Introduzione La certificazione ambientale di prodotto secondo gli schemi esistenti (Ecolabel, EDP ed ISO 14020)

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1 Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 19/04/2006. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario aprire il singolo allegato e stamparlo. File PDF creato in data 18/02/2010 Per maggiori informazioni rivolgersi: Servizio Tecnico Piazza Castello, Vicenza tel fax tecno@assind.vi.it LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO SECONDO GLI SCHEMI ESISTENTI (ECOLABEL, EDP ED ISO 14020) Introduzione Capitolo n. 1. La valutazione del ciclo di vita del prodotto (LCA Life Cycle Assessment) Capitolo n. 2. La certificazione Ecolabel Capitolo n. 3. La Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EDP) Introduzione La certificazione ambientale di prodotto secondo gli schemi esistenti (Ecolabel, EDP ed ISO 14020) Le tipologie di certificazione ambientale di prodotto La marcatura ambientale è uno strumento volontario finalizzato alla valorizzazione ambientale del prodotto. In riferimento alle normative internazionali ISO serie 14020, vi sono principalmente tre livelli di marcatura ambientale : Etichettatura ambientale (es. Ecolabel europeo) Certificazione ambientale auto-dichiarata Dichiarazione Ambientale di Prodotto (es. EDP) Etichettatura ambientale (Ecolabel) Certificazione Ambientale di Prodotto Certificazione ambientale autodichiarata. Dichiarazione Ambientale (EDP) La base indispensabile per qualsiasi schema di etichettatura ambientale di prodotto è la valutazione del ciclo di vita. Lo stesso libro verde comunitario sull IPP cita, come utile base per giungere all utilizzo di marchi di prodotto comparabili, i diversi tipi di etichettature ambientali ISO, che si distinguono anche per la diversa applicazione della filosofia e della metodologia del ciclo di vita.

2 Si tratta di tre diverse tipologie di etichettatura, tutte di natura volontaria e tutte conformi ai principi espressi nella UNI EN ISO che traccia le linee generali per l utilizzo di asserzioni ambientali. Tali asserzioni, esprimibili in termini di etichette o di loghi, simboli, dichiarazioni, ecc., possono fornire informazioni su un prodotto o un servizio in termini del suo carattere ambientale complessivo, di un aspetto ambientale specifico o di un certo numero di aspetti. Queste informazioni, verificabili, accurate e comunicate in modo non fuorviante, sono evidentemente destinate ai potenziali acquirenti per permettere loro di scegliere in modo informato anche dal punto di vista degli impatti ambientali del prodotto. Norme ISO serie Asserzioni / affermazioni ambientali Tipo I - ISO Etichettatura ambientale (es: Ecolabel europeo) Tipo II - ISO Asserzione / affermazione ambientale auto-dichiarata Tipo III - ISO TR Dichiarazione ambientale di prodotto (es: EDP) La prima tipologia (programmi di etichettatura ambientale di Tipo I), presentata nella UNI EN ISO 14024, è relativa alle etichette utilizzabili su prodotti ritenuti conformi a dei requisiti predefiniti (criteri ambientali di prodotto). E un etichetta di terza parte, ovvero per la quale c è la necessità di una verifica a cura di un organismo indipendente dal fornitore e dall acquirente, che certifica tale conformità. L esempio più autorevole di programma di etichettatura di Tipo I è il Regolamento europeo Ecolabel, che permette l assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica a quei prodotti che soddisfano i criteri ambientali di prodotto riportati nelle relative Decisioni della Commissione, pubblicate per alcune categorie di