CAPITOLO I IL TEMA DI CONCORSO: OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CAPITOLO I IL TEMA DI CONCORSO: OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE"

Transcript

1 CAPITOLO I IL TEMA DI CONCORSO: OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE GUIDA 1.1. Premessa 1.2. Parte teorica e motivazione Generalità Parte teorica Motivazione Consigli pratici 1.3. Suggerimenti stilistici per la stesura del tema di concorso Generalità L uso della persona L uso dei tempi verbali Lo stile La punteggiatura 1.4. La stesura del tema al concorso: una metodologia Premessa L organizzazione del tempo e del lavoro. L analisi della traccia Segue. Appunti e schema La stesura definitiva e la rilettura

2 Premessa L art. 6, commi 1 e 2, del D.Lgs. 24 aprile 2006, n. 166 ( Norme in materia di concorso notarile, pratica e tirocinio professionale, nonché in materia di coadiutori notarili in attuazione dell articolo 7, comma 1, della legge 28 novembre 2005, n. 246, pubblicato nella G.U. n. 107 del 10 maggio 2006), stabilisce che «l esame scritto del concorso per notaio consta di tre distinte prove teorico-pratiche, riguardanti un atto di ultima volontà e due atti tra vivi, di cui uno di diritto commerciale. In ciascun tema sono richiesti la compilazione dell atto e lo svolgimento dei principi attinenti agli istituti giuridici relativi all atto stesso». L art. 8, comma 5, dello stesso decreto aggiunge, poi, che gli elaborati devono essere consegnati nel termine di otto ore dalla dettatura del tema. La prova scritta del concorso notarile, quindi, comporta la stesura di tre elaborati, su tre diverse materie, da completare, ciascuno, nel termine massimo di otto ore. Ogni elaborato, poi, si articola in redazione dell atto notarile e trattazione dei principi riguardanti gli istituti giuridici che vengono in rilievo nell atto stesso. La stesura di un buon tema di concorso richiede la padronanza di una molteplicità di abilità e conoscenze, linguistiche, tecnico-argomentative, giuridiche. Non esiste, naturalmente, una ricetta che, seguita pedissequamente, dia garanzie di realizzare temi tali da assicurare il superamento della prova. O, viene voglia di aggiungere, se esiste, chi ne è in possesso ne custodisce gelosamente il segreto. In via del tutto generale, può osservarsi come, nella compilazione dell atto, occorra anzitutto rispettare, in maniera rigorosa, la disciplina formale contenuta nella legge notarile (L. 16 febbraio 1913, n. 89), nel codice civile e nelle altre leggi speciali che, di volta in volta, vengono in rilievo. Al riguardo non resta che rinviare alla successiva Parte II, nella quale si offrono un quadro sintetico della disciplina formale dei principali atti a causa di morte, che richiedono l intervento del notaio, ed un esemplificazione delle più comuni ed importanti clausole che possono essere contenute in un testamento. Si tratta di una serie di regole, dettate dalla prassi oltre che dal diritto positivo, con le quali occorre acquisire dimestichezza grazie al continuo esercizio sì

3 6 ATTI MORTIS CAUSA da evitare di commettere, in sede concorsuale, errori tanto temuti, quanto, purtroppo, frequenti: le c.d. nullità formali. Naturalmente, la corretta compilazione dell atto testamentario presuppone, oltre alla padronanza delle tecniche redazionali, anche la capacità di tradurre la volontà espressa dalle parti (nel caso del concorso, dalla traccia) in disposizioni testamentarie giuridicamente valide e tecnicamente corrette. Si tratta, in altri termini, di svolgere con perizia la c.d. funzione di adeguamento che la legge notarile (cfr. in particolare l art. 47, L. n. 89/1913) attribuisce al notaio; ossia, il compito di indagare personalmente la volontà della parte, al fine di fornirgli l atto più idoneo per il raggiungimento del fine voluto. In generale può dirsi che per potere acquisire una tale capacità occorre in primo luogo un faticoso studio critico degli istituti giuridici; ossia, uno studio mirato non solo alla memorizzazione meccanica (pur necessaria) di tali istituti, ma soprattutto alla comprensione della funzione che essi svolgono e del modo con cui possono essere concretamente utilizzati. In secondo luogo, di grande utilità è altresì l analisi delle principali questioni e dei più frequenti casi che possono presentarsi al notaio: sapere già in che modo si risolve un determinato problema giuridico agevola enormemente è superfluo sottolinearlo l interpretazione di una traccia concorsuale e la corretta soluzione giuridica delle questioni che essa solleva. Si riduce, così, il rischio di incorrere in nullità sostanziali o in c.d. travisamenti della traccia, che spesso costituiscono la giustificazione del giudizio negativo espresso, sui temi di concorso, dagli esaminatori. Su tali aspetti si rinvia, allora, alla successiva Parte III, che offre un campione significativo di questioni giuridiche concernenti la materia delle successioni, distribuito fra i quindici casi esemplificativamente risolti e sviluppati. Viceversa, maggiore è la discrezionalità del candidato nella scelta delle modalità per il corretto ed efficace svolgimento dei principi attinenti agli istituti giuridici coinvolti nel tema di concorso. Lo stile da seguire nell esposizione, ad esempio, o l ordine scelto nell illustrazione degli istituti giuridici interessati dal tema di concorso sono frutto di scelte personali che possono variare anche notevolmente come è giusto che sia da candidato a candidato, senza che ciò incida significativamente sul giudizio finale. Tuttavia, anche sotto tale profilo è possibile individuare alcune regole di carattere generale, oltre che alcuni accorgimenti di tipo pratico, ai quali può essere quanto meno opportuno conformarsi, per evitare di commettere errori grossolani che possono compromettere l esito della prova. È a tale argomento che sono dedicate le pagine che seguono. In particolare, si cercherà anzitutto di indicare quali capacità linguistiche ed espressive è bene acquisire od affinare, durante la preparazione, per potere affrontare la prova di concorso. Quindi, si offrirà qualche semplice consiglio circa alcuni accorgimenti stilistici che può essere opportuno adottare. Da ultimo, si delineerà un metodo di carattere generale che è possibile seguire, il giorno della prova, per la stesura del tema di concorso.

