Grammatica comparativa e didattica delle lingue (R. Oniga, Università di Udine - N. Penello, Liceo T.L.Caro ) Cittadella, 23 gennaio 2012
|
|
- Raffaello Repetto
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CORSO di FORMAZIONE del PROGETTO PRIN Didattica delle lingue e linguistica formale: prospettive e applicazioni di grammatica comparativa a.s Grammatica comparativa e didattica delle lingue (R. Oniga, Università di Udine - N. Penello, Liceo T.L.Caro ) Cittadella, 23 gennaio 2012 parte I R. Oniga, Introduzione parte prima La nuova sintassi comparativa >> La nuova sintassi comparativa = compara le lingue per ricostruire il nucleo comune a tutte le lingue, la Grammatica Universale (sistema di costanti e variabili) >> Il metodo neo-comparativo ha in sé le potenzialità per rinnovare e migliorare l insegnamento delle lingue classiche e moderne --> perché la grammatica deve essere considerata una disciplina scientifica, in cui è possibile fare ricerca, correggere vecchi errori e giungere a nuove scoperte >> Lo studio di una scienza è in grado di attivare la curiosità per la scoperta e stimolare le migliori facoltà intellettuali degli studenti. Applicare allo studio delle lingue la prospettiva neo-comparativa significa proporre agli studenti una materia valida per la formazione di una cultura linguistica di base. >> La sfida che si pone alla teoria linguistica è cercare di descrivere in modo formale, per mezzo di un numero limitato di premesse, l insieme altamente complesso di princìpi generali e di regole particolari che costituisce la grammatica interiorizzata nel parlante --> se si svuota lo studio della grammatica del suo interesse scientifico, non si potrà poi difenderne il valore pratico nell uso scolastico. >> La prospettiva teorica giustifica pienamente la pratica scolastica dell analisi grammaticale come preliminare ad una traduzione ragionata e consapevole, che presuppone un ragionamento estremamente complesso. Tale ragionamento può rimanere implicito, ridotto a meccanismi da assimilare supinamente, oppure può essere reso esplicito attraverso gli strumenti dell analisi linguistica parte II N. Penello, Introduzione parte seconda Vantaggi dell approccio comparativo nella didattica linguistica >> grammatica = parte centrale del linguaggio umano; didattica = addestramento alla scoperta >> esercitare a scuola un attività di riflessione esplicita sulla grammatica, significa attivare negli studenti la consapevolezza per la propria competenza linguistica e fornisce loro gli strumenti per creare con la lingua, e non semplicemente imitare >> la grammatica normativa è più efficace se più descrittiva, più formale e di conseguenza rigorosa = la grammatica a scuola deve usare i risultati più assodati di una teoria linguistica formale che cerca di riprodurre il meccanismo del linguaggio nella mente umana >> Risultati di recenti studi di neurolinguistica: (Per la descrizione degli esperimenti rimandiamo a: Moro (2006); gli esperimenti sono stati divulgati anche in Il Venerdì di Repubblica del 14 dicembre 2007). >> un primo esperimento ha dimostrato l esistenza di un periodo critico per l apprendimento linguistico, (fino a 8-10 anni) 1
2 >> superato questo periodo è cruciale un esposizione mirata ai dati linguistici --> il tipo di attività grammaticale proposta a scuola (sia per la L1 che per la/le L2) >> un secondo esperimento ha dimostrato che il cervello umano sa riconoscere e distinguere cosa è lingua da ciò che lingua non è (per es. regole possibili vs regole impossibili) >> vari esperimenti sull apprendimento di L2 hanno mostrato che l apprendimento di regole delle L2 passa attraverso un confronto (inconscio) con la lingua madre >> Cosa possiamo concludere e proporre per la didattica linguistica dati questi risultati scientifici? ---> che utilizzando a scuola gli strumenti della linguistica formale, che cerca di elaborare dal CONFRONTO tra lingue diverse le regole più generali del funzionamento del linguaggio umano, forse possiamo sperare di comunicare con la parte giusta del cervello, quella dedicata al linguaggio >> al rigore della grammatica formale corrisponde un certo grado di astrattezza e di simbologia: la pratica didattica deve far riferimento a ciò che è stabilizzato e condiviso nella teoria linguistica; il linguista e l insegnante devono semplificare (dove possibile) senza banalizzare (cfr parte III). >> Riassumendo, la linguistica formale può fornire i seguenti ausilii alla didattica (cfr. Cinque 1991): a) esplicita le intuizioni, la competenza innata (1) a. La descrizione di Giorgio (era incompleta) ambigua b. La sua descrizione (era incompleta) ambigua (= il possessivo sua può riferirsi al soggetto o all oggetto del nome descrizione ) c. La sua descrizione di Giorgio (era incompleta) non ambigua d. La sua descrizione da parte di Giorgio non ambigua b) mostra che l ambito di variazione è ristretto e sottolinea le