CTP Accertamento Tecnico Preventivo

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1 Ing. Nicola Bettio Acustica Forense CTP Accertamento Tecnico Preventivo Data della relazione: Il Tecnico Ing. Nicola Bettio Tecnico Competente in Acustica n 561 Regione Veneto, ai sensi dell art. 2 comma 6 della Legge 447/95 Pagina 1 di 6

2 Abstract La CTU è stata fatta secondo la normativa vigente, tranne il rilevamento del rumore degli impianti la cui metodologia non ha rispettato la normativa. I risultati della CTU hanno evidenziano dei valori non in linea con la normativa. La mancanza del rispetto della normativa è da ricercarsi non nel progetto, né tantomeno nella scelta dei materiali, ma dalla posa in opera. I valori di isolamento di progetto così come la scelta dei materiali, sono assolutamente in linea con le usuali metodologie di progettazione per rientrare nei valori di legge. La motivazione principale della mancanza dei requisiti acustici, è da ricercare nell esecuzione dei lavori e nella posa dei materiali. Si ritiene possibile, con opportuni interventi, far rientrare i valori rilevati nei limiti di legge. ATP: metodologia La metodologia utilizzata per la rilevazione dei parametri descritti dal D.P.C.M è stata rispettosa della normativa per quanto riguarda i valori di isolamento delle partizioni verticali e dell isolamento a calpestio. Non è stata assolutamente rispettata la normativa nella verifica della rumorosità degli impianti. Tale valore è stato misurato per pura curiosità e non ha e non può avere nessun valore. Con questa osservazione si ritiene di rispondere alle osservazioni e richieste del CTP XXXXXXXXXX. ATP: risultati I risultati emersi dalle misurazioni, evidenziano il non rispetto del D.P.C.M I valori ottenuti si discostano non di poco dai limiti imposti dalla legge. Questi risultati, tuttavia, non consentono di identificare le cause del mancato rispetto del D.P.C.M Solo un analisi più accurata può portare a identificarne le cause. Di seguito, è riportata un analisi acustica del progetto relativo all appartamento al fine di evidenziare che le motivazioni della carenza di caratteristiche acustiche sono da ricercare nella posa dei materiali. Analisi del progetto: isolamento delle pareti verticali La composizione delle pareti verticali di separazione dell appartamento hanno la seguente composizione (dati inviati dall Arch. XXXXXXXXX): 1,5 cm intonaco 1650 kg/mc 3,5 cm pannello isolante Celenit 100 kg/mc 15,0 cm cemento armato 2500 kg/mc 3,5 cm pannello isolante Celenit 100 kg/mc 1,5 cm intonaco 1650 kg/mc Una composizione così fatta ha una massa superficiale pari a : 431,5 kg/mq. Utilizzando varie formule proposte sia dalla letteratura che dalla normativa, si ottiene un valore Rw Formula Fonte e validità Valore ottenuto Rw Rw = 37,5 lg m - 42 (db) UNI EN (m > 150 kg/m2) 56,8 Rw = 32,1 lg m - 28,5 (db) Formula dell istituto normativo tedesco (DIN) (m > 150 kg/m2) 56,1 Rw = 32,4 lg m - 26 (db) Formula dell istituto norm. austriaco (Önorm) (m > 150 kg/m2) 59,4 Pagina 2 di 6

