Tratta A.V./A.C. Terzo Valico dei Giovi. Sintesi attività di controllo svolta nell anno 2014 sul Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo

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1 Tratta A.V./A.C. Terzo Valico dei Giovi Sintesi attività di controllo svolta nell anno 2014 sul Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo 1. Generalità Attività svolta nell ambito del GdL Gestione Rischio Amianto Sopralluoghi e campionamenti Attività analitica Risultati analisi Concentrazioni di amianto Concentrazioni di metalli Concentrazioni Idrocarburi C> Confronto dati e COCIV.. 13 ALLEGATI: Allegato 1 Verbali di sopralluogo e campionamento anno 2014 Allegato 2 Resoconto attività di interconfronto tra il laboratorio e il laboratorio di Parte Allegato 3 Referti analitici dei campioni prelevati nell anno 2014 Allegato 4 Schede per lo studio macroscopico e microscopico di campioni di rocce ofiolitiche a rischio amianto, prelevati nell anno

2 1. Generalità La presente relazione contiene gli esiti dell attività di controllo effettuata nel corso dell anno 2014 da sui materiali di scavo generati dall opera Linea Ferroviaria AV/AC Milano-Genova Terzo Valico dei Giovi. L attività di controllo, campionamento e analisi dei materiali da scavo viene svolta in riferimento alla Determina del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare prot. DVA del 24/10/2013 di approvazione del Piano di Utilizzo relativa ai Lotti 1 e 2 dell opera ed in particolare alla prescrizione di cui al punto 1 tutte le attività di analisi, monitoraggio e controllo dovranno essere sviluppate e valutate in contraddittorio con le ARPA Regionali. A seguito di un aggiornamento del Piano di Utilizzo è stata emanata la Determina Direttoriale prot. DVA del 20/11/2014. In data 9/12/2014 è stata sottoscritta la Convenzione tra e COCIV che disciplina le modalità di controllo da parte dell Agenzia nell ambito dell opera Terzo Valico dei Giovi, con particolare riferimento alla verifica del rispetto degli obblighi assunti da COCIV nel Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo. L attività in campo, iniziata nel mese di maggio 2014, a seguito della nota prot. PM/AP/AO/GP/pm/00950/14 (prot. n del 19/02/2014) con la quale COCIV comunicava all Agenzia di aver dato inizio alla gestione dei materiali da scavo secondo il Piano di Utilizzo approvato, è consistita in: 1. Sopralluoghi presso i cantieri di produzione dei materiali di scavo oggetto del Piano di Utilizzo; 2. Prelievo dei campioni di terre e rocce per la verifica dei requisiti di qualità ambientale dei sottoprodotti; 3. Analisi chimiche per la determinazione di metalli, amianto e idrocarburi C>12; 4. Per le litologie ofiolitiche (c.d. Pietre Verdi) analisi allo stereomicroscopio del campione e analisi al microscopio a scansione elettronica (S.E.M. EDX) per la determinazione dell amianto totale (analisi quali/quantitativa). 2

