COORDINAMENTO OSPEDALIERO DONAZIONE/TRAPIANTO LA RELAZIONE CON I FAMILIARI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COORDINAMENTO OSPEDALIERO DONAZIONE/TRAPIANTO LA RELAZIONE CON I FAMILIARI"

Transcript

1 LA RELAZIONE CON I FAMILIARI Dr.

2 OGNI COLLOQUIO E UNICO E DIVERSO DA TUTTI GLI ALTRI BAGAGLIO CULTURALE, PREPARAZIONE, SENSIBILITA, ESPERENZIA

3 LE CATTIVE NOTIZIE FATTORI : LUOGHI E SPAZI MEDICO O TEAM DI COORDINAMENTO FAMILIARI TEMPO DEL RICOVERO CON QUANTE PERSONE E COME HANNO PARLATO QUANTO TEMPO HANNO PASSATO CON IL LORO PAZIENTE

4 dalla INFORMAZIONE alla COMUNICAZIONE fino alla RELAZIONE

5 L INFORMAZIONE E COGNITIVA: DEVE ESSERE CAPITA E COMPRESA LA COMUNICAZIONE E EMOTIVA METTE INSIEME INFORMAZIONI ED EMOZIONI LA RELAZIONE E COMUNICARE, CONDIVIDERE, COMPRENDERE, ENTRARE NEL LORO MONDO E FARLI ENTRARE NEL NOSTRO EMPATIA METTERSI NEI PANNI DEGLI ALTRI O METTERSI DA PARTE IN UN SILENZIO NON INVADENTE

6 INFORMAZIONE (NOTIZIA) PUO NON ESSERE CAPITA PERCHE TROPPO DOLOROSA NON PERCHE NON VOGLIONO VOLUTAMENTE CAPIRE MA PERCHE E TROPPO PER I FAMILIARI PER ESSERE ACCETTATA NECESSITA DI COMUNICARE

7 COMUNICAZIONE METTE INSIEME, ELABORANDOLE, INFORMAZIONI ED EMOZIONI La comunicazione è quindi un processo, e non un evento

8 RELAZIONE È necessario saper vedere attraverso gli occhi del paziente o dei familiari(empatia) l attenzione contraffatta non funziona, allenamento all ascolto Personalizzata per ogni paziente o ogni familiare coinvolgendo tutti Ogni paziente o familiare possiede tempi, bisogni e strategie personali per affrontare la malattia BISOGNO DI ASCOLTO: SPESSO SONO I FAMILIARI STESSI CHE PERMETTONO DI ENTRARE NELLA LORO STRADA O PERCORSO DOLOROSO

9 PROBLEMATICHE TERAPIA INTENSIVA: reparto di degenza particolare con MALATI GRAVI ATTESA CATTIVE NOTIZIE BISOGNI E PAURE DEI MEDICI CON ATTEGGIAMENTI DI DIFESA DOMANDE A CUI PU0 ESSERE DIFFICILE RISPONDERE OSTACOLI ALLA COMUNICAZIONE BISOGNI E PAURE DEI FAMILIARI

10 Parlare in terapia intensiva terapia intensiva è un reparto di cui si sente parlare ma spesso poco conosciuto parola rianimazione, parola che già di suo evoca l'anima più che il corpo, si rida l anima (la vita)" chiusura è l'immagine del reparto gli orari per le comunicazioni con i medici gli orari di entrata. L ORARIO DI VISITA si entra poche ore al giorno citofono del reparto è spesso l unica possibilità

11

12 Quello che per gli operatori può risultare normale (terapie e comportamenti) Per le famiglie è tragedia, dolore o sofferenza Lavorare in terapia intensiva significa essere molto esposti alla sofferenza, significa operare in un regime di urgenza continua può portare ad una "familiarizzare" con la morte Spesso non facile per gli operatori sanitari PARLARE con i familiari e tendono ad alzare BARRIERA PROTETTIVA

13 L ATTESA I familiari attendono prima di poter sapere le condizioni del loro caro. Questa è lunga, e stressante spesso si consuma in un luogo poco accogliente

14 CATTIVE NOTIZIE Talvolta il personale di terapia intensiva è poco preparato per interagire correttamente e a volte, preso dalla fretta e dal bisogno di auto-protezione si lascia prendere da: linguaggi difficilmente comprensibili atteggiamenti apparentemente freddi e distaccati

15 Risultato potrebbe essere: ATTEGGIAMENTO DI CHIUSURA

16 La comunicazione non può essere dunque relegata tra: LE ULTIME INCOMBENZE DI REPARTO Improvvisazione NON FUNZIONA IL COLLOQUIO VA PREPARATO per interagire correttamente

17 I BISOGNI E LE PAURE DEI MEDICI essere accusati da parte dei pazienti o familiari per le cattive notizie che essi portano bisogno di condividere con altri un alto carico emotivo la paura di perdere il controllo della situazione IL timore del burn-out il timore di non trovare le parole giuste Poche competenze psicologiche

18 Comunicare cattive notizie rappresenta uno dei compiti più difficili della professione medica. Può essere un messaggero di dolore situazione di disagio che può portare al desiderio di fuga. Fuga reale, "tagliare la corda" quando è possibile, delegando ad altri il ruolo di portatore delle cattive notizie. Fuga fittizia, una fuga di tipo emotivo, trincerata da una barriera difensiva, che alza un muro di distacco tra il medico e il destinatario del messaggio,

19 FUGA FINO ALLA omessa segnalazione Non possiamo sapere quante volte la segnalazione viene omessa per il timore della cattiva notizia e dell intervista di donazione

