TEMA 1. Andrea Salustri,

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1 TEMA 1 Andrea Salustri, asalustri@hotmail.com Siete stati da poco assunti dall impresa EXPIMP S.p.A., quando il vostro capo vi chiama e vi chiede di presentare un breve rapporto che offra, relativamente ai dati disponibili per gli ultimi due anni, una risposta alle seguenti domande. 1. Come valutate l andamento delle esportazioni verso i Paesi appartenenti all Unione Europea rispetto all andamento complessivo delle esportazioni italiane? 2. Come valutate l andamento delle importazioni dai Paesi appartenenti all Unione Europea rispetto all andamento complessivo delle importazioni italiane? 3. Illustrate l andamento del saldo della bilancia commerciale con i Paesi appartenenti all Unione Europea rispetto all andamento del saldo complessivo della bilancia commerciale. Elaborare in non più di cinque righe un commento ai risultati ottenuti con riferimento all ultimo anno e all intero periodo di osservazione. Comunicati Stampa: Commercio estero e prezzi all import. N.B. Fare riferimento ai dati mensili 1

2 1. Nel corso degli ultimi due anni (ottobre 2016 ottobre 2018) il valore delle esportazioni italiane verso i paesi UE, al netto della stagionalità, cresce da 19,665 a 22,100 miliardi di euro. Nello stesso periodo, il valore destagionalizzato delle esportazioni italiane verso l estero passa da 34,933 a 39,568 miliardi di euro. In termini di numeri indice, l indice delle esportazioni dell Italia verso i Paesi UE è cresciuto del 12,5% (da 93,6 ad ottobre 2016 a 105,3 ad ottobre 2018), un valore analogo a quello del totale delle esportazioni italiane (13,2%). Il valore delle esportazioni verso i Paesi UE incide, in media, per più del 55% sul valore delle esportazioni italiane e tale percentuale resta più o meno costante per tutto il periodo di osservazione. Fig. 1 Indici mensili delle esportazioni italiane e delle esportazioni verso i paesi UE (ottobre 2016-ottobre 2018, frequenza mensile, 2017 = 100, dati destagionalizzati) Fonte: ns elaborazione su dati ISTAT (2018). N.B. EX_T =Esportazioni verso l estero, EX_EU = Esportazioni verso i paesi dell Unione Europea. 2. Nel corso del periodo monitorato l indice delle importazioni italiane dai paesi UE cresce di circa 12 punti percentuali (da 93,6 ad ottobre 2016 a 105,7 ad ottobre 2018). La Figura 2 mette in evidenza come tale andamento segua fino ad aprile 2018 quello dell indice delle importazioni italiane dall estero. Negli ultimi mesi, invece, l indice delle importazioni italiane dai paesi UE cresce meno di quello relativo alle importazioni totali. In valore assoluto, al netto della stagionalità il valore delle importazioni italiane dai paesi UE aumenta da 18,929 a 21,372 miliardi di euro da ottobre 2016 ad ottobre Nello stesso periodo, il valore destagionalizzato delle importazioni italiane dall estero cresce da 31,254 a 36,825 miliardi di euro. Al netto della stagionalità, le importazioni dai paesi UE rappresentano mediamente circa il 60% del totale: tale percentuale, tuttavia, non è costante e tende ad assumere valori decrescenti a partire da luglio

3 Fig. 2 Indici mensili delle importazioni italiane e delle importazioni verso i paesi UE (ottobre 2016-ottobre 2018, frequenza mensile, 2017 = 100, dati destagionalizzati) Fonte: ns elaborazione su dati ISTAT (2018). N.B. IMP_T =Importazioni dall estero, IMP_EU = Importazioni dai paesi dell Unione Europea. 3. Nel corso dei due anni monitorati il saldo della bilancia commerciale dell Italia verso i paesi UE mostra una forte variabilità. Esso, infatti, passa da un valore minimo pari a 0,124 miliardi di euro (dicembre 2017) ad un valore massimo pari a 1,427 miliardi di euro (settembre 2018). Anche il saldo della bilancia commerciale dell Italia verso l estero è caratterizzato da un elevata variabilità. Esso assume il valore minimo pari a 2,541 miliardi di euro a settembre 2018 ed il valore massimo pari a 5,094 miliardi di euro a settembre In termini cumulati, nel corso dei primi dieci mesi del 2018 il saldo della bilancia commerciale dell Italia verso i paesi UE è stato pari a 10,263 miliardi di euro, contro gli 8,440 miliardi di euro registrati nello stesso periodo del 2017 (+21,6%). D altra parte, nel corso dei primi dieci mesi del 2018 il saldo cumulato della bilancia commerciale dell Italia verso l estero ha raggiunto i 34,571 miliardi di euro, contro i 39,991 miliardi di euro contabilizzati al termine dei primi dieci mesi del 2017 (-13,6%). In generale, la lettura dei dati pubblicati dall ISTAT mette in luce come, al netto della componente stagionale, il saldo della bilancia commerciale italiana verso l estero e verso i paesi UE resti in attivo per tutto il periodo di osservazione, ma assuma andamenti differenti se valutato in termini cumulativi (in crescita il saldo cumulato dei primi dieci mesi dell anno verso i paesi UE, in contrazione il saldo totale). 3

