a cura di Valentina Cappanera, Simone Bava, Sara Venturini Riccardo Cattaneo-Vietti, Paolo Povero Convenzione n.127

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1 Valutazione dell impatto antropico sul sistema costiero, con particolare riferimento alla pressione antropica all interno dell Area Marina Protetta del Promontorio di Portofino a cura di Valentina Cappanera, Simone Bava, Sara Venturini Riccardo Cattaneo-Vietti, Paolo Povero Convenzione n.127 tra Consorzio di Gestione dell Area Marina Protetta del Promontorio di Portofino e Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle sue Risorse (DIP.TE.RIS.) Università degli Studi di Genova

2 L Area Marina Protetta Portofino, istituita nel 1999 e costituita dai Comuni di Camogli, Portofino e S.Margherita Ligure, è stata la prima AMP in Italia a conseguire nel 2005 lo status di ASPIM attribuito dal RAC/SPA (Regional Activity Centre for Specially Protected Areas) di Tunisi per rispondere ad uno dei punti previsti dal Protocollo relativo alle Aree Specialmente Protette ed alla Diversità Biologica in Mediterraneo. Tale protocollo è stato adottato dalle Parti Contraenti la Convenzione di Barcellona nel Dal novembre 2007 l AMP è stata ammessa come nuovo sito della rete LTER-Italia nell'ambito della Seconda Assemblea nazionale. La Rete LTER-Italia (costituita da 17 siti terrestri, marini e dulcacquicoli) contribuisce a chiarire lo stato dei principali ecosistemi presenti in Italia, soprattutto in relazione all'influenza dell'inquinamento, dei cambiamenti climatici e della preoccupante diminuzione di biodiversità. Durante l agosto 2007 la Rete Italiana è entrata ufficialmente a far parte della Rete Internazionale LTER che riunisce 34 Paesi dei cinque continenti (tra i quali USA, Brasile, Cina, Regno Unito e Australia). La necessità del mantenimento dei riconoscimenti ottenuti e di continue informazioni tecnicoscientifiche per una corretta tutela e gestione dell AMP hanno, in questi ultimi anni, reso necessario lo sviluppo di strumenti e metodologie di monitoraggio atte ad una continua verifica in itinere dello stato di salute dell area protetta. L AMP Portofino ha evidenziato inoltre nel vecchio regolamento (allegato 1) ed in modo specifico nel nuovo (art. 25, 33, 34, 39; allegato 2) l importanza del monitoraggio relativo ad impatti di attività antropiche che si svolgono nel tratto di mare di competenza dell AMP (pesca, subacquea, nautica da diporto). Nell ambito del Progetto Valutazione dell Impatto Antropico 2007 è stato ridefinito l intervento da attuare partendo dall esperienza pregressa (Conisma-AMP 1

3 Portofino, 2004; 2006) con l obbiettivo generale di continuare e migliorare l attività di monitoraggio finalizzata inoltre alla creazione di serie storiche di dati da inserire nella banca dati dell AMP Portofino. Nel dettaglio il progetto si propone di: monitorare i flussi turistici che afferiscono ai tre comuni facenti parte del territorio dell AMP Portofino e del Parco Regionale Terrestre monitorare la nautica da diporto in AMP, con particolare attenzione ad alcuni parametri delle imbarcazioni che frequentano la zona, nell ottica di valutare il grado di compatibilità delle stesse con l ambiente monitorare l attività di pesca professionale con i relativi aggiornamenti sui quantitativi di pesce sbarcato e gli attrezzi utilizzati continuare il monitoraggio della pesca sportiva al fine di ottenere una visione completa riguardo le zone maggiormente sfruttate ed i quantitativi catturati nei diversi siti dell Area Marina monitorare l attività subacquea ed i relativi impatti sulle biocenosi del coralligeno Lo studio si propone inoltre la raccolta di informazioni relative a parametri biologici e chimici in particolari siti dell AMP ritenuti critici per l alto numero di imbarcazioni da diporto o la vicinanza di sbocchi fognari. I monitoraggi svolti negli anni precedenti hanno permesso di studiare le diverse attività di fruizione in AMP rilevando non solo le zone a più elevato utilizzo, ma anche diverse conflittualità fra le attività stesse in determinati siti. 2

4 Flussi turistici L AMP Portofino, con i suoi 374 ettari rappresenta un territorio relativamente poco esteso sul quale però insistono diverse attività: nautica da diporto, subacquea, pesca sportiva e professionale; queste attività rappresentano un ingente indotto economico per tutta l area, ma devono essere analizzate in un contesto particolare, ovvero un territorio in cui la pressione antropica urbana è già molto elevata. Infatti, il numero di abitanti che nel periodo di alta stagione si riversa nell area sfiora il milione. Nella tabella 1 si riportano i dati relativi alle pressioni antropiche che interessano i Comuni facenti parte del tratto di costa compreso tra Genova e Sestri Levante: COMUNI BASSA STAGIONE ALTA STAGIONE Compresi tra Genova e Recco Comuni dell AMP (Camogli, Portofino e Santa Margherita Ligure) Compresi tra Rapallo e Sestri Levante Totale Tabella 1: Pressioni antropiche urbane nei Comuni tra Genova e Sestri Levante (nr. abitanti) Partendo quindi da un contesto urbano estremamente antropizzato, non è semplice considerare i flussi turistici che si instaurano sul territorio in questione per le diverse attività svolte. Nel tentare di quantificare tali flussi, sono state considerate non solo le attività dovute a fruizione quali nautica e subacquea, ma anche l apporto turistico dato dai battelli di linea operanti sul territorio, dalle navi da crociera e dai visitatori terrestri del Parco Regionale Terrestre di Portofino. Nella tabella 2 sono riportati i dati relativi ad una prima stima delle pressioni turistiche nell AMP Portofino: ATTIVITA nr. fruitori Nautica da diporto Navi da crociera * Subacquea Visitatori Parco Terrestre Regionale Battelli Totale Tabella 2: Stima delle presenze turistiche dell AMP Portofino nel 2006 Per ciò che riguarda il numero di fruitori relativi alla nautica da diporto, la stima del totale è stata calcolata considerando il numero potenziale di unità navali registrate ed una occupazione media del mezzo nautico pari a 3-4 persone nei diversi mesi estivi. I valori relativi alle presenze turistiche derivanti dalle navi da crociera sono stati calcolati partendo dal numero totale di navi che hanno fatto 3