prodotti. Ad oggi le categorie di prodotti certificabili sono principalmente beni di largo consumo: calzature, pitture, tessili, frigoriferi, computer, ammendanti, carta, detersivi per lavatrici e lavastoviglie ed altri. Recentemente la Commissione ha ampliato il campo di applicazione del marchio, allargandolo ai servizi, e individuando nella ricettività turistica il primo servizio etichettabile. La seconda tipologia, definita nella UNI EN ISO 14021, include tutte le asserzioni ambientali auto-dichiarate, ovvero le dichiarazioni, le etichette, i simboli di valenza ambientale presenti sulle confezioni dei prodotti, sugli imballaggi, o nelle pubblicità, utilizzati dagli stessi produttori come strumento di informazione ambientale. In questo tipo di etichettatura, non essendo prevista una certificazione di terza parte, la garanzia di affidabilità diviene elemento ancor più significativo. Per un produttore infatti, utilizzare la UNI EN ISO rappresenta da un lato l impegno al rispetto di una serie di requisiti concepiti per garantire l affidabilità delle informazioni veicolate all acquirente, dall altro la garanzia di non incorrere in imprevisti effetti di mercato negativi, come accuse di concorrenza sleale, dovuti ad asserzioni ingannevoli. Proprio per questo motivo la norma esclude la possibilità di utilizzo di espressioni troppo generiche, quali amico dell ambiente, verde o non inquinante mentre definisce i requisiti per l utilizzo di termini ed espressioni quali: compostabile, degradabile, riciclabile, consumo energetico ridotto, contenuto riciclato pari al..., riduzione dei rifiuti, ecc. La terza tipologia è ancora allo studio a livello internazionale. Il documento che definisce le dichiarazioni ambientali di Tipo III, l ISO/TR 14025, è infatti un rapporto tecnico, ovvero un documento che allo stato attuale presenta diversi punti di discussione e non trova ancora l accordo tra i paesi membri ISO per la pubblicazione come norma internazionale. La pubblicazione del TR nel 2000, ha così permesso a tutti i paesi di maturare le proprie esperienze fino alla recente decisione di iniziare la fase di analisi tecnica per la trasposizione del TR in una futura norma internazionale. Etichette ambientali di prodotto TIPO I (ISO 14024) TIPO II (ISO 14021) TIPO III (ISO/TR 14025) Autodichiarazioni Dichiarazioni Ambientali ambientali di Prodotto Etichettature ambientali SCOPO Selettivo Informativo Comparativo TIPO DI PRODOTTO Prodotti e servizi di Prodotti e servizi di consumo Prodotti e servizi lungo la filiera consumo DESTINATARIO B2C B2C B2B VERIFICA INDIPENDENTE SI (COMITATO ECOLABEL) NO SI (ENTE CERTIFICATORE ACCREDITATO SWEDAC) STRUMENTO Etichettatura Etichettatura Etichettatura + Dichiarazione COMUNICATIVO TIPO DI REQUISITI Ambientale, qualità, Ambientale Ambientale sicurezza PROGRAMMI ESISTENTI Eco-label (Europa) Comportabile EPDs program (Canada)

3 Angelo azzurro (Germania) Degradabile Riciclabile Riutilizzabile Ricaricabile JEMAI Type III program (Giappone) NHO Type III program (Norvegia) EPD System (Svezia) KELA Type III program (Corea del Sud)

