RASSEGNA STAMPA: RIMETTERE LE SCARPE AI SOGNI Saiv S.p.A.
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- Erico Cavalli
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1 3^ EDIZIONE EVENTO A SAIV S.p.A. VICENZA RASSEGNA STAMPA (aggiornata al 26 gennaio 2015)
2 3^ EDIZIONE SAIV S.p.A. RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANI: IL GIORNALE DI VICENZA: edizione del 20 gennaio; L ARENA DI VERONA: edizione del 20 gennaio; CORRIERE DI VERONA: edizione del 20 gennaio; CORRIERE DEL VENETO Ed Padova-Rovigo: edizione del 20 gennaio; CORRIERE DEL VENETO Ed. Treviso-Belluno: edizione del 20 gennaio; CORRIERE DEL VENETO Ed. Vicenza: edizione del 20 gennaio; IL SOLE 24 ORE (Impresa&Territorio): edizione del 19 gennaio (su web); IL CORRIERE DELLA SERA (edizione web): edizione del 16 gennaio (annuncio evento) MILANO FINANZA (edizione web): edizione del 19 gennaio (annuncio evento) PERIODICI: INDUSTRIA E FINANZA: edizione del 21 gennaio; TELEVISIONI: TQUICK.TV (su web): interviste a tutti i relatori realizzate nello studio allestito all interno dell azienda. Interviste disponibili a breve sul sito TVIWEB (su web): interviste realizzate con alcuni relatori e presenza giornalista e operatore. TgCom 24 Mediaset (su web): annuncio evento sul sito web dell emittente; (segue)
3 3^ EDIZIONE SAIV S.p.A. RASSEGNA STAMPA RADIO VICENZA: RADIO VICENZA: annuncio evento nei notiziari del 15 gennaio e sulla pagina Facebook dell emittente; INTERNET: VENEZIEPOST IMPRESA MIA: edizioni del 16 e del 19 gennaio; INDUSTRIA VICENTINA INFORMAZIONE.IT: edizioni del 14 e del 19 gennaio; COMUNICATISTAMPA.NET: edizioni del 14 e del 20 gennaio; VICENZAPIU : edizioni del 18 e 19 gennaio; BASSANOPIU : edizioni del 18 e del 19 gennaio; SCHIOPIU : edizioni del 18 e del 19 gennaio; TREVISO ACCESIBILE TREVISO SYSTEM MSN MONEY VICENZATODAY: edizioni del 16 gennaio e del 26 gennaio ITALY BANNER ADVFN
4 Il Giornale di Vicenza (pdf allegato) 20 gennaio 2015
5 L Arena di Verona (pdf allegato) 20 gennaio 2015
6 Corriere di Verona (pdf allegato) 20 gennaio 2015
7 Corriere Veneto ed. Pd-Ro (pdf allegato) 20 gennaio 2015
8 Corriere Veneto ed. Tv-Bl (pdf allegato) 20 gennaio 2015
9 Corriere Veneto ed. Vicenza (pdf allegato) 20 gennaio 2015
10 Il Sole 24 Ore Impresa&Territori (pdf allegato) 20 gennaio 2015
11 Corriere della Sera.it (testo nella slide seguente) 19 gennaio 2015
12 Corriere della Sera.it (testo notizia sul sito web del quotidiano) [ ] Vicenza 17h30 Cisco/Saiv SpA - Rimettere le Scarpe ai Sogni. L'Italia che innova. Forme ed esempi di nuovi modelli aziendali. Saranno presenti David Bevilacqua,Vice President South Europe; Enrico Quaglio, Direttore Generale SAIV spa; Alberto Bauli,Presidente Bauli spa; Giuseppe Da Re,Presidente Da Re spa 'I Bibanesi'; Matteo Marzotto,Presidente Fiera di Vicenza. Via Zamenhof 843 [ ]
13 Milano Finanza (pdf allegato) ) 19 gennaio 2015
14 Industria e Finanza (pdf in allegato) 21 gennaio 2015
15 TgCom 24 Mediaset (pdf in allegato) 19 gennaio 2015
16 TgCom 24 Mediaset (pdf in allegato) 21 gennaio 2015
17 Radio Vicenza 15 gennaio 2015
18 Venezie Post (testo nella slide seguente) 19 gennaio 2015
19 Venezie Post (testo completo articolo 19 gennaio sul sito del quotidiano on-line) «A Nordest c è voglia di innovare, nonostante la crisi e le difficoltà. E c è voglia di innovare sotto vari aspetti, prevale cioè un modello di innovazione multipla». Il professor Ferdinando Azzariti, presidente del Salone d Impresa, ha presentato oggi la ricerca Rimettere le scarpe ai sogni all interno della Saiv di Vicenza. Lo studio ha avuto come campione qualcosa come mille aziende del Nordest, e si scopre così che il 35% degli imprenditori ha dichiarato di aver puntato, nel 2014, sull innovazione di prodotto (mentre il 58% ha detto che intende farlo ma solo nel 2015). Anno in cui il 31% delle imprese vuol fare innovazione di processo, il 29% intende migliorare l organizzazione aziendale, e il 16% vuol cimentarsi in quella che indubbiamente è l innovazione più complicata, vale a dire la revisione del modello di business. «Quest ultimo tipo d innovazione dice Azzariti è più complesso perché presuppone un ripensamento praticamente totale del modo di fare impresa. Ma specie nel caso delle aziende più grandi, sono molte quelle che sono pronte a mettersi in discussione fino in fondo». Insomma, per Azzariti è un fatto positivo che agli imprenditori del Nordest non faccia difetto la voglia di ripensarsi continuamente. «L innovazione afferma era un tradizionale punto dolente del modello nordestino, fatto di pmi agguerrite ma anche tradizionaliste. Ora non è più così. La Saiv che ci ospita oggi ne è un esempio. Si occupa di Ict e cinque anni fa quando feci loro visita gli dissi che erano bravi ma che dovevano cercare di internazionalizzarsi. Oggi la presenza nei mercati mondiali è il loro pane quotidiano, e lo stesso si può dire di tante altre imprese». Quelle invitate a parlare alla presentazione odierna erano quattro: oltre ai padroni di casa di Saiv anche Bauli, Da Re, e Fiera di Vicenza. «Se ripenso agli anni Sessanta dice Azzariti le grandi industrie dolciarie si chiamavano Motta e Alemagna: oggi Bauli, che all epoca era sostanzialmente sconosciuta, se le è mangiate, acquisendo più di recente anche la grande Bistefani». Altro caso quello dei grissini Bibanesi della trevigiana Da Re: «Anzitutto non vanno chiamati grissini perché altrimenti Giuseppe Da Re, da buon panificatore, vi striglia severamente. Ma il tema in questo caso è quello della comunicazione. Da Re è il Leonardo Da Vinci della comunicazione, perché è riuscito a comunicare il prodotto attraverso il prodotto, una rivoluzione mai fatta prima». Ma c è di più: «Ha coinvolto nella propria azienda nota il professore anche un Premio Nobel come Dario Fo, che non ha certo voluto denaro, ma ha accettato di comporre per Da Re un testo sul pane perché Da Re non fa solo business ma anche attività sociale, con un forte impegno no profit in Africa. Anche queste strategie sono fortemente innovative». (segue)
20 Venezie Post (testo completo articolo 19 gennaio sul sito del quotidiano on-line) (prosegue) Come rappresenta indubbiamente l innovazione, prosegue il docente, anche il presidente della Fiera di Vicenza, Matteo Marzotto. «Da quando Marzotto è arrivato alla presidenza della fiera osserva Azzariti i cambiamenti sono diventati continui. Nuovi prodotti nel senso di nuovi eventi, il ripensamento di quelli storici come VicenzaOro, e soprattutto l internazionalizzazione, con l accordo con Dubai». E sullo sfondo, il progetto d integrazione con Verona: «Anche lì è vero che si tratta di un tema più complesso, ma quando uno come Marzotto si espone con una tale nettezza, si può star certi che andrà fino in fondo. E credo che la sintesi tra le fiere sia la strategia vincente, l unica che può evitare quella cannibalizzazione che vediamo ancora, per esempio sulla bici con la guerra tra Verona e Padova».
