Progetto esecutivo del sistema di Controllo strategico

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1 PROVINCIA DI VENEZIA Direzione generale Indice 1. Premessa 2. Controllo strategico 3. Metodologia e strumenti 4. Soggetti responsabili 5. Gli obiettivi strategici 5.1. Qualità dell azione amministrativa 5.2. Qualità del territorio e dell ambiente 5.3. Politiche per la sicurezza 5.4. Qualità dei servizi alla comunità e alle persone e all imprese 25 febbraio 2011 Progettazione controllo strategico direzione generale pagina 1

2 1. Premessa Il presente documento dettaglia metodologia e strumenti per l attuazione del controllo strategico e si compone, oltre che della presente premessa, di sei paragrafi per descrivere finalità, strumenti e metodologia del controllo e definire i macro obiettivi strategici individuati per il periodo Come è noto, l art. 147 del testo unico degli enti locali, nel riproporre la summa divisio proposta dal d.lgs 286/99, indica quattro tipologie di controlli interni da realizzare con strumenti e tipologie individuati da ciascun ente locale nell ambito della sua autonomia organizzativa: il controllo di regolarità amministrativa e contabile; il controllo di gestione; la valutazione della dirigenza e il controllo strategico. E pure noto che, a partire dall esercizio 2010, è stata avviata anche in questo Ente la realizzazione di un sistema compiuto ed integrato di controlli interni e di ciclo di gestione della performance, come previsto dal richiamato art. 147 del testo unico delle leggi degli enti locali 267, dalla riforma del lavoro pubblico del 2009 di cui al titolo II del D.Lgs n. 150/2009, dallo statuto provinciale e dal regolamento provinciale di contabilità. A tal fine, è stato approvata la nuova disciplina regolamentare dei controlli interni (deliberazione della Giunta n. 34 del 10/03/2010), ora confluita nel Titolo V del nuovo regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi (artt. dal 67 al 72). Il sistema dei controlli interni è stato articolato nei seguenti quattro regolarità, gestione, strategico e valutazione delle prestazioni. moduli: E stata approvata, in esecuzione del suddetto programma, la progettazione generale del sistema dei controlli (deliberazione della Giunta n.34 del 10/03/2010), e la progettazione esecutiva del controllo di gestione - ciclo della performance (deliberazione della Giunta n. 45 del 31/03/2010 ), e del controllo di regolarità amministrativa (deliberazione della Giunta n. 119 dell 8/09/2010). E stata progettata la proposta del nuovo sistema di valutazione del personale, strettamente collegata al ciclo di performance, ad oggi non completata anche a causa dell incerto andamento attuativo della riforma del lavoro pubblico del 2009 conseguente al blocco dei contratti di lavoro per il triennio stabilito con il D.L. n. 78/2010 e relativa legge di conversione 133. Progettazione controllo strategico direzione generale pagina 2