4 Capitolo n. 1 La valutazione del ciclo di vita del prodotto (LCA Life Cycle Assessment) La valutazione del ciclo di vita di un prodotto è una metodologia che permette di effettuare uno studio completo sugli impatti ambientali del prodotto stesso considerandone tutto il ciclo di vita dalla culla alla tomba, comprendendo quindi l estrazione e la lavorazione delle materie prime, la fase di fabbricazione del prodotto, il trasporto e la distribuzione, l utilizzo e l eventuale riutilizzo del prodotto o delle sue parti, la raccolta, lo stoccaggio, il recupero e lo smaltimento finale dei relativi rifiuti. L LCA può risultare utile per le imprese come strumento per: supportare decisioni interne in merito a interventi su prodotti, processi ed attività allo scopo di risparmiare risorse e ridurre l impatto ambientale, informare il pubblico in merito all impatto ambientale legoato al ciclo di vita di prodotti (Rapporti ambientale d azienda o Dichiarazione ambientali di prodotto) commercializzare un prodotto mediante una dichiarazione ambientale, un sistema di etichettatura ambientale, o un asserzione ambientale auto-dichiarata dallo stesso produttore, con conseguenze positive in termini di immagine, quote di mercato, relazioni con le istituzioni, ecc. confrontare l impatto ambientale globale di due o più prodotti, processi o attività distinti ed aventi usi o funzioni equivalenti, guidare lo sviluppo di nuovi prodotti, processi o attività che comportino minor uso di risorse e minori rilasci individuare aspetti ed impatti ambientali indiretti in seno a strumenti di gestione ambientale (EMAS) dell azienda, supportare scientificamente l ottenimento di etichette ecologiche La serie di norme ISO descrive come realizzare uno studio di LCA completo per qualsiasi tipologia di prodotti, non si tratta dunque di norme specifiche di prodotto, ma di norme contenenti requisiti generali applicabili a tutti i prodotti, indipendentemente dalla loro natura. La metodologia per l applicazione di LCA si divide in 4 fasi principali: ISO Definizione degli scopi e degli obiettivi ISO Analisi di inventario ISO Valutazione degli impatti Definizione dell obbiettivo e del campo di applicazione i confini del sistema Analisi dell inventario raccolta dati Interpretazione ISO Interpretazione e miglioramento Valutazione dell impatto La UNI EN ISO è la norma principale della serie in quanto specifica la struttura dello studio di LCA, i principi e i requisiti per condurre lo studio e per poi diffonderlo mediante report, non entra però nel merito dei dettagli specifici delle tecniche di valutazione. La definizione dell obiettivo dello studio di LCA e dei suoi confini è trattata, insieme alla successiva fase di analisi dell inventario dei flussi in entrata ed in uscita dal sistema, nella UNI EN ISO E in questa fase che prende forma lo studio di LCA, andando innanzitutto ad individuare la ragione per la quale si

5 effettua lo studio, identificando poi il sistema attorno al quale costruire lo studio, con le opportune limitazioni, e tutti i dati utili alla compilazione dell inventario dei flussi, prendendo in considerazione tutti i processi che caratterizzano il sistema. La UNI EN ISO tratta la valutazione degli impatti associati ai flussi dell inventario della fase precedente. In questa fase si studia la significatività degli impatti ambientali del prodotto, costruendo così un modello basato su indicatori di categoria rappresentativi degli impatti legati alle emissioni (flussi in uscita) oppure all utilizzo delle risorse naturali (flussi in ingresso). La conclusione del processo è la fase di interpretazione dei risultati, trattata nella UNI EN ISO 14043, in cui si quantificano gli impatti permettendo dunque eventuali studi comparativi per valutare la maggiore sostenibilità ambientale di un prodotto rispetto ad un altro, o di un rinnovato ciclo produttivo rispetto al ciclo precedente. E la fase in cui la valutazione del ciclo di vita conduce a risultati misurabili che possono essere di supporto al processo decisionale, soprattutto se utilizzati in combinazione alle opportune valutazioni tecnico-economiche.

