Master in. dei Beni Culturali TECNICHE PRATICHE DI CONSERVAZIONE E RESTAURO DI MANUFATTI LIGNEI POLICROMI E DORATI

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1 Master in dei Beni Culturali TECNICHE PRATICHE DI CONSERVAZIONE E RESTAURO DI MANUFATTI LIGNEI POLICROMI E DORATI Dir. Didattico: Dr. Santino Pascuzzi Project Manager Palazzo Spinelli Dir. Scientifico: Dr. Claudio Paolini

2 MASTER IN CONSERVAZIONE PREVENTIVA DEI BENI CULTURALI TECNICHE PRATICHE DI CONSERVAZIONE E RESTAURO DI MANUFATTI LIGNEI POLICROMI E DORATI EDIZIONE 2008/2009 LA FIGURA PROFESSIONALE Il Master ha come obiettivo principale la formazione di un gruppo di addetti al restauro di manufatti lignei policromi e dorati, capaci di trasmettere la propria esperienza e, ovviamente, di partecipare a interventi volti alla reintegrazione e alla conservazione di manufatti artistici, nel rispetto della tradizione storica locale e, al tempo stesso, in sintonia con le metodologie di restauro sperimentate fino ad oggi. Il corso intende integrare la specifica esperienza teorica sviluppata in ambito universitario con una serie di interventi a livello pratico nei vari settori disciplinari della conservazione e del restauro di opere d arte, in modo da contribuire ad una più adeguata preparazione nella pratica e nella manualità degli interventi, nell ottica di una formazione aggiornata e specializzata, che tenga conto sia delle nuove tecnologie, sia delle metodiche elaborate sull'esperienza dei laboratori, delle scuole e dei centri ed istituti di ricerca europei. Grande attenzione sarà prestata ai problemi pratici inerenti l organizzazione del laboratorio e la stesura e la realizzazione di un progetto di restauro, dal sopralluogo preliminare, alle procedure burocratiche, alla realizzazione tecnica dell intervento, secondo quanto previsto dalle normative vigenti in materia. L ambito di azione dei corsisti, oltre che nel settore già specialistico della salvaguardia del patrimonio locale, troverebbe ulteriore specificità nel favorire il mercato antiquario. Nel primo caso operando in loco per il restauro di arredi storici (si pensi allo straordinario patrimonio delle tante chiese) e di arredi, nel secondo caso contribuendo a innalzare la qualità dell'offerta dei manufatti d arte nel mercato. La figura professionale definita dal corso (sviluppata a partire da una cultura generale e artistica acquisita nel corso degli studi universitari pregressi) dovrà essere in grado di riconoscere e valutare il patrimonio culturale esistente ai fini del suo recupero e della sua conservazione, di riconoscere le situazioni di rischio per le opere e di identificare le apparecchiature necessarie per la loro sicurezza e la loro conservazione, definendosi quindi quale professionista con funzioni tecnico-gestionali che implicano una notevole dose di autonomia decisionale. Una figura così definita troverebbe inoltre proprio nella specializzazione nei processi pratici di conservazione e restauro una professionalità facilmente spendibile in ambito locale e nazionale, trovando possibile impiego e collocazione come addetto al restauro e/o direttore di cantiere presso amministrazioni pubbliche e ditte private. Una ulteriore opportunità deriva dall interesse che gli enti no profit, le fondazioni e le onlus di tutto il mondo stanno manifestando verso il campo della conservazione, restauro, valorizzazione economica dei beni culturali ambientali. Al termine del periodo del corso si prevede l inserimento gratuito dei discenti nelle liste di restauro che sono collegate a tutte le realtà del settore vicine ai partner (domini riservati su Internet, Associazioni internazionali, ecc.). IL PERCORSO FORMATIVO Per quanto riguarda il gruppo di materie scientifiche (chimica, fisica, biologia e simili) è chiaro che l'insegnamento (dopo aver fornito i presupposti di base) debba essere finalizzato a formare dei restauratori che abbiano un certo corredo di nozioni scientifiche teoriche e pratiche circa il degrado degli elementi costitutivi le opere d'arte e le cause ambientali