DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E RETI

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1 Identificativo Atto n /02/2013 DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E RETI PROGETTO DI UN NUOVO IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE BIONE DA REALIZZARSI IN COMUNE DI LECCO. PROPONENTE: DE PETRI COSTRUZIONI SRL. VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA' ALLA VALUTAZIONE D'IMPATTO AMBIENTALE, AI SENSI DEL D.LGS. 152/2006 E DELLA L. R. 5/2010.

2 IL DIRIGENTE DELLA U.O. SVILUPPO SOSTENIBILE E VALUTAZIONI AMBIENTALI VISTI: il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152: Norme in materia ambientale, con specifico riferimento alla Parte Seconda, Titolo III; la l.r. 2 febbraio 2010, n. 5 Norme in materia di Valutazione d Impatto ambientale ; il r.r. 21 novembre 2011, n.. 5 di attuazione della l.r. 5/2010; la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 Testo unico delle Leggi Regionali in materia di organizzazione e personale e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi della IX Legislatura; VISTI inoltre: il R.D. 11 dicembre 1933, n e s.m.i. Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici ; il d.lgs. 29 dicembre 2003, n. 387 Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell elettricità ; il regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2 Disciplina dell uso delle acque superficiali e sotterranee, dell utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell acqua in attuazione dell art. n. 52, comma 1, lettera c) della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 ; la d.g.r. 29 marzo 2006, n Approvazione del Piano di Tutela e Uso delle Acque (P.T.U.A.) ; la d.g.r. 19 dicembre 2007, n 6232 Determinazioni in merito all adeguamento delle derivazioni al rilascio del deflusso minimo vitale e [ ] ; la l.r. 5 dicembre 2008, n. 31 Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale. ; la d.g.r. 23 gennaio 2004, n Disposizioni per la tutela della fauna ittica, ai sensi dell art. 12, comma 2, della l.r. 12/01 ; la delibera n. 1/2010 del 24 febbraio 2010 del Comitato Istituzionale dell Autorità di Bacino del Fiume Po che approva il Piano di Gestione del Distretto Idrografico del Po (PdG), secondo le previsioni della Direttiva 2000/60/CE; PRESO ATTO che: a) il è stata depositata [in atti regionali prot. T ] presso la U.O. Sviluppo sostenibile e valutazioni ambientali della Giunta Regionale da parte di De Petri Costruzioni Srl [nel seguito il Proponente ] la richiesta di verifica, ai sensi degli artt. 6 e 20 del d.lgs. 152/2006, della assoggettabilità alla procedura di Valutazione d Impatto Ambientale del progetto di una nuova centrale idroelettrica sul torrente Bione da realizzarsi nel Comune di Lecco; 1

3 b) la tipologia progettuale in oggetto è prevista: al punto 2), lettera m), dell allegato IV alla parte seconda del d.lgs. 152/06 impianti per la produzione di energia idroelettrica con potenza installata superiore a 100 kw ; c) in data è avvenuta la pubblicazione, ai sensi dell art. 20, comma 2, del d.lgs. 152/2006, dell annuncio del deposito del progetto e dello studio d impatto ambientale sul B.U.R.L. [Serie Avvisi e Concorsi n.38] e all albo pretorio del Comune di Lecco; d) il progetto in esame non è localizzato in area naturale protetta come definita ai sensi della l. 394/1991, ed è pertanto sottoposto a verifica dell assoggettabilità alla procedura di V.I.A. ai sensi del d.lgs. 152/2006; e) il Proponente ha provveduto al versamento degli oneri istruttori - secondo le disposizioni di cui all'art. 3 comma 5 della l.r. 5/2010, dopo aver effettuato la valutazione economica degli interventi in parola in data ; f) con nota del [in atti regionali prot. T ], il proponente è stato avvisato ai sensi dell art. 10-bis della l. 241/1990 circa le conclusioni dell istruttoria e la conseguente intenzione di procedere all assoggettamento a VIA del progetto in parola, ed è stato informato riguardo alla possibilità di presentare per iscritto le proprie controdeduzioni in merito, entro dieci giorni dalla data di ricevimento della nota stessa; g) il proponente con nota del [in atti regionali prot. T ] ha chiesto una proroga di trenta giorni per presentare controdeduzioni; h) in data [in atti regionali prot. T ], il proponente ha richiesto altri ulteriori trenta giorni per presentare le proprie osservazioni; i) con nota del [in atti regionali prot. T ], la U.O. Sviluppo sostenibile e valutazioni ambientali ha richiesto al proponente ai sensi dell art. 3, comma 5 e 6 della l.r. 5/2010 il conguaglio degli oneri istruttori; j) il [in atti regionali prot. 3397], il proponente ha depositato documento attestante il conguaglio degli oneri istruttori; k) il proponente con note di cui sopra aveva richiesto la proroga dei termini [ giorni], al termine dei quali non ha depositato controdeduzioni in merito; VISTA la documentazione depositata dal Proponente, costituita dallo studio preliminare ambientale, dalla relazione sugli effetti ambientali, dalla relazione geologica, dalla relazione particolareggiata con descrizione delle opere, dalla documentazione fotografica, dagli elaborati progettuali n. 8 tavole tecniche e dalle integrazioni; RILEVATO quanto segue in merito alla localizzazione del progetto e al suo rapporto con gli strumenti di pianificazione e programmazione in essere: L area interessata dal progetto è sita all interno del territorio comunale di Lecco; l intervento è sul torrente Bione ed il bacino imbrifero sotteso è pari a 3,42 km; Il tratto di torrente Bione interessato dalla derivazione non figura tra i corsi d'acqua classificati dal Piano di Gestione del Distretto idrografico del fiume Po (PDG); 2