5 scalo nell area (178 navi che trasportano ognuna in media passeggeri) e considerando una percentuale pari al 20 % di turisti che si recano in AMP. I visitatori del Parco Regionale di Portofino sono calcolati considerando i dati forniti dal FAI (presenze/anno nell Abbazia di San Fruttuoso) e dal Parco Terrestre Regionale. I dati relativi ai passeggeri trasportati dai battelli sono invece quelli ricavati dalle attività di monitoraggio dei flussi turistici che vertono sui battelli di linea che trasportano turisti nell AMP Portofino. Sono stati richiesti ufficialmente i dati alle cooperative che gestiscono il servizio a seconda del porto di partenza (Camogli, Santa Margherita Ligure, Genova, Imperia, La Spezia). Le due principali aziende di servizi che si occupano del trasporto dei turisti nell AMP Portofino, sono i Trasporti Marittimi Turistici Golfo Paradiso e i servizi Marittimi Tigullio: la "GOLFO PARADISO" s.n.c. conta oggi ben nove imbarcazioni con tonnellaggi che variano da quattro a 49,5 tonnellate di stazza lorda ed una portata che passa da un minimo di 42 ad un massimo di 350 passeggeri. Il servizio offerto prevede collegamenti con le vicine frazioni di Punta Chiappa e San Fruttuoso ed è assicurato tutto l'anno (tempo e mare permettendo), comprendendo, oltre al trasporto di persone, anche quello delle merci per l'approvvigionamento dei 50 residenti, dei ristoranti situati in tali frazioni, insieme allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani delle frazioni stesse. Durante la stagione estiva (dal 15/6 al 15/9) vengono inoltre effettuate escursioni e mini-crociere per le Cinque Terre, Portovenere e il Golfo del Tigullio con sosta a Portofino, con partenze anche da Genova (Porto Antico), Nervi, Bogliasco, Recco e naturalmente Camogli. Il Consorzio dei Trasporti Marittimi del Tigullio dispone anch esso di una flotta operativa di 9 unità navali che collegano tutto l anno Rapallo e Santa Margherita Ligure a Portofino, con partenze anche da Chiavari, Lavagna e Sestri Levante, incrementate nel weekend e nei periodi di affluenza maggiore. Esiste inoltre il Consorzio Liguria Viamare che opera principalmente su Genova e la riviera di Ponente ma effettua escursioni anche a San Fruttuoso e Portofino. Nella provincia di Imperia opera poi la BluWest. I dati forniti dalle diverse società relativi al 2006 evidenziano un numero di persone trasportate piuttosto elevato, pari a (il 95 % provenienti da Camogli e Santa Margherita Ligure) (figura 1). 4

6 N Turisti Camogli S.Margherita Genova La Spezia Imperia Porti di partenza Figura 1: Traffico turistico in AMP da parte dei fruitori dei battelli per il 2006 Il notevole flusso turistico che ogni anno si rileva nell AMP Portofino, si è mostrato particolarmente intenso nella baia di San Fruttuoso e nel borgo di Portofino, raggiunti via mare tramite i battelli di linea. Nel 2007 è stato effettuato inoltre anche il conteggio delle persone trasportate da ciascun battello di linea (vedi scheda per il conteggio delle unità navali nei settori AMP), in modo da poter risalire al numero medio di turisti che si riversa nella baia di San Fruttuoso nelle giornate di punta della stagione estiva. Per quanto riguarda la stagione 2007, il numero di fruitori è stato stimato allo stesso modo del 2006, considerando in particolare il punto di affluenza massima dell area marina, ovvero la baia di San Fruttuoso di Camogli raffigurata nella figura 2. Figura 2: Baia di San Fruttuoso di Camogli periodo estivo 5

7 Come per il 2006, anche nel 2007 la stima del numero totale di fruitori relativi alla nautica da diporto, è stata calcolata considerando il numero di unità navali registrate ed una occupazione media del mezzo nautico pari a 3-4 persone nei diversi mesi estivi. Il numero delle navi che trasportano ognuna in media passeggeri è risultato pari a 185 ed il dato riportato quindi in tabella 3 è stato calcolato considerando una percentuale pari al 20 % di turisti che si recano in AMP ATTIVITA nr. fruitori Nautica da diporto Navi da crociera * Subacquea Visitatori Parco Terrestre Regionale Battelli Totale Tabella 3: Stima delle presenze turistiche dell AMP Portofino nel 2007 I visitatori del Parco Regionale di Portofino sono calcolati considerando i dati forniti dal FAI (presenze/anno nell Abbazia di San Fruttuoso) e dal Parco Terrestre Regionale. I dati relativi ai passeggeri dei battelli sono invece estrapolati dalle attività di monitoraggio dei flussi turistici che vertono sui battelli di linea che trasportano i turisti nell AMP Portofino. Sono stati richiesti ufficialmente i dati alle cooperative che gestiscono il servizio a seconda del porto di partenza (Camogli, Santa Margherita Ligure, Genova, Imperia, La Spezia), ma purtroppo la richiesta non ha avuto riscontro positivo. Il numero dei passeggeri per il 2007 viene pertanto riportato in percentuale (figura 3) tenendo conto: della portata massima delle imbarcazioni adibite al trasporto del numero reale dei passeggeri registrati nei giorni di monitoraggio dei dati forniti dalle cooperative negli anni precedenti 6

8 % Camogli S.Margherita Genova porti di partenza Figura 3 Traffico turistico in AMP da parte dei fruitori dei battelli nel 2007 espresso in percentuale Per ciò che riguarda il 2007 occorre sottolineare che, a differenza degli anni precedenti, sono stati presi in considerazione esclusivamente i porti di Camogli, Santa Margherita Ligure e Genova dal momento che le partenze effettuate dagli altri due porti (La Spezia e Imperia) si possono considerare trascurabili come apporto turistico. La percentuale più elevata di turisti, come nel 2006, deriva dal porto di Santa Margherita Ligure, probabilmente anche in relazione ad una maggior accessibilità rispetto al porticciolo di Camogli, oltre alle maggiori dimensioni dell area. 7

