IL PROGETTO DI CONSERVAZIONE DEL GRIFONE SULLE ALPI ORIENTALI

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1 IL PROGETTO DI CONSERVAZIONE DEL GRIFONE SULLE ALPI ORIENTALI Il grifone (Gyps fulvus) un tempo era presente in tutto il bacino del Mediterraneo e in vari settori delle Alpi e dell Europa centrale. Spostamenti stagionali determinavano inoltre la comparsa di centinaia di esemplari, provenienti dall Europa meridionale, sulle Alpi e nei territori limitrofi. Il marcato declino della specie negli ultimi 150 anni ne ha notevolmente ridotto l areale di distribuzione fino ad arrivare alla scomparsa dall Europa centrale. In Italia è rimasto come nidificante esclusivamente in Sardegna ed ha continuato a comparire in numero limitato nel periodo estivo sulle Alpi orientali. Il grifone nidificava probabilmente in Friuli fino all inizio del XX secolo. Ora, le colonie più vicine sono quelle ubicate sulle isole del Golfo del Quarnero (Croazia) per un totale di 120 coppie. L obiettivo di contrastare il declino della specie ha portato a un progetto di Conservazione attuato nella Riserva Naturale del Lago di Cornino in comune di Forgaria nel Friuli (UD). L iniziativa è finanziata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e si propone di reintrodurre il grifone, come specie nidificante, sulle Alpi orientali. 1

2 Sono stati liberati dal 1992, circa 70 grifoni provenienti principalmente dalla Spagna. Nei periodi successivi grifoni sono scomparsi o si sono allontanati dall area. Le perdite sono state bilanciate dall arrivo d individui da altre aree e dalle successive nascite. La colonia conta un numero minimo di 80 soggetti in inverno e durante l estate poiché è proprio durante il periodo estivo che la disponibilità di cibo è maggiore. Risulta pertanto necessario integrare le risorse trofiche con un carnaio rifornito con una quantità annua di tonnellate di carne. Viene utilizzato un unico punto di alimentazione rifornito con carcasse di animali domestici e selvatici. Le carcasse di animali domestici sono fornite in forma gratuita dai vicini allevamenti, mentre la fauna selvatica (20-30% del totale, in gran parte caprioli, cervi e cinghiali) viene recuperata a seguito di incidenti stradali dal Corpo Forestale Regionale e dalla Polizia Provinciale. Questa popolazione ha un importanza strategica fondamentale per la tutela dell ultima colonia di grifoni della Croazia in quanto fornisce ulteriori risorse trofiche ed un punto di riferimento importante per quei soggetti che in estate frequentano l area alpina. Il numero di questi è aumentato nel tempo fino a raggiungere (in tutta la stagione estiva) oltre 100 individui negli ultimi anni. I grifoni arrivano sulle Alpi in maggio- giugno e frequentano, assieme a quelli della locale colonia, anche le Alpi slovene e austriache. Altri grifoni arrivano da Francia (17), Grecia (7), Spagna e Israele (3), Austria, Bulgaria e Ungheria (1). Le prime riproduzioni si sono registrate nel Al momento, sono presenti coppie con oltre una decina di giovani che si è involata negli ultimi anni (un massimo di 16 nel 2011, 74 involati dall avvio del progetto). Sono note 5-6 aree di nidificazione a 6-20 km dal punto di rilascio. Il progetto, oltre ad importanti finalità dal punto di vista scientifico e della Conservazione, prevede varie attività divulgative e legate alla fruizione naturalistica. 2

3 Introduzione La presenza storica del grifone in Europa centrale e sulle Alpi è documentata in varie aree, pur se con informazioni non sempre attendibili. Si può supporre che la specie fosse un tempo distribuita in diversi settori sulle Alpi meridionali, favorita da situazioni climatiche e trofiche adeguate. Le aree più importanti erano probabilmente le estremità occidentali e orientali dell arco alpino che, facevano parte di areali molto più vasti che si estendevano rispettivamente verso la Francia e i Balcani. Il grifone era considerato comune e nidificante sulle Alpi Giulie e Carniche ((UD) fino all inizio del XX secolo. Successivamente, ha continuato a comparire come estivante, da maggio a settembre, in una vasta area che interessa parte dell Austria (Salisburghese e Carinzia), della Slovenia e del Friuli, con soggetti provenienti in gran parte dalla Croazia. Questi regolari spostamenti stagionali rappresentano l ultima importante testimonianza di movimenti che in passato avevano una ben maggiore portata, interessando centinaia di avvoltoi di varie specie che si disperdevano su vaste aree delle Alpi e dell Europa centrale. Obiettivi e metodi L obiettivo di contrastare il declino del grifone e di reintrodurre la specie come nidificante sulle Alpi orientali, ha portato ad un progetto di Conservazione, proposto inizialmente dal noto ornitologo Fabio Perco. Per la realizzazione del progetto è stata costruita una voliera di acclimatazione che si trova a circa 80 m dal punto di alimentazione. Al fine di creare un nucleo di grifoni è stato seguito il metodo utilizzato per la prima volta nelle Cevennes in Francia che, consiste nel liberare in natura, almeno nei primi anni, soggetti adulti. I grifoni sono stati ottenuti dalla Spagna, dal WWF Austria, OGS e dal Parco Natura Viva di Bussolengo (VR). Sono stati inoltre utilizzati grifoni nati in cattività. 3

