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2 Fino ad un repertorio produttivo di circa 100 vocaboli il bambino fa ricorso ad enunciati costituiti da una singola parola definiti monorematici o olofrasi : le prime parole hanno un significato più ampio della loro limitata forma fonetica poiché il bambino le usa facendo riferimento al contesto extralinguistico che lo circonda. Il significato implicito della parola singola corrisponde ad una frase completa. Quando i bambini raggiungono una massa critica di 100 parole iniziano a produrre le prime combinazioni tuttavia prima di questo raggiungimento il bambino dà prova di saper combinare diversi significati attraverso le FORME DI TRANSIZIONE. Vari autori hanno individuato delle forme di transizione che sembrano mediare il percorso di sviluppo della capacità di combinare le parole tra di loro.

3 La produzione, in stretta successione temporale di più parole legate tra loro da relazioni di significato. Il significato della combinazione è diverso dalla singole parole che la compongono L atto illocutivo è UNICO

4 Il passaggio implica molte fenomeni transizionali che hanno a che fare con: La capacità di produrre più elementi in sequenze temporalmente ravvicinate (Concatenamento temporale) La capacità di stabilire una relazione di significato tra più elementi (relazionalità) La capacità di imporre un legame strutturale unificante

5 Le prime forme di transizione sono quelle definite combinazioni crossmodali : i bambini iniziano a combinare sistematicamente i gesti, soprattutto quello di indicazione, con le parole (come gesti e vocalizzazioni nel preverbale). Emergono verso i 16 mesi Diverse tipologie: Equivalenti ( dire ciao e farne il gesto) Complementari (indicare + parola fiore) Supplementari (indicare il gatto e dire ninna) LE COMBINAZIONI DI PIÙ ELEMENTI CHE INCLUDONO UN GESTO PERMETTONO AL BAMBINO DI SUPERARE I LIMITI ARTICOLATORI LEGATI AL PARLATO E DI RAFFORZARE, CHIARIRE O AMPLIARE I MESSAGGI

6 Forme di transizione costituite da soli elementi vocali e consistono in parole singole in successione e in combinazioni di parole ed elementi prelessicali (Bloom, 1970). I componenti dell enunicato vengono realizzati in profili intonazionali distinti e non relati intonazionalmente denominazione in successione di diversi elementi dell ambiente - Cane/gatto Vocativo+parola contenuto - Mamma/prendi Risposta+aggiunta informazione - No/bimbo

7 Ripetizioni orizzontali Mamma mamma Finte combinazioni /X/+ parola contenuto Costruzioni verticali B: bimbo. M: che cosa dai al bimbo? B: pappa. Formula - Cosè? Chiè? Cèpiù?

8 Le forme di transizione nello sviluppo della lingua italiana (D Odorico e Carubbi,1997; D odorico e Carubbi 2001; Carubbi et al. 2000) E richiesta una soglia minima di ampiezza del vocabolario (circa parole) Compaiono già a 12 mesi, quando l ampiezza del vocabolario è sotto le 50 parole I bambini che producono un maggior numero di forme di transizione nelle prime fasi dello sviluppo (50 e 100 parole) producono anche un maggior numero di combinazioni nella fase successiva (200 parole) (D Odorico e Carubbi, 2003)

9 La produzione, in stretta successione temporale di più parole legate tra loro da relazioni di significato. Il significato della combinazione è diverso dalla singole parole che la compongono L atto illocutivo è UNICO

10 Verso la fine del 2 anno di vita compaiono le prime combinazioni di parole costituite: Elemento morfologico + parola (il bimbo) Due parole contenuto: generalmente prive di verbo e di elementi morfologici liberi (pappa più, etto scimmione) che esprimono una varietà di relazioni semantiche.

11 RELAZIONI SEMANTICHE PRIMI ENUNCIATI Attenzione su x (guadda bau) Proprietà di x (grande bau) Possesso (mia brumbrum) Pluralità (due pappe) Ricorrenza (atto bicioccio) Scomparsa (papà via) Negazione (bagno no) Attore-azione (mamma fa) Locazione (bimbo casa) Richiesta (dà chetto) Primi veri enunciati complessi Brown introduce nello studio della morfosintassi la misura LME. Questa misura coglie facilmente il livello di complessità degli enunciati dei bambini

12 Nello sviluppo successivo degli enunciati appare il predicato verbale FORMAZIONE DEL NUCLEO 1.Nucleari incomplete: predicato + elemento nominale (soggetto/complemento) prive di morfologia libera (Pette io cacche Metto io chiavi; Francesco 24 m) 2. Nucleari incomplete in successione: semanticamente collegate ma prive di connettivi espliciti (Vola. Lo prendo. Paf; Raffaello 24 m)

13 AMPLIAMENTO DEL NUCLEO (costituite da aggettivi, avverbi e morfologia libera che forniscono info aggiuntive) 1. Nucleari complete: (Ecco si mette qua la minestrina sul fuoco; Diana 25 mesi) 2. Ampliate: (Ho parlato io ora ora ; Camilla 25 mesi) 3.Subordinate argomentali implicite: strutture con verbo all infinito che hanno la funzione di complemento del verbo della principale (Voi andare su bici tu?; Camilla 24 mesi) compaiono dove il verbo principale esprime volizione, cognizione e/o comunicazione