4 Sempre al netto della stagionalità, la componente relativa ai Paesi UE ha un incidenza media sul saldo della bilancia commerciale italiana pari a circa il 23%, anche se con valori fortemente eterogenei che vanno da un minimo pari al 3,6% ad un massimo pari al 56,1%. Tale dato conferma quanto emerso dall analisi dell indice delle importazioni italiane verso i Paesi UE e verso il totale dei Paesi. In altre parole, a parità di crescita relativa delle esportazioni, il calo relativo delle importazioni italiane dai Paesi UE migliora nel corso del periodo il saldo della bilancia commerciale relativo a questo aggregato, aumentandone l incidenza sul saldo complessivo destagionalizzato della bilancia commerciale italiana. Fig. 3 Saldo della bilancia commerciale italiana e saldo della bilancia commerciale verso i paesi UE (ottobre ottobre 2018, frequenza mensile, dati destagionalizzati) Fonte: ns elaborazione su dati ISTAT (2018). N.B. PC_T = Saldo della bilancia commerciale con l estero, PC_EU = Saldo della bilancia commerciale con i paesi dell Unione Europea. 4. Nel corso del periodo ottobre 2016 ottobre 2018, il commercio con i Paesi UE segue andamenti simili rispetto a quanto osservato in relazione al commercio dell Italia verso l estero. Dai dati pubblicati dall ISTAT emergono i seguenti andamenti: - il saldo della bilancia commerciale italiana verso i Paesi UE e verso l estero si mantiene attivo per tutto il periodo di osservazione; - il valore delle esportazioni verso i Paesi UE segue il trend crescente del valore delle esportazioni italiane verso l estero; - il valore delle importazioni dai Paesi UE segue, nel complesso, il trend crescente del valore delle importazioni italiane dall estero. 4

5 Nel corso dell ultimo anno (ottobre 2017 ottobre 2018), tuttavia, l incidenza del valore delle importazioni italiane dai paesi UE sul valore delle importazioni italiane dall estero tende a diminuire. Tale dato, unitamente ad una lieve crescita dell incidenza del valore delle esportazioni italiane verso i Paesi UE sul valore delle esportazioni italiane dall estero, determina un miglioramento del saldo della bilancia commerciale dell Italia con i Paesi UE e una sua maggiore incidenza sul saldo della bilancia commerciale italiana con l estero. Per i primi dieci mesi del 2018, l analisi dei valori cumulati del saldo della bilancia commerciale dell Italia verso l estero e verso i paesi UE conferma, rispetto ai primi dieci mesi del 2017, il calo del valore delle esportazioni nette verso l estero e la crescita del valore delle esportazioni nette verso l UE. 5

6 Nota informativa Le Esportazioni includono tutti i beni (nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, escono dal territorio economico del Paese per essere destinati al resto del mondo. Esse sono valutate al valore Fob (free on board), che corrisponde al prezzo di mercato alla frontiera del Paese esportatore. Questo prezzo comprende il prezzo ex-fabrica, i margini commerciali, le spese di trasporto internazionale e gli eventuali diritti all esportazione. Le Importazioni comprendono tutti i beni (nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, entrano nel territorio economico del Paese in provenienza dal Resto del mondo. Esse sono valutate al valore Cif (cost, insurance, freight), che comprende: il valore Fob dei beni, le spese di trasporto e le attività assicurative tra la frontiera del Paese esportatore e la frontiera del Paese importatore. Fanno parte dell aggregato Area euro i seguenti paesi: Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna. Fanno parte dell aggregato Area non euro i paesi che non adottano l euro ed in particolare: 1) Paesi che fanno parte dell Unione europea ma che ancora non aderiscono all euro (Bulgaria, Croazia, Danimarca, Polonia, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Svezia, Ungheria); 2) tutti i Paesi del Resto del mondo. In particolare, Andorra, Città del Vaticano, Principato di Monaco e San Marino usano l euro come moneta ufficiale ma non sono ufficialmente membri dell Unione europea; pertanto, fanno parte dell Area non euro. Insieme ai dati grezzi, l ISTAT pubblica anche i dati depurati della componente stagionale e dagli effetti di calendario. Tali dati sono ottenuti attraverso la procedura TRAMO-SEATS per Linux (versione di febbraio 2010). I dati destagionalizzati, dunque, sono dati depurati, mediante apposite tecniche statistiche, dalle fluttuazioni attribuibili alla componente stagionale (dovute a fattori meteorologici, consuetudinari, legislativi, ecc.) e, se significativi, dagli effetti di calendario. Questa trasformazione dei dati è la più idonea a cogliere l evoluzione congiunturale di un indicatore. Le statistiche del commercio estero di beni sono il risultato di due rilevazioni che hanno come oggetto gli scambi dell Italia con i paesi dell Unione europea (Ue) e con i paesi extra Ue. Per la produzione di statistiche sugli scambi di merci con i paesi Ue, le informazioni sono raccolte tramite i modelli Intrastat che riportano, in sezioni distinte, le dichiarazioni per acquisti e cessioni di beni e per prestazioni di servizi resi e ricevuti. L universo di riferimento è costituito dai soggetti economici identificati sulla base della partiva iva, che risultano aver effettuato almeno una transazione commerciale con i paesi Ue nel periodo considerato. A partire dal 2018, i dati necessari alla compilazione delle statistiche sugli scambi di merci con i paesi dell Ue sono forniti esclusivamente dagli operatori obbligati alle dichiarazioni mensili. I flussi di merci attivati da questi operatori coprono circa il 97% delle cessioni e il 93% degli acquisti intracomunitari realizzando una consistente riduzione del carico informativo sugli operatori. La rilevazione con i paesi extra Ue è effettuata elaborando dati provenienti da una base dati di tipo fiscaleamministrativo (Documento Amministrativo Unico DAU) coerente con le definizioni e le classificazioni di tipo statistico e ha periodicità mensile. Conformemente alla normativa comunitaria, dal 2000 le esportazioni e le importazioni al di sotto delle soglie di esclusione (operazioni commerciali di valore a partire dal 2010 inferiore a euro) vengono inserite nelle statistiche del commercio estero con i paesi extra Ue mensilmente in forma aggregata. 6