20 IL MEDICO PUO METTERSI IN UNA SITUAZIONE PSICOLOGICA DI DIFESA A PRIORI Le famiglie sanno che non siamo stati noi a provocare incidenti o malattie ma siamo noi I CURANTI davanti a loro e alle loro Reazioni «lei lo sa che era grave, vero.?!? vedere nei congiunti degli accusatori quando chiedono come mai? ieri Aspettarsi ed Accettare l iniziale negazione da parte del paziente e dei suoi familiari di fronte alla gravità, al peggioramento, al rischio di vita

21 POSSONO INSTAURARSI CON L EQUIPE SANITARIA COLLOQUI CONFUSI E SCORAGGIANTI I FAMILIARI COMINCIANO A CREARE CANALI DI COMUNICAZIONE DIFFERENTI RISPETTO A QUELLE DEI CURANTI PER CUI INTERFERENZE E FRUSCII PORTANO ALLA RICERCA DI DISCREPANZE TRA I VARI COLLOQUI ( telefonate da parte di colleghi, cercare di captare parole o frasi, domande,etc ) FINO ALLA CREAZIONE DI CONFUSIONE NELLO SCAMBIO DEI MESSAGGI NON COMPRESSIONE TRA PERSONE, MACCHINE, PAROLE IGNOTE CONTINUE VARIAZIONI CLINICHE SENSO DI IMPOTENZA INCERTEZZA

22 OSTACOLI ALLA COMUNICAZIONE : FRETTA :Il colloquio è essenziale per il paziente o più frequentemente dai familiari. viene interpretato come uno scarso interesse nei loro confronti DISTRAZIONE sensazione che il medico non stia ascoltando: LINGUAGGIO: l uso di un linguaggio tecnico contraddice il concetto di comunicazione INTERRUZIONE: l abitudine ad interrompere i familiari o il paziente fa trarre conclusioni spesso sbagliate. proprio nel momento in cui vogliono esporre i loro problemi sofferenze ESCLUSIONE: l esclusione del paziente o dei familiari dalla conversazione tra 2 medici (sul suo caso), condotta in termini specialistici, a lui scarsamente o per nulla compresibili.

23 Nelle terapie intensive spesso dimentichiamo che ci sono Pazienti coscienti

24 I BISOGNI E LE PAURE DEL FAMILIARI Non sentirsi utili e non fare abbastanza per il malato Essere rassicurati sul fatto che il paziente non soffra Non essere informati sulla reale situazione di malattia Non poter esprimere le emozioni, comunicare ed affrontare l esperienza che stanno vivendo Non sentirsi supportati dall equipe curante Dare un senso ad una situazione di malattia cronica ed irreversibile Non percepire una vicinanza

25 LA MAGGIOR PARTE DEI PROBLEMI MEDICO LEGALI E LEGATA AD UNA CATTIVA COMUNICAZIONE CON I PAZIENTI E/O CON I LORO FAMILIARI

26 FAMILIARI MANIFESTANO UNA IMPELLENTE E NATURALE RICHIESTA DI INFORMAZIONE DA PARTE DEL MEDICO Spesso i familiari del potenziale donatore conoscono l argomento donazione-trapianto ma molto spesso si sentono confusi ( tocca a noi?). richiede attenzione e rispetto e non può essere delegata ad un fraseggio che si tiene in corridoio. Ciascun caso avrà bisogno di attenzione particolare e dovrà gestito nel rispetto dell'unicità. IMPORTANTE DARE E FAR SENTIRE AI FAMILIARI LA POSSIBILITÀ DI ESPRIMERE UNA LIBERA SCELTA

27

28 SOLUZIONI??? ACCOGLIENZA GESTIONE DELL ATTESA COMUNICAZIONE RELAZIONE CREDIBILITA SAPER ASCOLTARE: IL SILENZIO CONTINUITA DOMANDE: COME MAI?, E SICURO? E ADESSO?. TEMPO NECESSARIO

29 GESTIRE L ATTESA PUNTUALITA Aspettare fuori dalla porta le notizie di un congiunto grave è una grande pena. Se non possiamo facciamo avvisare e chiedere scusa Illustrare la situazione e quello che sta succedendo e quello che si sta facendo

30 CREDIBILITA 1) Percorso dell accoglienza: a tutti i livelli Ospedale Terapia Intensiva Malattia Morte encefalica Coordinamento 2) Professionalità percepita verbale e non verbale Maurizio segue Rossi

31 3) Rispetto ed etica nel parlare e nei comportamenti 4) Capacità di silenzio ed ascolto 5) Trasparenza: dal linguaggio fino alle decisioni ed azioni di cui pazienti e familiari vogliono essere messi al corrente 6) Continuità e regolarità nel comunicare la situazione 7) Sensazione di non essere lasciati soli

32 IL SILENZIO Lasciare tempo di pensare e formulare meglio eventuali domande. Non c è nulla da dire, ma è necessario mostrare vicinanza attraverso la Comunicazione non verbale. Posture, Gestualità. Il Silenzio non distacco ma rispettoso CAPACITA DI ASCOLTARE

33 LA CONTINUITA Non è possibile che sia la stessa persona a dare notizie del paziente Non è possibile parlare con sette persone diverse NECESSITA DI BEN COMUNICARE AI COLLEGHI E AGLI OPERATORI - SIA LA SITUAZIONE CLINICA DEL PAZIENTE - SIA LA SITUAZIONE FAMILIARE - SIA QUELLO CHE GLI E STATO DETTO BREIFING MEETING GIORNALIERI O PIU VOLTE