4 CAPITOLO I IL TEMA DI CONCORSO: OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE Parte teorica e motivazione Generalità La trattazione dei principi di carattere giuridico relativi all atto che è oggetto del tema di concorso è suddistinta, per consuetudine inveterata, in c.d. parte teorica e c.d. motivazione. In sintesi, con l espressione parte teorica si intende fare riferimento all esposizione sistematica degli istituti giuridici coinvolti nel tema. Di norma accade che nelle tracce di concorso si indichino espressamente quali sono gli argomenti di natura teorica che si vuole siano trattati dal candidato. Più raramente, questa elencazione manca ed è lasciato alla sensibilità dell esaminando il compito, non sempre agevole, di stabilire con precisione di quali istituti occorra parlare. L espressione motivazione, invece, viene utilizzata per indicare la parte della trattazione dedicata ad illustrare le ragioni, di carattere logico-giuridico, che inducono, nello svolgimento del tema e nella redazione dell atto, a scegliere una soluzione piuttosto che un altra. La distinzione fra le due parti non è solo logica, ma, di norma, anche materiale. Accade, in altri termini, che si scelga di distinguere nel corpo del tema stesso una prima parte, denominata espressamente parte teorica, ed una seconda parte, denominata motivazione, in modo da dare ordine alla trattazione e da agevolare il compito degli esaminatori. In alternativa, sia pure meno frequentemente, si opta per una trattazione unica: una sintesi di esposizione sistematica degli istituti di diritto e di argomentazioni giuridiche. Naturalmente, la scelta per l una o l altra modalità di svolgimento del compito è da lasciarsi alla sensibilità e capacità di ognuno, dal momento che di per sé sola essa non può certo pregiudicare l esito della prova. Tuttavia, nelle pagine che seguono si farà sovente riferimento alla distinzione fra le due parti, quanto meno per ragioni di ordine espositivo. Considerata, infatti, la diversa funzione che esse comunque svolgono, sia che nel tema vengano anche materialmente separate, sia che vengano accorpate in un unico contesto, i principi generali che ne reggono la stesura in parte divergono e, per conseguenza, ne è opportuno un esame separato Parte teorica La redazione della parte teorica costituisce una forma di scrittura consapevole : richiede il possesso e la padronanza di un vasto bagaglio di conoscenze giuridiche. Tuttavia, prescindendo dal suo contenuto specifico, che ovviamente varia di volta in volta, essa si configura, essenzialmente, come un esercizio di sintesi. Non è sufficiente, anche se naturalmente necessario, essere preparati su quanto viene richiesto di trattare, occorrendo altresì che nell esposizione si tenga conto dei limiti di spazio e di tempo imposti dalla prova concorsuale. Di norma, la traccia di un concorso notarile chiede la trattazione teorica di più istituti. Considerato che nel tempo assegnato occorre anche redigere un atto formalmente corretto e una motivazione adeguata, il tempo da dedicare a ciascun istituto spesso non va oltre la mezz ora. Esso, inoltre, va anche contenuto

5 8 ATTI MORTIS CAUSA entro limiti di spazio ristretti, per evitare un esposizione torrentizia che può rivelarsi controproducente in fase di correzione. Ebbene, tutto questo si traduce nella necessità, per il candidato, di avere acquisito la capacità di esprimere in modo piano e sintetico le sue conoscenze su un determinato istituto giuridico. Si tratta di una capacità che può essere conseguita solo con il tempo e con l esercizio, consistente essenzialmente sembra banale dirlo nella pratica quotidiana della scrittura, con lo scopo di padroneggiare la prosa detta referenziale, in quanto volta ad illustrare un istituto giuridico riferendo, in forma articolata e coerente, i risultati dell elaborazione dottrinale e giurisprudenziale. In altri termini, l esercizio consiste fondamentalmente nella riformulazione scritta di testi scritti o di lezioni, realizzata, a seconda dei casi nella forma della parafrasi, del riassunto o della sintesi. Parafrasare un testo scritto significa, in particolare, riscrivere integralmente il testo originario, per questa via interpretandone il contenuto e le argomentazioni. La parafrasi dunque finisce con il dare vita ad un testo lungo quanto l originale o, addirittura, ancora di più come avviene quando l originale presenta una molteplicità di termini tecnici di cui, mediante la parafrasi, si vuole spiegare e chiarire il significato. Si tratta, allora, di un attività consigliata soprattutto quando un testo scritto presenta delle difficoltà di contenuto, che si cerca di chiarire appunto mediante la parafrasi, sciogliendo i nodi dell originale. Il riassunto, invece, consiste nel trasformare il testo originario, riproducendolo in forma abbreviata (e non integrale, come la parafrasi). Si tratta di una pratica apparentemente solo scolastica che, in realtà, trova poi largo impiego nell attività di studio e di apprendimento in vista della prova concorsuale. Infine, la sintesi consiste in un attività più complessa del semplice riassunto, perché essa ha lo scopo di far confluire in un unico testo le informazioni provenienti da una pluralità di fonti e richiede, quindi, una previa attività di valutazione e di classificazione dei testi originari. La capacità di sintetizzare quanto si è appreso attraverso lo studio delle discipline oggetto della prova di concorso costituisce l attitudine indispensabile per redigere una parte teorica di un tema di concorso. Per coloro che studiano il concorso notarile, allora, la parafrasi, il riassunto, la sintesi devono essere come si accennava una pratica quotidiana. La riscrittura della lezione che si è avuto modo di seguire su un determinato argomento o la parafrasi sommaria delle pagine dedicate ad un istituto giuridico, dal manuale o dalla monografia o dall articolo studiati, consentono di gettare le basi di una metodologia di lavoro destinata a rivelarsi utilissima in sede concorsuale. Naturalmente, non esiste una metodologia fissa per realizzare, in tempi brevi, una sintesi adeguata di determinate conoscenze di parte teorica. Quello che si può dire in generale, tuttavia, è che il criterio comunque da seguire è quello della chiarezza e della comprensibilità della tesi esposta dal testo e della sua trascrizione abbreviata e al tempo stesso completa. D altro canto, il riassunto e la sintesi costituiscono innanzitutto un banco di prova di grande utilità per stabilire il livello di conoscenza della lingua, che non va dimenticato costituisce il requisito fondamentale per realizzare una buona prova di concorso. Chi non ha conoscenze linguistiche adeguate, difficil-

