ongiuntura Rapporto I/2007

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1 Rapporto I/2007 L accordo sulla libera circolazione delle persone tra Svizzera ed UE ha portato ad un aumento del numero dei cittadini europei occupati in Svizzera. Inoltre, lo scorso giugno sono state abolite le zone di frontiera, interne ed esterne al territorio elvetico e quindi i lavoratori frontalieri potranno svolgere un lavoro in qualsiasi parte del territorio svizzero e potranno provenire da qualsiasi comune dello Stato di domicilio (dei paesi dell UE 15, più Cipro, Malta, Norvegia, Islanda e Liechtestein). Alla fine del primo trimestre del 2007, la Svizzera contava lavoratori frontalieri, un incremento pari al 12.7% in tre anni (I/04-I/07), in linea con il 13.1% relativo ai tre anni precedenti gli accordi del 2004 (I/01-i/04). Il Ticino, con unità alla fine del primo trimestre 2007, rappresenta una delle principali zone frontaliere dopo l area lemanica di Ginevra e l area di Basilea. Parimenti, si è registrata una crescita dei lavoratori frontalieri del 11.7% nel periodo I/04-I/07 e del 14.2% nel triennio dal I/01 al I/04. Più in generale, in Svizzera un lavoratore su quattro è straniero; ad essere richiesti non sono solo lavoratori con basse qualifiche, ma anche personale specializzato, tecnici, ingegneri informatici e ricercatori scientifici. Nonostante si sia registrato un incremento di stranieri, il rapporto dell Osservatorio sulla libera circolazione (Seco, dati dal 1 giugno 2002-fine 2006) indica che non si sono avuti effetti negativi sull occupazione degli svizzeri. Infine, dati questi numeri e la tipologia dei lavoratori richiesti, appare evidente che l economia svizzera sia stata sostenuta da tale risorsa vista la buona fase di espansione congiunturale in corso. ongiuntura

2 Contesto internazionale Svizzera 2 Panorama L economia mondiale sta attraversando una fase di forte crescita che dovrebbe proseguire per tutto il Il primo trimestre dell anno è stato caratterizzato da un evento che ha pochi precedenti negli ultimi anni, e cioè la realizzazione di un tasso di crescita del Pil reale nella zona Euro che, sebbene di poco, è stato superiore a quello raggiunto dagli USA. Ad ogni modo, i dati statunitensi relativi al secondo trimestre indicano una notevole accelerazione del tasso di crescita. Nella Zona Euro il rallentamento rispetto ai tassi di crescita del 2006 è stato molto contenuto e la dinamica d espansione rimane solida. In Giappone, i dati del primo trimestre sono rassicuranti riguardo la fase di congiuntura al rialzo, anche se i consumi, che rappresentano un punto critico dell economia nipponica, restano deboli. Sul fronte del mercato del lavoro si sono registrati miglioramenti nelle quatto economie, con tassi di disoccupazione storicamente bassi. Permagono rischi di inflazione nelle economie della Zona Euro e, maggiormente, negli Usa, mentre il Giappone non è ancora uscito totalmente dalla fase di deflazione. Il Dollaro resta ancora sotto pressione rispetto alle principali valute, soprrattutto nei confronti dell Euro che continua ad apprezzarsi. Le prospettive per il secondo trimestre del 2007 rimangono positive. Pil USA crescita più lenta da quattro anni. Prosegue la fase di espansione in Svizzera, Zona Euro e Giappone. Pil reale (variazione trimestrale destagionalizzata). Fonte: OCSE 3.0% 2.0% 1.0% -1.0% -2.0% -3.0% I/03 I/04 I/05 I/06 I/07 Disoccupazione In ulteriore miglioramento nelle quattro economie. 12.0% 1 8.0% 6.0% 4.0% 2.0% CH ZE US JP Tasso di disoccupazione standardizzato. Fonte: OCSE, USTAT CH ZE US JP L andamento positivo dell economia elvetica è proseguito anche nel primo trimestre del La crescita è stata favorita soprattutto dall aumento del consumo domestico e dalla notevole progressione delle esportazioni nette. Anche la produzione industriale ha registrato una robusta crescita (+7.3% tendenziale). La congiuntura favorevole continua a produrre effetti positivi sul mercato del lavoro, dove il tasso di disoccupazione è ancora lievemente diminuito. La fiducia dei consumatori continua a migliorare consolidando così la convinzione che il consumo privato possa continuare a trainare la crescita. Molto bene anche il turismo, sia per il comparto alberghiero che per la ristorazione. Gli investimenti nel comporto delle costruzioni sono invece risultati in calo. Nel I/07, il Pil reale è aumentato dello 0.8% rispetto al precedente trimestre. Rispetto al I/06, la crescita del Pil è stata del 2.4%. Un notevole contributo alla crescita registrata nel I/07 è giunto dal consumo privato, aumentato dello 0.7% rispetto al IV/06. Gli investimenti sono progrediti ad eccezione della flessione registrata nell edilizia (circa 1%). Le esportazioni sono progredite anche se ad un ritmo più contenuto (+1.6% la variazione trimestrale), mentre le importazioni, dopo la notevole crescita del IV/06, sono diminuite del 2.6%. Sul fronte della produzione, i maggiori incrementi di valore aggiunto sono giunti dai settori del commercio, turismo e finanziario. Per il 2007 si stima una crescita del 2.4% del Pil reale (media delle previsioni del Seco e del Bak, Basel Economics). La congiuntura favorevole e la continua ripresa sul mercato del lavoro si riflettono sulla disoccupazione che lo scorso maggio ha raggiunto il livello più basso dagli ultimi 56 mesi (2.7%). Il tasso di disoccupazione medio del primo trimestre è sceso al 3.1%. Inoltre, un ulteriore miglioramento ha interessato la disoccupazione giovanile (15-24 anni) scesa al 3.8%. E proseguita la crescita dell impiego, nel I/07 il numero degli addetti è cresciuto del 1.8% rispetto al I/06 e ancora una volta il settore secondario ha fatto registrare la maggiore progressione, a conferma della ripresa industriale in atto. Gli indicatori di breve periodo segnalano prospettive occupazionali ancora favorevoli.