somiglianze invece delle differenze (vd. parte III) c) offre un punto di vista diverso sugli errori degli studenti, che spesso sono inconsapevoli ragionamenti linguistici >> un esempio di comparazione: la concordanza dei tempi in italiano, latino, rumeno a) Zilio (2009) = confronto italiano-latino sullo stesso fenomeno linguistico: Concordanza dei Tempi in it. e Consecutio Temporum in lat.; obiettivo primario = guidare i ragazzi in un confronto tra la propria L1 e la L2-latino, per far loro vedere come le difficoltà nell apprendimento di una lingua quale il latino possano venire di molto alleggerite grazie al confronto con la nostra lingua madre >> punto chiave dell attività : utilizzo del modello valenziale in una classificazione sintattica delle subordinate (suddivise in argomentali, extranucleari ed attributive). Con questo modello il confronto tra it. e lat. nell uso dei tempi che indicano simultaneità, anteriorità e posteriorità in dipendenza da un tempo principale o storico mostra che le due lingue sono vicine nell applicazione della Concordanza dei Tempi (cfr. Vanelli 1991): (2) a. proposizioni argomentali = si applica la concordanza sia in it. che in lat. b. proposizioni extranucleari = applicazione facoltativa sia in it. che in lat. c. proposizioni attributive = in lat. la concordanza viene applicata, in it. no 2
3 b) Boscardin (2010): analisi dell'errore in parlanti rumeni con italiano L2: l errore viene considerato con valore euristico = si vuole verificare l'ipotesi che l'errore grammaticale sia la manifestazione di una lingua possibile e possa essere quindi uno strumento per nuove proposte didattiche. Fenomeno linguistico considerato: la concordanza dei tempi in italiano. >> alcune tipologie di errore emerse: (3) a. influenza della lingua madre --> Nel 2008 ho restituito a Mary i soldi che mi ha prestato l'anno prima --> Pensavo che Antonella arrivava domani b. processo di transfert e influenza italiano colloquiale --> Credo che tu sei in grado di rispondere adesso c. scelta di un tempo verbale meno marcato (in italiano o nella propria lingua madre; uso del gerundio come marca generica di subordinazione) --> Ero curiosa di sapere che cosa ha fatto mentre aveva la gamba rotta --> Sebbene Giorgio ieri arrivando tardi, non si è nemmeno scusato >> altro esempio: lo studio di Pastro (2010) sull apprendimento delle regole di formazione di parola in apprendenti di italiano L2 realizzato nel contesto di un esperienza diretta di insegnamento a studenti austriaci apprendenti l italiano come lingua straniera --> tali studenti hanno spesso dimostrato di essere in grado di risolvere problemi di comprensione di parole italiane complesse se indotti a una riflessione linguistica guidata parte III R.Oniga, N. Penello, Esempi pratici di analisi neo-comparativa: latino vs inglese A. Fonetica >> L inventario dei suoni linguistici è un insieme finito e universale; l inventario dei fonemi varia invece da lingua a lingua I fonemi del latino (in tondo) e dell inglese (in grassetto e verso destra nelle tabelle) Consonanti Punto Labiali Dentali Velari Modo Sorde Sonore Sorde Sonore Sorde Sonore Occlusive p p b b t t d d k k g g Fricative f f v s s z Nasali m m n n ŋ Laterali l l Vibranti r r Vocali Anteriori (palatali) Centrali Posteriori (velari) Alte (chiuse) i i u u Medie e e ǝ o o ʌ ɔ Basse (aperte) æ a a ɑ >> In latino la quantità vocalica ha valore fonologico: i fonemi vocalici latini sono dieci, per ogni suono vocalico esistono due fonemi autonomi, una vocale lunga e una vocale breve : (4) /ĭ/, /ī/, /ŭ/, /ū/, /ĕ/, /ē/, /ŏ/, /ō/, /ă/, /ā/ 3
4 >> I dittonghi più frequenti in latino sono tre: au, ae e oe (ad esempio in causa, Caesar, poena): >> valore fonetico proprio dei dittonghi ae e oe nel latino classico era [ai] e [oi] >> anche in italiano, greco antico e inglese esistono i dittonghi ai e oi (ad esempio in mai e noi; night [nait] e boy [b ɔ i]), ma in nessuna di queste lingue esistono i dittonghi ae e oe --> limite della pronuncia classica del latino = ricostruisce dittonghi foneticamente improbabili come [ae] e [oe]. Vantaggi dell approccio neo-comparativo alla fonetica latina: a) Rendere interessante il capitolo dedicato all alfabeto latino, solitamente ignorato nella didattica b) Permettere di capire bene il problema della pronuncia del latino, aiutando a risolvere il problema della lettura erronea degli studenti B. Morfologia >> La morfologia studia le parole. Un parametro essenziale di variazione è la flessione = l insieme di modificazioni che la parola assume per esprimere delle informazioni grammaticali. >> lingue con flessione ridotta (es. inglese), le unità di base della morfologia coincidono con le parole semplici (5) a. boy --> boys b. want --> wants, wanted >> lingue con flessione ricca (es. latino) utilizzano come unità di base della morfologia delle parole astratte (nella tradizione scolastica chiamate temi ) >> la