5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO OTTOBRE 2004
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1 5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO OTTOBRE 2004 PIANI TRIENNALI PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI FITOFARMACI: RUOLO DELL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ R. DOMMARCO - E. FUNARI DIPARTIMENTO AMBIENTE E CONNESSA PREVENZIONE PRIMARIA ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
2 GRUPPO DI LAVORO 2 ESPOSIZIONE DEL CONSUMATORE A RESIDUI DI ANTIPARASSITARI
3 OBIETTIVO VALUTAZIONE DELL ESPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE AI RESIDUI DI PRODOTTI FITOSANITARI ATTRAVERSO LA DIETA, CON PARTICOLARE RIGUARDO AGLI ALIMENTI PER L INFANZIA
4 DUE SOTTOGRUPPI DI LAVORO, COORDINATI DALL ISTITUTO, A CUI PARTECIPANO RAPPRESENTANTI DEL MINISTERO DELLA SALUTE, DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME, DEI LABORATORI A.U.S.L., A.R.P.A, A.P.P.A., DELL APAT, DELL ISTITUTO PER LA PATOLOGIA VEGETALE (IS.PA.VE) E DELL ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCA PER GLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE (I.N.R.A.N.)
5 SOTTOGRUPPO RESIDUI NEGLI ALIMENTI SOTTOGRUPPO RESIDUI NELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO
6 SOTTOGRUPPO RESIDUI NEGLI ALIMENTI DEFINIRE UNA LISTA DI PRIORITÀ DI COMBINAZIONI ANTIPARASSITARIO/DERRATA PER LE QUALI È NECESSARIO ACQUISIRE ULTERIORI DATI SUI LIVELLI DI CONTAMINAZIONE ALIMENTARE
7 LA LISTA DI PRIORITÀ TERRÀ CONTO DI DIVERSI PARAMETRI: RILEVANZA DEL COMPOSTO NELL AGRICOLTURA REGIONALE RILEVANZA DELLE DERRATE NELLA DIETA PROFILO TOSSICOLOGICO DELLA SOSTANZA ANTIPARASSITARIA MANCANZA DI DATI SPECIFICI NEL PIANO DI MONITORAGGIO
8 L ISS SI OCCUPERÀ DI VERIFICARE LA POSSIBILITÀ DI USUFRUIRE DEI DATI IN POSSESSO DI FINSIEL, ALLO SCOPO DI FARE EMERGERE SPECIFICHE PROBLEMATICHE CHE, SUCCESSIVAMENTE, SARANNO RIPORTATE ALL ATTENZIONE DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME SARANNO ACQUISITI EVENTUALI DATI GENERATI DAGLI IZS NECESSARI, NELLA FASE SUCCESSIVA E CONGIUNTAMENTE AI DATI RICAVATI DA FINSIEL, PER LA VALUTAZIONE FINALE DELL INCIDENZA NELLA DIETA, DA EFFETTUARE IN COLLABORAZIONE CON L IST. NAZ. RIC. ALIMENTI E NUTRIZIONE (INRAN)
9 LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME SONO STATE INVITATE AD IMPARTIRE DIRETTIVE AGLI ORGANI TECNICI DI COMPETENZA, AFFINCHÉ INDIVIDUINO I PRINCIPI ATTIVI DI NUOVA IMMISSIONE SUL MERCATO ANALIZZABILI CON I METODI MULTIRESIDUO NORMALMENTE IN USO, ALLO SCOPO DI INDIRIZZARE PROFICUAMENTE LE ATTIVITÀ SPERIMENTALI
10 ATTIVITÀ IN CORSO DI SVOLGIMENTO PRESSO L ISS