di tali danni, e che soprattutto abbiano piena scienza dei prodotti e delle materie prime che useranno nella pratica quotidiana della loro, ferma restando una adeguata informazione sui nuovi prodotti che i laboratori utilizzano, anche in fase sperimentale. Durante il percorso formativo si dovranno fornire all'allievo le necessarie conoscenze relative alla legislazione italiana in materia di tutela dei Beni Culturali, con un ovvia attenzione alle leggi tuttora vigenti e un adeguata informazione sul dibattito in corso. Per quanto riguarda lo specifico delle tecniche del restauro si procederà sia con lezioni teoriche sia, soprattutto, attraverso l'esperienza e la sperimentazione nei laboratori. Ciò avverrà mediante la creazione di una sorta di "scuolalaboratorio", all interno del quale ogni settore costituirà una "scuola a sé stante", con apposite attrezzature e laboratori, nei quali l'attività sarà impostata ad immagine di "bottega d'arte", "atelier di restauro" e "studio artistico - professionale". La ricchezza delle opere d'arte presenti in Calabria infatti, permetterà agli studenti di operare su tele, pitture murali e manufatti lignei e lapidei di grande valore storico e artistico, grazie anche ai rapporti di collaborazione costante con la Soprintendenza per i Beni Artistici, Storici e Architettonici della Calabria e con la Pontificia Commissione per i Beni Culturali del Vaticano per quanto riguarda i beni artistici di competenza ecclesiastica. Le due fasi dovranno essere costantemente integrate e l'insegnante curerà di proporre in laboratorio una casistica variata di opere e manufatti didatticamente significativi, evidenziando, nel momento della formulazione teorica, gli elementi che nell'esperienza effettuata potranno essere più o meno generalizzabili, riassumendo eventualmente la storia delle singole metodologie di intervento, e informando su quelle metodologie non direttamente sperimentabili

3 LE COMPETENZE DELLA FIGURA PROFESSIONALE Competenze di Base: Legislazione dei Beni Culturali e visite tecniche in cantiere Tecniche di rilevazione e catalogazione dei Beni Culturali Chimica e biologia nel restauro Diagnostica applicata ai beni culturali Competenze Tecnico - Professionali: Tecnica e pratica del restauro di manufatti lignei Tecnica applicativa e tecniche di restauro della doratura Tecnica e pratica del restauro dipinti su tela e tavola Contenuti trasversali Nuove tecnologie per i beni culturali Tecniche e metodologie per le relazioni interpersonali Informatica applicata al restauro IL PIANO DI STUDI Il corso ha l'obiettivo di affiancare a una preparazione di tipo teorico umanistico precise competenze tecniche, scientifiche, manageriali e progettuali, in modo da definire figure professionali (peraltro particolarmente richieste sul mercato del lavoro) capaci di intervenire nei processi di gestione di un processo di conservazione e restauro, pianificare azioni volte alla valorizzazione del patrimonio e facilitare l'accesso da parte delle istituzioni e delle aziende ai fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea nel settore del restauro e dei Beni culturali. Piano di Studi N Materie Docenti Ore totali Area Management Nuove tecnologie per i beni culturali Informatica applicata al restauro Project management, organizzazione e gestione di un processo di conservazione e restauro Tecniche e Metodologie per le relazioni interpersonali Area Laboratori Tecnici Tecnica e pratica del restauro di manufatti lignei Tecnica applicativa e tecniche di restauro della doratura Tecnica e pratica del restauro dipinti su tela e tavola Area competenze di base Legislazione dei Beni Culturali e visite tecniche in cantiere Tecniche di rilevazione e catalogazione dei Beni Culturali Chimica e biologia nel restauro Diagnostica applicata ai beni culturali Formazione in campo Attività pratiche di restauro Stage operativo 380 TOTALE ORE 800