34 L ATTENZIONE MAI SBAGLIARE UN NOME DI UN PAZIENTE ATTENTI ALLA PERSONA Com è che si chiama? Letto n.. attenta conoscenza di tutta la storia clinica ed umana

35 L ATTENZIONE UTILIZZARE TUTTO IL TEMPO NECESSARIO INTERVALLI RAGIONATI PER OGNI COLLOQUIO GRADUALITA NELLA COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE ASSICURARSI DELLA COMPRENSIONE DELLA COMUNICAZIONE DISPONIBILITA A RISPONDERE A QUALSIASI DOMANDA STABILIRE UNA RELAZIONE

36 E SE SI TRATTA DI COMUNICARE LA MORTE CEREBRALE? CADAVERE A CUORE BATTENTE

37 Nella società di non molto tempo fa ed ancora in molte cittadine il morire e l'assistere il morente erano momenti noti a tutti. ( accertamento con criteri cardiaci ) I riti funebri coinvolgevano la famiglia e la comunità e attraverso la condivisione aiutavano l elaborazione del lutto. Oggi siamo poco preparati alla morte e tendiamo ad allontanarla dalla vita domestica, raramente si muore a casa, raramente i riti aiutano i superstiti. Adesso Spesso si muore in ospedale. in spazi e in ambientazioni poco adatti.

38 Se esiste scarsa informazione di cosa significa morte encefalica: PROBLEMA Nell Accertamento con Criteri Neurologici il cadavere presenta dei segni apparenti di vita (respiro, battito cardiaco, calore), certamente per la famiglia sarà più difficile comprendere quanto è accaduto ed esprimere una scelta serena. Nella morte accertata con Criteri Cardiaci il cadavere è : freddo, rigido, inequivocabile

39 OGGI Le persone poco sanno di morte encefalica e di donazione di organi e tessuti, e poco ne vogliono sapere perchè l argomento in qualsiasi caso richiama il tema morte o malattia: due argomenti che vengono abilmente evitati

40 DOMANDE FREQUENTI -DISPERATE COME MAI? SI POTEVA EVITARE O PREVEDERE? HA SOFFERTO? IERI E STATO DETTO.?? NON SI PUO FARE QUALCHE ALTRA COSA? E VERAMENTE MORTO? SIETE SICURI? RESPIRA, IL CUORE BATTE, E CALDO? E ADESSO? COME FUNZIONA E COSA SUCCEDERA?

41 E VERAMENTE MORTO? CHIARI COMPRENSIBILI SEMPLICI DIRETTI RISPETTO ED ETICA EVITARE ALIMENTARE FALSE SPERANZE NON LASCIARE SOLI

42 E STATO FATTO DI TUTTO? Non sempre si può dare la guarigione, ma sempre DOBBIAMO avere la certezza di aver fatto tutto ciò che si poteva fare. Non si può essere credibili adesso se non lo si è stati prima, con la buona pratica clinica e con una relazione accogliente ed empatica.

43 La morte improvvisa, che non segue a malattia o avvisaglie è sicuramente più tragica nel suo impatto, proprio perchè inattesa. Più complesso stabilire una relazione Quando i familiari si sentono ascoltati, raccontano di sè, del loro mondo familiare, del loro caro aprono una sorta di finestra nel panorama della loro vita, chiedendo agli operatori sanitari condivisione e accoglienza ed aiuto. Questi due atteggiamenti sono profondamente personali e l autenticità è determinante.

44 Parlare con i familiari non significa convincere qualcuno per qualcosa MA SE SI RIESCE A STABILIRE UNA RELAZIONE LIBERA DA QUALSIASI PRECONCETTO. E SE CON LIBERA SCELTA LA DONAZIONE Questa spesso aiuta a i familiari ad elaborare meglio il lutto, lascia un ultimo ricordo di generosità del loro congiunto riscatta la morte con un gesto a favore della vita

45 PERCEPIRE E STABILIRE LE CONOSCENZE DEI FAMILIARI SE NON PREPARATI DA COLLOQUI PRECEDENTI O MORTE IMPROVVISA: potrebbe essere necessario ricostruire la storia clinica senza arrivare subito alla conclusione narrazione vita e problematiche del paziente entrare nel loro mondo, farli o farsi raccontare UTILIZZARE FRASI COME: -purtroppo le devo dare una brutta notizia -Parole non tecniche -atteggiamenti verbali e non verbali adatti. -disponibilita a rispondere chiaramente a qualsiasi domanda e dubbi (TRASPARENZA) LA SIMULAZIONE NON FUNZIONA ( FAMILIARI DISPERATI E FURBI )

46 Necessità di: Non soltanto la morte, ma anche la clinica devono essere spiegate, comprese, elaborate, interiorizzate Per iniziare ad elaborare il lutto la famiglia deve acquisire una vera consapevolezza della morte Devo conoscere perfettamente ciò di cui parlo, e spiegare con un linguaggio chiaro, semplice, comprensibile e diretto Devo dare ai congiunti il tempo necessario per capire e interiorizzare la morte

47 LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE HA LA STESSA CREDIBILITA? Facciamo i che i nostri reparti siano espressione di un sistema di regole Essere consapevoli di appartenere a un sistema etico Percepire che lo siamo è di conforto per i congiunti

48 CHI CONDUCE IL DIALOGO IL COLLOQUIO è influenzato negativamente o positivamente in rapporto alle capacità e alle caratteristiche di chi lo conduce. Ciascuno di noi quando parla invia messaggi verbali (le parole) e invia molti più messaggi non verbali ( gesti, movimenti, mimica del viso). guardare negli occhi. Fondamentale che l operatore sanitario abbia nei confronti della donazionetrapianto un atteggiamento psicologico positivo ed equilibrato. In caso contrario tutta la sua comunicazione sarà fortemente influenzata per gli atteggiamenti non verbali che trasmettere involontariamente. LO STESSO ACCADRÀ SE SARÀ TROPPO INTERESSATO AD OTTENERE LA DONAZIONE DEGLI ORGANI O I TESSUTI

49 L ATTENZIONE Non trascurare il dolore della famiglia del donatore senza rispettare i tempi di comprensione di cui i membri della famiglia necessitano. I familiari stanno vivendo numerose emozioni, spesso confuse tra loro, incredulità, paura, confusione, smarrimento, rabbia.

