SEGNALAZIONE DEGLI INCIDENTI ED INCONVENIENTI
|
|
- Ferdinando Bevilacqua
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 REV. 0 PAG. 1/15 SEGNALAZIONE DEGLI INCIDENTI ED INCONVENIENTI Riferimento: Regolamento ENAC per la costruzione e l'esercizio degli aeroporti - Capitolo (o) INDICE 11.0 SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI DEFINIZIONI RESPONSABILITÀ ED ATTIVITÀ Segnalazione di incidenti ed inconvenienti gravi Segnalazione di inconvenienti Analisi degli eventi ed aggiornamento banca dati REGISTRAZIONI ALLEGATI AM-13 Modulo comunicazione di evento aeronautico AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 1
2 REV. 0 PAG. 2/15 PAGINA INTENZIONALMENTE BIANCA 2011 AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 2
3 REV. 0 PAG. 3/ SCOPO Definire le modalità da seguire da parte dal PH Movimento per la segnalazione di incidenti ed inconvenienti in ottemperanza alla regolamentazione relativa al sistema di segnalazione obbligatoria AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 3
4 REV. 0 PAG. 4/ CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura si applica ogni qual volta dovessero verificarsi incidenti ed inconvenienti, così come meglio definiti nel seguito, sull Aeroporto di Crotone. Il campo di applicazione della presente procedura è meglio indicato dalle definizioni contenute all interno del D. Lgs. n 66 del 25 Febbraio 1999 Istituzione dell'agenzia nazionale per la sicurezza del volo e modifiche al codice della navigazione, riportate per comodità al successivo AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 4
5 REV. 0 PAG. 5/ RIFERIMENTI Codice della Navigazione ENAC - Regolamento per la Costruzione e l'esercizio degli Aeroporti D.Lgs. 66/99 del 25/02/1999 Istituzione dell Agenzia nazionale per la sicurezza del volo e modifiche al codice della navigazione D.Lgs 21 maggio 2006 n. 213 "Attuazione della direttiva 2003/42/CE relativa alla segnalazione di taluni eventi nel settore dell'aviazione civile" Circolare ENAC GEN 01B Circolare ENAC APT 30 Decreto Legislativo 2 maggio 2006, n. 213 Attuazione della direttiva 2003/42/CE relativa alla segnalazione di taluni eventi nel settore dell aviazione civile 2011 AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 5
6 REV. 0 PAG. 6/ DEFINIZIONI Le seguenti definizioni sono tratte dal già citato D. Lgs. n 66 del : "Incidente": un evento, associato all'impiego di un aeromobile, che si verifica fra il momento in cui una persona si imbarca con l'intento di compiere un volo e il momento in cui tutte le persone che si sono imbarcate con la stessa intenzione sbarcano e nel quale: 1) una persona riporti lesioni gravi o mortali, per il fatto di essere dentro l'aeromobile, o venire in contatto diretto con una parte qualsiasi dell'aeromobile, comprese parti staccatesi dall'aeromobile stesso, oppure essere direttamente esposta al getto dei reattori, fatta eccezione per i casi in cui le lesioni siano dovute a cause naturali, o siano procurate alla persona da sé medesima o da altre persone, oppure siano riportate da passeggeri clandestini nascosti fuori delle zone normalmente accessibili ai passeggeri e all'equipaggio; oppure 2) l'aeromobile riporti un danno o un'avaria strutturale che comprometta la resistenza strutturale, le prestazioni o le caratteristiche di volo dell'aeromobile, e richieda generalmente una riparazione importante o la sostituzione dell'elemento danneggiato, fatta eccezione per i guasti o avarie al motore, quando il danno sia limitato al motore stesso, alla cappottatura o agli accessori, oppure per i danni limitati alle eliche, alle estremità alari, alle antenne, ai pneumatici, ai dispositivi di frenatura, alla carenatura, a piccole ammaccature o fori nel rivestimento dell'aeromobile; oppure 3) l'aeromobile sia scomparso o completamente inaccessibile AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 6
7 REV. 0 PAG. 7/15 "Lesione grave": una lesione riportata da una persona in un incidente, che: 1) richieda una degenza ospedaliera di oltre 48 ore, con inizio entro sette giorni dalla data in cui e' stata riportata; oppure 2) comporti una frattura ossea (tranne le fratture semplici delle dita delle mani e dei piedi, o del naso); oppure 3) comporti lacerazioni che provochino gravi emorragie o lesioni a nervi, muscoli o tendini; oppure 4) comporti lesioni a qualsiasi organo interno; oppure 5) comporti ustioni di secondo o terzo grado o estese su più del 5% della superficie corporea; oppure, 6) comporti un'esposizione accertata a sostanze infettive o a radiazioni nocive. "Lesione mortale": una lesione riportata da una persona in un incidente che abbia come conseguenza la morte entro trenta