LE RADICI DEL FUTURO
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- Rosalia Galli
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1 LE RADICI DEL FUTURO Il Parco Naturale dei bambini e dei ragazzi Fondazione Roffredo Caetani Onlus Monumento Naturale Regionale Giardino di Ninfa- Parco Pantanello I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta. Antoine de Saint-Exupéry, Le petit Prince. Pag.1
2 ä Un Parco unico al mondo. D al 1872, data della creazione del primo Parco Nazionale a oggi, sono oltre centomila le Aree Protette istituite nel mondo; oltre 20mila quelle in Europa, più di mille quelle Italiane, di cui ventiquattro sono Parchi Nazionali. Oltre settanta sono le Aree Protette e i Parchi nella Regione Lazio: tra questi ultimi, il Parco Pantanello, nel complesso del Monumento Naturale Giardino di Ninfa. Tutte le Aree Protette, di varia classificazione, hanno tra i loro obiettivi la tutela dell ambiente, la conservazione degli ecosistemi e delle risorse naturali che sostengono la vita, la valorizzazione della cultura, lo sviluppo sostenibile, l educazione Tutte offrono, in varia misura, opportunità per il turismo e servizi per l educazione soprattutto per la popolazione scolastica. Nessuna Area Protetta, in qualunque Paese e di qualunque categoria essa sia, è stata però istituita o è gestita con l obiettivo specifico e prioritario di servire all educazione permanente, al benessere psico- fisico dei bambini, coinvolgendoli, insieme con le loro famiglie, in tutti i processi di gestione tipici di un parco naturale: pianificazione del territorio, creazione e gestione di strutture per l educazione ambientale, sentieristica di visita, media, programmi e progetti per l interpretazione ambientale, programmi per lo sviluppo del volontariato, progetti e azioni di ricerca applicata alla conservazione della Biodiversità, organizzazione e applicazione di metodi di controllo e sorveglianza ambientale, strutture e criteri di gestione per l accoglienza dei visitatori, coinvolgimento degli attori sociali del territorio, ricerca di partenariati, di fondi, di donazioni ä Da ospiti a protagonisti. Se è vero che tutte le attività di gestione di un Parco naturale prevedono in qualche misura progetti e interventi di cui anche la popolazione giovanile può essere beneficiaria, è altrettanto vero che ragazzi e bambini sono sempre considerati Ospiti, magari privilegiati, dell Area protetta. Se lo desiderano, durante le loro visite possono partecipare ad attività di educazione ambientale, di animazione ludica e culturale, ma pur sempre con il ruolo dell Ospite, benvenuto e rispettoso delle regole dell ospitalità. La sfida e l innovazione di questo progetto, denominato Le radici del futuro e dedicato al Parco Naturale Pantanello, è quella di trasformare il ruolo dei bambini e dei ragazzi, rispetto alla vita del Parco, da quello di Ospiti a quello di Protagonisti, come se ne fossero i proprietari e come tali Pag.2
3 responsabilizzati e attivamente coinvolti nella sua gestione e nel suo sviluppo, presente e futuro. Si tratta di un percorso sicuramente impegnativo e a quanto è dato conoscere mai tentato finora: tuttavia è un percorso praticabile, di grande valore sociale e educativo che, insieme al suo promotore, la Fondazione Roffredo Caetani Onlus, può coinvolgere per la sua realizzazione una molteplicità di attori sociali Enti Locali, Istituzioni Pubbliche, Organizzazioni private, Associazioni ambientaliste, mondo della Scuola, operatori culturali, operatori della salute, operatori turistici. Ognuno di essi può essere chiamato a partecipare e a valorizzare le proprie prerogative, avendo un ruolo operativo che, secondo le proprie possibilità, serva per assistere i bambini comproprietari del Parco Pantanello nel prenderne possesso, per assumere da protagonisti la sua gestione e con essa quella del futuro della loro educazione, delle loro competenze, delle loro capacità e del loro benessere. ä Perché la Fondazione Roffredo Caetani, perché Pantanello e perché le Radici del Futuro Si leggono nello Statuto della Fondazione Roffredo Caetani, tra gli altri scopi:.promuovere attività culturali, artistiche, scientifiche nonché di istruzione ed educazione sociale, con particolare riferimento a salvaguardia e valorizzazione dei beni ambientali, paesistici e naturalistici ogni altra iniziativa di carattere culturale, educativo e sociale. Accanto al raggiungimento di questi obiettivi, il Progetto vuole anche preservare e valorizzare i segni della presenza plurisecolare del Casato Caetani scegliendo, per farlo, di promuovere un iniziativa volta a consolidare e riaffermare un ruolo che, da potere temporale, è divenuto negli anni leadership culturale, dedicando sempre più attenzione ai valori del territorio, alla scienza, all arte, alle tradizioni, alle comunità insediate e alle giovani generazioni Pag.3
