1 EURO SETTIMANALE SABATO 24 GENNAIO 2015 ANNO IX NUMERO 04 QUESTO GIORNALE NON RICEVE ALCUN FINANZIAMENTO PUBBLICO IECONOMIAI ICALCIO - LEGA PROI

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1 SETTIMANALE SABATO 24 GENNAIO 2015 ANNO IX NUMERO 04 QUESTO GIORNALE NON RICEVE ALCUN FINANZIAMENTO PUBBLICO 1 EURO Testata: Il Giornale dell Emilia Romagna - Iscritta al Tribunale di Reggio Emilia il 03/03/2006 al n ICALCIO - LEGA PROI IECONOMIAI Ecco Antonio Vacca, nuovo faro del centrocampo della Reggiana: Qui c è un progetto ambizioso e tornerò in B con la squadra granata: sono qui per questo A PAGINA 21 Il sistema Reggio rialza la testa: previste nuove assunzioni. Lo rivela un analisi dell Ufficio studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati Excelsior. A PAGINA 9

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3 SABATO 24 GENNAIO 2015 I APPROFONDIMENTO DEL DIRETTORE Gli uomini d onore non stanno più solo in Sicilia... Quando si parla di mafia non si può pensare solo a regolamenti di conti o a bombe nelle piazze ma piuttosto a qualcosa che si muove invisibile nelle fila dell economia dei paesi Gli atteggiamenti mafiosi producono facili guadagni: soldi sporchi che hanno facilità ad inserirsi, inquinandola, nell economia sana Non esiste settore che non sia influenzato dalla mafia: rifiuti, settore immobiliare, agricoltura, sanità, e quant altro... MAURIZIO COSTANZO PROBABILMENTE la nascita del fenomeno della Mafia esiste da quando esistono i governi. La complicità delle organizzazioni mafiose con i sistemi politici è stato dimostrato nel tempo, dalla loro continua crescita di potere, nonostante gli importanti colpi inferti dalle Forze di Polizia attraverso arresti di boss che sembravano potessero fermare l espandersi del fenomeno Ȧ causa di uno Stato assente o inadatto a soddisfare le esigenze dei ceti più deboli, vi sono alcune regioni italiane in cui tali organizzazioni mafiose hanno trovato terreno fertile. In Sicilia: Cosa Nostra ; in Calabria: la N drangheta ; a Napoli: la Camorra ; in Puglia: La Sacra Corona Unita. Purtroppo, però, da questi luoghi da cui hanno tratto l origine, attraverso reti di affari e interessi economici, tali organismi mafiosi, sono riusciti a penetrare e a estendersi non solo al Nord d Italia ma anche in altri Paesi. Quando si parla di mafia, di organizzazione criminale, non si può pensare solo a regolamenti di conti o a bombe nelle piazze ma piuttosto a qualcosa che si muove invisibile e sotterranea nelle fila dell economia dei paesi. Gli atteggiamenti mafiosi producono facili guadagni: si tratta di denaro che nasce dai racket, dall usura, dalla prostituzione, dalla droga, dallo sfruttamento. Soldi sporchi che hanno facilità ad inserirsi, inquinandola, nell economia sana, fatta di onesti imprenditori che investono le proprie risorse per restare a galla in un mercato sempre più caratterizzato da attività illecite. Non esiste settore che non sia influenzato dalla mafia: rifiuti, settore immobiliare, agricoltura, sanità, e quant altro, tutti controllati da mano mafiosa e troppo spesso con la tolleranza e la complicità dello Stato. Non è facile descrivere gli effetti della presenza della mafia in un economia sana: laddove vi è uno Stato che con la sua burocrazia lenta e farraginosa disincentiva ed ostacola qualsiasi iniziativa imprenditoriale, ecco che trova spazio il mercato nero, l attività illecita fatta di evasioni fiscali e quant altro. In realtà, le strutture mafiose producono sì denaro, ma senza sviluppo, in quanto se da una parte ad un imprenditore viene concesso di svolgere tranquillamente la propria attività, dall altra diviene vittima di richieste estorsive, impedendogli quindi di accumulare guadagni per investirli per la crescita della sua attività, se non in funzione di un tornaconto dell organizzazione criminale che lo ha preso sotto protezione. La Storia ci insegna come la mafia trova il suo punto di forza proprio nella debolezza della politica. Molti partiti politici, per arrivare al potere, godono del sostegno di organizzazioni mafiose che attraverso illeciti meccanismi di voto spin- Maurizio Costanzo direttore del nostro Settimanale e di 4Minuti.it gono a fare carriera questo o quel candidato di turno, in attesa di avere ricambiato il favore. L imprenditore è consapevole di questa connivenza tra mafia e politica e, spesso, tra pagare una tangente e una tassa lecita, tenderà a pagare più la prima in quanto sarà portato a considerare la seconda come ingiusta. Inoltre i pagamenti illeciti vengono richiesti attraverso l uso di minacce e violenze e se pagare sia il pizzo che il balzello imposto dallo Stato, fosse per l imprenditore troppo oneroso, ancora una volta sceglierà di ottemperare al primo piuttosto che al secondo. La presenza della criminalità nell economia, distorce la linea di sviluppo che la stessa potrebbe avere in condizioni normali. Un imprenditore, prima di intraprendere la sua attività, farà delle indagini di mercato, raccoglierà informazioni ed inevitabilmente scoprirà che in alcune zone è più probabile che si vada incontro a certi obblighi e perciò sarà portato, senza ombra di dubbio, a investire i suoi capitali e le altre sue risorse in altri luoghi. Ma non deve esserci rassegnazione, perché la mafia può essere indebolita e sconfitta attraverso una serie di azioni di concerto tra Forze dell Ordine, magistrati e soprattutto - e non mi stancherò mai di dirlo - nei banchi di scuola, cercando di fare capire ai giovani, fin dalla loro tenera età, che essere un uomo d onore è tutt altra storia. Direttore: Maurizio Costanzo La testata telematica che ti aggiorna direttamente nella tua informative inviate settimanalmente Più di 158 milioni di accessi al sito da Gennaio ad agosto 2014

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5 SABATO 24 GENNAIO IL CASO Mafia, Reggio capitale di cosa nostra in Emilia Antonio Grasso premia Elia Minari L 8,6% dei commercianti emiliano-romagnoli oggi è sottoposto alla pratica estorsiva del pizzo. La nostra provincia è l epicentro della ndrangheta in regione Oltre all ediliza e gli autotrasporti, ora la malavita sta espandendosi nel campo delle slot machine, e nel mondo della ristorazione e in alcuni esercizi pubblici Negli scorsi anni abbiamo scoperto infiltrazioni nel mondo delle discoteche e anche di questo parliamo nelle scuole LORENZO CHIERICI SPESSO si pensa che il trasferimento dei clan al nord sia guidato dalle opportunità di impiego dei capitali di provenienza illecita; in realtà la diffusione del fenomeno mafioso avviene soprattutto attraverso il fittissimo reticolo dei comuni di dimensioni minori, che vanno considerati nel loro insieme come il vero patrimonio attuale dei gruppi e degli interessi mafiosi. I piccoli comuni sono più facilmente controllabili, si trovano nella situazione di isolamento prediletta dai clan anche nella madrepatria, si sottraggono ai movimenti di opinione e consentono avanzate più invisibili e impunite, tanto da creare rapidamente una condizione di assuefazione e di omertà ambientale. OGGI ANCHE MOLTI COMMERCIANTI REGGIANI PAGANO IL PIZZO L origine della ndrangheta in terra reggiana risale al 1982, anno in cui Antonio Dragone, bidello delle scuole elementari di Cutro, nonché capo-bastone dell omonima locale, fu mandato al soggiorno obbligato nel piccolo comune reggiano di Montecavolo. Sono passati oltre 30 anni e in quegli anni di prosperità il sistema reggiano non poteva neppure lontanamente immaginare cosa stava crescendo all interno del proprio tessuto sociale, tant è che era ovviamente privo di qualunque anticorpo. Oggi Reggio Emilia e Modena sono le provincia con la più alta densità mafiosa. E una mafia silente che opera in trasferta è si rivolge alle aziende dei propri compaesani conniventi, ma anche ad altre, tant è che l 8,6% dei commercianti emiliano-romagnoli oggi è sottoposta alla pratica estorsiva del pizzo. La provincia di Reggio Emilia costituisce l epicentro della ndrangheta in regione, come ha confermato il colonnello Zito, un luogo in cui l organizzazione criminale calabrese ha creato negli anni una vera e propria enclave. La ndrangheta cutrese rappresenta la principale presenza criminale sul territorio affiancata da varie famiglie mafiose. Coldiretti, Eurispes e l Osservatorio sulla criminalità agroalimentare, nel terzo rapporto di agromafie 2015 hanno verificato un giro d affari nazionale di 15,4 miliardi di euro e una fetta di questi maturano in territorio reggiano. STUDIO SULLA MAFIA A REGGIO: UN PREMIO DAL PRESIDENTE DEL SENATO Dal giugno del 2009 alcuni studenti reggiani hanno iniziato a raccogliere e raccontare fatti gravissimi, troppo spesso sottovalutati a causa dell assenza della consapevolezza di ciò che stava accadendo. Fra questi c è Elia Minari, studente di giurisprudenza di 22 anni premiato dal presidente del Senato Pietro Grasso al Vertice Nazionale Antimafia che si è tenuto a Firenze, fondatore e coordinatore della web-tv Cortocircuito, un sito internet che attraverso video-inchieste basate su fatti accaduti e documenti ufficiali, con interviste e cortometraggi, cerca di far prendere coscienza ai reggiani e non solo di ciò che sta accadendo sotto i loro occhi. Siamo partiti da alcuni episodi sintomatici come certi cantieri, per poi approfondire e sensibilizzare le persone, organizzando numerosi incontri pubblici con magistrati - ci spiega Elia Minari - Non vogliamo insegnare nulla, ma solo sensibilizzare i cittadini sul problema. Oggi, sulle mafie in Emilia, nessuno credo possa più dire non lo sapevo e in tanti desiderano conoscere cosa sta accadendo. Negli ultimi mesi ci sono arrivati decine di inviti dalle scuole di Reggio, Parma, Mantova, Modena e Bologna, dove i professori ci invitano per parlare del tema e soprattutto per far comprendere agli studenti che ognuno può dare il proprio contributo. Elia, la criminalità organizzata non fa rumore, ma fa business. Quali sono i maggiori ambiti nei quali sta agendo? Oltre all edilizia e gli autotrasporti, che sono i settori trainanti, ora la malavita si sta espandendo nel campo delle slot machine, e da quanto emerge da alcuni provvedimenti, anche nel mondo della ristorazione e in alcuni esercizi aperti al pubblico. Quella reggiana è una mafia invisibile, che cerca consenso, non è quella dal volto cattivo che si vede nei film. Da noi, purtroppo, l imprenditore mafioso si presenta come colui che offre posti di lavoro, tant è che una minoranza di cittadini tende a giustificarli:... in fondo quel soggetto, nonostante i processi penali che ha avuto, offre lavoro alle famiglie, ci siamo TIPOLOGIA DENARO DENARO % GESTITA COSTI PER I COMMERCIANTI MOVIMENTATO MOVIMENTATO DALLA COMMERCIANTI COLPITI DALLE MAFIE CRIMINALITA ORGANIZZATA USURA 16 mld 30 mld 36 % 12 mld RACKET 8 mld 10 mld 95 % 6 mld FURTI E RAPINE 1,2 mld 7 mld 15 % 2,1 mld TRUFFE 4,6 mld 4,6 mld 20 % 4,6 mld CONTRABBANDO 1,2 mld 2 mld 80 % 300 ml CONTRAFFAZIONE 6,5 mld 7,4 mld 70 % 2,1 mld E PIRATERIA ABUSIVISMO 2 mld 13 mld 20 % 1,8 mld AGROMAFIA 7,5 mld 7,5 mld APPALTI 1,2 mld 6,5 mld 1,1 mld E FORNITURE GIOCHI 3,6 mld 2,5 mld 80 % E SCOMMESSE TOATALE 51,8 mld 90,5 mld 45 % 30 mld sentiti dire più volte. Per me questo è inaccettabile. In realtà le organizzazioni criminali eliminano il libero mercato e la concorrenza, tolgono la dignità e la libertà ai lavoratori e possono arrivare a condizionare alcuni settori del mondo politico e sociale. Secondo te quale può essere il volume d affari della ndrangheta in territorio reggiano? Essendo sommersa è impossibile avere un dato certo. Però grazie al lavoro della magistratura e della forze dell ordine, nei mesi scorsi ci sono stati tre sequestri importanti, per un ammontare di diversi milioni di euro: a Brescello, Montecchio, Bibbiano e Santa Vittoria. Spesso i vicini di casa delle persone coinvolte sono increduli e molti dicono...è impossibile, ma andando a leggere le carte emergono fatti davvero preoccupanti. Si parla infatti non soltanto di infiltrazione, ma di radicamento: questo è l elemento nuovo. Nell ultimo anno sono stati coinvolti soggetti reggiani molto noti, spesso insospettabili. Davanti a questi episodi, anziché stare solo a guardare, il cittadino può fare la propria parte contro le mafie: non frequentando i locali oggetto di indagini, segnalando situazioni anomale, scegliendo quali prodotti acquistare al supermercato. Oltre ai quattro paesi che abbiamo citato prima, ci sono altre aree del nostro territorio dove la criminalità organizzata lavora nel sottobosco? Bisogna tenere alta la guardia su tutti i comuni e su ogni luogo. Negli scorsi anni abbiamo documentato il coinvolgimento persino di alcuni locali insospettabili e molto frequentati: è il caso di alcune discoteche di Reggio Emilia, su cui abbiamo realizzato dei cortometraggi. Non hai un po paura a titolo personale? Sentivo l esigenza di raccontare questi fatti e ho deciso di andare avanti. Purtroppo, negli anni scorsi, è capitato che, alla fine di qualche incontro pubblico, qualcuno mi abbia detto che sarebbe stato meglio non parlare di certi temi. Così come c è chi, mentre stavamo registrando un video, ha dato alcune manate alla nostra telecamera e al nostro microfono. La nostra forza è che raccontiamo solo dei fatti documentati, partendo dai nomi e dai cognomi che emergono dalla carte di magistrati e forze dell ordine. Poi da lì sviluppiamo i nostri approfondimenti, intrecciando visure camerali e altri documenti che ogni cittadino può controllare. Secondo te c è un po di connivenza? Ci sono stati imprenditori reggiani, destinatari di interdittive antimafia da parte della prefettura, che in alcuni casi si sono dimostrati consapevoli del fatto di aver intrapreso rapporti con soggetti legati alla criminalità organizzata, probabilmente nella speranza di fare più affari. Doversi sindaci ci hanno contattato per capire come poter riconoscere certe situazioni, dai piccoli appalti a vicende insospettabili. I sindaci, infatti, a volte sono vittime del sistema, in quanto si trovano un azienda che propone prezzi palesemente sottocosto e vincono gli appalti; peccato che quelle aziende non paghino le tasse o magari abbiano entrate illecite. Il rischio è che inizino i lavori, per poi mollarli lì, come abbiamo documentato nell ultima video-inchiesta: il cantiere di una scuola pubblica di Reggio è rimasto fermo molto tempo, perché l azienda che aveva vinto l appalto non è riuscita a realizzare quanto concordato. L utile della mafia, in questi casi, è il riciclaggio di denaro? L intento è certamente quello di riciclare denaro di provenienza illecita, come i soldi provenienti dallo spaccio di sostanze stupefacenti. Il denaro, dopo essere stato reinvestito, diventa difficilmente intercettabile dalle forze dell ordine e si pulisce. Così facendo e pagando poco chi lavora, le aziende colluse riescono a vincere gli appalti a discapito di quelle oneste, entrando in ambiti economici che prima erano impenetrabili. Chiudiamo parlando un po di futuro: come vedi la situazione? Sono contento del fatto che negli ultimi tempi sia aumentata la conoscenza del fenomeno: gli amministratori pubblici hanno una maggiore consapevolezza della situazione e mi auguro analizzino bene gli appalti. Anche molti cittadini cercano di impegnarsi e partecipano ai nostri incontri attivamente, ponendo tante domande.