giorni dalla data dell'incidente. "Inconveniente": un evento, diverso dall'incidente, associato all'impiego di un aeromobile, che pregiudichi o possa pregiudicare la sicurezza delle operazioni. "Inconveniente grave": un inconveniente le cui circostanze rivelino che e' stato sfiorato l'incidente. Il seguente elenco di eventi, tratto dal citato D. Lgs., costituiscono tipici casi di inconveniente grave osservabile in aeroporto: 1) mancata collisione che abbia richiesto una manovra di scampo per evitare una collisione o una situazione di pericolo; 2) volo controllato fin quasi all'urto contro il terreno, evitato di misura; 3) decollo interrotto su pista chiusa o occupata, oppure decollo da una tale pista con separazione marginale dagli ostacoli; 2011 AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 7
8 REV. 0 PAG. 8/15 4) atterraggio o tentativo di atterraggio su pista chiusa o occupata; 5) tutti i casi di incendio e presenza di fumo nella cabina passeggeri o nel vano bagagli o d'incendio al motore, anche se spenti mediante agenti estinguenti; 6) avaria strutturale dell'aeromobile o disintegrazione del motore non classificata come incidente; 7) inconvenienti in sede di decollo o atterraggio, quali atterraggio prima della soglia di pista o dopo la fine pista o sconfinamento laterale AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 8
9 REV. 0 PAG. 9/ RESPONSABILITÀ ED ATTIVITÀ La responsabilità di assicurare la corretta applicazione della presente procedura è dei Post Holder Area Movimento Segnalazione di incidenti ed inconvenienti gravi Ai sensi dell Art. 828 (Obbligo di comunicazione di incidente) del Codice della Navigazione (nel seguito CdN), spetta: alla D.A.; all ENAV; all'autorità di Pubblica Sicurezza; ad ogni altra pubblica autorità; quando abbiano notizia di un incidente aeronautico e/o quando valutino che sussistono ragionevoli motivi per ritenere che un aeromobile sia perduto o scomparso, darne immediata comunicazione all'autorità giudiziaria, all'agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (nel seguito Agenzia o ANSV) ed all ENAC centrale. Analogamente, ai sensi dell Art. 829 (Obbligo di comunicazione di inconveniente grave) del CdN, spetta: alla D.A.; all ENAV; quando abbiano notizia di un inconveniente grave aeronautico, darne immediata comunicazione all ANSV ed all ENAC centrale. Qualora l'incidente o l'inconveniente grave sia avvenuto in mare, ai sensi dell Art. 830 del CdN (Incidenti aeronautici in mare) chi ne ha notizia informa la D.A. e l'autorità marittima più vicina. Questa provvede, ove possibile, in accordo con quella 2011 AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 9
10 REV. 0 PAG. 10/15 aeronautica, al soccorso alle persone ed alle cose, nonché agli accertamenti opportuni e invia all ANSV ed all ENAC copia del rapporto sull'intervento effettuato e sui soccorsi prestati. L ANSV conduce l'inchiesta tecnica su ogni incidente aereo e su ogni inconveniente grave accaduto nel territorio italiano, con il solo obiettivo di prevenire incidenti e inconvenienti, escludendo ogni valutazione di colpa e responsabilità. La responsabilità del Gestore, al manifestarsi di un incidente o di un inconveniente grave, e fatte salve le attività di risposta all evento previste dal Piano di Emergenza di cui alla procedura PO-19 del Manuale di Aeroporto, consiste nel fornire immediatamente alla D.A., attraverso il CAM, qualsiasi informazione, notizia o dato utile a caratterizzare l evento ed a consentire a quest ultimo di intraprendere le azioni di competenza, ai sensi degli Artt. 828, 829 ed 830 del CdN. Pertanto qualsiasi dipendente del Gestore si trovi ad osservare un incidente o un inconveniente grave è tenuto a trasmettere le informazioni in suo possesso all operatore CAM nel modo più celere possibile, e quindi via telefono (n ) o via radio (frequenza Mhz ). Questi, valutata la notizia ed ottenuti i debiti riscontri per quanto possibile, provvede a: trasmettere alla D.A, le informazioni in suo possesso via telefono (n ) o via radio (frequenza Mhz ); avvisare il Post Holder Area di Movimento dell evento intercorso; compilare il modulo Notifica di incidente / inconveniente, riportando in esso tutte le informazioni disponibili, e trasmetterlo alla D.A. via fax (n ) AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 10
