REGOLAMENTO DIDATTICO. Coorte A.A. 2013/2014. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GOVERNO E POLITICHE PUBBLICHE Classe LM 63

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI REGOLAMENTO DIDATTICO Coorte A.A. 2013/2014 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GOVERNO E POLITICHE PUBBLICHE Classe LM 63

2 PARTE PRIMA DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Denominazione, classe di appartenenza, sede e durata Art. 2 Testi normativi di riferimento Art. 3 Organo responsabile del coordinamento didattico e organizzativo Art. 4 Servizi amministrativi di riferimento PARTE SECONDA ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Art. 5 Scheda Unica Annuale del Corso di studio Art. 6 Requisiti di ammissione Art. 7 Organizzazione didattica Art. 8 Piani di studio Art. 9 Programmi di doppia laurea Art. 10 Obblighi di frequenza e propedeuticità Art. 11 Attività a libera scelta dello studente Art. 12 Stage e tirocinio Art. 13 Esami e valutazioni finali di profitto Art. 14 Prova finale e conseguimento del titolo PARTE TERZA DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA CARRIERA DEGLI STUDENTI Art. 15 Criteri per il riconoscimento di conoscenze e abilità extra universitarie debitamente certificate Art. 16 Criteri per il riconoscimento dei crediti acquisiti Art. 17 Criteri per il riconoscimento delle attività formative acquisite durante periodi di studio presso Università straniere Art. 18 Ammissione ad anni successivi Art. 19 Certificazioni Allegato n. 1 Scheda Unica annuale Allegato n. 2 Piani di studio

3 PARTE PRIMA DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Denominazione, classe di appartenenza, sede e durata 1. Il Corso di laurea magistrale in Governo e Politiche Pubbliche, attivato dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell Università degli Studi di Pavia, appartiene alla classe LM 63 delle lauree magistrali in Scienze delle pubbliche amministrazioni, di cui al DM 16 marzo La durata del Corso di laurea magistrale è di due anni. Art. 2 Testi normativi di riferimento 1. Nel rispetto della libertà di insegnamento e dei diritti/doveri dei docenti e degli studenti, l organizzazione didattica e lo svolgimento delle attività formative, previste per il Corso di laurea magistrale, sono disciplinati dal presente testo, dallo Statuto dell Università degli Studi di Pavia, dal Regolamento generale di Ateneo, dal Regolamento didattico di Ateneo, dal Regolamento studenti, dal Regolamento per l iscrizione in regime di tempo parziale e dal Regolamento del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (consultabili al link e regolamenti.html e 3.unipv.it/webdsps/it/moduli/altro/Regolamento%20DSPS.pdf). 2. Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente Regolamento trovano applicazione le vigenti disposizioni di legge. Art. 3 Organo responsabile del coordinamento didattico e organizzativo 1. Il Corso di laurea magistrale in Governo e Politiche Pubbliche afferisce al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. 2. Il Consiglio di Dipartimento designa, tra il proprio personale di ruolo, un docente responsabile, cui è affidato il coordinamento didattico e organizzativo del corso. 3. Il docente responsabile è coadiuvato nella sua attività da un Gruppo di gestione per l assicurazione della qualità (AQ), anch esso designato dal Consiglio di Dipartimento. Art. 4 Servizi amministrativi di riferimento 1. E istituita una Segreteria didattica di Dipartimento al fine di fornire il supporto amministrativo per le attività didattiche del corso di laurea e a cui lo studente può rivolgersi per le problematiche inerenti le attività stesse. 2. Per le questioni e le pratiche relative alla carriera dello studente (immatricolazione, trasferimenti, tasse, mobilità studentesca ecc.) la competenza è attribuita alla Segreteria studenti di Ateneo. 3. E istituito, altresì, un Centro di Orientamento (C.OR.) per supportare gli studenti nella scelta degli studi universitari, durante la loro carriera e per facilitare l ingresso del laureato nel mondo del lavoro. I servizi offerto dal C.OR. sono consultabili alla pagina

4 PARTE SECONDA ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Art. 5 Scheda Unica Annuale del Corso di studio 1. Entro le scadenze, indicate dal Ministero, è predisposta una Scheda Unica Annuale (SUA) del Corso di laurea magistrale, in cui sono riportate tutte le informazioni relative al percorso formativo previsto per la coorte di riferimento, così come riportate nell Allegato n. 1, che costituisce parte integrante del presente regolamento. Art. 6 Requisiti di ammissione 1. Per essere ammesso al Corso di laurea magistrale lo studente deve essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all estero, riconosciuto idoneo dai competenti organi dell Università. L immatricolazione sotto condizione è consentita a chi sia in procinto di conseguire un titolo di studio utile (comunque, entro il 1 marzo dello stesso anno accademico) e che, all atto della scadenza per la presentazione della domanda di ammissione al colloquio di cui al comma 6, abbia acquisito almeno 150 crediti formativi. 2. Per l iscrizione al Corso di laurea magistrale è inoltre richiesto il possesso da parte dello studente di determinati requisiti curriculari e di un adeguata preparazione personale. 3. I requisiti curriculari minimi consistono in almeno 18 crediti formativi maturati in una o più delle seguenti discipline giuridiche (IUS/01 Diritto privato; IUS/02 Diritto privato comparato; IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico; IUS/10 Diritto amministrativo; IUS/13 Diritto internazionale; IUS/14 Diritto dell'unione europea; IUS/21 Diritto pubblico comparato); politologiche (SPS/01 Filosofia politica; SPS/04 Scienza politica); o sociologiche (SPS/07 Sociologia generale; SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi; SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro; SPS/11 Sociologia dei fenomeni politici). 4. Si presuppone la conoscenza della lingua inglese a livello B2. Ai fini di individuare eventuali lacune è necessario che gli studenti si presentino al colloquio di cui al comma 6, dopo avere sostenuto il placement test disponibile online sulla piattaforma Moodle (informazioni più dettagliate sono pubblicate alla pagina Gli studenti devono stampare la schermata che riporta il punteggio ottenuto nel test e produrre tale documento al momento del colloquio. Il test permetterà di identificare percorsi di recupero che consentano agli studenti di conformarsi ai presupposti sopra indicati. 5. Il possesso da parte dello studente dei requisiti indicati ai commi 2 e 3 è verificato da una Commissione, nominata dal Direttore di Dipartimento. 6. La Commissione accerta il possesso dei requisiti sopra indicati sulla base della documentazione fornita dal candidato a certificazione della propria carriera di studi, del risultato del test di cui al comma 4 e attraverso un colloquio. Nel caso in cui, in sede di colloquio di ammissione, la commissione, pur in presenza dei requisiti minimi richiesti per l immatricolazione, giudichi necessari approfondimenti in alcuni ambiti disciplinari caratterizzanti il Corso di laurea magistrale, indica allo studente le modalità idonee per affrontare in maniera efficace il percorso formativo. 7. Al fine di consentire l accesso anche a laureati con elevata preparazione, provenienti da percorsi formativi non perfettamente coerenti con i requisiti richiesti, si può prevedere per tali laureati un diverso percorso di ingresso e/o specifiche prove di ammissione.