4 Perché Pantanello? Perché è un Parco naturale speciale, a misura d uomo, prima non esistente come tale e poi immaginato, voluto e creato dalla motivazione e dall attaccamento ai luoghi e alla loro storia. Pantanello perché in un opera progettata e realizzata per ricreare paesaggi, ambienti ed ecosistemi una volta presenti nel territorio Pontino, riassume oggi l impegno a conservare quei valori materiali che a loro volta sono stati la culla di altri valori, ma immateriali, fatti di emozioni, di atmosfere che lasciano immaginare la storia e il rapporto antico e difficile tra genti e natura attraverso decine e decine di secoli. Valori materiali e immateriali, dunque, che la Fondazione, non solo per obbedire al dettato del suo Statuto è impegnata a conservare. Tutti gli alberi del Giardino di Ninfa, per quanto maestosi e famosi per la loro bellezza possano essere, hanno radici. Una pianta senza radici non ha futuro: un popolo, una cultura, che non hanno cura delle proprie radici non possono garantire un futuro degno di questo nome alle nuove generazioni. Un progetto di gestione del Parco Pantanello, tutto dedicato alle giovani generazioni, significa rispettare e avere cura delle radici della storia, sia di quella del territorio e della sua Gente, sia di quella di una Famiglia che ha esercitato leadership in molti campi della cultura, anche a livello internazionale. Vuol dire, soprattutto, mettere a disposizione esperienza e risorse per aver cura delle giovani generazioni, che a loro volta dovranno curare il proprio territorio, attribuendo loro il ruolo di nuove radici responsabili dello sviluppo di un futuro migliore: il ruolo di Radici del Futuro. Pag.4
5 ä Come e cosa il Parco Naturale dei Bambini e dei Ragazzi Le Radici del Futuro. I l titolo di Parco Naturale attribuito a Pantanello con questo progetto non è per aderire alla classificazione o alle normative ufficiali delle Aree Protette, ma per il fatto di essere un Parco pilota, unico a livello nazionale e dedicato a tutti i bambini d Italia. Della sua istituzione è responsabile la Fondazione Roffredo Caetani Onlus, Ente gestore del Monumento Naturale Giardino di Ninfa in cui l area di Pantanello è inserita e la sua classificazione è attribuita dalla messa in pratica degli obiettivi del piano di gestione, che la Fondazione deve comunque redigere, approvare e trasmettere per gli obblighi di legge alla Regione Lazio, Ente che a suo tempo ha decretato la protezione del territorio come Monumento Naturale inserito nel sistema regionale delle Aree Protette. La gestione operativa, in tutti i suoi aspetti, continuerà a essere curata e monitorata dalla Fondazione: tuttavia, poiché come più volte detto si tratta di un progetto innovativo e di grande rilevanza socio- culturale, è auspicabile che la Regione voglia partecipare attivamente a questo straordinario esperimento, assistendo la Fondazione sia con proprie risorse, sia con esperti nelle varie attività proprie delle Aree Protette, facendo partecipare proprio personale, amministrativo o tecnico all organizzazione generale, alla sorveglianza, al monitoraggio della Biodiversità ecc ma sempre e comunque con il compito di tutoraggio nei confronti del personale del Parco, i Bambini, cui sarà affidato, gradualmente e nel tempo, il maggior numero possibile di compiti operativi. La Fondazione avrà quindi cura, prima di tutto, di costituire un suo gruppo di lavoro interno, cui affidare la responsabilità dello sviluppo del progetto. Il passo successivo sarà il coinvolgimento di Istituzioni e attori sociali del territorio (amministratori, operatori economici, rappresentanti del mondo della scuola) per la costituzione di una sorta di comitato di consulenza, composto anche da esperti pedagogisti, pediatri, psicologi dello sviluppo e dell educazione, educatori ambientali. Questo per aiutare a tracciare in maniera partecipata linee guida della gestione, individuando e esaminando problemi, proponendo le migliori soluzioni, assistendo la Fondazione nella comunicazione sociale e anche nella ricerca di sponsor qualificati. L universo degli utenti e dei proprietari del Parco è costituto da bambini e ragazzi: la loro partecipazione sarà pertanto promossa svolgendo un iniziativa pilota di educazione ambientale d intesa con il mondo della scuola, differenziata per ordini di studi e per età, attraverso la quale gli studenti verranno guidati alla conoscenza del Parco Pantanello e alla condivisione dei suoi valori. Al termine dell anno scolastico diverranno Junior Ranger e inizieranno a lavorare, nei tempi e nei modi che verranno concordati con le famiglie, nella loro area protetta, svolgendo i ruoli ai quali saranno stati preparati durante l anno scolastico con l aiuto dei docenti e di educatori del gruppo di lavoro della Fondazione, nei percorsi Pag.5