9 Nautica da diporto In Italia la nautica da diporto rappresenta sempre più un attività in grado di determinare un indotto economico piuttosto elevato. Infatti, come attestato dai dati riportati nell ultima analisi di mercato effettuata da U.C.I.N.A. (2006), negli ultimi anni la nautica risulta essere il comparto economico che nel complesso ha la più alta capacità di attivazione e di conseguenza è il settore che genera più ricchezza per il cluster marittimo. Secondo quello che è il rapporto annuale sulla situazione sociale del paese relativo al 2006, il sistema marittimo italiano, con 36,5 miliardi di euro di beni e servizi prodotti, al netto delle importazioni, contribuisce alla formazione del 2,7% del PIL nazionale (nel 2000 l incidenza era del 2,3%) e coinvolge l 1,6% dell occupazione totale. Ormai da tempo, il mare genera valore ed è divenuto anche in Italia il fattore comune di un sistema complesso di imprese, di reti e servizi per la logistica e di capitale umano. Non appare azzardato affermare che il sistema marittimo nazionale ha seguito negli ultimi anni un percorso anticiclico rispetto al rallentamento complessivo dell economia italiana (U.C.I.N.A. 2006). In questo contesto, la Liguria gode del primato per il numero di posti barca che, alla fine del 2005, hanno mostrato un aumento del 6% rispetto al 2004, registrando un numero pari a (il 18 % della disponibilità nazionale). Nel 2006, non risulta disponibile il numero di posti barca in Liguria e Sicilia, pertanto i valori sono stati stimati elaborando il dato a partire dall aumento del numero di posti registrato nel 2006 a livello nazionale (U.C.I.N.A., 2007). Il grafico in figura 4 riporta in percentuale il risultato dell elaborazione. Figura 4: Numero dei posti barca in Italia alla fine del 2006 Considerando poi la sola zona del Levante genovese gli ormeggi rilevati tra Genova e Sestri Levante sono stati (U.C.I.N.A., 2006); il monitoraggio di tale attività risulta pertanto importante tenendo conto dell indotto economico che viene a crearsi in tutta l area interessata ed in particolare in un Area 8

10 Marina Protetta sul cui territorio insistono diverse attività con le quali la nautica può entrare in conflitto; I problemi perciò di gestione non risultano facilmente risolvibili, soprattutto in relazione ad una complessa realtà locale e alla presenza di comunità biologiche di elevata qualità in gran parte ritenute prioritarie dall UE. Per risolvere il problema di gestione della nautica da diporto nell AMP Portofino, dal 2003 sono stati adottati monitoraggi ad hoc, all inizio valutando parametri quantitativi e di distribuzione, in seguito approfondendo sempre più gli aspetti qualitativi legati agli impatti ambientali provocati. In particolare tra il 2006 e il 2007 sono proseguiti gli studi di monitoraggio iniziati nel 2003, al fine di avere un quadro completo sulla nautica da diporto e sull eventuale relativo impatto nell AMP Portofino. Nel 2006 è stato effettuato un monitoraggio delle unità navali all ormeggio e all ancora in AMP con osservazioni effettuate da battello di linea (partenza dal porto di Santa Margherita Ligure e arrivo a Camogli con scalo nella baia di San Fruttuoso). Nel 2007 si è cercato di ampliare le informazioni a nostra disposizione effettuando, oltre ai programmi di monitoraggio dell anno precedente, anche altre attività quali: caratterizzazione delle unità navali nei principali porti e porticcioli nelle vicinanze dell AMP di Portofino; interviste ai diportisti tramite compilazione di questionari; monitoraggio degli orari di entrata e uscita delle unità navali (pesca sportiva, pesca professionale, imbarcazioni sub, diportisti nautici generici) dai tre porti dell AMP (Camogli, Portofino, Santa Margherita Ligure); valutazione dell indice di turn over delle unità navali nelle due zone C. Per ognuna di queste attività sono stati effettuati disegni e frequenze di campionamento diverse. Particolarmente importante, nello svolgimento dell attività di ricerca, è stato il coinvolgimento degli studenti del corso di Laurea in Scienze Ambientali dell Università degli Studi di Genova nell ambito delle collaborazioni tra il Corso di Laurea e l AMP Portofino. Lo studio è stato inoltre svolto in collaborazione con i servizi per il trasporto marittimo operanti sul territorio: i Battellieri del Golfo Paradiso e i Trasporti Marittimi Tigullio. Caratterizzazione delle unità navali nei principali porti e porticcioli nelle vicinanze dell AMP Portofino Per avere una visione generale del bacino di utenza della nautica che gravita nell AMP Portofino e nelle zone limitrofe si è cercato di analizzare la situazione dei principali porti e porticcioli nelle vicinanze dell AMP. I porti presi in esame sono stati: 9

11 Genova ( Molo Giano, Darsena, Pegli) Camogli Portofino Santa Margherita Ligure Rapallo Chiavari Lavagna In seguito a normative sempre più restrittive in ambito delle emissioni gassose e acustiche (Direttiva 2003/44/CE), e in seguito al primo tavolo tecnico per la nautica sostenibile (Salone nautico di Genova, 2006), per la caratterizzazione delle unità navali, è stata elaborata una scheda in cui sono state riportate, oltre alle caratteristiche principali del porto, il dettaglio delle unità navali presenti al suo interno. Per la caratterizzazione delle barche (allegato 3) sono stati considerati una serie di parametri, quali: natanti (unità navali di lft < 10 m) e imbarcazioni (unità navali di lft 10 m e < 24 m) tipologia dell unità navale (secondo la classificazione effettuata dall U.C.I.N.A.) tipologia dell ancora presenza o meno di verricello salpa ancora materiale di costruzione dello scafo (legno, vetroresina, leghe metalliche, gommone) eventuale presenza di dispositivi ausiliari a risparmio energetico (pannelli solari, energia eolica pulita ecc.) Le caratterizzazioni sono state effettuate in giorni infrasettimanali e, per ogni porto, sono state campionate imbarcazioni scelte in modalità random. Di seguito si riporta la tabella 4 indicante la classificazione delle unità navali effettuata da U.C.I.N.A. e modificata ai fini dello studio da realizzare: 10