5 8. È possibile l iscrizione in corso d anno, purché in tempo utile per permettere una proficua frequenza delle attività formative, coerente con la struttura generale del Corso di laurea magistrale. Il temine ultimo per l iscrizione è, comunque, il 1 marzo di ogni anno. Art. 7 Organizzazione didattica 1. Le attività didattiche si svolgono secondo il calendario deliberato annualmente dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Senato Accademico. Il periodo ordinario per lo svolgimento di lezioni, esercitazioni, seminari e attività integrative è stabilito, di norma, per ciascun anno accademico, tra il 1 ottobre e il 30 maggio successivo. L attività di didattica frontale è strutturata in semestri (ottobre/dicembre marzo/maggio). Ciascun semestre prevede, di norma, 10 settimane di lezione. I calendari delle lezioni vengono pubblicati sul sito web istituzionale del Dipartimento entro le scadenze fissate annualmente dal Ministero per la compilazione della scheda SUA e comunque entro il 30 giugno per quanto riguarda il primo semestre di lezione ed entro il 30 settembre per il secondo semestre dell anno successivo. 2. Gli appelli, fissati nei periodi in cui non si svolgono le lezioni, seguono un calendario pubblicato sul sito web istituzionale del Dipartimento entro le scadenze fissate annualmente dal Ministero per la compilazione della scheda SUA e caricato nella piattaforma per l'iscrizione on line, almeno due mesi prima dell inizio della sessione. Sono previste 3 sessioni ordinarie d'esame, ciascuna con almeno due appelli per ogni insegnamento, e una sessione straordinaria (riservata agli studenti in debito di esami). Per ogni insegnamento devono essere garantiti 8 appelli nel corso di ogni anno accademico, così organizzati: gennaio febbraio, 3 appelli; giugno/luglio, 3 appelli; settembre, 2 appelli per ciascun insegnamento; aprile, 1 appello straordinario riservato agli studenti in debito di esami. L intervallo tra due appelli successivi non può essere, di norma, inferiore alle due settimane. 3. Sono previste 6 sessioni annuali per sostenere la prova finale. Date e orari delle sedute di Laurea sono pubblicati sul sito web istituzionale del Dipartimento entro le scadenze fissate annualmente dal Ministero per la compilazione della scheda SUA. Per ulteriori dettagli sulle prove finali si rimanda all'art. 14 del presente regolamento. 4. Le attività formative che fanno capo al Corso di laurea magistrale danno luogo all acquisizione, da parte degli studenti che ne usufruiscono, di crediti formativi universitari (CFU) ai sensi della normativa vigente. 5. La quantità media di impegno complessivo di apprendimento, svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari, è fissata convenzionalmente in 60 CFU. Per gli studenti iscritti part time, la quantità media di impegno complessivo annuale di apprendimento è fissata convenzionalmente in 40 CFU, per il percorso di studio rimodulato in tre anni, e in 30 CFU, per il percorso di studio in quattro anni. Nel caso di passaggio al tempo parziale al momento dell iscrizione al secondo anno, l impegno annuale si riduce rispettivamente negli anni successivi a 30 CFU per il percorso di studio rimodulato su tre anni e in 20 CFU per il percorso di studio rimodulato su quattro anni. 6. Ad ogni CFU erogato nei Corsi di studio corrispondono 25 ore di impegno medio complessivo, di cui almeno il 50% è riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale. In particolare, 1 CFU viene acquisito seguendo lezioni frontali, o attività didattiche equivalenti, per circa 7 ore e dedicando allo studio individuale circa 18 ore (un insegnamento di 3 CFU corrisponde quindi a 20 ore di didattica frontale e a 55 ore

6 di studio individuale; un insegnamento di 6 CFU corrisponde a 40 ore di didattica frontale e a 110 ore di studio individuale, un insegnamento di 9 CFU corrisponde a 60 ore di didattica frontale e a 165 ore di studio individuale). 7. I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente previo il superamento di un esame o a seguito di altra forma di verifica della preparazione o delle competenze acquisite. 8. Il periodo di validità dei CFU acquisiti è pari al numero di anni previsti nel Regolamento studenti per la decadenza dallo status di studente. Dopo tale termine il Consiglio di Dipartimento prevede forme di verifica dei CFU acquisiti, al fine di valutare la non obsolescenza dei contenuti conoscitivi. Art. 8 Piani di studio 1. Nei termini annualmente stabiliti dall Ateneo lo studente è tenuto alla presentazione del piano di studio con le modalità indicate dai competenti uffici. 2. Si intende per piano di studio l insieme delle attività universitarie ed, eventualmente, extrauniversitarie, che lo studente è tenuto ad acquisire, in termini di crediti formativi, ai fini del conseguimento del titolo. 3. Il piano di studio risulta comprensivo di attività obbligatorie, di eventuali attività formative opzionali e di attività scelte autonomamente dallo studente. 4. Sono previste due diverse tipologie di piano di studio: standard e individuale. 5. Il piano di studio standard è annualmente approvato dal Consiglio di Dipartimento e, all atto della presentazione da parte dello studente, si considera approvato d ufficio. 6. Per la coorte di riferimento il piano di studio standard è riportato nell Allegato n. 2, che costituisce parte integrante del presente regolamento. 7. Lo studente, che intende seguire un percorso formativo diverso da quello indicato nell Allegato n. 2, può procedere alla presentazione di un piano di studio individuale qualora le attività didattiche, in esso previste, corrispondano ai vincoli imposti dall ordinamento didattico del Corso di laurea magistrale e comportino l acquisizione di un numero di crediti formativi universitari non inferiore a quello richiesto per il conseguimento del titolo. 8. Per il piano di studio individuale è richiesta l approvazione da parte del Consiglio di Dipartimento, che, sentito il docente responsabile del corso di laurea magistrale, terrà conto delle esigenze di formazione culturale e di preparazione professionale dello studente e potrà suggerire le opportune modifiche al fine di rendere il percorso formativo maggiormente coerente con gli obiettivi formativi del corso. 9. Per gli studenti iscritti in regime di tempo parziale il Consiglio di Dipartimento, su proposta del docente responsabile del corso, definisce il percorso formativo attraverso la predisposizione di una specifica articolazione pluriennale del piano di studio. Art. 9 Programmi di doppia laurea 1. Non sono previsti programmi di doppia laurea. Art. 10 Obblighi di frequenza e propedeuticità 1. Lo studente ha il diritto/dovere di frequentare le lezioni e di partecipare attivamente e criticamente a tutte le attività formative previste dal Corso di laurea magistrale.