3 2. Attività svolta nell ambito del GdL Gestione Rischio Amianto svolge attività di supporto tecnico-scientifico all Osservatorio Ambientale, istituito dal Ministero dell Ambiente al fine di valutare sotto il profilo ambientale la realizzazione dell opera e la sovrintendenza dell esecuzione del previsto monitoraggio ambientale; tale attività è svolta anche attraverso la partecipazione ai Gruppi di Lavoro Tematici, tra i quali figura il GdL Gestione Rischio amianto. Le attività del GdL sono entrate nel vivo a partire da maggio 2013 con l esame degli aspetti tecnici contenuti nelle prime bozze del Protocollo gestione amianto. Tale documento ha lo scopo di dettagliare i protocolli operativi per la caratterizzazione dei materiali e per il monitoraggio della qualità dell aria relativamente al parametro amianto in ante e corso d opera nel rispetto di quanto prescritto dalla Delibera CIPE. Le prime osservazioni effettuate da hanno riguardato considerazioni critiche sul parametro Indice di rilascio. Tale parametro è stato successivamente abbandonato in quanto non presente nel regolamento DM 161/12. Sono state inoltre esaminate le diverse tecniche di scavo previste e le proposte sulle modalità di campionamento dal fronte di scavo definite dal Politecnico di Milano, rilevando le criticità del metodo relativamente alla gestione delle torbide da analizzare. È stato proposto, nel caso di scavo in tradizionale, il prelievo del materiale dal fronte tramite martello demolitore. Inoltre, si è richiesto di indicare e dettagliare le modalità analitiche adottate dato che nel caso dell amianto non sono univocamente definite. Parallelamente, è stata esaminata la Relazione finale relativa alla convenzione tra COCIV e la Sezione di Torino dell Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria (IGAG-TO), e in particolare gli allegati relativi alle Schede petrografiche e alle Schede Catalogazione campioni, e i certificati dell Università degli Studi di Genova DISTAV - Dipartimento di Scienze della Terra, dell Ambiente e della Vita relativi alle analisi mineralogiche per l accertamento della presenza di amianto mediante MOCF massa. Ampia discussione è stata riservata alla definizione delle Classi di pericolo per l amianto, in relazione alle indicazioni del modello geologico, alle evidenze della verifica al fronte e alla problematica del monitoraggio delle fibre aerodisperse ante operam e in corso d opera. Il Protocollo Gestione Amianto è stato emesso in versione definitiva in data 18/03/2014. Nel novembre 2014, è stata esaminata l istruzione operativa Prelievo di campioni dalle carote provenienti dai sondaggi ai fini della quantificazione dell amianto proposta dalla Regione Piemonte. È stato predisposto il documento Terzo Valico Ferroviario dei Giovi - Gestione delle terre e rocce da scavo ai sensi del DM 161/12 - Valutazioni tecnico-scientifiche condivise tra Arpa Piemonte e in merito alla formazione e preparazione dei campioni in matrice rocciosa per l analisi del contenuto di amianto e metalli/elementi. Attualmente il tavolo è impegnato nella valutazione del metodo di gestione delle acque di cantiere, sempre per il parametro amianto. 3

4 3. Sopralluoghi e campionamenti Nel corso dell anno 2014, l Agenzia ha svolto sopralluoghi, dapprima conoscitivi e poi di controllo, sui cantieri in attività al fine di verificare le modalità di gestione delle terre e rocce da scavo, così come previste dal Piano di Utilizzo approvato. Nel corso dei sopralluoghi è stata presa visione delle lavorazioni, dei depositi e delle modalità di gestione dei materiali. E stata inoltre verificata, con il prelievo di campioni di controllo, la sussistenza dei requisiti di qualità ambientale dei sottoprodotti, in relazione al rispetto dei limiti di riferimento per il sito di produzione e per il sito di destinazione dei materiali (Col. A o B della Tab. 1, Allegato 5 alla Parte IV del D.Lgs 152/2006). In particolare, a partire dal mese di maggio 2014, sono state svolte 24 ispezioni ai cantieri e un sopralluogo negli uffici COCIV per acquisire documentazione. I cantieri oggetto di sopralluogo sono stati i seguenti: - COV1 Cantiere Operativo Galleria Borzoli-Erzelli (lato Borzoli) - COV2 Cantiere Operativo Galleria Borzoli-Erzelli (lato Erzelli) - COV3 Cantiere Operativo Galleria Chiaravagna-Borzoli (lato Borzoli) - COL2 Cantiere Operativo Fegino - COL2bis Cantiere Operativo Fegino-Trasta - COL3 Cantiere Operativo Polcevera - CSL2 Cantiere di Servizio di Cravasco Nel corso dei sopralluoghi sono stati prelevati 7 campioni di terre e rocce da scavo per le determinazioni analitiche previste dal D.M. 161/2012 e dal Piano di Utilizzo. I prelievi sono stati effettuati sia su materiale proveniente dagli scavi in galleria sia su materiale proveniente da scavi all aperto. I campionamenti di materiale proveniente dagli scavi in galleria sono stati effettuati sia direttamente dal fronte di scavo tramite asportazione di materiale con martellone demolitore oppure dai cumuli depositati in area di cantiere in attesa del successivo conferimento al sito di destino. Il campionamento dei materiali provenienti dagli scavi all aperto è stato effettuato da cumulo. I criteri adottati per il campionamento sono quelli dettati dal D.M. 161/2012. In Allegato 1 alla presente sono riportati i verbali di campionamento. Nel seguito, per ciascun cantiere, sono indicati i sopralluoghi e i campioni prelevati. 4