3 Sotto l aspetto operativo, lo stato di avanzamento del progetto di introduzione del sistema dei controlli interni è molto avanzato: il controllo di gestione è stato avviato già con l esercizio 2010, il controllo di regolarità alla fine del Il controllo strategico è stato di fatto attuato con il bilancio del Resta da completare la progettazione del nuovo sistema di valutazione. 2. Controllo strategico Il controllo strategico è lo strumento a supporto degli organi di governo. Esso è finalizzato a verificare l adeguatezza del programma operativo rispetto a quello strategico progettato dagli stessi organi di governo. L articolo 71 del regolamento sull ordinamento degli uffici e servizi prevede il controllo strategico come facoltativo. Precisa che nel controllo strategico l attività di verifica consiste nell analisi, preventiva e successiva, della congruenza e/o degli eventuali scostamenti tra le missioni affidate dalle norme, gli obiettivi operativi prescelti, le scelte operative effettuate e le risorse umane, finanziarie e materiali assegnate, nonché della identificazione degli eventuali fattori ostativi, delle eventuali responsabilità per la mancata o parziale attuazione, dei possibili rimedi. La stessa disposizione demanda al nucleo di valutazione la verifica dell effettiva attuazione delle scelte contenute nelle direttive e negli altri atti di indirizzo politico, ed impone l invio di dette verifiche al Presidente. Con il PEG 2011, la Giunta ha assegnato alla direzione generale l obiettivo di completare la progettazione del controllo strategico (Peg direzione generale, obiettivo 2, attività 1). 3. Metodologia e strumenti La vigente normativa non prevede strumenti e modelli da utilizzare per progettare e realizzare il controllo strategico. Al fine di assicurare unitarietà al sistema dei controlli, pur nella diversità degli obiettivi di ciascuna tipologia, è preferibile inserire anche il controllo strategico, nell ambito del più complesso ciclo di gestione della performance, utilizzando gli stessi strumenti del sistema di bilancio e gli stessi indicatori di outcome previsti per i programmi della relazione previsionale e programmatica. Il progetto, in particolare, prevede di utilizzare per il controllo strategico: Progettazione controllo strategico direzione generale pagina 3

4 a) a preventivo, - come documento base, il programma di governo, presentato, all inizio di ciascuna tornata amministrativa, dalla Giunta al Consiglio (per l attuale tornata amministrativa, cfr. deliberazione consiliare, n. 59, del 14 luglio 2009); - come documento di riferimento, la relazione previsionale e programmatica sez. 3, con l individuazione degli obiettivi strategici e per ciascun obiettivo strategico dei programmi e progetti da realizzare nel triennio; b) a consuntivo: - la relazione di performance illustrativa dei risultati del rendiconto di gestione, con evidenziati i risultati raggiunti rispetto ai singoli obiettivi strategici programmati. Per gli strumenti di misurazione, il sistema assume i risultati rilevati con il ciclo di gestione della performance e utilizza gli indicatori riportati nel piano della performance. 4. Soggetti responsabili Sono responsabili del sistema i seguenti soggetti: a) Giunta: definisce la proposta degli obiettivi strategici con la relazione previsionale allegata al bilancio, valuta se la strategia si sta attuando secondo quanto definito nel piano strategico e riferisce al Consiglio, annualmente, sui risultati conseguiti e, a fine mandato, valuta la validità del disegno complessivo in funzione dei risultati finali e delle modifiche intervenute nell ambiente esterno; b) Consiglio: approva gli obiettivi strategici con la relazione previsionale allegata al bilancio e controlla e valuta i risultati annuali e finali conseguiti, in sede di esame del rendiconto di gestione; c) Direttore generale: fornisce il supporto tecnico per la definizione e valutazione degli obiettivi, avvalendosi del servizio sistemi controlli interni e sviluppo organizzativo; d) Nucleo di valutazione: verifica l effettiva attuazione delle scelte contenute nelle direttive e negli altri atti di indirizzo politico, e valida la relazione sulla performance. Progettazione controllo strategico direzione generale pagina 4