11 REV. 0 PAG. 11/15 Ai sensi del D. Lgs. n 66/1999, il Gestore, alla pari di qualsiasi altro soggetto operante nel settore dell'aviazione civile e dell'industria aeronautica, ha l'obbligo di fornire all'agenzia tutte le informazioni e la documentazione di cui dispone in relazione agli eventi oggetto di inchiesta. IL Gestore è pertanto tenuto a consentire agli investigatori incaricati dall ANSV l accesso a tutto ciò che è ritenuto utile per un proficuo svolgimento delle indagini ed a mettere a disposizione eventuale proprio personale informato sui fatti e circostanze Segnalazione di inconvenienti In aggiunta ai casi sopra indicati, qualsiasi dipendente aeroportuale si trovi ad osservare un inconveniente di qualsiasi natura, inteso come un evento che pregiudichi o possa pregiudicare la sicurezza delle operazioni, è tenuto a trasmettere le informazioni in suo possesso all operatore CAM in servizio nel modo più celere possibile, e quindi via telefono (n ) o via radio (frequenza Mhz ). L operatore CAM, valutata la segnalazione, stabilirà se le caratteristiche dell evento segnalato siano tali: da farlo rientrare nella casistica degli inconvenienti gravi, ai quali applicare la procedura descritta al paragrafo precedente; da farlo rientrare fra le tipologie di eventi descritti all interno di altre Procedure Operative (es. segnalazione di FOD, segnalazione volatili e/o animali randagi), attivando pertanto i passi prescritti al loro interno; da farlo ritenere un inconveniente comune, nel qual caso egli provvederà a notificare al Post Holder Area di Movimento l evento intercorso 2011 AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 11
12 REV. 0 PAG. 12/15 compilando il modulo Notifica di incidente / inconveniente e riportando in esso le informazioni disponibili. Scopo di tale segnalazione è quello di consentire una successiva analisi dell evento e di alimentare la banca dati di tutti gli eventi intercorsi, attività descritte al paragrafo seguente AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 12
13 REV. 0 PAG. 13/ Analisi degli eventi ed aggiornamento banca dati Per ciascun evento (incidente, inconveniente grave, inconveniente) occorso, la struttura del Post Holder Area di Movimento dovrà valutare la necessità di intraprendere azioni immediate, quali: valutare se l incidente ha inficiato l agibilità delle aree di movimento; quando è possibile, dopo eventuali interventi di bonifica, ripristinare l agibilità delle aree e darne comunicazione alla SALA AFIS e alla DA; fotografare l area dell incidente prima che venga contaminata se l accesso a quest ultima non è vigilato dalle autorità competenti; compilare l apposito modulo di rilevazione incidente; redigere una breve descrizione dell accaduto anche sulla base di testimonianze. In seguito, il Post Holder Area di Movimento è tenuto ad effettuare una valutazione delle cause che hanno prodotto l evento, al fine di assumere i relativi provvedimenti correttivi o preventivi atti ad evitare il ripetersi di eventi simili, ed a conservare la documentazione relativa alle analisi effettuate ed ai provvedimenti assunti, inviandone copia all ANSV ed all ENAC qualora richiesto. Sulla base delle comunicazioni degli eventi di cui ai precedenti paragrafi, delle analisi effettuate e delle eventuali indagini tecniche, la struttura del Post Holder Area Movimento alimenta e mantiene una banca dati degli eventi, utilizzata esclusivamente a fini di prevenzione della sicurezza del volo. I dati immagazzinati, opportunamente de-identificati, sono messi a disposizione di Enti ed organizzazioni aventi interesse alla sicurezza del volo AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 13
14 REV. 0 PAG. 14/ REGISTRAZIONI Le evidenze documentali da produrre, gestire e conservare sono qui di seguito elencate, unitamente ai soggetti aziendali responsabili di tali attività: AM-13 Notifica Documenti incidente/inconveniente Responsabile Gestione e Archiviazione Post Holder Area di Movimento 2011 AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 14
15 REV. 0 PAG. 15/ ALLEGATI AM-13 Modulo comunicazione di evento aeronautico 2011 AEROPORTO S. ANNA S.p.A. PROCEDURA Pagina 15
Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV) Aero Club d Italia Roma, 25 giugno 2009
Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV) Aero Club d Italia Roma, 25 giugno 2009 SISTEMA AVIAZIONE CIVILE Ministero dei trasporti Ente nazionale per l aviazione i civile il (ENAC) Aero club d
DettagliAgenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV)
Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV) Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo L Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV) è stata istituita con il decreto legislativo 25 febbraio
DettagliINCIDENTI, EVENTI ACCIDENTALI, NON CONFORMITÀ, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE
Azioni correttive e preventive 1 10/01/08 1 9 INCIDENTI, EVENTI ACCIDENTALI, NON CONFORMITÀ, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI 4.