5 COV1 - Cantiere Operativo Galleria Borzoli-Erzelli (lato Borzoli) Data Rif. Verbale Codice campione wbs Provenienza materiale campionato 30/09/2013 / GASA Fronte di scavo galleria 21/05/2014 TV2/ /06/2014 TV7/2014 COV1 - pk 473,67 GNSB Fronte di scavo galleria 23/09/2014 TV14/ /10/2014 TV19/2014 COV1 - pk 775 GNSB Da cumulo del materiale proveniente dalla galleria COV2 - Cantiere Operativo Galleria Borzoli-Erzelli (lato Erzelli) Data Rif. Verbale Codice campione wbs Provenienza materiale campionato 21/05/2014 TV1/ /10/2014 TV18/ COV3 - Cantiere Operativo Galleria Chiaravagna-Borzoli (lato Borzoli) Il sopralluogo del 22/12/2014, svolto in cantiere (TV24) e presso gli uffici COCIV a Trasta (TV25), si è reso necessario a seguito di un superamento delle concentrazioni di riferimento del sito di destinazione per il parametro Idrocarburi C>12, nel campione prelevato nel corso del precedente sopralluogo del 23/10/2014. Il superamento dei limiti di riferimento è stato oggetto di segnalazione all Autorità Giudiziaria. Data Rif. Verbale Codice campione wbs Provenienza materiale campionato 21/05/2014 TV3/ /10/2014 TV17/2014 COV3-GASE_1 GASE Da cumulo del materiale proveniente da scavo all aperto (piazzale antistante imbocco) 22/12/2014 TV24-25/2014-5

6 COL2 - Cantiere Operativo Fegino Il sopralluogo del 20/10/2014 è stato svolto a seguito di un irregolarità, emersa nel corso del precedente sopralluogo del 23/07/2014 relativa alla gestione dei rifiuti, successivamente oggetto di segnalazione all Autorità Giudiziaria. Data Rif. Verbale Codice campione wbs Provenienza materiale campionato 21/05/2014 TV4/ /07/2014 TV8/ /07/2014 TV10/ /09/2014 TV15/2014 COL2 GN11 - pk 580,60 GN11 Da cumulo del materiale proveniente dalla galleria 20/10/2014 TV16/ /12/2014 TV23/2014 COL2 GN11 fino a 691 GN11 Da cumulo del materiale proveniente dalla galleria COL2bis - Cantiere Operativo Fegino-Trasta Data Rif. Verbale Codice campione wbs Provenienza materiale campionato 03/12/2014 TV20/ COL3 - Cantiere Operativo Polcevera Data Rif. Verbale Codice campione wbs Provenienza materiale campionato 29/05/2014 TV5/ /07/2014 TV9/ /09/2014 TV11/ /12/2014 TV21/2014 COL3CA15_116,50 CA15 Da cumulo del materiale proveniente da scavo all aperto (sbancamento per la realizzazione piazzale) 6