6 CAPITOLO I IL TEMA DI CONCORSO: OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE 9 mente sa riassumere: gli errori sintattici più vistosi emergono proprio in questo esercizio che presuppone già molte abilità consolidate: la capacità di utilizzare al meglio la punteggiatura e le forme verbali, di applicare correttamente la consecutio temporum, ecc. Queste abilità sono richieste, naturalmente, in ogni tipologia di testo, ma sicuramente nel riassunto sono essenziali e non vi sono scappatoie. È estremamente difficile barare : se non si è compreso correttamente il testo che si è studiato o non si è in grado di condensarlo correttamente, l esito sarà fallimentare. Il riassunto costituisce, infatti, anche un validissimo strumento per verificare la corretta comprensione del testo di partenza. Quando si riassume si eliminano gli elementi superflui, le ripetizioni, le ridondanze, le ambiguità e si porta in superficie la linea tematicamente unitaria del testo riassunto, per conservarne il senso complessivo. È inevitabile, allora, che il riassunto presenti caratteristiche di concentrazione informativa, economia espositiva e rigore logico che accrescono in modo determinante il valore di ciascuna sua parola. È evidente, così, che un fraintendimento prodottosi nella lettura del testo da riassumere produca nella sintesi conseguenze proporzionalmente più gravi e devastanti. Si aggiunga che più aumenta il livello di contrazione testuale, ossia più il riassunto diventa piccolo rispetto al testo di partenza, più aumentano le responsabilità di chi riassume, perché gli è richiesto in misura più pressante di gerarchizzare le informazioni presenti nel testo da riassumere e di scartare quelle non essenziali. In sostanza, il riassunto è un tipo di parafrasi sommaria che richiede una comprensione completa e minuziosa del testo di partenza e, dunque, denuncia in modo infallibile i difetti di comprensione. In quanto comunicazione particolare che ha per oggetto la riscrittura di un testo di partenza, l operazione riassuntiva richiede dunque una buona competenza testuale, cioè la capacità di comprendere i testi di partenza, la capacità di manipolarli, di parafrasarli e infine di ridurli all essenziale. Da questo punto di vista il riassunto può essere considerato un atto interpretativo in grado di cogliere l essenziale di un testo, smontarlo e poi ricostruirlo individuandone le strutture portanti. L operazione riassuntiva, in altri termini, finisce con il tempo con l affinare anche le capacità critiche dell autore, considerato che l interpretazione del testo e il giudizio di valore sono impliciti nelle stesse scelte gerarchiche di mantenimento o di eliminazione di sezioni del testo di partenza. Quando si riassume, infatti, si è chiamati a decidere cosa può essere lasciato cadere e cosa va in ogni caso mantenuto e anche questo costituisce un giudizio critico. Volendo tirare le somme di quanto esposto, si può semplicemente affermare che la pratica quotidiana e costante del riassumere e del sintetizzare, entro limiti di spazio e tempo contenuti, quanto si va studiando per la preparazione al concorso notarile costituisce uno strumento di grandissima utilità per affinare le proprie capacità di corretto uso della lingua scritta (in particolare nell ambito giuridico), per verificare l esatta comprensione di quanto si è studiato e, infine, per sviluppare lo spirito critico, primo passo per giungere a formulare argomentazioni su questioni di carattere giuridico.

7 10 ATTI MORTIS CAUSA Il ricorso a tale pratica porta, per conseguenza, ad acquisire le competenze che possono permettere di realizzare una buona parte teorica del tema di concorso Motivazione La motivazione è l illustrazione delle ragioni tecniche che inducono a scegliere determinate soluzioni, preferendole rispetto ad altre; richiede pertanto un analisi comparativa delle possibilità alternative e l indicazione dei motivi di preferenza di una di esse. La motivazione, comunque, è un fatto squisitamente tecnico, e non una mera descrizione di ciò che fanno notaio e parti, o una ripetizione di norme, o una parafrasi della traccia. Va inoltre chiarito che la motivazione, se fatta ad un determinato livello, ha un notevole valore anche teorico, in quanto esprime, attraverso la capacità di ragionare, la maturità giuridica del suo autore. In buona sostanza, mentre con la parte teorica si saggiano le conoscenze acquisite nel corso della preparazione, con la motivazione si verifica la capacità di argomentare su temi di carattere giuridico, quindi di sapere concretamente utilizzare gli istituti giuridici, a modo di strumenti non solo astrattamente esposti in bell ordine nei testi di legge, ma praticamente fruibili per conseguire determinati risultati voluti dalle parti di un atto notarile. Volendo utilizzare una metafora, gli istituti giuridici sono per il buon giurista ciò che gli strumenti di lavoro sono per l artigiano. Non è sufficiente, allora, essere in grado di identificarli, descriverli e ricostruirne la storia; occorre anche sapere come concretamente si utilizzano e acquisire la sensibilità e la praticità per individuare, giustificando la scelta, quale meglio risponde allo scopo perseguito in un caso concreto. Ebbene, la descrizione dello strumento di lavoro è riservato alla parte teorica e richiede, come si è detto, un linguaggio referenziale ed obiettivo; la spiegazione del perché in concreto si ritiene opportuno utilizzare uno strumento piuttosto che un altro è oggetto della c.d. motivazione e richiede non più un linguaggio asettico ed oggettivo, ma al contrario che l autore entri, per così dire, nel testo, prenda posizione su cosa sembri opportuno fare, per offrire una soluzione adeguata del caso concreto, e sia capace di giustificare, con argomentazioni dotate di logicità e coerenza giuridica, la scelta operata. Anche qui, prescindendo dalle singole fattispecie, può dirsi in generale, che il registro espressivo che si è chiamati ad assumere sempre, nella motivazione, è quello argomentativo : si avanza una soluzione e la si difende contro le obiezioni, giuridiche e logiche, di cui potrebbe essere oggetto. Argomentare significa, in generale, proporre dei ragionamenti che hanno come scopo principale quello di convincere l interlocutore o gli interlocutori ai quali ci si rivolge. L argomentazione, quindi, si concretizza nella predisposizione di un complesso di ragionamenti opportunamente collegati tra di loro, con il fine di convalidare o confutare una tesi. In altri termini, il proposito principale di un testo argomentativo categoria nella quale a buon diritto può essere compresa anche la motivazione di un tema di concorso è di persuadere per potere fare accettare determinate tesi, attraverso argomenti più o meno forti, più o meno convincenti, la cui natura non è solamente formale. A tale scopo è necessario scegliere il registro linguistico più