7 2. Per alcune attività didattiche possono essere previste modalità di accertamento della frequenza, fatto salvo il diritto per gli studenti non frequentanti di svolgere la propria preparazione individuale all'esame sulla base di un programma di studio per essi espressamente indicato. 3. Non sono previste propedeuticità tra gli insegnamenti. Art. 11 Attività a libera scelta dello studente 1. Le attività formative scelte autonomamente dallo studente (TAF D) devono risultare coerenti con il progetto formativo del Corso di laurea di magistrale. 2. Gli insegnamenti previsti nell offerta didattica dei Corsi di laurea magistrale attivati dai Dipartimenti di Scienze politiche e sociali, di Scienze economiche e aziendali e di Giurisprudenza sono considerati coerenti con il progetto formativo. 3. Nel caso in cui le attività a libera scelta riguardino insegnamenti offerti per lauree magistrali attivate da Dipartimenti diversi da quelli indicati al comma 2, o appartenenti all offerta didattica triennale, lo studente è tenuto a comunicare tale scelta al docente responsabile del corso che, sentito il parere del Gruppo di gestione AQ, ne valuta la coerenza. 4. Gli studenti non possono inserire nel piano di studio, tra gli insegnamenti liberi, insegnamenti afferenti all offerta didattica di corsi di studio di area medica e sanitaria a numero programmato nazionale. Art. 12 Stage e tirocinio 1. Nell ambito del programma Erasmus Placement, possono essere riconosciute attività di tirocinio presso istituzioni o aziende europee di durata compresa tra i tre e i dodici mesi. Su richiesta dello studente, le attività svolte sono accreditabili, nel piano di studio, fino a un massimo di 6 CFU come attività formative a libera scelta (TAF D). Per il riconoscimento dei relativi crediti lo studente è tenuto a redigere una relazione (di circa 6000 caratteri) nella quale vengono illustrate le attività svolte, le abilità attraverso esse conseguite e viene analizzato il contesto organizzativo nel quale lo studente è stato inserito. Tale relazione è valutata in termini di idoneità da un tutor interno, docente di ruolo del Dipartimento, assegnato allo studente all inizio dell attività stessa. 2. Se coerenti con le finalità del corso di laurea magistrale, risultano altresì riconoscibili, fino a un massimo di 6 CFU inseribili nel piano di studio come attività a libera scelta: a) tirocini di orientamento al lavoro effettuati su base volontaria b) altre attività professionalizzanti e formative volte ad agevolare le scelte professionali e ad acquisire conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro. 3. Per il riconoscimento delle attività di cui al comma 2) lo studente è tenuto a presentare apposita richiesta. Ai fini del riconoscimento le predette attività devono essere preventivamente concordate con il docente responsabile del corso; il riconoscimento a posteriori può avvenire, su parere del docente responsabile del corso sentito il Gruppo di gestione per l assicurazione della qualità, solo se le attività sono svolte entro gli anni di iscrizione al corso di laurea magistrale. 4. Con riferimento alle attività di cui al comma 2), 1 CFU è considerato corrispondente a 25 ore di impegno complessivo per lo studente. Qualora le ore svolte per tali attività non siano sufficienti rispetto ai CFU previsti, lo studente dovrà procedere ad una integrazione