4 Le opere di progetto non ricadono in Siti della Rete Natura 2000; l area più vicina all impianto è la ZPS IT Monte Resegone ad una distanza di circa 1,9 km dall opera di presa; La derivazione non ricade in aree protette, la più vicina all impianto è il Parco Adda Nord ad una distanza di circa 1,7 km dalle opere in progetto; Rete ecologica regionale: gli interventi in progetto interessano un Elemento di primo livello ed un Elemento di secondo livello della RER; Il Piano Ittico non risulta ancora approvato; secondo la carta delle Vocazioni Ittiche e Piano Ittico Provinciale del 2008 le acque del torrente Bione sono classificate come acque di pregio ittico; Piano di indirizzo forestale: secondo il PIF della Provincia di Lecco le opere di progetto interessano le seguenti categorie: -bosco trasformabile per uso agricolo ai sensi dell art. 41 del regolamento di attuazione; -bosco trasformabile Multifunzionalità bassa; -bosco trasformabile Multifunzionalità alta; -bosco non trasformabile Multifunzionalità elevata; Circa il quadro paesaggistico, l'analisi ha evidenziato che gli interventi ricadono in ambiti vincolati ai sensi del d.lgs. 42/2004 [corsi d'acqua e boschi]; Piano Territoriale Paesaggistico Regionale - Ambiti di elevata naturalità: le opere di progetto, con riferimento a tutti gli interventi e manufatti previsti, non ricadono in tali Ambiti; lo studio preliminare ambientale non considera il PTPR; in base alla lettura delle tavole del suddetto piano risulta che: -l impianto ricade nella Unità Tipologica di Paesaggio distinta come Fascia prealpina ed in subordine Paesaggio della montagna e delle dorsali, in relazione alla quale sono definiti Indirizzi di tutela in apposito documento del PTPR (Tav. A); -l impianto interessa il torrente Bione e la fascia laterale alle sponde, bene paesaggistico sottoposto a tutela per legge, in base all art. 142 del d.lgs. 42/2004, con riferimento al quale sono definite prescrizioni generali all art. 16 bis delle Norme del PTPR (Tav. D e I); -l impianto ricade nell ambito dei laghi insubrici, in riferimento al quale è definita specifica disciplina all articolo 19 delle Norme del PTPR (Tav. D); Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale PTCP: -nell elaborato Scenario 4 Il sistema della fruizione turistico ricreativa, identifica quale rete sentieristica il tracciato viario che si sviluppa risalendo la vallata del torrente Bione, in parte sul versante opposto rispetto a quello interessato dalle opere, ma per un tratto sullo stesso versante, in corrispondenza o nei pressi delle aree interessate dalla realizzazione dell opera di presa e dalla posa del tratto iniziale della condotta interrata; -in base alla lettura degli elaborati cartografici inerenti agli aspetti paesaggistici risulta che: l impianto ricade all interno delle aree vincolate ai sensi dell art. 142 del d.lgs. 42/2004 3