8 CAPITOLO I IL TEMA DI CONCORSO: OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE 11 confacente, ricorrendo, se opportuno, agli esempi più adatti e comprensibili in quel momento e in quella situazione. Nel caso del concorso, si può far leva su conoscenze comuni, approfondendo e proseguendo discorsi le cui premesse sono ben note. In generale, può subito osservarsi che nei testi argomentativi prevalgono i connettivi, ossia tutti quegli elementi linguistici che hanno la funzione di realizzare la coesione del testo e rendono più evidenti i passaggi salienti dell argomentazione. Naturalmente, prevarranno soprattutto i legamenti di tipo logico: perciò, appunto, insomma, senza dubbio, tuttavia, nondimeno, sebbene, ecc. In vista della prova concorsuale, un utile esercizio per addestrarsi ad argomentare nella motivazione, è quello di cimentarsi su tesi contrapposte, relative ad uno stesso problema giuridico, cercando di svolgere con coerenza discorsi una volta mirati a sostenere, l altra a confutare le tesi avanzate in ordine al problema stesso. Selezionando, ordinando e sviluppando i vari spunti argomentativi relativi a ciascuna tesi, si acquista progressivamente la capacità di costruire discorsi di buon livello, persuasivi e corretti. Al contempo, è anche importante comprendere che imparare a svolgere aspetti antitetici di una questione significa addestrarsi a vedere e riconoscere diversi punti di vista, essere in grado di considerarli in tutta la gamma delle loro possibilità di svolgimento prima di fare una scelta e di decidere quale tesi sposare o difendere. Quando gli argomenti esibiti sono credibili e ben disposti, quando si basano su conoscenze e su dati precisi, danno sempre vita a un discorso persuasivo, con una sua logica, destinato a suscitare nell esaminatore l impressione che esso sia opera di chi, attraverso lo studio e la pratica, ha acquisito dimestichezza con gli strumenti del diritto. Sembra un ovvietà, ma è bene sottolineare, poi, che in un tema è preferibile scegliere la linea argomentativa che in primo luogo il candidato considera più convincente. Argomentare e giustificare una determinata scelta significa anche persuadere il destinatario della giustezza della tesi sostenuta. Se l autore per primo non ne è convinto a sufficienza, il rischio di cadere in contraddizioni è più alto e, comunque, risulta più difficile comunicare ed esporre il proprio punto di vista. Nell argomentare e giustificare la propria tesi, poi, occorre anche evitare l errore, causato spesso dalla foga oratoria, di dare per presupposto che chi legge sia già al corrente di tutto. È vero che è lecito presumere che l esaminatore sia un esperto della materia nella quale è chiamato a svolgere la sua funzione; tuttavia, è pure vero che il dare per scontato che, ad esempio, egli conosca fin nei minimi dettagli tutte le dieci tesi avanzate in dottrina su un istituto giuridico magari di rilievo pratico marginale, può costituire una scorciatoia che non conduce da nessuna parte. Essa si traduce solo in frasi ellittiche, nelle quali vengono omesse o sottintese troppe informazioni e che, quindi, finiscono con il rendere di fatto oscuro e poco comprensibile il discorso che si è cercato di articolare. In conclusione la motivazione del tema di concorso è il luogo nel quale occorre dare prova della propria capacità argomentativa ed è dunque quello in cui si dà respiro al pensiero e ai suoi disegni, imparando a dirigerlo e a indirizzarlo.