8 attraverso la stesura di una relazione (di circa 5000 parole) al fine di approfondire le attività svolte tramite gli strumenti concettuali e metodologici curricolari; tale relazione è valutata in termini di idoneità dal tutor interno, docente di ruolo del Dipartimento, assegnato allo studente all inizio della sua attività. 5. Il numero massimo di crediti complessivamente riconoscibili per le attività di cui ai commi 1) e 2) è pari a 6. Art. 13 Esami e valutazioni finali di profitto 1. Nel Corso di laurea magistrale non possono essere previsti, in totale, più di 12 esami o valutazioni finali di profitto. 2. Nel conteggio degli esami o valutazioni finali di profitto vanno considerate le attività formative caratterizzanti, affini o integrative e autonomamente scelte dallo studente. Gli esami o valutazioni finali di profitto relativi a queste ultime attività vengono considerati nel conteggio come corrispondenti ad una unità (anche qualora i crediti assegnati diano luogo a più esami o valutazioni finali di profitto). Tutte le restanti attività formative previste nel piano di studio non rientrano nel conteggio del tetto massimo di esami o valutazioni finali di profitto; le prove previste per tali attività non devono comunque superare il numero di 5, ivi inclusa la prova finale per il conseguimento del titolo. 3. Possono essere previste prove d esame integrate per più insegnamenti coordinati, i cui docenti titolari partecipano collegialmente alla valutazione complessiva del profitto dello studente che non può, comunque, essere frazionata in valutazioni separate su singoli insegnamenti. Qualora sia prevista la prova d esame integrata, tutti gli insegnamenti devono essere indicati nel piano di studio dello studente. 4. Gli esami si svolgono in forma scritta, orale o con una combinazione delle due forme. 5. Gli esami comportano una valutazione che deve essere espressa in trentesimi e riportata su apposito verbale. I crediti formativi si intendono acquisiti se la valutazione è uguale o superiore a 18/30. In caso di valutazione massima di 30/30, la Commissione di esame può concedere all unanimità la lode. La valutazione di insufficienza non è corredata da votazione e l'eventuale annotazione sul verbale, utilizzabile a fini statistici, non è trascritta sul libretto universitario dello studente e non è riportata nella sua carriera scolastica. 6. Non è consentita la ripetizione di un esame già superato e verbalizzato. 7. Non è previsto il salto d appello. 8. Alcune attività formative (stage, Erasmus Placement ecc.) non prevedono un esame e/o una votazione, bensì una valutazione di idoneità conseguita attraverso l attestazione dell effettivo svolgimento delle attività previste. 9. Le Commissioni d esame sono nominate dal Direttore del Dipartimento secondo le disposizioni del Regolamento didattico di Ateneo. 10. Con riferimento alle verifiche del profitto che prevedono elaborati scritti, è fatto obbligo allo studente di conoscere e rispettare le regole adottate dal Dipartimento in materia di plagio. Art. 14 Prova finale e conseguimento del titolo 1. Il titolo di studio è conferito previo superamento di una prova finale, volta a verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi del Corso di laurea magistrale. 2. La prova finale, a cui sono attribuiti 24 CFU, consiste nella predisposizione e discussione da parte dello studente di una tesi elaborata sulla base di una ricerca originale sotto la guida

9 di un relatore coadiuvato da un correlatore. Entro il termine di deposito della tesi presso gli uffici, il laureando è tenuto a consegnare la ricevuta di avvenuta compilazione del Questionario laureandi. 3. La tesi è discussa in lingua italiana, ma può essere redatta, con l accordo del relatore e del Direttore del Dipartimento, in una delle seguenti lingue straniere: francese, inglese, spagnolo. 4. La votazione di laurea (da un minimo di 66 punti a un massimo di 110, con eventuale lode, attribuita per l elevato valore della tesi e conferita all unanimità) è assegnata, con valutazione collegiale, da un apposita Commissione in seduta pubblica e tiene conto sia della qualità della prova finale sia dell intero percorso di studi dello studente. 5. Le modalità di attribuzione del voto di laurea sono le seguenti: a) calcolo della media aritmetica semplice dei voti degli esami di profitto (dal computo vengono esclusi l esame con il voto più alto e l esame con il voto più basso); b) assegnazione da 0 a 7 punti, in base alla valutazione sulla prova finale operata dalla commissione. Per l assegnazione della lode, il relatore dà preventiva comunicazione (nei termini stabiliti per il deposito della tesi) al Direttore di Dipartimento, che nomina un secondo correlatore. 6. La Commissione è composta da un minimo di 7 docenti, tra i quali il relatore e il correlatore, designati dal Direttore di Dipartimento. 7. È dovere degli studenti rispettare rigorosamente le norme che disciplinano la proprietà intellettuale. Senza pregiudizio delle eventuali ulteriori sanzioni di legge, il plagio è condannato dalla comunità accademica. Esso è inteso, secondo quanto disposto all art. 14 del Codice Etico, come la parziale o totale attribuzione a se stessi o a un altro autore di parole, idee, scoperte, risultati di ricerche, oppure come l omissione della citazione delle fonti. Il plagio sia esso intenzionale o conseguente a una condotta non diligente determina l applicazione di sanzioni disciplinari. Il responsabile del Corso di studio o i singoli docenti devono segnalare al Rettore, per iscritto, la violazione delle norme relative al plagio. La giurisdizione disciplinare è esercitata secondo il disposto dell art. 42 del Regolamento studenti. PARTE TERZA DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA CARRIERA DEGLI STUDENTI Art. 15 Criteri per il riconoscimento di conoscenze e abilità extra universitarie debitamente certificate 1. Possono essere riconosciute come crediti formativi: a) le conoscenze e le abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia; b) le altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post secondario alla cui progettazione e realizzazione abbia concorso un Ateneo. 2. Ai sensi dell art. 14 della Legge 30 dicembre 2010, n. 240, il numero massimo di crediti riconoscibili per entrambe le tipologie è complessivamente pari a Il riconoscimento, deliberato dal Consiglio di Dipartimento previo parere della Commissione Paritetica, viene effettuato esclusivamente sulla base delle conoscenze e delle abilità individuali dello studente, escludendo qualsiasi forma di riconoscimento collettivo.