3 Zona Euro USA Giappone La crescita economica nella Zona Euro continua ad essere vigorosa e viaggia ad un ritmo superiore rispetto a quanto previsto lo scorso anno. La Bce ha rivisto al rialzo la stima di crescita del Pil per il 2007, portandola al 2.6%. Fra i maggiori paesi dell Unione, la Spagna mantiene il tasso più elevato di crescita (1.1% su base trimestrale), seguita dalla Gran Bretagna (0.7%), da Francia e Germania (0.5%) e, in fine, dall Italia (0.2%). La congiuntura favorevole ha contribuito all ulteriore lieve diminuzione della disoccupazione. Nel medio periodo permango rischi di stabilità dei prezzi a causa del rincaro dei prezzi petroliferi. L espansione economica dovrebbe proseguire su livelli elevati anche nel corso dei prossimi mesi. Nel primo trimestre di quest anno, l economia statunitense è cresciuta al passo più lento dagli ultimi quattro anni, gravata dalla recessione immobiliare e dal peggioramento del deficit commerciale. La crescita è stata, pertanto, inferiore alle attese. La spesa dei consumatori, che rappresenta circa il 70% del Pil, ha continuato ad alimentare l espansione nonostante il lieve rallentamento. Le aziende hanno accumulato scorte che sono andate a sottrarsi alla crescita; le costruzioni residenziali sono ulteriormente diminuite, per il sesto trimestre consecutivo; la peggiore sequenza degli ultimi venticinque anni. La Fed continua ad attendersi un miglioramento dell economia nella seconda metà dell anno. La stima definitiva del dato sulla crescita del Pil nel primo trimestre 2007 è rassicurante circa la condizione della congiuntura nipponica. Con il dato del I/07, sono nove i trimestri consecutivi di crescita. Non si sono verificati grossi cambiamenti sul fronte prezzi al consumo e la decisione dalla Banca centrale di lasciare invariati i tassi direttori è coerente con le stime al ribasso dell inflazione. Dal lato dei consumi continuano ad arrivare segnali di progressivo rallentamento della dinamica. In prospettiva, però, i consumi dovrebbero iniziare a beneficiare delle favorevoli condizioni sul mercato del lavoro, con un tasso ai minimi. Le previsioni indicano per l intero 2007 una crescita economica attorno al 2.3%. Nella Zona Euro proseguono le notizie positive sulla crescita. Nel I/07 il Pil è aumentato dello 0.6% rispetto al IV/06 e del 3% tendenziale, decelerando in misura molto contenuta rispetto alla fine dell anno scorso e mantenendo una dinamica di espansione superiore al suo potenziale. La migliore performance spetta alla Germania, mentre la Francia e l Italia hanno un po deluso. Nei primi tre mesi dell anno si è registrata una forte crescita degli investimenti (+2.5%), sostenuti da condizioni di finanziamento ancora favorevoli. Le esportazioni sono aumentate dello 0.3%, mentre le importazioni dell 1.6%. I consumi, ancora nel complesso deboli, dovrebbero essere favoriti dall amento dell occupazione. Nel I/07 il Pil ha registrato un aumento dello 0.7%; si tratta del minor incremento degli ultimi quattro anni. L indicatore si è rivelato leggermente inferiore alle previsioni che vedevano un rialzo dello 0.8%. Il risultato è in parte dovuto al rallentamento dei livelli dei consumi, cresciuti del 3.8% tendenziale (+4.2% nel IV/06), e negli investimenti fissi aziendali, che includono la spesa immobiliare, aumentati del 2% annualizzato (3.1% nel IV/06). Il crescente livello delle esportazioni, aumentate del 3.3% rispetto al trimestre precedente, hanno contribuito alla crescita. Le importazioni sono aumentate dello 0.4% congiunturale. Già a partire dalla metà dell anno la crescita dovrebbe accelerare e per il 2007 si stima una crescita del Pil del 2.2%. La stima della crescita del Pil nel I/07 è stata rivista al rialzo, allo 0.8% dallo 0.6% indicato in via preliminare. Su base annua il Pil è cresciuto del 3.3% contro il 2.4% indicato nella stima preliminare. Con questo dato il numero dei trimestri consecutivi di crescita arriva a nove. La revisione al rialzo è sostanzialmente riconducibile ad una flessione meno marcata di quanto inizialmente stimato dagli investimenti che ha più che compensato la revisione al ribasso dei consumi privati, la cui crescita è stata leggermente rivista al ribasso. Le esportazioni di beni e servizi hanno contribuito in maniera determinate alla crescita economica del primo trimestre che si è concluso con un notevole aumento del surplus delle partite correnti. Prosegue la fase di miglioramento del mercato del lavoro della Zona Euro, avviatasi già a partire dallo