6 4 SABATO 24 GENNAIO 2015 IL CASO Allarme Confcommercio: Imprenditori abbandonati a loro stessi Intervista alla presidente di Ascom Donatella Prampolini: La nostra città non si è accorta di ciò che stava accadendo Da noi nessuno si rivolge alle autorità non per omertà, ma per la vergogna. Noi potremmo essere il tramite ideale per restare nell anonimato e denunciare alle forze dell ordine le situazioni di sospetto LORENZO CHIERICI LA MAFIA a Reggio negli ultimi anni è diventata sempre più forte; le forze dell ordine stanno incrementando gli sforzi per combatterla e stanno ottenendo risultati, ma questo non basta. Cosa sta facendo invece Confcommercio per tutelare i propri associati? Qual è il livello di allerta relativo alle infiltrazioni mafiose? Quali sono i settori più colpiti? Ne parliamo con la presidente reggiana dell associazione Donatella Prampolini. Già da anni collaboriamo con le forze dell ordine: dopo un perido nel quale, francamente, non ci stavamo rendendo conto di ciò che stava accadendo, abbiamo preso atto del fatto che ci fosse un radicamento delle infiltrazioni malavitose nel nostro tessuto economico e ci siamo letteralmente dati una mossa. La sveglia è arrivata dall ex prefetto Antonella De Miro che ci aveva messo in guardia, tant è che avevamo creato un numero verde per eventuali segnalazioni, che sarebbero rimaste anonime, ma nessuno ci ha mai chiamato. E quindi in che modo state cercando di intervenire? Abbiamo fatto alcune segnalzioni su alcune apertura commerciali che a noi sono sembrate sospette: alcune di esse, infatti, non erano in grado di sostenersi dal punto di vista economico. Abbiamo inoltre cercato di avere colloqui privati con imprenditori allo scopo di dare loro degli indicatori per fare i primi controlli, come la verifica di scontrini, il livello del fatturato e via dicendo. Oggi cerchiamo di lavorare anche sul fronte del credito: aziende che hanno debiti piuttosto elevati e che non ottengono più crediti dalle banche, oltre all usura, per pagare i loro debiti, cedono le aziende alla malavita che poi le utilizza per riciclare denaro sporco. Purtroppo, malgrado i nostri sforzi, certe situazioni risultano difficili da monitorare. A tal proposito abbiamo creato i consorzi fidi di garanzia che concedono i finanzimenti alle imprese evitando che le stesse si rivolgano alla delinquenza. Serve a questo punto un azione congiunta con le altre associazioni... Oggi esiste un punto unico di raccolta in Camera di Commercio. Il 15 novembre, ormai da alcuni anni, facciamo la Giornata della legalità dove abbiamo presentato anche l opportunità di compilare un questionario, che resterà rigorosamente anonimo e ci permette di raccogliere tutte le informazioni necessarie alla lotta contro le infiltrazioni mafiose. Peccato non ci siano tantissime risposte: putroppo, la gente fa ancora fatica a confrontarsi su questo tema. Al Sud regna l omertà e nessuno parla. Qui, invece, perché nessuno dice nulla? Perché quel numero verde non è mai squillato? Perchè qui la gente si vergogna: è difficile ammettere di avere difficoltà economiche e molte volte quando ci si decide a farlo è tardi. L imprenditore reggiano è un po schivo e chiuso, ognuno guarda a casa propria, ma ci tiene a dimostrare a tutti che le cose vanno bene: ammettere di essere in crisi è sempre difficile per tutti. La mafia, però, negli ultimi anni ha compenetrato pesantemente tante aziende e tanti settori specifici. Quali sono? Non ce n è uno in particolare. Prutroppo ne prendo atto: la cosa anni fa mi stupiva, oggi un po meno. Il nostro territorio, che economicamente era ridente, oggi non è più così. Il dato dei carabinieri è eloquente e se si pensa a 15 anni fa... era un altro mondo. Secondo lei cos è stato sbagliato in questi anni? Siamo stati davvero così ciechi? Dove si sarebbe dovuto intervenire per non farci trovare impreparati? Io guardo avanti, non indietro: parlare col senno di poi è troppo facile. Eravamo certamente impreparati: la nostra società ha radici agricole; noi reggiani lavoriamo a testa bassa molte volte senza guardarci attorno e invece avremmo dovuto farlo. Oggi, però, è essenziale guardarci attorno e soprattutto collaborare gli uni con gli altri segnalando le anomalie. Da parte nostra cercheremo di stare il più possibile vicino agli imprenditori che rischiano di essere una preda troppo facile per la malavita organizzata. E gli imprenditori, prede predestinate, come possono a loro volta difendersi? Sembra che lo dica a nostro favore, ma ci credo davvero: occorre appoggiarsi alle associazioni di categoria senza essere fermati dalla vergogna. Attraverso noi, gli imprenditori colpiti, potranno arrivare alle forze dell ordine senza che il loro nome emerga. Lo abbiamo già fatto ad esempi per i parrucchieri abusivi: c era il timore di sporgere denuncia da parte dei titolari di attività regolare contro magari la signora del terzo piano che faceva la parrucchiera in casa abusivamente. Ebbene, in molti sono venuti a raccontarcelo e noi abbiamo informato le forze dell ordine che sono intervenute senza che si sapesse da chi fosse partita la segnalazione. Contro la criminalità organizzata il metodo dev essere il medesimo. Se il tessuto sociale reggiano troverà il coraggio e la forza di ribellarsi e di lavorare con le associazioni di categoria anche la lotta alla mafia sarà più concreta. Questo a partire dalla politica allo sviluppo di determinati settori nei quali la criminalità si è inserita. Dobbiamo creare di nuovo una società sana attraverso la coesione, per proteggere i nostri sacrifici. Coldiretti: Pomodoro, vino e Parmigiano Reggiano gli obiettivi principali delle Agromafie E PROPRIO così: Parmigiano Reggiano, pomodoro e vino, ossie alcune delle eccellenze reggiane, sono tra i principali prodotti dell Emilia Romagna nel mirino delle agromafie. È quanto emerge dal terzo rapporto Agromafie, elaborato da Coldiretti, Eurispes, e Osservatorio sulla Criminalità nell agricoltura e sul sistema agroalimentare dal quale viene l allarme sui rischi di sofisticazione di migliaia di prodotti e generi alimentari che, attraverso complessi meccanismi di alterazione, sofisticazione e contraffazione, sono commercializzati, senza esserlo, come prodotti tipici italiani o come eccellenze italiane. Dal nuovo rapporto risulta che il business delle agromafie in un anno è aumentato del 10 per cento ed ha raggiunto i 15,4 miliardi di euro nel 2014 a livello nazionale. Secondo il rapporto sottolinea Coldiretti Emilia Romagna la categoria più contraffatta è rappresentata dai formaggi Dop, tra cui il Parmigiano Reggiano che si ritrova nel mirino di prodotti d imitazione, come il Parmesan o il Parmesao, prodotti oltre Atlantico e non solo, ma anche di fantasiosi cheese-kit. Con una ope- razione partita ne 2013, i Nac nuclei anti-frodi dei carabinieri hanno segnalato prodotti contraffatti attraverso la vendita di kit fai-da-te dotati di attrezzature per produrre Parmigiano Reggiano e altri formaggi, al costo di un centinaio di sterline, diffuso in Nuova Zelanda, Australia e Canda, ma anche Regno Unito e Stati Uniti. Per alcuni prodotti i kit per produrre falsi sono stati realizzati proprio in Italia. È il caso dei wine kit, scoperti nell agosto del 2014 a Reggio Emilia e commercializzati a livello internazionale, che consentivano di riprodurre 24 vini italiani Dop e Igp tra i più noti, tra cui anche vini dell Emilia Romagna che dopo il Veneto è la regione maggiore produttrice di vino in Italia. Ancora più incredibile ed inquietante è quanto accade in tema di mercato illegale del pomodoro di cui l Emilia Romagna è il maggior produttore in Italia. Si legge negli atti della Commissione parlamentare d inchiesta sulla contraffazione (scorsa legislatura) che arrivano nel nostro Paese dalla Cina milioni di tonnellate di pomodori che diventano strumento di un imponente

7 SABATO 24 GENNAIO IL CASO Mafie, ecco come condizionano la vita economica di Reggio opera di contraffazione ai danni del consumatore, il quale si trova sugli scaffali dei supermercati conserve e barattoli di pomodori riportanti il tricolore italiano, ma contenenti in realtà pomodori provenienti dalla Cina. Ed è bene che si sappia affermano Coldiretti, Eurispes e Osservatorio Criminalità nell agroalimentare che questi pomodori cinesi sono coltivati e prodotti nei laogai che sono veri e propri campi di concentramento nei quali sono ammassati decine di migliaia di detenuti politici, dissidenti, piccoli criminali, soggetti ostili al regime, i quali (come nei campi di concentramento nazisti) sono costretti a lavorare fino a diciotto ore al giorno. Il terzo rapporto sottolinea Coldiretti Emilia Romagna rileva come produzione, distribuzione, vendita sono sempre più penetrate e condizionate dal potere criminale, esercitato ormai in forme raffinate attraverso la finanza, gli incroci e gli intrecci societari, la conquista di marchi prestigiosi, il condizionamento del mercato, l imposizione degli stessi modelli di consumo e l orientamento delle attività di ricerca scientifica. Non vi sono zone franche rispetto a tali fenomeni. Mentre è certo che le mafie continuano ad agire sui territori d origine, perché è attraverso il controllo del territorio che si producono ricchezza, alleanze, consenso: specialmente nel Mezzogiorno, costretto ad aggiungere alla tradizionale povertà gli effetti di una crisi economica pesante e profonda, aggravata dalla vampirizzazione delle risorse sistematicamente operata dai poteri illegali. I capitali accumulati sul territorio dagli agromafiosi attraverso le mille forme di sfruttamento e di illegalità hanno bisogno di sbocchi, devono essere messi a frutto e perciò raggiungono le città in Italia e all estero dove è più facile renderne anonima la presenza e dove possono confondersi infettando pezzi interi di buona economia. Vengono rilevati, attraverso prestanome e intermediari compiacenti, imprese, alberghi, pubblici esercizi, attività commerciali soprattutto nel settore della distribuzione della filiera agroalimentare, creando, di fatto, un circuito vizioso : produco, trasporto, distribuisco, vendo, realizzando appieno lo slogan dal produttore al consumatore. FOCUS... Le operazioni più importanti dei CC ECCO gli interventi risolutivi dei comandi dell Arma della provincia reggiana nel 2014: 11 marzo 2014: i Carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce, che hanno portato a termine l operazione Total Bluff, hanno deferito all autorità giudiziaria 12 persone, in prevalenza calabresi - tra cui un pranete diretto di Nicolino Grande Aracri, capo indiscusso dell omonima consorteria ndranghetista operante a Cutro e con propaggini nel reggiano - che, clonavano riferimenti fiscali di ditte realmente esistenti sul territorio nazionale, acquistando ingenti partite di merci di varia natura, addebitando i costi (stimati in oltre 1 milione di euro) alle ditte clonate, merci che poi rivendevano sotto costo a terze ditte compiacenti; 13 giugno 2014 I militari del Nucleo Investigativo, unitamente a quelli della locale Guardia di Finanza, a parziale conclusione dell attività d indagine Octopus, iniziata nel gennaio del 2012, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, hanno eseguito l ordinanza di custodia cautelare nei confronti di dodici persone, quattro delle quali reggiane, nonché alla denuncia a piede libero di altre 41 tra Reggio e altre province. Nell indagine i magistrati e forze dell ordine, hanno scoperto l esistenza di una presunta associazione per delinquere che architettava frodi fiscali, riciclava denaro di provenienza illecita e truffava lo Stato con un articolato e vorticoso giro di società e false fatturazioni per operazioni inesistenti per almeno 33 milioni di euro. Le indagini sono state supportate da attività tecniche consistenti in intercettazioni ambientali, telefoniche e informatiche. 4 dicembre 2014 I Carabinieri della Compagnia di Reggio Emilia, unitamente a quelli della Compagnia Carabinieri di Parma, a conclusione dell attività d indagine convenzionalmente denominata Strongbox, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, hanno eseguito l ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone dimoranti prevalentemente a Reggio Emilia e provincia. Nell indagine i Carabinieri hanno scoperto l esistenza di un organizzazione con base a Reggio Emilia specializzata in furti in abitazioni, negozi e centri commerciali, dove depredava oro e denaro contante contenuto nelle casseforti, che aprivano servendosi di flessibili, che colpiva in almeno cinque province a cavallo tra Emilia e Lombardia, e in un caso anche in Toscana. 20 dicembre I Carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti, con l ausilio dei militari in forza alla Stazione di Vezzano sul Crostolo davano corso all operazione antidroga Odissea concernente l esecuzione di 8 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone dedite allo spaccio di cocaina. L attività investigativa ha ricostruito circa 6 anni di spaccio documentando circa cessioni di stupefacenti. LORENZO CHIERICI SE al sud la criminalità organizzata si fa la guerra per dividersi il territorio, a Reggio si unisce, creando un fronte più forte tanto da compenetrare in modo feroce l economia della nostra terra. In pratica, la criminalità organizzata nel reggiano non fa morti, o almeno si spera, ma fa affari. Gli ambiti d intervento sono vari: di solito si rilevano le azende in difficoltà come lavatrice del denaro sporco, o con la stessa finalità, si acquistano edifici, reimmettendo i soldi in un circuito lecito. A comunicarlo è stato il colonnello dei Carabinieri Paolo Zito nella conferenza d inizio anno, durante la quale ha fatto riferimento specifico alla ndrangheta che fa capo al clan Grande Aracri che, secondo le sentenze e le indagini dell antimafia sarebbe la consorteria dominante. Gli affiliati al clan, ha spiegato il colonnello Zito, hanno una certa autonomia, ma non hanno connotazioni di territorio ben precise. Oltre alla ndrangheta, sul nostro territorio - spiega il colonnello - nostra provincia ci sono soggetti legati alla camorra e alla mafia sicula. Nell ultimo anno, però, la nostra lotta alla criminalità organizzata ha dato risultati importanti con significative operazioni portate a termine con successo, in stretta collaborazione con l Antimafia. Nel mese di aprile - spiega - sono finite nei guai 13 persone ritenute affiliate alle cosche Arena e Nicosia di Isola Capo Rizzuto (Crotone) accusate di aver intestato e svolto il ruolo a prestanome, in modo illecito e fittizio, al fine di occultare società, beni mobili e immobili e di aver reinvestito capitali di illecita provenienza; un operazione che ha portato al sequestro di beni per circa 13 milioni di euro. Dopo l estate, in settembre, arriva il sequestro di ben 5 milioni di euro... sempre a figure legate alla cosca Grande Aracri - spiega il colonnello - particolarmente attiva nelle estorsioni e nell usura ai danni di imprenditori che operano in vari settori dell economia reggiana ed emiliana. Anche lo stesso colonnello Zito, in quella sede, conferma quanto ci ha detto il presidente di Confcommercio Donatella Prampolini: Il grande lavoro del Prefetto ha permesso al mondo reggiano di prendere consapevolezza del fenomeno, almeno in questi ultimi cinque anni, visto che prima dava quasi fastidio parlare di certi argomenti, ma ora le cose, purtroppo, sono cambiate». PRENDE PIEDE IL MONEY DIRTYING Quello della ristorazione è uno dei settori maggiormente appetibili dalla mafia: secondo il rapporto di Coldiretti sono almeno i ristoranti in Italia nelle mani della criminalità organizzata. Attraverso queste forme di imprenditorialità criminale viene assicurato innanzitutto il riciclaggio degli illeciti patrimoni provenienti dal traffico di stupefacenti, dal racket e dall usura, ma vengono anche consolidate le nuove forme di controllo del territorio in cui i soggetti criminali sono veri e propri soggetti economici. Gli interessi delle agromafie sono rivolti alle forme di investimento nelle catene commerciali della grande distribuzione, nella ristorazione e nelle aree agro-turistiche, nella gestione dei circuiti illegali delle importazioni/esportazioni di prodotti agroalimentari sottratti alle indicazioni sull origine e sulla tracciabilità, della macellazione e della panificazione clandestine, dello sfruttamento animale e del doping nelle corse dei cavalli, e lucrano anche sul ciclo dei rifiuti, non curandosi delle gravi conseguenze per la catena alimentare, l ambiente e la salute. Diventa d attualità anche il money dirtying, fenomeno criminale esattamente speculare al riciclaggio, per il quale i capitali puliti si indirizzano verso l economia illegale o sporca. Dal Money dirtying almeno un miliardo e mezzo di euro transitano sotto forma di investimento dall economia sana a quella illegale. Significa 120 milioni di euro al mese e 4 milioni di euro al giorno. La crisi economica, le regole imposte da Basilea 2 e 3 che limitano fortemente l erogazione del credito, l incertezza e la paura che spingono i privati a tenere immobilizzate presso le banche quote consistenti di risparmio, la possibilità per le stesse banche di approvvigionarsi presso la Bce a tassi vicini allo zero, con la conseguenza che diminuisce l interesse alla raccolta, sono gli ingredienti alla base del money dirtying. Il settore agroalimentare, che ha dimostrato in questi anni non solo di poter resistere alla crisi ma di poter crescere e rafforzarsi - sottolinea il rapporto di Coldiretti sulle agromafie - è diventato perciò ancor più appetibile sul piano dell investimento. Il money dirtying è considerato interessante dalle organizzazioni criminali... per alcuni fondamentali motivi. Il primo è quello relazionale, ovvero la possibilità di entrare in contatto con imprenditori rispettabili, esponenti della politica e del mondo istituzionale, operatori del sistema creditizio. Il secondo è di natura estetica, in quanto l afflusso di moneta buona copre l odore di quella cattiva e le due monete finiscono per confondersi e ibridarsi. Il terzo è di natura strumentale : risulta infatti vantaggioso stabilire un patto di complicità con operatori e aziende rispettabili. Finché l imprenditore che ha accettato il contatto, diventa esso stesso oggetto e soggetto del riciclaggio e complice. A quel punto, però, il processo di infezione diventa irreversibile. Il colonnello Paolo Zito Il Comandante dei Carabinieri, Colonnello Zito: A Reggio domina la ndrangheta, ma sono particolarmente attive anche camorra e mafia sicula: qui si mettono assieme per essere più incisive nella compenetrazione del tessuto sociale Oggi esiste anche il Money dirtying, ossia capitali puliti investiti in attività sporche : un miliardo e mezzo di euro che transita, sotto forma di investimento, dall economia sana a quella illegale, ossia 120 milioni di euro al mese e 4 milioni di euro al giorno.