6 Capitolo n. 2 La certificazione Ecolabel L'Ecolabel è un'etichetta (il cui logo è costituito da una margherita) che viene esposta direttamente sul prodotto o che caratterizza un servizio e che attesta la rispondenza del prodotto o del servizio a specifici requisiti ambientali denominati Criteri. Il Sistema Ecolabel è uno degli strumenti di politica ambientale e industriale della UE volto ad incentivare la presenza sul mercato europeo di prodotti con minor impatto ambientale. E stato creato nel 1992 (Regolamento del Consiglio n. 880/92) e certifica prodotti ambientalmente compatibili, incoraggiando i produttori a progettare prodotti amici dell ambiente e dando ai consumatori la possibilità di fare scelte consapevoli ed affidabili quando acquistano. I regolamenti come questo dell'ecolabel rientrano nella tipologia di atto legislativo e quindi sono da considerarsi legge di ciascuno stato membro senza bisogno di nessun atto di recepimento). L'unico atto richiesto ad ogni paese membro, in accordo al regolamento, è quello per l'istituzione di una propria organizzazione, l'organismo Competente, che ha il compito di concedere l'etichetta Ecolabel e mantenere i rapporti con la Commissione Europea. In Italia il decreto ministeriale DM 413 del 1995 stabilisce che: l'organismo Competente è un Comitato interministeriale denominato Comitato Ecolabel Ecoaudit sez. Ecolabel, l'anpa svolge le attività di supporto al Comitato per consentirgli di esprimere le sue decisioni sulla base delle necessarie analisi e valutazioni tecniche ( l'ispettorato Tecnico del Ministero Attività Produttive accerta i requisiti di idoneità dei laboratori che eseguono prove di rispondenza ai requisiti Ecolabel, il Forum per l'ecolabel composto da rappresentanti dei principali soggetti interessati (rappresentanti delle associazioni dei produttori e dei commercianti, delle associazioni dei consumatori e delle associazioni ambientaliste) esprime pareri su questioni generali. Il sistema di concessione dell Ecolabel europeo rappresenta di fatto il primo passo verso il coordinamento di azioni mirate a promuovere un consumo sostenibile. Esso permetto ai consumatori europei di identificare i prodotti verdi riconosciuti nell Unione Europea, Norvegia, Liechtestein e Islanda. Consente inoltre ai produttori di mostrare e comunicare ai consumatori che i loro prodotti rispettano l ambiente. I criteri ambientali sono creati a beneficio di beni di largo consumo, per esempio quelli che possono essere acquisiti comunemente nei supermercati e nei negozi, eccetto alimenti, bevande e medicinali. Attualmente possono richiedere l'ecolabel europeo 23 gruppi di prodotti/servizi: calzature, tessili, lampadine, materassi, frigoriferi, detersivi (per lavastoviglie, per bucato, per stoviglie, multiuso e per sanitari), lavastoviglie e lavatrici, carta per copie, ammendanti, personal computer, carta per uso domestico, pitture e vernici, piastrelle, lubrificanti e i servizi di ricettività turistica e di campeggio.. Sono in corso di definizione i criteri per i mobili e la carta stampata. Il numero di prodotti che hanno ottenuto l'ecolabel europeo è in costante crescita in tutta Europa. Per conoscere i dati aggiornati si può consultare il sito dell'unione Europea ( ) I criteri ecologici per la concessione dell Ecolabel sono il risultato di studi scientifici e di ampie consultazioni di diversi attori economici e sociali. Essi devono essere approvati dagli Stati Membri e dalla Commissione Europea prima di poter essere utilizzati ai fini della concessione dell Ecolabel. I criteri ecologici richiedono studi di valutazione scientifica dell impatto ambientale del prodotto in tutte le fasi del suo ciclo di vita. Essi riguardano il consumo di energia, l inquinamento delle acque e dell aria, la produzione di rifiuti, la gestione sostenibile delle foreste e, in alcuni casi, l inquinamento acustico e del suolo. A questi parametri si aggiungono i criteri di idoneità all uso. Una volta che i criteri vengono adottati da un maggioranza qualificata di Stati Membri e dalla Commisione Europea, restano validi per un periodo di tre anni. Dopo questo periodo, viene effettuata una revisione in seguito alla quale potrebbero diventare più restrittivi, in relaziona al mercato e ai progressi scientifici e tecnologici, sempre al fine di migliorare le prestazioni ambientali del prodotto etichettato.