4 Tutti i soggetti liberati sono marcati con anelli metallici e plastici colorati e con la depigmentazione di uno o più gruppi di 3-6 remiganti e/o timoniere. I primi anni venivano applicate trasmittenti per il monitoraggio telemetrico ora, sono utilizzati trasmittenti GPS GSM satellitari. Risultati e conclusioni L insediamento di un nucleo di grifoni nell area Prealpina ha incontrato in principio alcune difficoltà legate a perdite (mortalità e allontanamenti) relativamente elevate; tale andamento è stato condizionato dall utilizzo iniziale di grifoni provenienti dalla cattività e da vari fattori di mortalità, elettrocuzione e strutture, presenti nella vicina pianura. 4

5 Dopo 2-3 anni, con l insediamento dei primi grifoni, le immissioni sono risultate molto più agevoli con un rapido adattamento degli uccelli all area. La colonia ha raggiunto i 40 individui nel 1998 ed è successivamente aumentata con le nidificazioni e l arrivo di grifoni da altre zone. La colonia e il punto di alimentazione, infatti, esercitano una notevole attrazione sui grifoni estivanti o in transito sulle Alpi. La maggior parte proviene dalla Croazia ma alcuni arrivano da Francia, Grecia, Spagna e Israele. Negli anni questi soggetti hanno imparato a conoscere l area ritornando con altri grifoni e i nuovi nati. Il numero di grifoni estivanti è pertanto rapidamente aumentato fino a superare i 100 individui. Si tratta per lo più di soggetti immaturi, ma compaiono anche molti adulti e verso la fine di agosto- settembre vari giovani dell anno giungono dalla Croazia. 5

6 Prima di questo progetto i grifoni rimanevano sulle Alpi dall inizio di maggio alla fine di settembre- inizio ottobre; attualmente il periodo di permanenza si è notevolmente allungato con arrivi dal mese di marzo e presenze fino a novembre e circa soggetti che rimangono anche durante l inverno. Alcuni si sono uniti stabilmente alla colonia e nidificano. Quelli che si allontanano si dirigono in autunno verso l Europa sudorientale, il Medio Oriente e a volte l Africa del nord. La colonia creata sulle Prealpi friulane ha una consistenza pari ad almeno 100 grifoni nel periodo invernale e nel periodo estivo. L area regolarmente frequentata è di circa 2000 kmq, con notevoli ampliamenti, nel periodo primaverile- estivo, verso le Alpi slovene e austriache. I risultati del progetto si possono ritenere positivi: la creazione di colonie nidificanti in Friuli, punto di riferimento fondamentale per i grifoni estivanti o in transito sulle Alpi, ha consentito di contrastare la progressiva contrazione numerica dei grifoni che durante l estate dai Balcani raggiungono le Alpi, mettendo a disposizione ulteriori risorse trofiche e aree sicure dove sostare. Nel contempo le numerose iniziative di sensibilizzazione e divulgazione hanno consentito di ridurre i potenziali pericoli sia per questa specie sia per i rapaci in generale, creando una situazione favorevole per la loro tutela. Inoltre la colonia friulana gioca un rilevante ruolo di collegamento tra le popolazioni dell Europa orientale e occidentale, che appare in aumento con un crescente arrivo di grifoni dalla Francia. La mortalità, esclusi i primi anni, è limitata e l unico caso accertato di avvelenamento è dovuto a saturnismo. La presenza dei grifoni e il punto di alimentazione attirano anche altri rapaci, incluse specie rare quali il capovaccaio, l avvoltoio monaco e l aquila di mare. La telemetria satellitare ha fornito risultati interessanti, pur con problemi tecnici legati al funzionamento delle radio. In generale i soggetti della colonia e i grifoni croati si muovono regolarmente tra Friuli, Slovenia, Austria e Croazia. Altri 2 soggetti, recuperati in Europea centrale e liberati nell area, dopo alcuni mesi di permanenza si sono spostati verso la Francia e la Spagna. 6

7 La popolazione risulta in aumento. Si ritiene importante però importante, l attivazione di ulteriori punti di alimentazione. A questo scopo varie iniziative sono in atto in diverse aree della Regione e della vicina Slovenia. Alti Tauri AUSTRIA ITALIA SLOVENIA Sito di reintroduzione Principali aree di estivazione Recenti linee di spostamento Principali direttrici di collegamento con la Croazia 7 COLONIE IN CROAZIA Situazione del grifone sulle Alpi orientali ed in Croazia e Slovenia.

8 Liberati Coppie N. max Andamento del Progetto Grifone: numero massimo di soggetti osservati negli anni, numero di coppie e soggetti liberati Fulvio Genero Riserva naturale del Lago di Cornino- Forgaria nel Friuli (UD) genero@tin.it 8

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