21 Impresa Mia (testo nella slide seguente) 16 gennaio 2015
22 Impresa Mia (testo completo articolo 16 gennaio sul sito del quotidiano on-line) Il nuovo anno di Rimettere le scarpe ai sogni comincia da Vicenza. E la prima volta che il territorio berico ospita un appuntamento del ciclo di incontri tra imprenditori e professionisti del mondo economico e finanziario del Veneto, organizzato da Salone d Impresa. Il meeting si terrà lunedì 19 gennaio, sarà ospitato nella sede di Saiv Spa ed è promosso in collaborazione con Cisco Italy. L edizione , la terza, di Rimettere le Scarpe ai sogni ha preso il via lo scorso ottobre dal trevigiano. La seconda edizione, che si è svolta tra ottobre 2013 e maggio 2014, ha visto l organizzazione di sei incontri con la partecipazione complessiva di 735 imprenditori e 45 relatori. Con questo progetto vogliamo presentare alcuni temi di rilancio delle imprese. E un percorso di incontri nelle aziende, che hanno lo scopo di capire cosa si può cambiare, come si può migliorare e innovare spiega Ferdinando Azzariti, presidente di Salone d Impresa Si tratta di ascoltare imprenditori che raccontano la loro esperienza e guardare imprese che stanno sviluppando progettualità nuove e integrate pur in presenza di un contesto economico difficile, discutendone insieme ad esperti per evidenziare realtà e metodologie innovative. Proprio l innovazione sarà al centro di questo incontro vicentino, dal titolo L Italia che innova. Forme ed esempi di nuovi modelli aziendali. Nell occasione Salone d Impresa renderà noti in anteprima i risultati di un indagine, conclusa a dicembre 2014, sulla voglia di innovazione delle imprese venete. E di capacità di innovare si discuterà anche con le testimonianze di tre importanti imprenditori veneti e le strategie illustrate da due esperti. L incontro si terrà dalle alle 20 e sarà aperto da una visita alla sede di Saiv Spa, azienda vicentina specializzata in soluzioni nell ambito dell Information and Communication Technology, attiva all estero già da un decennio ed oggi in forte espansione verso nuovi mercati e servizi.
23 Impresa Mia (testo nella slide seguente) 19 gennaio 2015
24 Impresa Mia (testo completo articolo 19 gennaio sul sito del quotidiano on-line) Il Salone d Impresa presenta l indagine sulla capacità di rinnovamento delle aziende venete. Gli imprenditori veneti hanno le idee chiare. Il rilancio per le aziende del Nordest passa attraverso l innovazione multipla: non solo l innovazione del prodotto, ma anche del processo produttivo, dell organizzazione e del modello di business, ovvero del modo complessivo di presentarsi sul mercato. Se n è discusso in occasione del secondo evento della terza edizione di Rimettere le scarpe ai sogni, il ciclo di incontri tra professionisti del mondo finanziario promosso da Salone d Impresa. Oltre un centinaio di imprenditori hanno partecipato al meeting, dal titolo L Italia che innova. Forme ed esempi di nuovi modelli aziendali, che si è tenuto a Vicenza nella sede di Saiv Spa ed è stato organizzato in collaborazione con Cisco Italy. Nell occasione Salone d Impresa ha presentato i risultati di un indagine che ha misurato la voglia di innovazione delle aziende venete. Conclusa a dicembre 2014 e condotta su un campione di oltre diecimila imprese della regione, l indagine ha messo in luce che l innovazione è il punto cardine su cui stanno già facendo leva le aziende e su cui intendono investire sempre più (vedi tabella in fondo). Il 35% degli imprenditori ha dichiarato di aver puntato nel 2014 sull innovazione di prodotto, il 58% spiega che su questo aspetto intende investire nel Ma l innovazione si gioca su più piani, spesso sviluppati in contemporanea. Così il 31% delle imprese dichiara di voler puntare nel 2015 sull innovazione del processo del produttivo, il 29% sul miglioramento dell organizzazione aziendale, mentre il 16% intende innovare completamente il proprio modello di business. Emerge chiaramente la nuova e forte voglia di innovare delle imprese venete, ha spiegato Ferdinando Azzariti, presidente di Salone d Impresa, Un innovazione multipla, fatta contemporaneamente su quattro livelli, ma con una prevalente attenzione alla creazione di nuovi prodotti. L innovazione organizzativa e del modello di business sono ancora elementi nuovi, tuttavia stanno crescendo molto nell attenzione delle imprese venete. Sono le aziende che esportano sia sui mercati europei che su quelli mondiali ad essere più vocate all innovazione. Il nuovo Nordest c è già, ha sentenziato Azzariti, ed è quello fatto dalle imprese aperte: all internazionalizzazione, alla ricerca in sinergia con l Università, all innovazione, con modelli manageriali nuovi caratterizzati da meno dirigismo e più collaborazione, strumenti di responsabilizzazione e coinvolgimento. Questi nuovi modelli aziendali sono stati al centro di una tavola rotonda che, grazie alle testimonianze degli imprenditori invitati come relatori, ha presentato quattro casi di imprese che ben incarnano il paradigma del nuovo Nordest: la vicentina specializzata in soluzioni nell ambito dell Information and Communication Technology (Ict), la veronese Bauli Spa leader nell industria dolciaria italiana, la trevigiana Da Re Spa che opera nel settore dei prodotti da forno e produce i celebri Bibanesi, nonché Fiera di Vicenza Spa, che negli ultimi anni ha avviato un forte processo di internazionalizzazione e innovazione. (segue)
