ISTITUTO COMPRENSIVO di VEROLENGO DOCENTI A.S. 2015/2016
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- Angela Di Giovanni
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO di VEROLENGO DOCENTI A.S. 2015/2016 COLLEGIO VERBALE n. 1 Il giorno 1 settembre 2015 alle ore 9.30, nell aula delle riunioni della Scuola Don G. Casa di Verolengo, si è riunito il Collegio Docenti Unitario (infanzia, primaria, secondaria di I grado) dell I.C. di Verolengo, presieduto dal Dirigente Scolastico, Dott.ssa Eufrosina Viano per discutere il seguente ordine del giorno: 1) Situazione organico 2015/2016 2) Piano delle attività obbligatorie ed aggiuntive 3) Linee generali P.O.F. curricolo d istituto e PIANO DI MIGLIORAMENTO 4) Designazione responsabili di plesso 5) Designazione coordinatori di classe 6) Designazione Responsabili dei beni inventariali 7) Impegni mese di settembre e piano attività di formazione 8) Determinazione compiti Funzioni Strumentali 9) Nuova normativa sul Comitato di valutazione Risultano assenti giustificati i docenti : Barengo S De Ros M. Girone S. Mussano D. Serra D. Il Dirigente Scolastico, verificata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Punto n. 1: - Situazione organico 2015/2016 Il D.S. illustra al Collegio l ipotesi di costituzione dell organico, in base alle proiezioni relative agli alunni iscritti nelle classi prime e a quelli iscritti alle classi successive della scuola dell infanzia, primaria e secondaria. (si riporta in allegato la tabella ) Si rileva tuttavia che alcuni docenti sono ancora da nominare e saranno necessari alcuni incontri per stabilire la suddivisione oraria. Punto n.2: - Piano delle attività obbligatorie ed aggiuntive. Il D.S. fa riferimento al Piano annuale delle attività (art. 28, c.4 CCNL 29/11/2007) afferma che gli obblighi di servizio (al di fuori delle attività di insegnamento ) del personale docente ( art. 28 e 29 del CCNL 29/11/2007 ) sono distinte in due categorie: Attività individuali: a) correzioni degli elaborati b) preparazione delle lezioni e delle esercitazioni c) rapporti individuali con le famiglie ( colloqui ) Attività collegiali: a) partecipazione alle riunioni del Collegio Docenti e sue articolazioni per un totale di 40 ore annue (programmazione, progettazione, verifica, informazioni collegiali alle famiglie ) b) partecipazione alle riunioni dei Consigli di classe, Interclasse e Intersezione per un impegno di massima non superiore alle 40 ore ( tenendo conto degli oneri di servizio degli insegnanti aventi un n.di classi superiore a 6 ); Rientra tra le attività funzionali all insegnamento la partecipazione alle attività di formazione e aggiornamento previste dai piani nazionali/ provinciali o deliberate dai collegi dei docenti. Il D.S. comunica che nella promozione di attività di formazione in servizio è bene utilizzare strategie didattiche per attivare progetti di prevenzione del disagio scolastico. Il D.S. continua affermando che nelle Indicazioni Nazionali l accoglienza delle diversità è posta come un principio fondante del nostro sistema scolastico da collocare alla base delle strategie didattiche attuate dai docenti. Il Collegio dei Docenti preso atto che spetta al Collegio licenziare il Piano Annuale delle Attività Collegiali e definire le finalità delibera all unanimità i seguenti criteri che devono guidare le scelte di carattere più squisitamente organizzative, di competenza del Dirigente Scolastico. Art.29 c.3 lett.a CCNL Delibera del Collegio docenti relativa ai criteri per la definizione del Piano annuale delle attività collegiali IL COLLEGIO DEI DOCENTI Preso atto che spetta al Collegio licenziare il PA delle attività collegiali e definire le finalità DELIBERA i seguenti criteri che devono guidare le scelte di carattere più squisitamente organizzativo, di competenza del Dirigente scolastico:
2 1. Attività del Collegio dei docenti e delle sue articolazioni Art. 29 c.3 lett.a CCNL fino a 40 ore annue di impegno individuale. Numero ore mese Collegio docenti Incontri di dipartimento Coordinamento Referenti/responsabili Informazione sui risultati quadrimestrali Settembre 4 ore 4h 4h Ottobre Novembre Dicembre 4 ore Gennaio Febbraio Marzo Aprile 4 ore Maggio Giugno TOTALE 1 10h 10h 8h 2. Attività dei Consigli di Classe, interclasse, intersezione Art. 29 c.3 lett.b CCNL fino a 40 ore annue di impegno. individuale Numero ore previste per classe mese Consigli di classe (per classe) Scrutini (da non conteggiare nelle 40 ore) Assemblee con i genitori (da non conteggiare i colloqui) Impegni di coordinamento dei coordinatori di classe Settembre 4h 1h(solo 1e) 4h Ottobre 1h 1h 3h Novembre 1h / 1h Dicembre Gennaio 1/ 1h
3 Febbraio 3h Marzo 1h / / 1h Aprile Maggio Giugno 1h / (solo 3^) 1h 30 TOTALE 9h / 13h 30 3h / 4h 9h / 11h I docenti che superano il limite delle 40 ore perché prestano servizio in un numero elevato di classi partecipano alle sedute del c.d.c. secondo le seguenti priorità indicate nell ordine: - partecipazione alle sedute di pre-scrutinio; - partecipazione ai consigli di ottobre, nei quali si discute la programmazione per l anno scolastico; - partecipazione ai consigli in cui è prevista la presenza dei genitori. Il coordinatore di classe provvederà a definire un calendario personalizzato con l indicazione di quali riunioni prevedono la presenza del docente avendo cura di distribuire, ove possibile, in sedute diverse le assenze programmate per i diversi insegnanti. 3. Svolgimento degli scrutini ed esami Art. 29 c.3 lett.c CCNL Scrutini primo quadrimestre: dal 27/01/2016 al 31/01/20156 Durata prevista: 1 ora per classe. - Scrutini secondo quadrimestre: dal 7/06/2016 al 11/06/2016 giugno. Durata prevista: 1 ora per classe. - Esami di Stato: inizio 13 giugno Rapporti individuali con le famiglie degli studenti - Assemblee di classe e di istituto: una assemblea ad inizio anno e una alla fine, sulla base delle necessità eventualmente emerse ne potranno essere convocate altre. - Ricevimento genitori antimeridiano: su appuntamento secondo un orario settimanale stabilito in accordo con i singoli docenti. - Ricevimento generale genitori: 2 volte all anno distribuendo le classi in 2 giornate in modo da dimezzare l affluenza per ogni docente. Le attività sopra indicate sono distribuite secondo il calendario predisposto dal Dirigente scolastico ed esposto all albo, anche elettronico, dell Istituto. In corso d anno possono essere deliberate eventuali variazioni determinate da cause maggiori. Punto n. 3 : - Linee generali P.O.F. curricolo d istituto e PIANO DI MIGLIORAMENTO Il D.S. informa il Collegio dei Docenti che le scuole dovranno presentare dal prossimo anno un piano dell'offerta formativa triennale. Il POF triennale dovrà essere predisposto entro il mese di ottobre precedente al triennio di riferimento. I Collegi docenti dovranno deliberare anche il POF annuale, almeno per l'anno in corso. Quindi entrerà in vigore il triennale che potrà essere rivisto anche annualmente. Nel POF bisognerà indicare gli insegnanti e le discipline che serviranno a coprire il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia (posti comuni, di sostegno e del potenziamento). Il D.S. continua affermando che inoltre, si dovranno indicare i fabbisogni relativi del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, di infrastrutture e di attrezzature materiali. Nel POF si dovrà inserire anche il PIANO DI MIGLIORAMENTO derivante dalla compilazione del RAV. Infine, il POF dovrà essere pubblicato sul portale unico nazionale che è in via di realizzazione. Il Ministero sta predisponendo un modello unico per uniformare i POF in tutte le scuole d'italia. Si tratta di un modello flessibile che potrà essere adattato alle esigenze delle singole scuole, ma che renderà standardizzate le sezioni in modo da facilitare la comparazione tra le istituzioni scolastiche. Punti n : - Designazione responsabili di plesso, coordinatori di classe, responsabili di beni inventariali. Il Dirigente invita i Docenti ad individuare i responsabili dei vari plessi, i coordinatori di classe, i responsabili di beni inventariali e sottopone all esame del Collegio Docenti la griglia delle attività e degli incarichi per il corrente anno scolastico.