12 TIPOLOGIA UNITA' NAVALE CODICE unità aperte a motore fuoribordo 1 unità aperte a motore entrobordo 2 unità aperte a motore entrofuoribordo 3 gommoni 4 gommoni con carena rigida 5 canoe e natanti sportivi 6 natanti a remi 7 semicabinati fuoribordo 8 semicabinati entrobordo 9 semicabinati entrofuoribordo 10 cabinati fuoribordo 11 cabinati entrobordo 12 cabinati entrofuoribordo 13 unità veliche aperte a chiglia fissa 14 catamarani e trimarani aperti 15 tavole a vela 16 cabinati a vela fuoribordo 17 cabinati a vela entrobordo 18 cabinati a vela entrofuoribordo 19 catamarani e trimarani cabinati 20 Tabella 4: Classificazione delle unità navali di Ucina (Ucina 2006 modificata) In tabella 4, a ciascuna tipologia di unità navale è stato attribuito un codice (da 1 a 20) esclusivamente di ausilio agli operatori in fase di caratterizzazione. Sono state inoltre prese in esame le tipologie base di ancora delle unità navali maggiormente utilizzate dai fruitori della nautica minore (natanti e imbarcazioni) (tabella 5). TIPOLOGIA DI ANCORE Ammiragliato Cqr Danforth Ombrello Hall Bruce Altro CODICE A B C D E F G Tabella 5: Modelli di ancore considerate nella caratterizzazione delle unità della nautica minore 11

13 Anche in questo caso le ancore sono state indicate con dei codici (in ordine alfabetico) per semplificare il lavoro degli operatori. L elaborazione delle schede dei porti è stata integrata da una serie di informazioni ottenute con la collaborazione dei diversi uffici del demanio marittimo, delle diverse marine, da informazioni prese da siti internet e da indagini giornalistiche. Le schede dovranno essere continuamente aggiornate, nei prossimi anni, in seguito a rinnovamenti di porti già esistenti e costruzione di nuovi. Di seguito vengono riportate le schede dei singoli porti. PORTO di GENOVA Il porto di Genova è, in termini di merci manipolate e di ampiezza, il maggiore porto commerciale e passeggeri italiano e, insieme a quello francese di Marsiglia-Fos, il più importante del mar Mediterraneo. Situato geograficamente nella parte più protetta del Mar Ligure (sulle coordinate 44 24' N 8 54' E), lo scalo genovese occupa circa cinquecento ettari di superficie a terra e altrettanti sullo specchio acqueo. Le opere marittime su cui si basa si estendono per 47 km di lunghezza (30 km per i soli pontili operativi); la profondità dei fondali varia dai 9 ai 15 metri con punte di 50 m. Si sviluppa, partendo da levante verso ponente, dal bacino delle Grazie (l'area ove sorgono i cantieri e le officine delle riparazioni navali), poco distante dal quartiere fieristico della Foce e dal porticciolo turistico Duca degli Abruzzi, fino ai moderni terminal per la movimentazione delle merci varie poco discosti dalla Lanterna. Lo scalo ha il suo naturale completamento nel porto petroli di Multedo, vicino a Pegli, e nel terminal container di Voltri. Nel tratto di costa fra Cornigliano e Sestri Ponente alcuni moli sono riservati ai cantieri di costruzioni di nuove imbarcazioni della Fincantieri (figura 5). Figura 5: immagine schematica del porto di Genova 12

14 Oltre al ruolo commerciale il porto di Genova fornisce un elevato numero di posti barca per il diporto nautico e numerosi sono i progetti di ampliamento al fine di poter soddisfare le numerose richieste dei diportisti. Da questo punto di vista il porto di Genova può essere suddiviso in: Genova Pegli Castelluccio; Genova Aeroporto (Sestri Ponente); Genova M. Porto Antico; Genova M. Molo Vecchio; Genova Duca degli Abruzzi; Genova Fiera Genova Pegli (Castelluccio) e Genova Sestri Ponente, le informazioni a nostra disposizione sono abbastanza scarse, e ciò è dovuto, principalmente, alla scarsa collaborazione dei gestori di tali marinerie. Dalle nostre ricerche è stato comunque possibile risalire al totale dei posti barca, tenendo conto che entrambi i siti considerati, hanno subito recenti modificazioni e ampliamenti. Per quanto concerne il porticciolo di Pegli, si è riscontrato un totale di circa 901 posti barca (tabella 5) da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT Tabella 5: numero posti barca, in base alla lunghezza dello scafo, Genova Pegli L'approdo di Sestri, invece, si trova nella parte di ponente del porto di Genova, a poche centinaia di metri dall'aeroporto; sono presenti numerosi pontili gestiti da diverse società e da svariati cantieri che offrono una completa assistenza nautica. Per Genova Sestri Ponente si è rilevato un totale di 734 posti barca disponibili (tabella 6); bisogna però tenere presente che tale porto è in fase avanzata di costruzione per la formazione di "Marina Genova Aeroporto", un marina privato che comprenderà oltre 500 posti barca per imbarcazioni fino a 90 m di lunghezza; disporrà di tutti i più moderni sistemi di servizi per imbarcazioni e navi a vela anche di grandi dimensioni con fondali profondi fino a m 15. da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT Tabella 6: numero posti barca, in base alla lunghezza dello scafo, Genova Sestri Ponente 13

15 Dalla caratterizzazione delle unità navali dei due approdi, si evidenziano le tipologie che sono presenti con percentuali maggiori sono i cabinati entrobordo a vela e motore rispettivamente 35% e 32% (figura 6). Figura 6: tipologie unità navali (secondo classificazione U.C.I.N.A.) negli approdi di Genova Pegli e Sestri Ponente Per quanto riguarda la caratterizzazione delle ancore, le tipologie maggiormente presenti risultano: Danforth (42%), Bruce (33%) e Cqr o Delta (23%) (figura 7). Figura 7: tipologia ancore monitorate negli approdi di Genova Pegli e Sestri ponente Per quanto riguarda la tipologia dello scafo, per entrambe le marine, sono presenti unità quasi esclusivamente in vetroresina o classificate come gommoni; questo perché, nella maggior parte dei casi, si tratta di unità di recente costruzione. 14