4 LE MATERIE LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI E VISITE TECNICHE IN CANTIERE Programma: L'obiettivo del corso è quello di offrire una panoramica generale della legislazione in materia di beni culturali e ambientali, volta alla salvaguardia e alla conservazione del bene, soffermandosi in modo approfondito sulla legislazione più recente. Lo studio delle norme più recenti verrà svolto esaminando il nuovo approccio determinato dagli interventi normativi post anni '80 che considerano il bene anche nella sua valenza economica. Le fonti normative del Diritto e le forme della Tutela. Il Testo Unico delle disposizioni in materia di beni culturali ed ambientali. Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio La circolazione e l esportazione dei beni culturali mobili e le azioni a sostegno della tutela. L organizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Convenzioni sulla protezione del patrimonio culturale mondiale e in caso di conflitto armato. Convenzioni per la protezione dei patrimoni specifici e norme sulla circolazione dei Beni Culturali mobili. Competenza comunitaria nel campo dei beni culturali, il Trattato di Maastricht e l'articolo 151 TUE. Le linee d'azione della Commissione Europea per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali. Lezione frontale, attività di gruppo, discussione e confronto. Test di verifica LABORATORI DI RESTAURO Programma: Il corso si svolge all interno dei vari laboratori di Palazzo Spinelli (diagnostica, restauro dipinti su tela e tavola, restauro legni, materiale archeologico,) e presso i cantieri esterni sempre gestiti dall Istituto (restauro dipinti murali, lapidei, e via dicendo), offrendo allo studente la possibilità di calarsi in reali situazione lavorative. A partire dal riconoscimento dei materiali costitutivi di ciascuno dei beni presi in esame (sia esso dipinto su tavola, un opera dorata, un manufatto ligneo) e dallo studio delle svariate cause e concause del suo degrado, lo studente ha così modo di seguire, interagendo con i restauratori, tutte le varie fasi proprie di un intervento di restauro, a partire dalla raccolta della documentazione scientifica, dei test chimico-fisici, fino alle fasi della pulitura, del consolidamento, del restauro estetico e (per alcuni casi) della ricollocazione dell opera. Oltre a seguire gli interventi condotti dai restauratori, il corsista sarà chiamato a sperimentare in prima persona alcune delle fondamentali operazioni previste, in modo da verificare complessità e difficoltà dell intervento. Rimane tuttavia fermo l obiettivo fondamentale del master, che non è quello di formare restauratori, ma professionisti capaci di coordinare gli stessi, raccogliere la documentazione, stilare un progetto di conservazione dell opera che trascende il singolo intervento di restauro. Principi etici. Restauro, manutenzione, conservazione, come momenti del programma di esistenza dell'opera. Carte e raccomandazioni per il restauro e la conservazione. La documentazione e la rilevazione dell'esistente (catalogazione, schedatura). Laboratori vari: norme di sicurezza per l'operatore, spazi, gestione degli spazi, magazzino. Laboratorio pittura: materiali, utensili e attrezzature. Laboratorio pittura: rilevazione dell'opera, standard per la catalogazione (ICCD), rilevazione dello stato di conservazione, redazione del progetto di restauro. Laboratorio legni: doratura (con esercitazioni pratiche). Laboratorio diagnostica: documentazione fotografica, altre analisi strumentali (con esercitazioni pratiche). Laboratorio pittura: consolidamento e fermatura del colore (con esercitazioni pratiche), pulitura (con esercitazioni pratiche), foderatura (con esercitazioni pratiche), stuccatura e reintegrazione delle lacune (con esercitazioni pratiche), verniciatura. Laboratorio legni: rilevazione dell'esistente e dello stato di conservazione, schedatura (con esercitazioni pratiche), materiali, utensili e macchine utensili, tecniche e restauro della tarsia, ebanisteria (smontaggio, pulitura, consolidamento), ricostruzione di parti mancanti, rimontaggio e finitura, raccomandazioni per la conservazione. Lezione frontale, attività di gruppo, esercitazioni pratiche. Test di verifica