7 CSL2 - Cantiere di Servizio di Cravasco Data Rif. Verbale Codice campione wbs Provenienza materiale campionato 29/05/2014 TV6/ /09/2014 TV12/ /09/2014 TV13/2014 CSL2 - pk 65,90 GN14H Fronte di scavo galleria 11/12/2014 TV22/ Attività analitica Preliminarmente all esecuzione delle analisi sulle terre e rocce da scavo è stato svolto un interconfronto tra il laboratorio e i laboratori individuati da COCIV per l esecuzione delle determinazioni analitiche. In particolare, COCIV con nota n. PPM/AP/AO/GP/RI/pm/03932/13 del 2/12/2013 ha comunicato che le attività analitiche sui terreni sono svolte dai laboratori C.P.G. Lab Srl (Savona), IREOS Laboratori Srl (Genova), SIGE Srl (Genova), mentre le analisi per la ricerca dell amianto per le sole litologie ofiolitiche vengono svolte dall Università di Genova Dipartimento di Scienze della Terra, dell Ambiente e della Vita. In data 17/07/2014 è stato, quindi, svolto un incontro tra i tecnici di, COCIV e dei tre laboratori di cui sopra (C.P.G., IREOS e SIGE), finalizzato all analisi e al confronto delle metodiche analitiche utilizzate. Da tale incontro è discesa la necessità di approfondire la metodica per l analisi dell amianto e di effettuare l intercalibrazione per i parametri Mercurio e BTEXS. Per quanto attiene l analisi dell amianto, a tale incontro ha fatto seguito quello del 30/10/2014 nel corso del quale sono stati richiesti chiarimenti ai tre laboratori ed è stato concordato di effettuare un intercalibrazione che verrà completata nel corso del In Allegato 2 si riportano i verbali dell incontro del 17/07/2014 e del 30/10/2014. Per quanto riguarda il mercurio è stata effettuata un intercalibrazione tra i tre laboratori e il laboratorio che ha dato esito positivo, avendo riscontrato una buona sovrapposizione dei risultati. Infine, considerato che ad oggi il parametro BTEXS non è mai stato ricercato nei cantieri di produzione delle terre e rocce da scavo per le motivazioni poco più avanti indicate, è stato valutato di non procedere all intercalibrazione tra i laboratori ed eventualmente rimandarla, qualora in futuro si ritenesse necessaria. 7

8 I sette campioni prelevati e analizzati nel corso dei sopralluoghi precedentemente indicati sono elencati nella tabella 1 sotto riportata. Tra i campioni elencati in tabella figura anche un campione prelevato da COCIV nel mese di settembre 2013 relativo allo scavo iniziale della Galleria Borzoli-Erzelli (COV 1, lato Borzoli). Sui campioni sono stati determinati i parametri previsti dalla Tab. 4.1 del D.M. 161/2012 con particolare riferimento a metalli (As, Cd, Co, Cr tot, Cr V+, Ni, Pb, Cu, Hg, V, Zn), idrocarburi C>12 e amianto. Quest ultimo parametro non è stato ricercato laddove la litologia esclude in modo assoluto la possibilità di rinvenire tale minerale all interno dell ammasso roccioso. Nel profilo dei metalli è stato inserito il parametro Vanadio, non previsto dalla Tab. 4.1 del D.M. 161/2012, ma ritenuto necessario ai fini di effettuare correlazioni con altri parametri (Cromo e Nichel) per la valutazione delle concentrazioni naturali. Ad oggi, considerato che i materiali campionati provengono da scavi in galleria o da scavi all aperto in aree lontane da infrastrutture viarie di grande comunicazione e da insediamenti che possono aver influenzato le caratteristiche del sito, si è ritenuto di non ricercare i parametri BTEXS e IPA. Codice campione n. APR Codice Data di prelievo Cantiere Litologia G.A.S.A. 30/09/13 Galleria Borzoli-Erzelli (lato Borzoli) Metabasalti 6891 COV1-pk473,67 09/06/14 Galleria Borzoli-Erzelli (lato Borzoli) Metabasalti CSL2-pk65,90 12/09/14 Cantiere di Cravasco Calcari COL2-GN11(pk580) 25/09/14 Cantiere Fegino Argilloscisti COV3-GASE_1 23/10/14 Galleria Chiaravagna-Borzoli (lato Borzoli) Argille COV1-pk775 28/10/14 Galleria Borzoli-Erzelli (lato Borzoli) Metabasalti COL3-CA15_ /12/14 Cantiere Polcevera Argilloscisti COL2-GN11(pk fino a 691) 11/12/14 Cantiere Fegino Argilloscisti Tab. 1 Elenco campioni prelevati da nel corso dell anno