grammatica latina distingue cinque declinazioni (le vocali in latino sono appunto cinque) (6) a. prima declinazione = tema in a b. seconda declinazione = tema in o c. terza declinazione = tema in i d. quarta declinazione = tema in u e. quinta declinazione = tema in e >> quando il tema finisce in consonante, la parola segue la terza declinazione (la declinazione dei temi consonantici presenta molte analogie con la declinazione dei temi in -i-) >> una presentazione didattica che parta dalle proprietà dei temi (ad esempio distinguendo temi in occlusiva, nasale, ecc.) permette di presentare in maniera più corretta la terza declinazione, e permette un più agevole confronto con il greco, dove la descrizione della terza declinazione si basa sulle forme dei temi. >> le modificazioni subite dai temi nominali esprimono le informazioni di Numero e Caso. >> L informazione relativa al Numero è espressa anche in inglese, per mezzo della desinenza zero (singolare) e -s (plurale). >> Il latino, oltre al Numero, esprime per mezzo di modificazioni morfologiche anche l informazione relativa al Caso. 4
5 >> Caso astratto e Caso morfologico: il Caso astratto è una proprietà universale di tutte le lingue (es. i verbi sono per natura assegnatori di Caso); il Caso morfologico varia da lingua a lingua (in latino, in greco, o anche in tedesco, troviamo un sistema di casi morfologici molto ricco). >> In italiano o in inglese il sistema dei casi morfologici è più ridotto, MA è sbagliato presentare il Caso come una particolarità esclusiva delle lingue classiche, perché lo studente si trova a dover maneggiare una categoria concettuale che gli viene detta assente dalla propria madrelingua. >> italiano e inglese possiedono un sistema di Casi astratti assolutamente paragonabile a quello del latino, solo che in it. e ingl. l assegnazione di Caso raramente produce effetti morfologici (es. nei sistemi pronominali 1 ) (7) italiano: Maschile Femminile Nominativo egli ella Dativo gli le Accusativo lo la (8) inglese: Maschile Femminile Nominativo he she Accusativo him her >> Residui di caso morfologico in inglese : --> nel sistema pronominale: (9) a. pronomi personali soggetto (caso nominativo) : I, you, he, she, it, we, you, they b. pronomi personali oggetto diretto e oggetto di preposizione (caso accusativo) : me, you, him, her, it, us, you, them c. nei pronomi relativi ed interrogativi: il nominativo who, l accusativo whom, il genitivo whose --> sul nome: il cosiddetto Saxon Genitive : morfema s che esprime la categoria del possesso (ma è veramente un morfema di caso? dal punto di vista diacronico sì, dal punto di vista sincronico probabilmente no) C. Sintassi >> parole flesse = unità massime della morfologia e unità minime della sintassi. >> La sintassi si occupa delle proprietà della parola quando essa va a interagire con le altre (vd. il Caso). La grammatica tradizionale parla in proposito di costruzioni, come se queste fossero qualcosa a sé stante. >> Nella linguistica contemporanea si ipotizza che le parole possiedano una struttura esterna, considerando le strutture sintattiche come la proiezione delle proprietà delle parole. Ad es., il Caso accusativo è una proprietà che il verbo assegna al proprio oggetto. 1 I sistemi pronominali di italiano e inglese saranno discussi da D. Vedovato nell incontro del 29 febbraio sulla Grammatica Italiana in prospettiva sincronica. 5
6 >> Un concetto fondamentale per poter analizzare in modo scientifico la sintassi è quello di sintagma. >> Ogni sintagma ha un proprio costituente principale, detto in gergo testa, e poi una serie di modificatori, che si stratificano gerarchicamente secondo una struttura universale, che prevede la presenza delle posizioni cosiddette di Specificatore, Testa e Complemento. (10) XP (Specificatore) X' X (Complemento) >> L ordine degli elementi tra latino e inglese varia per quanto riguarda la posizione del nome rispetto allo specificatore. >> L ordine delle parole nelle diverse lingue costituisce un fenomeno di superficie. La struttura più profonda del sintagma è definita dalla sua strutturazione gerarchica, non dall ordine lineare degli elementi. Anche se l ordine superficiale è libero, la stratificazione gerarchica degli elementi nel sintagma non cambia affatto, né in latino, né in altre lingue. >> Tutto ciò ha bisogno di essere dimostrato scientificamente in tutte le frasi che lo studente potrà trovarsi ad affrontare = si veda il corpus sintattico parallelo del De Bello Gallico di Cesare in latino, inglese ed italiano analizzato sintatticamente (con marche sintattiche tradizionali e con un analisi formale, rappresentata negli alberi sintattici). (11) Subordinata di primo grado relativa [Gallia est omnis divisa in partes tres, quarum unam incolunt Belgae] CP Spec C' C TP Top T VP NP V' V QP Q NP quarum unam incolunt Belgae incolunt unam partium 6