DettagliREGOLAMENTO DI SCALO PROCEDURA OPERATIVITA AEROPORTUALE PER SERVIZIO MEDICO D EMERGENZA*
REV. 0 PAG. 1/5 Sommario 1. SCOPO... 2 2. SOGGETTI COINVOLTI... 2 3. ATTIVAZIONE DELL EMERGENZA... 3 4. TEMPI DI ATTIVAZIONE SERVIZI... 4 5. MODALITA OPERATIVE... 4 6. FINE DELLE OPERAZIONI... 7 7. GESTIONE
DettagliREGOLAMENTO DI SCALO PROCEDURA OPERATIVITA AEROPORTUALE PER SERVIZIO MEDICO D EMERGENZA*
REV. 0 PAG. 1/5 Sommario 1. SCOPO... 2 2. SOGGETTI COINVOLTI... 2 3. ATTIVAZIONE DELL EMERGENZA... 3 4. TEMPI DI ATTIVAZIONE SERVIZI... 3 5. MODALITA OPERATIVE... 4 6. FINE DELLE OPERAZIONI... 7 7. GESTIONE
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliGESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI
Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliMODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI
Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione
DettagliCIRCOLARE. SERIE GENERALE Data: 20/11/2007 GEN-01
CIRCOLARE SERIE GENERALE Data: 20/11/2007 GEN-01 Oggetto: Segnalazione obbligatoria degli incidenti, inconvenienti gravi ed eventi aeronautici all ENAC Sistema ENAC Mandatory Occurrence Reporting (ee-mor).
DettagliPROCEDURA GESTIONALE RISTORAZIONE COLLETTIVA. Titolo : Gestione delle non conformità GESTIONE DELLE NON CONFORMITA
Pag. 1 di 6 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA INDICE: 1 - Campo di applicazione 2 - Scopo 3 - Documenti di riferimento 4 - Definizioni e abbreviazioni 5 Responsabilità 6 - Modalità Operative 7 Archiviazione
DettagliDIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI SULL OPERATIVITÀ DELL AEROPORTO
REV. 0 PAG. 1/ DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI SULL OPERATIVITÀ DELL AEROPORTO INDICE 6.0 SCOPO... 3 6.1 CAMPO DI APPLICAZIONE... 4 6.2 RIFERIMENTI... 5 6.3 RESPONSABILITÀ ED ATTIVITÀ... 6 6.4 Eventi per
DettagliAllegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI
Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria
DettagliTutela del viaggiatore e dell azienda cliente: normative e diritti nel trasporto aereo
Tutela del viaggiatore e dell azienda cliente: normative e diritti nel trasporto aereo QUALI TUTELE SONO PREVISTE IN CASO DI CANCELLAZIONE DEL VOLO? (Regolamento 281/2004) RIMBORSO del prezzo del biglietto
DettagliProcedura per la gestione del lavoro infantile
Procedura per la gestione del lavoro infantile Pagina 1 di 5 IL PROGRESSO Procedura per la gestione del lavoro infantile Copia controllata n. Redatta da RdD SA8000 Verificata ed approvata da Direzione
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliComune di Spilamberto Provincia di Modena. Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza
Comune di Spilamberto Provincia di Modena Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n 8 del 18 gennaio 2005 INDICE ART. 1: ART. 2:
DettagliServizio Accertamenti a Tutela della Fede Pubblica CCIAA Milano
Pubblica CCIAA Milano La competenza Le funzioni di autorità di vigilanza per il controllo della conformità dei giocattoli alle disposizioni del presente decreto legislativo sono svolte dal Ministero dello
DettagliLa formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.
REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato
DettagliRegolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale
Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 01/04/2012 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692
DettagliModalità di utilizzo del palco modulare e delle sedie in plastica di proprietà della Comunità Montana Valtellina di Sondrio
Modalità di utilizzo del palco modulare e delle sedie in plastica di proprietà della Comunità Montana Valtellina di Sondrio Articolo 1 Proprietà La Comunità Montana Valtellina di Sondrio è proprietaria
DettagliREGOLAMENTO DISCIPLINA GENERALE DELLA PROTEZIONE ANTINCENDIO PER GLI AEROPORTI DI AVIAZIONE GENERALE E LE AVIOSUPERFICI
REGOLAMENTO DISCIPLINA GENERALE DELLA PROTEZIONE ANTINCENDIO PER GLI AEROPORTI DI AVIAZIONE GENERALE E LE AVIOSUPERFICI Edizione n 1 approvata con disposizione d urgenza del Direttore Generale n. 9/DG
DettagliProcedura di gestione delle verifiche ispettive interne < PQ 03 >
I I S Ettore Majorana Via A. De Gasperi, 6-20811 Cesano Maderno (MB) PQ03 Rev 2 del 23/03/04 Pag 1/5 Procedura di gestione delle verifiche ispettive interne < PQ 03 > EMESSA DA: VERIFICATA DA: APPROVATA
DettagliRSPP & RIR. Ovvero: 81 & 105. FR Bologna 14 ottobre 2015 1
RSPP & RIR Ovvero: 81 & 105 FR Bologna 14 ottobre 2015 1 RLS citato almeno 7 volte RSPP 2 volte (scarse)! FR Bologna 14 ottobre 2015 2 Esempio RLS Art. 14 comma 5 Il sistema di gestione della sicurezza
DettagliDIRITTI DEI PASSEGGERI NEL TRASPORTO CON AUTOBUS
DIRITTI DEI PASSEGGERI NEL TRASPORTO CON AUTOBUS Dal 1 marzo 2013 è in vigore il Regolamento (UE) n. 181/2011, che stabilisce i diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus, prevedendo,
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliPROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE. 1.
PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE 1. Premessa 2. Campo di applicazione 3. Documenti di riferimento 4. Definizioni
DettagliSistema di gestione della Responsabilità Sociale
PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema
DettagliUniversità degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo
NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione
DettagliCIRCOLARE. SERIE GENERALE Data: 09/10/2013 GEN-XX PIANO NAZIONALE ENAC PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE CONCERNENTI L INCIDENTE AEREO BOZZA
CIRCOLARE SERIE GENERALE Data: 09/10/2013 PIANO NAZIONALE ENAC PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE CONCERNENTI L INCIDENTE AEREO BOZZA Le Circolari contengono interpretazioni e metodi accettabili di conformità
DettagliMODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI
Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2
DettagliRegolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali
CITTA DI RONCADE Provincia di Treviso Via Roma, 53 31056 - RONCADE (TV) Tel.: 0422-8461 Fax: 0422-846223 Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali Approvato con delibera di Consiglio
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliCOMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA
COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO INFORMATICO INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 ART. 9 ART. 10 ART. 11 ART.
DettagliPIANO DI RISCHIO DELL AEROPORTO DI REGGIO CALABRIA
PIANO DI RISCHIO DELL AEROPORTO DI REGGIO CALABRIA Il Piano di Rischio redatto dal Comune di Reggio Calabria è conforme ai requisiti di seguito riportati: 1) Tipologie di Rischio I rischi si articolano
DettagliSUDDIVISO IN DUE LOTTI PER IL SERVIZIO, DI MANUTENZIONE, RIPARAZIONE, CONTROLLO E Pagina 1/6
DI MANUTENZIONE, RIPARAZIONE, CONTROLLO E Pagina 1/6 VEICOLARE A QUANTITA INDETERMINATA CONDIZIONI PARTICOLARI TECNICHE SUDDIVISO IN DUE LOTTI PER IL SERVIZIO DI MANUTENZIONE, RIPARAZIONE, CONTROLLO E
DettagliDISCIPLINARE DI UTILIZZO DEL PALCO MODULARE DELLE SEDI E DEI TAVOLI DI PROPRIETÀ DEL COMUNE DI MONTIANO
COMUNE DI MONTIANO PROVINCIA DI FORLI' - CESENA Piazza Maggiore - 47020 MONTIANO (FC) Tel. 0547-51151 / 51032 - Fax 0547-51160 E-mail: scuola-cultura@comune.montiano.fc.it Servizi Sociali-Scolastici-Culturali
DettagliIl panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8
Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali
DettagliCONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA
CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA 1. Nelle presenti Condizioni Generali, le parole elencate qui di seguito saranno da intendersi con i significati qui descritti:
DettagliEgr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla
DettagliRegolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A.
Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A. In vigore dal 06. 07. 2011 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax +39 010
DettagliREGOLAMENTO PER UTILIZZO DELLA RETE INTERNET TRAMITE TECNOLOGIA WI FI NELLA BIBLIOTECA COMUNALE GIUSEPPE ABBIATI
COMUNE DI GAVIRATE Provincia di Varese Piazza Matteotti, 8-21026 GAVIRATE tel. 0332/743.130 - fax 0332/746.438 PEC info.comune.gavirate@pec.regione.lombardia.it www.comune.gavirate.va.it REGOLAMENTO PER
DettagliNorme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in
DettagliL attività istruttoria. Università Carlo Cattaneo - Liuc anno accademico 2014/2015 corso di diritto tributario prof. Giuseppe.