5 (Scenario 7 Le tutele paesistiche); l impianto ricade nell ambito dei Rilievi e versanti aperti sulla pianura e si correla alle Unità di paesaggio C1 Il Monte Resegone e C4 I versanti del lago da Lecco a Somasca (Scenario 9 Le Unità di Paesaggio) e le UdP sono descritte, con riferimento ai caratteri identificativi, agli elementi di criticità ed agli indirizzi di tutela, nell elaborato del PTCP Quadro di riferimento paesaggistico provinciale e indirizzi di tutela ; l impianto ricade negli Ambiti a prevalente valenza paesistica ed in dettaglio tutte le opere interessano un ambito C1 Ambiti paesaggistici di interesse sovra provinciale ed un tratto della condotta forzata interrata attraversa un ambito C2 Ambiti paesaggistici di interesse provinciale, entrambi disciplinati dall articolo 60; si segnala, inoltre, la presenza di un percorso di interesse paesistico panoramico che, per collocazione, si ritiene possa essere interessato dalla vista della centrale idroelettrica; Piano Regolatore Generale e Piano di Governo del Territorio: nelle integrazioni allo studio preliminare ambientale si evidenzia che in corso di redazione il PGT, con riferimento al quale è stata attivata la procedura di VAS; non si richiama, invece, il contenuto del PRG, strumento urbanistico vigente nel Comune di Lecco; in relazione al PGT si fa riferimento al solo Documento di Piano che individua e delimita gli Ambiti di trasformazione, precisando che si ricade all esterno di questi; in merito alla presenza del giardino pubblico interessato dalla centrale i droelettrica si afferma che tale situazione non è assolutamente in contrasto con la realizzazione di quanto in progetto, poiché la proponente, in accordo con tali indicazioni, ha già previsto la realizzazione di un edificio, a fianco della centrale, con finalità pubblica ; in relazione alla citata previsione di destinazione d uso a Verde, non si richiamano le relative norme e non si presenta alcuna considerazione di merito sulla compatibilità dell opera di progetto rispetto alla vigente disciplina; il vigente PRG è invece quello approvato con D.G.R del e successivamente modificato ed integrato con varianti approvate con diverse D.G.R. e D.C.C. dal 2000 al 2009; in base alla lettura degli elaborati cartografici del PRG risulta che: -l opera di presa e la gran parte dello sviluppo della condotta forzata interrata ricade in zona Agricola mentre la centrale idroelettrica è ubicata all interno di un area a Verde pubblico residenziale (Tav. E03 Azzonamento); -l opera di presa e la condotta forzata interrata, per la maggior parte del tracciato, interessano un porzione di territorio classificata come Zona E, mentre la centrale idroelettrica ricade in Zona B, in quest ultimo caso in posizione esterna rispetto al perimetro edificato (Tav. E05 Zone omogenee); -l impianto ricade all interno di una fascia di territorio distinta come Area dei torrenti e fasce contermini alle sponde, bene paesaggistico vincolato per legge, ed anche, fatta eccezione per la centrale, in boschi, allo stesso modo sottoposti a tutela dal d.lgs. 42/2004 (Tav. E08 Vincoli); -aspetti naturalistici e fruitivi: in base a quanto riportato nello studio preliminare ambientale non si hanno informazioni utili per verificare l eventuale correlazione tra le opere di progetto e gli elementi riconducibili a categorie specifiche legate ad aspetti ecologici e/o fruitivi. 4

6 RILEVATO quanto segue in merito alle caratteristiche del progetto: Sintesi dei principali dati di progetto comune - provincia Lecco Lecco tipologia impianto Acqua fluente corpo idrico Torrente Bione superficie bacino 3,42 km 2 quota di presa 636 m quota di restituzione 309,5 m slm 311,5 m slm asse ruota turbina salto geodetico 324,50 m lunghezza condotta forzata m diametro condotta forzata 0,4 m portata massima derivata 400 l/s (equivalente massima portata turbinabile) portata media derivata 86,3 l/s DMV 50 l/s (per piccolo corso d acqua montani) (portata media annuale naturale pari a 136,3 l/s) potenza di concessione 274,5 kw potenza massima Per quanto riguarda le ulteriori caratteristiche e dimensioni del progetto, le proposte per l inserimento paesaggistico e le misure adottate per la mitigazione degli effetti sull ambiente, si rimanda alla documentazione depositata agli atti; DATO ATTO che durante l iter istruttorio è pervenuta, ai sensi dell art. 24, comma 4 del d.lgs. 152/2006, la seguente osservazione da parte del pubblico: in data [in atti regionali prot. T ] è pervenuta l osservazione da parte del Sig. Paolo Calcaterra in merito alle seguenti componenti: ambiente acquatico, ambiente boschivo e sorgenti presenti. CONSIDERATO che in merito al progetto e ai suoi effetti sull ambiente dall istruttoria condotta è emerso quanto segue: Dal confronto con il quadro programmatico di natura ecologica si evidenzia la significativa sensibilità del contesto legata ai seguenti aspetti: nel tratto interessato il torrente Bione è individuato come acque di pregio ittico, dalla Carta delle Vocazioni Ittiche e dal Piano Ittico Provinciale, attualmente non ancora approvati; tuttavia tale classificazione, per quanto non ancora attuativa, restituisce degli elementi conoscitivi che rilevano la qualità degli habitat presenti e il relativo valore dal punto di vista ittiologico; interferenza di un tratto della condotta con boschi non trasformabili, secondo il Piano di indirizzo forestale [PIF] della Provincia di Lecco; interferenza delle opere di progetto con elementi di primo e secondo livello della RER: lo studio preliminare ambientale (nel seguito SPA) non considera la parte del PTCP 5