9 12 ATTI MORTIS CAUSA Quando si argomenta, in altri termini, si dà voce e credibilità alle impressioni, alle intuizioni che, lasciate a se stesse, resterebbero inerti o si vanificherebbero senza aver trovato espressione. L abilità di chi argomenta si gioca allora sulla capacità di collegarle alle conoscenze funzionali al tema proposto, di svolgerle in modo critico e coerente, di utilizzare un registro espressivo adeguato al tema Consigli pratici Può essere utile da ultimo offrire, in tono minore, qualche semplice indicazione o modesto consiglio pratico, da seguire nella stesura sia della parte teorica sia della motivazione. Innanzitutto, vanno evitati, per quanto possibile, gli eccessivi riferimenti alla disciplina normativa, specialmente se in forma elencativa e schematizzata. Il contenuto delle norme dovrebbe essere utilizzato soltanto, in una impostazione corretta del tema, per confermare, mediante riferimenti alla disciplina positiva, le posizioni sostenute in sede teorica. È comunque sempre sconsigliabile trascrivere testualmente brani di articoli nel tema. Altrettanto dicasi, per il motivo opposto, in merito alla citazione del solo numero dell articolo, senza un riferimento, sia pur minimo, al dato normativo sostanziale che si vuol richiamare. Allo stesso modo, non è opportuno l uso della dizione teoria preferibile. Esso è legittimo in un articolo o in una monografia scientifica, dal momento che l autore ha tutto il diritto di prendere posizione circa la soluzione di una questione giuridica, esprimendo il proprio punto di vista al riguardo. Viceversa, tale uso non è consigliabile in temi di concorso, in generale perché non è questa la sede per esprimere giudizi negativi su tesi espresse magari da parte significativa della dottrina o della giurisprudenza; a maggior ragione, poi, quando tale uso si traduce in un enunciazione apodittica, senza alcuna spiegazione o approfondimento, ed a volte senza nemmeno riportare le opinioni diverse: si consideri, infatti, oltre all ineleganza stilistica di un procedimento del genere, anche il rischio che si corre se l esaminatore non dovesse poi concordare sul punto, dal momento che è psicologicamente accettabile una tesi contraria alla propria opinione soltanto se adeguatamente motivata. Ancora, la citazione delle definizioni e delle posizioni dottrinali presuppone sempre la loro completa comprensione, per evitare di menzionarle a sproposito o in un contesto non opportuno, con conseguenze piuttosto negative ai fini della valutazione. Nel caso di una pluralità di teorie enunciate dalla dottrina in ordine ad un determinato problema giuridico, la soluzione pratica più opportuna, salvo casi eccezionali, è di limitarsi alle due posizioni che trovano i maggiori consensi, di ciascuna indicando brevemente la base logica su cui è fondata, e specificando, qualora ciò sia necessario ai fini della soluzione della fattispecie proposta, le ragioni per le quali si preferisce seguire l una delle linee interpretative proposte e non l altra. Nella scelta tra le varie tesi esaminate, è di grande importanza, naturalmente, la posizione della giurisprudenza, se la si conosce. Non vi è dubbio che, in tutti i casi controversi, la posizione della magistratura abbia la prevalenza, purché ovviamente si tratti di un principio giuridico consolidato, in quanto confermato

10 CAPITOLO I IL TEMA DI CONCORSO: OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE 13 da ripetuti pronunciati, ovvero un principio di diritto enunciato dalle Sezioni Unite della Cassazione. Durante la fase di preparazione, poi, ha notevole rilievo la revisione attenta delle esercitazioni svolte. Si tratta, in effetti, di un attività, oltre che non facile, spesso trascurata, dal momento che, terminata una prova o un esercizio, si ha la tendenza a liberarsene. Al contrario, è necessario rileggere e correggere quanto scritto, non solo al fine di rimediare ad errori linguistici od ortografici, ma anche per valutare se il testo è scritto bene, se è chiaro, se mira all essenziale, se il tono è giusto. Non è semplice, in realtà, cogliere i difetti di un testo proprio, perché ciò richiede che si impari a leggerlo con occhio distaccato. Ora, mentre durante la prova di concorso la rilettura di quanto scritto non può che essere effettuata a caldo, visto il limitato numero di ore di cui si dispone e, quindi, la necessità di consegnare il compito, viceversa durante la preparazione è opportuno rileggersi a distanza di tempo: quando tra scrittura e revisione intercorre un po di tempo, si acquistano, infatti, maggior distacco e senso autocritico. L ideale sarebbe riuscire a leggere il testo come se fosse stato scritto da un altro, provando a mettersi nei panni del destinatario. È un operazione che ha lo scopo di stabilire se l argomento è stato centrato bene, se la documentazione è completa, se il punto di vista e le soluzioni suggerite sono espresse in modo chiaro e senza inutili lungaggini, se il tono scelto è quello adatto. Un suggerimento utile è, in particolare, di rileggersi ad alta voce. Può sembrare, a prima vista, un indicazione strana per quanti non sono abituati a questa pratica e la trovano quasi innaturale o, addirittura, infantile. In realtà, va considerato che la lettura ad alta voce (non di ogni testo che si legge, ma solo) di ciò che si scrive permette di rivelare molti aspetti del testo che non si notano ad una lettura silenziosa e di rendersi conto se ciò che si è scritto funziona oppure no. Si aggiunga, poi, che la correzione dei temi di concorso viene effettuata dalla commissione giudicatrice mediante la lettura non silenziosa dei compiti. Per conseguenza, abituarsi a scrivere testi che si prestino a tale tipo di lettura può dare un vantaggio non irrilevante. Un altro suggerimento, poi, è di sottoporre le esercitazioni, svolte con costanza durante la fase di preparazione, alla lettura e al giudizio di colleghi con i quali si condivide lo studio, sollecitando un giudizio anche severo e disponendosi ad accettare, con onestà intellettuale ed umiltà, i rilievi che potrebbero essere mossi. Non è piacevole vedersi correggere errori di ortografia, grammatica o sintassi; sentirsi rimproverare di non avere svolto in maniera completa il discorso su un certo istituto giuridico, dal momento che esso presenta vistose lacune; di essere stati poco chiari o poco convincenti nel sostenere una determinata tesi o, peggio, di avere completamente errato nello scegliere una determinata soluzione. Tuttavia, se si ha la fortuna di incontrare, durante la preparazione, persone disposte a svolgere questa funzione per noi, in cambio della nostra disponibilità a fare altrettanto per loro, si può essere notevolmente agevolati nel processo di crescita intellettuale necessario per avvicinarsi a scrivere un buon tema di concorso. A volte, poi, per verificare la chiarezza di quanto si scrive (e se si trova chi sia disposto a subire la relativa tortura), può essere utile fare leggere i propri elaborati a persone che, pur dotate di una normale cultura generale, non abbiano

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO Livello di base non raggiunto Non ha raggiunto tutte le competenze minime previste nel livello di base Riconosce ed utilizza le strutture linguistiche di base Comprende

Dettagli

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Sa usare la comunicazione orale e scritta per collaborare e interagire positivamente con gli altri

Dettagli

ASSI CULTURALI: (testo ministeriale): competenze specifiche di base

ASSI CULTURALI: (testo ministeriale): competenze specifiche di base 1.1. COMPETENZE GENERALI in ITALIANO ( BIENNIO) COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA (provenienti dalle indicazioni europee) COMPETENZE GENERALI APPLICATE ALLE CONOSCENZE DISCIPLINARI ASSI CULTURALI: (testo

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e

CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1.Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti Obiettivi

Dettagli

VALUTAZIONE. Di che cosa stiamo parlando?