8 Da ricordarea cura di Studio Cattani Monica Consulenza del lavoro REQUISITI DI NOVITA PER IL REGIME DEI MINIMI La possibilità di adottare il regime fiscale di vantaggio (dei minimi) è venuta meno a decorrere dall Quanto di seguito trattato è applicabile soltanto a coloro che hanno iniziato l attività entro il Il regime dei minimi si applica quindi alle persone fisiche che: Iniziano una nuova attività d impresa o di lavoro autonomo; per un periodo di 5 anni a partire dall anno di inizio dell attività. Hanno iniziato l attività d impresa o di lavoro autonomo dopo il ed entro il ; Anche oltre il 5 anno e fino all anno in cui il contribuente compie 35 anni; in presenza dei seguenti requisiti: 1. Non aver esercitato, nei 3 anni precedenti l inizio dell attività, un attività artistica, professionale o d impresa, anche in forma associata o familiare; 2. L attività esercitata non deve costituire, in nessun modo, mera presunzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso in cui tale attività costituisca un periodo di pratica obbligatoria ai fini dell esercizio dell arte o professione (requisito non richiesto per i lavoratori in mobilità o che hanno perso il lavoro); 3. Qualora l attività costituisca il proseguimento di un impresa esercitata da un altro soggetto, l ammontare dei ricavi dell anno precedente non deve essere superiore a ; Il regime ha, in ogni caso, una durata limitata per un periodo che è generalmente pari a 5 anni decorrenti dall anno di inizio attività. L età del soggetto incide soltanto sul possibile prolungamento della durata del regime oltre i 5 anni; è pertanto possibile che il nuovo regime dei minimi sia adottato anche da parte di un soggetto di età superiore a 35 anni. Infine i requisiti di novità per l eccesso al regime si aggiungono a quelli già previsti nel vecchio regime dei minimi, ossia i requisiti di mantenimento, nonché le fattispecie di esclusione, che pertanto devono continuare ad essere verificati. NOVITA DELL ATTIVITA 1.ESERCIZIO NEL TRIENNIO PRECEDENTE DI ATTIVITA DI IMPRESA/LAVORO AUTONOMO Il requisito in esame prevede che nei 3 anni solari che precedono l anno di inizio il soggetto che inizia o ha iniziato l attività (dal 2008) non deve aver svolto attività d impresa o professionale, anche se in forma associata o familiare. Sono quindi esclusi coloro che nel triennio precedente (rispetto all anno di inizio attività) sono stati imprenditori, professionisti oppure collaboratori d imprese familiari, soci di società, professionisti associati di un associazione professionale e ciò anche se in un settore di attività complementare diverso da quello relativo alla nuova attività. SITUAZIONE DEL SOGGETTO NEI 3 ANNI PRECEDENTI L INIZIO DELL ATTIVITA Titolare di ditta individuale Soggetto che ha aperto la partita IVA ma non ha concretamente svolto l attività (CIR 1/E/01) Socio di snc / socio accomandatario di sas Collaboratore dell impresa familiare Professionista individuale o associato ACCESSO AL REGIME PRECLUSO Socio accomandante di sas (CIR 59/E/01) Socio di società di capitali (CIR 59/E/01) Soggetto che ha svolto attività occasionale (RIS239/E/09) ACCESSO AL REGIME CONSENTITO 2.MERA PROSECUZIONE DI ATTIVITA L attività esercitata non deve costituire, in nessun modo, mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo. È fatto salvo il caso in cui l attività precedentemente esercitata consista nel periodo di pratica obbligatoria per l esercizio di arti e professioni, che pertanto non produce l accesso al regime. Il requisito della mera prosecuzione sussiste, secondo l Agenzia Entrate, quando la nuova attività non si differenzia dalla precedente in relazione: Ai mezzi utilizzati; Alla clientela servita. Secondo infatti l Agenzia Entrate: L esistenza del requisito in esame va sempre verificato in presenza di attività di lavoro dipendente svolte in base ad un contratto di lavoro a tempo indeterminato mentre non precludono l applicazione del regime forme di lavoro precario come ad esempio i contratti di collaborazione coordinata e continuativa o quelli di lavoro a tempo determinato che si caratterizzano per la loro marginalità economica e sociale. Per esigenze di certezza e di semplificazione si ritiene che tale condizione di marginalità sussista tutte le volte che l attività di lavoro dipendente a tempo determinato o l attività di collaborazione coordinata e continuativa sia stata svolta per un periodo di tempo non superiore alla metà del triennio antecedente l inizio dell attività. 3.PROSECUZIONE DELL ATTIVITA SVOLTA DA ALTRI E LIMITE DEI RICAVI Se l attività è proseguimento di un impresa esercitata da un altro soggetto, i ricavi del periodo d imposta precedente non devono essere superiori a VINCOLO TRIENNALE PER IL REGIME ORDINARIO I contribuenti in possesso dei requisiti per il nuovo regime dei minimi, che hanno iniziato l attività nel periodo in regime di contabilità semplificata per opzione, devono proseguire con tale regime per almeno un triennio. Tale vincolo non è previsto per i contribuenti che hanno iniziato con il regime delle nuove iniziative produttive.

9 SABATO 24 GENNAIO Mr. Neuro parla reggiano... NOI CITTADINI Cari amici reggiani, Mafia Capitale è la sintesi di tutta l Italia PILLOLE DI AUTODIFESA Non vedo margini di miglioramento in una crisi non solo economica, ma soprattutto di valori e di solidarietà, nella qualle ci ostiniamo a non assumerci le nostre responsabilta CHARLIE GNOCCHI OGGI parliamo di infiltrazioni mafiose nell economia di Reggio. Tuttavia, se permettete, le infiltrazioni mafiosi non sono appannaggio solo della nostra città bensì di tutte le citta italiane. E le infiltrazioni, sia chiaro, non sono solo le mafiose. E un tema un po delicato perché ad essere sinceri il termine mafia e un po abusato, e se si parla di cosche non possiamo tacere anche le infitrazioni ndranghetose e altre. Il livello di guardia è sinceramente allarmante e ci riallacciamo a discorsi triti e ritriti. Crisi, immigrazione, scarso controllo, lassismo e una malavita sempre più stratificata nel tessuto sociale urbano e spesso in giacca e cravatta. Le squadre antimafia la Dia e i servizi di Polizia ora possono poco contro una criminalita sempre più tecnologica e organizzata, sempre più sofisticata e ramificata, sempre più attigua ad istituzioni e mondo del lavoro. Ripeto che non posso considerarmi esperto nello studio delle cosche e della criminalita organizzata ma ho una mia idea sul perché l Emilia non sia immune alle infiltrazioni. Parto dal fatto che, senza ombra di smentita, in Emilia abbiamo costruito molto e male, le cooperative si sono Charlie Gnocchi alias Mr Neuro di Striscia la Notizia, conduttore radiofonico per Rtl 102,5 e artista moltiplicate così come gli appalti e i subappalti e i sub-subappalti degli ultimi. Vogliamo poi parlare del numero di extracomunitari in balia di organizzazioni più o meno serie? I capoccia delle organizzazioni hanno fiutato un generale lassismo di tutti i reggiani e, soprattutto, la cronica mancanza di controllo del territorio. Ci siamo abituati ai soldi facili degli affittti di locali e capannoni, alle vendite di immobili ecc ecc. Quando si parla di cosche malavitose, e specialmente mafiose, dobbiamo oltremodo preoccuparci perché si trasferiscono nel nostro luogo i vertici di queste organizzazioni e spesso le ramificazioni di queste attivita criminose si espandono in attivita insospettabili. Una volta le nostre città erano la sosta forzata di mafiosi al confino, oggi si ha la sensazione netta che oltre ai poteri tradizionali ci siano poteri più forti che suonano oltremodo sospetti. Non posso farvi nomi e cognomi e nemmeno posso parlare di episodi concreti ma la similitudine con i recenti fatti di Mafia Capitale possono farvi capire meglio. In sostanza, si ritiene che le preoccupazioni dei romani non siano poi cosi distanti da quelle dei reggiani. Come avete avuto occasione di appurare attraverso organi di stampa e tele- giornali, la malavita era giunta al punto di monopolizzare la gestione dei centri di accoglienza dei clandestini e rifugiati politici a Roma. Non solo nella diramazione vorticosa di cooperative in ogni settore dei servizi, dai trasporti alle pulizie, alle mense e ai giardini: oltre alla tradizionale mazzetta libera si e scoperto un sistema mafioso di gestione criminale della cosa pubblica. La voragine poi si e aperta e allargata quando le cosche hanno dimostrato di affondare nel burro la credibilita e moralità di amministratori tecnici, anche di chiara fama. A Roma nessuno si e salvato, forse solo la giunta Marino, che e rimasta miracolosamente al suo posto. E così i cittadini increduli e pazienti sopportano, e intanto all ombra del cupolone le cosche di ogni tipo fanno affari di ogni tipo. Pensando al fatto che Reggio è decentrata e piccola non abbia sotto i suoi tappeti polvere e problematiche simili? Io penso di no, e come ho gia avuto occasione di scrivere non vedo margini di miglioramento in una crisi non solo economica, ma soprattutto di valori e di solidarietà, nella qualle ci ostiniamo a non assumerci le nostre responsabilta. Meditate cari reggiani, soprattutto alle prossime elezioni. Ciao e... alla prossima dal vostro Mr Neuro. PERFOLINE: dimagrire subito e senza sforzi. Ma l Antitrust la multa di 650mila euro Dimagrire in modo sicuro, immediato e duraturo. Perdere peso velocemente, senza particolari sforzi e diete, attraverso l aiuto di prodotti naturali a base di carciofo, caffè verde o cavolo. Una promessa esaltante che fa leva sugli incredibili poteri dimagranti di una serie di prodotti dall efficacia spacciata per certa. Solo promesse ingannevoli per l Antitrust, che ha deciso multe per complessivi 650 mila euro. Le due società multate sono Perfoline SA e Perfoline SAS, attive nella vendita di prodotti dimagranti e per la cura della persona. La promozione finita sotto i riflettori dell Antitrust riguarda la diffusione di messaggi e claim, attraverso siti mono-prodotti ma anche a mezzo stampa, youtube e social network, e newsletter inviate ai consumatori, per la vendita di una serie di prodotti presentati come dimagranti, e con notevole enfasi. La promozione evidenziava, afferma l Autorità nel suo ultimo bollettino, i risultati immediati, semplici e duraturi in termini di perdita di peso, ottenibili per effetto della mera assunzione dei prodotti in questione, non essendo necessario intraprendere alcuna attività sportiva o un regime alimentare ipocalorico ed equilibrato. Dimagrire senza sforzi eccessivi e in maniera duratura attraverso prodotti a base di sostanze naturali quali carciofo, caffè verde, cavolo, peperoncino, aceto di sidro di mele e maté verde: questa l allettante promessa, veicolata da affermazioni di grande enfasi Perdere peso velocemente: con gli incredibili poteri dimagranti del carciofo in una capsula iperconcentrata è la promessa di Carcioforte, presentato come un vero distruttore di grassi, il migliore mai offerto a tutti coloro che soffrono a causa dei chili di troppo e per i quali prima nulla aveva funzionato. Viene vantato, con lo stesso stile enfatico e allettante, anche il potere dimagrante della zuppa di cavolo finalmente in una capsula. E c è la promessa di poter dimagrire semplicemente aiutandosi con l assunzione di capsule iperconcentrate a base di caffè verde. I prodotti la cui assunzione avrebbe dovuto consentire risultati eccezionali in termini di perdita di peso sono diversi: si tratta di Carcioforte, CaféForm, Cavolo Forte, Decaburner, Maggie Drozd, Total Fit 2020, GlucoBurner, Slim 5, Abrelax 3, Caffè Verde Forte Plus, Ketomang Express Forte. La condotta oggetto di analisi spiega l Antitrust si sostanzia nella diffusione di informazioni ingannevoli e omissive per la promozione di numerosi prodotti con efficacia dimagrante, idonee ad alterare il processo volitivo del consumatore medio cui sono rivolte. La pratica è stata artatamente concepita e parcellizzataper ricondurla ad un unico professionista estero, Perfoline SA, occultando in tal modo l operato altrettanto essenziale di Pefoline SAS con riguardo al confezionamento e alla diffusione dei messaggi in questione. Tale strategia risulta essere preordinata a rendere oggettivamente difficile per il consumatore individuare quale sia l effettivo responsabile della vendita nonché, presumibilmente, a ridurre il potenziale rischio di incorrere in contestazioni per illeciti di carattere amministrativo e nelle conseguenti sanzioni pecuniarie. Il primo aspetto ritenuto censurabile riguarda la natura dei prodotti. Spiega l Antitrust: I contenuti informativi riportati principalmente nei Siti, ma anche a mezzo stampa, youtube e social network, /newsletter, lasciano tutti intendere - nel loro complesso -che l assunzione dei Prodotti è sufficiente, di per sé, a dimagrire in modo considerevole e in breve tempo, senza necessità di ricorrere ad un regime alimentare ipocalorico e/o ad un esercizio fisico controllato e senza alcun rischio per la salute (ad es.15 kg in 9 settimane/34 kg in 5 mesi/22 kg in 4 mesi). C è poi l omissione di informazioni: non c è un adeguato e chiaro riferimento circa la necessità di condurre una dieta ipocalorica ed una proporzionata attività fisica. A questo si aggiunge la particolare vulnerabilità dei consumatori cui i prodotti sono rivolti: I messaggi, ponendo grande enfasi sulla rapidità e consistenza del dimagrimento promesso, nonché sulla facilità del suo conseguimento ( senza privazioni e non rinunciavano ad i loro piatti preferiti ), promuovono i Prodotti in modo tale da farli percepire come rimedi in grado di risolvere un problema, quello del peso in eccesso, molto diffuso e sentito dai consumatori che ne sono affetti: questi ultimi, proprio in ragione della situazione in cui versano, appaiono infatti particolarmente vulnerabili e più facilmente agganciabili. L Antitrust ha dunque multato Perfoline SA per 250 mila euro e Perfoline SAS per 400 mila euro.