scorso anno. Nel I/07 il tasso di disoccupazione è sceso al 7.2%, contro il 7.5% del precedente trimestre. La disoccupazione più bassa è stata registrata in Olanda (3.3%), la più elevata in Polonia (11.2%). Tra i grandi Paesi dell Unione, la Francia ha registrato il tasso più elevato (8.6%), seguita dalla Spagna (8.2%) e dalla Germania (6.7%). L occupazione è ulteriormente progredita, segnando una crescita dello 0.4% congiunturale e dell 1.4% tendenziale. Nei primi tre mesi del 2007 si sono registrati nuovi occupati. Con un tasso di disoccupazione che si mantiene su livelli storicamente bassi, il mercato del lavoro statunitense continua a godere di ottima salute. Nel primo trimestre del 2007 il tasso di disoccupazione è ancora leggermente diminuito, portandosi di poco al di sotto della soglia del 4.5%. La crescita dagli occupati non agricoli resta consistente; nel mese di marzo sono state occupate nuove unità. Le previsioni indicano che il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al % sia nel 2007 che nel L indice del costo del lavoro relativo al primo trimestre 2007 ha registrato un incremento dello 0.8% rispetto all analogo periodo dell anno scorso (+0.9% nel IV/06). Il mercato del lavoro prosegue la fase di miglioramento. In aprile, il tasso di disoccupazione è sceso al 3.8%, toccando il livello più basso dal marzo Il miglioramento ha interessato anche il rapporto tra le imprese in cerca di dipendenti e lavoratori in cerca di impiego. Del miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro dovrebbe beneficiare la spesa per i consumi privati che resta l elemento ancora negativo dell economia giapponese. Nel primo trimestre del 2007 il tasso di disoccupazione è rimasto stabile attorno al 4%; rispetto all anno precedente il numero dei disoccupati ha registrato un calo di unità. 3

4 Contesto internazionale Svizzera Prezzi Rischi d inflazione negli Usa, più contenuto il rincaro in Svizzera nella Zona Euro. Dinamica dei prezzi ancora negativa in Giappone. 6.0% 4.0% 2.0% -2.0% CH ZE US JP -4.0% Tassi d interesse Stabili in Usa e Giappone. Nuove strette monetarie nella Zona Euro e in Svizzera. 8.0% 7.0% 6.0% 5.0% 4.0% 3.0% 2.0% 1.0% Tasso di variazione dei prezzi al consumo (var. trim. annual.). Fonte: OCSE Tasso di interesse a breve termine (medie trim.) (media trim.) Fonte: OCSE CH ZE US JP Nei primi tre mesi del 2007 l inflazione è cresciuta leggermente. Fa eccezione il mese di gennaio, dove si è registrata una riduzione dell indice nazionale dei prezzi al consumo, dovuta ai saldi. In marzo l inflazione annua era al 2.4%. A favorire l inflazione sono stati soprattutto i rincari della benzina e dell olio da riscaldamento, nonché la progressione dell indice degli affitti. Il livello nazionale degli affitti risulta aumentato del 2.3% rispetto all anno precedente. Sono inoltre aumentati anche gli affitti di parcheggi. I prezzi alla produzione e all importazione sono saliti influenzati sia dal rincaro dei prezzi del greggio e delle materie prime sia dalla debolezza del Franco svizzero. Lo scorso giugno la BNS ha annunciato un nuovo aumento di un quarto di punto del suo tasso direttore. Il rialzo, l ottavo dal dicembre del 2005, ha portato la banda di oscillazione del Libor a tre mesi, al 2-3%. L ultimo rialzo dei tassi risale a marzo e nel primo trimestre del 2007 il tasso di riferimento si situava nella banda di oscillazione %. L offerta dell aggregato monetario M3 è aumetata del 3.3% tendenziale, in accelerazione rispetto al precedente trimestre. La crescita economica, che si sta rivelando superiore delle aspettative e i nuovi aumenti dei prezzi petroliferi sono tra le cause del peggioramento delle prospettive d inflazione, ragion per cui l autorità monetaria non esclude ulteriori strette monetarie nei prossimi mesi. 4 Cambi L Euro si apprezza sulle principali valute; Dollaro, Yen e Franco piuttosto deboli Tassi di cambio (medie trim). Fonte: OCSE 0.80 SFr/US$ Eur o/us$ Yen/US$ 0.60 Il tasso di cambio che più interessa l economia elvetica è quello Franco-Euro, dato che il 60% delle esportazioni svizzere confluisce nell Unione Europea. Il Franco svizzero ha continuato a perdere nei confronti della moneta unica. A metà maggio l Euro quotava Franchi, un picco massimo mai raggiunto prima. Nei confronti del Dollaro statunitense il Franco si è mantenuto stabile nella tendenza di fondo. Nella media del primo trimestre 2007, il tasso di cambio Dollaro/Franco era 1.233, Franco/Euro 1.616, mentre 100 Yen costavano mediamente Franchi.