6 che avranno previsto, però, anche la partecipazione dei genitori, i quali potranno assistere i giovani Ranger nel loro futuro impegno. A seconda delle età e, nel caso dei ragazzi più grandi secondo i vari indirizzi di studio, i protagonisti del progetto saranno chiamati a svolgere ruoli gestionali diversi, nei tempi e nei modi che saranno concordati con le famiglie e con i docenti, quando il loro impegno sul campo faccia parte di un progetto educativo annuale della Scuola o della Classe di appartenenza. Di conseguenza e a titolo esemplificativo, bambini e ragazzi - sempre in condizioni di massima sicurezza e con il tutoraggio del personale della Fondazione responsabile del Parco- saranno tutti impegnati come Ranger ma, come avviene nei Parchi Nazionali del mondo, con specializzazioni diverse, a cui saranno stati preparati durante i loro percorsi formativi: naturalisti, per la ricerca, lo studio, il per il monitoraggio delle specie; interpreti, per accompagnare i visitatori piccoli e grandi nella scoperta dei valori del Parco; tecnici, con il compito di aiutare a creare e mantenere, strutture, attrezzature e strumenti; guardie, per contribuire a vigilare con gli strumenti di videosorveglianza che saranno predisposti anche per prevenire incendi o danni; addetti a compiti di back office, per la gestione di documenti, della biblioteca, per prenotazioni delle visite, per l assistenza all organizzazione di eventi. ä Il valore aggiunto. Il riassumere le finalità e gli obiettivi del progetto Le Radici del Futuro è utile anche per evidenziare il suo valore aggiunto, ovvero tutto quanto può contribuire a rendere unico il Parco Pantanello promuovendolo, anche se non formalmente al rango di Parco Nazionale, almeno a quello di istituzione che sviluppa e cura valori che superano quelli della tutela dell ambiente. Questa iniziativa, oltre ad essere importante per la Fondazione poiché rispetta appieno il dettato del suo Statuto, onorando la volontà dei suoi Fondatori e la loro visione per una leadership culturale e moderna a favore del territorio e della sua Gente, è utile in quanto: ü Imposta un progetto generale di gestione originale e innovativo del patrimonio, destinato a durare nel tempo e che potrà servire da modello per altre realtà in alcune delle sue declinazioni; ü Mette a disposizione della Comunità beni e strumenti per lo sviluppo sociale e culturale; ü Mette al centro del suo impegno le generazioni cui è affidato il futuro, prendendosi cura dei bambini e dei più giovani, senza distinzioni e senza barriere, con un occhio di riguardo verso i ragazzi di condizioni disagiate o con disabilità; ü Mette in pratica, applicandoli alla realtà locale, i principi della Convenzione Internazionale dei Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza (approvata dall Assemblea generale dell ONU nel 1989 e adottata in Italia con la Legge 176 del 1991); Pag.6
7 ü Valorizza e applica, in un ambiente naturale, i principi e le esperienze del Progetto del CNR La città dei bambini e delle bambine ; ü Favorisce, con l incentivazione di attività a contatto della Natura, il benessere psico- fisico dei protagonisti e dei partecipanti di ogni età; ü Promuove l educazione legata al luogo e al rispetto di valori universali, avendo cura che cresca l attaccamento al luogo e con esso il senso di responsabilità per la gestione sostenibile dell ambiente e delle sue risorse, naturali e culturali; ü Ha un forte valore di orientamento da parte dei protagonisti verso scelte, di lavoro e d impegno, a favore della conservazione del nostro patrimonio ; ü Coinvolge, come altrimenti non sarebbe possibile, l intera Comunità verso la realizzazione di obiettivi possibili, rendendo accessibili e a beneficio di tutti, ambienti, risorse e condizioni che favoriscono la creatività, lo spirito d iniziativa, la partecipazione, il dialogo tra generazioni e la collaborazione tra persone di diversa condizione sociale: considerando la diversità una ricchezza e non un problema. ü Favorisce nuove opportunità e metodi di ricerca, sia sociologica, sia educativa, sia scientifica ed è a diposizione delle Università per lo svolgimento di tirocini applicativi in questi campi; ü Si propone come punto di riferimento per lo studio e lo scambio di esperienze nelle materie che riguardano la salute e lo sviluppo psicofisico dei bambini e dei ragazzi e come polo formativo per l educazione ambientale; ü Mette a disposizione del mondo della Scuola e degli educatori una straordinaria aula all aperto, un laboratorio in cui natura, specie viventi, beni culturali, storia, archeologia divengono un libro di testo appassionante, vivace, facile da studiare e da comprendere; ü Realizza e gestisce tutte le sue strutture in modo