16 Genova Marina Porto Antico (44 24',60 N; 08 55',55 E), è una marina nuova, inserita nel porto vecchio di Genova, in grado di assicurare tutti i più moderni servizi, sia all'ormeggio che a terra. La struttura comprende un molo principale che dall'estremità di Ponte Morosini si protende verso il centro del Porto Antico di Genova; da questo molo se ne dipartono quattro più piccoli. Inoltre sono presenti altri pontili affiancati ai moli storici esistenti e lungo il perimetro a mare dei nuovi edifici di Ponte Calvi e Ponte Morosini che completano la marina. Caratteristiche principali: orario di accesso: continuo; seguire il canale di accesso destinato alle imbarcazioni da diporto (velocità massima 6 nodi) pericoli: intenso traffico commerciale all'interno del porto vecchio di Genova fondo marino: sabbioso; fondali: in banchina da 4,5 a 7 m radio: vhf canale 74 telefono: Marina Porto Antico tel ( divieti: è vietata la navigazione da diporto fuori dal canale di accesso posti barca: 242 (tabella 7) da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT Tabella 7: numero posti barca, in base alla lunghezza dello scafo, Genova Marina Porto Antico Dalla caratterizzazione delle unità navali a Genova Marina Porto Antico i cabinati entrobordo sono in percentuale maggiore rispetto alle altre tipologie di unità navali, quelli a vela (56%) prevalgono su le tipologie a motore (13%) (figura 8) 15

17 Figura 8: tipologie unità navali (secondo classificazione U.C.I.N.A.) negli approdi di Genova Marina Porto Antico. Per quanto riguarda il monitoraggio delle ancore, le tipologie maggiormente presenti risultano la Danforth (38%), Bruce e Cqr o Delta (30% ciascuna) (figura 9). Figura 9: tipologia ancore monitorate negli approdi di Genova Marina Porto Antico. La tipologia di scafo maggiormente presente risulta essere in vetroresina, anche se si evidenzia una piccola percentuale di unità navali con scafo in legno (2%). Genova Marina Molo Vecchio (44 24',58 N 08 55',53 E) si trova nel porto storico di Genova nell'area dell'expo adiacente ai Magazzini del Cotone; è composto da diverse banchine in grado di offrire ogni tipo di servizio al diportista più esigente. Caratteristiche principali: orario di accesso: continuo; si accede al marina attraverso un corridoio di 40 metri riservato alle imbarcazioni da diporto 16

18 fondo marino: fangoso fondali: in banchina da 6 a 11 m radio: vhf canale 71 telefono: Marina Molo Vecchio srl Calata Molo Vecchio Modulo 3 - Area Expo Genova tel fax divieti: velocità massima nel corridoio di accesso 6 nodi, nel marina 3 nodi posti barca: 190 (tabella 8) da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT Tabella 8: numero posti barca, in base alla lunghezza dello scafo, Genova Marina Molo vecchio Genova Duca degli Abruzzi (44 23',87 N; 08 55',63 E), è situato sul lato NE dell'avamporto di Genova, ed è composto da una darsena e da alcuni pontili. Caratteristiche principali: orario di accesso: continuo; le unità da diporto in entrata ed in uscita devono servirsi esclusivamente della bocca di levante, transitando nello specchio acqueo compreso tra la costa e la congiungente il punto situato a meno di 40 m a Sud del fanale verde, sulla testata del nuovo molo di sottoflutto, a dritta entrando, ed il punto a 300 m al traverso di Punta Vagno fondo marino: generalmente buon tenitore fondali: in banchina da 4 a 15 m radio: Vhf canale (h. 07/19) telefono: Cantieri Porto di Genova: Yacht Club Italiano: Rowing Club Genovese: tel , Soc. Canottieri Elpis: tel Lega Navale Italiana: tel posti barca: 765 (tabella 9) da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT Tabella 9: numero posti barca, in base alla lunghezza dello scafo, Genova Duca degli Abruzzi 17

19 Le unità maggiormente presenti in questa marina risultano i cabinati entrobordo a vela (34%) e a motore (27%), seguiti da unità aperte a motore fuoribordo (13%) e dai semicabinati fuoribordo (10%) (figura 9) Figura 9: tipologie unità navali (secondo classificazione U.C.I.N.A.) negli approdi di Genova Duca degli Abruzzi. Per quanto riguarda le ancore le tipologie maggiormente monitorate risultano, come negli altri casi, Bruce (28%), Cqr o Delta (25%) e Danforth (15%) (figura 10) Figura 10: tipologia ancore monitorate negli approdi di Genova Duca degli Abruzzi. Per quanto riguarda la tipologia di scafo, più del 60% delle unità sono in vetroresina, seguite in piccola percentuale, da unità in legno e qualche gommone. 18

20 Marina Fiera di Genova (44 23',34 N 08 56',42 E), costruito soprattutto per ospitare, durante l'annuale salone, le imbarcazioni dei vari cantieri espositori, è gestito dalla MA.RI.NA Service Genova. L'approdo è costituito da una darsena banchinata per complessivi m protetta da due moli. Per le necessità della Fiera, gli utenti acquisiscono l'uso dell'ormeggio solo per 11 mesi, mentre per il 12 vengono spostati nell'ambito del Porto Mercantile per consentire l'uso per il Salone Nautico. Sono iniziati (2005) i lavori di ampliamento del marina, che si prolungheranno per i prossimi anni e porteranno ad avere circa 400 posti barca. Caratteristiche principali: orario di accesso: continuo fari e fanali: 1641 (E ) - fanale a luce fissa verde, 2 vert., portata 3 M sulla testata del molo Darsena Fiera fondo marino: fango fondali: in banchina da 4,5 a 8 m radio: Vhf canale 74 telefono: MA.RI.NA Service Genova fax posti barca: 254 (tabella 10) da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT Tabella 10: numero posti barca, in base alla lunghezza dello scafo, Genova Marina Fiera In conclusione possiamo affermare, che il porto di Genova offre circa 4000 posti barca totali per la nautica da diporto; tale numero incrementerà nei prossimi anni, per ampliamento di strutture già esistenti e costruzione di nuove, in seguito all elevata richiesta da parte dei diportisti. PORTO di CAMOGLI Il porto di Camogli è gestito dall'autorità Marittima, protetto da un molo esterno in direzione NW (figura 11). 19

21 Figura 11: Porticciolo di Camogli Caratteristiche principali: orario di accesso: continuo, nella manovra di entrata bisogna tenersi a non meno di 50 m dalla testata del molo di sopraflutto per la presenza di rocce affioranti pericoli: occorre prestare attenzione agli scogli affioranti all'ingresso del porto e lungo la banchina di sopraflutto fondo marino: fangoso e pietroso fondali: in banchina da 0,60 a 1,50 m radio: vhf canale 16 venti: scirocco predominante; in inverno frequenti tramontana e grecale posti barca: 290 di cui 5 per il transito di lunghezza massima 10 m (tabella 11)) da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT Tabella 11: numero posti barca, in base alla lunghezza dello scafo, Camogli Dalla caratterizzazione delle unità navali il porto di Camogli (figura 12) si evince che la maggior parte dei mezzi nautici è caratterizzata dalla presenza di piccoli natanti aperti a motore entrobordo o fuoribordo (comprendenti anche gozzi di diverse dimensioni). Per la maggior parte di essi non è stato possibile vedere la tipologia di ancora (figura 13), perché date le piccole dimensioni, le ancore 20

