per le politiche per la famiglia a favore dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e di altri interventi a favore delle famiglie (repertorio atti n. 109/CU del 7 ottobre 2010); che la suddetta intesa, all art. 2, stabilisce che: le risorse ripartite sono finalizzate in via prioritaria, al proseguimento dello sviluppo ed al consolidamento del sistema integrato di servizi socio-educativi per la prima infanzia e potranno essere utilizzate per l attivazione di nuovi posti, per sostenere i costi di gestione dei posti esistenti e per il miglioramento qualitativo dell'offerta, nonché alla realizzazione di altri interventi a favore delle famiglie, assicurando che ad essi accedano prioritariamente le famiglie numerose o in difficoltà, sulla base della valutazione del numero e della composizione del nucleo familiare e dei livelli reddituali ; la D.G.R. del 25 marzo 2005 n. 390: Ripartizione delle risorse finanziarie provenienti dal fondo nazionale per le politiche sociali anno 2004 destinate alla costruzione ed alla gestione di asili nido, nonché di micro-nidi nei luoghi di lavoro ; la D.G.R. del 3 agosto 2006 n. 499: Articolo 15, comma 29, l.r. 5/2006. Piano di utilizzazione degli stanziamenti per la realizzazione e la ristrutturazione di asili nido comunali e strutture socioassistenziali per gli esercizi finanziari 2006, 2007 e 2008 ; la D.G.R. del 23 novembre 2007, n. 937: Articolo 1, commi 1250, 1251, 1259 e 1260 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007). Approvazione delle linee programmatiche per la sperimentazione di interventi per le famiglie e per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socioeducativi per la prima infanzia ; la D.G.R. del 16 giugno 2009 n. 430: Piano di utilizzazione delle risorse statali e regionali per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socioeducativi per la prima infanzia relativo al triennio , ai sensi dell articolo 1, commi 1259 e 1260 della legge 296/2006 DGR n. 937/2007 e DGR n. 622/2008 ; la D.G.R. del 6 agosto 2012, n. 409: DGR n. 499/06 e DGR n. 430/09: Finanziamenti per la realizzazione di asili nido nei Comuni del Lazio di cui alla L.R. n.59/80 e ss.mm.ii.. Rimodulazione dei finanziamenti erogati ; CONSIDERATO che, grazie all utilizzazione delle risorse finalizzate alla realizzazione di nuovi asili comunali, si è avuto un significativo incremento di offerta di posti bambino su tutto il territorio della Regione Lazio; Pagina 5 / 8