5 STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE Programma: Il corso ha come obiettivo di fornire agli studenti una serie di strumenti per avvicinarsi e analizzare il bene artistico sotto il profilo materiale e strutturale, ovvero di cogliere le proprietà dei materiali costitutivi, la specificità delle tecniche artistiche tradizionali, la storia degli utensili propri di ciascuna arte, in modo da creare nessi logici tra fenomeni di degradazione, materia costituente l opera e tecniche di realizzazione delle stessa. Parallelamente il corso informa sul rapporto biunivoco, di causa-effetto, che intercorre tra la storia dell evoluzione stilistico-artistica e quella dello sviluppo delle tecniche artistiche. Oggetto del corso sono tutte le tecniche artistiche che poi troveranno nell area dei laboratori di restauro ulteriore verifica nelle procedure di intervento diretto sul bene (in particolare: tecniche della pittura su tela e tavola, tecniche della pittura murale, tecniche di lavorazione del legno, tecniche di lavorazione dei materiali lapidei naturali e artificiali). Tecnica e stile, tecnica e restauro. Le fonti e la trattatistica sulle tecniche artistiche. Pittura su tavola: supporti, preparazioni, imprimiture. Doratura: tecniche a guazzo, a missione, a conchiglia, altre. Pigmenti e leganti. Pittura: tempera a uovo su tavola, tempera grassa e tecniche miste. Pittura: tecnica a olio, uso dei supporti in tela su telaio libero. Pittura: le tecniche di stesura del colore a tratteggio, a velatura e a corpo. Vernici di finitura. Il disegno: materiali e utensili tradizionali, tecniche del riporto del disegno. Tecniche a stampa. Manufatti lignei: tecniche dell'intarsio (certosina, toppo, buio, tarsia, altre). Manufatti lignei: intaglio e assemblaggio (carpenteria, ebanisteria). Lezione frontale, attività di gruppo, esercitazioni pratiche, visite guidate, ricerca sul campo, tutoring, discussione e confronto. Test di verifica. TECNICHE DI RILEVAZIONE E CATALOGAZIONE DEI BENI CULTURALI Programma: Il corso oltre a fornire precisi modelli ed esperienze finalizzate alla corretta compilazione di schede di catalogo secondo i modelli messi a punto dall Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione - ha come obiettivo quello di trasmettere agli studenti la consapevolezza dell importanza dell attività di catalogazione come strumento conoscitivo fondamentale per la tutela e la gestione del bene culturale. Si propone, quindi, di far comprendere i molteplice intrecci esistenti tra la storia della tutela e quella della catalogazione, di fornire una visione sincronica e diacronica della materia in oggetto che consenta di cogliere la progressione della sensibilità culturale verso quest ultima, di coglierne cioè i passaggi che hanno infine condotto a considerare la disciplina come uno strumento di lettura critica del bene culturale, inteso nelle sue molteplici valenze e nei suoi inscindibili rapporti con il contesto di appartenenza. La seconda parte del corso affronta il tema della compilazione di schede conservative del bene (anche attraverso concrete esperienze di rilevazione condotte all interno di alcuni musei sulla base di convenzioni firmate tra questi e Palazzo Spinelli), strettamente legate a quanto appreso nel modulo di Storia delle tecniche e artistiche e di Storia e tecnica del restauro. I livelli di inventariazione e catalogazione. Gli standard di riferimento ICCD per le diverse tipologie di bene. Normative e metodologie per il rilevamento omogeneo dei dati. Riferimenti per la normalizzazione del linguaggio. I modelli cartacei. I modelli strutturati per l'informatizzazione. Banche dati in rete. La campagna fotografica e i sopralluoghi. Esercitazioni di rilevazione e catalogazione. La scheda per la rilevazione dello stato di conservazione del bene. Esercitazioni di rilevazione dello stato di conservazione di insiemi conservati in ambiti museali. Lezione frontale, attività di gruppo, ricerca sul campo, discussione e confronto. Test di verifica, composizione di schede strutturate.