50 La notizia

51 Niccolò dell Arca, COMPIANTO SUL CRISTO MORTO Santa Maria della Vita - Santuario - via Clavature 10 Bologna

52 LA NOTIZIA: GESU E MORTO

53 REAZIONI SILENZIO DISPERAZIONE CONTENUTA: MADRE

54 REAZIONI PENSIERIOSO O DUBBIOSIO

55 GRANDE DISPERAZIONE

56 DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE TUTTO E STATO BEN CONDOTTO LA PERSONA CHE CONDUCE IL DIALOGO E QUELLA ADATTA E STATA CREATA UNA RELAZIONE I FAMILIARI HANNO BISOGNO DI: ASCOLTARE CONOSCERE BENE LE CAUSE E LE CIRCOSTANZE DELLA MORTE

57 RELAZIONE FIDUCIA CREDIBILITA TRASPARENZA INFORMAZIONI COMPRENSIBILI LIBERTA DI PARLARE ED ESSERE COMPRESI LIBERTA DI DECIDERE SICUREZZA DI NON ESSERE LASCIATI SOLI

58 CONSIGLI PRESENTARSI O FARSI ACCOMPAGNARE DA PERSONE CONOSCIUTE DAI FAMILARI COLLOQUIO A DIAGNOSI DI MORTE GIA FATTA O SE SU INSISTENZA LLUSTRARE LA SITUAZIONE NON DA SOLI RISPETTO QUALSIASI SIA LA DECISIONE : SI O NO INDIVIDUARE IL LEADER DEL GRUPPO DEI FAMILIARI

59 ESEMPIO DI COMUNICAZIONE - RELAZIONE

60 PRIMO CASO PAZIENTE GIOVANE GRUPPO NUMEROSO DI FAMILIARI DI UNA BUONA LEVATURA CULTURALE COMUNICAZIONE BEN COMPRESA DAI FAMILIARI ERRORE: FALLIMENTO DELLA RELAZIONE

61 ERRORE: MANCATA IDENTIFICAZIONE DEL LEADER: LA MADRE IN UN ANGOLO, MANCATA IDENTIFICAZIONE DELLO SGUARDO DI ODIO PER LA NOTIZIA NEI CONFRONTI DEGLI OPERATORI SANITARI. FORSE LA FRETTA DI UNA FRASE: NE PARLIAMO DOPO REAZIONE: NON SE PARLA PROPRIO PIU CHIUSURA TOTALE

62 SECONDO CASO PAZIENTE GIOVANE GRUPPO NUMEROSO DI FAMILIARI DI UNA BUONA LEVATURA CULTURALE COMUNICAZIONE BEN COMPRESA ED ELABORATA DAI FAMILIARI RELAZIONE DI AIUTO BEN CONDOTTA I FAMILIARI ENTRANO PER STARE VICINO AL LORO CARO COMPARSA DI RIFLESSI SPINALI

63 COMPARSA DI RIFLESSI SPINALI CON MOVIMENTI DELLA SALMA DOPO LA NOTIZIA DELLA MORTE, IN CORSO DI OSSEVAZIONE GIA IN ATTO NON OPPOSIZIONE GIA FIRMATA REAZIONE DI PANICO E SMARRIMENTO

64 DOMANDE: ORE DI CHIARE SPIEGAZIONI E DELUCIDAZIONI CREDIBILITA FIDUCIA DONAZIONE

65 La relazione con i familiari dei potenziali donatori e il colloquio di donazione sono certamente tra gli aspetti più critici e complessi del processo di procurement FALLIMENTO NON ETICO SE SI SARÀ TROPPO INTERESSATI AD OTTENERE LA DONAZIONE DEGLI ORGANI O DEI TESSUTI Il buon esito di quest attività non è certo valutabile in termini di numero di consensi ottenuti, ma soprattutto in termini della capacità di condurre i familiari attraverso le vicende della perdita e della donazione

66 AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ADDOLORATA I NOSTRI DATI ( ): ACCERTAMENTI DI MORTE ENCEFALICA 247 DONAZIONI MULTIORGANO % OPPOSIZIONI % NON IDONEITA CLINICA % ARRESTO CARDIOCIRCOLATORIO %

67 GRAZIE PER L ATTENZIONE

Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014. Dott.ssa Francesca Alfonsi

Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014. Dott.ssa Francesca Alfonsi Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014 Dott.ssa Francesca Alfonsi La donazione di organi da vivente permette di donare un rene e parte di fegato. Secondo la legge il donatore

Dettagli

I sentimenti causati da perdita e separazione. Dr.ssa Barbara Ottaviani

I sentimenti causati da perdita e separazione. Dr.ssa Barbara Ottaviani I sentimenti causati da perdita e separazione Dr.ssa Barbara Ottaviani Il confronto con la fine della vita - La morte fa ancora parte della nostra cultura? - Siamo ancora capaci di rappresentarla, di immaginarla?