5 Zona Euro USA Giappone Nel I/07 l inflazione si è attestata all 1.9% (2.3% nel 2006). La Banca Centrale Europea ha rivisto al rialzo la stima sulla crescita dell inflazione nella Zona Euro per il 2007, portandola al 2% dall 1.8% stimato in marzo. Nonostante l aumento dei prezzi sia rimasto al di sotto del 2% (tasso di riferimento della politica monetaria della Bce) l autorità monetaria continua ad essere preoccupata per la crescita dell inflazione. Tra i possibili rischi la Bce ha evidenziato la dinamica salariale e ulteriori rincari del petrolio. Nel primo trimestre i tassi più bassi di inflazione si sono registrati in Francia, Malta e Finlandia, mentre i più elevati in Ungheria, in Lettonia e in Bulgaria. L inflazione legata alla spesa per i consumi personali, al netto di alimentari ed energia, è aumentata al tasso annualizzato del 2.2%, restando ancora lievemente superiore alla soglia fissata dalla Banca Centrale (2%). I dati riguardanti il rincaro dei prezzi sembrano comunque essere più rassicuranti. Nel I/07 il costo unitario del lavoro, uno dei principali indicatori dell andamento dell inflazione, è aumentato dello 0.6%, sorprendendo positivamente le attese che vedevano un aumento superiore al 2%. Forti pressioni al rialzo continuano tuttavia a provenire dai prezzi delle materie prime; infatti, il petrolio è tornato sopra i 70 Dollari al barile. Nel corso del primo trimestre del 2007, non si sono registrate grosse novità sul fronte dei prezzi al consumo. Nel mese di marzo, nonostante un lieve miglioramento nella crescita tendenziale dell indice dei prezzi al consumo complessivo (-0.1% rispetto al -0.2% di febbraio), la componente core, al netto dei prezzi di alimentari e prodotti energetici, è scivolata decisamente in zona negativa (- 0.3% rispetto al I/06), su valori che non si vedevano da quasi due anni. I prezzi alla produzione sono aumentati dell 1.9% rispetto al I/06. Nel breve periodo, l aumento dei prezzi dovrebbe restare ancora piuttosto debole. Lo scorso giugno la Bce, ha deciso di aumentare di un quarto di punto il tasso sul rifinanziamento pronti conto termine, portandolo al 4%. Sono aumentati dello 0.25% anche il tasso sui depositi e il tasso marginale, pari rispettivamente al 3% e al 5%. La Bce non esclude un nuovo rialzo del costo del denaro, dato che l espansione economica della zona Euro è proseguita con ritmi soddisfacenti anche nel II/07 e dato che nel medio periodo permangono rischi per la stabilità dei prezzi, a causa delle oscillazioni dei prezzi petroliferi e degli sviluppi delle dinamiche salariali. Nel I/07 il tasso medio degli Euribor a tre mesi è stato del 3.8% mentre l offerta di moneta M3 ha segnato un aumento tendenziale del 9.9%, in accelerazione rispetto al 8.8% del IV/06. La Federal Reserve ha lasciato il tasso di riferimento fermo al 5.25%, restando in linea con la propria previsione di un economia in moderata espansione, di un inflazione da tenere ancora sotto controllo e di una soluzione dei problemi legati al mercato immobiliare. Tale esito conferma le previsioni della Banca Centrale che ha reso noto come la crescita dovrebbe riprendere vigore per il resto di quest anno e del prossimo. L offerta dell aggregato monetario M3 ha segnato un aumento tendenziale del 5.1%, in lieve aumento rispetto al dato del precedente trimestre. Nella riunione di giugno, la Banca Centrale giapponese ha lasciato immutati i tassi di riferimento, in linea con le attese dei mercati. La decisione delle autorità monetarie è coerente con la revisione al ribasso delle stime dell inflazione. L ultimo ritocco verso l alto dei tassi direttori, conseguente alla forte crescita economica, risale allo scorso febbraio. Nel primo trimestre, il tasso overnight era 0,50%, mentre l offerta dell aggregato monetario M1 è aumentata dello 0.2%, rispetto all analogo periodo del In luglio, il cambio Euro-Dollaro ha raggiunto un massimo, sfiorando la soglia critica di 1.38, livelli mai visti dalla creazione della moneta unica nel Le autorità monetarie dell Unione Europea non ritengono che la forza dell Euro possa mettere a repentaglio la crescita. Diversi analisti ritengono che la divisa unica possa raggiungere addirittura il valore di Le quotazioni dell Euro continuano a correre anche nei confronti dello Yen e del Franco svizzero. Le quotazioni medie del I/07 erano: Euro contro Dollaro, 0.763, Euro/Yen e Euro contro Franco svizzero centesimi. La valuta statunitense resta ancora molto debole nei confronti delle principali divise. Nel mese di luglio, inoltre, il Dollaro è stato ulteriormente sotto pressione in seguito al peggioramento del settore immobiliare e, in particolare, dei mutui subprime. Secondo il presidente della Fed, le perdite per l economia statunitense, derivante dalla crisi del settore immobiliare, potrebbero attestarsi tra i 50 e i 100 milioni di Dollari. L annuncio ha avuto, chiaramente, un impatto sul cambio della divisa. Nel I/07 la quotazione media Dollaro-Euro è stata , con una perdita dell 1.4% rispetto al trimestre precedente. 100 Yen costavano centesimi, mentre il cambio Dollaro/Franco era Lo Yen si è indebolito nei confronti delle principali valute a causa dell incertezza sull andamento del percorso di normalizzazione del livello dei tassi di interessi intrapreso dall autorità monetaria, che appare essere più lento di quanto ipotizzato. Nel I/07 la quotazione media Yen/Dollaro era , corrisondente ad una perdita di circa 1.4% rispetto al trimestre precedente. Lo Yen ha perso terreno anche nei confronti del Franco svizzero (-1.5% rispetto al trimestre precedente) e nei confronti della moneta unica, cedendo circa il 3%. In media, un Euro costava , mentre 100 Yen costavano in media Franchi. 5