6 STORIA E TECNICA DEL RESTAURO Programma Il corso mira a sviluppare, attraverso un analisi concreta della casistica, quelle capacità tecnico-operative utili a comprendere la complessità di qualsiasi intervento di restauro sull opera d arte, in quanto processo volto al ripristino dell integrità del bene sia sotto il profilo morfologico - strutturale sia nella sua valenza estetico - artistica. Sarà quindi a partire dal riconoscimento delle proprietà dei materiali costitutivi di ciascuno dei beni presi in esame (sia esso manufatto ligneo, lapideo, ceramico e via dicendo) e dallo studio delle svariate cause e concause del suo degrado che lo studente sarà in grado di identificare il più opportuno intervento di restauro, valutando la compatibilità delle metodologie di conservazione e restauro con le proprietà chimico-fisiche del manufatto sul quale si è chiamati a intervenire. La parte del corso dedicata alla storia del restauro intende invece informare sulle modalità con cui nel tempo si è intervenuti sul patrimonio (sia sotto forma di interventi di manutenzione sia con veri e propri interventi di restauri) mostrando i rapporti tra la prassi corrente e la cultura del tempo. Principi etici. Restauro, manutenzione, conservazione, come momenti del programma di esistenza dell'opera. Carte e raccomandazioni per il restauro e la conservazione. La documentazione e la rilevazione dell'esistenze (catalogazione, schedatura). Cause di degrado: la naturale degradazione dei materiali, la patina e i segni del tempo, la luce, la temperatura e l'umidità relativa. Degrado della pittura: crettature, sollevamento e caduta del colore, deformazioni del supporto (tavola e tela) e altri danni ai supporti, alterazioni del colore, danni biologici, danni provocati da restauri (ridipinture, svelature) e da eventi accidentali. La diagnostica: indagini fotografiche: luce radente, trasmessa, macrofotografia, fluorescenza UV, fotografia IR, riflettografia IR, radiografia ai raggi X e altre indagini strumentali, analisi chimiche. Restauro dei dipinti: interventi al supporto ligneo, interventi al supporto tessile (foderatura), consolidamento e fermatura del colore, pulitura e rimozione delle ridipinture, stuccatura delle lacune e integrazione pittorica, verniciatura, ricollocazione e programma di conservazione. Elementi di storia del restauro. Il restauro delle opere tridimensionali: assemblaggio, ricostruzione, integrazione delle parti mancanti. Problematiche relative alle opere collocate in spazi aperti, i danni dell'inquinamento. Specificità delle restauro delle opere d'arte decorativa. ll recupero della funzione d'uso. Lezione frontale, attività di gruppo. Visite tecniche ed attività di laboratorio. Lo studente attesta inoltre la propria preparazione con la presentazione di un progetto finale. VISITE TECNICHE PREVISTE Durante l'anno sono previste una serie di visite tecniche presso cantieri di restauro, Istituzioni Culturali pubbliche e private, musei e chiese, ecc. Gli studenti parteciperanno, inoltre, a convegni, conferenze, giornate di studio e di lavoro, workshop, ed altro relative ai temi trattati nel piano di studio. LO STAGE OPERATIVO Lo stage ha l'obiettivo di verificare in una reale situazione lavorativa quanto appreso nella fase residenziale del corso, ovvero di dare visibilità alle capacità e alla nuova prospettiva culturale di cui gli allievi si fanno portatori. Inoltre durante lo stage e sotto il coordinamento del tutor d'impresa, si realizzano incontri con strutture pubbliche e private, al fine di censire ulteriori potenzialità, ancora inespresse, presenti sul territorio. Durante la fase residenziale del corso si svolgono una serie di colloqui individuali diretti a definire con precisione le modalità ed i tempi del tirocinio, ovvero a individuare le condizioni ottimali di svolgimento dello stage in rapporto all offerta delle aziende e delle istituzioni, ai desiderata del corsista, alle sue capacità e abilità. Una volta individuato l ente stage, si procederà ad un incontro di valutazione con l azienda e quindi ad una verifica del progetto formativo. Al termine del tirocinio l allievo dovrà presentare una relazione dettagliata della sua esperienza da documentare in sede di esame. INIZIO E SEDI CORSALI Le attività corsuali avranno inizio mercoledi 5 novembre Il Master si svolgerà presso la sede del Consorzio LAIF e i laboratori di Palazzo Spinelli in Rende (CS)