Dettagli

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di

Dettagli

LA COMUNICAZIONE DI UNA PROGNOSI INFAUSTA. Prof Marco Bonvicini Cardiologia Cardiochirurgia Pediatrica Università di Bologna

LA COMUNICAZIONE DI UNA PROGNOSI INFAUSTA. Prof Marco Bonvicini Cardiologia Cardiochirurgia Pediatrica Università di Bologna LA COMUNICAZIONE DI UNA PROGNOSI INFAUSTA Prof Marco Bonvicini Cardiologia Cardiochirurgia Pediatrica Università di Bologna COMUNICARE LA PROGNOSI INFAUSTA Nella cultura moderna vi è una fuga da quello

Dettagli

FARE O ESSERE VOLONTARI?

FARE O ESSERE VOLONTARI? Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano

Dettagli

Dalla comunicazione alla Famiglia al prelievo in sala operatoria. Annarosa Saviozzi

Dalla comunicazione alla Famiglia al prelievo in sala operatoria. Annarosa Saviozzi Dalla comunicazione alla Famiglia al prelievo in sala operatoria Annarosa Saviozzi COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA QUANDO INDIVIDUAZIONE DEL POTENZIALE DONATORE SEGNALAZIONE ACCERTAMENTO MORTE COLLOQUIO CON

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

La comunicazione con i familiari

La comunicazione con i familiari Centro Regionale Trapianti La comunicazione con i familiari Francesca Fiorillo Psicologa Psicoterapeuta Centro Regionale Trapianti FVG Udine, 14 aprile 2015 La comunicazione con la famiglia: costruire

Dettagli

Comunicazione. Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione

Comunicazione. Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione Comunicazione Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione Non si può non comunicare, afferma uno degli assiomi della comunicazione. Non esiste infatti la non

Dettagli

Questionario di fine modulo Accoglienza

Questionario di fine modulo Accoglienza Questionario di fine modulo Accoglienza Si propongono di seguito n. 18 di domande chiuse con 4 possibili risposte. Solo una risposta è corretta. Le domande sono state divise in 4 sezioni (A, B, C, D).

Dettagli

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013 Farra, 24 febbraio 2013 informare su quelle che sono le reazioni più tipiche dei bambini alla morte di una persona cara dare alcune indicazioni pratiche suggerire alcuni percorsi Quali sono le reazioni

Dettagli

L accompagnamento alla morte: la morte nella società moderna. Agenzia Formativa del Comune di Gorgonzola CORSO A.S.A. 2009

L accompagnamento alla morte: la morte nella società moderna. Agenzia Formativa del Comune di Gorgonzola CORSO A.S.A. 2009 L accompagnamento alla morte: la morte nella società moderna Agenzia Formativa del Comune di Gorgonzola CORSO A.S.A. 2009 Prof.ssa Chiara Bertonati Gorgonzola, 2009 1 La morte nella società moderna Poche

Dettagli

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL 20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DOTT. ANDREA TOSI Chi sono i miei interlocutori Quale è il mio ruolo Quale situazione devo affrontare Quale richiesta mi viene effettuata Cosa faccio io di fronte

Dettagli

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

Unità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili

Unità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili Unità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili In questa unità didattica sono indicate alcune modalità di comportamento con persone disabili, in modo da migliorare la conoscenza rispetto

Dettagli

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA Comunicare vuol dire scambiare informazioni legate a fatti o ad emozioni personali con un'altra persona. La vera comunicazione avviene quando uno riceve il messaggio

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

La RELAZIONE d AIUTO e la RICHIESTA di DONAZIONE

La RELAZIONE d AIUTO e la RICHIESTA di DONAZIONE IL PERCORSO DELLA DONAZIONE D ORGANI A. O. S. GIOVANNI ADDOLORATA Sala Folchi Roma, 7 dicembre 2012 La RELAZIONE d AIUTO e la RICHIESTA di DONAZIONE Dott.ssa Francesca Alfonsi La relazione di aiuto BASE

Dettagli

RUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA

RUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA RUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA Ricordare che l 80% dei malati vive in famiglia! (indagine Censis 2006) Chi è il caregiver? (letteralmente: colui che presta assistenza) Un familiare Un

Dettagli

Consapevolezza sui propri problemi di studio. Obiettivi.?

Consapevolezza sui propri problemi di studio. Obiettivi.? Emozioni Consapevolezza sui propri problemi di studio Obiettivi.? Quali emozioni si provano nello studio? Come rilevato anche nel nostro gruppo di ricerca, le emozioni provate mentre si studia sono molteplici

Dettagli

LA COMUNICAZIONE ETICA. Il processo di Comunicazione

LA COMUNICAZIONE ETICA. Il processo di Comunicazione LA COMUNICAZIONE ETICA Il processo di Comunicazione Trasmettere/comunicare TRASMETTERE= mettere tra, passare,inviare COMUNICARE= mettere in comune, scambiare Comunicazione è ciò che arriva non ciò che

Dettagli

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:

Dettagli

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli

Dettagli

Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui.

Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui. 2 Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui. Probabilmente ti stai chiedendo se posso aiutarti, la risposta è sì se: vuoi raccontare qualcosa di te o di quello che fai; vuoi dei testi che descrivano

Dettagli

SIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE. Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita

SIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE. Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita SIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita Obiettivo e metodo Obiettivo: Metodo: fornire spunti di riflessione e consigli pratici affinché

Dettagli

Salvatore Salamone. Manuale d istruzione per. Coppie che. Scoppiano QUALCOSA SI PUÒ FARE! ... tutto sommato un libro d amore

Salvatore Salamone. Manuale d istruzione per. Coppie che. Scoppiano QUALCOSA SI PUÒ FARE! ... tutto sommato un libro d amore Salvatore Salamone Manuale d istruzione per Coppie che Scoppiano QUALCOSA SI PUÒ FARE!... tutto sommato un libro d amore CAPITOLO 18 Voler avere ragione Spesso le coppie incontrano delle barriere insormontabili

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

NETWORKING & BUSINESS: LA CREAZIONE DI UN ALLEANZA DI VALORE IL VALORE DEL NETWORKING PER IL CLIENTE: COME CREARLO E COME COMUNICARLO

NETWORKING & BUSINESS: LA CREAZIONE DI UN ALLEANZA DI VALORE IL VALORE DEL NETWORKING PER IL CLIENTE: COME CREARLO E COME COMUNICARLO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO NETWORKING & BUSINESS: LA CREAZIONE DI UN ALLEANZA DI VALORE IL VALORE DEL NETWORKING PER IL CLIENTE: COME CREARLO E COME COMUNICARLO ALESSANDRO AUGUSTO 30

Dettagli

CONSIGLI PRATICI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE AFASICO

CONSIGLI PRATICI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE AFASICO CONSIGLI PRATICI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE AFASICO Gentile Utente, o questa guida intende fornirle alcune informazioni e consigli sull AFASIA, un disturbo che limita il linguaggio. Nel nostro Ospedale

Dettagli

Caratteristiche dell indagine

Caratteristiche dell indagine L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende

Dettagli

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email. I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere

Dettagli

Maria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone

Maria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone Maria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone Cos è un hospice Si definiscono centri residenziali di cure palliative (hospice) le strutture, facenti

Dettagli

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?

Dettagli

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI I BENEFICI DELLA COMUNICAZIONE IN FAMIGLIA Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata FORMATO FAMIGLIA

Dettagli

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano

Dettagli

Dott.ssa EMANUELA GARRITANI

Dott.ssa EMANUELA GARRITANI Dott.ssa EMANUELA GARRITANI L idea di trattare questo argomento è nata a seguito della prima esperienza di tirocinio, svoltasi presso la Residenza Sanitaria Assistenziale del Presidio Ospedaliero di Monfalcone,

Dettagli

Guida Strategica per gli Imprenditori

Guida Strategica per gli Imprenditori Guida Strategica per gli Imprenditori Scopri la Formula atematica del Business 1 La Tavola degli Elementi del Business Come in qualsiasi elemento in natura anche nel Business è possibile ritrovare le leggi

Dettagli

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 La narrazione autobiografica come progetto di cura nei pazienti uremici cronici L idea

Dettagli

COME COMPORTARSI E RAPPORTARSI CON ALLIEVI E GIOCATORI DURANTE LE LEZIONI E GLI ALLENAMENTI.

COME COMPORTARSI E RAPPORTARSI CON ALLIEVI E GIOCATORI DURANTE LE LEZIONI E GLI ALLENAMENTI. COMECOMPORTARSIERAPPORTARSICONALLIEVIEGIOCATORI DURANTELELEZIONIEGLIALLENAMENTI. CONSIGLIESUGGERIMENTI Siribadisce,comedettoinaltreoccasioniquandosièparlatodimetodologia,il concettodifondamentaleimportanzacheè:nondilungarsitroppodurantele

Dettagli

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura

Dettagli

YouLove Educazione sessuale 2.0

YouLove Educazione sessuale 2.0 YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in

Dettagli

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore

Dettagli

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising ENGAGEDin propone corsi di formazione per le organizzazioni che vogliono avviare o sviluppare la propria attività di raccolta fondi attraverso la crescita delle proprie competenze, la discussione di casi

Dettagli

IL COLORE DELLE EMOZIONI

IL COLORE DELLE EMOZIONI LABORATORIO ESPRESSIVO IL COLORE DELLE EMOZIONI I bambini lo dicono con il colore PREMESSA Il ruolo che ha l adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante; il suo atteggiamento, le sue aspettative,

Dettagli

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai

Dettagli

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura

Dettagli

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO QUESTIONARIO DI GRADIMENTO Il BRUCO Asilo Nido e Scuola d Infanzia Via Case Basse San Vittore, 24 Pavia www.asiloilbruco.com Tel. 0382.1726.241 Tel. 393.900.6211 Cari Genitori, il questionario è stato

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

CIVICA DI TRENTO APSP

CIVICA DI TRENTO APSP CIVICA DI TRENTO APSP Finalità Far emergere, valorizzare e promuovere il dialogo e il confronto sul tema della morte e del morire, per trasformare l esperienza individuale degli operatori in esperienza

Dettagli

Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP

Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP PRESENTAZIONE DEL PROGETTO La CISL ha organizzato questo incontro perché

Dettagli

NEMO (NEuroMuscular Omnicentre)

NEMO (NEuroMuscular Omnicentre) NEMO (NEuroMuscular Omnicentre) A MULTI-SPECIALTY CLINICAL CENTRE FOR NEUROMUSCULAR DISEASES Dott.ssa Gabriella Rossi Psicologa Milano, 28/10/2011 Fortemente voluto da UILDM e AISLA, per contrastare il

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello A1

Università per Stranieri di Siena Livello A1 Unità 6 Al Pronto Soccorso CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni su come funziona il Pronto Soccorso parole relative all accesso e al ricovero al Pronto Soccorso