4 Sede Responsabili di plesso Responsabili dei beni Infanzia Verolengo Cappelli - Bertolino Cassone Patrizia Infanzia Rondissone Cena - Benedetti Cena Marina Infanzia Torrazza Pellegrini Pellegrini Egle Primaria Verolengo Papotto Albano Albano Bruna Primaria Rondissone Barbero - Porzi D Onza Concetta Primaria Torrazza Gattolin Martini Daniela Sec. 1 g. Verolengo Giolito Perinotti Pavarin M aria Luisa Sec. 1 g. Rondissone Gaioni - Mantelli Mantelli Sil via Sec. 1 g.torrazza Sartoris - Grammegna Grammegna Anna Maria Coordinatori di classe Sec. 1 grado Verolengo Cucco Novelli - Artino Giolito - Vallino Sec. 1 grado Rondissone Lopez Mantelli - Regis Sec. 1 grado Torrazza Sartoris Grammegna - La Rosa Pregnolato Punto n. 7 : - Impegni mese di settembre: attività di formazione Il Dirigente con circolare interna, comunica ai docenti il piano relativo agli impegni dei primi giorni del mese di settembre ed informa il Collegio che durante il corso dell anno scolastico saranno organizzate attività di formazione sulla sicurezza e sull integrazione degli alunni disabili e con bisogni educativi specifici. Lunedì 7 settembre presso l aula magna dell istituto superiore Europa Unita di Chivasso, si svolgerà un corso di formazione su "BISOGNI Educativi in Rete". Il nostro istituto è scuola capofila del progetto di formazione e la tematica proposta riguarda: "Alunni e classi difficili: STRATEGIE e STRUMENTI. Il D.S comunica altresì ai docenti della scuola secondaria di I grado che si svolgerà un corso gratuito e obbligatorio per formatori Unplugged presso la sede della scuola secondaria di Verolengo, organizzato dall A.S.L. TO4, con i seguenti obiettivi: favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle competenze interpersonali per informare e correggere le errate convinzioni dei ragazzi sulla diffusione e l accettazione dell uso di sostanze psicoattive, nonché sugli interessi legati alla loro commercializzazione; migliorare le conoscenze sui rischi dell uso di tabacco, alcol e sostanze psicoattive e sviluppare un atteggiamento responsabile, non favorevole alle sostanze. Attività di formazione del personale scolastico e formazione degli studenti Il comma 12 della legge 107 è foriero di un altra innovazione ma in contrasto con le norme negoziali ossia la formazione in servizio del personale scolastico; si legge infatti che il Piano dell offerta formativa triennale contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliare. Direttamente collegato al predetto comma vi è il 124 che così stabilisce nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria. Il Piano di formazione previsto dalla legge 107 comporterà quindi da parte del personale scolastico delle prestazioni aggiuntive non di insegnamento, oltre all orario di servizio, peraltro, al momento vista l obbligatorietà della sopravvenuta formazione, derivante dal comma 124, non è possibile nemmeno rilevare se ci sarà un monte ore obbligatorio o le scuole in merito saranno libere di programmare le attività di formazione. A livello contrattuale, seppur la formazione in servizio rientri all interno dell art.29 comma 1 del CCNL 2007 come attività funzionale all insegnamento, lo stesso articolo lascia però un alea nella quantificazione delle ore non direttamente ricavabile; mentre l art.63 del CCNL 2007, d altra parte sottoscrive che l Amministrazione è tenuta a fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio. ( ) per garantire le attività formative di cui al presente articolo l Amministrazione utilizza tutte le risorse disponibili, nonché le risorse allo scopo previste da specifiche norme di legge o da norme comunitarie. In parallelo, la formazione nel contratto viene anche affrontata nell art.66 del CCNL che regolamenta il Piano annuale delle istituzioni scolastiche, affermando che in ogni istituzione scolastica ed educativa il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti è deliberato dal Collegio dei docenti coerentemente con gli obiettivi e i tempi del POF, considerando anche esigenze ed