7 MODALITA DI PARTECIPAZIONE Inviare entro il 27 ottobre 2008 alla Segreteria Organizzativa del Consorzio LAIF sita in Via Don Minzoni nr Rende (oppure via fax al nr o via all'indirizzo master@consorziolaif.it) : domanda di ammissione al Master; dettagliato curriculum vitae (con autorizzazione al trattamento dei dati ai sensi del D.Lgs. 196/2003); copia di un documento d'identità copia della ricevuta di pagamento. Il Master in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali prevede una quota di partecipazione pari a Euro 3.500,00 più IVA, da versare all atto dell iscrizione allo stesso. Su richiesta del partecipante può essere concordata l eventuale rateizzazione di pagamento della quota. Il pagamento della quota di partecipazione avverrà tramite bonifico bancario da effettuarsi sul Conto Corrente Bancario con codice IBAN IT 74V , BANCA ANTONVENETA, intestato a Consorzio LAIF, via Don Minzoni n precisando la causale Iscrizione al Master in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. La fattura verrà emessa al ricevimento della quota di partecipazione secondo i dati forniti sulla domanda di iscrizione. La quota di partecipazione comprende: frequenza ai percorsi formativi; tutorship e mentoring; dispense per ogni modulo in forma cartacea e/o multimediale; creazione e gestione del mini-sito personale; certificazioni previste. AIUTI FINANZIARI Il Master è ammissibile ai programmi per la concessione di voucher formativi delle Regioni e Province Italiane. Gli allievi della precedente edizione del Master, realizzato da Palazzo Spinelli e in possesso dei requisiti previsti dal bando, sono risultati vincitori dei voucher formativi ottenendo il rimborso dell intera quota di partecipazione al Master. Il Consorzio LAIF supporta gli studenti nella richiesta di borse di studio e voucher formativi. ATTESTAZIONI E CREDITI Ai partecipanti che avranno frequentato almeno il 70% delle lezioni e avranno superato le prove di valutazione, verrà rilasciato da Palazzo Spinelli e da Consorzio LAIF il Titolo di Master in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. Durante la fase di stage si ammette il riconoscimento di crediti formativi universitari attivati nel pieno rispetto delle procedure sancite dagli organi accademici in conformità al D.M. 142/98.

8 Consorzio LAIF Via Don Minzoni, Rende (CS) Fax: Il/La sottoscritto/a nato/ a il, residente in Provincia Via n recapito telefonico indirizzo P.I. C.F di essere iscritto al : Master in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali CHIEDE: e si impegna a pagare, qualora ammesso/a, l importo complessivo dovuto per l iscrizione pari ad (euro...) secondo le modalità previste nella brochure illustrativa. Allega i seguenti documenti: dettagliato curriculum vitae (con autorizzazione al trattamento dei dati ai sensi del D.Lgs. 196/2003); copia di un documento d'identità. Comunica di essere venuto a conoscenza del Master tramite: Stampa Locandine Brochure ricevute per posta Centri di orientamento Conoscenti Internet (indicare il sito) Nostra telefonata Altro (specificare) Luogo e data Firma del Dichiarante.. Dichiaro, inoltre, di fornire il consenso al tr attamento dei miei dati e alla loro eventuale comunicazione a terzi ai sensi del D. Lgs 196/2003 e dichiaro di aver preso lettura della declaratoria sulla privacy presente sul sito del Consorzio LAIF all indirizzo alla voce Privacy. Luogo e data Firma del Dichiarante.. Dati per la fatturazione (se diversi dai dati del Richiedente) Ragione sociale o Cognome e Nome Via (sede legale) n CAP Città Prov Partita Iva o Codice Fiscale

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