L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEL SOGGETTO IN CONDIZIONE DI DISABILITA

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1 11 febbraio 2008 L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEL SOGGETTO IN CONDIZIONE DI DISABILITA Dr. Gianni De Polo Neuropsichiatra Infantile Fisiatra I.R.C.C.S. E. Medea Associazione La Nostra Famiglia Conegliano DIRITTI UNIVERSALI E DISABILITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA L art.23 della Convenzione dell ONU sui Diritti del Bambino raccomanda che i bambini disabili: 1- possano godere di una vita piena, in condizioni da assicurare dignità, fiducia in sé stessi e partecipazione 2- abbiano diritto ad una assistenza e cura speciali 3- ricevano assistenza gratuita per l educazione, la cura della salute e la riabilitazione in modo da poter acquisire il migliore sviluppo individuale e integrazione sociale compatibili con la propria disabilità. CONVENZIONE ONU PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA 13 dicembre 2006 firmata dall Italia il 30 marzo 2007 Art. 1 - Scopo della convenzione è promuovere, proteggere, assicurare il godimento di tutti i diritti umani da parte delle persone con disabilità.le persone con disabilità includono quanti hanno minorazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine che in interazione con varie barriere possono impedire la loro piena ed effettiva partecipazione nella società sulla base di eguaglianza con gli altri. 1

2 CONVENZIONE ONU PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA 13 dicembre 2006 firmata dall Italia il 30 marzo 2007 Art.7 Gli stati adottano ogni misura necessaria a garantire il pieno godimento di tutti i diritti umani e delle libertà fonadamentali da parte dei minori con disabilità, su base di uguaglianza con gli altri minori. Art.24 - Gli stati riconoscono il diritto all istruzione delle persone con disabilità. Allo scopo di realizzare tale diritto senza discriminazioni e su base di pari opportunità, gli stati garantiscono un sistema di istruzione INCLUSIVO a tutti i livelli.. QUESTIONE TERMINOLOGICA: SIGNIFICATI Integrazione: inserimento dei bambini con disabilità nella scuola ordinaria Inclusione: tutti i bambini frequentano la scuola comune QUESTIONE TERMINOLOGICA: RIFERIMENTI NORMATIVI Conferenza di Dakar (2000) l educazione per tutti come concetto inclusivo si rifletta nei governi nazionali e nelle agenzie politiche [ ] L inclusione dei soggetti con bisogni speciali rientra nell obiettivo di assicurare per il 2015 l accesso all educazione primaria di buona qualità per tutti i bambini. 2

3 QUESTIONE TERMINOLOGICA: INCLUSIONE (EFA 2000) Processo che risponde alla variabilità degli stili di apprendimento Promuove le risorse e le potenzialità di ciascuno Implica dei cambiamenti nel contesto: nei contenuti, nelle strutture, nelle metodologie Processo che riduce l esclusione dall educazione Garantisce i diritti alla formazione, alle pari opportunità e alla partecipazione sociale QUESTIONE TERMINOLOGICA: INCLUSIONE (EFA 2000) Finalità: formazione di buona qualità per i soggetti in fase di apprendimento a prescindere dalle loro caratteristiche È un approccio per eliminare le barriere all apprendimento È un processo per favorire la partecipazione sociale Nella scuola si sviluppa con: l accettazione della diversità + la promozione delle risorse dell insegnamento QUALITA DELL INTEGRAZIONE PENSARE SPECIALE Riconoscere che i bambini con disabilità sono una risorsa per l apprendimento di tutti gli alunni 3

4 QUALITA DELL INTEGRAZIONE PENSARE SPECIALE Riconoscere che le strategie e le metodologie speciali sono una risorsa per l apprendimento di tutti gli alunni PERSONA ed AMBIENTE Individuo e cultura si strutturano reciprocamente e non sono concepibili separatamente Rogoff B.*(2003), La natura culturale dello sviluppo, Milano Raffaello pp *Professore di Psicologia Università di Santa Cruz, California LEGGE 104/92 4

5 LEGGE 104/92 LEGGE QUADRO PER L ASSISTENZA, L INTEGRAZIONE SOCIALE E I DIRITTI DELLE PERSONE HANDICAPPATE La Repubblica: garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata e ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società; previene e rimuove le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona handicappata alla vita della collettività, nonché la realizzazione dei diritti civili, politici e patrimoniali; persegue il recupero funzionale e sociale della persona affetta da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali e assicura i servizi e le prestazioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle minorazioni, nonché la tutela giuridica ed economica della persona handicappata; predispone interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale della persona handicappata LEGGE 104/92 LEGGE QUADRO PER L ASSISTENZA, L INTEGRAZIONE SOCIALE E I DIRITTI DELLE PERSONE HANDICAPPATE La legge detta i principi in materia di diritti, integrazione sociale ed assistenza della persona handicappata ART.3 E persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione LEGGE 104/92 MINOR AZIONE HANDICAP SVANTAGGIO SOCIALE, EMARGINAZIONE 5