5 5. Gli obiettivi strategici Come anticipato nel sistema di bilancio , i programmi e progetti della relazione previsionale e programmatica sono da ricondurre, per ragioni di semplificazione, a quattro macro - obiettivi strategici coerenti con programma di governo. Gli obiettivi possono essere aggiornati anche nel corso del mandato in relazione alle modifiche del programma di governo. I risultati conseguiti per ciascuno di essi sono da misurare con la media dei risultati dei singoli programmi inclusi in ciascun obiettivo, ottenuta utilizzando gli indicatori riportati nel piano della performance Qualità dell azione amministrativa In questo obiettivo sono da ricondurre i progetti finalizzati a migliorare la qualità dell'attività amministrativa, attraverso più azioni, di norma, anche trasversali alla struttura organizzativa, di innovazione amministrativa, procedurale e tecnologica, ma anche, sotto l aspetto dell efficienza e dell economicità, il programma relativo ai servizi finanziari e il piano di razionalizzazione degli enti partecipati, per le azioni tese alla corretta e buona gestione contabile finanziaria e, ancora, il programma per la gestione delle risorse umane. Sono da ricondurre a tale obiettivo, inoltre, le politiche in materia di gestione del patrimonio provinciale e quelle per la razionalizzazione dei costi di funzionamento relativi a dotazioni strumentali, Vi rientrano i progetti di cooperazione con gli enti del territorio in cui si esplica la funzione della Provincia di assistenza e di supporto ai comuni del territorio,specie di minori dimensioni demografiche, e le attività di comunicazione istituzionale nonché le attività di supporto ai consiglieri e alla giunta in quanto strumentali all attività degli organi di governo. In questo obiettivo vanno ricondotti anche eventuali ulteriori programmi progetti della stessa natura di quelli sopramenzionati Qualità del territorio e dell ambiente A questo obiettivo concorrono i programmi, con i relativi progetti, per le infrastrutture viarie e il piano di completamento e interconnessione a rete del sistema ciclabile, nonché i programmi per la mobilità, la pianificazione territoriale, le politiche ambientali e la difesa del suolo, la valorizzazione dei boschi, dei parchi e riserve naturali, e i progetti della caccia e pesca per gli aspetti attinenti alla difesa del Progettazione controllo strategico direzione generale pagina 5

6 suolo e dello spazio lagunare, nonché il programma triennale dei lavori pubblici per gli interventi nell ambito viabilistico. In buona sostanza, sono da ricondurre a questo obiettivo strategico tutti i programmi e i progetti che traducono in azioni operative le funzioni strategiche della Provincia come ente di governo di area vasta, finalizzati, in concreto, a disegnare il futuro del territorio provinciale in modo sostenibile ed attento alle problematiche dell ambiente, del paesaggio e dell economia, in coerenza alle esigenze espresse dai governi locali Politiche per la sicurezza Nell ambito di questo obiettivo sono riconducibili non solo i programmi e i progetti della Polizia provinciale e della Protezione civile ma anche gli interventi manutentivi per la viabilità, e per la messa a norma del patrimonio edilizio scolastico, e quelli elencati nel programma triennale delle opere pubbliche. Programmi e progetti diretti ad attuare, quindi, politiche integrate di sicurezza, intese in senso ampio e, quindi, comprensive, non solo, dei controlli sul territorio provinciale, finalizzati a garantire un incisivo e costante presidio in terraferma e nelle zone vallive e lagunari, anche per contrastare i fenomeni che turbano la vivibilità dei cittadini, ma anche gli interventi di adeguamento e messa a norma degli edifici scolastici, come previsto dal relativo Patto per la sicurezza, in vigore dal 1 gennaio 2010, e sulla rete viaria per migliorare la percorribilità delle strade provinciali Qualità dei servizi alla comunità e alle persone e all imprese Rientrano in questo obiettivo le politiche in materia di regolazione, di programmazione ed autorizzatori negli ambiti, di competenza provinciale, dell istruzione secondaria, della cultura e dello sport, del turismo e attività produttive, delle politiche per il lavoro e la formazione professionale e dei servizi sociali, nonché i servizi autorizzatori in materia di caccia e pesca. E strettamente collegato a questo obiettivo il programma finalizzato a definire gli standard di qualità delle prestazioni e dei servizi resi da questa Provincia, come previsto dalla riforma introdotta dal D.lgs 150/2010 e dalle relative linee guida formulate dalla Commissione Indipendente per la Valutazione, Integrità e la trasparenza (cfr. deliberazione n. 89/2010, ad oggetto Indirizzi in materia di parametri e modelli di riferimento del Sistema di misurazione e valutazione della performance (articoli 13, comma 6, lett. d) e 30, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150). Giuseppe Panassidi Progettazione controllo strategico direzione generale pagina 6

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