25 Impresa Mia (testo completo articolo 19 gennaio sul sito del quotidiano on-line) (prosegue) Saiv opera nel settore Ict da quasi 40 anni, ma ha saputo cambiare strategie di business innovando l organizzazione, coniugando la presenza territoriale nel tessuto delle piccole e medie imprese (Pmi) del NordEst con la capacità di affrontare grandi progetti di infrastrutture complesse di comunicazione per la clientela top, hanno raccontato Alessandro Bregolato ed Enrico Quaglio, presidente e direttore generale dell azienda vicentina, La continua ricerca nell aprire nuove opportunità di business ci ha spinto a ridisegnare la composizione dei sistemi e servizi verso le più evolute tecnologie di Data Center, focalizzando una Business Unit dedicata. Come pure la spinta continua su un processo di internazionalizzazione dell offerta presso primari contractors esteri operanti in Paesi emergenti sta rappresentando la seconda leva determinante per la storia dell azienda degli ultimi 10 anni. Infine la presenza diretta sul cliente finale motiva una necessaria evoluzione organizzativa che potrà continuare a sostenere la crescita sia sul mercato domestico che internazionale. Il perdurare della crisi economica richiede per le nostre aziende uno sforzo di valutazione del mercato globale che, dopo l entrata dei Paesi emergenti nel mondo manifatturiero, comporterà una politica industriale volta ad aggredire i mercati extra-europei, ha analizzato Alberto Bauli, presidente della celebre industria dolciaria di Castel d Azzano, Una tale scelta deve prevedere i punti di forza nei quali possiamo pensare di avere successo. Individuati i settori sui quali il made in Italy può raggiungere risultati importanti, sarà necessario investire sia privatamente sia pubblicamente al fine di ottenere aziende di dimensioni sufficienti per consentire una politica di export non episodica, ma duratura. Poter affrontare con successo un mercato globale richiede dimensioni ben maggiori ed un organizzazione manageriale oggi distante dalle nostre imprese prevalentemente a conduzione familiare. Il rapporto tra università e impresa per favorire la ricerca è ancora in una fase estremamente timida. Inoltre la capitalizzazione delle imprese vede il nostro Paese in assenza di capitale a rischio con una necessaria dipendenza dal settore bancario senza avere, parallelamente al mondo anglosassone, il confluire del risparmio nel capitale d impresa. A grandi linee questo indirizzo è obbligatorio per il nostro Paese, poiché diversamente non potremo mantenere il livello di benessere che abbiamo conquistato. Innovazione sì, ma nel rispetto della tradizione e di quella qualità artigianale che da sempre rappresenta il valore aggiunto delle nostre aziende venete. Solo se l innovazione tecnologica è gestita con attenzione e lungimiranza si sposa all artigianalità e alla tradizione, offrendo soddisfazioni e ottimi risultati, ha ammonito Giuseppe Da Re, presidente dell omonima azienda trevigiana, La ricetta dei Bibanesi affonda le proprie radici nell artigianalità tipica del buon pane di qualità, senza mai però disgiungersi dalla continua ricerca e dalla capacità innovativa del processo e del prodotto. (segue)
26 Impresa Mia (testo completo articolo 19 gennaio sul sito del quotidiano on-line) (prosegue) Matteo Marzotto, presidente di Fiera di Vicenza Spa ha sottolineato: La fase di grande trasformazione economica, sociale e culturale che stiamo attraversando evidenzia sempre più che l innovazione è uno degli asset principali su cui puntare per poter competere nello scenario globale. Un innovazione che, unita al desiderio di fare impresa, va necessariamente connessa al valorizzazione della qualità e della creatività, del saper fare e dell artigianalità dei produttori italiani, sempre più apprezzati nel mondo. Penso ad alcuni comparti strategici, come ad esempio la gioielleria e il fashion, il design e alcuni settori della tecnologia, l enogastronomia e il turismo, ma non sono gli unici. Quale provider di servizi, Fiera di Vicenza da alcuni anni ha intrapreso un intenso processo di riposizionamento internazionale, orientato a promuovere le migliori eccellenze del Well Done in Italy nel mondo proprio puntando sull innovazione dei format e del modello di business: non più solo un contenitore di spazi, bensì un Event Show Producer ideatore e promotore di contenuti di elevata qualità, in grado di generare valore. Ad aprire i lavori del meeting è stato David Bevilacqua, vice president South Europe di Cisco, che si è soffermato sulle potenzialità dell innovazione digitale. Le opportunità offerte dal digitale e da Internet sono elementi essenziali per accelerare la crescita economica di ogni Paese. Il tema dell Internet of Everything rappresenta per Cisco una nuova rivoluzione industriale, ha spiegato Bevilacqua, Quello che abbiamo visto accadere fino ad oggi con Internet non è nulla rispetto a quello che accadrà nei prossimi anni, a mano a mano che persone, nuovi processi, dati e oggetti potranno connettersi tra di loro ed interagire attraverso la rete. L evoluzione tecnologica permette di connettere alla Rete oggetti che prima non avremmo mai preso in considerazione. Ciò che cambia le carte in tavola e che apre le porte all era dell Internet of Everything è l evoluzione dell intelligenza e delle funzionalità della Rete, che permettono di offrire agli oggetti e alle persone che interagiscono con essi, ai dati che generano, ai processi in cui s inseriscono elementi quali la capacità di riconoscere e agire in funzione del contesto, maggiore potenza di calcolo e capacità di procurarsi autonomamente l energia necessaria per operare.