6 LEGGE 104/92 In pratica la legge conferma questo modello ( O.M.S ) minorazione handicap disabilità Andrea, Carlo, Samantha, Anthony, Silvia LEGGE 104/92 Samantha secondo il modello O.M.S. del 1980 Malattia trisomia 21 Disabilità disabilità nell acquisizione di conoscenze GRAVITA : prestazione con aiuto PROGNOSI: possibilità di miglioramento Minorazione ritardo mentale medio Handicap handicaps occupazionali (istruzione scolastica) 6

7 MENOMAZIONE DISABILITA - HANDICAP Menomazione = perdita o anomalia a carico di strutture o funzioni: psicologiche, fisiologiche o anatomiche ( es. lesione di un occhio, lesione del midollo da trauma ) Disabilità = restrizione o carenza (conseguente a una menomazione) della capacità di svolgere un attività ( es. cecità monoculare, paraplegia ) Handicap = condizione di svantaggio conseguente a una menomazione o disabilità, che limita o impedisce di ricoprire il proprio ruolo ( es. impossibilità di guidare un veicolo, impossibilità di svolgere qualsiasi azione che richieda la deambulazione autonoma ) ELIMINATO ( definizioni ICIDH 1980 ) ICF 2001 Per valutare l impatto delle malattie sulla salute l OMS ora fornisce alla comunità internazionale un nuovo strumento per misurare e classificare il funzionamento, la salute e la disabilità: ICF Nuova definizione di disabilità ICF

8 Da cosa sono costituite le informazioni sulla disabilità? Informazioni sul funzionamento di parti corporee o organi MENOMAZIONI Informazioni sulla capacità di una persona di fare azioni semplici o LIMITAZIONI DELLA ATTIVITÀ complesse Informazioni sul grado di partecipazione sociale di una persona RESTRIZIONE DELLA PARTECIPAZIONE Cosa è la disabilità? Risultato della interazione tra condizione di salute + fattori ambientali = DISABILITA Descritta a 3 livelli nell ICF 1. Corpo 2. Persona 3. Ambiente ICF E una classificazione ( non misurazione ) finalizzata a dare informazioni sullo stato funzionale dei pazienti, cioè sul funzionamento, sulla disabilità e sull ambiente di una persona con una condizione di salute (malattia) E quindi immediato capire che può essere uno strumento che fornisce un notevole aiuto a sviluppare un unico linguaggio ai fini dell integrazione scolastica dei soggetti disabili, superando la rigida e superata gerarchia I.C.F. considera la disabilità come un problema che non è proprio ed esclusivo dell individuo ma come una esperienza relativa ad una malattia all interno di un contesto. Ad esempio il ritardo mentale ( considerato come malattia ) è una esperienza vissuta nel contesto ambientale della scuola e tale contesto può essere un fattore facilitante oppure ostacolante per la persona 8

9 Rivoluzione Culturale: ICF e Disabilità DEFINIZIONE: Qualsiasi persona in qualsiasi momento della vita può presentare una condizione di salute che, in un contesto sfavorevole, si traduce in disabilità da HANDICAPPATO (ICIDH 1980 ) a PERSONA con disabilità (ICF 2001) ICF modello bio-psico-sociale Condizioni di salute (disordini, malattie, traumi, ferite) FUNZIONI CORPOREE STRUTTURE CORPOREE MENOMAZIONI ATTIVITA LIMITAZIONI DELL ATTIVITA PARTECIPAZIONE RESTRIZIONI DELLA PARTECIPAZIONE FATTORI PERSONALI FATTORI AMBIENTALI 9