10 8 SABATO 24 GENNAIO 2015 ECONOMIA E FINANZA Tariffe pubbliche: siamo i più tartassati d Europa Osservatorio Cgia Mestre: in soli 4 anni, le famiglie hanno dovuto sopportare aumenti del 19,1% Negli ultimi 10 anni, a fronte di un incremento dell inflazione che in Italia è stato del 20,5%, l acqua è aumentata del 79,5%, i rifiuti del 70,8%, l energia elettrica del 48,2%, i pedaggi autostradali del 46,5%, i trasporti ferroviari del 46,3%, il gas del 42,9%, i trasporti urbani del 41,6% FOCUS... Federico Ghizzoni, numero uno di Unicredit Il 4G rilancia le telecomunicazioni GO internet, società italiana attiva nel settore dell Internet in mobilità con rete 4G, in gran spolvero a Piazza Affari. Secondo i dati Netconsulting-Assinform il 2015 sarà un anno di rilancio per l industria delle telecomunicazioni in Italia grazie alla banda larga in mobilità 84G, che sta facendo segnare un accelerazione. Nel 2014 l industria delle Tlc italiana è calata del 7% rispetto al -10% del Claudio Descalzi ad Eni Unicredit: per Bernstein vale 7,60 PER gli analisti di Bernstein, il titolo Unicredit è Outperform (sottovalutato), poiché secondo loro dovrebbe valere 7,60 euro. Gli analisti sono convinti che il ritorno alla normalità del mercato del credito in Italia sarà in grado di compensare le difficoltà della situazione in Russia e dei mercati dell Europa orientale. Una situazione di cose che dovrebbe portare le quotazioni del titolo a risalire. Unicredit ha chiuso il 2014 con una performance piatta. Eni: verso nuove concessioni in Egitto ENI: nuove concessioni in Egitto.Il gruppo ha firmato l accordo per una nuova concessione nel blocco Southwest Melehia, posizionato nel deserto occidentale dell Egitto, nell ambito del bid round internazionale competitivo Egyptian General Petroleum Corporation (Egpc) Lo riferisce la stessa azienda in una nota, spiegando che Southwest Melehia vede impegnata Eni attraverso la controllata IEOC, che ne detiene il 100%. Il blocco copre un area di chilometri quadrati. TARIFFE pubbliche? In Italia rincari tra i più elevati d Europa. Nell ultimo anno con l introduzione della Tari abbiamo pagato il 12,2% in più. Luce, gas e trasporti sono le voci di spesa che gravano maggiormente sui bilanci delle famiglie e delle piccole imprese italiane. Tra il 2010 e il 2014 solo in Spagna le tariffe pubbliche sono rincarate più delle nostre. Se a Madrid l aumento medio è stato del 23,7%, in Italia, come del resto è successo in Irlanda, l incremento è stato del 19,1%. Tra i grandi Paesi d Europa, invece, la Francia ha registrato un rincaro medio del 12,9%, mentre la Germania ha segnato un ritocco all insù dei prezzi solo del 4,2%. L area dell euro ha subito un incremento dei prezzi amministrati dell 11,8%: oltre 7 punti percentuali in meno che da noi. I calcoli sono stati effettuati dall Ufficio studi della Cgia che oltre a eseguire una comparazione tra l andamento delle tariffe amministrate nei principali paesi d Europa ha analizzato anche il trend registrato tra il 2004 e i primi 11 mesi del 2014 delle tariffe dei principali servizi pubblici presenti nel nostro Paese. Negli ultimi 10 anni, a fronte di un incremento dell inflazione che in Italia è stato del 20,5%, l acqua è aumentata del 79,5%, i rifiuti del Il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi 70,8%, l energia elettrica del 48,2%, i pedaggi autostradali del 46,5%, i trasporti ferroviari del 46,3%, il gas del 42,9%, i trasporti urbani del 41,6%, il servizio taxi del 31,6% e i servizi postali del 27,9%. Tra tutte le voci analizzate, solo i servizi telefonici hanno subito un decremento: - 15,8%. «Nel nostro Paese - sottolinea il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - i rincari maggiori hanno interessato le tariffe locali. Se per quanto concerne l acqua i prezzi praticati rimangono ancora adesso tra i più contenuti d Europa, gli aumenti registrati dai rifiuti sono del tutto ingiustificabili. A causa della crisi economica, negli ultimi 7 anni c è stata una vera e propria caduta verticale dei consumi delle famiglie e delle imprese: conseguentemente è diminuita anche la quantità di rifiuti prodotta. Pertanto, con meno spazzatura da raccogliere e da smaltire, le tariffe dovevano scendere, invece, sono inspiegabilmente aumentate. Si pensi che nell ultimo anno, a seguito del passaggio dalla Tares alla Tari, gli italiani hanno pagato addirittura il 12,2 per cento in più, contro una inflazione che è aumentata solo dello 0,3 per cento». L analisi di Bortolussi si conclude esaminando le cause che hanno incrementato le altre voci tariffarie: «Gli aumenti del gas hanno sicuramente risentito del costo della materia prima e del tasso di cambio, mentre l energia elettrica dell andamento delle quotazioni petrolifere e dell aumento degli oneri generali di sistema, in particolare per la copertura degli schemi di incentivazione delle fonti rinnovabili. I trasporti urbani, invece, sono stati condizionati dagli aumenti del costo del carburante e quello del lavoro. Non va nemmeno dimenticato che molti rincari sono riconducibili anche al peso fiscale che grava sulle tariffe che, purtroppo, da noi tocca punte non riscontrabili nel resto d Europa. Inoltre, nonostante i processi di liberalizzazione avvenuti in questi ultimi decenni abbiano interessato gran parte di questi settori, i risultati ottenuti sono stati poco soddisfacenti. In linea di massima, oggi siamo chiamati a pagare di più, ma la qualità dei servizi resi non ha subito sensibili miglioramenti. Speriamo che la riduzione del prezzo del petrolio registrata in questi ultimi mesi comporti per l anno venturo una contrazione delle tariffe, soprattutto di luce, gas e trasporti che sono le principali voci di spesa che gravano sui bilanci delle famiglie e delle piccole imprese italiane».

11 SABATO 24 GENNAIO ECONOMIA E FINANZA Il sistema Reggio rialza la testa: previste nuove assunzioni FOCUS... Grazie alle agevolazioni finanziarie che riguardano anche le coop sociali Nuove chance occupazionali per i lavoratori di aziende in crisi Il quartier generale di Confcooperative L analisi dell Ufficio studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati Excelsior Il 57% dei nuovi posti saranno inquadrati con contratto a tempo determinato NUOVE chance occupazionali per i lavoratori di aziende in crisi. Soddisfazione, da parte dell Alleanza Cooperative Italiane di Reggio Emilia (Agci, Confcooperative e Legacoop) per l avvenuta pubblicazione ufficiale del decreto con il quale il ministero per lo Sviluppo Economico concede agevolazioni finanziarie per promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative che abbiano positive ricadute sull occupazione. I sostegni si riconducono all accesso a finanziamenti agevolati erogati dalle società finanziarie partecipate dallo stesso ministero, ad un tasso pari ad un quinto del tasso di riferimento fissato dalla Commissione UE e, in ogni caso, non inferiore allo 0,8%. «Insieme, ma anche oltre il valore dell agevolazione finanziaria sottolinea l Alleanza Cooperative Italiane di Reggio Emilia vi sono elementi particolarmente importanti che connotano il decreto». «Le agevolazioni sui tassi, infatti, sono concesse alle cooperative che nascono per volontà di lavoratori (che devono essere presenti in misura prevalente) provenienti da aziende in crisi, alle cooperative che operano in ambito sociale (cioè laddove mostra cedimenti un sistema di welfare segnato dalla crisi della finanza pubblica) e, infine, alle cooperative che gestiscono beni confiscati alla criminalità organizzata». «La finalizzazione prosegue l Alleanza delle Cooperative è dunque mirata allo sviluppo di nuova occupazione, ed è rilevante una scelta che individua nella cooperazione uno dei soggetti più dinamici proprio su questo versante». «Non meno importante secondo le centrali cooperative reggiane dell Alleanza è poi il fatto che le stesse società finanziarie partecipate dal ministero (come CFI) debbono aver acquisito, al fine della concessione delle agevolazioni finanziarie, una quota di partecipazione temporanea di minoranza nelle cooperative beneficiarie». «Questo significa spiega l Alleanza che i futuri soci delle cooperative interessate al decreto avranno un partner sia nella costituzione del capitale sociale, cosa che allevia il peso dell impegno finanziario iniziale a carico di lavoratori che provengono da aziende in crisi, sia nel finanziamento degli investimenti necessari allo sviluppo dell attività». «I casi di cooperative costituite da lavoratori segnati da pesanti difficoltà ed incertezze conclude l Alleanza Cooperative Italiane di Reggio Emilia sono gradualmente aumentati in questi anni, ed è evidente fermo restando il fatto che la partecipazione ad una cooperativa richiede al socio un impegno maggiore rispetto alla posizione del dipendente che questo cammino si potrà ulteriormente intensificare anche nel nostro territorio, offrendo nuove chance a chi voglia difendere e promuovere il lavoro assumendo anche il ruolo di piccolo imprenditore». GLI IMPRENDITORI reggiani provano a far ripartire l economia puntando su forze nuove. Per il primo trimestre 2015, infatti, le previsioni occupazionali, secondo l analisi dell Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati Excelsior, sono improntate ad ottimismo, seppure cauto: assunzioni, il 33% in più rispetto alle previste per lo stesso trimestre del Il 57% delle assunzioni previste in provincia di Reggio Emilia - monitorate tramite il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro - sono destinate a lavoratori inquadrati con contratto a tempo determinato (830 unità). Di queste, 300 hanno come obiettivo quello di valutare candidati in vista di una possibile assunzione stabile, il 16% (230 assunzioni) viene utilizzato per far fronte a picchi di attività, l 8% per svolgere attività stagionali e altre 180 per sostituire lavoratori temporaneamente assenti dall azienda (13%). Le assunzioni stabili, pari a 590 unità, rappresentano il 40% dei nuovi ingressi: poco meno di un terzo riguarda ingressi a tempo indeterminato, mentre l 11%, pari a 170 unità, è destinato ad assunzioni con contratto di apprendistato. In Gli imprenditori reggiani provano a far ripartire l economia puntando su nuove assunzioni Stefano Landi, presidente Camera di Commercio di Reggio particolare, questo tipo di contratto è destinato a circa il 30% dei giovani di cui è prevista l assunzione. Nel primo trimestre 2015 gli imprenditori reggiani prevedono che la quota di assunzioni rivolte ai giovani con meno di 30 anni possa raggiungere il 36% del totale. Considerando però le assunzioni per cui l età non è ritenuta un requisito importante e ripartendole proporzionalmente fra le due classi di età (meno di 30 anni e più di 30 anni), si stima che le opportunità per i giovani possano raggiungere il 68% delle assunzioni totali. In due casi su tre le assunzioni programmate a Reggio Emilia nel primo trimestre 2015 sono destinate ad imprese che operano nei servizi, in prevalenza attività commerciali con 330 assunzioni, pari al 23% del totale provinciale. Seguono i servizi alle persone, con 150 assunzioni (10%), il turismo-ristorazione (140 unità e 9%) e i servizi avanzati (130 unità, 9%). Per quanto riguarda le 450 assunzioni nell industria, il comparto nel quale è previsto il maggior numero di nuovi ingressi è quello della metalmeccanica ed elettronica con 290 assunzioni, il 20% del totale. Permangono le difficoltà riscontrate dalle imprese reggiane nel reperire i profili di cui necessitano. Le difficoltà di reperimento sono attribuite, nel 13% dei casi, alla scarsa offerta delle figure ricercate e nel 6% all inadeguata preparazione dei candidati. Fra i diversi settori, le quote di assunzioni difficili da reperire sono comprese fra un minimo dell 1% nel commercio e un massimo del 76% nei servizi avanzati alle imprese.