27 Industria Vicentina (testo nella slide successiva) 20 gennaio 2015
28 Industria Vicentina (testo completo articolo 20 gennaio sul sito del quotidiano on-line) Gli imprenditori veneti hanno le idee chiare. Il rilancio per le aziende del Nordest passa attraverso l innovazione multipla: non solo l innovazione del prodotto, ma anche del processo produttivo, dell organizzazione e del modello di business, ovvero del modo complessivo di presentarsi sul mercato. Se n è discusso in occasione del secondo evento della terza edizione di Rimettere le scarpe ai sogni, il ciclo di incontri tra professionisti del mondo finanziario promosso da Salone d Impresa. Oltre un centinaio di imprenditori hanno partecipato al meeting, dal titolo L Italia che innova. Forme ed esempi di nuovi modelli aziendali, che si è tenuto a Vicenza nella sede di ed è stato organizzato in collaborazione con Cisco Italy. Nell occasione Salone d Impresa ha presentato i risultati di un indagine che ha misurato la voglia di innovazione delle aziende venete. Conclusa a dicembre 2014 e condotta su un campione di oltre diecimila imprese della regione, l indagine ha messo in luce che l innovazione è il punto cardine su cui stanno già facendo leva le aziende e su cui intendono investire sempre più. Il 35% degli imprenditori ha dichiarato di aver puntato nel 2014 sull innovazione di prodotto, il 58% spiega che su questo aspetto intende investire nel Ma l innovazione si gioca su più piani, spesso sviluppati in contemporanea. Così il 31% delle imprese dichiara di voler puntare nel 2015 sull innovazione del processo produttivo, il 29% sul miglioramento dell organizzazione aziendale, mentre il 16% intende innovare completamente il proprio modello di business. Il nuovo Nordest c è già, ha sentenziato Ferdinando Azzariti, presidente di Salone d Impresa, ed è quello fatto dalle imprese aperte all internazionalizzazione, alla ricerca in sinergia con l Università, all innovazione, con modelli manageriali nuovi caratterizzati da meno dirigismo e più collaborazione, strumenti di responsabilizzazione e coinvolgimento. Questi nuovi modelli aziendali sono stati al centro di una tavola rotonda che ha visto protagonisti, tra gli altri, Saiv e Fiera di Vicenza S.p.A. Saiv opera nel settore Ict da quasi 40 anni, ma ha saputo cambiare strategie di business innovando l organizzazione, hanno raccontato Alessandro Bregolato ed Enrico Quaglio, presidente e direttore generale dell azienda vicentina, La continua ricerca nell aprire nuove opportunità di business ci ha spinto a ridisegnare la composizione dei sistemi e servizi verso le più evolute tecnologie di Data Center, focalizzando una Business Unit dedicata. Come pure la spinta continua su un processo di internazionalizzazione dell offerta presso primari contractors esteri operanti in Paesi emergenti sta rappresentando la seconda leva determinante per la storia dell azienda degli ultimi 10 anni. Matteo Marzotto, presidente di Fiera di Vicenza, ha sottolineato: La fase di grande trasformazione economica, sociale e culturale che stiamo attraversando evidenzia sempre più che l innovazione è uno degli asset principali su cui puntare per poter competere nello scenario globale. Un innovazione che, unita al desiderio di fare impresa, va necessariamente connessa al valorizzazione della qualità e della creatività, del saper fare e dell artigianalità dei produttori italiani, sempre più apprezzati nel mondo. Penso ad alcuni comparti strategici, come ad esempio la gioielleria e il fashion, il design e alcuni settori della tecnologia, l enogastronomia e il turismo, ma non sono gli unici. Quale provider di servizi, Fiera di Vicenza da alcuni anni ha intrapreso un intenso processo di riposizionamento internazionale, orientato a promuovere le migliori eccellenze del Well Done in Italy nel mondo proprio puntando sull innovazione dei format e del modello di business: non più solo un contenitore di spazi, bensì un Event Show Producer ideatore e promotore di contenuti di elevata qualità, in grado di generare valore.
29 Informazione.it (pdf in allegato) 14 gennaio 2015
30 Informazione.it (pdf in allegato) 19 gennaio 2015
31 Comunicati Stampa.net (pdf in allegato) 14 gennaio 2015
32 Comunicati stampa.net(slide successiva) 14 gennaio 2015
33 Comunicati-Stampa.net (testo completo articolo 20 gennaio sul sito del quotidiano on-line) Gli imprenditori veneti hanno le idee chiare. Il rilancio per le aziende del Nordest passa attraverso l innovazione multipla: non solo l innovazione del prodotto, ma anche del processo produttivo, dell organizzazione e del modello di business, ovvero del modo complessivo di presentarsi sul mercato. Se n è discusso in occasione del secondo evento della terza edizione di Rimettere le scarpe ai sogni, il ciclo di incontri tra professionisti del mondo finanziario promosso da Salone d Impresa. Oltre un centinaio di imprenditori hanno partecipato al meeting, dal titolo L Italia che innova. Forme ed esempi di nuovi modelli aziendali, che si è tenuto a Vicenza nella sede di Saiv Spa ed è stato organizzato in collaborazione con Cisco Italy. Nell occasione Salone d Impresa ha presentato i risultati di un indagine che ha misurato la voglia di innovazione delle aziende venete. Conclusa a dicembre 2014 e condotta su un campione di oltre diecimila imprese della regione, l indagine ha messo in luce che l innovazione è il punto cardine su cui stanno già facendo leva le aziende e su cui intendono investire sempre più (vedi tabella in fondo). Il 35% degli imprenditori ha dichiarato di aver puntato nel 2014 sull innovazione di prodotto, il 58% spiega che su questo aspetto intende investire nel Ma l innovazione si gioca su più piani, spesso sviluppati in contemporanea. Così il 31% delle imprese dichiara di voler puntare nel 2015 sull innovazione del processo del produttivo, il 29% sul miglioramento dell organizzazione aziendale, mentre il 16% intende innovare completamente il proprio modello di business. Emerge chiaramente la nuova e forte voglia di innovare delle imprese venete, ha spiegato Ferdinando Azzariti, presidente di Salone d Impresa, Un innovazione multipla, fatta contemporaneamente su quattro livelli, ma con una prevalente attenzione alla creazione di nuovi prodotti. L innovazione organizzativa e del modello di business sono ancora elementi nuovi, tuttavia stanno crescendo molto nell attenzione delle imprese venete. Sono le aziende che esportano sia sui mercati europei che su quelli mondiali ad essere più vocate all innovazione. Il nuovo Nordest c è già, ha sentenziato Azzariti, ed è quello fatto dalle imprese aperte: all internazionalizzazione, alla ricerca in sinergia con l Università, all innovazione, con modelli manageriali nuovi caratterizzati da meno dirigismo e più collaborazione, strumenti di responsabilizzazione e coinvolgimento. Questi nuovi modelli aziendali sono stati al centro di una tavola rotonda che, grazie alle testimonianze degli imprenditori invitati come relatori, ha presentato quattro casi di imprese che ben incarnano il paradigma del nuovo Nordest: la vicentina specializzata in soluzioni nell ambito dell Information and Communication Technology (Ict), la veronese Bauli Spa leader nell industria dolciaria italiana, la trevigiana Da Re Spa che opera nel settore dei prodotti da forno e produce i celebri Bibanesi, nonché Fiera di Vicenza Spa, che negli ultimi anni ha avviato un forte processo di internazionalizzazione e innovazione. (segue)