14 Più avanti verso i 30 mesi compaiono: 1. Subordinate argomentali esplicite: (Hai visto mi sono tuffata; Camilla 29 mesi) 2. Relative (soggetto): (Ecco nonna che arriva; Camilla 24 mesi) 3.Binucleari: ( prendo il ciuccio perché è sporco; Camilla 24 mesi) 4.Binucleari con connettivo: ( prendo il coniglietto e gli do le totò; Sara 28 mesi)

15 Gli enunciati diventano sempre più complessi perché si arricchiscono di elementi morfologici Gli articoli (morfologia libera): 1. il primo articolo a comparire e il più usato fino ai 3 anni è l articolo sing femm la ; l articolo il dà più problemi e viene acquisito più tardi 2. Fino ai 3 anni gli articolo i, le e lo/gli sono molto rari. Molti errori fino ai 4/5 anni. 3. Gli articoli indeterminativi ( un, uno e una ) appaiono dopo quelli determinativi e vengono inizialmente usati con funzione di numerali

16 Pronomi personali: 1. Uso precoce di mio/mia, fin dai 28 mesi 2. Forme soggetto io e noi compaiono prima delle altre persone, sia al singolare che al plurale. Preposizioni: 1. Con (compagnia) e a (luogo) sono le prime a comparire 2. Le preposizioni bisillabiche (sopra, sotto, dentro, dopo) compaiono tardi, fine del terzo anno, con iniziale forma avverbiale.

17 I bambini a 3 anni sono già in grado di interpretare il significato di un verbo quando non si trova in un contesto frasale; quando il verbo si trova nel contesto fisico, anziché frasale, non hanno difficoltà ad interpretarlo. Ex. In contesto giocoso con bambolotto Fammi vedere quello che mang-i Fammi vedere quello che mangi-a

18 Quando per la comprensione della frase, senza un contesto fisico, è necessario ricorre all accordo tra diversi elementi, ad esempio soggetto e verbo, i bambini più piccoli si trovano in difficoltà I sassi colpiscono l orso Fino a 4/5 anni i bambini attribuiscono il lancio dei sassi all orso perché è si affidano a elementi semantici piuttosto che sintattici.

19 Per i bambini più grandi diventa AGENTE il primo nome che compare nella frase. Solo verso i 7 anno prestano maggiore attenzione alle informazioni di tipo morfosintattico. Probabilmente queste difficoltà sono legate al carico cognitivo richiesto: per arrivare alla soluzione bisogna tenere nella memoria di lavoro tutti gli elementi frasali (nomi e verbi), operare confronti tra essi ed elaborare una soluzione.

20 FRASI PASSIVE: molti bambini assegnano a tutte le sequenze nome-verbo-nome l interpretazione attore-azione-oggetto il bambino bacia la mamma e il bambino è baciato dalla mamma diventano equivalenti! In alcuni casi l interpretazione delle passive è più semplice perché rispecchiano l esperienza reale del bambino: Forme passive irreversibili la macchina è lavata dal papà Forme passive reversibili probabili la bambina è vestita dalla mamma (acquisite entro i 6 anni) Forme passive reversibili improbabili il cane è morso dal bambino (più difficili, incomprensibili fino a 7 e mezzo)

21 FRASI LOCATIVE: sono le frasi più semplici per i bambini. I locativi topologici sopra/sotto, dentro, vicino, fuori e giù sono compresi già a 5 anno. Quelli proiettivi (davanti, dietro, da, a) dopo i 6 anni. FRASI INTERROGATIVE: particolari problemi nella comprensione dei pronomi interrogativi Chi e Quale e della loro funzione (soggetto: Chi sta inseguendo le galline; oggetto:quale gallina stano inseguendo le tartarughe) Fino a 7 anni attribuiscono il ruolo di soggetto al pronome interrogativo.

22 NEGAZIONE: compresa parzialmente. Fino ai 4 anni attribuiscono valore affermativo a frasi quali La bambina non vuole mangiare. CONGIUNZIONI COORDINANTI e/o: stabilizzati già a 3 anni CONGIUNZIONI AVVERSATIVE: invece molto difficile. Fino a 6/7 anni il 70% dei bambini interpreta la frase il bambino invece di scrivere gioca come due azioni simultanee e non mutualmente escludentesi. CONNETTIVI CAUSALI: perché già compreso a 3 anni e mezzo in frasi tipo il bambino piange perché è caduto CONNETTIVI TEMPORALI: dopo e mentre tra 4-8 anni molti errori

23 Nella comprensione delle strutture frasali sono impliacate conoscenze e abilità non linguistiche quali: Tipicità degli eventi descritti (prima mangio e poi vado a dormire) Plausibilità delle azioni (sono i gatti che mangiano i topi) Succedersi degli eventi + elementi esperienzali + capacità cognitive

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