6 Contesto interregionale Ticino 6 Panorama Il 2007 si è aperto all insegna del proseguimento della crescita congiunturale verificatasi nel I risultati del primo trimestre di quest anno sono stati positivi per le quattro economie analizzate. Anche nel primo trimestre, le performances delle due economie elvetiche, soprattutto quella di Zurigo, sono state superiori a quelle delle province lombarde. La provincia di Milano, probabilmente penalizzata da un Euro molto forte, ha esibito una dinamica esportativa inferiore alla media regionale e al suo potenziale. Il commercio estero è rimasto sostenuto sia in Ticino che nel Canton Zurigo. Le imprese hanno migliorato la produzione industriale, e le aspettative di produzione per il prossimo trimestre sono improntate all ottimismo. Sulla scia della congiuntura favorevole, i mercati del lavoro hanno beneficiato tutti della migliorata situazione economica. Ciò è particolarmente vero per Zurigo, dove il tasso di disoccupazione ha raggiunto livelli storicamente bassi. Le previsioni indicano che la fase di crescita economica dovrebbe proseguire su livelli ancora elevati anche nei prossimi mesi. Pil Prosegue la fase di congiuntura a rialzo, soprattutto nel Canton Zurigo e nel Ticino. Pil reale (variatione annuale%). Fonte: BAK Basel Economics, Istituto Tagliacarne * Stime provvisorie Produzione Continua la fase di crescita della produzione, gli indicatori sintetici delle quattro economie stazionano nella zona positiva. Aumento TI ZH CO/VA MI * Stazionario Diminuzione Andamento affari (TI-ZH) e produzione industriale (CO/VA, MI) Fonte: KOF, Unioncamere Lombardia TI CO/VA MI ZH Nel primo trimestre del 2007 l economia ticinese ha proseguito in modo deciso la tendenza congiunturale al rialzo. Il buon inizio d anno è stato contraddistinto da una domanda privata di beni e servizi assai vivace. Anche il commercio estero ha contribuito in maniera significativa alla buona performance congiunturale, con un netto balzo in avanti delle esportazioni nette. L industria ticinese ha evidenziato una forte crescita e gli indicatori congiunturali presentano tutti valori positivi. L aumento dell occupazione e, più in generale, le condizioni favorevoli sul mercato del lavoro, hanno contribuito a migliorare ulteriormente il clima di fiducia dei consumatori. I dati del I/07 confermano l ottimo andamento del settore alberghiero e del turismo ticinese. Continua la fase di espansione del Pil reale cantonale anche nel primo trimestre del La crescita economica è dovuta soprattutto all accelerazione della spesa per consumi privati e alla progressione delle esportazioni nette. Sul fronte della produzione si è registrato un sensibile aumento dei livelli produttivi e le aspettative a breve sono positive. Il quadro congiunturale del settore delle costruzioni è sostanzialmente invariato e conferma le difficoltà del comparto dell edilizia principale. Il miglioramento delle prospettive occupazionali dovrebbe continuare a favorire la domanda interna anche nei mesi a venire. Per il 2007, l Istituto Bak Basel Economics ha rivisto al rialzo la stima del Pil, dal precedente 2% al 2.4%. Il I/07 è stato un trimestre molto positivo per l industria manifatturiera ticinese, sulla scia del trend di crescita intrapreso nel corso dello scorso anno. L indicatore sintetico degli affari staziona nella zona positiva, sia per le imprese che operano prevalentemente sui mercati esteri (che hanno raggiunto le migliori performance), sia per le imprese che operano sul mercato interno. La produzione e gli ordinativi sono aumentati, sia in termini tendenziali che congiunturali. L utilizzo delle capacità tecniche hanno raggiunto nuovi livelli da record: 87.5% e 83%, rispettivamente per aziende che hanno e non hanno sbocchi all estero. Le prospettive per i mesi a venire restano positive e addirittura gli industriali ticinesi si attendono un ulteriore lieve miglioramento.

7 Como e Varese Milano Zurigo Nel I/07 gli indicatori congiunturali delle due province presentano segni positivi e di crescita. Precisamente, sono risultati in espansione produzione industriale, ordinativi (principalmente quelli provenienti dai mercati esteri) e fatturato. Le previsioni formulate dagli operatori sono complessivamente positive. La performance produttiva ha consolidato i miglioramenti avviati già alla fine del Il mercato del lavoro ha fatto registrare una riduzione del tasso di disoccupazione cui si è affiancata una crescita degli occupati, specialmente nel settore industriale. La domanda domestica stenta a decollare, dato che gli operatori lamentano una situazione non ancora soddisfacente. Nel I/07 è proseguita la fase di espansione economica della provincia di Milano. La crescita della produzione industriale in ambito nazionale (+2.5% tendenziale) si è riflessa anche a livello provinciale e regionale. La progressione della produzione industriale si è accompagnata ad una crescita del fatturato, dovuto, soprattutto, alla componente estera. La domanda interna sembra non aver raggiunto livelli soddisfacenti, dato che le previsioni formulate dagli operatori, in merito ad un aumento delle vendite, nel corso del secondo trimestre del 2007, sono improntate, nel complesso, al pessimismo. La performance esportativa milanese è stata inferiore rispetto al dato medio regionale. Il quadro congiunturale del Canton Zurigo mostra che la fase di crescita economica sta proseguendo in maniera sostenuta anche nel L istituto Bak Basel Economics stima per il 2007 una crescita del Pil cantonale di poco superiore al dato nazionale. La congiuntura ha continuato a favorire i miglioramenti sul mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione é sceso, in aprile, sotto il 3%, contribuendo, in tal modo, a migliorare ulteriormente la fiducia dei consumatori. Nel I/07, gli alti livelli dei consumi e la domanda estera hanno contribuito in modo significativo alla progressione del Pil. E proseguito il trend di crescita della produzione industriale e le aspettative degli imprenditori, a breve, sono ottimistiche. I dati congiunturali del primo trimestre del 2007 sono positivi e improntati alla crescita. La produzione industriale continua la sua fase di progressione intrapresa già nell ultimo trimestre del Le attese per la produzione del secondo trimestre 2007 hanno registrato un sensibile miglioramento. I dati sul commercio estero confermano una buona tenuta dell export. Nonostante la congiuntura del settore commerciale sia proseguita anche nel I/07 su livelli positivi, non si può ancora parlare di una ripresa della domanda interna e gli operatori si attendono un calo delle vendite e del