12 10 SABATO 24 GENNAIO 2015 IL PERSONAGGIO Davide Fontanili L artista che gioca col linguaggio LA SCHEDA Ha studiato all Accademia di Belle Arti di Bologna in pittura con Concetto Pozzati Lavora a Lemizzone, piccolo borgo vicino a Correggio DAVIDE Fontanili nasce a Reggio Emilia il 24 settembre del Termina gli studi all Accademia di Belle Arti di Bologna in pittura con Concetto Pozzati e si specializza in tecniche della scultura con una tesi sul pop corn. Bisogna porsi in uno stato di intera recettivita, quindi essere puri, avere fatto il vuoto in se stessi quando siamo a cospetto con l opera di Davide Fontanili. La tendenza ideale e di rimettere tutto in questione ogni attimo. Una immensa spinta d innocenza, cinismo e grazia sembra uscire dal suo atelier a pochi chilometri da Correggio. Ai moderni inventori di una antigraziosa immagine della bellezza, felici ed appagati da sottili giochi intellettuali, si contrappongono alcuni rari artisti coerentemente aggrappati contro la facile tentazione di sciogliere l arte dalla vita. Fontanili fa dell arte la sua vita, o meglio la sua vita un arte della vita. La coerenza di pensiero e poi di azione e figlia di un modo operativo consolidato, anzi, prospetticamente impostato all interno del quale tutto e contenuto: lo studio, il raccontarsi, il prendere appunti e il guardarti diritto negli occhi. Tutto si riflette quotidianamente nei suoi lavori: ogni pensiero si incontra e si sovrappone con le tele, fotografie, con i volti, con la carne, con i suoni in una inscindibile unita. La sua arte ci restituisce tutto lo spessore di una esistenza che si rigenera, opera su opera. La visione artistica di Fontanili e quella di giocare con il modo comune di vivere la quotidianita, vederla con occhi diversi, studiando nomi, giocando con le forme, le cose, creando delle operazioni ironiche che esprimono la consapevolezza della discrepanza tra parola e oggetto. Le sue opere sono delle istantanee sul linguaggio e sulla realta. Esempio: La bianchi e un op era a collage composta dalla composizione di una vasta selezione di etichette e capsule di vini bianchi che restituisce l immagine di una bicicletta, la Bianchi app unto! Ha sempre mantenuto vivo il lavoro da artista che gli ha permesso di ottenere riconoscimenti in campi istituzionali ed internazionali. Vive e lavora a Lemizzone di Correggio. L opera Bianchi. Sotto l opera Nanosecondo L opera Cane da riporto AMEDEO FAINO ICROWDFUNDINGI Amo molto la vita. Non smetterò mai di studiare e di affrontare nuovi progetti, tutto questo fermento mi piace... URAGANO di pianura che, ogni mattino, rimette tutto in gioco mischiando creato e sensazioni in una magica attrazione. Davide Fontanili, dal suo laboratorio di Lemizzone, continua a percorrere miglia e miglia sulla lunga strada della conoscenza. Cosa ti frulla nella testa tutte le volte che entri nel tuo laboratorio? Penso che non intendo fermarmi. Voglio continuare a giocare col linguaggio. Pittura, scultura, immagini. La mia poetica è chiara Cosa ama maggiormente? Amo molto la vita. Non smetterò mai di studiare e di affrontare nuovi progetti, tutto questo fermento mi piace. Ho tanti interessi, tutte le mattine scopro qualcosa di nuovo. Attualmente sto leggendo La Divina commedia. Come mai oggi lavora a Lemizzone?... non è come lavorare a Parigi... Sono passato da Londra, a Reggio, a Bologna. Oggi mi piace lavorare a Lemizzone, dove ho costruito il mio laboratorio speciale. Domani si vedrà. Perché è speciale? Difficile da spiegare, dovresti vederlo Giovani e gioventù, lei è abbastanza maturo per dispensare consigli? Mi sento ancora giovane e non del tutto maturo. Consigli? Ai giovani d oggi mi sento di dire qualcosa che proba- bilmente avranno già sentito. «Tenete duro, lavorate per fare quello che sognate e non affidatevi solo al destino, cercate di progettare, di essere propositivi...» Secondo lei è più facile fare l artista o l idraulico? Fare l artista deve essere facile, l artista non deve avere grossi problemi nel creare qualcosa che sente dentro. L idraulico invece è un mestiere complicato. Cosa difficile invece è vendere la propria arte. Questo sì che è difficile. Ha mai pensato alla Radio o alla Tv? Certo, mi piacerebbe. Non chiudo mai la porta a nulla e a nessuno. Radio, comunicazione, perché no? Tutto è unico Personaggi famosi. Dica la prima cosa che le viene in mente. Benigni. Mi piacerebbe conoscerlo, mi piacerebbe incontrarlo Renzi. Non mi interessa Veronesi. Una bella chiacchierata. Sì Progetti per il futuro, progetti imminenti? Sempre nuovi e sempre diversi. Attualmente mi interesso di crowdfunding. Processo innovativo, qualcosa di molto utile per la società e per i beni culturali Come vuole concludere questa breve intervista? A presto. Tutto qui PAROLE - Il crowdfunding (dall inglese crowd, folla e funding, finanziamento) o finanziamento collettivo in italiano, è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni. È una pratica di microfinanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. Il termine trae la propria origine dal crowdsourcing, processo di sviluppo collettivo di un prodotto. Il crowdfunding si può riferire a iniziative di qualsiasi genere, dall aiuto in occasione di tragedie umanitarie al sostegno all arte e ai beni culturali, al giornalismo partecipativo, fino all imprenditoria innovativa e alla ricerca scientifica. Il crowdfunding è spesso utilizzato per promuovere l innovazione e il cambiamento sociale, abbattendo le barriere tradizionali dell investimento finanziario.

13 SABATO 24 GENNAIO LA PAGINA ROSA Alessia Planeta: Dobbiamo mettere le persone al primo posto Parla la presidente del Criba che ha progettato il percorso per ciechi in piazza della vittoria, di cui forse nessuno conosce l esistenza: A Reggio dobbiamo cambiare mentalità per favorire l accoglienza La Scandinavia è al top nella fornitura dei servizi: anche un disabile grave può vivere una vita autonoma e tutto funziona perfettamente Sono sposata e ho un figlio, ma come tutte le mamme fuori sede mi rilasso ben poco... LORENZO CHIERICI DOTTORESSA Alessia Planeta, di recente i politici si sono travestiti da disabili per poche ore, per testare la presenza delle barriere architettoniche. Cosa ne pensa? Cosa intendiamo per barriera architettoniche? Il problema non sono il gradino o il corrimano. Se non esiste una cultura che ti porti a riconoscere le barriere architettoniche il problema non lo si risolverà mai, visto che se si chiuderà un buco per strada, se ne riformerà un altro poco dopo. Il Comune di Reggio si è interfacciato con noi del CRIBA (Centro Regionale di Informazione sul Benessere Ambientale) anni fa, in particolar modo l ufficio edilizia privata e il commercio, per costruire progetti assieme in modo da creare situazioni di accessibilità e di inclusione anche delle persone con disabilità. Tale rapporto ha creato l imposizione di alcuni diktat importanti ad esempio agli esercenti, la maggior parte dei quali ha cercato di adeguarsi alla norma. E ovvio che non sempre si possa magari costruire un bagno secondo le misure previste perché manca lo spazio, ma si può migliorare il servizio il più possibile, tanto da renderlo fruibile e funzionale anche ad alcuni disabili. Una nota pasticceria reggiana, ad esempio, ha ristrutturato completamente il locale, senza alcuna previsione di accessibilità. E lo ha potuto fare liberamente? Certo, anche perché di sanzioni non ce ne sono: la legge, infatti, obbliga certi cambiamenti solo in caso di ristrutturazione totale; il resto sono invece manutenzioni straordinarie. Noi stiamo lavorando solo perché si conoscano le disposizioni della convenzione Onu la quale chiede agli Stati membri di fare tutto il possibile per garantire una serie di diritti. E vero che c è un osservatorio nazionale e un report biennale sull attività, ma è altrettanto vero che, non essendoci sanzioni, tutto è possibile. Inoltre, la convenzione dev essere sempre più conosciuta a livello capillare perché diventi l anima di norme strettamente operative. Tutto questo, però, è attualmente in mano alla giurisprudenza: la nostra legge sulle barriera architettoniche, che è una buona legge e dettagliata, è ormai superata. Mi spiego: quella legge tutela in particolar modo i disabili motori, molto meno quelli sensoriali meno, mentre non prende neppure in considerazione i disabili cognitivi e intellettivi. Basti pensare ad un anziano, con un minimo di degrado cognitivo, che riesca però a muoversi: se lo si mette in città, magari supera il gradino, ma non riesce a prendere l autobus in zone molto trafficate come la caserma Zucchi o a fare altre cose. Voglio dire che i nostri interventi, oggi, dovrebbero essere adattati alle esigenze delle persone, non ancorati a una legge vecchia: segnaletiche, informazioni, sistemi di accessibilità e accoglienza, sono tutti elementi da inserire dal punto di vista tecnico progettuale, ma soprattutto sono procedimenti culturali che devono cambiare nel nostro modo di pensare per riuscire a vedere le cose e riconoscerle per quello che sono realmente. La pasticceria di cui parlavamo prima, forse non si è accorta che in piazza Prampolini, ogni giorno, ci sono almeno tre o quattro persone in carrozzina... I paesi europei come sono dal punto di vista dell accessiblità per i disabili? Il sistema urbano in Germania permette ai disabili di muoversi ovunque. La Scandinavia è il top: è assolutamente perfetta. Ci sono addirittura progetti di vita che regalano una totale indipendenza a malati gravissimi, ma la Scandinavia è un paese pazzesco, in senso Sopra, la dottoressa Alessia Planeta. Sotto il percorso per ciechi in piazza della Vittoria positivo ovviamente: ci sono 6 milioni di persone che pagano le tasse regolarmente e i servizi funzionano. In Germania c è molta più gente, ma l efficienza è ugualmente elevatissima. Anche l Irlanda raggiunge standard altissimi con una legge sulla disabilità molto dettagliata. L Italia, invece è un disastro, vero? E Reggio? Se si guarda al quadro globale in termini di esigenze, se si paragona quanto stiamo facendo noi e ciò che fa l Europa non potremmo definirci certamente un Paese pilota, anzi... Tra l altro fra nord e sud ci sono differenze notevoli. Reggio, per fortuna, non è messa male: qui su questi problemi ci si lavora molto, anche se tutto è perfettibile. Noi, ad esempio, stiamo intervenendo col commercio, nell edilizia privata e col Comune col quale partecipamo al progetto Città senza barriere e qualche volta riusciamo anche ad evitare che costruttori privati edifichino villette a schiera con gradini all ingresso e situazioni di inaccessibilità. La Convenzione Onu parla di attenzione alla persona. Vero? Capisco che non sia facile, ma è fondamentale. A un corso che ho fatto di riecente, un collega ha sottolineato al docente che coi soldi che servono per sostenere una persona in stato vegetativo ci campa un cassaintegrato con tre figli. La risposta non era facile, ma fu questa: Ogni sabato la mamma di un ragazzo in coma da 20 anni gli prepara le lasagne, il suo piatto preferito e gliele porta, pur sapendo che suo figli viene alimentato col sondino gastrico e che quindi il sapore di quelle lasagne non lo avrebbe mai sentito; eppure lei gliele porta ogni sabato. Il concetto è questo: al centro c è la persona, tenuto conto dell ambiente in chi vive. Francesco Messori, amputato, guida la Nazionale amputati Italia, un bimbo amputato in Palestina non viene neppure nutrito. Ognuno di noi è ambiente per qualcuno e diventa quindi facilitatore o barriera per chiunque. Insomma, quelle lasagne erano per una persona non per un vegetale. E l ambiente, infatti, che sposta l asticella sulla qualità della vita». Parliamo del CRIBA regionale che ha sede a Reggio: cosa fa esattamente? Facciamo circa 300 consulenze gratuita all anno e corsi di formazione ai tecnici pubblici e privati per tutto ciò che riguarda l inclusione:questo è possibile perché il CRIBA è guidato dal CERPA Italia onlus, che raduna esperti di accessibilità in tutta Italia. Abbiamo ILA SCHEDAI ALESSIA Planeta, nata a Catania, nata il 23 febbraio 1973, ha vissuto a Siracusa fino a 18 anni. Dopo il diploma si è trasferita a Roma per iscriversi alla Luiss (Libera Università Studi Sociali) dove si è laureata in Scenze politiche e internazionali. Successivamente, grazie a una borsa di studio offerta dal Corriere della Sera, ha seguito il master in Relazioni Pubbliche Europee conclusosi con uno stage a Firenze, al termine del quale si è trasferita a Reggio Emilia, accettando un lavoro temporaneo di due mesi all Ifoa, che si è poi trasformato un un occupazione a tempo indeterminato. All Istituto di formazione reggiana la dottoressa Planeta ha lavorato per 9 anni, prima di accettare la proposta del Criba, che cercava una figura in un ruolo di coordinamento. Mentre era al Criba, nel 2011 ha sostenuto il corso di perfezionamento presso l Università Cattolica di Milano in Disability Manager. La dottoressa Planeta intende però proseguire la sua formazione in modo costante, tant è che oggi è iscritta al corso di perfezionamento sull autismo e sulle disabilità intellettivi e cognitive a Reggio. Sposata con Fabio nel 2001, oggi è anche madre di Diego che ha 4 anni. (l.c.) partecipato alla creazione dell ospedale dei bambini di Parma, un opera unica nel suo genere, alla nascita della piscina di Carpi e al polo sportivo, da due anni collaboriamo con l ospedale Sant Anna di Cona di Ferrara, che potrebbe diventare un modello pilota per altre realtà. A Reggio, abbiamo fatto consulenza per tutto il percorso per i non vedenti di Piazza Martiri del 7 luglio: da Piazza Cavour fino a via Allegri ci sono fresature che non sono state fatte per motivi estetici, ma perchè rappresentano un percorso per non vedenti. Questo percorso collega l università a via Nobili, l obiettivo è arrivare allo snodo degli autobus in modo che un ipovedente possa scendere dall autobus e attraversare la piazza Sempre su Reggio siamo stati nel gruppo di lavoro consultivo del nuovo reparto materno infantile del Santa Maria, oltre ad aver fatto tante consulenze ad esercizi commerciali. Ora c è il progetto Città senza barriere con 9 tavoli di lavoro e 5 anni di tempo, con un impiego di forze notevoli, in collaborazione col Comune attraverso Annalisa Rabitti. Sono però convinta che aiutino anche le iniziative dei privati. A Reggio, abbiamo infatti concluso un seminario con 40 persone di cui 25 con la scuola edili, quindi artigiani e progettisti. Insomma, costurire bene e con una visione di sistema è un gran risparmo, mentre mettere le pezze costa una follia. Dottoressa, suo marito è reggiano? Com è stato il vostro incontro? No, mio marito è romano conosciuto all università, ma un romano atipico visto che ha lasciato Roma per Reggio che già conosceva e apprezzava. Come si rilassa Alessia Planeta quando non lavora? Come tutte le mamme fuori sede sto con mio figlio, sicuramente è divertente, rilassante... un po meno. Cosa significa, per una donna, coordinare un servizio preposto alla crescita e alla sensibilizzazione alla diversità di pubblico e privati? Ha significato, all inizio, interfacciarsi con un mondo molto tecnico e maschile che, però, mi ha aiutato anche a mantenere sempre una visione sistemica e progettuale delle cose. In questo campo, infatti, se non si pensa in termini ampi, interdisciplinari e culturali si possono ottenere solo risultati parziali e temporanei.