3 Ora, il passaggio da Rw a Rw (valore presumibile in opera) normalmente passa attraverso una decurtazione di 3 al massimo 4 db. Anche con la sottrazione di questi valori, il parametro Rw risulta > di 50 db, limite consentito dalla normativa. Il valore misurato di 42 db, è quindi qualcosa che va al di là del progetto e della scelta dei materiali, ma fa presupporre una posa in opera del materiale non conforme. Analisi del progetto: isolamento di facciata La composizione delle pareti verticali della facciata dell appartamento hanno la seguente composizione (dati inviati dall Arch. XXXXXXXX): 1,5 cm intonaco 1650 kg/mc 25,0 cm muratura in blocchi di laterizio forato 1110 kg/mc 4,0 cm intonaco rofix kg/mc Una composizione così fatta ha una massa superficiale pari a : 312,25 kg/mq. Utilizzando varie formule proposte sia dalla letteratura che dalla normativa, le stesse formule utilizzate per l Rw, si ottiene un valore D2m,nT,w Formula Fonte e validità Valore ottenuto D2m,nT,w D2m,nT,w = 37,5 lg m - 42 (db) UNI EN (m > 150 kg/m2) 51,5 D2m,nT,w = 32,1 lg m - 28,5 (db) Formula dell istituto normativo tedesco (DIN) (m > 150 kg/m2) 54,6 D2m,nT,w = 32,4 lg m - 26 (db) Formula dell istituto norm. austriaco (Önorm) (m > 150 kg/m2) 54,8 Rw = 20 lg m (db) Formula UNI TR (80 < m < 400 kg/m2) 49,9 Ora, il passaggio da D2m,nT,w a D 2m,nT,w (valore presumibile in opera) normalmente passa attraverso una decurtazione di 3 al massimo 4 db. Anche con la sottrazione di questi valori, il parametro D 2m,nT,w risulta > di 40 db, limite consentito dalla normativa. Il valore misurato di 36 db, probabilmente è da imputare alla qualità dei serramenti. Analisi del progetto: isolamento da calpestio La composizione del solaio dell appartamento ha la seguente composizione (dati inviati dall Arch. XXXXXXXXX): 1,0 cm ceramica /legno 6,0 cm massetto 2150 kg/mc 6,0 cm massetto alleggerito kg/mc Materassino in gomma Isolmant Special 5 con un Lnw = 25.5 db 6,0 caldana in calcestruzzo armato 2500 kg/mc 20,0 cm laterizio (pignatta) 600 kg/mc 1,5 intonaco 1650 kg/mc Una composizione così fatta ha una massa superficiale pari a : 435,75 kg/mq stimato per difetto. Per il calcolo dell isolamento è possibile riferirsi alla formula del calcolo del livello di rumore da calpestio del solaio portante, privo dello strato di materassino galleggiante : Ln,w = log M (db) valida per massa compresa tra 100 e 600 kg/mq Pagina 3 di 6

4 Dove M la massa areica del solaio in kg/mq Nel caso in esame quindi Ln,w = 71,7 db. Questo valore deve essere rivisto in funzione del materassino in gomma inserito. Come prevede la normativa UNI TR 11175, che dispone la seguente formula nel caso di pavimento galleggiante: L n,w=ln,w - ΔLw Con ΔLw il decremento dei rumori di calpestio a seguito della realizzazione del massetto galleggiante. L n,w = 71,7 25,5 = 46,2 db < 63 db limite di legge I risultati indicano il rispetto del D.P.C.M Anche in questo caso la selezione dei materiali del solaio, la scelta di realizzare un pavimento galleggiante e l applicazione dell elemento Isolmant, dimostrano ancora una volta la correttezza della progettazione. In particolare si vuole portare all attenzione del CTU che i valori riscontrati nella misura di questo valore sono molto diversi in funzione del luogo di misura : camera 65, soggiorno 73. Tale difformità non è spiegabile con solamente la differente tipologia di pavimentazione: legno o ceramica. Si pone inoltre l attenzione sui valori ancora difformi ottenuti dalla perizia di parte della Sig.na XXXXX che registra valori ancora differenti per questo parametro. Una differenza così elevata può presupporre solamente una posa inappropriata. Cause Appurata la bontà del progetto si passa all analisi della bontà dei materiali. Come dimostra il calcolo teorico, i materiali utilizzati forniscono valori di isolamento superiori al limite di legge prescritto. Questo significa che né il progetto né i materiali con i rispettivi parametri di isolamento sono insufficienti. Da qui la verifica teorica (come definita dal CTU) può considerarsi positiva, e citando la bozza del CTU: Un eventuale verifica teorica sulla stratigrafia dei singoli componenti strutturali (muratura perimetrale, piuttosto che solaio ecc ) potrebbe poi fornire dei risultati teorici che, pur rispettando la norma, non garantiscono lo stesso un adeguata insonorizzazione, in quanto le modalità di esecuzione devono comunque attenersi a tutti i criteri della buone regola dell arte (interruzione della continuità muro solaio, posizionamento degli impianti sottotraccia in maniera adeguata, ecc.). Poiché molte sono le prescrizioni della regola dell arte relativamente alle esecuzioni di ogni componente strutturale (muro, solaio, ecc.), è pressoché impossibile stabilire quale di tali prescrizioni potrebbe essere la colpevole del mancato rispetto della norma e conseguentemente rappresentare la causa di tale mancato rispetto del minimo normativo. Poiché ai fini del ripristino delle condizioni di norma, cioè all individuazione delle opere necessarie al rientro nei parametri, è ininfluente conoscerne con esattezza la causa e il motivo scatenante in quanto le modalità di ripristino prescindono da tale approfondita ricerca, si ritiene che le cause possano genericamente individuarsi in una carenza della qualità dei materiali e in una non perfetta esecuzione delle opere. Concordo con le conclusioni del CTU, le cause si possono individuare nella carenza di qualità dei materiali e in una non perfetta esecuzione delle opere. Non nel progetto. In particolare il termine carenza della qualità dei materiali nel caso in esame può coincidere con non perfetta esecuzione delle opere in quanto una colata di calcestruzzo non successivamente vibrata accuratamente creerà sicuramente ponti acustici. In questo caso il materiale scelto è ottimo, ma la posa in opera no. In particolare la tipologia di realizzazione delle pareti verticali (colata di calcestruzzo su pannelli di Celenit), non consente in alcun modo di verificare la bontà della realizzazione. Non è possibile infatti Pagina 4 di 6