7 I criteri ecologici di ciascun gruppo di prodotti sono definiti usando un approccio dalla culla alla tomba (analisi del ciclo di vita che rileva se i prodotti procurano danno all ambiente e in quale stadio del loro ciclo di vita, ad iniziare dall estrazione delle materie prime (culla) attraverso i processi di lavorazione, distribuzione (incluso l imballaggio), ed utilizzo, fino allo smaltimento (tomba). Vengono presi in considerazione gli impatti sulle seguenti aree: utilizzo di risorse naturali e di energia, emissioni in aria, acqua e suolo, smaltimento dei rifiuti, rumore ed effetti sugli ecosistemi. Dal 1992 ad oggi sono stati effettuati studi finalizzati all'individuazione dei criteri Ecolabel per diversi gruppi di prodotto; attualmente è possibile richiedere l'etichetta Ecolabel per 23 gruppi di prodotti e precisamente per: Carta tessuto Detersivi per lavastoviglie Personal Computer Detersivi per lavatrice Ammendamenti Detersivi per multiuso per superfici e per sanitari Lavastoviglie Detersivi a mano per piatti Materassi Lampadine Computer portatili Carta da copia Pitture e Vernici per interno Lavatrici Tessili Frigoriferi Calzature Materiali duri per pavimenti (Piastrelle ed altro) Televisioni e sono attualmente in corso di definizione i criteri per i seguenti gruppi di prodotto: Aspirapolvere Servizi turistici Pneumatici Mobilio La definizione dei criteri sui servizi turistici, la cui fase finale è iniziata alla fine del 2001, è condotta dall'italia. ( Una volta che sono stati adottati i criteri ecologici, l azienda produttrice o importatrice che desidera richiedere l Ecolabel deve contattare l Organismo Competente nazionale (in Italia è il Comitato Ecolabel-Ecoaudit) e fornire le prove che i prodotti rispettino i criteri ecologici. Tali prodotti devono poi esporre in marchio Ecolabel ed essere venduti e riconosciuti nei paesi dell Unione Europea. L etichetta ecologica viene concessa solo a quei prodotti che hanno un ridotto impatto ambientale. Perciò, i criteri ecologici sono messi a punto in modo tale da concedere l Ecolabel fino al 30% dei prodotti disponibili sul mercato. Ciò significa che solo alcuni prodotti in vendita sono già adatti a ricevere il marchio senza dover subire modifiche. Le tre fasi per la concessione dell utilizzo del logo: 1. Il produttore o l importatore contatta l Organismo Competente nazionale in uno dei paesi che aderiscono a tale sistema. Compila un formulario per la richiesta ed effettua un versamento e fornisce tutti i dettagli e le analisi necessarie per provere che il suo prodotto rispetta i criteri ecologici e prestazionali. 2. L Organismo Competente nazionale valuta la richiesta, utilizzando le informazioni fornite dal richiedente ed i risultati delle analisi previste eseguite presso lavoratori indipendenti. 3. L organismo Competente nazionale informa la Commissione Europea che intende concedere l Ecolabel al produttore o all importatore. Vengono informati tutti gli altri Stati Membri. Se nessuno presenta obiezioni, l Organismo Competente nazionale concede l Ecolabel.

8 Domanda di assegnazione del marchio Ecolabel Organismo Competente (Comitato Ecolabel-Ecoaudit) Verifica la conformità della Domanda Sente il parere degli altri Organismi Competenti Si avvale del Supporto Tecnico Parere positivo Parere negativo Informa la Commissione La Commissione notifica il diniego al richiedente La Commissione assegna il marchio e stipula il contratto Una volta approvato e concesso l Ecolabel, il richiedente paga una quota annuale di utilizzo dell Ecolabel che è fissata allo 0,15% del volume di vendita del prodotto. L Organismo Competente nazionale può assistere i produttori nell avvio di una campagna promozionale. L Ecolabel sarà valido fino alla data di scadenza dei criteri (tre anni dopo la loro pubblicazione). Informazioni dettagliate sull Ecolabel si trovano nel sito del Ministero dell Ambiente, in cui si possono approfondire le procedure per l ottenimento, i diritti d uso del marchio, le aziende con prodotti con il marchio, i laboratori accreditati per eseguire le analisi sui prodotti, i criteri dell Ecolabel.