34 Comunicati-Stampa.net (testo completo articolo 20 gennaio sul sito del quotidiano on-line) (prosegue) Saiv opera nel settore Ict da quasi 40 anni, ma ha saputo cambiare strategie di business innovando l organizzazione, coniugando la presenza territoriale nel tessuto delle piccole e medie imprese (Pmi) del NordEst con la capacità di affrontare grandi progetti di infrastrutture complesse di comunicazione per la clientela top, hanno raccontato Alessandro Bregolato ed Enrico Quaglio, presidente e direttore generale dell azienda vicentina, La continua ricerca nell aprire nuove opportunità di business ci ha spinto a ridisegnare la composizione dei sistemi e servizi verso le più evolute tecnologie di Data Center, focalizzando una Business Unit dedicata. Come pure la spinta continua su un processo di internazionalizzazione dell offerta presso primari contractors esteri operanti in Paesi emergenti sta rappresentando la seconda leva determinante per la storia dell azienda degli ultimi 10 anni. Infine la presenza diretta sul cliente finale motiva una necessaria evoluzione organizzativa che potrà continuare a sostenere la crescita sia sul mercato domestico che internazionale. Il perdurare della crisi economica richiede per le nostre aziende uno sforzo di valutazione del mercato globale che, dopo l entrata dei Paesi emergenti nel mondo manifatturiero, comporterà una politica industriale volta ad aggredire i mercati extra-europei, ha analizzato Alberto Bauli, presidente della celebre industria dolciaria di Castel d Azzano, Una tale scelta deve prevedere i punti di forza nei quali possiamo pensare di avere successo. Individuati i settori sui quali il made in Italy può raggiungere risultati importanti, sarà necessario investire sia privatamente sia pubblicamente al fine di ottenere aziende di dimensioni sufficienti per consentire una politica di export non episodica, ma duratura. Poter affrontare con successo un mercato globale richiede dimensioni ben maggiori ed un organizzazione manageriale oggi distante dalle nostre imprese prevalentemente a conduzione familiare. Il rapporto tra università e impresa per favorire la ricerca è ancora in una fase estremamente timida. Inoltre la capitalizzazione delle imprese vede il nostro Paese in assenza di capitale a rischio con una necessaria dipendenza dal settore bancario senza avere, parallelamente al mondo anglosassone, il confluire del risparmio nel capitale d impresa. A grandi linee questo indirizzo è obbligatorio per il nostro Paese, poiché diversamente non potremo mantenere il livello di benessere che abbiamo conquistato. Innovazione sì, ma nel rispetto della tradizione e di quella qualità artigianale che da sempre rappresenta il valore aggiunto delle nostre aziende venete. Solo se l innovazione tecnologica è gestita con attenzione e lungimiranza si sposa all artigianalità e alla tradizione, offrendo soddisfazioni e ottimi risultati, ha ammonito Giuseppe Da Re, presidente dell omonima azienda trevigiana, La ricetta dei Bibanesi affonda le proprie radici nell artigianalità tipica del buon pane di qualità, senza mai però disgiungersi dalla continua ricerca e dalla capacità innovativa del processo e del prodotto. (segue)
35 Comunicati-Stampa.net (testo completo articolo 20 gennaio sul sito del quotidiano on-line) (prosegue) Matteo Marzotto, presidente di Fiera di Vicenza Spa ha sottolineato: La fase di grande trasformazione economica, sociale e culturale che stiamo attraversando evidenzia sempre più che l innovazione è uno degli asset principali su cui puntare per poter competere nello scenario globale. Un innovazione che, unita al desiderio di fare impresa, va necessariamente connessa al valorizzazione della qualità e della creatività, del saper fare e dell artigianalità dei produttori italiani, sempre più apprezzati nel mondo. Penso ad alcuni comparti strategici, come ad esempio la gioielleria e il fashion, il design e alcuni settori della tecnologia, l enogastronomia e il turismo, ma non sono gli unici. Quale provider di servizi, Fiera di Vicenza da alcuni anni ha intrapreso un intenso processo di riposizionamento internazionale, orientato a promuovere le migliori eccellenze del Well Done in Italy nel mondo proprio puntando sull innovazione dei format e del modello di business: non più solo un contenitore di spazi, bensì un Event Show Producer ideatore e promotore di contenuti di elevata qualità, in grado di generare valore. Ad aprire i lavori del meeting è stato David Bevilacqua, vice president South Europe di Cisco, che si è soffermato sulle potenzialità dell innovazione digitale. Le opportunità offerte dal digitale e da Internet sono elementi essenziali per accelerare la crescita economica di ogni Paese. Il tema dell Internet of Everything rappresenta per Cisco una nuova rivoluzione industriale, ha spiegato Bevilacqua, Quello che abbiamo visto accadere fino ad oggi con Internet non è nulla rispetto a quello che accadrà nei prossimi anni, a mano a mano che persone, nuovi processi, dati e oggetti potranno connettersi tra di loro ed interagire attraverso la rete. L evoluzione tecnologica permette di connettere alla Rete oggetti che prima non avremmo mai preso in considerazione. Ciò che cambia le carte in tavola e che apre le porte all era dell Internet of Everything è l evoluzione dell intelligenza e delle funzionalità della Rete, che permettono di offrire agli oggetti e alle persone che interagiscono con essi, ai dati che generano, ai processi in cui s inseriscono elementi quali la capacità di riconoscere e agire in funzione del contesto, maggiore potenza di calcolo e capacità di procurarsi autonomamente l energia necessaria per operare.