VALUTAZIONE. Di che cosa stiamo parlando? VALUTAZIONE Di che cosa stiamo parlando? Sommativa Valutazione formativa Per valutazione formativa si intende l accertamento sistematico che accompagna passo dopo passo il processo di insegnamento/apprendimento

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell

Dettagli

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

Il corso di italiano on-line: presentazione

Il corso di italiano on-line: presentazione Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014 Articolazione dell apprendimento Dati identificativi ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014 Titolo significativo Risolvere i problemi Insegnamenti coinvolti

Dettagli

Istruzioni per leggere bene. Istruzioni per leggere bene

Istruzioni per leggere bene. Istruzioni per leggere bene Istruzioni per leggere bene A cura di Silvana Loiero 1 La lettura orientativa La prima: farsi un idea generale La seconda: identificare le parti La terza: scorrere indici e sintesi La quarta: leggere rapidamente

Dettagli

La valutazione nella didattica per competenze

La valutazione nella didattica per competenze Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA

LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA 1 RICEZIONE ORALE 1. Familiarizzare coi primi suoni della lingua inglese 2. Comprendere semplici espressioni di uso quotidiano, pronunciate chiaramente. 3. Comprendere,

Dettagli

Test d ipotesi. Statistica e biometria. D. Bertacchi. Test d ipotesi

Test d ipotesi. Statistica e biometria. D. Bertacchi. Test d ipotesi In molte situazioni una raccolta di dati (=esiti di esperimenti aleatori) viene fatta per prendere delle decisioni sulla base di quei dati. Ad esempio sperimentazioni su un nuovo farmaco per decidere se

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,

Dettagli

Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL

Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Ai gentili clienti Loro sedi Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Premessa L INAIL, con una nota, in risposta ad un quesito dell Ordine dei Consulenti del lavoro (prot. n. 60010 del

Dettagli

come nasce una ricerca

come nasce una ricerca PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue

Dettagli

LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO

LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO PROF. ANGELO SCALA Indice 1 LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO ---------------------------------------------- 3 Per il proficuo studio

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA ITALIANA - SCUOLA PRIMARIA IST. COMP. DON MILANI CERNUSCO S/N -

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA ITALIANA - SCUOLA PRIMARIA IST. COMP. DON MILANI CERNUSCO S/N - PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA ITALIANA - SCUOLA PRIMARIA IST. COMP. DON MILANI CERNUSCO S/N - LINGUA ITALIANA: PROGRAMMAZIONE CLASSE PRIMA 1 ASCOLTARE, COMPRENDERE, 1.1 Prendere la parola negli scambi

Dettagli

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli

Dettagli

Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita.

Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita. PILLOLE DI GIURISPRUDENZA Colaci.it Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita. Sentenza n.1740 del

Dettagli

Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I.

Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Non esiste, al giorno d oggi, un parere unanime della comunità scientifica sulla definizione di intelligenza. In generale, potremmo dire che è

Dettagli

I.I.S Niccolò Machiavelli Pioltello

I.I.S Niccolò Machiavelli Pioltello Pagina 1 di 6 Materia Lingua e cultura greca Anno Scolastico 2015-2016 secondo biennio Componenti del Consiglio di Materia: Docente Prof.ssa Lucia Piga (Coordinatore di Materia) Prof.ssa Enrica Piano Prof.ssa

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

La vendita dei Prodotti Assicurativi

La vendita dei Prodotti Assicurativi La vendita dei Prodotti Assicurativi I prodotti assicurativi formano sempre di più oggetto di campagne di vendita. Vogliamo fornire ai colleghi una breve nota che riepiloghi i punti essenziali della normativa

Dettagli

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il

Dettagli

REGOLE PER L ESAME (agg.te settembre 2015)

REGOLE PER L ESAME (agg.te settembre 2015) Informatica e Programmazione (9 CFU) Ingegneria Meccanica e dei Materiali REGOLE PER L ESAME (agg.te settembre 2015) Modalità d esame (note generali) Per superare l esame, lo studente deve sostenere due

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

Errori più comuni. nelle prove scritte

Errori più comuni. nelle prove scritte Errori più comuni nelle prove scritte Gli errori più frequenti, e reiterati da chi sostiene diverse prove, sono innanzi tutto meta-errori, cioè errori che non riguardano tanto l applicazione delle tecniche,

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Al termine del lavoro ad uno dei componenti del gruppo verrà affidato l incarico di relazionare a nome di tutto il gruppo.

Al termine del lavoro ad uno dei componenti del gruppo verrà affidato l incarico di relazionare a nome di tutto il gruppo. Pag. 1 di 5 6FRSR analizzare problemi complessi riguardanti la gestione di un sito interattivo proponendo soluzioni adeguate e facilmente utilizzabili da una utenza poco informatizzata. 2ELHWWLYL GD UDJJLXQJHUH

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una

Dettagli

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Pag. Pagina 1 di 5 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Di Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica anno scolastico 2014/ 2015 FUNZIONE 1^A 1^B 1^ C 1^ ITI ( )DOC. prof.ssa Silvana Rizzo ( )ITP.