7 (12) First-degree relative clause CP Spec TP T VP DP V' V QP Q PP One of which the Belgians inhabit one of the parts >> Le frasi relative: una proposta di semplificazione per la didattica (13) >> Gli elementi della frase relativa risultano così collocati: --> in posizione 3 troviamo gli argomenti originali poi cancellati o sostituiti nel processo di fusione delle due frasi; --> nella posizione 1 si situano gli elementi pronominali relativi (gli elementi wh-) --> in posizione 2 trova posto che/that, che non è pronome relativo ma congiunzione subordinante/complementatore. >> il che italiano e il that inglese non sono pronomi relativi, ma subordinatori: - non si possono usare preposizioni davanti a che/that (* a che / * to that) - che e that non contengono informazioni di genere, numero, animatezza: sono elementi invariabili - che e that possono ricoprire più funzioni sintattiche (relative soggetto-oggetto-etc.) - che e that si trovano in compresenza con i pronomi relativi nelle varietà sub-standard 7
8 (14) a. men shal wel knowe who that I am (Caxton, 1485, R 67) (medio inglese) Men-shall-well-know-who-that-I-am Gli uomini scopriranno chi sono io b. Cos there was youngsters there who that stayed out with us, they had mortgages (dal British National Corpus, spoken English, interviews to Welsh miners) (15) a. The girl [1 Ø] [2 that] I met yesterday [3 the girl] is Jane s sister. b. The girl [1 to whom] [2 Ø] I gave the book [3 to the girl] was very kind. c. The house [1 where] [2 Ø] Mary lives [3 in the house] is very big. (16) a. Sapientes voluptates, [1 quarum] [2 Ø] ceteri homines cupidissimi sunt [3 voluptatum], contemnunt. b. Mihi delectaverunt valde epistulae [1 quas] [2 Ø] accepi [3 epistulas]. c. Gallia est omnis divisa in partes tres, [1 quarum] [2 Ø] unam incolunt Belgae [3 partium] >> genere e numero del pronome relativo si scelgono analizzando l antecedente, il caso si sceglie in base alla funzione che l elemento ha in origine. Riferimenti bibliografici Benincà, P., Penello N. (a cura di) (2008), Atti delle Giornate di Studio di Grammatica e Didattica (Padova, gennaio 2008), Quaderni Patavini di Linguistica, n 23, Padova, Unipress. Boscardin, M. (2010), Confronto sulla concordanza dei tempi italiana e rumena. Analisi di errori in parlanti italiano L2, tesi di laurea specialistica, Università di Padova (relatori: prof.ssa Vanelli L., dott.ssa Penello N.) Cinque, G. (1991), Teoria linguistica e insegnamento delle lingue, in Teoria linguistica e sintassi italiana, Bologna, Il Mulino, Haegeman, L. (1997), The New Comparative Syntax, Londra, Longman. Mochi, C. (2007), Essere poliglotti è un gioco da ragazzi. Ma fino a dieci anni, in Il Venerdì di Repubblica del 14 dicembre Moro, A. (2006), I confini di Babele, Milano, Longanesi. Oniga, R. ( ), Il latino. Breve introduzione linguistica, Milano, Franco Angeli. Oniga, R., Zennaro L. (a cura di) (2006), Atti della Giornata di linguistica latina (Venezia, 7 maggio 2004), Venezia, Cafoscarina Oniga R., Iovino R., Giusti G. (a cura di) (2011), Formal Linguistics and the Teaching of Latin. Theoretical and Applied Perspectives in Comparative Grammar, Newcastle upon Tyne, Cambridge Scholars Publishing. Pastro, L. (2010), Se il pasticcere è un pasticcione e il panettiere un panettone. Studio descrittivo sull apprendimento delle regole di formazione di parola in apprendenti tedescofoni di italiano L2, tesi di laurea specialistica, Università di Padova (relatori: prof.ssa Vanelli L., dott.ssa Penello N.) Renzi L., Salvi G., Cardinaletti A. (a cura di) ( ), Grande Grammatica Italiana di Consultazione, Bologna, Il Mulino, voll. I-II-III. Vanelli L., (1991) La concordanza dei tempi, in Renzi, Salvi, Cardinaletti (a cura di) ( ), vol. II, pp Zilio, S. (2009), Concordanza dei tempi e Consecutio Temporum: attività didattica per un confronto italiano-latino, tesi di laurea specialistica, Università di Padova (relatori: prof.ssa Vanelli L., dott.ssa Penello N.) (nicoletta.penello@liceolucreziocaro.net) (renato.oniga@uniud.it) 8
IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati
IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliPIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof.ssa ANTONELLA PERESSINI A.S. 2015/2016 CLASSE 1 ALL MATERIA: LINGUA LATINA
PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof.ssa ANTONELLA PERESSINI A.S. 2015/2016 CLASSE 1 ALL MATERIA: LINGUA LATINA Modulo n. 1 INTRODUZIONE ALLO STUDIO DEL LATINO Collocazione temporale: settembre e ottobre riconoscere
DettagliL uso e il significato delle regole (gruppo A)
L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole
DettagliIl linguaggio secondo Chomsky
Il linguaggio secondo Chomsky 2. In che modo questo sistema di conoscenza si forma nella mente/cervello del parlante? L argomento a favore della conoscenza innata L argomento a favore della conoscenza
Dettagli3-5 mesi: Il bambino produce pianti, gorgheggi, sorrisi e gridolini, ma non intenzionalmente.