36 Vicenza Più (pdf in allegato) 18 gennaio 2015
37 Vicenza Più (pdf in allegato) 19 gennaio 2015
38 Bassano Più (pdf in allegato) 18 gennaio 2015
39 Bassano Più (pdf in allegato) 19 gennaio 2015
40 Schio Più (pdf in allegato) 18 gennaio 2015
41 Schio Più (pdf in allegato) 19 gennaio 2015
42 Treviso Accessibile (testo nella slide seguente) 19 gennaio 2015
43 Treviso Accessibile (testo completo articolo 19 gennaio sul sito del quotidiano on-line) Gli imprenditori veneti hanno le idee chiare. Il rilancio per le aziende del Nordest passa attraverso l innovazione multipla: non solo l innovazione del prodotto, ma anche del processo produttivo, dell organizzazione e del modello di business, ovvero del modo complessivo di presentarsi sul mercato. Se n è discusso in occasione del secondo evento della terza edizione di Rimettere le scarpe ai sogni, il ciclo di incontri tra professionisti del mondo finanziario promosso da Salone d Impresa. Oltre un centinaio di imprenditori hanno partecipato al meeting, dal titolo L Italia che innova. Forme ed esempi di nuovi modelli aziendali, che si è tenuto a Vicenza nella sede di Saiv Spa ed è stato organizzato in collaborazione con Cisco Italy. Nell occasione Salone d Impresa ha presentato i risultati di un indagine che ha misurato la voglia di innovazione delle aziende venete. Conclusa a dicembre 2014 e condotta su un campione di oltre diecimila imprese della regione, l indagine ha messo in luce che l innovazione è il punto cardine su cui stanno già facendo leva le aziende e su cui intendono investire sempre più (vedi tabella in fondo). Il 35% degli imprenditori ha dichiarato di aver puntato nel 2014 sull innovazione di prodotto, il 58% spiega che su questo aspetto intende investire nel Ma l innovazione si gioca su più piani, spesso sviluppati in contemporanea. Così il 31% delle imprese dichiara di voler puntare nel 2015 sull innovazione del processo del produttivo, il 29% sul miglioramento dell organizzazione aziendale, mentre il 16% intende innovare completamente il proprio modello di business. Emerge chiaramente la nuova e forte voglia di innovare delle imprese venete, ha spiegato Ferdinando Azzariti, presidente di Salone d Impresa, Un innovazione multipla, fatta contemporaneamente su quattro livelli, ma con una prevalente attenzione alla creazione di nuovi prodotti. L innovazione organizzativa e del modello di business sono ancora elementi nuovi, tuttavia stanno crescendo molto nell attenzione delle imprese venete. Sono le aziende che esportano sia sui mercati europei che su quelli mondiali ad essere più vocate all innovazione. Il nuovo Nordest c è già, ha sentenziato Azzariti, ed è quello fatto dalle imprese aperte: all internazionalizzazione, alla ricerca in sinergia con l Università, all innovazione, con modelli manageriali nuovi caratterizzati da meno dirigismo e più collaborazione, strumenti di responsabilizzazione e coinvolgimento. Questi nuovi modelli aziendali sono stati al centro di una tavola rotonda che, grazie alle testimonianze degli imprenditori invitati come relatori, ha presentato quattro casi di imprese che ben incarnano il paradigma del nuovo Nordest: la vicentina specializzata in soluzioni nell ambito dell Information and Communication Technology (Ict), la veronese Bauli Spa leader nell industria dolciaria italiana, la trevigiana Da Re Spa che opera nel settore dei prodotti da forno e produce i celebri Bibanesi, nonché Fiera di Vicenza Spa, che negli ultimi anni ha avviato un forte processo di internazionalizzazione e innovazione. (segue)
44 Treviso Accessibile (testo completo articolo 19 gennaio sul sito del quotidiano on-line) (prosegue) Saiv opera nel settore Ict da quasi 40 anni, ma ha saputo cambiare strategie di business innovando l organizzazione, coniugando la presenza territoriale nel tessuto delle piccole e medie imprese (Pmi) del NordEst con la capacità di affrontare grandi progetti di infrastrutture complesse di comunicazione per la clientela top, hanno raccontato Alessandro Bregolato ed Enrico Quaglio, presidente e direttore generale dell azienda vicentina, La continua ricerca nell aprire nuove opportunità di business ci ha spinto a ridisegnare la composizione dei sistemi e servizi verso le più evolute tecnologie di Data Center, focalizzando una Business Unit dedicata. Come pure la spinta continua su un processo di internazionalizzazione dell offerta presso primari contractors esteri operanti in Paesi emergenti sta rappresentando la seconda leva determinante per la storia dell azienda degli ultimi 10 anni. Infine la presenza diretta sul cliente finale motiva una necessaria evoluzione organizzativa che potrà continuare a sostenere la crescita sia sul mercato domestico che internazionale. Il perdurare della crisi economica richiede per le nostre aziende uno sforzo di valutazione del mercato globale che, dopo l entrata dei Paesi emergenti nel mondo manifatturiero, comporterà una politica industriale volta ad aggredire i mercati extra-europei, ha analizzato Alberto Bauli, presidente della celebre industria dolciaria di Castel d Azzano, Una tale scelta deve prevedere i punti di forza nei quali possiamo pensare di avere successo. Individuati i settori sui quali il made in Italy può raggiungere risultati importanti, sarà necessario investire sia privatamente sia pubblicamente al fine di ottenere aziende di dimensioni sufficienti per consentire una politica di export non episodica, ma duratura. Poter affrontare con successo un mercato globale richiede dimensioni ben maggiori ed un organizzazione manageriale oggi distante dalle nostre imprese prevalentemente a conduzione familiare. Il rapporto tra università e impresa per favorire la ricerca è ancora in una fase estremamente timida. Inoltre la capitalizzazione delle imprese vede il nostro Paese in assenza di capitale a rischio con una necessaria dipendenza dal settore bancario senza avere, parallelamente al mondo anglosassone, il confluire del risparmio nel capitale d impresa. A grandi linee questo indirizzo è obbligatorio per il nostro Paese, poiché diversamente non potremo mantenere il livello di benessere che abbiamo conquistato. Innovazione sì, ma nel rispetto della tradizione e di quella qualità artigianale che da sempre rappresenta il valore aggiunto delle nostre aziende venete. Solo se l innovazione tecnologica è gestita con attenzione e lungimiranza si sposa all artigianalità e alla tradizione, offrendo soddisfazioni e ottimi risultati, ha ammonito Giuseppe Da Re, presidente dell omonima azienda trevigiana, La ricetta dei Bibanesi affonda le proprie radici nell artigianalità tipica del buon pane di qualità, senza mai però disgiungersi dalla continua ricerca e dalla capacità innovativa del processo e del prodotto. (segue)
45 Treviso Accessibile (testo completo articolo 19 gennaio sul sito del quotidiano on-line) (prosegue) Matteo Marzotto, presidente di Fiera di Vicenza Spa ha sottolineato: La fase di grande trasformazione economica, sociale e culturale che stiamo attraversando evidenzia sempre più che l innovazione è uno degli asset principali su cui puntare per poter competere nello scenario globale. Un innovazione che, unita al desiderio di fare impresa, va necessariamente connessa al valorizzazione della qualità e della creatività, del saper fare e dell artigianalità dei produttori italiani, sempre più apprezzati nel mondo. Penso ad alcuni comparti strategici, come ad esempio la gioielleria e il fashion, il design e alcuni settori della tecnologia, l enogastronomia e il turismo, ma non sono gli unici. Quale provider di servizi, Fiera di Vicenza da alcuni anni ha intrapreso un intenso processo di riposizionamento internazionale, orientato a promuovere le migliori eccellenze del Well Done in Italy nel mondo proprio puntando sull innovazione dei format e del modello di business: non più solo un contenitore di spazi, bensì un Event Show Producer ideatore e promotore di contenuti di elevata qualità, in grado di generare valore. Ad aprire i lavori del meeting è stato David Bevilacqua, vice president South Europe di Cisco, che si è soffermato sulle potenzialità dell innovazione digitale. Le opportunità offerte dal digitale e da Internet sono elementi essenziali per accelerare la crescita economica di ogni Paese. Il tema dell Internet of Everything rappresenta per Cisco una nuova rivoluzione industriale, ha spiegato Bevilacqua, Quello che abbiamo visto accadere fino ad oggi con Internet non è nulla rispetto a quello che accadrà nei prossimi anni, a mano a mano che persone, nuovi processi, dati e oggetti potranno connettersi tra di loro ed interagire attraverso la rete. L evoluzione tecnologica permette di connettere alla Rete oggetti che prima non avremmo mai preso in considerazione. Ciò che cambia le carte in tavola e che apre le porte all era dell Internet of Everything è l evoluzione dell intelligenza e delle funzionalità della Rete, che permettono di offrire agli oggetti e alle persone che interagiscono con essi, ai dati che generano, ai processi in cui s inseriscono elementi quali la capacità di riconoscere e agire in funzione del contesto, maggiore potenza di calcolo e capacità di procurarsi autonomamente l energia necessaria per operare.