5 visualizzare direttamente la colata in quanto coperta dai pannelli. In questo caso la correttezza del risultato è funzione solamente di una corretta posa in opera. Declassamento : assolutamente non necessario Troppo precipitosamente il CTU propone il declassamento dell appartamento. Come si evince dal REGOLAMENTO EDILIZIO DEL COMUNE DI XXXXXXXXXXXXXXXXXX, l eventuale riduzione di volume a seguito di interventi di bonifica acustica, può essere eseguita senza per questo declassare l appartamento. In dettaglio a pag 57: Allegato A : REQUISITO N 1 - DIMENSIONI E CARATTERISTICHE: La superficie minima calpestabile di pavimento degli alloggi non potrà essere comunque inferiore a mq. 40 Come si nota, non c è alcuna prescrizione circa la tipologia di camera, se si tratta di monolocale o bilocale. Lo stesso d.m citato nel regolamento edilizio a pag 57 nell articolo 2 dice: Per ogni abitante deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a mq. 14, per i primi 4 abitanti, e mq. 10, per ciascuno dei successivi. Le stanze da letto debbono avere una superficie minima di mq. 9, se per una persona, e di mq. 14, se per due persone. Ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq. 14. Le stanze da letto, il soggiorno e la cucina debbono essere provvisti di finestra apribile. Quindi non è assolutamente condivisibile che gli eventuali interveti di bonifica: intacchino i requisiti urbanistici minimi previsti per legge che nel caso di specie sono altezza minima dei vani abitabili m 2,7 e superficie minima del locale destinato a camera di mq 14,00 Il regolamento edilizio è chiaro, è possibile ridurre la superficie della camere senza per questo perdere l agibilità e quindi incorrere in un declassamento dell appartamento. Opere necessarie Ritengo che troppo frettolosamente il CTU abbia desistito dal tentare una possibile bonifica acustica dell appartamento. Analizzando attentamente i valori misurati, è possibile osservare che: Il valore di isolamento acustico di facciata, non si discosta eccessivamente da valori del D.P.C.M La differenza è di soli 3 db (37 misurati contro 40 limite di legge). La sostituzione dei serramenti con una tipologia più consona sicuramente farebbe rientrare il valore entro i 40 db, senza ricorrere a serramenti particolarmente performanti. Il valore di isolamento della parete di 42 db (contro i 50 previsti) può sicuramente essere aumentato attraverso una serie di attività molto semplici: Eliminazione dello strato di intonaco e di Celenit, in questo modo è possibile recuperare 5 cm Analisi dello stato della parete in calcestruzzo. Portando a nudo la parete sarà possibile verificarne l isotropia. In caso la parete presentasse porzioni a densità inferiore, sarà possibile intervenire con apposite resine per riempirne gli spazi. Inserire una parete multistrato di 5 cm con una massa superficiale adeguata. In commercio esistono prodotti molto performanti di aziende con esperienza decennale: Index, Knauff ecc, i cui prodotti possono sicuramente soddisfare il caso in esame. Una volta ristabilito i valori dell isolamento di parte, sarà possibile intervenire sul solaio mediante: Eliminazione dell intonaco Pagina 5 di 6