volume d affari. Nel primo trimestre dell anno è continuata la fase di espansione dell economia milanese. La produzione industriale ha registrato aumenti tendenziali e congiunturali, ma con un ritmo di crescita inferiore al precedente trimestre. La situazione complessiva delle esportazioni evidenzia una performance sottotono rispetto ai tassi regionali e la bilancia commerciale dell area milanese ha registrato un incremento del deficit commerciale. Sul fronte consumi, il segnale di breve periodo è negativo, con una flessione del fatturato, rispetto al trimestre precedente.in particolare, ciò è vero per le piccole imprese. Gli operatori si aspettano ulteriori peggioramenti. Nei primi tre mesi del 2007, l economia zurighese ha portato avanti in modo deciso la sua fase congiunturale al rialzo. La buona performance del primo trimestre è stata contrassegnata da una domanda domestica assai dinamica. L interscambio cantonale è risultato ancora particolarmente vivace, in modo particolare le esportazioni che, favorite anche dalla debolezza del Franco, sono progredite di oltre il 16% tendenziale. La produzione industriale ha proseguito il trend positivo che ha caratterizzato l intero 2006 e lo sfruttamento delle capacità produttive resta su livelli assai elevati. Per contro, il settore dell edilizia mostra segnali di rallentamento. Il Bak Basel Economics stima per il 2007 una progressione del Pil reale cantonale del 2.7%. Nel I/07, la produzione industriale per Como e Varese è aumentata dell 1.8%, rispettivamente del 3.7% tendenziale, confermando l evoluzione positiva che ha caratterizzato tutto il La performance produttiva della provincia di Como, ancorché positiva, è piuttosto deludente se confrontata con le altre province (3.7% la media lombarda). Il tasso di utilizzo degli impianti è leggermente aumentato attestandosi intorno al 72%. Gli ordinativi sono aumentati nella provincia di Como (soprattutto per le aziende con sbocchi all estero), mentre hanno subìto una lieve flessione nella provincia di Varese. Il fatturato è migliorato e le aspettative per i mesi a venire sono positive. I dati della congiuntura manifatturiera del I/07 mostrano per Milano un aumento della produzione industriale sia tendenziale (+3.6%, corretto per i giorni lavorativi), sia rispetto al precedente trimestre (+0.6%). Dal punto di vista della dimensione, la crescita ha interessato tutte le tipologie di impresa, anche se l incremento maggiore si è avuto nelle medie imprese. A livello settoriale hanno fatto meglio i comparti siderurgico, chimico e meccanica. Il fatturato è progredito dell 1.7% tendenziale. Gli ordinativi hanno evidenziato una robusta crescita (+8% rispetto al I/06), trascinati prevalentemente dalla componente estera. Le aspettative sulla produzione industriale restano nel complesso positive. I dati dell indagine congiunturale dell industria del Canton Zurigo indicano una crescita vigorosa anche nel primo trimestre di quest anno. La produzione, il fatturato e l entrata di ordinativi sono risultati tutti in crescita e l indicatore sintetico dell andamento degli affari dell industria manifatturiera staziona nella zona positiva. Il grado di utilizzo della capacità tecnica, sebbene leggermente diminuito rispetto al trimestre precedente, resta su livelli notevolmente elevati (88.6%). Le aspettative per i mesi a venire sono positive; gli imprenditori si attendono livelli di produzione elevati. 7

8 Contesto interregionale Ticino Consumi In deciso aumeto nel Canton Zurigo e in Ticino. Su livelli generalmente positivi nelle province lombarde Andamento vendite Commercio al dettaglio (var. % ann.) Fonte: KOF, CCIAA di MI TI MI ZH -6.0 I/03 I/04 I/05 I/06 I/07 I primi tre mesi dell anno hanno portato risultati incoraggianti per il commercio ticinese. L afflusso dei clienti è difatti aumentato, così come la cifra d affari (+2.4% la crescita tendenziale). La situazione degli affari è stata giudicata buona, o comunque soddisfacente, dalla quasi totalità degli operatori del comparto non-food. Meno soddisfacente resta la situazione per gli esercizi che operano nel comparto non-food, la cui cifra d affari non è aumentata (+0.13% rispetto al I/06) a causa dei due risultati negativi di gennaio (-1.7%) e marzo (-0.6%). Le prospettive, a breve, sono positive; in misura minore quelle espresse dagli operatori del comparato non-food. Esportazioni Prosegue il trend al rialzo delle esportazioni cantonali. Bene l interscambio delle due province lombarde, più deludente la performance milanese. Esportazioni in valore (variazione annuale). Fonte: USTAT, ISTAT % % 1 5.0% -5.0% -1 TI CO/VA MI ZH -15.0% I/03 I/04 I/05 I/06 I/07 Anche nel 2007 le esportazioni di beni e servizi continuano a rappresentare il motore della crescita economica del Ticino e della Svizzera più in generale. Nel primo trimestre del 2007, l interscambio cantonale è stato particolarmente vivace. Le esportazioni, aumentate del 20.2% rispetto allo stesso trimestre del 2006, sono risultate in accelerazione rispetto alla già buona progressione del IV/06 (+15.5%). Le importazioni hanno segnato una crescita tendenziale del 15.4%, in linea con il dato del precedente trimestre. L unione Europea si conferma il principale partner commerciale del Ticino. 8 Disoccupazione In lieve aumento in Ticino e ulteriore diminuzione nel Canton Zurigo. 6.0% 5.0% 4.0% 3.0% 2.0% Tasso di disoccupazione (destagionalizzato, medie trimestrali) Fonte: USTAT, ISTAT. Elaborazione IRE 1.0% TI CO/VA MI ZH Nel mese di gennaio, la disoccupazione è aumentata, portandosi al 5.5%, per poi scendere nuovamente in marzo (4.7%). Nel I/07, il tasso di disoccupazione è salito dal 4.5% del precedente trimestre al 5%. D altra parte, i miglioramenti sul fronte occupazionale sono proseguiti anche nel trimestre in analisi. Il numero degli addetti è aumentato del 5,1% tendenziale, dato ben superiore al 3.2% svizzero. L occupazione è cresciuta soprattutto nel settore secondario. La disoccupazione colpisce più le donne (5.8%) che gli uomini (4.7%), e la fascia di età più colpita è quella anni (8.9%). I disoccupati di lunga durata (oltre 12 mesi) rappresentano circa il 21% del totale dei disoccupati.