14 12 SABATO 24 GENNAIO 2015 PROVINCIA Antico mulino Le Boccede un angolo di Tenerife in Appennino... Il resort iberico-reggiano si trova ai piedi del Parco Naturale nel comune di Villa Minozzo Un angolo di paradiso a un ora da Reggio: hotel, centro benessere e ristorante con menu fusion emiliano e spagnolo Prezzi incredibili: il costo per il soggiorno di un weekend, colazione compresa, parte da 80 euro a coppia ALESSANDRO BETTELLI IMMAGINATE di gustare un eccellente paella ai frutti di mare, sorseggiando una coppa di fresca e profumata sangria, nella quiete più totale di un anfiteatro naturale, le cui scalinate sono colline e montagne ricche e prorompenti di fresca vegetazione. Un angolo di paradiso, in cui le antiche atmosfere si coniugano alle attuali comodità in un percorso emozionale che ha radici molto antiche, che possiamo ricontattare attraverso percorsi dedicati che hanno come fine ultimo il nostro benessere. Quello sensoriale, attraverso il modernissimo centro benessere, quello gustativo, grazie a una ricca carta di piatti tipici spagnoli e della nostra cucina tradizionale emiliana, quello uditivo, grazie all incessante voce del torrente che ci scorre a qualche decina di metri, serpeggiando tra salici e pioppi. Siamo nel 2015, a 50 chilometri dal centro di Reggio e di Modena, alle porte di Villa Minozzo, ai piedi del Parco naturale del Appennino toscoemiliano. Siamo all Antico mulino Le Boccede, oggi recuperato con materiali naturali, una struttura elegante nella sua assoluta essenzialità. Con le sue 12 camere, una diversa dall altra, arredate con semplicità e raffinatezza, si presenta come una locanda di campagna molto accogliente, dove la cura dei particolari, lo spirito e l atmosfera di una lussuosa casa privata regnano sovrane. Già, perché nel progetto di ristrutturazione si è mantenuto inalterato il calore delle cose di un tempo, abbinandole ai più moderni comfort. Insomma un angolo di paradiso senza tempo nato dall intuizione di una coppia che si è unita provenendo da percorsi personali molto differenti, e che ha deciso di attingere dalla valigia delle proprie diversità per estrarne il meglio, e il necessario per un cocktail di successo. Stiamo Parlando di Stefania Zoppi, emiliana di Villa Minozzo doc, e di Miguel Dominguez, spagnolo di Tenerife. Ed è grazie a loro se l Antico mulino Le Boccede oggi è quell incantato angolo in cui trovare ristoro dopo le fatiche profuse in quell incessante maratona che è diventata la nostra quotidianità. Si sono conosciuti in Spagna e là hanno abitato per diversi anni, nel corso dei quali Stefania ha maturato diverse esperienze professionali nell ambito del commercio, mentre Miguel si dedicava alla gestione delle sue strutture ricettive sull isola di Tenerife (a Playa Las Americas e ad Adeje). Poi, il richiamo delle origini per Stefania, e l amore a prima vista nato fra Miguel Dominguez e il territorio dell Appennino reggiano, hanno portato la coppia a individuare nella struttura dell Antico mulino, il posto ideale per ricreare quella loro isola che non c è in salsa emiliano-spagnola. «Io sono nata a Villa Minozzo e sentivo il desiderio di tornare nella mia terra - confida Stefa- Stefania Zoppi e Miguel Dominquez nia pertanto nel corso di un soggiorno nel mio paese natale, Miguel ha avuto l illuminzione di trasferirci qui e dare vita all Antico mulino Le Boccede. E ben presto dalle intenzioni siamo passati ai fatti, inaugurando la struttura lo scorso ottobre» «Volevamo esportare un po di Tenerife in questa montagna spiega Miguel in cui ci sono posti stupendi, ancora poco conosciuti e apprezzati. La nostra volontà è quello di valorizzarli ancora di più e renderli accessibili a tutti coloro che ancora non li conoscono. Perché svegliarsi la mattina ed essere cullati dalla voce del fiume è un esperienza fenomenale». Oggi l Antico mulino Le Boccede è hotel (12 camere, di cui 3 quadruple), centro benessere (sauna, bagno turco, doccia emozionale, sala relax, solarium e presto la piscina, in fase di sistemazione) e anche e soprattutto ristorante. Già, perché il menu è una incredibile fusione di sapori ed emozioni: si compone dei principali piatti della tradizione spagnola (tra cui paella, tortilla, revuelto de gambas, pata negra, salse tipiche di avogado, mojo, rojo, crema catalana, arroz con leche, quesillo etc) e di quella emiliana (tortelli, cappelletti, grigliata, tagliata etc). Il tutto accompagnato da un importante carta dei vini e digestivi sia italiani che iberici (chupiti). Ed è proprio per celebrare questo connubio latino che il locale organizza feste a tema con menu specifici seguendo sia le ricorrenze del calendario italiano, che di quello spagnolo. «Con l arrivo della bella stagione spiega Stefania stiamo organizzando escursioni a cavallo, ciaspolate e una serie di altre iniziative che consentano ai nostri ospiti di condividere le meraviglie di questo territorio davvero unico». Già, ma i prezzi? Incredibilmente contenuti: il costo per il soggiorno di un weekend, colazione compresa, parte da 80 euro a coppia. Lo ripetiamo, è un posto unico, da vivere attivando pienamente tutti i nostri sensi. Poiché qui all Antico Mulino svanisce ogni senso di mancanza, non c è nulla che dobbiamo cercare di raggiungere o di attrarre: in noi stessi si recepisce il potenziale del tutto, sentendoci parte della forza vitale dell ambiente naturale che ci circonda. (info: / e su Facebook: Stefania e Miguel Antico Mulino)

15 SABATO 24 GENNAIO INTERVISTA IN CORSIA I segreti del podismo e della buona salute Grande successo del convegno che si è svolto nello scorso fine settimana al Ctr. Tanti gli interventi di medici specializzati. Presenti alla due giorni 50 podisti di cui 30 ultramaratoneti di fama nazionale fra cui i campioni reggiani Tallarita e Di Palma In alto il campione reggiano Antonio Tallarita con alcuni atleti. Sotto a sinistra una parte della platea. A destra il presidente IUTA Gregorio Scevaroli col dottor Roberto Citarella PILLOLE DI SALUTE I CONTENUTI DEL CONVEGNO IL poliambulatorio CTR (Centro Terapia Riabilitativa) di Reggio Emilia, il 17 e 18 gennaio, ha ospitato per la terza volta a Reggio Emilia il Raduno Nazionale IUTA degli Atleti di interesse nazionale nelle specialità di ultramaratona (100Km, 24H) su strada, mentre il prossimo 22 febbraio ci sarà quello dell Ultratrail di interesse nazionale. Un appuntamento che ha aperto ufficialmente l anno atletico della IUTA (Associazione Italiana Ultramaratona), ovvero il settore della FIDAL che si occupa di gare superiori a 42,195 km (distanza della maratona) Il raduno quest anno si è posto l obiettivo di svolgere per la prima volta un attività di formazione/informazione su temi d importanza comune con relazioni degli specialisti del CTR e professionisti IUTA. Nel corso delle due giornate, con la presenza del dottor Roberto Citarella, direttore sanitario del CTR, verranno anche effettuate le visite mediche necessarie per la compilazione di una cartella clinica personale che permetterà sia all atleta sia al CTR di poter seguire lo sviluppo tecnico e medico necessario per la preparazione atletica in previsione dei Campionati Mondiali delle varie specialità previsti a partire da aprile del L ormai consolidata collaborazione e la riconferma della scelta di Reggio Emilia da parte della direzione IUTA, con sede presso il CTR per il meeting annuale, è determinata non solo dalla presenza del dottor Roberto Citarella, responsabile della riabilitazione nella commissione medica IUTA, ma anche dalla possibilità di unire in un unico evento formazione, controlli fisici e incontro comune di tutti gli atleti. Al meeting era presente anche il campione reggiano di ultramaratona e consigliere IUTA Antonio Tallarita, seguito orami da anni nelle sue storiche imprese dal dottor Citarella. Nella mattina di sabato si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell evento da parte degli organizzatori e delle autorità presenti, fra cui Gregorio Zucchinali, presidente della IUTA; Stefano Scevaroli, segretario IUTA; Mauro Rozzi, presidente UISP Emilia-Romagna; Roberto Citarella, responsabile della riabilitazione della commissione medica nazionale IUTA e direttore sanitario del CTR, oltre a vari rappresentanti del Comune di Reggio Emilia e del mondo dello sport reggiano. Sabato, dopo il raduno e la registrazione degli atleti presso il poliambulatorio CTR, sono state presentati programmi e attività del 2015 da parte dei vertici settore della IUTA. Successivamente il dottor Roberto Citarella ha parlato di Analisi posturale statica e dinamica, a seguire gli interventi degli altri specialisti. Dopo l ottimo buffet, dalle 14 alle 19,30 c è stata la compilazione della cartella clinica di ciascun atleta ai fini dei successivi approfondimenti clinici. (l.c.) NEGLI ampi spazi del Poliambulatorio CTR sabato 17 e domenica 18 gennaio si e svolto il General Meeting IUTA, 3 raduno premondiale degli atleti IUTA che corrono i 100 km / 24 ore. Erano circa 50 i podisti presenti, di cui 30 ultramaratoneti di interesse nazionale, tra i quali, per citarne solo alcuni Ivan Cudin, vice campione Mondiale 24H e vincitore di 3 Spartathlon (246Km Atene-Sparta), Tiziano Marchesi, record Italiano delle 24H; Monica Barchetti, record italiano dei 6 gg; Monica Casiraghi, vice campione mondiale dei 100Km e 24 H; Alberico Di Cecco, ex nazionale di maratona, oltre ai recordman reggiani Antonio Tallarita e Ciro Di Palma. Questi ed altri atleti, come nei due anni precedenti, si sono ritrovati per effettuate le visite mediche necessarie per la compilazione di una cartella clinica personale che permette sia all atleta sia al Centro Terapia Riabilitativa di poter seguire lo sviluppo tecnico e medico necessario per la preparazione atletica in previsione dei Campionati Mondiali delle varie specialità previsti a partire da aprile del Il tutto si è svolto sotto la diretta gestione del dottor Roberto Citarella, direttore sanitario del CTR, in collaborazione con la IUTA (Associazione Italiana Ultramaratona), ovvero il settore della FIDAL che si occupa di gare superiori a 42,195 km (distanza della maratona) di cui il dottor Citarella è responsabile della riabilitazione nella Commissione medica. Dopo la presentazione dei prossimi 4 appuntamenti mondiali 2015, nonché dei programmi e dei vari eventi da parte del presidente e segretario IUTA, rispettivamente Gregorio Zucchinali e Stefano Scevaroli, ha avuto luogo la conferenza stampa alla quale ha partecipato, in rappresentanza del sindaco Luca Vecchi, è intervenuta Emilia Davoli, consigliere del Comune di Reggio Emilia che ha dato risalto all importanza che eventi come il Meeting degli Ultramaratoneti hanno per la nostra città, che sempre di più si pone ai primi posti per incentivare uno sport come il podismo, al quale tutti possono avvicinarsi. Inoltre, il fatto che a promuovere tali iniziative, come nel caso del CTR, sia una struttura sanitaria privata, che è sempre più presente agli eventi sportivi locali, sicuramente acquista un valore maggiore. Anche la UISP ha voluto essere presente col direttore del Comitato provinciale di Reggio e membro del Consiglio nazionale Uisp, che ha espresso tutto il suo apprezzamento al dottor Citarella per aver portato ancora una volta a Reggio un evento di rilievo nazionale a cui si aggiunge il fatto che il CTR, come punto di riferimento, segue gli atleti della Nazionale di Ultramaratona nel loro percorso tecnico e medico. L organizzazione del 2015 ha poi voluto prevedere come novità una parte culturale di formazione/informazione finalizzata agli atleti, che potesse dare loro tutte le informazioni utili a poter gestire al meglio non solo la formazione atletica, ma anche quella fisica. Su tale argomenti ci sono state quattro relazioni e una dimostrazione pratica. CITARELLA: POSTUROLOGIA Il dottor Roberto Citarella, che vanta un master in posturologia, ha illustrato anche con molti schemi, foto e i concetti più importanti dell analisi postulare statica e dimanica nell atleta podista, effettuata con l ausilio di pedana baropodometrica, pedana stabilometrica e sistema B.A.K. Agli atleti sono state illustrati, insieme a tanti altri aspetti, anche le caratteristiche relative all appoggio del piede, alla modificazione della volta plantare nelle varie fasi del passo, i livelli neurologici della deambulazione con la fase volontaria e la fase automatica, ossia le situazioni che alterano il normale cammino e di conseguenza il gesto atletico nei podisti. Sicuramente informazioni che non tutti i presenti conoscevano e che hanno fatto riflettere gli atleti su tutto ciò che di solito si pensa sia solo un automatismo senza possibilità di controllo e modifica. CASPANI: RIABILITAZIONE E PREVENZIONE DELL INFARTO Il dottor Andrea Caspani, fisioterapista IUTA, ha affrontato le tecniche riabilitative nell atleta e prevenzione dell infortunio. Ha parlato dei fattori predisponenti delle lesioni muscolari nello sport come lo scarso allenamento nella preparazione atletica, i fattori psicologici, la fatica, la convalescenza, il clima, gli squilibri muscolari e l età. La differenza tra strappo, stiramento, contrattura. Le modalità di gestione manuale delle problematiche muscolari; le indicazioni e controindicazioni. L importanza di affidarsi a professionisti titolati per i trattamenti, la preparazione e la ripresa. Anche queste informazioni sono state molto apprezzate dalla platea perché contribuiscono sicuramente a conoscere più approfonditamente il proprio fisico e le reazioni agli sforzi che i maratoneti ogni giorno affrontano. VIOLI: ALIMENTAZIONE, DOPING E USO DI FARMACI Di notevole interesse anche l intervento del dottor Enrico Violi specialista in medicina dello sport: alimentazione, doping, uso dei prodotti farmacologici. Il dottor Violi ha illustrato con tantissimi esempi come l alimentazione e l idratazione nello sportivo, soprattutto nel podista che effettua gare lunghe ed intense, che a volte hanno durata di 24/48 ore senza interruzione, abbiano un importanza strategica per quantità, tipologia, apporto di determinate sostanze, di carboidrati, di grassi, in rapporto anche ai tempi in cui si assumono (vicinanza o meno alla gara o nel dopo gara). Si è aggiunto anche un altro aspetto determinante per non incorrere in rischi a volte molto gravi e che riguarda il corretto uso dei farmaci soprattutto nel corso delle gare, in particolare quando si tratta di antiinfiammatori e cha ha lasciato stupefatti la maggior parte dei presenti. TORCIANTI: LA VALUTAZIONE DELLA CORSA CON IL BTS Gabriele Torcianti, preparatore atletico del CTR ha incentrato il suo intervento sulla valutazione funzionale della corsa con BTS. Si tratta di un innovativo servizio di valutazione biomeccanica tecnologicamente all avanguardia. Per l occasione è stata illustrata l analisi della corsa e del passo per podisti o triatleti. Il sistema BTS è in grado di fotografare perfettamente il movimento e fornire dati imperdibili per capire, valutare e correggere l assetto di corsa, fornendo misure, angoli e rapporti tra vari segmenti corporei e tra corpo e terreno. L allenamento professionale o amatoriale sottopone il fisico ad una serie di sollecitazioni che è indispensabile gestire a 360 gradi, non solo per migliorare le proprie performance, ma anche per evitare fastidiosi infortuni. A tutto ciò si aggiunge anche l indagine Elettromiografica a carico dei tre muscoli principalmente interessati alla corsa che consente di conoscerne la rispondenza e le caratteristiche e di poter predisporre di seguito le necessarie correzioni anche con l ausilio del terapista. Un breve accenno al fatto che l esame è indirizzato anche ai ciclisti, infatti grazie a telecamere sofisticate e elaborazioni informatiche, il sistema controlla in modo millimetrico la meccanica della pedalata in rapporto alla propria bicicletta e trae indicazioni importanti per il corretto assetto dell atleta sul mezzo. Nonostante l alta valenza tecnica e professionale il test è alla portata di appassionati e dilettanti, ciclisti, podisti ma anche atleti che vogliono conoscere meglio gli equilibri del proprio assetto corporeo, al fine di migliorare le proprie performance o per eliminare sgraditi infortuni e piccoli dolori. Il contributo di questo intervento è stato di certo innovativo poiché non ancora conosciuto alla maggior parte degli atleti. SACCHELLI: IL FISIATRA Infine il dottor Massimiliano Sacchelli, specialista fisiatra e responsabile del servizio di fisiatria del CTR, ha dato una dimostrazione pratica di come si effettua una visita fisiatrica in un podista/maratoneta e di cosa quindi il fisiatra valuta, esamina, controlla sia nei casi di accertamento di traumi, di controllo nel post traumatico o in corso di riabilitazione. Tante le domande dopo gli interventi che hanno sollecitato l interesse e la curiosità dei partecipanti al meeting che hanno dato un taglio diverso e un nuovo impulso all evento. Il prossimo appuntamento presso il CTR è per il 21 e 22 febbraio quando saranno presenti gli atleti Ultratrail di livello nazionale. (l.c.)