L apprendimento della lingua nativa 3-5 mesi: Il bambino produce pianti, gorgheggi, sorrisi e gridolini, ma non intenzionalmente. 6-8 mesi: Il bambino comincia ad utilizzare l apparato articolatorio, giocando
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliModulo: I. Mi presento Livello: Alto
1. Mi presento Scrivere i propri dati, parlare di sé, ripasso basi di grammatica e ortografia Saluti, nome, cognome, parlare di sé e della propria personalità basi di ortografia Facsimile carta d identità
DettagliA.A. 2004-05. INDIRIZZO LA96 Analisi e intervento psicologico per l età adulta. Prof. Claudia Casadio
CORSO DI LOGICA E PSICOLOGIA DEL PENSIERO A.A. 2004-05 INDIRIZZO LA96 Analisi e intervento psicologico per l età adulta Prof. Claudia Casadio LINGUAGGIO E PENSIERO Le relazioni tra linguaggio e pensiero
DettagliAnno di corso: Contenuti - temi - attività CLASSE 1^
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE NUCLEO FONDANTE: Corrisponde a un nucleo tematico della disciplina, a un argomento forte della disciplina; caratterizza una parte consistente del curricolo disciplinare e si sviluppa
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ITALIANO SECONDO BIENNIO
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ITALIANO SECONDO BIENNIO CLASSI TERZA E QUARTA Competenza 1. Interagire e comunicare oralmente in contesti di diversa natura. Al termine del II biennio ( 3^ e 4^ Scuola Primaria)
DettagliLiceo Ginnasio Statale Dante Alighieri Anno Scolastico 2015/2016. Programmazione didattica annuale FINALITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO
Liceo Ginnasio Statale Dante Alighieri Anno Scolastico 2015/2016 Classe: I B Docente: Marzia Procopio Materia: Greco Programmazione didattica annuale FINALITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO Lo studio delle lingue
DettagliLa mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it
Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un
DettagliLa grammatica del CHE e delle frasi relative
La grammatica del CHE e delle frasi relative Valente R.: a.s. 1999-2000, la frase interrogativa diretta ed indiretta in inglese, II Liceo Scientifico. Penello N.: a.s. 2000-2001, esperienza dedicata alle
DettagliLa comunicazione e il linguaggio
Linguaggio = sistema di simboli, suoni, significati e regole per la loro combinazione che costituisce la modalita primaria di comunicazione tra gli esseri umani Caratteristiche fondamentali del linguaggio:
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliLE COMPETENZE ESSENZIALI DI SPAGNOLO
LE ESSENZIALI DI SPAGNOLO classe prima Liceo linguistico comprendere informazioni dirette e concrete su argomenti quotidiani comprendere e seguire istruzioni brevi e semplici comprendere il senso generale
DettagliIntervista a Gabriela Stellutti, studentessa di italiano presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP).
In questa lezione abbiamo ricevuto Gabriella Stellutti che ci ha parlato delle difficoltà di uno studente brasiliano che studia l italiano in Brasile. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie
DettagliL ITALIANO TRA NOTE E COLORI. L italiano per studenti stranieri neo-arrivati in Italia Fondazione Telecom-Miur.