9 Como e Varese Milano Zurigo La congiuntura del settore commerciale è proseguita anche nel primo trimestre del 2007 su livelli generalmente positivi. Nella provincia di Como, il volume d affari è aumentato dell 1.5%, rispetto al I/06. Il dato di Como è stato però tra i più positivi tra le province lombarde (Varese +0.95% tendenziale) e superiore al dato medio regionale (+0.59%). Secondo l attività economica, il comparto non food ha registrato il risultato migliore. Sono stati soprattutto gli esercizi di media dimensione ad aver registrato le migliori performance. Le prospettive formulate per il trimestre successivo sono prevalentemente negative: gli operatori si attendono, infatti, un calo delle vendite e del volume d affari. I dati del primo trimestre confermano solo parzialmente le attese negative formulate in precedenza dagli imprenditori. La crescita delle vendite, rispetto all analogo trimestre del 2006, è stata dell 1.9%. Ciononostante, è il dato congiunturale preoccupa, visto che, rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, si è registrata una flessione del fatturato (- 3.6%). Per quanto riguarda le tipologie di impresa, si è riscontrata una netta differenza tra il settore food, che ha evidenziato una netta flessione delle vendite, e il settore non food che, al contrario, ha visto aumentare il volume d affari. Per la piccola distribuzione, la situazione appare più difficoltosa. Le previsioni a breve sono improntate alla stabilità. Nel primo trimestre del 2007, il consumo privato è aumentato in maniera sostenuta, confermando il trend positivo intrapreso lo scorso anno. La cifra d affari è ulteriormente progredita, aumentando del 3.1%, rispetto all analogo periodo dell anno scorso e in accelerazione, rispetto al 2.3% del IV/06. La progressione delle vendite ha interessato quasi tutti i gruppi principali di merci e il fatturato è aumentato in quasi tutti i rami economici, in modo particolare nelle farmacie, drogherie e profumerie. In base alla dimensione, le medie imprese (15-45 addetti) hanno registrato l andamento più favorevole, seguite dalla categoria delle grandi imprese (oltre 45 addetti). L interscambio delle due province lombarde è rimasto piuttosto vivace anche nel primo trimestre del Le esportazioni delle due province sono cresciute del 14.8% rispetto all analogo periodo dell anno precedente, mentre le importazioni del 7.1%, sempre tendenziale. La composizione delle esportazioni vede la prevalenza del settore metalmeccanico, seguito da chimica-gomma e dai settori attinenti alla moda. Il settore tessile-abbigliamento ha subìto un rallentamento importante nel corso del 2006, penalizzando soprattutto la provincia di Como, dato che circa un terzo delle esportazioni comasche derivano proprio da quel comparto. Per l interscambio milanese, il I/07 si è concluso con un aumento delle importazioni ed una crescita insufficiente delle esportazioni. Conseguentemente, la bilancia commerciale della provincia ha registrato un disavanzo di 12 miliardi di Euro (oltre un miliardo in più rispetto al I/06). La crescita tendenziale delle importazioni è stata dell 8.5%, mentre le esportazioni sono aumentate del 7.3% (12.9% la media della Lombardia). A fronte di una sensibile flessione dell export di prodotti chimici e farmaceutici, si è registrata un espansione delle esportazioni di macchine e apparecchi meccanici. Il sistema moda, nel suo complesso, ha evidenziato una buona performance. In ambito geografico, l Asia è il mercato di sbocco più dinamico per le esportazioni milanesi. Nel primo trimestre del 2007, le esportazioni di Zurigo hanno ulteriormente accelerato il ritmo di crescita, contribuendo ancora in modo determinamte alla crescita economica cantonale. Le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 16.2% rispetto all analogo periodo del 2006, in accelerazione rispetto al già notevole incremento (+13.8%) del IV/06. Sono state soprattutto le esportazioni di merci a dare l impulso decisivo alla crescita dell export. Nonostante la forte crescita della domanda domestica, le importazioni, progredite del 6.2% tendenziale, sono risultate in calo rispetto al precedente trimestre (+7.9%). Secondo i dati dell Osservatorio provinciale della provincia di Como, le persone che si sono rivolte agli sportelli per la ricerca di un impiego erano, nel primo trimestre 2007, circa unità, l 11% in più rispetto al primo trimestre Il numero dei contratti di avviamento disposti nel trimestre sono aumentati del 29% tendenziale e l aumento ha interessato in modo maggiore il lavoro femminile (+40%) rispetto a quello maschile (+23%). Le cessazioni dei rapporti di lavoro sono aumentate dell 1% tendenziale, mentre le soluzioni di contratti di lavoro sono aumentate del 7.4% per le donne, rispettivamente del 7.4% per gli uomini. I principali indicatori del mercato del lavoro della provincia di Milano mostrano una sostanziale stabilità, sia per quanto riguarda i principali dati di flusso, sia per quanto concerne i principali ammortizzatori sociali. L osservatorio del mercato del lavoro