Zona Franca Urbana COMUNE DI TRAPANI
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1 Zona Franca Urbana COMUNE DI TRAPANI Cos è la Zona Franca Urbana ( ZFU ) Qual è la ZFU di Trapani Localizzazione della ZFU di Trapani Come si è arrivati alla ZFU, iter normativo Quali sono gli elementi di forza delle ZFU Quali sono le agevolazioni fiscali ( art. 4 del D.M. ) Chi sono i soggetti beneficiari Cosa si intende per micro e piccole imprese Chi viene escluso dalle agevolazioni A chi sono state destinate le riserve di scopo Che scelta ha effettuato l A.C. di Trapani Ipotesi di riparto delle risorse economiche Riferimenti normativi e documenti di prassi
2 Cos è la Zona Franca Urbana ( ZFU ) La ZFU è un area infra-comunale di dimensione prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di micro e piccole imprese. Obiettivo prioritario della ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri e di aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico ed occupazionale, ma con potenzialità di sviluppo inespresse. Con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze del 10 aprile 2013 sono stabilite le condizioni, i limiti, le modalità ed i termini di decorrenza delle agevolazioni fiscali e contributive.
3 Qual è la ZFU di Trapani L'area bersaglio individuata come Zona Franca Urbana ha una dimensione demografica secondo i dati ISTAT (censimento 2001) pari a abitanti che corrisponde al 16,16% del totale della popolazione residente del Comune che al censimento 2001 risulta pari a abitanti. La perimetrazione della ZFU comprende: L'intero centro storico, che coincide con l estrema punta di Trapani, bagnato a nord e sud dal mare ed è compreso tra: la Torre di Ligny, la scogliera di tramontana e la zona portuale e la villa Margherita ; I rioni di SS. Ausiliatrice, Santa Teresa e Cappuccinelli, che si affacciano sul litorale nord, fino alla tonnara di San Giuliano; L'intera e complessa area portuale posta a sud del territorio urbano.
4 Localizzazione della ZFU di Trapani
5 Come si è arrivati alla ZFU, iter normativo Con la legge 27 dicembre 2006 n. 296 e s.m.i. recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2007) ed in particolare con il comma 340 dell art. 1 sono istituite le ZFU. La ZFU di Trapani con delibera n. 14/2009 del Comitato Interministeriale della Programmazione Economica ( CIPE ) è stata dichiarata ammissibile all istruttoria ma non finanziabile. ZFU ammesse e finanziate dalla Delibera CIPE n. 14/2009: Catania, Crotone, Erice, Gela, Lamezia Terme, Mondragone, Napoli, Rossano, Torre Annunziata. Con il Decreto del 10 aprile 2013 Trapani entra a far parte dell elenco dei comuni ammessi e finanziati ( art. 5 ).
6 Quali sono gli elementi di forza delle ZFU Gli elementi caratteristici "positivi" da cui trarre slancio per rivitalizzare l'area individuata come ZFU, si possono essenzialmente riassumere in: Peculiari caratteristiche fisiche dell'intera area che si presenta bagnata da due mari e che da un versante, lato nord, è caratterizzata da un litorale sabbioso balneabile con un mare cristallino e lunghe spiagge sabbiose. Il porto di Trapani rimane il più rilevante dell intera Provincia per numero di passeggeri e traffico merci. Il turismo nautico e le attività diportistiche hanno assunto, nell ultimo decennio, un sempre maggiore peso per il comparto turistico del Comune di Trapani e dell intera Provincia. L'esistenza di un centro storico dotato di valori architettonici, pittorici, librari e di artigianato artistico di pregio.
7 Quali sono le agevolazioni fiscali ( art. 4 del D.M. ) Le agevolazioni di cui al DM sono concesse ai sensi e nei limiti di quanto previsto all art. 2, comma 2, del Regolamento (CE) n. 1998/2006 relativo all applicazione degli art. 87 e 88 del Trattato agli aiuti di importanza minore ( de minimis ). Pertanto ciascun soggetto può beneficiare delle agevolazioni previste dal DM fino al limite massimo di: a) ,00, ovvero, b) ,00, nel caso di imprese attive nel settore del trasporto su strada. Il limite massimo si calcola tenendo conto di eventuali ulteriori agevolazioni già ottenute dall impresa a titolo di de minimis nell esercizio finanziario in corso alla data di presentazione dell istanza e nei due esercizi finanziari precedenti.