9 Capitolo n. 3 La Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EDP) La Dichiarazione Ambientale di Prodotto, meglio nota come EPD (Environmental Product Declaration) è uno strumento pensato per migliorare la comunicazione ambientale fra produttori, da un lato (business to business), e distributori e consumatori, dall'altro (business to consumers). La EPD, prevista dalle politiche ambientali comunitarie, e derivante dalle norme della serie ISO 14020, è fondata sull'esplicito utilizzo della metodologia LCA, cardine attorno a cui ruota la Dichiarazione e fondamento metodologico da cui scaturisce l'oggettività delle informazioni fornite. Pur mantenendo l'attenzione al prodotto, sia esso merce o servizio, le aziende hanno la possibilità di comunicare le proprie strategie e l'impegno ad orientare la produzione nel rispetto dell'ambiente valorizzando il prodotto stesso. Essa è finalizzata a fornire tali informazioni, grazie anche alla possibilità di applicazione sia a servizi che a prodotti, indipendentemente dal loro uso o posizionamento nella catena produttiva. La scopo principale della EDP è quello di incoraggiare la domanda e l offerta di prodotti e servizi che hanno un minore impatto ambientale, utilizzando gli stessi strumenti di mercato per raggiungere l obiettivo finale di miglioramento continuo. In particolare, EDP, etichettatura di tipo III, è un documento con il quale si comunicano informazioni oggettive, confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale di prodotti e servizi. Tali informazioni hanno carattere esclusivamente informativo, non prevedendo modalità di valutazione, criteri di preferibilità o livelli minimi che la prestazione ambientale debba rispettare. Schematizzando, EDP: utilizza la Valutazione del Ciclo di Vita (LCA - Life Cycle Assessment) come metodologia per l'identificazione e la quantificazione degli impatti ambientali. L'applicazione della LCA deve essere in accordo con quanto previsto dalle norme della serie ISO 14040, in modo da garantire l'oggettività delle informazioni contenute nella dichiarazione. è applicabile a tutti i prodotti o servizi, indipendentemente dal loro uso o posizionamento nella catena produttiva; inoltre, viene effettuata una classificazione in gruppi ben definiti in modo da poter effettuare confronti tra prodotti o servizi funzionalmente equivalenti. viene verificata e convalidata da un organismo indipendente che garantisce la credibilità e veridicità delle informazioni contenute nello studio LCA e nella dichiarazione. L'interesse di molte importanti aziende si sta indirizzando verso la cosiddetta "Dichiarazione Ambientale di Prodotto" ("Environmental Product Declaration - EPD"), conseguentemente è emersa la necessità dell'intervento di Organismi di Certificazione di parte terza per la relativa verifica e convalida. La EPD è un documento contenente informazioni oggettive, confrontabili e credibili riguardo l'impatto ambientale di un prodotto: Oggettività: assicurata dall utilizzo della metologia LCA, regolata a livello internazionale dalle norme ISO 14040, nel calcolo delle prestazioni ambientali. Confrontabilità: il sistema EPD si basa su requisiti specifici comuni per tipologia di prodotto/servizio (PSR) in modo che sia possibile effettuare dei confronti tra più prodotti all interno dello stesso gruppo Credibilità: le informazioni contenute nella EPD e soprattutto la metodologia di calcolo adottata sono verificate e convalidate da un organismo accreditato indipendente. La Dichiarazione Ambientale di Prodotto si basa sulla valutazione del Ciclo di Vita (LCA) del prodotto includendo concezione, fabbricazione, utilizzazione, smaltimento. L'LCA è una tecnica per valutare gli aspetti ambientali e gli impatti potenziali lungo tutto il ciclo di vita di un prodotto attraverso le seguenti fasi: la definizione degli obiettivi e del campo di applicazione, la compilazione di un inventario di ciò che di rilevante entra ed esce da un sistema prodotto, la valutazione dei potenziali impatti ambientali associati ai flussi in ingresso e in uscita, l'interpretazione dei risultati riguardanti le fasi di analisi dell'inventario e di stima degli impatti in relazione agli obiettivi dello studio, EDP è applicabile a tutti i prodotti ed è rivolta alle aziende interessate a: implementare un sistema di miglioramento continuo della qualità ambientale dei propri prodotti, comunicare al mercato dettagliate informazioni sulle prestazioni ambientali dei propri prodotti e