L ITALIANO TRA NOTE E COLORI L italiano per studenti stranieri neo-arrivati in Italia Fondazione Telecom-Miur. Obiettivi del Progetto Facilitare l apprendimento della lingua italiana a studenti stranieri
DettagliBrand Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Introduzione
Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Un corso di Marco De Veglia Brand Positioning: la chiave segreta del marketing Mi occupo di Brand Positioning
DettagliGIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012
GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per
DettagliAntonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta
Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO classe quarta I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti: penne matite gomme fogli scottex quaderni
DettagliUnità 18. Le certificazioni di italiano L2. Lavoriamo sulla comprensione. Università per Stranieri di Siena Livello A2 CHIAVI
Unità 18 Le certificazioni di italiano L2 CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sul test di lingua per stranieri parole relative alle certificazioni di italiano,
DettagliLinguistica Generale
Linguistica Generale Docente: Paola Monachesi Aprile-Maggio 2003 Contents 1 La linguistica e i suoi settori 2 2 La grammatica come mezzo per rappresentare la competenza linguistica 2 3 Le componenti della
DettagliSviluppo del linguaggio. Le fasi dello sviluppo del linguaggio
Sviluppo del linguaggio Le fasi dello sviluppo del linguaggio 1 2 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica I bambini sviluppano la capacità di parlare secondo una sequenza ordinata di fasi: passando
DettagliCURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA
CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Sa usare la comunicazione orale e scritta per collaborare e interagire positivamente con gli altri
DettagliITALIANO RIFLESSIONE SULLA LINGUA
RIFLESSIONE SULLA LINGUA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado ü L alunno interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostiene
DettagliCURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO ITALIANO
CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO ITALIANO OBIETTIVO GENERALE COMPRENSIONE DELLA LINGUA ORALE 1. Prestare attenzione a chi parla 2. Saper comprendere messaggi orali 3. Capire il significato globale delle
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e
CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1.Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti Obiettivi
DettagliCONTROLLO DELLO STIMOLO CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE CONTROLLO DELLO STIMOLO CONTROLLO DELLO STIMOLO CONTROLLO DELLO STIMOLO
CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE Fino ad ora si è visto come le conseguenze delle risposte modificano il comportamento del soggetto. In quest ottica si è parlato di rinforzamento che è l operazione che descrive
DettagliAUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO
B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai
DettagliITALIANO PONTE TRA LE CULTURE NEL MEDITERRANEO
ITALIANO PONTE TRA LE CULTURE NEL MEDITERRANEO 1 PERCHÉ CONOSCERE L ITALIANO È UN PLUSVALORE? 2 Perché conoscere l italiano è un plusvalore? Un esempio dal Marocco Malika Eddakhch- docente di italianistica
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
Dettagli-PRONOMI PERSONALI- (PERSONAL PRONOUNS)
Visitaci su: http://englishclass.altervista.org/ -PRONOMI PERSONALI- (PERSONAL PRONOUNS) PREMESSA: RICHIAMI DI GRAMMATICA Il pronome (dal latino al posto del nome ) personale è quell elemento della frase
DettagliLN758 Italian: Level One (Standard)
2009 Examination (Language Centre) LN758 Italian: Level One (Standard) Instructions to candidates Time allowed: 1 hour 50 minutes This paper contains 3 sections: Each section is given equal weight. Dictionaries
DettagliLINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA
CLASSE PRIMA LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA 1 RICEZIONE ORALE 1. Familiarizzare coi primi suoni della lingua inglese 2. Comprendere semplici espressioni di uso quotidiano, pronunciate chiaramente. 3. Comprendere,
DettagliLINGUA INGLESE PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE I - anno scol. 2015/2016
PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE I - anno scol. 2015/2016 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTESI ALLA FINE DELLA CLASSE PRIMA 1. ASCOLTO (COMPRENSIONE ORALE) a) Acquisire una consapevolezza plurilinguistica e
DettagliIl Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria
Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliAnno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin
Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,
DettagliFondamenti e tecniche di comunicazione verbale
Fondamenti e di comunicazione non verbale Fondamenti e di comunicazione verbale Rivolto agli infermieri Professionali Comunicare meglio: aiutare gli infermieri a aiutare. Abstract Ogni cosa che impariamo
Dettagli1 livello: Alunni senza alcuna competenza o con competenza minima (Pre-A1)
1 Istituto Comprensivo Sesto Fiorentino Programmazione ITALIANO L2 (Scuola Primaria) 1 livello: Alunni senza alcuna competenza o con competenza minima (Pre-A1) Si considerano alunni di 1 livello coloro
DettagliProgrammazione di Francese Classe I B Liceo Linguistico Anno scolastico 2015/2016
Programmazione di Francese Classe I B Liceo Linguistico Anno scolastico 2015/2016 Presentazione della classe: La classe formata da 21 alunni presenta una preparazione non omogenea e un livello di preparazione
DettagliPlurilinguismo: dal mondo a casa nostra Poster 6
1 Plurilingue?! Si, ma come? Spiegazioni Domande Risposte Corrette Note Non è assolutamente possibile dare una breve definizione scientifica che sia in grado di rendere la complessità del sistema di segni
DettagliLaboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice
INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------
DettagliUnità 13. In questura. Lavoriamo sulla comprensione. Università per Stranieri di Siena Livello A1. In questa unità imparerai:
Unità 13 In questura In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sul permesso di soggiorno e sulla questura parole relative all ufficio immigrazione della questura l uso dei pronomi
DettagliAutismo e teoria della mente
Spiegare l autismo Università degli Studi di Milano Autismo e teoria della mente Sandro Zucchi All inizio degli anni 80, Baron-Cohen, Leslie e Frith hanno condotto un esperimento per determinare il meccanismo