22 vengono alloggiate all interno di un cassone dell unità e calate a mare tramite cima, senza la presenza di un vericello, e quindi non visibili quando l unità è stazionante in porto. Per le ancore che si è riusciti a monitorare, sono state riscontrate solo tre tipologie ovvero la Bruce (10%), la Cqr o Delta e Danforth (5%). Figura 12: tipologie unità navali (secondo classificazione U.C.I.N.A.) nel porto di Camogli. Figura 13: tipologia ancore monitorate nel porto di Camogli Per quanto riguarda la tipologia dello scafo, Camogli presenta unità prettamente in legno, vetroresina oppure unità classificate come gommoni (figura 14). 21

23 Figura 14: tipologia scafo monitorate nel porto di Camogli PORTO di PORTOFINO Il porticciolo di Portofino (44 18,18 N; 09 12, 83 E) è totalmente banchinato, ad eccezione dei due ormeggi di Baia cannone, e si trova in corrispondenza del primo borgo ligure nel Golfo del Tigullio, sfruttando un'insenatura della costa, all'interno dell'area Marina Protetta. Navigazione e ancoraggio sono pertanto regolati dalle prescrizioni dell'area protetta (figura 15) Figura 15: Immagine schematica del porto di Portofino Caratteristiche principali: pericoli: Porre attenzione a due secche con scogli affioranti, una a pelo d acqua antistante il caseggiato del Locale Ufficio Marittimo, l altra (0,5 m) a dritta del distributore di carburante 22

24 accesso: Aspettare all imboccatura del porto, contattare il servizio porto sul VHF, canale 12; Rispettare la velocità inferiore ai tre nodi e lasciare la precedenza alle imbarcazioni in uscita fondo marino: fangoso buon tenitore; in banchina da 1,4 a 4 - ai gavitelli da 1 a 1,7 - in porto da 0,5 a 16 M radio: VHF-Canale 12 rade sicure più vicine: Santa Margherita Ligure e Rapallo posti barca: 270 di cui 16 gestiti dalla Marina di Portofino (tabella 12) da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT Tabella 12: numero posti barca, in base alla lunghezza dello scafo, Portofino La banchina di transito, Molo Umberto I, si trova di fronte all imboccatura del porto e consente l ormeggio di imbarcazioni fino a 40 metri (superiori a 40 metri, con autorizzazione dell Ufficio Locale Marittimo), oltre a 8 gavitelli che permettono l ormeggio senza dare fondo per unità fino a 18 metri. Baia Cannone dispone di due ormeggi senza fornitura di servizi per mega-yachts. Dalla caratterizzazione delle unità navali, il porto di Portofino comprende si osserva che il maggior numero di mezzi nautici sono rappresentati da unità aperte a motore entrobordo (40%) e un 14% da unità aperte a motore fuoribordo (entrambe le tipologie comprendenti numerosi gozzi in legno); in buona percentuale anche i cabinati a vela e motore entrobordo (rispettivamente l 11% e il 19%) (figura 16). Figura 16: tipologie unità navali (secondo classificazione U.C.I.N.A.) nel porto di Portofino. 23

25 Per quanto riguarda le tipologie di ancore monitorate nel porticciolo di Portofino la tipologia più presente risulta essere la Bruce (57%) e in numero inferiore troviamo la Cqr o Delta (13%), Hall (8%) e Ombrello (1%). Per il 21% di unità navali non è stato possibile valutare la tipologia di ancora perché non presente o non visibile (figura 17). Figura 17: tipologia ancore monitorate nel porto di Portofino Per quanto riguarda la tipologia dello scafo, Portofino presenta unità in vetroresina (52%) ed un alto numero di unità in legno (40%) comprendenti i numerosi e tipici gozzi presenti in tale porticciolo. In piccola percentuale (8%) sono presenti anche unità classificate come gommoni (figura 18). Figura 18: tipologia scafo monitorate nel porto di Portofino 24

26 PORTO di SANTA MARGHERITA LIGURE Il porto di Santa Margherita Ligure (44 19',86 N; 09 13',02 E) è fatto a forma di ferro di cavallo ed è protetto da un molo foraneo che si protende verso NE; internamente è formato da sei banchine di varia lunghezza dalle quali si dipartono 8 pontili galleggianti gestiti da privati (figura 19) Figura 19: porto Santa Margherita Ligure Caratteristiche principali: pericoli: fastidiosa risacca con venti da S-SW orario di accesso: continuo fondo marino: fangoso; fondale in banchina da 2 a 11 m radio: Vhf canale (01/10-31/05 dalle 07 alle 20; 01/06-30/09 dalle 07 alle 24) rade sicure più vicine: rada di Paraggi ancoraggio consentito limitatamente al periodo compreso tra il 1 ottobre e il 30 aprile posti barca: 350 (tabella 13) da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT Tabella 13: numero posti barca, in base alla lunghezza dello scafo, Santa Margherita Ligure 25

27 Il maggior numero di unità navali nel porto di S. Margherita Ligure è rappresentato da cabinati a motore entrobordo (33%), mentre i cabinati a vela e semicabinati entrobordo rappresentano rispettivamente l 8% e il 10%. In alta percentuale ritroviamo anche le unità aperte a motore fuoribordo (19%) ed entrobordo (14%) (figura 20). Figura 20: tipologie unità navali (secondo classificazione U.C.I.N.A.) nel porto di Santa Margherita Ligure Per la maggior parte dei mezzi nautici è stato possibile valutare la tipologia di ancora. Per il 65% delle unità campionate si è rilevata la tipologia Bruce, in quantità inferire ritroviamo la Danforth (16%) e Cqr o Delta (3%). Per un 13% delle unità è stato impossibile valutare la tipologia di ancora perché non visibile o non presente sul mezzo nautico (figura 21). Figura 21: tipologia ancore monitorate nel porto di Santa Margherita Ligure 26