10 servizi, fornire al consumatore un utile strumento per l'attuazione di politiche di acquisto sostenibile che pongano la variabile ambientale come criterio preferenziale di scelta. Le informazioni comunicate da un azienda attraverso l EPD sono divise in quattro parti fondamentali: SEZIONE 1:descrizione dell'azienda e del prodotto o servizio oggetto dell'epd: in questa sede l'azienda può comunicare altre eventuali iniziative (oltre la EPD), completate o in corso, in campo ambientale, come ad esempio l'ottenimento della certificazione ISO SEZIONE 2: dichiarazione della prestazione ambientale del prodotto o servizio: l'azienda comunica al pubblico, attraverso una serie di parametri ambientali standardizzati, il profilo ambientale del proprio prodotto o servizio. In questa sezione sono contenute quindi tutte le informazioni quantitative che possono essere suddivise in: fase di produzione, fase d'uso, fase di fine vita. SEZIONE 3: informazioni aggiuntive provenienti dall'azienda: possono essere inserite altre ulteriori informazioni come ad esempio le indicazioni per un uso ecologicamente corretto del prodotto o per il suo appropriato smaltimento. SEZIONE 4: informazioni provenienti dall'ente di certificazione: l'ente che certifica la EPD, ed in particolare lo studio di LCA che ne è alla base, comunica in questa parte informazioni riguardanti l'organismo di certificazione stesso ed il periodo di validità della EPD. L'azienda interessata implementa la EDP e successivamente gli Organismi di parte terza si occupano della verifica e della convalida controllando la credibilità e veridicità di dati e informazioni. Gli Organismi in questione devono essere stati accreditati da un Ente di Accreditamento: SINCERT ha avviato la predisposizione di uno schema di accreditamento delle certificazioni DAP, basato sulle Norme della serie EN La struttura del sistema EDP comprende tre attori principali: ANPA, le aziende e l organismo di certificazione. Le aziende preparano autonomamente la EDP dei propri prodotti guidate dello standard dell'anpa ed infine una parte terza convalida quanto dichiarato. ANPA, basandosi sulle indicazioni contenute nelle norme della serie ISO 14000, ha redatto le "Linee guida per la EDP", che contengono tutti gli elementi per lo sviluppo di un sistema di dichiarazione ambientale di prodotto. (Informazioni dettagliate su EDP si trovano nel sito dell APAT) I documenti di riferimento che costituiscono il sistema EDP sono: Linee guida per la Dichiarazione Ambientale di Prodotto : le Linee guida sono redatte da ANPA in conformità alle norme ISO e ISO TR e contengono i parametri utili all implementazione, allo sviluppo e alla gestione di tutto il sistema di dichiarazione ambientale di prodotto. Specifica di Prodotto (SP): costituisce la "carta d identità" dei prodotti: vengono definiti i criteri di appartenenza di un prodotto ad un determinato gruppo, i parametri tecnici e funzionali del gruppo, il campo di applicazione dello studio LCA e gli aspetti ambientali rilevanti per quel gruppo. Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EDP): è la raccolta di dati ambientali utili a quantificare la prestazione ambientale di un prodotto o di un servizio. I valori degli impatti ambientali potenziali a carattere regionale e globale vengono calcolati sulla base di uno studio LCA, mentre gli impatti locali vengono valutati con altre metodologie più idonee allo scopo. Certificato di convalida della EDP: è il documento che attesta la conformità della EDP e dello studio LCA ai requisiti posti nelle "Linee guida per la DAP". Registrazione della EDP: le EDP convalidate verranno registrate in un apposito registro.

11 Confindustria Vicenza

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