6 la D.G.R. del 25 luglio 2003, n. 703: L.R. 59/1980. Contributo di gestione per gli asili nido gestiti dai Comuni ; la D.G.R. del 18 luglio 2013, n. 203: Attuazione dell intesa sancita il 19 aprile 2012, in Conferenza Unificata, per il riparto delle risorse da destinare al finanziamento di servizi socio-educativi per la prima infanzia e azioni in favore degli anziani e della famiglia. Approvazione schema di Accordo tra la Regione Lazio e il Dipartimento per le politiche della famiglia della P.C.D.M. Ripartizione delle risorse assegnate, pari ad ,00, fra le diverse aree di intervento. ; CONSIDERATO CONSIDERATO VISTO CONSIDERATO PRESO ATTO la D.G.R. del 19 novembre 2013, n. 403: Approvazione dell iniziativa denominata Start Up rivolta ai Comuni del Lazio per la gestione di asili nido di nuova apertura ; la determinazione dirigenziale del 20 dicembre 2013, n. G05531: DGR n.403/2013: Approvazione dell iniziativa denominata Start Up rivolta ai Comuni del Lazio per la gestione di asili nido di nuova apertura. Approvazione dell Avviso Pubblico e impegno della somma di euro ,00 sul capitolo H41132 esercizio finanziario 2013 e nomina del Responsabile del Procedimento ; la determinazione dirigenziale del 30 luglio 2014, n. G11040: DGR n.403/2013: "Iniziativa denominata "Start Up" annualità 2012/2013." Impegno di spesa di euro ,00 in favore dei Comuni ammessi al contributo, sul capitolo H41132 corrispondente alla Missione n. 12, Programma n. 05, codice (trasferimenti correnti a Amministrazioni Locali), esercizio finanziario 2014 ; il successo ottenuto dall iniziativa denominata Start Up la quale, ha permesso di finanziare l apertura di 21 nuovi asili nido su tutto il territorio della Regione Lazio; che, a causa del meccanismo di erogazione del contributo ordinario di cui alla legge regionale n.59/80, i Comuni, per gli asili di nuova apertura, accedono a tali contributi circa due anni dopo lo svolgimento dell anno educativo; la D.G.R. del 7 ottobre 2014, n. 658: Pacchetto famiglia 2014: misure a sostegno delle famiglie del Lazio. ; in particolare il punto 3.1) della citata D.G.R. n. 658/2014 il quale, nell individuare le sotto misure relative allo sviluppo dei servizi per la prima infanzia, indica lo Start up di nuovi nidi Comunali ; che al fine di dare attuazione al punto 3.1) della D.G.R. n.658/2014, è necessario approvare un Avviso Pubblico rivolto a tutti i Comuni del Lazio, che definisca i criteri di utilizzazione delle risorse e le modalità di presentazione delle domande di finanziamento; di quanto stabilito dal dispositivo della D.G.R. n.658/2014, che destina, agl interventi relativi allo sviluppo dei servizi per la prima infanzia, risorse pari a complessivi euro ,22, da prelevarsi quanto ad euro ,00 dal capitolo di bilancio H41132 per l esercizio finanziario 2014 Pagina 6 / 8

7 e quanto ad euro ,22 dal capitolo di bilancio H41133 per l esercizio finanziario 2014; VISTO il decreto del Presidente della Regione Lazio del 10/05/2011 n. T0161, concernente: Bilancio di Previsione Variazione di Bilancio. ; VERIFICATO VERIFICATO RITENUTO RITENUTO RITENUTO che sul capitolo di entrata denominato ASSEGNAZIONE DELLO STATO PER LE POLITICHE DELLA FAMIGLIA AI SENSI DELLA LEGGE 296/2006, ART. 1,CC 1250 E 1251 è stato effettuato l accertamento n. 4215/2011, di euro ,00, ed emessa la reversale n. 1546/2012, e che, delle risorse presenti sul capitolo di uscita H41132, euro ,00 vengono impiegati per le finalità di cui al presente avviso; che sul capitolo di entrata denominato ASSEGNAZIONE DELLO STATO PER LE POLITICHE DELLA FAMIGLIA AI SENSI DELLA LEGGE 296/2006, ART. 1,CC 1250 E 1251 è stato effettuato l accertamento n /2013, di euro ,00, ed emessa la reversale n /2013, e che, delle risorse presenti sul capitolo di uscita H41132, euro ,00 vengono impiegati per le finalità di cui al presente avviso; opportuno approvare l Avviso Pubblico, di cui all allegato A Start Up 2014/2015, rivolto a tutti i Comuni del Lazio, che definisce i criteri di utilizzazione delle risorse e le modalità di presentazione delle domande di finanziamento da parte dei Comuni per la gestione di asili nido aperti e funzionati dal 1 marzo 2014 al 1 aprile 2015; pertanto opportuno impegnare, in favore di Creditori Diversi, l importo di euro ,00 sul capitolo di bilancio H41132 per l esercizio finanziario 2014, da destinare all iniziativa denominata Start Up 2014/2015 ; opportuno nominare l ing. Cesare Pierdominici, funzionario della Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport, responsabile del procedimento per la realizzazione dell intervento oggetto della presente determinazione dirigenziale. DETERMINA le premesse formano parte integrante della presente determinazione: 1. di approvare l Avviso Pubblico Start Up 2014/2015 di cui all Allegato A, parte integrante del presente provvedimento amministrativo, rivolto a tutti i Comuni del Lazio, che definisce i criteri di utilizzazione delle risorse e le modalità di presentazione delle domande di finanziamento da parte dei Comuni per la gestione di asili nido aperti e funzionati dal 1 marzo 2014 al 1 aprile 2015; 2. di impegnare, sul capitolo di bilancio H41132 per l esercizio finanziario 2014, che presenta la necessaria disponibilità, l importo di euro ,00, in favore di Creditori Diversi ; Pagina 7 / 8