Dettagli

A.s.A. Simona Ambrosino Croce Rossa Italiana

A.s.A. Simona Ambrosino Croce Rossa Italiana A.s.A. Simona Ambrosino Croce Rossa Italiana A.s.A. Attività Socio Assistenziali VULNERABILI Chi sono i vulnerabili? Anziani Minori a rischio Orfani Prostitute Disabili Immigrati Ragazze madri Tossicodipendenti

Dettagli

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica

Dettagli

MOTIVAZIONE DEL SOCCORRITORE

MOTIVAZIONE DEL SOCCORRITORE Lunedì 17 Febbraio 2014 Misericordia nel Comune di Lari Corso di Formazione di livello Base e Avanzato ASPETTI RELAZIONALI NELL APPROCCIO AL PAZIENTE RELATORE Benedetto Deri, F.M.R.T. Misericordia nel

Dettagli

la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer

la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer evelina bianchi Firenze 53 Congresso nazionale SIGG 2008 Firenze 53 congresso SIGG evelina

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

Riflessioni etiche e professionali. Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano

Riflessioni etiche e professionali. Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano Riflessioni etiche e professionali Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano Progressi nella scienza e ricerca miglior cura delle malattie allungamento della vita miglioramento qualità

Dettagli

L accompagnamento del morente in RSA

L accompagnamento del morente in RSA Gruppo di Studio La cura nella fase terminale della vita L accompagnamento del morente Massimo Petrini Centro di Promozione e Sviluppo dell Assistenza Geriatrica Facoltà di Medicina e Chirurgia A.Gemelli

Dettagli

DEFUSING, DEBRIEFING e STRESS INOCULATION TRAINING

DEFUSING, DEBRIEFING e STRESS INOCULATION TRAINING DEFUSING, DEBRIEFING e STRESS INOCULATION TRAINING DEFUSING E una tecnica di pronto soccorso emotivo, si tratta di un intervento breve(20-40 minuti) che viene organizzato per le persone (6-8) che hanno

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA PER LA CONTINUITA SCUOLA DELL INFANZIA/PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI PROVAGLIO D ISEO ANNO SCOLASTICO

SCHEDA INFORMATIVA PER LA CONTINUITA SCUOLA DELL INFANZIA/PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI PROVAGLIO D ISEO ANNO SCOLASTICO SCHEDA INFORMATIVA PER LA CONTINUITA SCUOLA DELL INFANZIA/PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI PROVAGLIO D ISEO ANNO SCOLASTICO COGNOME-NOME DATA DI NASCITA SCUOLA DI PROVENIENZA SEZIONE INSEGNANTI FREQUENZA

Dettagli

I ritmi di vita imposti dalla società moderna talvolta non permettono di dedicare alle persone che si amano tutto il tempo e le attenzioni dovute.

I ritmi di vita imposti dalla società moderna talvolta non permettono di dedicare alle persone che si amano tutto il tempo e le attenzioni dovute. I ritmi di vita imposti dalla società moderna talvolta non permettono di dedicare alle persone che si amano tutto il tempo e le attenzioni dovute. Frequentemente siamo costretti ad affidare i nostri cari

Dettagli

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Emanuele Lajolo di Cossano COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Università degli Studi - Torino, 19 aprile 2010 La prima cosa da fare PERCHE SONO QUI? QUAL E IL MIO OBIETTIVO? CHE COSA VOGLIO ASSOLUTAMENTE

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella

Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso

Dettagli

Qual è il tuo approccio al lavoro? Che tipo sei? Come affronti le sfide che riguardano in lavoro? (e quindi anche un colloquio di lavoro)

Qual è il tuo approccio al lavoro? Che tipo sei? Come affronti le sfide che riguardano in lavoro? (e quindi anche un colloquio di lavoro) Qual è il tuo approccio al lavoro? Che tipo sei? Come affronti le sfide che riguardano in lavoro? (e quindi anche un colloquio di lavoro) Rispondi alle seguenti domande indicando quale risposta è più vicino

Dettagli

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un

Dettagli

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!!

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!! Agenzia Regionale di Protezione Civile!!!"#$ % &!! '()* &+#),) Ascoltiamo un po. Parole chiave di Velasco Motivazione Mentalità vincente Esercizio Impegno Adattamento Flessibilità Punti in comune. Quali

Dettagli

Seminario della psicoterapeuta Gloria Rossi

Seminario della psicoterapeuta Gloria Rossi Gruppo di Foggia Clinica, Formazione, Cultura psicoanalitica Seminario della psicoterapeuta Gloria Rossi Ascoltarsi è un arte dimenticata, che tutti siamo in grado di ricordare. Il corpo ci parla attraverso

Dettagli

La leadership sanitaria:

La leadership sanitaria: La leadership sanitaria: una nuova dimensione per le professioni sanitarie Dott. Alessandro Rovetta Leadership SAPER CREARE UN MONDO AL QUALE LE PERSONE DESIDERINO APPARTENERE 1 Perchè servono professionisti

Dettagli

La nuova banca come esperienza empatica

La nuova banca come esperienza empatica La nuova banca come esperienza empatica Alberto Pasquini Presidente Crea International RELAZIONE ALBERTO PASQUINI PER ABI EVENTI LA NUOVA BANCA COME ESPERIENZA EMPATICA Per Crea International e il suo

Dettagli

#cosìèsevipare IL NOSTRO TEAM

#cosìèsevipare IL NOSTRO TEAM IL NOSTRO TEAM Il nostro team è composto da una psicologa e da una web content editor laureata in psicologia. Mentre la prima ha proseguito lavorando in campo clinico, specializzandosi in psicodiagnostica,

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

IL RUOLO DEL CAREGIVER. Manuela Rebellato Responsabile Counselling : OaD, UVA, Continuità Assistenziale CHI SONO?