10 Condizione di salute Trisomia 21, Ritardo mentale medio Funzioni b 120 problema medio nelle funzioni cognitive globali b 140 non problema attentivo Strutture s 2204 problema medio per cataratta del cristallino s 110 non problemi della struttura cerebrale Samantha secondo ICF Attività d 150 problema grave nell imparare a fare calcoli d 880 ha buona capacità di giocare con gli altri Partecipazione d 150 problema lieve nell imparare a fare calcoli nella classe che attualmente frequenta d 880 ha un problema importante a giocare con gli altri nella sua attuale situazione di vita Fattori ambientali e personali e 130 prodotti e tecnologie speciali per l istruzione: un software dedicato, costituisce un facilitatore per fare calcoli semplici e 320 amici: Samantha non ha amici, attualmente COSTRUIRE IL PROGETTO RIABILITATIVO??? RIABILITAZIONE IN ETA EVOLUTIVA Processo complesso teso a promuovere nel bambino e nella sua famiglia la migliore qualità di vita possibile. Con azioni dirette ed indirette essa si interessa dell individuo nella sua globalità fisica, mentale, affettiva, comunicativa e relazionale (carattere olistico), coinvolgendo il suo contesto familiare, sociale ed ambientale (carattere ecologico). Si concretizza con la formulazione del progetto riabilitativo e dei vari programmi terapeutici definizione SINPIA SIMFER,

11 RIABILITAZIONE = PROCESSO NON è una cura che guarisce ma un insieme di interventi che assumono la caratteristica del prendersi cura in base ad un progetto che riguarda la persona disabile nella sua globalità e nel suo ambiente: in questo percorso intervengono medici, genitori, psicologi, terapisti, insegnanti, educatori, vigilatrici d infanzia, addetti all assistenza, assistenti sociali. ICF CY è la classificazione dell OMS che può essere di aiuto nel definire il progetto riabilitativo INTERVENTO RIABILITATIVO PERSONALE SANITARIO FAMIGLIA SCUOLA ALTRI PROGETTO RIABILITATIVO chi lo imposta? SERVIZIO SANITARIO EQUIPE RIABILITATIVA (neuropsichiatra infantile, fisiatra, psicologo, pedagogista del servizio, terapisti) imposta il progetto riabilitativo, definisce gli obiettivi, il tipo di intervento, i tempi della verifica, in collaborazione con FAMIGLIA e (di solito) SCUOLA. Per quanto riguarda LA SCUOLA, il metodo e gli strumenti didattici per raggiungere gli obiettivi definiti nel progetto e in ambito formativo, vengono individuati dai docenti. 11

12 PROGETTO RIABILITATIVO Valutazione del bambino mediante scale di sviluppo e test validati, specifici per i vari settori di intervento, per le funzioni che si vanno a valutare, per l età del soggetto Definizione diagnosi funzionale: tipo di ritardo cognitivo, di disturbo linguistico, di disturbo della relazionecomportamento-attenzione, di difficoltà motoria; i punti di forza a livello cognitivo-comportamentale Definizione priorità ed obiettivi di intervento riabilitativo Definizione modalità e tempi di intervento riabilitativo (programma) Attuazione intervento riabilitativo Verifica risultati mediante rivalutazione del bambino, e Ridefinizione del progetto RIABILITAZIONE Insieme di tutti gli interventi che riducono gli effetti della patologia migliorano le competenze del soggetto garantendo il suo benessere INTERVENTO RIABILITATIVO RIABILITA ZIONE FUNZIONE PARTECIPAZIONE ATTIVITÀ 12

13 RIABILITAZIONE OBIETTIVI MIGLIORARE LA FUNZIONE CIOE LE FUNZIONI FISIOLOGICHE DEI SISTEMI CORPOREI, INCLUSE QUELLE PSICOLOGICHE ( ad es. la funzione della memoria ) MIGLIORARE L ATTIVITA CIOÈ L ESECUZIONE DI UN COMPITO O DI UN AZIONEDA PARTE DI UN INDIVIDUO, OSSIA LA CAPACITA, LA ABILITA INTRINSECA DI UNA PERSONA ( ad es. memorizzare a lungo termine parole o numeri ) MIGLIORARE LA PARTECIPAZIONE CIOE LA PERFORMANCE OSSIA CIO CHE UN SOGGETTO FA NEL SUO AMBIENTE ATTUALE-REALE DI VITA ESSA RAPPRESENTA LA PROSPETTIVA SOCIALE DEL FUNZIONAMENTO. QUI ENTRANO IN GIOCO I FATTORI AMBIENTALI ( ad es. memorizzare misure o sequenze operative per affrontare un determinato compito ) RIABILITAZIONE CHI FA? Gli operatori sanitari agiscono soprattutto sulle funzioni ( es. funzioni mentali del linguaggio scritto ) e sulle attività ( es. scrittura ) neuropsichiatra infantile fisiatra psicologo pedagogista terapista occupazionale fisioterapista psicomotricista educatore logopedista RIABILITAZIONE CHI FA? Scuola e famiglia e altri ( gruppi, sport, associazioni ecc. ) agiscono sulla partecipazione del soggetto, cioè sul miglioramento massimo del funzionamento del soggetto disabile nel proprio ambiente di vita ( es. scrivere un biglietto di auguri o un testo tecnico ) 13