tale che siano un modello di sostenibilità, di minimo impatto, di efficienza energetica; ü Consente di mettere in pratica principi di leale collaborazione tra soggetti pubblici e privati, nella ricerca di percorsi e d interventi condivisi, da compiere nell interesse della Comunità. ä Non siamo soli Esistono diverse esperienze, in Italia e nel Mondo, che hanno al centro l interesse per l educazione, la salute, la qualità della vita e i diritti dei bambini: il progetto Le Radici del Futuro cercherà occasioni di contatto e di scambio di esperienze con tutti i soggetti che le curano a vario titolo e con diverse tipologie d intervento, impegnandosi a sviluppare una rete di relazioni per l applicazione di buone pratiche e collaborazione per il superamento di ostacoli e difficoltà. Per quanto riguarda la realtà italiana, è prevista sinergia con la campagna Equilibri Naturali, a suo tempo promossa da alcuni Parchi Nazionali a favore dei bambini per accrescere le opportunità di vita all aperto e di accesso alla Natura e per i benefici che questo garantisce alla salute e allo sviluppo. Ancora, in Italia, il progetto Città dei Bambini e delle Bambine, iniziato a Fano nel 1991 e svolto dall Istituto di Scienze e tecnologie della cognizione del CNR, costituirà un punto di riferimento per attivare una fattiva collaborazione con la pluriennale esperienza maturata da questa iniziativa anche nei molti campi del sociale, soprattutto per un governo delle Città che privilegi i diritti dei ragazzi. Pag.7
8 A livello internazionale esiste una grande campagna, iniziata negli USA dopo la pubblicazione del libro Last child in the woods- L ultimo bambino nei boschi ad opera di Richard Louv, uno scrittore e educatore che ha avuto modo di studiare gli effetti negativi sui bambini degli stili di vita odierni, che sembrano aver dimenticato la Natura. La campagna è gestita oggi dal Children& Nature Network, un Associazione no profit che ha l obiettivo di far tornare i bambini a scoprire il valore del contatto con la Natura vera e di combattere disagi e malattie causati alla loro salute dalle troppe ore spese davanti a uno schermo. Scopo dell attività dell Associazione è di ricreare interesse e senso di attaccamento agli ambienti naturali: la campagna si è sviluppata enormemente in pochi anni e oggi coinvolge oltre 50milioni di cittadini. Gli effetti della Natura sulla salute sono al centro di molte ricerche scientifiche applicate in varie branche della medicina, della pedagogia, della psicologia e i risultati hanno fornito le basi scientifiche a supporto di nuove strategie, implementate ufficialmente da governi di molti Stati dell Unione, ispirando persino la Casa Bianca a lanciare il programma Let s Move, che invita i ragazzi e le loro famiglie ad abbandonare stili di vista sedentari e a riscoprire la natura, visitando i Parchi e facendo più attività all aperto. Sono numerosissime e diverse, oggi, le organizzazioni pubbliche e private che negli USA sono impegnate nel combattere il disagio psico- fisico dei bambini, promuovendo occasioni di vita all aperto e le visite alle Aree Protette, aiutate in questo sforzo dagli enti di gestione e dal personale di oltre 6mila, tra Parchi Nazionali e Statali. Il programma Junior Ranger è una delle attività più di successo del National Park Service Americano: coinvolge decine di migliaia di ragazzi, chiamati all azione e alla vita all aria aperta con il motto Esplora, Impara, Proteggi. I Parchi e le Aree Protette giocano dunque un ruolo decisivo in questo impegno internazionale, proprio perché è accertato che la Natura vera è il fattore indispensabile che aiuta a crescere sani e a sviluppare doti, capacità, attitudini positive e una personalità equilibrata. Questa consapevolezza, sostenuta dai risultati delle ricerche scientifiche, ha motivato la Comunità internazionale degli oltre centomila Parchi del mondo a inserire il tema Parchi Sani, Gente Sana tra gli argomenti portanti del Congresso Mondiale dei Parchi del 2014, evento questo che dal 1962 si svolge ogni dieci anni. Per la prima volta, da quando il primo parco è stato creato sul Pianeta, Governi, istituzioni e tutti gli addetti ai lavori saranno chiamati a considerare la Natura un elemento da cui i bambini non possono più essere separati, ad impegnarsi ufficialmente, oggi e in futuro, in politiche di gestione che garantiscano ai bambini il recupero di quegli equilibri, di quei benefici e di quelle emozioni che il rapporto con la Natura garantisce. Il primo Parco Naturale italiano dei Bambini e dei Ragazzi, che la Fondazione vuole creare a Pantanello con quanti vorranno sostenerla, è per rispondere a questo appello e per onorare la memoria dei Fondatori e la loro attenzione alle Radici del Futuro. Pag.8
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