46 Treviso System (testo nella slide seguente) 20 gennaio 2015
47 Treviso System (testo completo articolo 20 gennaio sul sito del quotidiano on-line) Gli imprenditori veneti hanno le idee chiare. Il rilancio per le aziende del Nordest passa attraverso l innovazione multipla: non solo l innovazione del prodotto, ma anche del processo produttivo, dell organizzazione e del modello di business, ovvero del modo complessivo di presentarsi sul mercato. Se n è discusso in occasione del secondo evento della terza edizione di Rimettere le scarpe ai sogni, il ciclo di incontri tra professionisti del mondo finanziario promosso da Salone d Impresa. Oltre un centinaio di imprenditori hanno partecipato al meeting, dal titolo L Italia che innova. Forme ed esempi di nuovi modelli aziendali, che si è tenuto a Vicenza nella sede di Saiv Spa ed è stato organizzato in collaborazione con Cisco Italy. Nell occasione Salone d Impresa ha presentato i risultati di un indagine che ha misurato la voglia di innovazione delle aziende venete. Conclusa a dicembre 2014 e condotta su un campione di oltre diecimila imprese della regione, l indagine ha messo in luce che l innovazione è il punto cardine su cui stanno già facendo leva le aziende e su cui intendono investire sempre più (vedi tabella in fondo). Il 35% degli imprenditori ha dichiarato di aver puntato nel 2014 sull innovazione di prodotto, il 58% spiega che su questo aspetto intende investire nel Ma l innovazione si gioca su più piani, spesso sviluppati in contemporanea. Così il 31% delle imprese dichiara di voler puntare nel 2015 sull innovazione del processo del produttivo, il 29% sul miglioramento dell organizzazione aziendale, mentre il 16% intende innovare completamente il proprio modello di business. Emerge chiaramente la nuova e forte voglia di innovare delle imprese venete, ha spiegato Ferdinando Azzariti, presidente di Salone d Impresa, Un innovazione multipla, fatta contemporaneamente su quattro livelli, ma con una prevalente attenzione alla creazione di nuovi prodotti. L innovazione organizzativa e del modello di business sono ancora elementi nuovi, tuttavia stanno crescendo molto nell attenzione delle imprese venete. Sono le aziende che esportano sia sui mercati europei che su quelli mondiali ad essere più vocate all innovazione. Il nuovo Nordest c è già, ha sentenziato Azzariti, ed è quello fatto dalle imprese aperte: all internazionalizzazione, alla ricerca in sinergia con l Università, all innovazione, con modelli manageriali nuovi caratterizzati da meno dirigismo e più collaborazione, strumenti di responsabilizzazione e coinvolgimento. Questi nuovi modelli aziendali sono stati al centro di una tavola rotonda che, grazie alle testimonianze degli imprenditori invitati come relatori, ha presentato quattro casi di imprese che ben incarnano il paradigma del nuovo Nordest: la vicentina specializzata in soluzioni nell ambito dell Information and Communication Technology (Ict), la veronese Bauli Spa leader nell industria dolciaria italiana, la trevigiana Da Re Spa che opera nel settore dei prodotti da forno e produce i celebri Bibanesi, nonché Fiera di Vicenza Spa, che negli ultimi anni ha avviato un forte processo di internazionalizzazione e innovazione. (segue)
48 Treviso System (testo completo articolo 20 gennaio sul sito del quotidiano on-line) (prosegue) Saiv opera nel settore Ict da quasi 40 anni, ma ha saputo cambiare strategie di business innovando l organizzazione, coniugando la presenza territoriale nel tessuto delle piccole e medie imprese (Pmi) del NordEst con la capacità di affrontare grandi progetti di infrastrutture complesse di comunicazione per la clientela top, hanno raccontato Alessandro Bregolato ed Enrico Quaglio, presidente e direttore generale dell azienda vicentina, La continua ricerca nell aprire nuove opportunità di business ci ha spinto a ridisegnare la composizione dei sistemi e servizi verso le più evolute tecnologie di Data Center, focalizzando una Business Unit dedicata. Come pure la spinta continua su un processo di internazionalizzazione dell offerta presso primari contractors esteri operanti in Paesi emergenti sta rappresentando la seconda leva determinante per la storia dell azienda degli ultimi 10 anni. Infine la presenza diretta sul cliente finale motiva una necessaria evoluzione organizzativa che potrà continuare a sostenere la crescita sia sul mercato domestico che internazionale. Il perdurare della crisi economica richiede per le nostre aziende uno sforzo di valutazione del mercato globale che, dopo l entrata dei Paesi emergenti nel mondo manifatturiero, comporterà una politica industriale volta ad aggredire i mercati extra-europei, ha analizzato Alberto Bauli, presidente della celebre industria dolciaria di Castel d Azzano, Una tale scelta deve prevedere i punti di forza nei quali possiamo pensare di avere successo. Individuati i settori sui quali il made in Italy può raggiungere risultati importanti, sarà necessario investire sia privatamente sia pubblicamente al fine di ottenere aziende di dimensioni sufficienti per consentire una politica di export non episodica, ma duratura. Poter affrontare con successo un mercato globale richiede dimensioni ben maggiori ed un organizzazione manageriale oggi distante dalle nostre imprese prevalentemente a conduzione familiare. Il rapporto tra università e impresa per favorire la ricerca è ancora in una fase estremamente timida. Inoltre la capitalizzazione delle imprese vede il nostro Paese in assenza di capitale a rischio con una necessaria dipendenza dal settore bancario senza avere, parallelamente al mondo anglosassone, il confluire del risparmio nel capitale d impresa. A grandi linee questo indirizzo è obbligatorio per il nostro Paese, poiché diversamente non potremo mantenere il livello di benessere che abbiamo conquistato. Innovazione sì, ma nel rispetto della tradizione e di quella qualità artigianale che da sempre rappresenta il valore aggiunto delle nostre aziende venete. Solo se l innovazione tecnologica è gestita con attenzione e lungimiranza si sposa all artigianalità e alla tradizione, offrendo soddisfazioni e ottimi risultati, ha ammonito Giuseppe Da Re, presidente dell omonima azienda trevigiana, La ricetta dei Bibanesi affonda le proprie radici nell artigianalità tipica del buon pane di qualità, senza mai però disgiungersi dalla continua ricerca e dalla capacità innovativa del processo e del prodotto. (segue)