14 ICF ed integrazione scolastica Nel le ASL della provincia di Treviso, La Nostra Famiglia e la scuola hanno attuato una revisione completa su base ICF degli strumenti di applicazione della legge 104/92 ai fini della assegnazione dell insegnante di sostegno per gli alunni disabili e ciò ha portato al nuovo accordo di programma firmato nel maggio 2007 Nella provincia di TREVISO l applicazione della legge 104/92 è regolata dall ACCORDO DI PROGRAMMA del maggio 2007 stipulato tra aziende U.L.S.S. e PROVVEDITORATO AGLI STUDI ( ora C.S.A. - Centro Servizi Amministrativi Ufficio Scolastico Regionale ) Modello concettuale di riferimento ICF ATTUALE PERCORSO DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA SCUOLA - INVIO DELL ALUNNO MEDIANTE SCHEDA DI SEGNALAZIONE SERVIZIO SANITARIO RILASCIA RELAZIONE O CERTIFICAZIONE DI HANDICAP SERVIZIO SANITARIO- SE HA CERTIFICATO IL BAMBINO, SUCCESSIVAMENTE REDIGE LA DIAGNOSI FUNZIONALE SERVIZIO SANITARIO, SCUOLA E FAMIGLIA ELABORANO IL PROFILO DINAMICO FUNZIONALE SCUOLA, IN COLLABORAZIONE CON FAMIGLIA E SERVIZIO SANITARIO, ELABORA IL PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO 14

15 Samantha A) COMUNICAZIONE d310 comunicare con ricevere messaggi verbali d315 comunicare con ricevere messaggi non verbali d325 comunicare con ricevere messaggi scritti d330 parlare d335 produrre messaggi non verbali d345 scrivere messaggi SCHEDA DI SEGNALAZIONE SCUOLA 0 nessun problema; 1 problema lieve; 2 problema medio; 3 problema grave; 4 problema completo Samantha DIAGNOSI FUNZIONALE 2) AREA DELLA COMUNICAZIONE SERVIZIO SOCIO-SANITARIO SANITARIO 0 nessun problema, 1 problema lieve, 2 problema medio, 3 problema grave, 4 problema completo, 8 non specificato, 9 non applicabile FUNZIONI CORPOREE b167 Funzioni mentali del linguaggio b1670 Recepire il linguaggio b16700 Recepire il linguaggio verbale b16701 Recepire il linguaggio scritto b1671 Espressione del linguaggio b16710 Espressione del linguaggio verbale b16711 Espressione del linguaggio scritto b1672 Funzioni linguistiche integrative b320 Funzioni dell articolazione della voce b330 Funzioni della fluidità e del ritmo dell eloquio Samantha DIAGNOSI FUNZIONALE 2) AREA DELLA COMUNICAZIONE SERVIZIO SOCIO-SANITARIO SANITARIO 0 nessun problema, 1 problema lieve, 2 problema medio, 3 problema grave, 4 problema completo, 8 non specificato, 9 non applicabile ATTIVITA E PARTECIPAZIONE d310 Comunicare con ricevere messaggi verbali d315 Comunicare con ricevere messaggi non verbali d3150 Comunicare con ricevere gesti del corpo d3151 Comunicare con ricevere segni e simboli comuni d3152 Comunicare con ricevere disegni e fotografie d320 Comunicare con ricevere messaggi nel linguaggio dei segni d325 Comunicare con ricevere messaggi scritti d330 Parlare

16 Samantha PROFILO DINAMICO FUNZIONALE SERVIZIO SOCIO-SAN., SAN., SCUOLA, FAMIGLIA Prima parte Descrizione dell alunno secondo: d310 Comunicare con ricevere messaggi verbali d315 Comunicare con ricevere messaggi non verbali d325 Comunicare con ricevere messaggi scritti d330 Parlare ulss scuo la fam iglia Area della comunicazione NO probl NO probl SI probl NO probl Funziona mento Posi tivo Prob lema tico Seconda parte Possibilità di sviluppo Obiettivi sviluppo nel contesto di vita Migliorare la compr. di mess. concreti con più informaz. Migliorare la compr. di singole parole scritte funzionali To be effective any treatment should be medico-pedagogic, the medical expert and the skilled teacher working hand in hand Per essere efficace qualsiasi trattamento dovrebbe essere medico-pedagogico, con il medico esperto e il bravo insegnante che lavorano fianco a fianco Shuttleworth, 1909 BMJ Per crescere un bambino è necessario un intero villaggio Proverbio africano 16

17 17

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