28 Per quanto riguarda la tipologia dello scafo, Santa Margherita Ligure presenta unità prettamente in vetroresina; in percentuali più basse sono state monitorate unità in legno oppure unità classificate come gommoni (figura 22). Figura 22: tipologia scafo monitorate nel porto di Santa Margherita Ligure PORTO di RAPALLO Il porto pubblico di Rapallo è delimitato dal molo Langano (molo di sottoflutto), in comune con il porto turistico, e da un pennello situato nei pressi della foce del torrente Boate. All'interno vi sono 5 pontili galleggianti. Ed è accessibile solo a piccole imbarcazioni. Il porto Carlo Riva, primo porticciolo turistico costruito in Italia, è situato immediatamente dopo il porto comunale e permette l accesso ad imbarcazioni di più grandi dimensioni (figura 23). Figura 23: Rapallo porto pubblico e Carlo Riva 27

29 Caratteristiche principali dei due porti: orario di accesso: continuo fondo marino: fangoso radio: Vhf canale 16 venti: in genere molto forti: violento lo scirocco invernale rade sicure più vicine: S. Michele di Pagana posti barca: circa 500 per il porto comunale e circa 400 per Carlo Riva (tabella 14e 15) da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT Tabella 14: numero posti barca, in base alla lunghezza dello scafo, Rapallo Comune da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT Tabella 15: numero posti barca, in base alla lunghezza dello scafo, Rapallo Carlo Riva La maggior parte dei mezzi nautici nei porti di Rapallo è caratterizzata da cabinati entrobordo a motore e a vela, rispettivamente il 52% e il 25%. In percentuale minore (9%) ritroviamo la tipologia delle unità aperte a motore fuoribordo (figura 24). Figura 24: tipologie unità navali (secondo classificazione U.C.I.N.A.) nel porto di Rapallo 28

30 La tipologia di ancora maggiormente presente risulta la Bruce (57%), seguita dalla Danforth (16%) e Cqr o Delta (13%) (figura 25). Figura 25: tipologia ancore monitorate nel porto di Rapallo Per quanto riguarda la tipologia dello scafo, nei porti di Rapallo si osservano unità prettamente in vetroresina oppure unità in legno (figura 26). Figura 26: tipologia scafo monitorate nel porto di Rapallo PORTO di CHIAVARI Il porto di Chiavari è costituito da un molo di sopraflutto a gomito, banchinato fino all imboccatura, e da un molo sottoflutto diretto per Sud Ovest. Il molo di sottoflutto e la banchina Nord sono muniti di 29

31 pontili. La banchina Sud è riservata ai pescatori e al transito, mentre la sottobanchina a sinistra, in testa al molo di entrata, è riservata al transito dei traghetti turistici (figura 27) Figura 27: porto di Chiavari La sede degli uffici è presso la Torre, ben visibile in testa alla banchina Ovest, dove sono ospitati gli Ormeggiatori (Cala Nostromo), gli Uffici Amministrativi, l Osservatorio Navimeteo. Caratteristiche principali: orario di accesso: continuo posizione: Lat N; Long E fondo marino: sabbia, mt 2,5 in prossimità dell imbocco del canale di accesso rade in vicinanza: le rade sicure più vicine al porto sono a ridosso del promontorio di Portofino, a 4,5 miglia verso Ovest, e a Sestri Levante, verso Est posti barca: 565 (tabella 16) da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT Tabella 16: numero posti barca, in base alla lunghezza dello scafo, Chiavari A terra sono disponibili 215 stalli per piccole imbarcazioni. Il molo di transito può ospitare fino a 35 imbarcazioni, con 12 ormeggi attrezzati. Nel porto di Chiavari le unità navali maggiormente campionate risultano i cabinati entrobordo a motore (25%) seguiti subito dopo dai cabinati a vela entrobordo (24%); in percentuale ancora elevata riscontriamo anche le unità aperte a motore fuoribordo (17%) (figura 28). 30

32 Figura 28: tipologie unità navali (secondo classificazione U.C.I.N.A.) nel porto di Chiavari Per la maggior parte dei mezzi nautici del porto di Chiavari è stato possibile riscontrare la tipologia di ancora. L ancora maggiormente campionata risulta essere la Bruce (40%), seguita dalla Danforth (24%) (figura 29). Per il 28% delle unità caratterizzate non è stato possibile campionare la tipologia di ancora, perché l unità navale era in posizione tale da non riuscire a vedere l ancora o, nelle piccole unità, l ancora non era proprio presente. Figura 29: tipologia ancore monitorate nel porto di Chiavari Per quanto riguarda la tipologia dello scafo, Chiavari presenta unità prettamente in vetroresina, in minori percentuali sono state riscontrate unità in legno o classificate come gommoni (figura 30). 31

33 Figura 30: tipologia scafo monitorate nel porto di Chiavari PORTO di LAVAGNA Il porto di Lavagna (44 18',25 N; 09 20',52 E) a gestione privata, si trova 1 Km a SE di Chiavari, ed è costituito da un molo foraneo di circa 1 Km e da un molo di sottoflutto. Nel suo interno sono sistemati diversi pontili (figura 31). Figura 31: porto di Lavagna Caratteristiche principali: pericoli: ingresso in porto difficoltoso con vento di libeccio oltre forza 5; scogliera sommersa nei pressi della testata del molo foraneo orario di accesso: continuo; mantenersi a non meno di 60 m dal fanale posto sulla testata del molo foraneo per evitare la scogliera sommersa e mantenere una velocità non superiore a 3 nodi 32

34 fondo marino: sabbia (buon tenitore), in banchina da 2,30 a 5,90 m radio: vhf canale 09/16; C.B. canale 31 divieti: vietato dar fondo all'ancora e superare la velocità di 3 nodi in tutto il porto rade sicure più vicine: Sestri Levante posti barca: 1400, di cui 140 per il transito (tabella 17) da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT Tabella 17: numero posti barca, in base alla lunghezza dello scafo, Lavagna La maggior parte dei mezzi nautici del porto di Lavagna è caratterizzata dalla presenza di cabinati (a motore il 43%, a vela il 19%) e semicabinati entrobordo (17%) (figura 32). Figura 32: tipologie unità navali (secondo classificazione U.C.I.N.A.) nel porto di Lavagna. Le ancore maggiormente campionate risultano la Bruse (41%), Cqr o Delta (24%), Danforth (16%); per un 16% di unità non è stato possibile valutare la tipologia di ancora (figura 33). 33

