INADEMPIENZE LEGATE ALLA DATA DI SCADENZA: CASI DI SEQUESTRO LA SITUAZIONE EUROPEA
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1 INADEMPIENZE LEGATE ALLA DATA DI SCADENZA: CASI DI SEQUESTRO LA SITUAZIONE EUROPEA Prof. a c. avv. Gianclaudio Andreis Studio dell avvocato Andreis e Associati Torino Milano gianclaudio.andreis@andreiseassociati.it
2 D. Lgs. 27 gennaio 1992 n. 109 Art. 10 Termine minimo di conservazione Il termine minimo di conservazione è la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione; esso va indicato con la dicitura "da consumarsi preferibilmente entro" quando la data contiene l'indicazione del giorno o con la dicitura "da consumarsi si preferibilmente entro la fine" negli altri casi, seguita dalla data d oppure dalla indicazione del punto della confezione in cui essa figura. Il termine minimo di conservazione, che non si applica ai prodotti di cui all'articolo 10-bis bis, è determinato dal produttore o dal confezionatore o, nel caso di prodotti importati, dal primo venditore stabilito nell'unione europea, ed è apposto sotto la loro diretta responsabilità. 2
3 Art. 10 bis Data di scadenza Sui prodotti preconfezionati rapidamente deperibili dal punto di vista microbiologico e che possono costituire, dopo breve tempo, un pericolo per la salute umana, il termine minimo di conservazione è sostituito dalla data di scadenza; essa deve essere preceduta dalla dicitura "da consumarsi entro" seguita dalla data stessa o dalla menzione del punto della confezione in cui figura. La data di scadenza comprende, nell'ordine ed in forma chiara, il i giorno, il mese ed eventualmente l'anno e comporta la enunciazione delle condizioni di conservazione, e, qualora prescritto, un riferimento alla temperatura in funzione della quale è stato determinato il periodo di validità. È vietata la vendita dei prodotti che riportano la data di scadenza a partire dal giorno successivo a quello indicato sulla confezione ne 3
4 Sanzioni Art. 18 D. Lgs. 109/92: 2. La violazione delle disposizioni dell art. 10-bis è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro milleseicento a euro novemilacinquecento. 3. La violazione delle disposizioni dell art. 10 è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro seicento a euro tremilacinquecento. 4
5 Cass. civ.. Sez. III, , 2000, n La "ratio" di tale disposizione è quella di consentire al consumatore una immediata e certa identificazione della data di scadenza, eliminando radicalmente ogni possibilità di dubbi o incertezze interpretative. A tal fine, è indispensabile la contestuale presenza, nelle confezioni di cui si tratta, di entrambi gli elementi richiesti dalla legge, la data e la dicitura indicata, e non è consentito supplire in alcun modo alla mancanza di quest'ultima. ultima. 5
6 Inconvenienti riscontrabili Alterazione del TMC o della data di scadenza TMC o data di scadenza superati e prodotto ancora in commercio. 6
7 Alterazione TMC o data di scadenza Modificazione della data indicata in etichetta, o sostituzione con altra data, in genere, per prolungare la messa in vendita del prodotto. REATO punibile ex art. 515 c.p., Frode nell esercizio esercizio del commercio o ex art. 640 c.p., Truffa 7
8 ART. 515 C.P.,., FRODE NELL ESERCIZIO ESERCIZIO DEL COMMERCIO Chiunque, nell'esercizio di un'attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all'acquirente una cosa mobile per un'altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità,, diversa da quella dichiarata o pattuita, è punito, qualora il fatto non costituisca un più grave delitto, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a euro
9 ART. 640 C.P.,., TRUFFA Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sés o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra taluna delle circostanze previste dal capoverso precedente o un'altra circostanza aggravante 9
10 Cass. pen. Sez. Unite, , n. 28 Integra il tentativo di frode in commercio, perchè idonea e diretta in modo non equivoco alla vendita della merce ai potenziali acquirenti, la condotta dell esercente esercente che esponga sui banchi o comunque offra al pubblico prodotti alimentari scaduti sulle cui confezioni sia stata alterata o sostituita l originale l indicazione del termine minimo di conservazione. (Nell affermare tale principio la Corte ha altresì precisato che il tentativo non è viceversa configurabile, per l'assenza del requisito dell'univocità degli atti, ove i prodotti con etichetta alterata o sostituita siano semplicemente detenuti all'interno dell'esercizio io o in un deposito senza essere esposti o in qualche modo offerti al pubblico). 10