16 14 SABATO 24 GENNAIO 2015 DALLA PARTE DEL CITTADINO UNA VITA IN DIVISA Trasporto animali vivi: sanzioni per 22 mila Controlli a tappeto della Polizia Stradale lungo le principali tratte provinciali: i camion trasportavano merce e bestiame tra allevamenti locali e impianti di macellazione reggiani. Gravi violazioni inerenti al benessere animale Sopra, la Polizia durante i controlli della settimana scorsa. Sotto parte della merce non regolare NELLO SPECIFICO ILE NORME EUROPEE SONO PRECISEI IL riconoscimento degli animali quali esseri senzienti e quindi portatori di diritto è uno dei capisaldi della politica dell Unione Europea. La sicurezza della catena alimentare è indirettamente influenzata dal benessere degli animali. Ecco un sunto delle norme: STRESS DELLE CARNI Le fasi di trasporto e scarico degli animali, rappresentano uno dei maggiori fattori di stress per gli animali avviati al macello; influenzando in maniera significativa la qualità delle carni da essi derivate. Chi effettua il trasporto degli animali vivi al macello deve accertarsi che durante la raccolta e il trasporto, gli animali vengano manipolati con cura evitando inutili sofferenze. PROTEZIONE NEL TRASPORTO Gli animali feriti o malati devono macellati e abbattuti sul posto; il veterinario ufficiale tuttavia, autorizzare il loro trasporto per la successiva macellazione o l abbattimento, purché ciò non comporti ulteriori sofferenze. Gli animali che presentano lesioni o problemi fisiologici, ovvero patologie, non vanno considerati idonei al trasporto. SCARICO BESTIAME Le condizioni relative al benessere degli animali di ogni partita devono essere valutate sistematicamente amente al momento dell arrivo dal responsabile della tutela del benessere animale o da una persona che renda conto direttamente al responsabile della tutela del benessere animale, al fine di individuare le priorità, definendo in particolare quali animali hanno specifiche esigenze di benessere e le relative misure da adottare. Gli animali devono essere inoltre scaricati il più rapidamente possibile dopo il loro arrivo e in seguito macellati senza indebito ritardo. I mammiferi, ad eccezione dei conigli e delle lepri, che al momento dell arrivo non sono condotti nel luogo di macellazione, devono essere portati nei locali di stabulazione. Gli animali non macellati entro 12 ore dal loro arrivo devono essere nutriti e successivamente alimentati con discrete quantità di cibo ad adeguati intervalli. Gli animali sono provvisti in tal caso di un adeguata quantità di materiale da lettiera o simile che garantisca un livello di conforto fisico consono alla specie e al numero degli animali interessati. E VIETATO Percuotere o dare calci agli animali; comprimere qualsiasi parte particolarmente sensibile del corpo in modo tale da causare loro dolore o sofferenze evitabili; sollevare o trascinare gli animali per la testa, le orecchie, le corna, le zampe, la coda o ilvello o manipolare gli animali in una maniera che causi loro dolori o sofferenze; usare pungoli o altri strumenti con estremità aguzze. MOVIMENTAZIONE Deve essere evitato, nella misura del possibile, l uso di strumenti che trasmettano scariche elettriche. In ogni caso tali attrezzi sono utilizzati solo su bovini e suini adulti che rifiutino di spostarsi e soltanto se hanno davanti a loro spazio per muoversi. Il loro utilizzo non dev essere prolungato per oltre un secondo e gli animali vanno toccati con le bacchette elettriche solo nei quadri posteriori. (l.c.) LA settimana scorsa è stato attuato un articolato sistema di controllo, con l utilizzo di numerose pattuglie della Polizia Stradale di Reggio Emilia e Guastalla, che hanno predisposto posti di controllo sul territorio reggiano, nei pressi dei caselli autostradali di Reggio Emilia e Campegine. Sono stati effettuati consistenti accertamenti finalizzati a monitorare l autotrasporto nazionale e internazionale di cose ed in particolare il trasporto di animali vivi oltre al rispetto delle normative previste per la protezione degli stessi in circostanze di trasferimento. Controlli capillari sono stati effettuati dalle pattuglie della specialità che, oltre al trasporto in genere, hanno prestato particolare attenzione al rispetto del regolamento CE 1/2005 del 22 dicembre 2004 da parte di conducenti, vettori e custodi di animali. I mezzi sono stati intercettati lungo le principali tratte provinciali - in particolare lungo snodi di collegamento strategici tra allevamenti locali ed impianti di macellazione e trasformazione nel Comune di Reggio Emilia. Nella circostanza sono stati controllati oltre 21 veicoli commerciali: per tutti sono state effettuate verifiche sulla documentazione di viaggio, sul rispetto degli orari di guida e di pausa mediante il sistema informatico, in uso esclusivo alla Polizia Stradale, denominato Police Control, sulla omologazione dei particolari mezzi di trasporto - che devono comunque avere speciali allestimenti finalizzati alla tipologia dell uso a cui sono destinati. Attività di riscontro complesse sono state effettuate sulle certificazioni d idoneità dei relativi conducenti e sulla durata dei viaggi e sulle soste che nel caso di trasposto di esemplari vivi, anche quando il loro ultimo destino è la macellazione sono rigorosamente prescritte per la salvaguardia e rispetto della dignità degli animali. Al termine dei controlli sono stati sanzionati ben 7 autotrasportatori a diverso titolo uno in particolare per diverse migliaia di euro. Nel corso dei servizi d istituto, infatti, un autotrasportatore reggiano cinquantaduenne residente in provincia, è stato fermato per lo stato di grave sofferenza in cui, durante il controllo di bovini trasportati, sono stati rinvenuti due mucche completamente a terra ; una di questa è stata censita tra gli altri esemplari stivati e non separata come prevede la normativa. Nella circostanza gli animali, in evidente stato di sofferenza, non erano infatti in grado di alzarsi autonomamente, tale evidenza confermava per uno degli animali lo stato di insalubrità dovuto alla conseguente inadeguatezza del trasporto; di conseguenza si contestava al trasportatore la violazioni ai sensi art.7 L.151/2007 della regolamentazione sanitaria per il trasporto di animali. Inoltre durante l analisi della documentazione di trasporto, emergevano ulteriori violazioni dovute all irregolarità in ordine alla provenienza e proprietà dell intero bestiame trasportato, infatti il proprietario del veicolo, con sede nella provincia di Reggio Emilia, non risultava né titolare di autorizzazione e nemmeno dell iscrizione all albo degli autotrasportatori, evidenza per la quale si configura il trasporto abusivo degli animali. Per tale fattispecie gli Agenti della Polizia Stradale di Reggio Emilia, procedevano al sequestro ai fini della confisca di tutti i 17 capi di bestiame trasportati, appartenenti a diversi allevatori con aziende presenti nella provincia reggiana ed originariamente destinati ad un noto macello nella provincia lombarda ; dopo aver proceduto al sigillo del mezzo, si è provveduto alla successiva macellazione di tutti gli animali. Tutta la carne macellata sequestrata è stata messa a disposizione dell autorità competente, mentre quella di uno dei due animali sofferenti è stata destinata alla distruzione proprio per l accertato grave stato di malessere in cui è stato trovato l animale. All autotrasportatore reggiano, sono state contestate sette violazioni per un importo complessivo di 9600 euro, con il fermo amministrativo del veicolo per mesi 3. Ai proprietari degli animali, intervenuti sul posto della macellazione, sono state contestate rispettivamente 5 violazioni per un importo complessivo di euro, tra cui anche l obiezione sanzionatoria di aver affidato un animale all autotrasportatore, benché lo stesso non fosse idoneo ad essere trasportato. Un altro conducente di origini pugliesi alla guida di un autoarticolato è stato oggetto del fermo amministrativo del mezzo per mesi 3, in quanto circolava con la targa ripetitrice diversa dal trattore stradale - espediente spesso ricorso per eludere i sistemi di controlli in remoto delle violazioni al codice della strada (Tutor). Altri 5 conducenti sono stati sanzionati, poi, a diverso titolo per violazioni minori di carattere amministrativo. Il monitoraggio della corretta osservanza della disciplina sanitaria e delle norme sull autotrasporto speciale inerente il settore, consentono un controllo coerente della filiera complessa che normalmente ha come fase terminale la macellazione degli animali trasportati ai fini del commercio alimentare. La finalità di tali controlli è quella evidente di garantire oltre che la sicurezza ed un trattamento sensibile degli esemplari trasportati, anche quella delle persone - normalmente destinatari finali di prodotti trasformati. In tal senso il controllo dell origine, provenienza e salubrità viene circostanziata al momento del trasporto, attraverso una verifica professionale di determinati requisiti emergenti. La Polizia Stradale continuerà anche nei prossimi giorni ad effettuare controlli coordinati e congiunti, al fine di contrastare con concretezza ogni eventuale ipotesi trasgressoria, su territori interessati dalle tipologie di trasporti in argomento.

17 SABATO 24 GENNAIO LA PAGINA BIANCA Serve più attenzione per la disabilità FOCUS BIANCO Bagni per disabili anche in aereo, ci ha pensato Airbus Ciro Gaudiero è il presidente del Centro volontari della sofferenza, dove ha conosciuto la moglie Rosaria, anch essa in carrozzina. Conosciamolo meglio... Ciro Gaudiero, 54 anni, è un disabile motorio colpito da poliomielite agli arti inferiori da quando aveva sei mesi Una rappresentazione al computer dei bagni per disabili creati dall azienda Airbus sui propri aerei PARLIAMO spesso di trasporti e viaggi, sottolineando quanto l accessibilità di treni, navi o automobili faccia la differenza per le persone con problemi di mobilità. Nel caso dell aereo, poche volte abbiamo affrontato il problema della toilette, che rappresenta invece un elemento critico che talvolta fa rinunciare a un viaggio magari lungo, e propendere per altri mezzi di trasporto. Ma la possibilità di scegliere se e quando prendere l aereo significa poter essere autonomi nelle proprie vacanze come anche nei viaggi di lavoro, incidendo in maniera importante sulla vita quotidiana. Airbus iniziato a costruire aeromobili forniti di toilette accessibili ai passeggeri a mobilità ridotta a bordo degli aeromobili a corridoio singolo. Si tratta, in sostanza, di una nuova distribuzione e utilizzo degli spazi disponibili nel vettore, del quale si sfruttano aree prima non utilizzate, ottimizzando tutto lo spazio, permettendo inoltre di aggiungere ulteriori poltrone in cabina. La nuova configurazione consiste nello spostare le toilette al di fuori dalla cabina passeggeri per ricollocarle nella parte posteriore dell aeromobile, utilizzando dello spazio che non era mai stato usato prima - Marc Muller, marketing director di Airbus - Si viene così a creare una zona toilette spaziosa e agevole per i passeggeri a mobilità ridotta, e soprattutto per i passeggeri in sedia a rotelle. Si sfruttano le due toilette adiacenti l una all altra, separate da un divisorio pieghevole che può essere aperto solo dai membri dell equipaggio. Una volta piegato, lo spazio che si viene a creare è molto più ampio, e il passeggero in sedia a rotelle che utilizza la toilette ha così maggiore privacy e maggiore autonomia. (l.c.) VINCENZO TOTA CIRO Gaudiero, 54 anni, è un disabile motorio colpito da poliomielite agli arti inferiori all età di sei mesi. Sposato con Rosaria Cutrofo, anch essa poliomielitica e in carrozzina, è padre di Alberto di 29 anni e Davide di 22 anni, che sono perfettamente sani. Ciro arriva a Reggio Emilia nel 1998 da Napoli e trova lavoro presso la CNA (Associazione degli artigiani e della piccola e media impresa) dove si inserisce come operatore informatico di computer. Ciro e Rosaria si conoscono grazie al CVS, Centro volontari della sofferenza, e da qualche anno Ciro è presidente provinciale reggiano della stessa associazione: fra lui e la futura moglie fu amore a prima vista, tant è che i due decisero di sposarsi nel Ciro Gaudiero è ormai diventato il punto di riferimento per i disabili cattolici reggiani e l ex napoletano sul tema della disabilità non le manda certo a dire. Gaudiero quali sono i diritti delle persone disabili? Il diritto alla cura, all assistenza, al lavoro: sono questi i temi centrali della disabilità. Vogliamo parlare della cura dei disabili? Secondo lei una persona con delle disabilità viene adeguatamente supportata? Una volta si cercavano di mantenere nel disabile le residue capacità di movimento, ma oggi non è più così; in pratica, una volta, se la persona aveva un braccio che non poteva muovere si cercava di potenziare le residue capacità motorie dello stesso o del resto del corpo, mentre questo oggi non c è più! Al disabile grave oggi si versa un assegno di cura, che è stato ridotto a 7 euro al giorno e con questi 7 euro devi riuscire a curarti. Oggi, per avere un massaggio qualifi- cato ci vogliono almeno 25/30 euro all ora. Come può un disabile cronico mantenere le proprie esigenze di vita a queste condizioni? Cercare di mantenere le proprie condizioni con 15 sedute all anno garantite oggi dai servizi sanitari? E impossibile: io non ho mai fatto terapie perché secondo la logica sanitaria le terapie vengono date soltanto a persone che hanno subìto dei traumi e che possono avere un ritorno di guarigione: in questo non rientra il disabile cronico. Ma tutto questo è profondamente sbagliato visto che certe terapie possono alleviare i dolori di un malato cronico, pur non facendolo guarire. Oggi, quindi, di soldi ce ne sono davvero pochissimi anche per la disabilità, non trova? Ebbene, poiché gli euro da mettere a disposizione del settore sono pochi, hanno pensato bene di denazionalizzare i servizi affidandoli a cooperative e associazione ovviamente a discapito della qualità. Questo vale per la nostra città? Certamente, anzi, dico di più: Reggio Emilia ha fatto scuola e spiego perché. Sin dal 1998, anno in cui sono arrivato a Reggio Emilia da Napoli, al sottoscritto e a mia moglie è stato detto che più di 20 terapie all anno non potevano essere concesse; si cercava di convogliare le risorse sul malato traumatizzato a discapito del malato cronico. Perché lontano da qui si faceva diversamente? A Napoli noi avevamo assistenza sanitaria continuata tutto l anno; il numero delle seduta variava di mese per mese in base alle nostre condizione fisiche; inoltre, noi avevamo assistenza materiale a domicilio perché ovviamente, essendo due disabili in casa abbiamo bisogno di assistenza continua. A Reggio Emilia, dopo le votazioni amministrative del giugno scorso, il sindaco ha conferito ad Annalisa Rabitti, consigliere comunale, la delega alla disabilità. La Rabitti, oggi, sta facendo un ottimo lavoro... Personalmente non la conosco, alla Rabitti noi abbiamo dato il voto perché ci è stato consigliato da una nostra amica di cui ci fidiamo. Devo tuttavia esprimere le mie perplessità sul fatto che la stessa abbia rifiutato, così mi è stato detto, la nomina di Assessore ai Servizi. La Rabitti, madre di un figlio disabile, è stata la persone più votata a Reggio Emilia è questo qualcosa vorrà pure dire. Ora mi chiedo: la delega sulla disabilità conferita alla Rabitti che valore ha? Non è assessore, non ha portafoglio, praticamente non ha nulla, la delega conferita è solo politica, ma concretamente che forza può avere? Il sindaco deve ricordare che il voto fatto confluire dai reggiani sulla Rabitti non è stato un caso, ma è stato un voler mettere al centro il tema della disabilità. Come giudichi i primi passi della Rabitti? Secondo te c è abbastanza visibilità a livello territoriale sul tema della disabilità? Oggi non noto una grande spinta nella ricerca di trovare delle figure umane sul territorio che veramente diano la visione reale della disabilità e sulla disabilità, mentre me lo sarei aspettato. Reggio Emilia è ricca di associazioni però ho notato che in questi ultimi anni il loro peso specifico è stato molto limitato, tant è che hanno inciso poco sulle decisioni. Vuoi per mancanza di risorse finanziare, vuoi per assuefazione, queste associazioni, formate da un numero limitato di soci, hanno rappresentato poco e vorrei che in questo senso ci fosse un inversione di tendenza. Insomma, per trattare la disabilità servono competenza e professionalità. Ultimamente si parla delle difficoltà dei reggiani disabili e non solo di frequentare il centro storico e in particolare di Piazza Prampolini. Tua moglie Rosaria è stata vittima di un grave incidente a riguardo. Ti va di raccontarcelo? Desidero però fare una premessa: per una persona normale due o tre centimetri di dislivello del pavimento sono un inerzia; per una persona che utilizza un ausilio a camminare non è così, bastone, stampella, carrozzina a spinta o elettrica che sia. E successo che un giorno, mentre si camminava con le nostre carrozzine tra Piazza Prampolini e Piazza San Prospero, la ruota della carrozzina di mia moglie ha inciampato in una buca e si è capovolta. Da quella brutta caduta mia moglie, purtroppo è uscita con la diagnosi di una frattura della tibia e due denti saltati. Abbiamo denunciato il Comune di Reggio Emilia, abbiamo vinto la causa e il Comune ha dovuto risarcire tutti i danni subiti da Rosaria Ȧ mio avviso il Comune spende molti più soldi a risarcire i danni causati a persone e mezzi a causa del cattivo stato dei marciapiedi di questi luoghi che non ad aggiustarli. Parlavamo di accessibilità del territorio, quali sono secondo Te i luoghi più critici oltre al centro storico prima menzionato? Non abbiamo luoghi o strade simbolo: basta fare un giro in via Papa Giovanni e notare come il marciapiede, che dovrebbe essere il luogo frequentato dai pedoni, dalle mamme con le carrozzine, dagli anziani e dai disabili, sia più rotto della stessa strada su cui transitano le auto! Questo la dice lunga sulla logica della viabilità: in pratica, per il Comune, sembra più importante proteggere le auto, che i pedoni. Un altro aspetto importantissimi è l accessibilità dei locali pubblici; nonostante abbiamo una legge che risale a molti anni addietro, si continuano ad aprire bar e negozi con gradini o con scivoli inadeguati e i vecchi locali non hanno alcuna intenzione di adeguarsi. A chi spetta il compito di far rispettare la legge? Non sei forse un po troppo duro con l amministrazione? Dire le cose che non vanno bene non significa demolire, ma contribuire a costruire una città o un territorio. Se io ho una bici con una ruota bucata ho rilevato semplicemente che devo cambiare la ruota, non ho demolito nessuno. Parliamo delle Case Protette che sono i luoghi che ospitano i disabili gravi e che non hanno parenti che si prendono cura di loro? Ebbene, queste strutture ora sono in grandi difficoltà perché non hanno operatori sufficienti a prendersi cura delle persone ospitate: il rapporto corretto sarebbe di 1 a 1, cioè un disabile e un operatore; non pretendo questo, ma con altrettanto forza devo dire che non si possono prevedere strutture con 10 disabili gravi e 5 operatori che devono adempiere a una serie di compiti e mansioni molto delicate ed impegnative. Queste strutture oggi sono in grosse difficoltà e ciò crea grossa conflittualità fra gli stessi disabili. Si tratta di un argomento molto importante e sarebbe opportuno che il sindaco Luca Vecchi facesse un giro in queste case protette per toccare con mano ciò che realmente sta accadendo. E cambiata Reggio Emilia in questi anni? La vera forza del territorio è stata e continua ad essere la solidarietà tra le persone. Quanto alle votazioni amministrative i reggiani hanno fatto confluire le loro preferenze a una donna madre di un figlio disabile e che dice di voler occuparsi di disabilità questo secondo me la dice lunga sul grande cuore dei reggiani!