35 Figura 33: tipologia ancore monitorate nel porto di Lavagna Per quanto riguarda la tipologia dello scafo, Lavagna presenta unità prettamente in vetroresina, e solo in piccola percentuale unità in legno, leghe metalliche e unità classificate come gommoni (figura 34). Figura 34: tipologia scafo monitorate nel porto di Lavagna In sintesi, possiamo affermare, che i porti e porticcioli nelle vicinanze dell AMP di Portofino da Genova a Lavagna possono ospitare circa 7000 unità da diporto (tabella 18 e 19); tale valore ci fornisce un indicazione sul numero dei potenziali utenti che possono giungere in AMP. 34

36 da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT GE-Pegli (Castelluccio) GE-Sestri P. (Aereoporto) GE Marina Porto Antico GE Marina Molo Vecchio GE Duca degli Abruzzi GE Marina Fiera totale Tabella 18: totale posti barca porto di Genova da 6 e 10m da 10 e 18m da 18 a 35m vela motore vela motore vela motore TOT Camogli Portofino Santa Margherita Rapallo Carlo Riva Rapallo Comune Chiavari Lavagna totale Tabella 19: totale posti barca porti del levante (da Camogli a Lavagna) Come già detto tale numero incrementerà nei prossimi anni e in particolare aumenterà la disponibilità di posti per imbarcazioni di maggiori dimensioni; infatti, in seguito alla costruzione di marina Genova Aeroporto si avranno a disposizione circa 500 nuovi posti barca di cui 100 per navi da 30 a 90 metri. Monitoraggio delle barche in entrata e uscita dai tre porti dell AMP di Portofino (Camogli, Portofino, Santa Margherita Ligure) Questa attività ha permesso di monitorare, nelle diverse ore della giornata, le tipologie di unità navali in uscita dai tre porti dell Area Marina: Camogli, Portofino, Santa Margherita Ligure. Il monitoraggio è stato svolto nei mesi di luglio, agosto e settembre durante giorni infrasettimanali e festivi dalle ore 8.00 del mattino sino alle di sera circa. Per meglio individuare la provenienza e la direzione delle barche nei tre porti dell AMP è stato necessario il lavoro, simultaneo, di due operatori posizionati in stazioni opportune dalle quali i porti risultassero facilmente visibili. Ogni operatore ha avuto a disposizione una scheda (allegato 7) dove poter registrare ora, provenienza, direzione e categoria (sub, nautica, pesca sportiva, pesca professionale) delle unità navali monitorate. Di seguito si riportano in dettaglio il flusso dei mezzi nautici in entrata ed uscita nei vari porticcioli. 35

37 Camogli Luglio - Situazione in uscita in giornata infrasettimanale. Circa il 55% delle unità monitorate non sono dirette in AMP, mentre il 45% sono dirette verso l AMP; il flusso nelle diverse ore della giornata è riportato in figura 35 e 36. Figura 35: flusso e categoria utenti in uscita dal porto di Camogli e diretti in AMP Portofino Figura 36: flusso e categoria utenti in uscita dal porto di Camogli e non diretti in AMP Portofino I mezzi nautici, sono stati suddivisi a seconda della tipologa di utente per valutare nel dettaglio il flusso delle diverse categorie. La maggior parte di utenti uscenti dal porto sono diportisti, in prima mattinata è stata monitorata un unità appartenente alla categoria della pesca professionale diretta in AMP, mentre alle è stata monitorata un unità di subacquei, in questo caso non diretta verso l AMP. 36

38 Luglio - Situazione in uscita in giornata festiva. Nel week end, le unità dirette in AMP aumentano e rappresentano il 66% del totale (contro il 34% di quelle non dirette in AMP) distribuite nelle diverse categorie e nelle ore della giornata (figura37 e 38). Figura 37: flusso e categoria utenti in uscita dal porto di Camogli e diretti in AMP Portofino Figura 38: flusso e categoria utenti in uscita dal porto di Camogli e non diretti in AMP Portofino Anche in questo caso la categoria maggiormente monitorata risulta essere quella del diporto nautico; nelle prime ore della giornata sono state monitorate anche tre unità di subacquei e un unità di pescatori sportivi in direzione dell AMP. Agosto - Situazione in uscita in giornata infrasettimanale. Durante un giorno infrasettimanale il 56% delle unità monitorate non risultano dirette in AMP, contro il 44% invece dirette verso Portofino; il flusso e la tipologia di unità uscenti è rappresentata nelle figure 39 e

39 Figura 39: flusso e categoria utenti in uscita dal porto di Camogli e diretti in AMP Portofino Figura 40: flusso e categoria utenti in uscita dal porto di Camogli e non diretti in AMP Portofino Nelle prime ore della giornata sono state monitorate tre unità facenti parte della categoria della pesca professionale non dirette però in AMP; mentre alle ore e alle ore sono state monitorate due unità dirette verso l Area Marina rispettivamente adibite alla pesca sportiva e alla subacquea. Agosto - Situazione in uscita in giornata festiva. Nel week end si è osservato che il 66% delle unità uscenti dal porto di Camogli vanno in direzione dell AMP contro il 34% si dirige in direzione opposta (figura 41 e 42). 38

40 Figura 41: flusso e categoria utenti in uscita dal porto di Camogli e diretti in AMP Portofino Figura 42: flusso e categoria utenti in uscita dal porto di Camogli e non diretti in AMP Portofino Anche in questo caso la categoria maggiormente osservata risulta quella della nautica, e rappresenta l unica tipologia monitorata per l unità non dirette in AMP. Per quanto riguarda i mezzi diretti in AMP, oltre alla nautica da diporto, tra le 8.00 e le sono state monitorate due unità di subacquei. Settembre - Situazione in uscita in giornata infrasettimanale. Nel giorno infrasettimanale monitorato, è stata riscontrata una percentuale del 58% di unità dirette in AMP ed un 42% in direzione opposta, distribuite nell arco della giornata come riportato nella figura 43 e

41 Figura 43: flusso e categoria utenti in uscita dal porto di Camogli e diretti in AMP Portofino Figura 44: flusso e categoria utenti in uscita dal porto di Camogli e non diretti in AMP Portofino In questo caso le unità monitorate, sia dirette verso est che ovest, fanno tutte parte della categoria del diporto nautico. Settembre - Situazione in uscita in giornata festiva. Durante il week end, l 82% delle unità uscenti da Camogli si dirigono verso l AMP, il restante 18% si dirige verso ovest (figura 45 e 46). 40

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