11 PRODOTTI ALIMENTARI CON TMC O DATA DI SCADENZA SUPERATI Cass. pen. Sez. III Sent., , n La commercializzazione di prodotti alimentari confezionati per i quali sia prescritta l'indicazione "da consumarsi preferibilmente entro il...", o quella "da consumarsi entro il..." non integra, ove la data sia superata, alcuna ipotesi di reato, ma solo l illecito amministrativo di cui agli artt.. 10, comma settimo, e 18 del d.lgs. 109/92 (Ann( Ann.. senza rinvio, Trib. Catania, S. dist.. Acireale, 24 Ottobre 2006). 11
12 Precedenti che portano a considerare che si tratti oggi di un principio consolidato Cass. pen. Sezioni Unite, , n. 1 Nella detenzione per il consumo o nella messa in vendita di prodotti otti preconfezionati già scaduti, poiché la data di scadenza, làl dove ne è prevista l indicazione obbligatoria, non ha nulla a che vedere con le modalit ità di conservazione dei prodotti alimentari (rispetto alle quali provvede l art. 5 lett. a), della legge 283/62), ne consegue che l impiego l per la preparazione degli alimenti, la detenzione per la vendita o la distribuzione al consumo di prodotti confezionati - per i quali, essendo prescritta l indicazione l "da consumarsi preferibilmente entro il..." o quella, diversa, "da consumarsi entro il...", la data indicata sia stata superata - non integra alcuna ipotesi di reato, ma solo l illecito amministrativo di cui agli artt.. 10, comma 7, e 18 del D.P.R. 27 gennaio 1992, n
13 Cass. pen. Sez. III, , 1997, n La funzione esclusivamente informativa del termine minimo di consumazione dei prodotti alimentari esclude che gli stessi, consumati oltre detto termine, siano privi dei requisiti nutrizionali caratteristici. Ne consegue che non può rinvenirsi nella scadenza del termine minimo di consumazione una non genuinità naturale, consistente nell'artificiosa alterazione dei prodotti nella loro essenza e nella loro composizione normale mediante commistione di sostanze estranee o sottrazione di principi nutritivi caratteristici, ristici, e neppure una non genuinità formale, che ricorre qualora i prodotti contengano sostanze diverse da quelle che la legge prescrive per la loro composizione. Pertanto, la sola offerta di un prodotto con il termine minimo di consumazione scaduto non integra il reato di vendita di sostanze alimentari non genuine come c genuine di cui all'art. 516 c.p.,, ma configura soltanto l'illecito amministrativo di cui all'art. 18 d.lg. n. 109 del
14 Soggetti responsabili Il produttore è responsabile sino a quando il prodotto esce dal suo stabilimento. A riprova, numerose pronunce di merito sulla competenza territoriale in casi di contestazione dell art. 515 c.p. 14
15 IL SEQUESTRO Art. 13 L 689/81 Gli organi addetti al controllo sull'osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro possono [ ][ procedere al sequestro cautelare delle cose che possono formare oggetto di confisca amministrativa, nei modi e con i limiti con cui il codice di procedura penale consente il sequestro alla polizia giudiziaria. All'accertamento delle violazioni punite con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro possono procedere anche gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria, i quali, oltre che esercitare i poteri indicati nei precedenti commi, possono procedere, quando non sia possibile acquisire altrimenti gli elementi di prova, a perquisizioni in luoghi diversi dalla privata dimora, previa autorizzazione motivata del pretore del luogo ove le perquisizioni stesse dovranno essere effettuate. fettuate. Si applicano le disposizioni del primo comma dell' articolo 333 e del primo e secondo comma dell' articolo 334 del codice di procedura penale. 15
16 Art. 19 L. 689/81 Quando si è proceduto a sequestro, gli interessati possono, anche immediatamente, proporre opposizione all'autorità indicata nel primo comma dell'articolo 18, con atto esente da bollo. Sull'opposizione la decisione è adottata con ordinanza motivata emessa entro il decimo giorno successivo alla sua proposizione. Se non è rigettata entro questo termine, l'opposizione si intende accolta. Anche prima che sia concluso il procedimento amministrativo, l'autorit utorità competente può disporre la restituzione della cosa sequestrata, previo pagamento delle spese di custodia, a chi prova di averne diritto e ne fa istanza, i salvo che si tratti di cose soggette a confisca obbligatoria. Quando l'opposizione al sequestro è stata rigettata, il sequestro cessa di avere efficacia se non è emessa ordinanza-ingiunzione ingiunzione di pagamento o se non è disposta la confisca entro due mesi dal giorno in cui è pervenuto il rapporto e, comunque, entro sei mesi dal giorno in cui è avvenuto il sequestro 16