9 5. Risultati analisi Preliminarmente occorre precisare che per i sette campioni di roccia di cui alla tabella precedente ha ritenuto, per le ragioni già più volte esposte agli Enti (Rif. note n del 20/11/2014 e n del ) e nel seguito comunque sintetizzate, di determinare la concentrazione dei metalli sulla frazione inferiore a 2 mm, senza riportarla allo scheletro (frazione compresa tra 2 cm e 2 mm), come dalle indicazioni letterali del D.M. 161/2012. Tale aspetto si connette con la più volte segnalata problematica derivante dall adozione letterale da parte di COCIV di quanto previsto all All. 4 del D.M. 161/2012 circa la preparazione dei campioni e l espressione dei risultati. Pur prendendo atto della nota U-Prot-DVA del , con la quale il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, a seguito di un intervenuta delibera della Regione Liguria, ritiene formalmente superato il contrasto tra precedenti indicazioni regionali e la norma nazionale, non può non essere osservato che sotto il profilo tecnico la problematica continua a sussistere. I rapporti di prova riportano quindi il dato relativo alla granulometria e la concentrazione dei metalli sulla frazione inferiore a 2 mm. La conformità per tali parametri è stata comunque riferita al D.M. 161/2012. Gli inquinanti organici sono invece stati effettuati ai sensi del D.M. 161/2012, ossia riferendo la concentrazione determinata sulla frazione passante i 2 mm allo scheletro determinato. La determinazione dell amianto è stato effettuata al microscopio elettronico a scansione S.E.M.-EDX secondo il Protocollo Gestione Amianto (vers. 18/03/2014), previa macinazione totale come indicato nel documento Terzo Valico Ferroviario dei Giovi - Gestione delle terre e rocce da scavo ai sensi del DM 161/12 - Valutazioni tecnico-scientifiche condivise tra Arpa Piemonte e in merito alla formazione e preparazione dei campioni in matrice rocciosa per l analisi del contenuto di amianto e metalli/elementi del 3 aprile 2015, prodotto nell ambito del Tavolo tecnico Amianto. I rapporti di prova delle determinazioni svolte da sono riportati in Allegato 3, mentre in Allegato 4 sono riportate le Schede per lo studio macroscopico e microscopico di campioni di rocce ofiolitiche a rischio amianto, predisposte per i soli campioni prelevati in rocce ofiolitiche. Lo studio macroscopico, propedeutico all analisi al S.E.M, tramite l osservazione allo stereomicroscopio, consente di rilevare le principali caratteristiche minero-petrografiche, e la presenza di eventuali fibre libere sulla superficie del campione. Nella tabella 2 sottostante sono riportati, per ciascun campione, i parametri determinati e la conformità o meno ai limiti di riferimento per il sito di destinazione dei materiali da scavo. Nel seguito per ciascuna classe di parametri sono analizzati i risultati prodotti dal laboratorio. 9