10 Art. 16 Criteri per il riconoscimento dei crediti acquisiti 1. Il Consiglio di Dipartimento delibera, su proposta del docente delegato dal Direttore, sul riconoscimento dei crediti nei casi di trasferimento da altro Ateneo, da altro Corso di studio, o di svolgimento di parti di attività formative in altro Ateneo italiano o straniero. 2. Nel caso di trasferimento o passaggio dello studente tra Corsi di studio della stessa classe, la quota di crediti formativi, relativi ad un medesimo settore scientifico disciplinare, direttamente riconosciuti allo studente non può essere inferiore al 50% di quelli già maturati. 3. A coloro che si trasferiscono da altro Corso di studio o da altro Ateneo gli esami sono riconosciuti con i crediti attribuiti agli insegnamenti attivati nel Corso di laurea magistrale. Qualora l esame sostenuto presso il Corso di studio o l Ateneo di provenienza conti per un numero di crediti inferiore, lo studente è tenuto ad integrarlo fino a raggiungere i crediti necessari. 4. Il Consiglio di Dipartimento delibera altresì, su proposta del docente delegato dal Direttore, sul riconoscimento della carriera percorsa da studenti che abbiano già conseguito il titolo di studio presso l Ateneo o in altra università italiana e che chiedano, contestualmente all iscrizione, l abbreviazione degli studi. Questa può essere concessa previa valutazione e convalida dei crediti formativi considerati riconoscibili in relazione al corso di laurea magistrale. 5. Nell ipotesi di trasferimento da altre sedi universitarie o di passaggio di Corso di studio, i crediti eventualmente conseguiti, ma non riconosciuti ai fini del conseguimento del titolo di studio, rimangono comunque registrati nella carriera universitaria dell interessato. 6. Il Consiglio di Dipartimento delibera l eventuale ammissione al secondo anno di corso di coloro che abbiano conseguito almeno 20 crediti, superando insegnamenti in settori disciplinari previsti tra quelli del primo anno del corso di laurea magistrale. Art. 17 Criteri per il riconoscimento delle attività formative acquisite durante periodi di studio presso Università straniere 1. Lo studente può svolgere periodi di studio presso Atenei stranieri nell ambito di convenzioni che regolano lo scambio di studenti per attività di formazione. 2. Le opportunità di studio all estero sono rese note agli studenti attraverso appositi bandi recanti, tra l altro, i requisiti di partecipazione e i criteri di selezione. 3. Durante il periodo di mobilità all estero, lo studente può svolgere le seguenti attività: a) frequentare insegnamenti e sostenere i relativi esami; b) svolgere attività di ricerca per la preparazione della prova finale. 4. Prima della partenza, secondo le indicazioni riportate nel relativo bando, lo studente è tenuto a presentare il learning agreement, in cui avrà cura di indicare l elenco degli insegnamenti che intende sostenere all estero e la corrispondenza con gli insegnamenti previsti nel proprio piano di studio. Nella compilazione del learning agreement, che rappresenta requisito indispensabile per il successivo riconoscimento delle attività svolte all estero, deve essere perseguita non tanto la ricerca dei medesimi contenuti quanto la coerenza con gli obiettivi formativi del corso di laurea magistrale. Art. 18 Ammissione ad anni successivi 1. Non sono previsti sbarramenti per l iscrizione all anno successivo.

11 Art. 19 Certificazioni 1. Le certificazioni internazionali che attestano il possesso di conoscenze linguistiche possono essere prese in considerazione dai docenti dei singoli insegnamenti linguistici al fine di portare a riduzioni del programma d esame.

12 Informazioni generali sul Corso di Studi Università Nome del corso Classe Nome inglese Lingua in cui si tiene il corso Eventuale indirizzo internet del corso di laurea Università degli Studi di PAVIA GOVERNO E POLITICHE PUBBLICHE(IdSua: ) LM-63 - Scienze delle pubbliche amministrazioni Government and Public Policies italiano Tasse Pdf inserito: visualizza Referenti e Strutture Presidente (o Referente o Coordinatore) del CdS Organo Collegiale di gestione del corso di studio Struttura di riferimento COLOMBO Elisabetta Consiglio di Dipartimento SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Docenti di Riferimento N. COGNOME NOME SETTORE QUALIFICA PESO TIPO SSD 1. COLOMBO Elisabetta SPS/03 PA 1 Caratterizzante 2. PARAMITHIOTTI Giovanni Francesco SECS-P/02 RU 1 Caratterizzante 3. VAIRA Massimiliano SPS/09 RU 1 Caratterizzante Rappresentanti Studenti BELLANTONE Luca BILELLO Gabriele CALDAROLA Bernardo CICERI Danilo DENARO Desiree GAMBUZZA Michele GIALDINI Cecilia LONGARI Michela PIROVANO Alessandro SGUAZZINI Mattia TORTI Michele

13 Gruppo di gestione AQ Tutor Jacques P.E. Ziller Elisabetta Colombo Lorena Landena Elisa Franchi Ilaria Bardoni Nessun nominativo attualmente inserito Il Corso di Studio in breve Gli obiettivi formativi del corso di Laurea Magistrale in Governo e Politiche Pubbliche, che appartiene alla classe di Scienze delle Pubbliche Amministrazioni (LM 63), sono i seguenti: 1) acquisizione di conoscenze avanzate in sei ambiti disciplinari: diritto, economia, scienza politica, sociologia, statistica e storia; 2) acquisizione di strumenti di analisi e di valutazione dei processi amministrativi, di governo e di formazione delle politiche pubbliche, e dei loro risultati. Il corso, inoltre, offre un insegnamento avanzato di lingua inglese, approfondendone i lessici specializzati. Il corso si articola in due curricula, che riservano un'attenzione particolare alla cultura giuridica, specialmente rilevante nelle strutture amministrative pubbliche, e politico-sociale. Il primo curriculum è dedicato al governo e all'amministrazione europea, il secondo al governo e all'amministrazione locale. Descrizione link: sito web GPP Link inserito: QUADRO A1 Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni La consultazione è avvenuta attraverso l'invio, in data 15 novembre 2011, di una lettera del Preside della Facoltà di Scienze Politiche, a cui è stato allegato il relativo ordinamento didattico. Sono stati individuati degli interlocutori che hanno, sia pure in grado diverso, interesse e competenza nel valutare l'ordinamento didattico proposto. Gli enti/istituzioni contattati sono stati i seguenti: il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio di Pavia e l'istituto di studi di politica internazionale (ISPI) di Milano. L'ISPI ha condiviso le modifiche apportate e ha espresso apprezzamento per l'attivazione del corso; anche la Camera di Commercio, l'amministrazione provinciale e il Comune hanno espresso parere favorevole. Descrizione link: scheda RAD Link inserito: QUADRO A2.a Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati Esperti di governo e politiche pubbliche