17 Pret.. Matera, 4 aprile 1990 Non può essere accolta la richiesta di sequestro preventivo di prodotti alimentari preconfezionati, detenuti in vendita oltre il termine minimo di conservazione, senza che sia fornita la prova dell alterazione dell alimento che non è ricavabile automaticamente dal superamento del detto termine. 17
18 Nei casi di sequestro, le autorità che vi hanno provveduto comunicano se il reperto è stato inviato al laboratorio e, nel caso, la data e l ora l in cui verranno effettuate le operazioni peritali. L operatore può partecipare all apertura apertura del reperto, volta, sostanzialmete alla verifica dell integrit integrità o meno del prodotto. 18
19 LA SITUAZIONE IN EUROPA 1. SPAGNA Decreto Reale n. 1334/1999 Prevede che in etichetta siano inseriti il TMC o la data di scadenza, alle stesse condizioni di quelle italiane. La norma, però, non dispone conseguenze sanzionatorie nel caso di violazione del precetto. Decreto Reale n. 1/2007 di approvazione della Legge Generale di tutela dei consumatori e utenti e di altre leggi complementari Ex art. 49, comma 1, lett. f) è un infrazione in materia di tutela dei consumatori e utenti il non adempimento alle norme sull etichettatura dei prodotti. 19
20 Segue SPAGNA Sanzioni: - Multa comminata dalla Amministrazione Pubblica competente, secondo diversi livelli di gravità dell infrazione (lieve, grave o molto grave, ma non definiti dalla norma); - Confisca: sanzione accessoria. Legge 1802/2003 Sulla sicurezza dei prodotti, prevede in caso di prodotti non sicuri il ritiro dal mercato. 20
21 LA SITUAZIONE IN EUROPA 2. OLANDA Decisione in materia di legislazione dei prodotti, e in particolare in materia di etichettatura degli alimenti - 6 maggio 2000 Prevede che in etichetta siano inseriti il TMC e la data di scadenza. Colui che stabilisce il TMC ha la responsabilità della qualità del prodotto. Per il venditore: possibilità di estendere il TMC se il prodotto mantiene le normali proprietà e non è SPOILED La data di scadenza non può essere modificata ed è usata in due casi: 1. quando il prodotto deve essere mantenuto a una temperatura tra gli 0 C e i 6 C; 6 2. per prodotti che non si conservano più di 5 giorni. 21
22 Segue OLANDA Art. 32k Decisione 6 maggio 2000 L Autorità civile ha la competenza a confiscare i prodotti non più idonei al consumo, che sono pericolosi per la sicurezza e salute e dei consumatori. A seguito della confisca, i prodotti vanno distrutti. 22
23 LA SITUAZIONE IN EUROPA 3. GERMANIA LMKV Prevede che in etichetta siano inseriti sia il TMC (Sec.( 7) che la data di scadenza (Sec.( 7 ) ), alle stesse condizioni di quelle italiane. Per il TMC: la legge consente di vendere alimenti con data scaduta. Non vi è alcuna previsione di legge specifica nel caso di superamento del TMC Per la data di scadenza: divieto di porre in circolazione alimenti la cui data di scadenza sia stata superata. 23
24 Segue GERMANIA La Sec. 8 proibisce di commercializzare prodotti il cui consumo può mettere in pericolo il consumatore. Assenza di una legge ad hoc per la confisca dei prodotti non più idonei al consumo. Regolamento generale di polizia degli Stati Federali che prevede l autorizzazione alla confisca come misura idonea ed essenziale per evitare il pericolo. 24
25 LA SITUAZIONE IN EUROPA 4. FRANCIA Codice del consumo Prevede che in etichetta siano obbligatoriamente inseriti il TMC e la data di scadenza, alle stesse condizioni di quelle italiane. (Art. R.112R ) Divieto di vendere alimenti con data di scadenza scaduta. Sanzioni: multa di 400 per alimento (Art. L ) Gli alimenti non rappresentano un rischio per la salute dei consumatori. La vendita di alimenti tossici è punita con la reclusione nel massimo a tre mesi e una multa di per alimento. 25
26 Segue FRANCIA La Direzione generale della Concorrenza, Commercio e della repressione delle frodi è l Autorità competente in materia di violazione della normativa nazionale sugli alimenti, e in particolare a confiscare, custodire e anche distruggere gli alimenti ritirati. i. (Art. L e L ) 26
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