10 n. APR Codice campione Codice Data di prelievo Parametri determinati Sito di destino Limite di riferimento (Tab.1, All.5, Parte IV D.Lgs 152/2006) Conformità / 30/9/2013 amianto / Col. B Conforme 6891 COV1-pk473,67 09/06/14 Metalli, C>12, amianto Loc. Colletto, Stella Col. A Conforme CSL2-pk65,90 12/09/14 Metalli, C>12 Cava Castellaro Col. B Conforme COL2-GN11(pk580) 25/09/14 Metalli, C>12 Loc. Colletto, Stella Col. A Conforme COV3-GASE_1 23/10/14 Metalli, C> COV1-pk775 28/10/14 Amianto COL3-CA15_ /12/14 Metalli, C> COL2-GN11(pk fino a 691) 11/12/14 Metalli, C>12 Loc. Colletto, Stella Riutilizzo interno all opera (NV02, NV05) Loc. Colletto, Stella Loc. Colletto, Stella Cava Pian di Carlo, Genova Col. A Col. B Col. A Col. A Non conforme C>12 Conforme Conforme ai sensi DM 161/2012. (Cobalto non conforme su frazione <2mm) Conforme Tab. 2 Conformità ai limiti di riferimento dei campioni prelevati da nel corso dell anno Concentrazioni di amianto La litologia ofiolitica incontrata negli scavi del Terzo Valico nel corso delle lavorazioni a tutto il 2014 nel cantiere operativo COV1 è risultata attribuibile alla formazione dei metabasalti (Metabasalti di Monte Figogna dell Unità tettonometamorfica Figogna, secondo la CARG, sc. 1:50.000), appartenente alle Pietre Verdi ai sensi dell All. 4 del D.M , e facente parte dei litotipi di cui al Gruppo C (Brecce ofiolitiche, Basalti, e Metabasalti) dell All. II alla D.C.R , n. 105, che presentano, in linea generale, un potenziale rischio amianto. I metabasalti dell Unità Figogna mostrano condizioni di picco (climax metamorfico) nella facies metamorfica pumpellyite-actinolite, che comporta la presenza di specie mineralogiche classificate come amianto dalla normativa vigente (anfiboli della serie actinolite/tremolite), come indicato da alcuni autori (L. Cortesogno & D. Haccard, 1984; L. Cortesogno & alii, 1976: la paragenesi primaria è completamente trasformata con blastesi di pumpellyite, albite, clorite, attinolite, sericite, calcite, titanite ed ematite ). Tuttavia, gli anfiboli della serie actinolite/tremolite non sono sempre presenti in quantità significative, specie nelle forme fibrose, in quanto le 10

11 disomogenee condizioni metamorfiche dell unità hanno determinato lo sviluppo delle forme fibrose solo in alcuni settori della stessa. Nel corso di attività istituzionali di controllo effettuate nel 2009 nella zona di Erzelli, aveva accertato la presenza di una minerogenesi diffusa ad abito prismatico-lamellare nei campioni di roccia attribuibile agli Anfiboli della serie calcica ferro-attinolite-tremolite, al gruppo delle Cloriti e della Pumpellyite, che costituiscono la paragenesi dei metabasalti in oggetto, con diffusa cristallizzazione massiva a Calcite, ma solo rari individui cristallini ad abito fibroso, classificati come amianto dalla normativa vigente, appartenenti alla serie ferro-attinolite- Tremolite. Tuttavia, a conferma della necessità di mantenere un alto livello di attenzione nell attraversamento di tale formazione, si segnala il rinvenimento di actinolite in forma fibrosa, anche se in modeste concentrazioni, sul versante della Val Chiaravagna, in occasione di altra attività di controllo effettuata da per il Potenziamento Infrastrutturale del Nodo di Genova. Nelle rocce analizzate nel corso della presente attività di controllo per il Terzo Valico dell anno 2014, dalle osservazioni macroscopiche, stereomicroscopiche e dall analisi al S.E.M., non sono stati rilevati minerali ad abito fibroso sulla superficie e in massa (vd. Scheda per lo studio macroscopico e microscopico di campioni di rocce ofiolitiche a rischio amianto e referto di laboratorio allegati). Dall analisi mineralogica con S.E.M. sono state riconosciute le specie mineralogiche attribuibili a albite, clorite, pumpellyite, fengite che rappresentano i costituenti principali della paragenesi dei metabasalti in facies pumpellyite-actinolite. Sono risultati rari gli anfiboli della serie actinolite/tremolite, e assenti le forme fibrose classificate come amianto dalla normativa vigente. Si è pertanto trovato conferma, per i campioni analizzati, che i minerali della serie actinolite/tremolite, che costituiscono componenti importanti della paragenesi dei metabasalti, possono risultare presenti in forma non fibrosa. 5.2 Concentrazioni di metalli Per quanto riguarda il contenuto in metalli, i metabasalti in facies pumpellyite-actinolite possono presentare superamenti dei valori di legge specialmente per Cr, Ni, Co e talvolta V (cfr. L. Cortesogno & alii, 1976). Sebbene i metabasalti possano superare i limiti di colonna A, a differenza dei chimismi ultrafemici (lherzoliti e serpentiniti), che mostrano superamenti con una certa regolarità dei valori tabellari anche di colonna B per Cr e Ni e di colonna A per Co, i metabasalti a basso grado metamorfico mostrano generalmente valori sempre inferiori ai limiti di colonna B. 11