ha rilevato un aumento del numero di cittadini extra-comunitari in cerca di lavoro ed un aumento dei contratti atipici, come il part-time e il lavoro interinale. Il numero dei lavoratori avviati è rimasto stabile, mentre è diminuito il numero delle cessazioni di lavoro. Nei primi tre mesi dell anno, il saldo tra imprese cessate e nuove iscrizioni era positivo, sebbene per sole 16 unità. I miglioramenti sul mercato del lavoro continuano a riflettersi sull andamento della disoccupazione, in ulteriore lieve calo anche nel I/07. Nel Canton Zurigo, il tasso di disoccupazione (3% la media del trimestre), è sceso in aprile al 2.9%. Era dal novembre del 2001 che il tasso di disoccupazione non scendeva sotto il 3%. Anche l occupazione è aumentata. Nel I/07, sono stati creati nuovi posti di lavoro, pari ad un incremento dell occupazione dell 1.4%. I nuovi occupati hanno trovato impiego soprattutto nel settore secondario. Inoltre, l evoluzione positiva dovrebbe protrarsi anche nel secondo trimestre. 9

10 Descrizione dati. Dati relativi al contesto internazionale e nazionale. La fonte principale è l OCSE. I dati sono inoltre integrati con le informazioni fornite dai differenti istituti di statistica nazionale. Le serie presentate nelle tabelle così come i commenti si riferiscono, salvo indicazioni differenti a dati destagionalizzati (ad esclusione del tasso di cambio e del tasso d interesse). Le variazioni (serie PIL, prezzi), dove non indicato esplicitamente, sono rispetto al trimestre precedente. Per il tasso di disoccupazione, d interesse e di cambio, si sono usati i valori medi nel trimestre. Di ciascuna serie in tabella si fornisce una breve descrizione: PIL: tasso di variazione trimestrale del PIL calcolato rispetto al trimestre precedente. Dati reali e destagionalizzati. Disoccupazione: tasso di disoccupazione standardizzato valore medio trimestrale. Prezzi: tasso di variazione dei prezzi calcolato rispetto al trimestre precedente. Dati annualizzati e destagionalizzati. Tassi d interesse: tasso d interesse a corto termine (media trimestrale). Per la Svizzera è il tasso sugli Euro-depositi a 3 mesi, per gli Stati Uniti e il Giappone è il tasso sui certificati di deposito e per i paesi della zona Euro è l EURIBOR a 3 mesi. Dati relativi al contesto regionale. Le serie presentano un livello di difformità maggiore, anche se è possibile il confronto interregionale. Per il contesto italiano, si presenta la serie disponibile con gli incrementi annui (ISTAT). L indicatore sulla produzione industriale (fonte KOF per il versante svizzero e fonte UNIONCAMERE per il versante italiano) pur fornendo un dato qualitativo, presenta una buona confrontabilità. L andamento dei consumi é stato realizzato a partire da dati sull immatricolazione di nuove autovetture. Il dato sul tasso di disoccupazione presenta una certa disomogeneità poiché in Svizzera e in Italia si utilizzano differenti metodologie. Tuttavia un confronto sulle tendenze è più che accettabile. Si è previsto, a partire dai prossimi numeri, di procedere a standardizzazione. Si fornisce di ciascuna serie in tabella una breve descrizione: PIL: tasso di variazione annuale. Dati reali. Produzione: dato trimestrale, variazioni rispetto al periodo precedente (indicatore qualitativo). Consumi: variazioni percentuali delle vendite del commercio al dettaglio, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Medie trimestrali per Ticino e Zurigo, dato trimestrale per Milano. Esportazioni: tasso di variazione trimestrale calcolato rispetto al trimestre dell anno precedente. Disoccupazione: tasso di disoccupazione, valore medio trimestrale destagionalizzato. Impiego: nuova statistica federale dell impiego (STATIM) a partire dal II/2000. Sigle: CH ZE US JP TI ZH CO VA MI SFr US$ Y M1 M2 M3 Svizzera Zona Euro Stati Uniti Giappone Cantone Ticino Cantone Zurigo Provincia di Como Provincia di Varese Provincia di Milano Franco svizzero Dollaro USA Yen giapponese Euro massa monetaria composta da banconote e moneta detenute in valuta nazionale dal pubblico, da depositi a vista detenuti in valuta nazionale nelle banche e in Posta dai residenti M1 + depositi di risparmio (esclusi i fondi di previdenza del II e III pilastro) M2 + depositi a termine Ultime previsioni disponibili: PIL regionale al Responsabile: Siegfried Alberton Redazione rapporto: Debora Colarusso Forniture statistiche, dati relativi alla Svizzera, Cantone Ticino, Cantone Zurigo: USTAT, BAK, KOF. Forniture statistiche, dati relativi alla provincia di Milano, Como e Varese: UNIONCAMERE, ISTAT, ACI, Servizio studi della CCIAA di Milano(dati Istat per il commercio estero). Per ulteriori informazioni: Debora Colarusso debora.colarusso@lu.unisi.ch tel: +41 (0) fax: +41 (0) Abbonamento: Fr , annui. 11

11 Università della Svizzera italiana Facoltà di scienze economiche Istituto di ricerche economiche IRE CODE, Centro per l osservazione delle dinamiche economiche via Maderno 24, 6900 Lugano tel. 41(0) / Fax 41(0) mail: info.ire@lu.unisi.ch web:

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