6 Inserimento di un controsoffitto Si ricorda al CTU che per legge, esiste una tolleranza del 1,5% sulla misura dell altezza di una stanza: una stanza di 2,7 metri può essere abbassata fino a 4 cm. Se a questi aggiungiamo i 1,5 cm dell intonaco, si hanno a disposizione 5,5 cm per inserire dei pannelli in controplaccaggio. Ulteriori approfondimenti Ritengo di non essere d accordo con il CTU circa la necessità di operare con prove distruttive per verificare gli spessori dei materiali e la loro posa. L utilizzo di analisi intensimetriche sulle pareti verticali o di indagini ad ultrasuoni per verificare eventuali difettosità dovute alla posa in opera non corretta, possono sicuramente essere fatte senza richiedere alcuna rottura parziale di intonaco o muratura Conclusioni Sicuramente la CTU ha dimostrato che l appartamento non ha i requisiti di isolamento acustico così come richiesto dal D.P.C.M Sicuramente questa mancanza di isolamento non è imputabile alla progettazione. I materiali utilizzati, le soluzioni tecniche introdotte e gli spessori sono ampiamente sufficienti per assicurare un isolamento acustico idoneo. Si pone quindi l attenzione sulla modalità di posa in opera di questi materiali, che come ha confermato il CTU molte sono le prescrizioni della regola dell arte relativamente alle esecuzioni di ogni componente strutturale (muro, solaio, ecc.). Molto probabilmente queste regole non sono state osservate da parte dell impresa che ha eseguito i lavori, la quale, tra le altre cose, potrebbe non aver vibrato in maniera adeguata la colata di calcestruzzo. L utilizzo di opportune prove non distruttive, darebbe la possibilità di evidenziare che la posa in opera non è stata fatta correttamente e confermerebbe la bontà del progetto. E sicuramente possibile operare azioni di bonifica acustica per far rientrare l isolamento all interno dei limiti del D.P.C.M L attento studio degli spessori a disposizione aggiunti ai materiali con ottime prestazioni acustiche disponibili nel mercato, consentirebbe di bonificare l appartamento. L idea di accantonare velocemente la possibilità di operare in tal senso è sicuramente da non condividere. La decisione di declassare l appartamento a vani accessori ad indiretto servizio (ripostiglio, cantina,soffitta, ecc.) è assolutamente errata. Le tolleranze dimensionali previste dalla legge, consentono di poter operare con un certo margine. Oltre a ciò si ribadisce che il regolamento edilizio del comune di XXXXXXXXXXXXXXXXXX, consente di ridurre la superficie della camera senza per questo perdere l agibilità. Si suggerisce quindi al CTU di verificare attentamente sia le misure che gli spessori a disposizione per poter formulare una ipotesi di bonifica acustica. Segnalo che l UNI (ente certificatore italiano) è in fase di approvazione di una norma: Progetto U del GL 5/SC 1 Classificazione acustica degli edifici la norma si propone di definire, in riferimento ad alcuni requisiti acustici prestazionali degli edifici, i criteri per la loro misurazione e valutazione. Su tale base la norma stabilisce inoltre una classificazione acustica (in riferimento ad ognuno dei requisiti), per l intera unità immobiliare (salvo alcune tipologie). Tale norma sarà emanata nel In questo caso non esisterà più un limite da rispettare, ma una valutazione sull isolamento. Declinando tale norma al caso in esame, l unità continuerebbe ad essere un appartamente con un grado di isolamento inferiore a quello inizialmente definito. Non si parlerebbe in alcun modo di declassamento o di mancanza di agibilità. Tale norma è stata voluta per evitare situazioni come quelle prospettate nelle conclusioni del CTU. Cordiali saluti Ing. Nicola Bettio Pagina 6 di 6

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