12 Dalle analisi di controllo eseguite su campioni di metabasalti, calcari, argilloscisti e argilliti, si è potuta riscontrare la conformità per tutti i parametri, che risultano inferiori ai limiti di colonna A della Tab. 1 All. 5 alla Parte IV del D.Lgs. 152/06. Per il campione di metabasalto si rileva un valore limite con la colonna A per l elemento As e un valore elevato di Cr pari a 101 ppm, in linea con quanto sopra evidenziato. Per quanto riguarda gli altri campioni, mentre per il calcare prelevato nella galleria della finestra Cravasco i valori mostrano basse concentrazioni di tutti i metalli, in accordo con il classico chimismo del litotipo, le concentrazioni rilevate nei materiali a matrice argillosa, sia essa metamorfica come nel caso degli argilloscisti sia essa puramente sedimentaria come nel caso delle argilliti, si è potuto osservare un innalzamento di alcuni valori prossimi ai limiti di colonna A della Tab.1 All. 5 alla Parte IV del D.Lgs. 152/06. I metalli che hanno mostrato valori elevati sono Cr, Ni e Co, e tale comportamento può rientrare nelle caratteristiche delle litologie argillose, che derivando dalla detrizione di formazioni ricche in metalli, possono talora presentare concentrazioni elevate di tali elementi. Il campione COL3-CA15_116.5, prelevato presso il Cantiere Polcevera nel corso degli scavi di sbancamento per la predisposizione del piazzale, ha denotato un eccedenza per il parametro Cobalto, se riferito alla sola frazione passante i 2 mm (26±5 mg/kg a fronte di una CSC pari a 20 mg/kg), mentre risulta conforme secondo il D.M. 161/2012. Di tale riscontro è stata data comunicazione per le valutazioni di competenza al Ministero dell Ambiente con nota n del 22/06/2015. Parametri e limiti di Legge As Cd Co Cr tot Cr VI Ni Pb Cu V Zn COLONNA A Cod. Campione COLONNA B Concentrazione COV1-pk473,67 Metabasalti - Unità Figogna 24* <0, ,1 42 <0, CSL2 - pk 65,90 Calcari - Unità Gazzo-Isoverde 2,8 0,2 0,4 10 <0, COV3 -GASE1 Argille Ortovero 3,7 0, <0, COL2-GN-11 (PK 580) Argilloscisti - Unità Figogna 2,5 0, , COL3 - CA15_116,5 Argilloscisti - Unità Figogna 7,5 0, <0, COL2-GN-11 (PK fino a 691) Argilloscisti - Unità Figogna 2 0, <0, * I superamenti di colonna A rientrano nei limiti tabellari tenendo conto dell incertezza strumentale Tab. 3 Risultati analitici dei metalli ricercati sui campioni nell anno