L attività istruttoria Università Carlo Cattaneo - Liuc anno accademico 2014/2015 corso di diritto tributario prof. Giuseppe. Zizzo 1 oggetto della lezione l attività istruttoria la liquidazione delle
DettagliREGOLAMENTO AUTO AZIENDALI
REGOLAMENTO AUTO AZIENDALI IL PRESENTE REGOLAMENTO HA LO SCOPO DI DISCIPLINARE L USO, LA GESTIONE E LA MANUTENZIONE, SIA ORDINARIA CHE STRAORDINARIA, DEI VEICOLI DI PROPRIETÀ O IN DOTAZIONE DELL AGENZIA
DettagliNOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO SCHEMA SEQUENZIALE
NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO SCHEMA SEQUENZIALE Questa nota è a beneficio degli operatori che intendono svolgere operazioni specializzate, a titolo oneroso (commerciali o
DettagliPG03.GTP GESTIONE DEI DOCUMENTI DI LAVORO
Pagina n. 1 di 7 APAT L.93/01 - progetto a gestione diretta di APAT : circuiti di interconfronto per l individuazione di un gruppo tecnico permanente regionale o multi regionale (GTP) per il monitoraggio
DettagliCARTA DEI SERVIZI. I. I Principi Fondamentali
CARTA DEI SERVIZI La Navigazione Libera Del Golfo S.r.l. (di seguito, la Compagnia di navigazione ) adotta la presente Carta dei Servizi e attribuisce alla stessa valore vincolante nei confronti dell utenza.
DettagliPolizza di Assicurazione della Responsabilità Civile verso Terzi - Divisione Territorio e Promozione
Polizza di Assicurazione della Responsabilità Civile verso Terzi - Divisione Territorio e Promozione Seguito aggiudicazione gara pubblica è in corso un contratto All Risk Property ed RCTO con la Carige
DettagliAllegato C Regolamento volontari canile/gattile
Allegato C Regolamento volontari canile/gattile REGOLAMENTO VOLONTARI CANILE/GATTILE OGGETTO ARTICOLO 1 Il presente Regolamento disciplina le procedure di accesso e le modalità di esercizio dell attività
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 841 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI FALLICA, BERGAMINI, BERNARDO, BIANCOFIORE, CARLUCCI, CATONE, CICU, COLUCCI, GREGORIO FONTANA,
DettagliImpianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica.
Impianti d illuminazione di sicurezza Procedure per la verifica e la manutenzione periodica. Leggi e Norme di riferimento Leggi e Norme di riferimento Rispetto della legge e della norma tecnica I parametri
DettagliIl Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
VISTA la legge 24 novembre 1981 n. 689, recante modifiche al sistema penale; VISTO il decreto ministeriale del 26 luglio 1995 recante Disciplina del rilascio delle licenze di pesca ; VISTO il regolamento
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in
DettagliAssociazione Comunità IL GABBIANO ONLUS
Associazione Comunità IL GABBIANO ONLUS Sede Legale: Loc.Cascina Castagna, 4-26854 Pieve Fissiraga (LO) Cod.Fisc. 07124640157 Uff. Amministrativi: Via Bonfadini, 11-23100 Sondrio - 0342-200844 Fax 0342-216702
DettagliProtocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio
Pag. 1 di 5 Sommario 2 Scopo e applicabilità... 1 3 Riferimenti... 1 4 Aree interessate... 2 5 Reati potenziali e rischi da presidiare... 2 6 Modalità operative... 2 6.1 Principi di prevenzione... 2 6.2
DettagliCpt G. MANSUTTI - CEDRA Aeroporti & Ambiente Safety & Security
PIANO DEI RISCHI IN ITALIA PIANI DI RISCHIO Il piano di rischio rappresenta lo strumento per la gestione del rapporto tra aeroporto e territorio come misura di tutela reciproca. A tal fine il Piano di
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliADEMPIMENTI IN CASO DI EVENTO POTENZIALMENTE CONTAMINANTE
ADEMPIMENTI IN CASO DI EVENTO POTENZIALMENTE CONTAMINANTE Settore Ambiente Adempimenti in caso di evento potenzialmente contaminante Soggetti interessati Responsabile dell inquinamento Proprietario o gestore
DettagliPROCEDURA SGQ PRO-AUD. Procedura per la Gestione degli Audit del SGQ
PROCEDURA SGQ PRO-AUD Procedura per la Gestione degli Audit del SGQ Rev. 02 Data 31.01.2011 INDICE GENERALE 1. SCOPO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 3.1 PROCEDURE CORRELATE... 2
DettagliSCHEMA DI RELAZIONE ANNUALE DEL CONSULENTE PER LA SICUREZZA
SCHEMA DI RELAZIONE ANNUALE DEL CONSULENTE PER LA SICUREZZA Traduzione e adattamento del Documento EIGA Doc ICG 156/09/E ASSOGASTECNICI Associazione Nazionale Imprese gas tecnici, speciali e medicinali
DettagliINDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 08 AUDIT INTERNI. Rev. 4 Data: 15/12/2012. Pagina 1 di 6 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE
1 di 6 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITA' 5. MODALITÁ OPERATIVE 5.1. Pianificazione degli Audit Interni 5.2. Scelta degli auditor 5.3. Esecuzione
DettagliPROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA
PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 26/06/2013 1 Indice 1. Modalità di trattamento dei reclami... 3 2. Registro dei reclami... 5 3.
DettagliISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE Direzione Centrale Risorse Strumentali CENTRALE ACQUISTI. Allegato 1-bis al Disciplinare di Gara
Istituto Nazionale Previdenza Sociale ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE Direzione Centrale Risorse Strumentali CENTRALE ACQUISTI Allegato 1-bis al Disciplinare di Gara ALLEGATO AL CONTRATTO ATTO DI
DettagliINDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio 2009. Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI
INDICE 1 di 9 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITÀ 5. MODALITÀ OPERATIVE 5.1. Redazione e identificazione 5.2. Controllo e verifica 5.3. Approvazione 5.4.
DettagliREGOLAMENTO DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO D.Lgs n. 626/94 D.Lgs n. 242/96 D.M.
REGOLAMENTO DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO D.Lgs n. 626/94 D.Lgs n. 242/96 D.M. 363/98 Art. 1 DATORE DI LAVORO 1. Il Rettore, quale rappresentante
DettagliEffettuare gli audit interni
Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità
DettagliD. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori
D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)
DettagliREALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE?
13 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE? Dott. Ing. Massimo
DettagliSCHEMA DI CONTRATTO ESTIMATORIO PER CONTO DEPOSITO. Articolo 1 Oggetto del contratto
SCHEMA DI CONTRATTO ESTIMATORIO PER CONTO DEPOSITO Articolo 1 Oggetto del contratto Il presente contratto ha per oggetto la fornitura secondo lo schema del contratto estimatorio, con relativa consegna
Dettagli2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51.
In esito all emanazione della circolare 7 dicembre 2006, n. CR/51 - che disciplina l attività di vigilanza e di controllo svolta da AGID nei confronti dei gestori di Posta Elettronica Certificata (PEC)
DettagliPROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI
legali 0 18/05/09 1 6 PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI INDICE PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI...1 INDICE...1 1 Scopo...2 2 Campo di applicazione...2 3 Terminologia ed abbreviazioni...2
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA. Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 36 del 30.6.2010
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 36 del 30.6.2010 Art. 1 Definizioni Ai fini del presente regolamento, con i termini che seguono si
DettagliBREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015
BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
DettagliL opzione per la trasparenza entro il 2.1.2012
Numero 228/2011 Pagina 1 di 8 L opzione per la trasparenza entro il 2.1.2012 Numero : 228/2011 Gruppo : ADEMPIMENTI Oggetto : OPZIONE TRASPARENZA FISCALE Norme e prassi : ARTT. 115 E 116 DEL TUIR ; DM
DettagliIstituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro
Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Dipartimento Territoriale di BRESCIA Via San Francesco d Assisi, 11 25122 BRESCIA Competenze ed Obblighi degli Organismi Notificati, dei
DettagliMITTEL S.p.A. PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERAZIONI EFFETTUATE DAI SOGGETTI RILEVANTI AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 7 DEL D. LGS. N.