8 3. di nominare l ing. Cesare Pierdominici, funzionario della Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport, responsabile del procedimento per la realizzazione dell intervento oggetto della presente determinazione dirigenziale. La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito regionale IL DIRETTORE (Nereo Zamaro) Pagina 8 / 8

9 D I R E Z I O N E R E G I O N A L E P O L I T I C H E S O C I A L I, A U T O N O M I E, S I C U R E Z Z A E S P O R T A R E A S O S T E G N O A L L A F A M I G L I A E A I M I N O R I Allegato "A" "START-UP 2014/2015" AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER L AVVIO DI NUOVI ASILI NIDO COMUNALI IN ATTUAZIONE DELLA D.G.R. 07 OTTOBRE 2014 N.658 V I A D E L S E R A F I C O, R O M A T E L F A X t

10 PREMESSA La Regione Lazio adotta il presente AVVISO in coerenza con: L.R. 16 giugno 1980 n. 59: Norme sugli asili nido. L.R. 9 settembre 1996, n. 38: Riordino, programmazione e gestione degli interventi e dei servizi socio-assistenziali nel Lazio e successive modifiche; L.R. 6 agosto 1999, n. 14: Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo e successive modificazioni; Il Trattato di Lisbona firmato il 13 dicembre 2007 il quale, fra l altro, prevede che gli Stati membri devono raggiungere entro il 2010 la quota del 33% di posti disponibili ogni 100 bambini in età da 0 a 3 anni, come fissato dal Consiglio europeo di Lisbona del D.G.R. 23 novembre 2007, n. 937: Articolo 1, commi 1250, 1251, 1259 e 1260 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007). Approvazione delle linee programmatiche per la sperimentazione di interventi per le famiglie e per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socioeducativi per la prima infanzia ; D.G.R. 16 giugno 2009 n. 430: Piano di utilizzazione delle risorse statali e regionali per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia relativo al triennio , ai sensi dell articolo 1, commi 1259 e 1260 della legge 296/2006 DGR n. 937/2007 e DGR n. 622/2008 ; D.G.R. 6 agosto 2012, n. 409: DGR n. 499/06 e DGR n. 430/09: Finanziamenti per la realizzazione di asili nido nei Comuni del Lazio di cui alla L.R. n.59/80 e ss.mm.ii. ; D.G.R. 18 luglio 2013, n.203: " Attuazione dell intesa sancita il 19 aprile 2012, in Conferenza Unificata, per il riparto delle risorse da destinare al finanziamento di servizi socio-educativi per la prima infanzia e azioni in favore degli anziani e della famiglia. Approvazione schema di Accordo tra la Regione Lazio e il Dipartimento per le politiche della famiglia della P.C.D.M. Ripartizione delle risorse assegnate, pari ad ,00, fra le diverse aree di intervento."; D.G.R. 07 ottobre 2014 n. 658: "Pacchetto famiglia 2014: misure a sostegno delle famiglie del Lazio". - misura 3.1 Sviluppo dei servizi per la prima infanzia: Start up nuovi nidi Comunali". Art. 1 (Finalità generali) Gli asili nido sono un servizio di interesse pubblico, aperto alle bambine e ai bambini in età compresa fra i tre mesi e i tre anni, che favorisce il pieno sviluppo della personalità del soggetto, operando nel rispetto del primario dovere e diritto dei genitori di istruire ed educare i propri figli, come sancito dall'articolo 30, primo comma, della Costituzione. L ampliamento dei servizi di cura per l infanzia è un elemento essenziale nell ambito delle politiche tese a favorire la effettiva parità tra uomini e donne: una maggiore e più diffusa disponibilità di tali V I A D E L S E R A F I C O, R O M A T E L F A X w w w. r e g i o n e. l a z i o. i t w w w. s o c i a l e l a z i o. i t