8 Quali sono le agevolazioni fiscali ( art. 4 del D.M. ) Esenzione dalle imposte sui redditi (IRES ed IRPEF, art. 9 del DM) con decorrenza dal periodo di imposta di accoglimento dell istanza: Il reddito di impresa sino all importo di ,00 è esente dalle imposte sui redditi. Il limite di ,00 è maggiorato di.5.000,00, per ogni periodo di imposta, per ogni nuovo dipendente, residente all interno del Sistema Locale di Lavoro in cui ricade la ZFU. 1) totale per i primi 5 periodi di imposta; 2) del 60% dal 6 al 10 periodo di imposta; 3) del 40% per l'11 ed il 12 periodo di imposta; 4) del 20% per il 13 ed il 14 periodo di imposta. Esenzione dall'irap (art.11 del DM) con decorrenza dal periodo di imposta di accoglimento dell istanza: Per ciascuno dei primi 5 periodi di imposta èesentato il valore della produzione netta nel limite di ,00 ;
9 Quali sono le agevolazioni fiscali ( art. 4 del D.M. ) Esenzione dall'imu (art.12 del DM) con decorrenza dal periodo di imposta di accoglimento dell istanza: per gli immobili posseduti ed utilizzati per l esercizio dell attività di impresa nella ZFU e per i primi 4 anni; Esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente (art.13 del DM): a condizione che almeno il 30 per cento dei dipendenti sia residente nella S.L.L. (sistema locale lavoro) in cui ricade la ZFU. 1) Esonero totale nei primi 5 anni; 2) del 60% dal 6 al 10 anno; 3) del 40% per l'11 ed il 12 anno; 4) del 20% per l'13 ed il 14 anno; La concessione delle agevolazioni di cui sopra sarà fruibile nel limite dei fondi destinati ai Comuni. L importo dell agevolazione per ciascun soggetto beneficiario è calcolato sulla base del rapporto tra l ammontare delle risorse stanziate e l ammontare del risparmio di imposta e contributivo complessivamente richiesto dalle imprese istanti.
10 Chi sono i soggetti beneficiari Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese: a) di micro e piccola dimensione; b) che svolgono la propria attività all'interno della ZFU; c) che si trovano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, che non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali. Per accedere alle agevolazioni è necessario quindi, che i soggetti sopra individuati abbiano un ufficio o locale destinato all'attività, anche amministrativa all'interno della ZFU. Per i soggetti che svolgono attività non sedentaria, oltre alla condizione precedente, e' necessario, alternativamente, che: a)presso l'ufficio o locale sia impiegato almeno un lavoratore dipendente a tempo pieno o parziale che vi svolga la totalità delle ore; ovvero b) realizzino almeno il 25% (venticinque percento) del proprio volume di affari da operazioni effettuate all'interno della ZFU.
11 Cosa si intende per micro e piccole imprese All'interno della Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Europea, del 6 maggio 2003, relativa alla definizione delle microimprese e piccole imprese, si definisce: piccola impresa - un'impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo e/o totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro. microimpresa - un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.
12 Chi viene escluso dalle agevolazioni Non sono ammessi alle agevolazioni i soggetti che si trovano in una o piu' delle condizioni individuate dall'art. 1 del Regolamento (CE) n. 1998/2006. In particolare, le agevolazioni non possono essere concesse a: a) imprese attive nel settore della pesca e dell'acquacoltura; b) imprese attive nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli; c) attività connesse all'esportazione verso paesi terzi o Stati membri, o alla gestione diretta di distribuzione connessa all'esportazione; d) attività condizionate dall'impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti d'importazione; e) imprese attive nel settore carboniero; f) imprese in difficoltà ai sensi degli Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà.
13 A chi sono state destinate le riserve di scopo Le riserve finanziarie di scopo, secondo quanto citato dal D.M. del 10 aprile 2013, devono: 1)Essere in numero non superiore a due 2)Essere non superiori al 30% delle risorse rese disponibili per l intervento; 3)Essere individuate in favore delle seguenti tipologie di beneficiari: Imprese di nuova o recente costituzione Imprese femminili Imprese sociali Imprese ubicate in una determinata sub-porzione del territorio della ZFU Imprese operanti in determinati settori di attività economica
14 Che scelta ha effettuato l A.C. di Trapani Il Comune di Trapani ha deciso di orientare il 30% delle risorse disponibili verso il settore turistico ricettivo, in particolare nell ambito della Classificazione delle attività economiche Ateco 2007 sono destinate a: I ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 55 ALLOGGIO Alberghi (e strutture simili) Alloggi per vacanze ed altre strutture per brevi soggiorni Villaggi turistici Ostelli della gioventù Colonie marine e montane Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte
15 Ipotesi di riparto delle risorse economiche Regione Comune Quota minima per efficacia del dispositivo Quota variabile per dimensione demografica Quota variabile per disagio socio-economico Dotazione finanziaria totale area Catania , , ,63 Erice , , ,95 Gela , , ,72 Aci Catena , , ,22 Acireale , , ,87 Barcellona Pozzo di Gotto , , ,36 Castelvetrano , , ,94 Giarre , , ,85 SICILIA Messina , , ,34 Sciacca , , ,34 Termini Imerese , , ,59 Trapani , , ,42 Palermo nord , , ,88 Palermo sud , , ,26 Bagheria , , ,87 Enna , , ,41 Vittoria , , , , , ,65
16 Riferimenti normativi e documenti di prassi Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze del 10 aprile 2013 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 161 dell 11/07/2013; Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico protocollo n del 30/09/2013.
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