5 opzioni individuali. Analogamente il DSGA predispone il piano di formazione per il personale ATA. Sta di fatto che le attività di formazione necessitano di essere deliberate dall organo collegiale, avendo presente gli obiettivi che saranno inseriti nel PTOF. Al momento, prima che sia adottato con decreto, il Piano nazionale di formazione di cui al comma 124, la formazione del personale seppur divenuta obbligatoria con la conseguente prestazione aggiuntiva, dovrebbe in ogni caso essere retribuita, ma di questo la legge 107 non fa alcun cenno; se ne ricava che i dirigenti scolastici per arginare possibili contenziosi, dovranno computare tale orario nelle attività di carattere collegiale, già così esigue. Fermo restando il principio espresso nel comma 2 dell art.64 del CCNL,, le iniziative formative, ordinariamente, si svolgono fuori dall orario di insegnamento. Punto n. 8 : determinazione compiti funzioni strumentali Nelle prossime sedute si prenderà visione delle candidature, delle griglie comparative e si provvederà all individuazione delle funzioni strumentali: aree obiettivi/risultati attesi Nominativi docenti compenso Gestione del piano dell offerta formativa Coordinamento del POF Progettazione curricolare coerente col POF Autovalutazione e valutazione di Istituto SOSTEGNO AL LAVORO DOCENTE Utilizzo di facilitatori e analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali, per la riduzione delle barriere sociali e del disagio psicologico che limitano l apprendimento scolastico servizio socio-psicologico di scuola Interventi e servizi per gli studenti (CONTINUITA - ORIENTAMENTO) continuità e orientamento come progetto di scuola: lettura ragionata dei criteri comuni di valutazione costruzione di progetti didattici per le classi-ponte nell ottica di un percorso didattico unitario Interventi di integrazione e recupero per gli studenti compensazione, recupero e integrazione degli alunni portatori di handicap e con difficoltà di apprendimento referente Asl / Ciss
6 (INCLUSIONE) Realizzazione di progetti formativi d intesa con enti ed istituzioni esterne Utilizzo didattico delle tecnologie informatiche e multimediali Nuove tecnologie e sito web per la didattica delle scuole Ciascuno degli incaricati prenderà contatto con lo scrivente, prima dell inizio delle attività, per definire nei particolari il programma operativo della funzione da svolgere. A conclusione dell anno scolastico considerato e comunque non oltre il mese di giugno, ogni insegnante incaricato della funzione strumentale farà pervenire, sempre allo scrivente, apposita relazione scritta da consegnarsi al Collegio dei Docenti ai fini della conseguente valutazione finale sull attività svolta. Punto n. 9 :- Nuova normativa sul Comitato di valutazione Legge 107 del 13 luglio 2015 : «Art. 11 (Comitato per la valutazione dei docenti) Presso ogni istituzione scolastica ed educativa e' istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti. 2. Il comitato ha durata di tre anni scolastici, e' presieduto dal dirigente scolastico ed e' costituito dai seguenti componenti: a) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto; b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto; c) un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. 3. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualita' dell'insegnamento l'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonche' del successo formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonche' della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilita' assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. 4. Il comitato esprime altresi' il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato e' composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a), ed e' integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor. 5. Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato, previa relazione del dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il consiglio di istituto provvede all'individuazione duazione di un sostituto. Il comitato esercita altresi' le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo 501» Al termine del triennio , gli uffici scolastici regionali inviano al Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca una relazione sui criteri adottati dalle istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti ai sensi dell'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dal comma 129 del presente articolo. Sulla base delle relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato dal Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, previo confronto con le parti sociali e le rappresentanze professionali, predispone le linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale. Tali linee guida sono riviste periodicamente, su indicazione del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, sulla base
7 delle evidenze che emergono dalle relazioni degli uffici scolastici regionali. Ai componenti del Comitato non spetta alcun compenso, indennita', gettone di presenza, rimborso di spese o emolumento comunque denominato. La riunione termina alle ore La Segretaria Il Presidente ( Ins. Graziella Edith Tauro ) ( Dott.ssa Eufrosina Viano )
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