49 Treviso System (testo completo articolo 20 gennaio sul sito del quotidiano on-line) (prosegue) Matteo Marzotto, presidente di Fiera di Vicenza Spa ha sottolineato: La fase di grande trasformazione economica, sociale e culturale che stiamo attraversando evidenzia sempre più che l innovazione è uno degli asset principali su cui puntare per poter competere nello scenario globale. Un innovazione che, unita al desiderio di fare impresa, va necessariamente connessa al valorizzazione della qualità e della creatività, del saper fare e dell artigianalità dei produttori italiani, sempre più apprezzati nel mondo. Penso ad alcuni comparti strategici, come ad esempio la gioielleria e il fashion, il design e alcuni settori della tecnologia, l enogastronomia e il turismo, ma non sono gli unici. Quale provider di servizi, Fiera di Vicenza da alcuni anni ha intrapreso un intenso processo di riposizionamento internazionale, orientato a promuovere le migliori eccellenze del Well Done in Italy nel mondo proprio puntando sull innovazione dei format e del modello di business: non più solo un contenitore di spazi, bensì un Event Show Producer ideatore e promotore di contenuti di elevata qualità, in grado di generare valore. Ad aprire i lavori del meeting è stato David Bevilacqua, vice president South Europe di Cisco, che si è soffermato sulle potenzialità dell innovazione digitale. Le opportunità offerte dal digitale e da Internet sono elementi essenziali per accelerare la crescita economica di ogni Paese. Il tema dell Internet of Everything rappresenta per Cisco una nuova rivoluzione industriale, ha spiegato Bevilacqua, Quello che abbiamo visto accadere fino ad oggi con Internet non è nulla rispetto a quello che accadrà nei prossimi anni, a mano a mano che persone, nuovi processi, dati e oggetti potranno connettersi tra di loro ed interagire attraverso la rete. L evoluzione tecnologica permette di connettere alla Rete oggetti che prima non avremmo mai preso in considerazione. Ciò che cambia le carte in tavola e che apre le porte all era dell Internet of Everything è l evoluzione dell intelligenza e delle funzionalità della Rete, che permettono di offrire agli oggetti e alle persone che interagiscono con essi, ai dati che generano, ai processi in cui s inseriscono elementi quali la capacità di riconoscere e agire in funzione del contesto, maggiore potenza di calcolo e capacità di procurarsi autonomamente l energia necessaria per operare.
50 Msn Money (pdf in allegato) 20 gennaio 2015
51 Vicenza Today (pdf allegato) 16 gennaio 2015
52 Vicenza Today (pdf allegato) 26 gennaio 2015
53 Vicenza Today (testo completo articolo 26 gennaio sul sito del quotidiano on-line) Gli imprenditori veneti hanno le idee chiare. Il rilancio per le aziende del Nordest passa attraverso l innovazione multipla: non solo l innovazione del prodotto, ma anche del processo produttivo, dell organizzazione e del modello di business, ovvero del modo complessivo di presentarsi sul mercato. Se n è discusso in occasione del secondo evento della terza edizione di Rimettere le scarpe ai sogni, il ciclo di incontri tra professionisti del mondo finanziario promosso da Salone d Impresa. Oltre un centinaio di imprenditori hanno partecipato al meeting, dal titolo L Italia che innova. Forme ed esempi di nuovi modelli aziendali, che si è tenuto a Vicenza nella sede di Saiv Spa ed è stato organizzato in collaborazione con Cisco Italy. Nell occasione Salone d Impresa ha presentato i risultati di un indagine che ha misurato la voglia di innovazione delle aziende venete. Conclusa a dicembre 2014 e condotta su un campione di oltre diecimila imprese della regione, l indagine ha messo in luce che l innovazione è il punto cardine su cui stanno già facendo leva le aziende e su cui intendono investire sempre più (vedi tabella in fondo). Il 35% degli imprenditori ha dichiarato di aver puntato nel 2014 sull innovazione di prodotto, il 58% spiega che su questo aspetto intende investire nel Ma l innovazione si gioca su più piani, spesso sviluppati in contemporanea. Così il 31% delle imprese dichiara di voler puntare nel 2015 sull innovazione del processo del produttivo, il 29% sul miglioramento dell organizzazione aziendale, mentre il 16% intende innovare completamente il proprio modello di business. Emerge chiaramente la nuova e forte voglia di innovare delle imprese venete, ha spiegato Ferdinando Azzariti, presidente di Salone d Impresa, Un innovazione multipla, fatta contemporaneamente su quattro livelli, ma con una prevalente attenzione alla creazione di nuovi prodotti. L innovazione organizzativa e del modello di business sono ancora elementi nuovi, tuttavia stanno crescendo molto nell attenzione delle imprese venete. Sono le aziende che esportano sia sui mercati europei che su quelli mondiali ad essere più vocate all innovazione. Il nuovo Nordest c è già, ha sentenziato Azzariti, ed è quello fatto dalle imprese aperte: all internazionalizzazione, alla ricerca in sinergia con l Università, all innovazione, con modelli manageriali nuovi caratterizzati da meno dirigismo e più collaborazione, strumenti di responsabilizzazione e coinvolgimento. Questi nuovi modelli aziendali sono stati al centro di una tavola rotonda che, grazie alle testimonianze degli imprenditori invitati come relatori, ha presentato quattro casi di imprese che ben incarnano il paradigma del nuovo Nordest: la vicentina specializzata in soluzioni nell ambito dell Information and Communication Technology (Ict), la veronese Bauli Spa leader nell industria dolciaria italiana, la trevigiana Da Re Spa che opera nel settore dei prodotti da forno e produce i celebri Bibanesi, nonché Fiera di Vicenza Spa, che negli ultimi anni ha avviato un forte processo di internazionalizzazione e innovazione. (segue)
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