DettagliLe scuole che hanno risposto al questionario Aldopaolo Palareti
Le scuole che hanno risposto al questionario Aldopaolo Palareti Le scuole presenti Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca riporta sul suo sito, http://www.istruzione.it/, l elenco
DettagliContratto Formativo Individuale
Liceo Scientifico G. Galilei Macerata Anno Scolastico 2010 2011 Contratto Formativo Individuale Classe: 1ª Sez: F Materia: Latino Docente: Annalisa Campanaro Capacità 1.ANALISI DELLA CLASSE: sufficienti
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliGriglia di correzione Fascicolo di Italiano Prova Nazionale anno scolastico 2008-2009
Griglia di correzione Fascicolo di Italiano Prova Nazionale anno scolastico 2008-2009 Il buon nome - Chiavi di risposta e classificazione degli item Item Risposta corretta Ambito di valutazione Processi
DettagliLA COMUNICAZIONE NON VERBALE DEI DISABILI
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE DEI DISABILI Comunicazione Comportamentale Ogni bambino, fin dall'infanzia, cerca di mandare messaggi e di farsi capire da chi gli sta intorno attraverso movimenti del corpo,
DettagliRoberto Farnè Università di Bologna
Roberto Farnè Università di Bologna Ora l apertura della parte scientifica a questi lavori, per capire innanzitutto il senso di questo appuntamento. Non abbiamo bisogno, nessuno di noi credo abbia bisogno
DettagliFINESTRE INTERCULTURALI
Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia Anelia Cassai/lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA
DettagliCONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA
CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento
DettagliS- magari si potrebbe dire la prima riga, la seconda riga UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO. Obiettivi
UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO Obiettivi - Confrontare due testi poetici - Trovare le differenze e le somiglianze - Osservare le differenze e coglierne le caratteristiche. ATTIVITÀ L argomento presentato
DettagliQUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE
QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE I FATTORI CHE ACCRESCONO L EFFICACIA DELL INSEGNAMENTO LE COMPETENZE DIDATTICHE Contrassegna con una X la casella prescelta per ogni indicatore L insegnante
DettagliI.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE
I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE INGLESE Scuola primaria di Gignese Classi I, II, II, IV, V COMPETENZE CHIAVE EUROPEE PL. 1 / 2 Comunicazione nelle lingue straniere Imparare ad
DettagliLA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA. Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA)
COMPETENZE EUROPEE INFANZIA CAMPO D ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA E CONTENUTI LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA) Ha interiorizzato le nozioni
DettagliSCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori
DettagliUniversità per Stranieri di Siena Livello A2
Unità 17 Il Centro Territoriale Permanente In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sui Centri Territoriali Permanenti per l istruzione e la formazione in età adulta parole
DettagliPSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare
PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro
DettagliRete WeDebate. Regolamento dell incontro amichevole. Debate Day. Seriate. 28 aprile 2016
Rete WeDebate Regolamento dell incontro amichevole Debate Day Seriate 28 aprile 2016 1. Incontri amichevoli di Debate tra le scuole della rete Fra le scuole aderenti alla rete WeDebate hanno luogo incontri
DettagliCamera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti
Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 450 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 451 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 452 Senato della Repubblica Camera dei
DettagliL insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche
L insegnamento del Laboratorio di Fisica Alcune considerazioni didattiche La Fisica nasce come scienza sperimentale, ma è spesso insegnata in modo soltanto teorico. Senza il supporto del laboratorio, si
DettagliDidattica per competenze in ambito matematico. Semplificando possiamo schematizzare in due i modi di vedere la matematica: per il matematico
Semplificando possiamo schematizzare in due i modi di vedere la matematica: per il matematico è una disciplina dalla profonda bellezza intrinseca. La purezza del modello, la sua non ambiguità, il senso
DettagliQuadro comune europeo di riferimento per le lingue. Apprendimento, insegnamento, valutazione
Quadro comune europeo di riferimento per le lingue Apprendimento, insegnamento, valutazione I concetti chiave Storia del Quadro di riferimento europeo Le competenze di chi usa e apprende la lingua I livelli
DettagliOSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4
OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze
DettagliSommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.
Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell
DettagliDraft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto
Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la
DettagliDai 3 anni Bene In parte No Comprende semplici consegne e risponde utilizzando prevalentemente codici extralinguistici
1. Comunicare oralmente:comprensione e produzione Dai 3 anni Bene In parte No Comprende semplici consegne e risponde utilizzando prevalentemente codici extralinguistici Risponde fisicamente a semplici
DettagliAppunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing
Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso
DettagliPIL ANNO PROPEDEUTICO. 1º semestre. Pro Seminario. 95558 Ricerca scientifica 3 ECTS P. Gunter (responsabile) - P.A. Muroni - O.M.
ANNO PROPEDEUTICO ANNO PROPEDEUTICO 293 1º semestre Pro Seminario 95558 Ricerca scientifica 3 ECTS P. Gunter (responsabile) - P.A. Muroni - O.M. Sarr Obiettivi: Al termine del corso lo studente: Gli studenti
DettagliIl Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008
Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze PISA 3 dicembre 2008 SOMMARIO Il documento ufficiale Esempio di test I punti del documento ufficiale della Conferenza delle Facoltà di Scienze Necessità di
DettagliTraguardi per lo sviluppo delle competenze
CURRICOLO VERTICALE DELLE LINGUE COMUNITARIE (INGLESE E FRANCESE) COMPETENZE CHIAVE La comunicazione nelle lingue straniere Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello
DettagliAlla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.
PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto
DettagliChe cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I.
Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Non esiste, al giorno d oggi, un parere unanime della comunità scientifica sulla definizione di intelligenza. In generale, potremmo dire che è
DettagliANNO SCOLASTICO 2014-2015
ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE IN CLASSE PREVISTA NELL AMBITO DEL PROGETTO M2014 PROMOSSO DALL ACCADEMIA DEI LINCEI PER LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il Centro matematita,
DettagliAnno 1. Definizione di Logica e operazioni logiche
Anno 1 Definizione di Logica e operazioni logiche 1 Introduzione In questa lezione ci occuperemo di descrivere la definizione di logica matematica e di operazioni logiche. Che cos è la logica matematica?
DettagliPublic Speaking Diventare comunicatori efficaci in aula
Alter Ego Consulting Scuola di formazione PNL applicata Public Speaking Diventare comunicatori efficaci in aula Due giornate di formazione per diventare abili comunicatori e gestire in modo autorevole
DettagliPIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO
PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO ITALIANO INDICATORE DISCIPLINARE Sviluppare le abilità di base come l ascoltare, il parlare, il leggere e lo scrivere per maturare padronanza
DettagliLA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012
LA COMBUSTIONE Proposta didattica per la classe terza Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano Anno scolastico 2011-2012 IL FUOCO IO SO CHE Iniziamo il percorso con una conversazione: parliamo
DettagliNELLA FORMA ATTIVA IL SOGGETTO COMPIE L AZIONE ESPRESSA DAL VERBO. Angela intervista Laura
NELLA FORMA ATTIVA IL SOGGETTO COMPIE L AZIONE ESPRESSA DAL VERBO Angela intervista Laura chi compie l azione azione compiuta oggetto su cui passa l azione NELLA FORMA PASSIVA, INVECE, IL SOGGETTO SUBISCE
DettagliLINGUA E CULTURA STRANIERA
LINGUA E CULTURA STRANIERA LICEO CLASSICO LINEE GENERALI E COMPETENZE Lo studio della lingua e della cultura straniera deve procedere lungo due assi fondamentali tra loro interrelati: lo sviluppo di competenze
DettagliProgrammazione di greco e latino. Primo e secondo anno dell indirizzo internazionale
Programmazione di greco e latino Primo e secondo anno dell indirizzo internazionale -Premessa Lo studio della lingua e della letteratura greca e latina è, per comune consenso, indispensabile a tutti coloro
DettagliCome archiviare i dati per le scienze sociali
Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513
DettagliMANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico
MANUALE MOODLE STUDENTI Accesso al Materiale Didattico 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA PIATTAFORMA MOODLE... 3 1.1. Corso Moodle... 4 2. ACCESSO ALLA PIATTAFORMA... 7 2.1. Accesso diretto alla piattaforma...
DettagliAttività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.
DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.
DettagliModalità di insegnamento dell inglese per alunni con DSA
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Modalità di insegnamento dell inglese per alunni con DSA VIII Congresso Nazionale dell Associazione
Dettaglicome nasce una ricerca
PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue
DettagliI CAMPI DI ESPERIENZA
I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando
Dettagli4, 5 ANNO DELLA SCUOLA PRIMARIA
ASCOLTO E PARLATO Intervenire nel dialogo e nella conversazione in modo pertinente. Interagire nello scambio comunicativo formulando domande e risposte adeguate al contesto. Esprimere il proprio punto
DettagliTest di italiano di livello A2 e Permesso di soggiorno CE
Unità 16 Test di italiano di livello A2 e Permesso di soggiorno CE In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sul Test di italiano per ottenere il Permesso di soggiorno CE parole
DettagliLezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)
Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l
DettagliATTIVITA E TECNICHE PER L INSEGNAMENTO DELL ITALIANO L2 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE. 17.05.2014 Piacenza IV Circolo didattico Marta Pioggiosi
ATTIVITA E TECNICHE PER L INSEGNAMENTO DELL ITALIANO L2 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 17.05.2014 Piacenza IV Circolo didattico Marta Pioggiosi Ministero dell Istruzione, dell Università e della ricerca, Linee
DettagliLe frasi sono state mescolate
Roma o Venezia? 1 Questo percorso ti aiuterà a capire che cosa sia e come si costruisca un testo argomentativo Nella prossima pagina troverai un testo in cui ad ogni frase corrisponde un diverso colore.
DettagliI DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA
Corso di Laurea in Servizio Sociale Istituzioni di Economia Introduzione allo studio dell Economia I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA (Capitolo 1) Il termine economia... Deriva da una parola greca che significa
DettagliVincere a testa o croce
Vincere a testa o croce Liceo Scientifico Pascal Merano (BZ) Classe 2 Liceo Scientifico Tecnologico Insegnante di riferimento: Maria Elena Zecchinato Ricercatrice: Ester Dalvit Partecipanti: Jacopo Bottonelli,
DettagliFINESTRE INTERCULTURALI
Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA FINESTRA INTERCULTURALE
Dettagli