7 riguardante la Rete ecologica; in base alla lettura della cartografica di tale Piano, si rileva che le opere di progetto interessano diversi elementi della Rete ecologica provinciale, come individuati e delimitati nell elaborato Quadro strategico Rete ecologica del PTCP. In dettaglio si tratta delle seguenti categorie, sottoposte alla disciplina di cui all articolo 61 delle Norme del PTCP: - Matrice naturale [opera di presa e tratto della condotta interrata]; - Elementi naturali marginali [tratto della condotta interrata e centrale idroelettrica]; - Zona tampone [tratto della condotta interrata e centrale idroelettrica)]; L analisi ecologica del contesto ha evidenziato una sensibilità legata alla presenza di un area importante per la biodiversità per cenosi acquatiche/pesci [CP72 Grigne e Prealpi lecchesi]; inoltre lo SPA indica la presenza di un area umida a bordo alveo, rispetto alla quale è necessario stimare gli impatti prodotti dall intervento; In merito agli aspetti idrologici ed ecologici relativamente all attitudine del tratto interessato a conservare le portate, non ci sono elementi analitici sufficienti che consentano di ritenere garantita la conservazione della continuità idraulica ed ecologica lungo il tratto sotteso e ad escludere un significativo impatto sul corso d acqua; Il torrente Bione risulta interessato dalla presenza di una derivazione nel tratto sotteso, rispetto all esistenza della quale non ci sono elementi sufficienti per definire un giudizio in merito all interferenza; Circa il quadro paesaggistico, l analisi ha evidenziato che gli interventi ricadono in ambiti vincolati ai sensi del d.lgs. 42/2004 [corsi d acqua e boschi] e che al contempo gli elaborati presentati non comprendono la Relazione paesaggistica, richiesta dal d.lgs. 42/2004 per il preventivo rilascio dell autorizzazione ad eseguire interventi modificativi dell aspetto dei luoghi in aree sottoposte a vincolo paesaggistico; Relativamente alla componente geologica e idrogeologica, in merito al trasporto solido e ai possibili fenomeni di erosione che potrebbero essere generati dall intervento o di cui l intervento potrebbe modificare l azione, non ci sono elementi sufficienti per definire un giudizio; Per quanto riguarda la componente rumore, nessun documento depositato presenta delle considerazioni di merito. RITENUTO pertanto, per quanto sopra evidenziato e considerato, di assoggettare a VIA il progetto in esame, nella configurazione progettuale indicata negli elaborati depositati ed integrati dal proponente, per gli elementi di criticità ambientali rilevabili allo stato della documentazione prodotta, ai quali il proponente non ha controdedotto; DATO ATTO che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge; DATO ATTO altresì che il presente provvedimento concorre all Obiettivo Operativo garantire la collaborazione ed il coordinamento con la commissione VIA nazionale e regionale nonché con il Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare, al fine di accelerare le 6

8 procedure di v.i.a. del vigente PRS; DECRETA 1. di assoggettare alla procedura di Valutazione di impatto ambientale ai sensi dell art. 20, comma 6 del d.lgs. 152/2006 il progetto relativo alla nuova centrale idroelettrica ad acqua fluente da realizzarsi nel Comune di Lecco, come prospettato nel progetto, nello studio preliminare ambientale e nelle successive integrazioni depositati dal proponente, per le considerazioni e le motivazioni di cui alle premesse del presente atto, che si intendono qui riportate; 2. di trasmettere copia del presente decreto alla ditta De Petri Costruzioni Srl, con sede in via Don Guanella, 32 Cosio Valtellino (SO); 3. di informare contestualmente i seguenti soggetti dell avvenuta decisione finale e delle modalità di reperimento della stessa la Provincia di Lecco, il Comune di Lecco e ARPA Lombardia - sede centrale di Milano; 4. di provvedere alla pubblicazione sul B.U.R.L. della sola parte dispositiva del presente decreto; 5. di provvedere altresì alla pubblicazione integrale del presente provvedimento sul sito web 6. di rendere noto che contro il presente decreto è proponibile ricorso giurisdizionale presso il T.A.R. della Lombardia secondo le modalità di cui al d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, ovvero è ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 o 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto. Il Dirigente Filippo Dadone 7

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