18 GIRONI A - B - C Campo sintetico Zanti (San Michele dei Mucchietti, Sassuolo, MO) MARTEDì 30 SETTEMBRE Girone A (1) San Michelese 4 (2) Val Sa Gold 0 MARTEDì 7 OTTOBRE Girone A (3) Luzzara 1 (4) Vignolese 5 MARTEDì 14 OTTOBRE Girone B (5) Mercury 2 (6) Salsomaggiore 2 MARTEDì 21 OTTOBRE Girone B (7) Quaresimo 3 (8) Boca Barco 0 MARTEDì 28 OTTOBRE (Campo sintetico Tricolore) Girone C (9) Tricolore Reggiana 2 (10) Boiardo Maer 0 MARTEDì 04 NOVEMBRE (Campo di Masone - RE) Girone C (11) Progetto Intesa 2 (12) Fides 0 MARTEDì 11 NOVEMBRE Girone A (1) San Michelese 10 (3) Luzzara 0 MARTEDì 18 NOVEMBRE Girone A (2) Val Sa Gold 0 (4) Vignolese 1 MARTEDì 25 NOVEMBRE Girone B (5) Mercury 4 (7) Quaresimo 3 MARTEDì 2 DICEMBRE Girone B (6) Salsomaggiore 3 (8) Boca Barco 2 MARTEDì 9 DICEMBRE Girone C (9)Tricolore Reggiana 2 (11) Progetto Intesa 2 MARTEDì 16 DICEMBRE Girone C (10) Boiardo Maer 0 (12) Fides 4 MARTEDì 3 FEBBRAIO 2015 Girone A Ore (1) San Michelese (4) Vignolese MARTEDì 10 FEBBRAIO 2015 Girone A Ore (2) Val Sa Gold (3) Luzzara MARTEDì 17 FEBBRAIO 2015 Girone B Ore (5) Mercury (8) Boca Barco MARTEDì 24 FEBBRAIO 2015 Girone B Ore (6) Salsomaggiore (7) Quaresimo MARTEDì 3 MARZO 2015 Girone C Ore (9) Tricolore Reggiana (12) Fides MARTEDì 10 MARZO 2015 Girone C Ore (10) Boiardo Maer (11) Progetto Intesa GIRONI D - E - F - G - H - I Campo sintetico Reggio Calcio (Via della Canalina, RE) MERCOLEDì 01 OTTOBRE (13) Girone D Reggio Calcio 2 (14) Juventus Club 3 (15) Castelfranco 6 (16) Povigliese 2 MERCOLEDì 08 OTTOBRE (17) Girone E Falkgalileo 0 (18) Audace 1 (19) Castelvetro 0 (20) Zibello Pol. 0 MERCOLEDì 15 OTTOBRE (21) Girone F Nonantola 2 (22 Mezzolara 2 (23 Terre Matildiche 2 (24) Sant Ilario 1 MERCOLEDì 22 OTTOBRE (25) Girone G Fraore 1 (26) Futura 2 (27) Biancazzurra 1 (28) Piacenza 1 MERCOLEDì 29 OTTOBRE (29) Girone H Bibbiano 0 (30) Sassomarconi 3 (31) Progetto Aurora 2 (32) Roteglia 0 MERCOLEDì 05 NOVEMBRE (35) Girone I Saturno Guastalla 1 (36) Formigine 3 (33) Suzzara 2 (34) Rubierese 0 MERCOLEDì 12 NOVEMBRE (13) Girone D Reggio Calcio 1 (15) Castelfranco 2 (14) Juventus Club 5 (16) Povigliese 0 MERCOLEDì 19 NOVEMBRE (17) Girone E Falkgalileo 4 (19) Castelvetro 0 (18) Audace 0 (20) Zibello Pol. 2 MERCOLEDì 26 NOVEMBRE (21) Girone F Nonantola 1 (23) Terre Matildiche 0 (22) Mezzolara 6 (24) Sant Ilario 1 MERCOLEDì 3 DICEMBRE (25) Girone G Fraore 1 (27) Biancazzurra 2 (26) Futura 0 (28) Piacenza 1 MERCOLEDì 10 DICEMBRE (29) Girone H Bibbiano 0 (31) Progetto Aurora 1 (30) Sassomarconi 5 (32) Roteglia 0 MERCOLEDì 17 DICEMBRE (33) Girone I Suzzara 2 (35) Saturno Guastalla 0 (34) Rubierese 0 (36) Formigine 2 MERCOLEDì 4 FEBBRAIO 2015 Girone D Ore (14) Juventus Club (15) Castelfranco Ore (13) Reggio Calcio (16) Povigliese MERCOLEDì 11 FEBBRAIO 2015 Girone E Ore (18) Audace (19) Castelvetro Ore (17) Falkgalileo (20) Zibello Pol. MERCOLEDì 18 FEBBRAIO 2015 Girone F Ore (22) Mezzolara (23) Terre Matildiche Ore (21) Nonantola (24) Sant Ilario MERCOLEDì 25 FEBBRAIO 2015 Girone G Ore (26) Futura (27) Biancazzurra Ore (25) Fraore (28) Piacenza MERCOLEDì 04 MARZO 2015 Girone H Ore (30) Sassomarconi (31) Progetto Aurora Ore (29) Bibbiano (32) Roteglia MERCOLEDì 11 MARZO 2015 Girone I Ore (34) Rubierese (35)Saturno Guastalla Ore (33) Suzzara (36) Formigine GIRONI L - M - N Campo sintetico di Colorno (Via IV Novembre, Colorno - PR) MERCOLEDì 1 OTTOBRE Girone L (37) Colorno 0 (38) Virtus Cibeno 3 MERCOLEDì 08 OTTOBRE Girone L (39) Crociati Noceto 0 (40) Virtus Vecomp 2 MERCOLEDì 15 OTTOBRE Girone M (41) Progetto Montagna 1 (42) Arsenal 2 MERCOLEDì 22 OTTOBRE (Campo Notari di Montecchio) Girone M (43) Sporting Chiozza 0 (44) Montecchio 0 MERCOLEDì 29 OTTOBRE (Campo sintetico di Castellarano) Girone N (45) Castellarano 2 (46) Arcetana 0 MERCOLEDì 05 NOVEMBRE (Campo di Casalgrande) Girone N (47) Casalgrande 0 (48) Vigaranese X M. 13 MERCOLEDì 12 NOVEMBRE Girone L (37) Colorno 6 (39) Crociati Noceto 0 MERCOLEDì 19 NOVEMBRE Girone L (38) Virtus Cibeno 0 (40) Virtus Vecomp 1 MERCOLEDì 26 NOVEMBRE (Campo sintetico Castelnovo Monti) GIOVEDI 4 DICEMBRE Girone M (41) Pr. Montagna 0 (43) Sp. Chiozza 2 MERCOLEDì 03 DICEMBRE Girone M (42) Arsenal 0 (44) Montecchio 1 MERCOLEDì 10 DICEMBRE (Campo di Castellarano) Girone N (45) Castellarano 8 (47) Casalgrande 1 SABATO 6 DICEMBRE (Campo sintetico di Villalunga) Girone N (46) Arcetana 1 (48) Vigaranese X M. 3 MERCOLEDì 04 FEBBRAIO 2015 Girone L Ore (37) Colorno (40) Virtus Vecomp MERCOLEDì 11 FEBBRAIO 2015 Girone L Ore (38) Virtus Cibeno (39) Crociati Noceto MERCOLEDì 18 FEBBRAIO 2015 Girone M Ore (41) Progetto Montagna (44) Montecchio MERCOLEDì 25 FEBBRAIO 2015 Girone M Ore (42) Arsenal (43) Sporting Chiozza MERCOLEDì 04 MARZO 2015 Girone N Ore (45) Castellarano (48) Vigaranese X M. MERCOLEDì 11 MARZO 2015 Girone N Ore (46) Arcetana (47) Casalgrande Passano direttamente agli ottavi di finale le prime classificate di ogni girone. Martedì 24 marzo 2015 si giocheranno i play off fra le 12 seconde classificate e le 4 migliori terze. Gara unica in casa della migliore classificata (se la migliore classificata è fuori regione si deciderà un campo neutro in regione). Martedì 31 marzo 2015 si giocheranno i play off fra le 8 squadre vincitrici dei primi play off. Gara unica in casa della migliore classificata (se la migliore classificata è fuori regione si deciderà un campo neutro in regione). Usciranno 4 squadre che si aggiungeranno alle 12 prime. Le 16 squadre che passeranno alle fase successiva si affronteranno negli ottavi di finale previsti il 14 aprile 2015 (gara unica a eliminazione diretta in casa della migliore classificata, se la migliore classificata è fuori regione si deciderà un campo neutro in regione). Chi vincerà, proseguirà nei quarti di finale che verranno disputati il 28 aprile 2015 in un campo neutro a partire dalle ore Le semifinali sono in programma martedì 05 maggio 2015 a Casalgrande e la finalissima martedì 12 maggio 2015 a Bagnolo in Piano.

19 SABATO 24 GENNAIO ILE PREMIAZIONII PAG. 24 E 25 Tutto pronto per la grande serata dedicata ai dirigenti e ai ragazzi delle Juniores reggiane ICALCIO / LEGA PROI IVOLTI NOTII IIL BOMBERI Oggi alle 17 la Reggiana ospita il Grosseto con cui fece 0-0 all andata. Il nuovo regista Antonio Vacca si presente: Ho i piedi buoni e cerco di rubare segreti a Pirlo e a Verratti A PAGINA 21 Una vita nel calcio di paese, ad organizzare gite, trasferte e tanto altro ancora. Stiamo parlando di Gianni Manini, storico dirigente del Rolo A PAGINA 18 Adil Mezgour, l ariete di mister Salmi. L attaccante che segnò più di 120 gol col Castelfranco oggi milita nel Lentigione. Sognando la serie D A PAGINA 28

20 18 SABATO 24 GENNAIO 2015 CALCIO ECCELLENZA Gianni Manini, una vita nello sport... col Rolo nel cuore Il segreto della nostra forza sono le donne: nella nostra dirigenza ne abbiamo tante e tutte volenterose. Ringrazio Annalisa, Simona, Mirella, Franca, Pia e Sandra COSÌ IN CAMPO (4-4-2) Accialini Vignocchi Martini Negri Rovesi Rizvani Borghi Guastalli Pedrazzoli Carlini Bellesia All. Battilani ROLO - LENTIGIONE ORE 14:30 ROLO "COMUNALE B" (PRINCIPALE) - ROLO (RE) UNA vita nel calcio, al servizio dello sport, sempre intaffarato tra palloni, autobus e distinte. Stiamo parlando di Gianni Manini, ragazzotto di 74 anni che dispensa energia ed entusiasmo tra dirigenti, giocatori e tifosi del Rolo. «Una persona fantastica, senza precedenti, sempre disponibile e sempre pronto a risolvere ogni problema con qualche sorriso» Questo è quanto detto dal direttore Bruini, collega e amico del mitico Gianni, uno dei volti noti del calcio reggiano e modenese. «Faccio il dirigente a Rolo da quasi 25 anni e ho ancora molta voglia di fare, di costruire...» Gianni prende fiato e ci racconta la sua vita, tra lavoro, famiglia e campetti di periferia: «Sono stato allenatore al Moglia, società con la quale ho vinto il titolo regionale Juniores. Non solo, ho sempre fatto il dirigente accompagnatore e per tanti anni sono stato arbitro della Uisp» Il nostro segretario riflette sul calcio di oggi e quello di ieri, molte cose sono cambiate: «Una volta vedevi molta più gente prestare servizio nelle associazioni di paese, sia nello sport che in altri settori. Oggi il volontariato scarseggia, non ci sono più quei dirigenti di una volta che operavano solo per il gusto di fare qualcosa per la piazza» Manini è molto attivo, per la gente di Rolo è una sorta di punto di riferimento: «Organizzo sempre le trasferte e le gite, ultimamente siamo stati a Cattolica a giocare e poi fuori a pranzo. Quasi cento persone da Rolo, tutti insieme». Proprio questo legame forte tra la gente è alla base della forza del Rolo: «Noi riusciamo ad andare avanti perché tra i dirigenti c è molta voglia di collaborare e molto dialogo. Poppi, Bruini, Barbieri, Battilani... Siamo una famiglia più che una società di calcio e questo si vede anche in campo. Facciamo bene perché il clima è ottimale. Tra di noi raramente ci sono tensioni o litigi» Gianni Manini però, dopo qualche tentennamento, ha deciso di svelarci il vero segreto del Rolo: «Il nostro segreto? Le donne. Al Rolo ci sono tante donne che collaborano in società, sono preziose. Indispensabili. Ringrazio Annalisa, Simona, Mirella, Franca, Pia, Sandra e tutte le altre: grazie ragazze, siete parte di questa squadra vincente» Dirigente del Rolo, segretario, trascinatore, organizzatore e tanto altro ancora: stiamo parlando di Gianni Manini, sportivo che ha dedicato una vita intera al calcio e alle attività di piazza

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