Dettagli

FARE O ESSERE VOLONTARI?

FARE O ESSERE VOLONTARI? Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO Quotidianamente gli insegnanti operano per fornire ai propri studenti strumenti e strategie per acquisire un efficace metodo di studio al fine di aiutarli

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA FINALITA EDUCATIVE La tecnica è la struttura razionale del lavoro, cioè l uso consapevole e finalizzato di mezzi, materiali e procedimenti operativi

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Ricezione orale (ascolto) Ricezione scritta (lettura) ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASALBUTTANO - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Ricezione orale (ascolto) Ricezione scritta (lettura) ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASALBUTTANO - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASALBUTTANO - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO DI INGLESE - CLASSE PRIMA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA CLASSE PRIMA comprende i punti essenziali di messaggi chiari

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 44 del 24 Marzo 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

CURRICOLO DI INGLESE L3

CURRICOLO DI INGLESE L3 CURRICOLO DI INGLESE L3 SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO 1 BIENNIO Comprendere semplici messaggi orali connessi alla vita sociale della classe con l aiuto della gestualità di chi parla Comprendere

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI MANZANO PROVA DI ITALIANO. Scuola Primaria. Anno Scolastico. Classe quinta. Alunno/a Scuola Sez.

ISTITUTO COMPRENSIVO DI MANZANO PROVA DI ITALIANO. Scuola Primaria. Anno Scolastico. Classe quinta. Alunno/a Scuola Sez. ISTITUTO COMPRENSIVO DI MANZANO PROVA DI ITALIANO Scuola Primaria Anno Scolastico Classe quinta Alunno/a Scuola Sez. PRIMO COMPITO Ogni anno, nella tua scuola, si organizza la Giornata della lettura e

Dettagli

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA VERIFICA DI ITALIANO - 1 BIENNIO Anno scolastico 2013/14

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA VERIFICA DI ITALIANO - 1 BIENNIO Anno scolastico 2013/14 1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA VERIFICA DI ITALIANO - 1 BIENNIO Anno scolastico 2013/14 LINGUA: correttezza morfo-sintattica//competenza lessicale e stilistica Numerosi e ripetuti errori in ambito ortografico

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA ITALIANO CLASSI PRIME E SECONDE VOTI COMPETENZE -ha ottime capacità di ascolto; riconosce, scrive e legge correttamente parole\frasi in

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE. Il Supermercato a scuola

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE. Il Supermercato a scuola ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANEVA DIPARTIMENTO AREA MATEMATICA-SCIENZE-TECNOLOGIA Scuola Primaria di SARONE Il Supermercato a scuola C osa? C ome? Q uando? P erché? Abbiamo scelto di creare a scuola un angolo

Dettagli

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli

Dettagli

VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA. Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde

VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA. Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde ALLEGATO2 VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde Impegno a) Negativo Non rispetta le scadenze Non esegue

Dettagli

GUIDA ALLE SELEZIONI DEI VOLONTARI 2010 1 CONSIGLIO 2 CONSIGLIO 3 CONSIGLIO

GUIDA ALLE SELEZIONI DEI VOLONTARI 2010 1 CONSIGLIO 2 CONSIGLIO 3 CONSIGLIO GUIDA ALLE SELEZIONI DEI VOLONTARI 2010 N essuno sa com è, eppure si sa che c è. Come funziona insomma la selezione al servizio civile? Innanzitutto diciamo che ogni ente si regola in maniera diversa sui

Dettagli

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PREMESSA Il panorama delle disposizioni all interno delle quali si pone la manutenzione è cambiato e si avverte la necessità di individuare

Dettagli

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI Didattica personalizzata e individualizzata * La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l uso di una

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

MODULO N. 1: IL DIRITTO IN GENERALE LA NORMA GIURIDICA

MODULO N. 1: IL DIRITTO IN GENERALE LA NORMA GIURIDICA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE P. ARTUSI Anno scolastico 2010/2011 PROGRAMMAZIONE PER OBIETTIVI MINIMI DI DIRITTO ED ECONOMIA

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII

DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII DECRETO MINISTERIALE N. 17 del 9 febbraio 2005 Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni di liceo

Dettagli

Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina

Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina CURRICULUM DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE/EDUCAZIONE FISICA Nella stesura del curriculum di Scienze Motorie e Sportive/Educazione Fisica si

Dettagli

Progettare e scrivere una relazione sociale: Assistente sociale nella P.A. e libera professione. Relazione di Ombretta Okely

Progettare e scrivere una relazione sociale: Assistente sociale nella P.A. e libera professione. Relazione di Ombretta Okely La documentazione: funzioni e strumenti del servizio sociale integrato Progettare e scrivere una relazione sociale: Assistente sociale nella P.A. e libera professione. Relazione di Ombretta Okely NAPOLI

Dettagli

Disposizioni d esecuzione generali per l esame finale di tirocinio (parte aziendale e parte scolastica)

Disposizioni d esecuzione generali per l esame finale di tirocinio (parte aziendale e parte scolastica) Disposizioni d esecuzione generali per l esame finale di tirocinio (parte aziendale e parte scolastica) Criteri di base Legge federale del 9 aprile 978 sulla formazione professionale (vlfpr) Ordinanza

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

ProgettoFuori Corso TESI DI LAUREA

ProgettoFuori Corso TESI DI LAUREA Università degli Studi di Urbino Carlo Bo DIPARTIMENTO DI STUDI INTERNAZIONALI (DISTI) SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE ProgettoFuori Corso TESI DI LAUREA Cos èla tesi di laurea? Alla fine del

Dettagli

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo

Dettagli

PREVENTIVO uno strumento che ci tutela!