13 5.3 Concentrazioni Idrocarburi C>12 I risultati delle determinazioni analitiche svolte sul parametro Idrocarburi C>12 hanno evidenziato concentrazioni sempre inferiori o prossime al limite di quantificazione della metodica, ad eccezione del campione COV3-GASE_1, prelevato dal materiale proveniente dall abbassamento del piazzale antistante l imbocco della Galleria Chiaravagna-Borzoli (lato Borzoli). Su tale campione è stato riscontrato, per il parametro Idrocarburi C>12, un superamento delle concentrazioni limite di riferimento per il sito di destinazione di Colletto nel Comune di Stella (300±110 mg/kg a fronte di una CSC per le aree verdi/residenziali pari a 50 mg/kg). Tale superamento, peraltro non rilevato dal laboratorio di Parte che ha determinato una concentrazione pari a 33 mg/kg, è stato oggetto di segnalazione all Autorità Giudiziaria. 6. Confronto dati e COCIV Come già illustrato, la preparativa dei campioni e l espressione dei risultati per i metalli e l amianto adottate da sono differenti da quelle adottate da COCIV. ritiene che la concentrazione del contenuto di metalli, semimetalli e amianto in quanto elementi costitutivi del materiale roccioso - debba essere determinata ed espressa sempre in termini di concentrazione totale, da ottenersi previa macinazione completa del campione, o con setacciatura e determinazione sulla frazione passante a 2 mm, ma senza rapportare il risultato analitico al totale comprensivo dello scheletro (2mm/2cm), come invece effettuato da COCIV. Ciò determina un inevitabile sistematica discrepanza tra i risultati di COCIV e quelli ottenuti da, tanto più rilevante quanto maggiore è la percentuale di scheletro (frazione 2mm/2cm). Come si può osservare nella figura 1 sotto riportata, la concentrazione di cromo, rilevata nel campione di metabasalti dell Unità del M. Figogna analizzato da è in linea con i dati della letteratura scientifica relativi ad analoghe litologie nelle differenti unità tettoniche liguri. Nel dettaglio, si osserva come, salvo picchi di concentrazione dovuti a particolarità geologiche locali, la concentrazione del cromo oscilla intorno ai 150 mg/kg, ossia alla CSC di cui alla Colonna A della Tab. 1 dell All. 5 alla Parte IV del D.Lgs. 152/06. Al contrario, il risultato di COCIV (in giallo) indica valori notevolmente inferiori. 13

14 Concentrazione di Cromo in metabasalti a basso grado metamorfico mg/kg Fig. 1 Confronto dati, dati COCIV e dati da letteratura scientifica sulle ofioliti liguri Nella figura 2, che è un dettaglio dello stesso grafico di figura 1, si osserva l analogo confronto relativo solo ai metabasalti dell Unità del M. Figogna, attraversati dalla galleria Borzoli-Erzelli. Concentrazione di Cromo nei metabasalti dell'unità M. Figogna 300 mg/kg Dati lett. Scientifica Dati lett. Scientifica Dati lett. Scientifica Dati lett. Scientifica Dati Dati COCIV Fig. 2 Confronto dati, dati COCIV e dati da letteratura scientifica sui metabasalti Unità M. Figogna (dettaglio della fig. 1) 14

15 Nella Fig. 3, relativamente allo stesso campione di metabasalti, sono messe a confronto le concentrazioni di tutti i metalli analizzati. Si osserva la notevole differenza dei risultati, dovuta all elevata percentuale di scheletro, pari a 792 g/kg. Fig. 3 Confronto dati e dati COCIV su un campione significativo del litotipo Metabasalti La figura 4 conferma che la percentuale di scheletro del campione è il fattore che determina la differenza dei risultati: nel campione esaminato, costituito da una litologia particolarmente disgregabile, e quindi con elevata percentuale di componente fine (passante a 2 mm pari a 958 g/kg), le differenze appaiono assai ridotte e compatibili con la normale variabilità campionaria e analitica. Argille di Ortovero COV3 - GASE 1- confronto dati Arpal-Dati Cociv mg/kg Dati Dati Cociv 20 0 As Cd Co Crtot Cr VI Ni Pb Cu V Zn Fig. 4 Confronto dati e dati COCIV su un campione significativo del litotipo Argille di Ortovero 15

4.5.5 Risultati analisi XRPD

4.5.5 Risultati analisi XRPD 4.5.5 Risultati analisi XRPD CAMPIONE N.11 Campione abbastanza massivo, di colore biancastro-verde pallido, costituito da cristalli da aciculari a fibrosi, tendenzialmente isorientati. - XRPD: diopside

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