11 servizi favorisce, infatti, una più equa distribuzione dei carichi di cura in ambito familiare consentendo, in tal modo, l accesso e la permanenza delle donne madri nel mondo del lavoro. La Regione Lazio, aderendo al piano straordinario d intervento per lo sviluppo dei servizi socio educativi per la prima infanzia, ha finanziato la realizzazione di circa 280 asili nido nel territorio laziale nel periodo compreso fra il 2003 ed oggi. Il presente intervento si configura come un sostegno economico a quei Comuni che, avendo realizzato un asilo nido, hanno la necessità di reperire le risorse necessarie per avviare il servizio in una fase congiunturale particolarmente negativa come quella che si sta attraversando. Art. 2 (Destinatari dell intervento) Destinatari dell intervento sono i Comuni del Lazio, che hanno realizzato uno o più nuovi asili nido comunali e che ne hanno avviato l attività, o l avvieranno, nel periodo compreso tra il 1 marzo 2014 ed il 1 aprile A tal fine si precisa che il Comune deve essere titolare del diritto di proprietà dell asilo nido il quale, può essere gestito direttamente dal Comune ovvero da soggetti esterni all amministrazione a seguito di regolare procedura pubblica di affidamento del servizio. Art. 3 (Risorse disponibili e criteri di ripartizione delle stesse) Le risorse disponibili per tale iniziativa ammontano ad euro ,00 (unmilione) a valere sul capitolo di bilancio H41132 per l esercizio finanziario 2014 così come destinate dalla D.G.R. n.203/2013 e D.G.R. n.658/2014, pubblicata sul B.U.R.L. n. 82 del 14 ottobre Le risorse saranno ripartite in proporzione ai posti bambino realizzati e per i quali è intervenuta la relativa autorizzazione al funzionamento. Per posti bambino realizzati si intende la capienza massima dell asilo nido secondo la vigente normativa regionale. In ogni caso il contributo massimo erogato non potrà essere superiore ad euro 1.500,00 (millecinquecento) per ogni nuovo posto bambino realizzato. Art. 4 (Modalità di utilizzo del contributo) Il contributo erogato dovrà essere destinato alla copertura delle spese sopportate dal Comune per la gestione del singolo asilo nido nel periodo compreso tra il 1 marzo 2014 e il 31 agosto A titolo esemplificativo il contributo potrà essere utilizzato per: costi relativi all'abbattimento delle rette mensili, o costi di gestione del servizio esterno, detratti i ricavi percepiti; costo del personale (con esclusione dei dipendenti pubblici); costi relativi alle utenze ivi compresi i costi relativi agli allacci delle stesse; servizio mensa; servizio di pulizia; acquisto di materiale didattico; piccoli lavori di completamento; acquisto di arredi; attrezzature per il personale. V I A D E L S E R A F I C O, R O M A T E L F A X w w w. r e g i o n e. l a z i o. i t w w w. s o c i a l e l a z i o. i t