MITTEL S.p.A. PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERAZIONI EFFETTUATE DAI SOGGETTI RILEVANTI AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 7 DEL D. LGS. N. 58/1998 (PROCEDURA INTERNAL DEALING ) Premessa Tenuto conto: - che dal
Dettagli1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA
RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ART. 2, COMMI SESTO, SETTIMO ED OTTAVO DELLA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 A cura dell Osservatorio Regionale Agenti Fisici Direzione
DettagliCATALOGO TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO
CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI E DEI PREPOSTI SECONDO L ACCORDO STATO REGIONI 21.12.2011 FORMAZIONE GENERALE Lavoratori definiti secondo
DettagliN O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO
DettagliGestione del danno dentario
Pag. 2 di 7 MODIFICHE Rev. Approvazione Data Visto Pagine Modificate Tipo natura della modifica SCOPO Fornire indicazioni sulle modalità di gestione dei casi di lesioni dentarie o di protesi fisse/mobili
DettagliCod. DQHSF00001.0IT Rev. 1.0 11-09-2014
Flow Hopper GUIDA ALLA CORRETTA ALIMENTAZIONE E CONNESSIONE DELL EROGATORE DI MONETE FLOW HOPPER Cod. DQHSF00001.0 Rev. 1.0 11-09-2014 INFORMAZIONI DI SICUREZZA Nel caso in cui sia assolutamente necessario
DettagliCOMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza
REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE
DettagliPROCEDURA PER LA RACCOLTA ED ANALISI SISTEMATICA DEGLI INCIDENTI
Allegato alla valutazione dei rischi Ditta PROCEDURA PER LA RACCOLTA ED ANALISI SISTEMATICA DEGLI INCIDENTI Rev _0 Redazione Verifica Approvazione Data Autore Data Autore Data Autore Distribuzione: copia
DettagliMANUALE SINISTRI Territorio. www.magjlt.com
MANUALE SINISTRI Territorio www.magjlt.com 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Forma delle comunicazioni... 3 3. Flusso dei documenti... 3 4. Contatti Ufficio Sinistri MAG JLT... 4 5. Procedure sinistri Linee
DettagliContinuità operativa e disaster recovery nella pubblica amministrazione
Continuità operativa e disaster recovery nella pubblica amministrazione DEFINIZIONI Linee Guida per il DR delle PA, DigitPA 2011 Continuità Operativa (CO) Continuità Operativa: l insieme delle attività
DettagliProcedura Documentale di Sistema
INDICE 1. Scopo 2. Campo di Applicazione 3. Definizioni 4. Riferimenti Normativi 5. Descrizione del Processo 5.1 Reclami 5.1.1 Generalità 5.1.2 Forma del Reclamo 5.1.3 Ricezione del reclamo ed Analisi
DettagliGESTIONE DEI DOCUMENTI, DEI DATI E DELLE REGISTRAZIONI
Pagina 1 di 5 0. INDICE 0. INDICE... 1 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. MODALITÀ OPERATIVE... 2 3.1 Emissione... 2 3.2 Identificazione... 3 3.3 Distribuzione... 3 3.4 Modifica
DettagliL'anno, addì.. del mese di
SCHEMA DI CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI MOGORO (OR) IN QUALITA DI ENTE GESTORE DEL PLUS DISTRETTO SOCIO-SANITARIO DI ALES TERRALBA E L ENTE NO PROFIT/ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO E PROMOZIONE SOCIALE FINALIZZATA
Dettagli1. DISTRIBUZIONE Datore di Lavoro Direzione RSPP Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Ufficio Ragioneria (Ufficio Personale) Ufficio Segreteria
Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Gestione dei documenti e del 06/05/2013 1. DISTRIBUZIONE Datore
DettagliSettore Affari Generali e Istituzionali. Disciplinare per le Pubblicazioni on line
Settore Affari Generali e Istituzionali Disciplinare per le Pubblicazioni on line ANNO 2014 INDICE Art. 1 Principi generali... 3 Art. 2 Modalità di accesso al servizio on line... 3 Art. 3 Atti destinati
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliLA RESPONSABILITA DEL DATORE DI LAVORO IN MATERIA DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO. Ruolo, responsabilità e sanzioni a carico del datore di lavoro
LA RESPONSABILITA DEL DATORE DI LAVORO IN MATERIA DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO Ruolo, responsabilità e sanzioni a carico del datore di lavoro 1 1. La responsabilità giuridico-penale del datore di
DettagliPROVINCIA DI BRINDISI
$//(*$72³% DOOD'HWHUPLQD]LRQH'LULJHQ]LDOH1BBBBBGHOBBBBBBBBBBB PROVINCIA DI BRINDISI 9LD'H/HR%5,1',6, CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA (parte meccanica ed
DettagliIstruzioni operative per la gestione degli infortuni
Istruzioni operative per la gestione degli infortuni SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura si applica a tutti gli eventi definiti infortuni che si verificano a carico dei lavoratori dipendenti,
DettagliPROCEDURA DEL SISTEMA QUALITA PROGETTI DI MIGLIORAMENTO AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE
NORME UNI EN ISO 9001:2008 Pag. 1 di 5 Indice 1 SCOPO 2 CAMPO APPLICAZIONE 3 RESPONSABILITA' 4 PROCEDURA 4.1 Progetti di miglioramento 4.2 Azioni correttive e preventive Rev. Natura modifica 0 1 2 Prima
DettagliSTUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.
Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs
DettagliA.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...
Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6
DettagliProcedura Generale PA.TC.02
Rev. 2 Pag.1 di 13 Procedura Generale Indice: 1.0. Oggetto...2 2.0. Scopo...2 3.0. Campo di applicazione...2 4.0. Definizioni...2 5.0. Responsabilità...3 6.0. Documenti di riferimento...3 7.0. Diagramma
Dettagli