14 funzione in un contesto di lavoro: Il laureato in GPP è chiamato a svolgere funzioni di elevata responsabilità di carattere organizzativo, gestionale e di controllo. Le competenze multidisciplinari, di livello avanzato, maturate nel percorso di studi, che assicurano un'approfondita conoscenza e comprensione del funzionamento delle amministrazioni pubbliche, intendono favorire l'inserimento del laureato in organizzazioni locali, regionali, statali, europee e internazionali sia pubbliche sia private o del terzo settore, operanti con il settore pubblico. competenze associate alla funzione: Per assolvere tali funzioni il corso di laurea sviluppa competenze multidisciplinari, di livello avanzato, nell'ambito delle scienze politiche, giuridiche, economiche, statistiche, sociali e storiche. La preparazione linguistica dei diversi lessici disciplinari, fornita dall'insegnamento avanzato della lingua inglese, consente di utilizzare le competenze associate al governo e alle politiche pubbliche anche in ambito internazionale. sbocchi professionali: Il corso di laurea fornisce una preparazione utile ai seguenti scopi: 1) l'inserimento professionale ai livelli intermedi e superiori del governo locale, regionale, nazionale ed europeo, nonché nelle organizzazioni di interesse nazionale e sopranazionale; 2) l'inserimento in qualità di specialisti per lo sviluppo di politiche pubbliche in diversi settori; 3) il prosieguo dell'attività di studio e di ricerca (dottorato). Il corso è inoltre utile all'acquisizione di nuove conoscenze per l'avanzamento di carriera di quanti già operano negli ambiti sopra indicati. QUADRO A2.b Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT) Dirigenti ed equiparati delle amministrazioni dello Stato, degli enti pubblici non economici e degli enti locali - ( ) Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione - ( ) Specialisti del controllo nella Pubblica Amministrazione - ( ) Specialisti in pubblica sicurezza - ( ) Specialisti nell'acquisizione di beni e servizi - ( ) Esperi legali in enti pubblici - ( ) Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze politiche e sociali - ( ) QUADRO A3 Requisiti di ammissione Per essere ammesso al corso di laurea magistrale lo studente deve essere in possesso della laurea (ivi compresa quella conseguita secondo l'ordinamento previgente al D.M. 509/1999 e successive modificazioni e integrazioni) o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dagli organi competenti dell'università. Per l'ammissione si richiede inoltre il possesso di requisiti curriculari e di una adeguata preparazione personale. I requisiti curriculari minimi richiesti consistono in competenze e conoscenze acquisite dallo studente nel percorso formativo pregresso, espresse sotto forma di numero di crediti riferiti a discipline giuridiche, politologiche e sociologiche, i cui specifici settori scientifico-disciplinari sono indicati nel Regolamento didattico del corso di laurea magistrale. Quest'ultimo definisce anche le procedure per verificare l'adeguatezza della preparazione iniziale dello studente.

15 QUADRO A4.a Obiettivi formativi specifici del Corso Il corso di laurea magistrale in Governo e Politiche Pubbliche offre una formazione multidisciplinare e interdisciplinare, di livello avanzato, concepita per comprendere la società nei suoi aspetti diversi e complessi, nonché per analizzare e interpretare i fenomeni politici e amministrativi di dimensione locale, nazionale e internazionale. Lo studente in Governo e Politiche Pubbliche avrà, in particolare, la possibilità di approfondire, da un lato, le discipline giuridiche, in quanto ancora oggi specialmente rilevanti nelle strutture amministrative pubbliche, dall'altro lato, le discipline politico-sociali, con particolare riferimento alle politiche pubbliche, analizzate dal punto di vista della domanda, dell'offerta e degli strumenti per la loro attuazione, anche nel quadro dell'integrazione europea. Il corso, inoltre, offre un insegnamento avanzato di lingua inglese teso a consolidare le competenze linguistiche già acquisite dagli studenti nei corsi di laurea triennale e ad approfondire la conoscenza di lessici specializzati. Nel dettaglio, il corso di studi propone e pone agli studenti i seguenti obiettivi formativi: 1) l'acquisizione di conoscenze di livello avanzato in sei ambiti disciplinari: diritto, economia, scienza politica, sociologia, statistica e storia; 2) l'acquisizione di strumenti di analisi e di valutazione dei processi amministrativi, di governo e di formazione delle politiche pubbliche, e dei loro risultati; 3) l'acquisizione di conoscenze e di strumenti di analisi del contesto storico e sociale dell'azione amministrativa, di governo e di formazione e realizzazione delle politiche pubbliche; 4) l'acquisizione di conoscenze e competenze utili alla promozione, progettazione e realizzazione di attività amministrative e di governo, e di politiche pubbliche. Per garantire profili professionali consonanti ai diversi livelli di governo, il corso di laurea offre agli studenti due percorsi di studio, rispettivamente dedicati a: - "Governo e Amministrazione europea" - "Governo e Amministrazione locale". La preparazione offerta è utile ai seguenti scopi: 1) l'inserimento professionale ai livelli intermedi e superiori nei corpi deliberativi ed amministrativi del governo locale, regionale, nazionale ed europeo, in altri settori dell'amministrazione pubblica, nonché nelle organizzazioni di interesse nazionale e sopranazionale; 2) l'aggiornamento professionale, l'approfondimento culturale e scientifico, l'acquisizione di nuove conoscenze per l'avanzamento di carriera, per coloro che sono già inseriti degli ambiti sopra indicati; 3) l'inserimento in qualità di specialisti in scienze sociali e politiche nelle posizioni intermedie e superiori di enti pubblici o privati operanti a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, nell'ambito della progettazione e realizzazione di politiche pubbliche e/o della provvista di beni collettivi; 4) l'attività professionale di documentazione e di analisi sull'amministrazione pubblica e sulle politiche sociali nell'ambito di organizzazioni pubbliche o private, o dei mezzi di comunicazione di massa; 5) la prosecuzione degli studi e della formazione a livello superiore e di ricerca (master e dottorato). QUADRO A4.b Risultati di apprendimento attesi Conoscenza e comprensione Capacita di applicare conoscenza e comprensione Area Generica Conoscenza e comprensione Al termine del corso di studi, gli studenti devono aver dimostrato di possedere conoscenze multidisciplinari e capacità di comprensione, che estendono e/o rafforzano quelle associate al primo ciclo di studi e che consentono di elaborare e/o di