12 Le spese relative ai lavori di completamento e/o all acquisto di materiale didattico e/o arredo e/o attrezzature per il personale, saranno ammesse nella misura massima complessiva del 30% del contributo assegnato. Il presente contributo di "Start-Up" è incompatibile con la domanda del 2015 per l'accesso al contributo per la gestione ai sensi della L.R. n.59/1980 e ss.mm.ii., del medesimo asilo. Art. 5 (Modalità e termini di presentazione delle richieste di contributo) Le richieste di contributo dovranno essere presentate esclusivamente a mezzo PEC, entro e non oltre le ore 12:00 del 28 febbraio 2015 al seguente indirizzo: sostegnofamigliaeminori@regione.lazio.legalmail.it. Detta PEC dovrà riportare nell'oggetto la seguente dicitura obbligatoria: "domanda di contributo Start-Up 2014/2015". Le richieste di contributo dovranno essere sottoscritte dal Sindaco e successivamente scannerizzate, e dovranno contenere le seguenti indicazioni: 1. Dichiarazione attestante la proprietà dell asilo nido; 2. Autorizzazione al funzionamento con esplicitata la capienza massima; 3. Dati identificativi dell'asilo oggetto del contributo; 4. Data di attivazione del servizio e modalità di gestione dell'asilo; 5. Quadro preventivo delle spese di gestione relativo al periodo oggetto del contributo; 6. Dichiarazione attestante che il Comune non abbia ricevuto o fatto domanda per altri finanziamenti da parte della Regione Lazio relativi alla gestione dello stesso asilo nido, negli anni precedenti al 2015; 7. Dichiarazione contenente il numero dei bambini iscritti al momento della presentazione della domanda e l eventuale numero di bambini in lista d attesa. Art. 6 (Modalità di erogazione del contributo) Il contributo sarà erogato secondo le seguenti modalità: Il 70% del contributo a seguito della Determinazione Dirigenziale di ammissione del Comune al contributo; Il 30%, o il minore importo speso, a seguito della presentazione della rendicontazione finale di spesa relativa all impiego del contributo. Art. 7 (Rendicontazione) Entro il 15 novembre 2015 dovrà pervenire alla Regione Lazio - Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport - Area Sostegno alla Famiglia e ai Minori - Via del Serafico n Roma - all'attenzione del Responsabile del Procedimento, la rendicontazione finale delle spese effettuate approvata con Determinazione del Responsabile del Servizio. Saranno ammesse alla rendicontazione finale tutte le spese sostenute e liquidate dal Comune comprese dal 1 marzo 2014 e il 30 agosto V I A D E L S E R A F I C O, R O M A T E L F A X w w w. r e g i o n e. l a z i o. i t w w w. s o c i a l e l a z i o. i t

13 Ogni variazione di spesa, rispetto al quadro economico presentato in fase di partecipazione al presente avviso, dovrà essere approvato dal Responsabile del Procedimento. Art. 8 (Verifiche e controlli) La Regione Lazio si riserva di procedere a verifiche, in loco, dell effettivo funzionamento dell asilo nido e della documentazione presentata. Art. 9 (Revoca del contributo) Qualora, a seguito di accertamento, l'asilo nido non sia effettivamente funzionante alla data del 1 aprile 2015, verrà revocato il finanziamento e la quota ripartita tra gli altri partecipanti idonei. Il mancato rispetto delle condizioni del presente AVVISO pubblico comporterà la revoca totale del contributo assegnato. Art. 10 (Richiesta informazioni) Il presente AVVISO è pubblicato on line sul sito regionale e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Per informazioni e comunicazioni è possibile rivolgersi al Responsabile del Procedimento. Art. 11 (Tutela privacy) Tutti i dati personali in possesso dell Amministrazione Regionale in ragione del presente AVVISO confluiranno in un archivio, di cui è titolare la Regione Lazio Giunta Regionale. Secondo quanto previsto dal D.Lgs. n.196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali ; il trattamento di tali dati, che avverrà con modalità manuale e informatizzata, sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza, e saranno comunicati ai soggetti indicati dalla vigente normativa e pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio nonché sul sito web della Regione Lazio. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito Art. 12 (Responsabile del Procedimento) Ai sensi della Legge n.241/90 e ss.mm.ii, il Responsabile del Procedimento è l ing. Cesare Pierdominici, tel , Fax , cpierdominici@regione.lazio.it, Regione Lazio - Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport - Area Sostegno alla Famiglia e ai Minori, Via del Serafico n Roma. V I A D E L S E R A F I C O, R O M A T E L F A X w w w. r e g i o n e. l a z i o. i t w w w. s o c i a l e l a z i o. i t

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