IL RUOLO DEL CAREGIVER. Manuela Rebellato Responsabile Counselling : OaD, UVA, Continuità Assistenziale CHI SONO? IL RUOLO DEL CAREGIVER Manuela Rebellato Responsabile Counselling : OaD, UVA, Continuità Assistenziale CHI SONO? Per i pazienti un sostegno indispensabile Per i Medici un riferimento Per le Istituzioni

Dettagli

Dr. Giuseppe Bozzi, Dr.ssa Annarosa Saviozzi. Sez. Medicina della Donazione Organi e Tessuti e Coordinamento Locale AOU Pisa

Dr. Giuseppe Bozzi, Dr.ssa Annarosa Saviozzi. Sez. Medicina della Donazione Organi e Tessuti e Coordinamento Locale AOU Pisa La relazione d aiuto alla famiglia del donatore Dr. Giuseppe Bozzi, Dr.ssa Annarosa Saviozzi Sez. Medicina della Donazione Organi e Tessuti e Coordinamento Locale AOU Pisa RELAZIONE CON I FAMILIARI Luogo

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE. w w w. o s m v a l u e. c o m

O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE. w w w. o s m v a l u e. c o m O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE w w w. o s m v a l u e. c o m COMPRENSIONE (RELAZIONI) Qualità generale delle relazioni. Capacità della persona di costruirsi relazioni

Dettagli

COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE?

COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE? COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE? Ogni genitore desidera essere un buon educatore dei propri figli, realizzare il loro bene, ma non è sempre in armonia con le dinamiche affettive, i bisogni,

Dettagli

Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva

Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva di Elisa Guccione - 13, ott, 2015 http://www.siciliajournal.it/gabriella-saitta-formare-professionisti-ed-artisti-nutrendo-lanima-con-energiapositiva/

Dettagli

Associazione AMA BERGAMO Metodologia dell auto mutuo aiuto Come funziona un gruppo Risorse e difficoltà Dr.ssa Bruna Allievi Treviglio 28 marzo 2015 I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO Obiettivi 1. Sviluppo di

Dettagli

DIAGNOSI DI TUMORE E REAZIONI PSICOLOGICHE CAMBIAMENTO ED OMEOSTASI ALL INTERNO DEL SISTEMA FAMILIARE

DIAGNOSI DI TUMORE E REAZIONI PSICOLOGICHE CAMBIAMENTO ED OMEOSTASI ALL INTERNO DEL SISTEMA FAMILIARE DIAGNOSI DI TUMORE E REAZIONI PSICOLOGICHE CAMBIAMENTO ED OMEOSTASI ALL INTERNO DEL SISTEMA FAMILIARE ASPETTI DELLA MALATTIA Il tipo di malattia La gravità Il livello di cronicità L impatto sociale della

Dettagli

Formazione per lettori volontari

Formazione per lettori volontari Formazione per lettori volontari Associazione Culturale Pediatri Associazione Italiana Biblioteche Centro per la Salute del Bambino ONLUS E-mail npl@aib.it www.natiperleggere.it I lettori volontari Sono

Dettagli

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre

Dettagli

MIO FIGLIO SUL WEB: POSTA CON LA TESTA!

MIO FIGLIO SUL WEB: POSTA CON LA TESTA! FABRIZIO FANTONI psicologo psicoterapeuta LICEO CASIRAGHI - 8 NOVEMBRE 2014 MIO FIGLIO SUL WEB: POSTA CON LA TESTA! Le invarianti Gli adolescenti hanno sempre gli stessi compiti di sviluppo: pensare un

Dettagli

Le ambivalenze in Hospice e il lavoro dello psicologo

Le ambivalenze in Hospice e il lavoro dello psicologo Le ambivalenze in Hospice e il lavoro dello psicologo Le riflessioni del Gruppo Geode Obiettivi: Gruppo Geode L obiettivo è quello di confrontarsi e descrivere i differenti e possibili processi psicologici

Dettagli

La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Lucia Scuteri 30.06.

La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Lucia Scuteri 30.06. La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Alla base della dislessia ci sarebbe una comunicazione carente fra le aree cerebrali

Dettagli

che hanno racconto come protagonisti degli animali una morale linguaggio semplice frasi brevi insegnamento parlano e si comportano come gli uomini

che hanno racconto come protagonisti degli animali una morale linguaggio semplice frasi brevi insegnamento parlano e si comportano come gli uomini LA favola È un racconto breve ha come protagonisti degli animali che parlano e si comportano come gli uomini un linguaggio semplice frasi brevi molti dialoghi una morale cioè un insegnamento hanno pregi

Dettagli

nel paziente anziano

nel paziente anziano nel paziente anziano Verbale Non verbale Paraverbale 38% 7% 55% Fonte: Mehrabian L invecchiamento è un evento esistenziale che abbraccia tutte le esperienze della vita è necessario un approccio multidisciplinare

Dettagli

La comunicazione medico-paziente

La comunicazione medico-paziente La comunicazione medico-paziente Prof.ssa Maria Grazia Strepparava Psicologia della comunicazione in ambito sanitario - aa 2004-2005 Competenze che si richiedono al medico Saper capire e spiegare al paziente

Dettagli

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo. Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se

Dettagli

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Adulti - Fragilità Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Noi Fragili«Fragilità» ha la stessa radice di frangere, che significa rompere. Chi è fragile

Dettagli