16 applicare metodi e idee originali, anche in un contesto di ricerca. In ragione del carattere interdisciplinare del corso di studio, gli studenti devono saper padroneggiare le conoscenze specifiche di natura politologica, sociologica, giuridica, economica, statistica e storica, che contribuiscono alla comprensione dei governi e delle amministrazioni di livello locale, nazionale ed europeo. In relazione agli ambiti disciplinari caratteristici del profilo del corso e del ciclo di studi, gli studenti devono, in particolare, essere in grado di comprendere testi (p. es. manuali, monografie, rapporti di ricerca, articoli di riviste scientifiche, di dibattito o di quotidiani, leggi, regolamenti) ed esposizioni orali (p. es. lezioni, relazioni, conferenze, interventi), in italiano e in inglese. Devono, inoltre, sapere comprendere dati relativi alle aree disciplinari caratteristiche del corso. Al fine di acquisire, consolidare e accrescere conoscenze, nonché la propria capacità di comprensione di testi, esposizioni e dati, gli studenti attingono nella loro attività di apprendimento a una pluralità e a una varietà di fonti scritte od orali, frequentano le lezioni, partecipano alle diverse attività didattiche o di approfondimento proposte dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali, da altri dipartimenti o facoltà dellateneo, o da qualificate istituzioni pavesi (quali, ad esempio, i collegi e l'istituto Universitario di Studi Superiori). Le conoscenze sono dunque acquisite dagli studenti partecipando attivamente alle attività didattiche (lezioni, esercitazioni, seminari e laboratori) e attraverso lo studio individuale. Per la lingua straniera, gli studenti devono aver dimostrato di possedere un livello di conoscenza adeguato all'impegno di studio ad essa dedicato (espresso in crediti formativi) e commisurato alla preparazione acquisita nel corso di laurea triennale di provenienza. Il possesso di queste conoscenze e capacità da parte degli studenti è verificato tramite il superamento delle prove d'esame di ciascun insegnamento, la redazione di elaborati individuali o di gruppo collegati ai singoli insegnamenti, la redazione di una dissertazione individuale per la prova finale. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Al termine del corso di studi, gli studenti devono essere in grado di applicare le conoscenze e la capacità di comprensione acquisite, avendo dimostrato di saper sostenere argomentazioni e di saper definire e risolvere problemi connessi a tematiche nuove o non familiari, nellambito dei settori di studio caratteristici del corso. In particolare, devono essere in grado di connettere e di applicare le riflessioni politologiche, sociologiche, giuridiche, economiche, statistiche e storiche in maniera pertinente per la valutazione dei governi, delle amministrazioni e delle politiche pubbliche locali, nazionali ed internazionali. Il possesso di queste competenze è verificato: preparando relazioni o rapporti scritti o esponendo relazioni orali nell'ambito dei singoli insegnamenti; partecipando ad attività pratiche nell'ambito di singoli insegnamenti (p. es. esercitazioni, laboratori); partecipando a discussioni guidate in gruppo; sostenendo prove d'esame scritte od orali; partecipando ad attività di ricerca condotte da singoli docenti, dipartimenti, centri di ricerca o altre strutture dell'ateneo; partecipando all'organizzazione di seminari, convegni o conferenze, soprattutto internazionali; preparando la propria dissertazione per la prova finale. Le conoscenze e capacità sono conseguite e verificate nelle seguenti attività formative: Visualizza Insegnamenti Chiudi Insegnamenti ECONOMIA DEI PROCESSI DI INTEGRAZIONE EUROPEA url DIRITTO COMMERCIALE url FINANZA PUBBLICA EUROPEA url ISTITUZIONI, OPINIONE PUBBLICA E POLITICHE IN EUROPA url SOCIOLOGIA DELLE MIGRAZIONI E POLITICHE DELL'IMMIGRAZIONI url STORIA COMPARATA DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA url DIRITTO REGIONALE E DEGLI ENTI LOCALI url GOVERNO LOCALE url MODELLI DI SVILUPPO LOCALE url STORIA DEL GOVERNO LOCALE url LINGUA INGLESE (CORSO AVANZATO) url ORGANIZZAZIONE E GOVERNANCE DEI SISTEMI DI ISTRUZIONE url STATISTICA SOCIALE E VALUTAZIONE DEI SERVIZI url ETICA PUBBLICA url FINANZA LOCALE (CORSO AVANZATO) url SOCIOLOGIA DEI SISTEMI TERRITORIALI E POLITICHE PER LO SVILUPPO LOCALE url DIRITTO DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO url DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA (CORSO AVANZATO) url

17 QUADRO A4.c Autonomia di giudizio Abilità comunicative Capacità di apprendimento Autonomia di giudizio Al termine del corso di studi, gli studenti devono essere capaci di integrare le conoscenze multidisciplinari acquisite, gestire la complessità, formulare giudizi autonomi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo una riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e dei loro giudizi. A tale scopo gli studenti devono essere capaci di raccogliere, organizzare e interpretare dati e informazioni multidisciplinari sapendo: svolgere ricerche bibliografiche, utilizzare banche dati, raccogliere e selezionare informazioni da varie fonti (p. es. via internet), progettare e condurre attività di ricerca, trarre conclusioni dai dati analizzati, preparare rapporti o relazioni, sostenere pubblicamente un'opinione. La maggior parte di queste abilità sono acquisite partecipando alle attività didattiche dei singoli insegnamenti; tuttavia, allo sviluppo e al rafforzamento della capacità di formare giudizi autonomi contribuisce anche la partecipazione ad attività (p. es. seminari o conferenze) organizzate dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali, da altri dipartimenti o facoltà dell'ateneo, o da altre istituzioni del sistema universitario (p. es. i collegi o l'istituto Universitario di Studi Superiori) e la partecipazione agli organi di governo dei singoli corsi di studio, del Dipartimento di Scienze politiche e sociali, dell'ateneo. Abilità comunicative Al termine del corso di studi, gli studenti devono aver acquisito la capacità di comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità: informazioni, idee, problemi e soluzioni, conoscenze, motivazioni e loro personali conclusioni a interlocutori specialisti e non specialisti anche provenienti da diversi contesti culturali. Quanto all'abilità di comunicare per iscritto, i singoli docenti e il Dipartimento di Scienze politiche e sociali mettono a disposizione degli studenti le linee guida per la redazione della dissertazione per la prova finale o di altri elaborati relativi a singoli insegnamenti. Con riguardo alle abilità comunicative in lingua straniera, oltre alla partecipazione alle attività didattiche specificamente dedicate a esse, gli studenti sono invitati ad accogliere e intrattenere relazioni con gli studenti e i docenti stranieri in soggiorno presso l'università di Pavia, nonché ad avvalersi della possibilità di svolgere periodi di studio all'estero. Il possesso di abilità comunicative è verificato in sede di esame scritto e/o orale, dando agli studenti la possibilità di partecipare ad attività di discussione guidata in gruppo, richiedendo agli studenti di scrivere un elaborato individuale e di esporre individualmente un lavoro di approfondimento nell'ambito di singoli insegnamenti, richiedendo agli studenti di scrivere ed esporre la propria dissertazione per la prova finale, invitando gli studenti a prestare servizio come tutor nell'ambito di singoli insegnamenti o attività di Dipartimento rivolte agli studenti e, in particolare, alle matricole. Capacità di apprendimento Al termine del corso di studi, gli studenti devono aver sviluppato la capacità di consolidare, estendere e approfondire in modo auto-diretto e con un alto grado di autonomia nell'esperienza di lavoro o nel proseguimento degli studi, le conoscenze acquisite in precedenza. Tali capacità sono acquisite, frequentando e partecipando alle lezioni e alle altre attività didattiche del corso di studi, tramite lo studio individuale e quando possibile tramite tirocini formativi e/o le esperienze di studio all'estero.

18 QUADRO A5 Prova finale Alla prova finale, che consente l'acquisizione di 24 crediti, si accede dopo aver acquisito almeno 96 crediti. Essa consiste nella presentazione e discussione di una tesi, elaborata dallo studente sotto la guida di un relatore. La votazione di laurea magistrale (da un minimo di 66 punti a un massimo di 110, con eventuale lode) è assegnata da apposita commissione in seduta pubblica e tiene conto dell'intero percorso di studi dello studente. Le modalità di organizzazione della prova finale e di formazione della commissione ad essa preposta, nonché i criteri di valutazione della prova stessa, sono definiti dal Regolamento didattico del corso di laurea magistrale. QUADRO B1.a Descrizione del percorso di formazione Pdf inserito: visualizza Descrizione Pdf: Piano di studi coorte 2013/2014 QUADRO B1.b Descrizione dei metodi di accertamento I metodi di accertamento degli insegnamenti del corso di studio sono specificati nei programmi dei singoli insegnamenti. I programmi sono disponibili nel sito del Dipartimento di Scienze politiche e sociali (vedi link esterno) Ogni "scheda insegnamento", in collegamento informatico al Quadro A4-b, indica, oltre al programma dellinsegnamento, anche il modo cui viene accertata leffettiva acquisizione dei risultati di apprendimento da parte dello studente. Descrizione link: Tabella insegnamenti a.a Link inserito: QUADRO B2.a Calendario del Corso di Studio e orario delle attività formative QUADRO B2.b Calendario degli esami di profitto

19 QUADRO B2.c Calendario sessioni della Prova finale QUADRO B3 Docenti titolari di insegnamento Sono garantiti i collegamenti informatici alle pagine del portale di ateneo dedicate a queste informazioni. N. Settori Anno di corso Insegnamento Cognome Nome Ruolo Crediti Ore Docente di riferimento per corso 1. IUS/04 Anno di corso 1 DIRITTO COMMERCIALE link ASTOLFI ANDREA MASSIMO PA IUS/10 Anno di corso 1 DIRITTO REGIONALE E DEGLI ENTI LOCALI link RAHO ORONZO SECS-P/02 Anno di corso 1 ECONOMIA DEI PROCESSI DI INTEGRAZIONE EUROPEA link PARAMITHIOTTI GIOVANNI RU SECS-P/03 5. SECS-P/06 Anno di corso 1 Anno di corso 1 FINANZA PUBBLICA EUROPEA link ZATTI ANDREA RU 6 40 MODELLI DI SVILUPPO LOCALE link MAGNI CARLO PO SECS-S/05 Anno di corso 1 STATISTICA SOCIALE E VALUTAZIONE DEI SERVIZI link GERZELI SIMONE ANTONIO GIUSEPPE PA SPS/03 Anno di corso 1 STORIA COMPARATA DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA link RUGGE FABIO PO SPS/03 Anno di corso 1 STORIA DEL GOVERNO LOCALE link COLOMBO ELISABETTA PA 9 60

20 9. SPS/04 Anno di corso 1 GOVERNO LOCALE link SPALLA FLAVIO RU SPS/04 Anno di corso 1 ISTITUZIONI, OPINIONE PUBBLICA E POLITICHE IN EUROPA link BATTEGAZZORRE FRANCESCO PA SPS/04 Anno di corso 1 ISTITUZIONI, OPINIONE PUBBLICA E POLITICHE IN EUROPA link CHIAPPONI FLAVIO RU SPS/04 Anno di corso 1 ISTITUZIONI, OPINIONE PUBBLICA E POLITICHE IN EUROPA link CONFALONIERI MARIA ANTONIETTA PA SPS/07 Anno di corso 1 SOCIOLOGIA DELLE MIGRAZIONI E POLITICHE DELL'IMMIGRAZIONI link CALABRO' ANNA RITA PA SPS/09 Anno di corso 1 ORGANIZZAZIONE E GOVERNANCE DEI SISTEMI DI ISTRUZIONE link VAIRA MASSIMILIANO RU IUS/04 Anno di corso 2 DIRITTO COMMERCIALE link ASTOLFI ANDREA MASSIMO PA IUS/10 Anno di corso 2 DIRITTO DEL TERRITORIO E DEI CONTRATTI DELLA P.A. (modulo di DIRITTO DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO) link CORDINI GIOVANNI PO IUS/10 Anno di corso 2 DIRITTO DELL'AMBIENTE (modulo di DIRITTO DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO) link CORDINI GIOVANNI PO IUS/14 Anno di corso 2 DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA (CORSO AVANZATO) link ZILLER JACQUES PO SECS-P/03 Anno di corso 2 FINANZA LOCALE (CORSO AVANZATO) link OSCULATI FRANCO PO SPS/01 Anno di corso 2 ETICA PUBBLICA link CEVA EMANUELA MARIA RU 6 40

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