11 BABY FOOD SVILUPPO DI METODOLOGIE ANALITICHE IDONEE AL MONITORAGGIO DI MATRICI ANIMALI E VEGETALI, A LIVELLI DI CONCENTRAZIONE DELL ORDINE DI 0.01 mg/kg LE MATRICI DI ORIGINE ANIMALE PRESE IN CONSIDERAZIONE SONO STATE: CARNE, PESCE, LATTE FORMAGGI, YOGURT E DESSERT LE MATRICI DI ORIGINE VEGETALE PRESE IN CONSIDERAZIONE SONO STATE: VERDURE, CEREALI E FRUTTA
12 COMPOSTI PARTICOLARI: TOXAFENE COMPOSTI ORGANOCLORURATI LARGAMENTE IMPIEGATI IN PASSATO ED ATTUALMENTE CONSIDERATI SOSTANZE ATTIVE IL CUI IMPIEGO NON È AUTORIZZATO IN ITALIA È STATO MESSO A PUNTO UN METODO DI ANALISI E SONO STATI ANALIZZATI CAMPIONI DI PRODOTTI ALIMENTARI A BASE DI PESCE, DESTINATI ALLA PRIMA INFANZIA, REPERITI SUL MERCATO
13 NUOVE SOSTANZE ATTIVE IMMESSE SUL MERCATO: NICOTINOIDI L ATTENZIONE È STATA FOCALIZZATA SU TALI SOSTANZE, DI RECENTE IMMISSIONE SUL MERCATO, IN QUANTO NON ANCORA PRESE IN CONSIDERAZIONE NEL PIANO NAZIONALE DI MONITORAGGIO MESSA A PUNTO DI UN METODO ANALITICO APPLICABILE ALLA DETERMINAZIONE DI INSETTICIDI NICOTINOIDI IN MATRICI ORTOFRUTTICOLE E MIELE
14 CONTROLLO UFFICIALE PER LA VERIFICA DEL CONTENUTO E DELLE PROPRIETÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI LETTERA DEL MINISTERO DELLA SALUTE N. 613/21915/DVGA (P) DEL 15 LUGLIO 2004
15 NECESSITÀ DI ISTITUIRE UN COORDINAMENTO SUL CONTROLLO UFFICIALE EFFETTUATO DAI LABORATORI PERIFERICI RELATIVAMENTE ALLE ANALISI DELLE FORMULAZIONI DEI PRODOTTI FITOSANITARI ISTITUIRE UN SISTEMA ANALOGO A QUELLO PREVISTO ED ATTUATO PER IL CONTROLLO UFFICIALE SUI RESIDUI (INDIVIDUAZIONE DEI LABORATORI DI RIFERIMENTO, RING TEST, ECC.)
16 IDENTIFICARE DEI LABORATORI CHE SIANO INCARICATI DI SVOLGERE LE ANALISI SULLE FORMULAZIONI POSSIBILITÀ DI INDIVIDUARE LABORATORI CHE SVOLGANO TALE INCARICO PER PIÙ REGIONI EFFETTUARE ALMENO 2 ANALISI PER MILIONE DI ABITANTI, E COMUNQUE NON MENO DI 5 PER REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA CAMPIONARE PREFERIBILMENTE NEI LUOGHI DI PRODUZIONE, NEI LUOGHI DI STOCCAGGIO O DI VENDITA E NELLE AZIENDE AGRICOLE
17 I METODI UTILIZZATI PER IL CONTROLLO DELLE SOSTANZE ATTIVE E DELLE IMPUREZZE, NONCHÉ QUELLI PER IL CONTROLLO DELLE PROPRIETÀ CHIMICO- FISICHE, DEVONO ESSERE CONFORMI A QUANTO PREVISTO DAL CIPAC (
18 I DATI DEVONO ESSERE TRASMESSI PER VIA TELEMATICA AL MINISTERO DELLA SALUTE E ALL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ, OLTRE CHE ALL AUTORITÀ SANITARIA REGIONALE RESPONSABILE DEL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ
19 L ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ COORDINERÀ L ATTIVITÀ DEL SETTORE E INDIVIDUERÀ GLI INDIRIZZI TECNICI ED OPERATIVI DA FORNIRE AI LABORATORI PREPOSTI
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