PREVENTIVO uno strumento che ci tutela! PREVENTIVO uno strumento che ci tutela! PREMESSA. Prima di avviare un qualsiasi rapporto professionale o commerciale, la richiesta e la compilazione di un preventivo, non rappresentano solo e soltanto

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA

IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA A cura del 1 LA MATEMATICA: perché studiarla??? La matematica non è una disciplina fine a se stessa poichè fornisce strumenti importanti e utili in molti settori della

Dettagli

Presentazione delle prove ITALIANO. Alessia Mattei - Ricercatrice INVALSI 10 luglio 2014

Presentazione delle prove ITALIANO. Alessia Mattei - Ricercatrice INVALSI 10 luglio 2014 Presentazione delle prove ITALIANO Alessia Mattei - Ricercatrice INVALSI 10 luglio 2014 Cosa contiene il QdR Esplicita i punti di riferimento concettuali e i criteri operativi utilizzati nella costruzione

Dettagli

INGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione

INGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione INGLESE COMPETENZE SPECIFICHE AL a. Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie

Dettagli

Come scrivere una proposta progettuale

Come scrivere una proposta progettuale PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA Come scrivere una proposta progettuale Comune di CATANIA 17/03/2016 SIGNIFICATO E DEFINIZIONE DEI LIVELLI DELLA LOGICA

Dettagli

Gestione del conflitto o della negoziazione

Gestione del conflitto o della negoziazione 1. Gestione del conflitto o della negoziazione Per ognuna delle 30 coppie di alternative scegli quella che è più vera per te. A volte lascio che siano gli altri a prendersi la responsabilità di risolvere

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Guida al colloquio d esame

Guida al colloquio d esame Guida al colloquio d esame Allegato A3 Requisiti e disposizioni per le candidate e i candidati così come indicatori e criteri per la valutazione dell esame orale: colloquio d esame (guida al colloquio

Dettagli

Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità.

Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità. Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità. E sufficiente aprire la mente, non sovraccaricarla. Mettetevi soltanto una scintilla. Se vi è della

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE

Dettagli

Inglese I Lingua - Francese II Lingua - Tedesco III Lingua

Inglese I Lingua - Francese II Lingua - Tedesco III Lingua DIPARTIMENTO DI LINGUE STRANIERE Inglese I Lingua - Francese II Lingua - Tedesco III Lingua Modalità di verifica e criteri di valutazione MODALITA DI VERIFICA BIENNIO Le verifiche, frequenti e diversificate,

Dettagli

STATO MAGGIORE DELLA DIFESA

STATO MAGGIORE DELLA DIFESA STATO MAGGIORE DELLA DIFESA Linee guida applicative del Sistema di misurazione e valutazione della Performance del Personale Civile delle aree funzionali della Difesa 1. Premessa In data 01/01/2016, è

Dettagli

Disturbi Specifici dell Apprendimento

Disturbi Specifici dell Apprendimento Disturbi Specifici dell Apprendimento Nuove norme in materia di segnalazione Intervento al collegio del 07/05/2013 Prima della legge 170 Una serie di circolari che mirano all inclusione scolastica riconoscendo

Dettagli

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANO DI STUDIO DI ISTITUTO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA PREMESSA Secondo le Linee Guida per l elaborazione dei Piani di Studio Provinciali (2012) la TECNOLOGIA, intesa nel suo

Dettagli

Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000

Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000 Circolare del Ministero delle Finanze (CIR) n. 221 /E del 30 novembre 2000 by www.finanzaefisco.it OGGETTO: Trattamento tributario degli atti di costituzione del fondo patrimoniale. L argomento oggetto

Dettagli

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente

Dettagli

Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA DIREZIONE REGIONALE

Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA DIREZIONE REGIONALE Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA DIREZIONE REGIONALE Ufficio 5 - Ambito Territoriale per la Provincia di Cagliari MIURAOOUSPCA Prot. n 14118 Cagliari,

Dettagli

Liceo delle Scienze Umane Sofonisba Anguissola PRIMA PROVA SCRITTA

Liceo delle Scienze Umane Sofonisba Anguissola PRIMA PROVA SCRITTA PRIMA PROVA SCRITTA CANDIDATO CLASSE DATA INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Livello espressivo trascurato, con errori e improprietà lessicali Correttezza generale, sia pure con qualche lieve errore 2 CORRETTEZZA

Dettagli

COMPETENZE DI BASE IN LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012

COMPETENZE DI BASE IN LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATI DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012 DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: DISCIPLINE CONCORRENTI: COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: Fonti di legittimazione: TRAGUARDI ALLA FINE DEL PRIMO CICLO L alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali

Dettagli

Circolare Ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015 Linee guida DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE

Circolare Ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015 Linee guida DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE Circolare Ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015 Linee guida DOCUMENTO DI CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE STRUTTURA DEL DOCUMENTO La scheda di certificazione esplicita la traduzione delle singole competenze

Dettagli

LA CONFORMAZIONE DELL ATTIVITA NELLA SCIA COME IPOTESI DI ADEGUAMENTO STRUTTURALE O DI INTEGRAZIONE DOCUMENTALE. di Saverio Linguanti

LA CONFORMAZIONE DELL ATTIVITA NELLA SCIA COME IPOTESI DI ADEGUAMENTO STRUTTURALE O DI INTEGRAZIONE DOCUMENTALE. di Saverio Linguanti LA CONFORMAZIONE DELL ATTIVITA NELLA SCIA COME IPOTESI DI ADEGUAMENTO STRUTTURALE O DI INTEGRAZIONE DOCUMENTALE di Saverio Linguanti E sempre più importante chiarire cosa significhi conformare l attività

Dettagli

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO

INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI

Dettagli

PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO

PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO ITALIANO INDICATORE DISCIPLINARE Sviluppare le abilità di base come l ascoltare, il parlare, il leggere e lo scrivere per maturare padronanza

Dettagli

Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare

Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare Il calcolo letterale per risolvere problemi e per dimostrare (si prevedono circa 25 ore di lavoro in classe) Nome e cognome dei componenti del gruppo che svolge le attività di gruppo di questa lezione

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli