Analisi del progetto disegnato e della scheda del modello, sulla quale saranno riportate
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- Sara Scala
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1 2. PROGETTAZIONE 1.1 La modellistica industriale Analisi del progetto disegnato e della scheda del modello, sulla quale saranno riportate informazioni relative a: tessuto, accessori, interni, fodere, misura sulla quale realizzare il prodotto, tipo di allacciatura (bottoni, tipo di cerniera), misure fondamentali (ex: lunghezza totale del capo). Esecuzione delle prove (se necessario) di restringimento e adesivatura del tessuto. Scelta della base più vicina al modello che si desidera realizzare e modifica dello stesso secondo le necessità. Controllo corrispondenza delle tacche di riferimento sulle parti del modello che devono essere assemblate. Verifica delle presenza di tutte le parti che compongono il modello, che siano numerate e che vi siano riportate sopra le quantità necessarie. Esecuzione del piazzato e report dei consumi presunti dei tessuti, adesivi,ecc. di cui è previsto l utilizzo. Invio del suddetto materiale in sala campionario. Esecuzione taglio e confezione del modello. Il prototipo finito verrà riconsegnato alla modellista per il controllo finale. Esecuzione controlli finali (ex:appiombo del capo, che le cuciture non girino, lunghezza e distanza pinces, rotondità del fianco e degli orli). Le eventuali modifiche vengono riportate sul cartone e verrà rifatto il prototipo. Verrà eseguito un controllo finale prima di inviare il modello in confezione. 1.2 La scheda Tecnica A. Cos è la scheda tecnica e a che cosa serve. La scheda tecnica è un documento che accompagna il modello che deve essere messo in produzione. Sulla scheda tecnica sono riportati: Il nome della collezione, la stagione e l anno di riferimento, la misura su cui è realizzato il modello base e solitamente anche il prototipo, le misure che verranno realizzate in produzione. Le informazioni base per la realizzazione del modello, i tipi di tessuti, di fodere e di tele o adesivi che servono, le rispettive altezze e quantità necessarie. tutti i dettagli riguardanti il modello, se il capo ha delle impunture e quindi la lunghezza del punto, se gli orli sono visibili o nascosti, che tipo di filo deve essere usato e di che grandezza, se ci sono parti aderivate.
2 gli accessori che sono di corredo al capo, il tipo e la lunghezza della cerniera, se ci sono bottoni e come sono. La scheda tecnica è necessaria affinché la produzione avvenga in modo scorrevole, essendo qui riportate tutte le informazioni che potrebbero rendersi necessarie. B. Come si compila Solitamente il modellista per poter eseguire il suo lavoro riceve da chi richiede il modello il figurino con una scheda che riporta solo delle informazioni base come, il tipo di tessuto usato, gli accessori e qualche misura di riferimento ritenuta indispensabile come ad esempio la lunghezza totale del capo o la larghezza spalle e la misura su cui realizzare il modello. La scheda tecnica definitiva viene compilata solitamente dal modellista dopo che il modello è stato realizzato o durante la realizzazione dello stesso. (Vedi esempio di Scheda Tecnica di seguito riportata e allegati D - E) STAGIONE: MODELLO: COLLEZIONE: N CAPI: TESSUTO: FODERA: Impunture in tono Taglia e cuci aperta cm. S I N O Colore contrasto Chiusa cm. Cuciture interne aperte Fodera aperta cm. Modello da realizzare S I N O Stirate Chiusa cm. S I N O COSTO DI REALIZZAZIONE Tessuto Fodera Bottoni Adesivo Spallini Taglio e cucitura C Fodera Adesivo a Spalla Manica Interni Paramontura Collo cod.
3 Filo ed accessori Stiratura Spedizione Spese generiche Piedicollo Toppa Pattina Pistagnino Alamari + I.V.A. 20% Martingala TOT. Cerniera cm. Bottone art. Consumo tessuto cm Fettuccia h cm. tipo Fodera cm. tipo Filo cm. Cintura Tg. italiane francesi tedesche Ricamo Circ. vita cm. Circ. fianco Circ. petto Spalle cm. Lunghezza Profondità Orlo: sottopunto NOTE accessori filato Plisse passamaneria Asole Impunture filato cucitura Due aghi punti al cm. 1.3 Controllo del Prototipo e modifiche di un modello Stilista - Modellista A. Controllo del capo - campione Dopo che il modello è stato realizzato deve essere fatto il prototipo per verificare, prima che il modello vada in produzione, che il capo sia perfetto. Dopo che il prototipo è stato eseguito dobbiamo procedere al controllo. Dobbiamo verificare: Che la vestibilità del capo corrisponda alla taglia prodotta Che il capo sia in appiombo, quindi che non ci siano cuciture che girano Che il capo non penda in avanti o in dietro (se è un capospalla, un abito o una camicia) Che l incavo alla vita sia giusto e che le pinces siano posizionate in modo corretto ( se è una gonna o un pantalone) Che non vi siano raggiature al cavallo davanti o dietro (se è un pantalone). Se durante il controllo vengono rilevate delle imperfezioni, dei difetti questi vanno segnalati e riportati sulla scheda tecnica (dove previsto) o su un opportuno documento. B. Accenni di Controllo Qualità e Formax.
4 Cos è il controllo qualità Il controllo qualità è quello strumento che permette di prevenire qualsiasi tipo di problema che si potrebbe presentare sul prodotto finito, di gestire i rapporti con i fornitori che sono chiamati a garantire lo standard qualitativo richiesto, al fine di fornire prodotti che incontrino la soddisfazione del cliente. Quali sono i tipi di controllo da eseguire I controlli che vengono eseguiti sui capi di abbigliamento sono di due tipi, controlli eseguiti in corso d opera e controlli eseguiti su capo finito. I primi sono controlli che non vengono fatti abitualmente, almeno che lo standard qualitativo dell azienda sia di alto livello, se non per capi che hanno fasi di lavoro critiche (cioè che possono compromettere il prodotto). I controlli che vengono fatti abitualmente sul capo finito sono: controllo sviluppo taglie controllo posizionamento diritto filo per taglio controllo cuciture controllo rifiniture controllo vestibilità controllo misure a piatto Formax per il controllo qualità Molto importante è l utilizzo delle anatomie reali, FORMAX, per l esecuzione del controllo della vestibilità dei capi, in quanto oltre a riprodurre i volumi reali delle conformazioni, avendo tutte le articolazioni, ne riproducono anche i movimenti. Formax e accenno sulla Teoria delle Conformazioni Fino ad oggi gli indumenti sono stati progettati su una taglia base longilinea (in genere tg.42-44) poi aumentata o diminuita in larghezza e lunghezza secondo regole matematiche che non prendono come riferimento le reali conformazioni volumetriche. La Teoria delle Conformazioni è nata dalla necessita di progettare degli indumenti aventi un giusto volume per le anatomie a cui sono destinati, al fine di offrire ai clienti dei capi che vestono in modo appropriato e ridurre l alta percentuale di invenduto (circa il 40%). I Formax sono nati dall osservazione di centinaia di migliaia di individui con l occhio di colui che deve costruire l indumento, mettendo in evidenza ed analizzando quelle parti del corpo umano la cui conoscenza volumetrica è essenziale per la costruzione del capo. Da questa analisi sono emerse 6 famiglie antropometriche da uomo e da donna valide per età superiore a 16 anni e molte conformazioni da bambino (dal neonato all adolescente), per popolazioni di tipo europeo, in quanto spesso ogni etnia ha un diverso tipo di conformazione.
5 Per ogni Conformazione Antropometrica, nella sua statura base, è stato realizzato Formax, una copia fisica di un ben preciso tipo di volume, dotato di arti mobili in grado di simulare ogni posizione del corpo. Tali Conformazioni permettono una rappresentazione significativa di oltre il 90% della popolazione. C. Come riportare le modifiche sul modello Tutte le correzioni fatte sul capo campione, elencate sulla scheda tecnica o su un opportuno documento, andranno riportate sul modello. Le modifiche che potrebbero essere necessarie sono innumerevoli, ne elencheremo qui solo alcuni esempi: Aumentare o diminuire la circonferenza vita, con relativa rimodellatura della rotondità del fianco. Aumentare o diminuire la circonferenza bacino, con relativa rimodellatura della rotondità del fianco. Aumentare o diminuire la lunghezza del cavallo davanti o dietro Aumentare o diminuire la lunghezza dell interno gamba davanti o dietro. Spostare, allungare o scorciare una pince D. Come ricontrollare il modello A questo punto dobbiamo controllare il modello come se ne avessimo fatto uno nuovo, quindi ricontrollare tutte le tacche, le lunghezze, le varie rotondità.
6 1.4 Dati necessari per lo sviluppo di una gonna A. Tabella misure gonna Con la scheda del capo il modellista riceve una tabella misure dove sono indicate le taglie da realizzare e gli scatti in cm tra una taglia e l altra, di tutte le misure necessarie per la modellatura e lo sviluppo. TABELLA MISURE GONNA TG Circonferenza vita Circonferenza fianchi Circonferenza fondo Lunghezza fianco Misura zip B. Regole di sviluppo e direttrici di sviluppo per una gonna Dal valore dello scatto misure da una taglia all altra vengono determinate le regole di sviluppo. Le regole di sviluppo vengono date per corpini, gonne e pantaloni considerando la quarta parte dell indumento, mentre per la manica si considera l intero. Esempio di tabelle sviluppo: TABELLA SVILUPPO GONNA TG Fianco Centro Dv Pos. Bacino Lung. Totale
7 Esempio direttrici di sviluppo di una gonna: C. Esempio Sviluppo di una gonna base con pinces dalla tg.40 alla tg.46 Prendiamo in considerazione la misura base tg.44 che ha le seguenti misure: circonferenza vita = 70cm circonferenza bacino =100 cm lunghezza gonna =65cm Gli scatti previsti sulla tabella misure tra una tg. e l altra sono di 4cm per vita e bacino e di 1cm per la lunghezza (le lunghezze non si dividono mai). Considerando la quarta parte della gonna dovrò sviluppare da una tg. all altra 1cm per la circonferenza vita e bacino e 1cm per la lunghezza. La regola di sviluppo non è altro che la distribuzione di questo cm nel quarto della gonna in riferimento a un punto zero.
8 1.5 Vari tipi di sviluppo industriale A. sviluppo manuale Il sistema manuale prevede l individuazione di punti fondamentali, dove spostandosi in x e y del valore delle regole applicatevi (sistema degli assi cartesiani) si ottengono dei punti che danno origine a delle diagonali dette direttrici di sviluppo e che sono i punti fondamentali della taglia superiore o inferiore dell indumento che sto sviluppando. B. Sviluppo con Variator Questo tipo di sviluppo è eseguito con l ausilio di una specie di pantografo, che permette di riprodurre attraverso la base le taglie inferiori e superiori aumentando o diminuendo, nei punti opportuni, del valore della regola di sviluppo. A differenza del sistema precedente, con il quale si ottiene lo sviluppo di tutte le taglie insieme, con questo sistema si ottiene lo sviluppo di una taglia alla volta. C. Cenni di sviluppo con CAD Con il sistema CAD le regole di sviluppo vengono inserite nel computer. Il modello viene inserito successivamente nel computer tramite digitizer o viene creato direttamente con un programma apposito. Al momento che il modello si trova all interno del computer applichiamo un sistema di regole, che avevamo inserito precedentemente, e il programma darà automaticamente lo sviluppo. D. Come si inseriscono le regole Definizione di sviluppo e come si realizza Lo sviluppo è il processo di aumentare o diminuire proporzionalmente un modello principale, in base ad un prescritto insieme di misure del corpo. Lo sviluppo in pratica si ottiene attraverso degli scatti taglia di un valore ben definito in punti determinanti del modello.
9 Lo scatto in Accumark viene identificato nelle regole di sviluppo come dei movimenti sugli assi cartesiani, quindi per ogni punto di sviluppo avremo un valore delle X e uno delle Y che può positivo, negativo o nullo. ESEMPIO: N REGOLA SCATTO SULL ASSE X SCATTO SULL ASSE Y Tabella regole sviluppo 1. Agg. data base 2. Tabella regole 3. Assegnare il nome alla propria tabella regole sviluppo in corrispondenza del campo NOME 4. COMMENTI campo opzionale 5. COMMENTO visualizza il tipo di misura che viene usato nella tabella ambiente-utente con cui stiamo lavorando (METRICO/IMPERIALE) 6. NOME TAGLIE ti chiede se il sistema è numerico (tg.42,44,46) o alfanumerico (tg.s,m,l,xl) 7. TAGLIA BASE è il campo in cui deve essere inserita la taglia base 8. SCATTO TG appare solo nel sistema numerico e per le taglie italiane il valore è 2 9. TAGLIA MINORE taglia più piccola che si vuole realizzare Se si crea una tabella nuova alla fine della procedura premere ARCHIVIA, mentre se se ne vuole visualizzare una già esistente digitare il nome o utilizzare la tabella di ricerca e poi premere RICHIAMA Tabella regole sviluppo La seconda pagina viene visualizzata premendo il tasto REGOLE. Il programma, però, permette questa operazione solo se la prima pagina è stata debitamente compilata e quindi se è richiamata o stata creata una tabella regole. In questa seconda pagina, sono riportate tulle le taglie dalla più piccola alla più grande e la taglia base viene individuata da un asterisco. In fondo alla pagina viene riportato da quante regole di sviluppo è composta la libreria e quante sono in totale le taglie riportate. I comandi presenti in questa seconda pagina sono i seguenti:
10 RICERCA ALLA REGOLA VAI ALLA TAGLIA COPIA REGOLA IMPORTA REGOLA IMPORTA CAMBIA SEGNO CANCELLA COLONNA E. Come si digitalizza La stazione di lavoro di digitalizzazione La stazione di lavoro di digitalizzazione è composta da tre parti principali: û û û Un tavolo del digitizer(a cui si fissano i propri pezzi con del nastro) Un cursore di digitalizzazione (che si usa per segnare i punti di sviluppo, le regole, le tacche e gli interni) Il menù di digitalizzazione. Il menù assomiglia alla tastiera di una macchina da scrivere normale con due aree di funzioni ed un tastierino numerico. Ciascuna delle due parti è spiegata nelle seguenti pagine. Il cursore di digitalizzazione Il cursore ha 16 tasti. Questi tasti comprendono i numeri da 0 a 9, i simboli * e # e le lettere A, B, C, D. Premendo questi tasti nell appropriata sequenza intorno ad un pezzo e selezionando degli elementi dal menù di digitalizzazione, si registrano tutte le informazioni di cui accumark ha bisogno per creare il pezzo. La parola che appare sopra ogni tasto del cursore di digitalizzazione indica l uso del tasto. Menù di digitalizzazione Il menù di digitalizzazione si trova nella parte inferiore del tavolo del digitizer. Questo menù contiene caratteri che assomigliano alla tastiera della macchina da scrivere ed un tastierino numerico, così come numerose opzioni che è possibile scegliere per eseguire vari compiti di digitalizzazione. Per selezionare dei caratteri e delle opzioni da questo menù collocare la croce del cursore di digitalizzazione sul carattere o sull opzione e premere il tasto A. Digitalizzazione di un pezzo chiuso 1) Selezionare (con il tasto A) Inizia Pezzo dal menù di digitalizzazione. 2) Inserire NOME PEZZO + * 3) Inserire la CATEGORIA PEZZO (ex: manica, colo, gonna, ecc.) + * 4) Inserire DESCRIZIONE PEZZO (facoltativo) +* 5) Selezionare Tabella Regole dal menù di digitalizzazione 6) Inserire NOME TABELLA +*
11 7) Creare il dritto filo premendo con il tasto A sul margine sinistro, poi su quello destro e dopo * 8) Digitalizzare il pezzo premendo : a) AB + N REGOLA SVILUPPO per i punti di sviluppo b) AB + N REG.SV. + C1 per le tacche di sviluppo c) A + C1 per le tacche non di sviluppo d) A per i punti non di sviluppo 9) Dopo aver inserito l ultimo punto premere CHIUDI PEZZO + * 10) Fine input F. Verifica del pezzo Il passo successivo alla digitalizzazione del modello è quello della verifica. Questa operazione serve per vedere se la digitalizzazione è avvenuta in modo corretto e se eventualmente ci fossero dei parametri da modificare. Quando si digitalizza accumark memorizza ciascun pezzo come dati digitizer (dati grezzi), che non sono altro che una lista dei tasti premuti. In un primo momento è necessario verificare i dati grezzi e archiviarli(questo in realtà è il processo che crea il modello in accumark), in modo che la digitalizzazione non vada persa (fino a che non si esegue la verifica del pezzo questo rimane nel sistema sotto forma di dati grezzi) se questi non sono corretti è necessario modificare le parti errate altrimenti il sistema non ti permette di visualizzare il modello, dopodiché si deve salvare la verifica. Procedimento di verifica 1. Richiamo i dati digitalizzati cliccando RICH. DIGITIZER 2. Visualizzo il pezzo cliccando MOSTRA PEZZO 3. Se ci fossero dei problemi vado su AGG. DIGITIZER e verifico la successione dei tasti 4. Archivio la digitalizzazione ARCH. DIGITIZER 5. Archivio la verifica ARCH. VERIFICA Visualizza sviluppo Per visualizzare lo sviluppo delle taglie si deve cliccare su MOSTRA SVILUPPO, premuto il tasto il sistema richiede inserire taglia min (o lista) e da come predefinito TUTTE (tutte le taglie comprese nella tabella regole sviluppo Se non si vuol visualizzare tutte le taglie si può impostare: û 40;46 mi fa vedere le taglie comprese tra queste due (40, 42, 44, 46) û 40,46 mi visualizza solo la taglia 40 e 46 û 38, 44, 50;56 mi visualizza i due sistemi combinati si può anche scegliere MINORE BASE MAGGIORE.
12 Aggiornamento dati digitizer Per eseguire delle modifiche su i dati digitalizzati, è importante conoscere il modo di aggiungere o togliere una linea. Per aggiungere una linea: 1. Posizionarsi con il cursore nel punto in cui si vuole inserire un altra riga 2. Premere F8 3. Per inserire i comandi desiderati vedere l elenco sotto riportato. Cancellazione di una linea: 1. Collocare il cursore sulla linea che si vuol cancellare 2. Premere shift+f8 1.6 I PIAZZAMENTI A. Cos è un piazzamento Per eseguire un piazzamento servono alcune informazioni fondamentali: L altezza del tessuto Le caratteristiche del tessuto che si intende utilizzare Il piazzamento non è altro la disposizione di tutte le parti del modello che si intende produrre, nelle varie taglie, in maniera tale da ottenere il minor spreco possibile del tessuto utilizzato. B. Caratteristiche del tessuto, che è necessario conoscere prima di eseguire il piazzamento Ogni tessuto ha le proprie caratteristiche, che è indispensabile conoscere per l esecuzione dei piazzamenti. TESSUTO UNITO: è sempre consigliabile eseguire il piazzamento tutto nel solito verso perché solo in pochi tipi di tessuto troviamo le stesse caratteristiche sia in un verso che nell altro. Altrimenti si potrebbero presentare dei difetti, uno di questi è il bicolore. TESSUTO A RIGHE: se il tessuto presenta righe in verticale i problemi maggiori riguardano soprattutto i dritti fili, quindi bisogna avere un occhio di riguardo per quelle parti dei capi che richiedono la dovuta attenzione (mostra, tasche a toppa). TESSUTO A RIGHE ORIZZONTALI: in questo caso ci vorrà molta attenzione nel posizionare i pezzi, bisognerà fare in modo di ritrovare in qualsiasi punto del capo la riga giusta da far combaciare.
13 TESSUTO A QUADRI: è sicuramente il caso più difficile perché dobbiamo ritrovare qualsiasi punto del quadro sia in orizzontale che in verticale. C. Modalità di piazzamento e impostazione delle fasi di lavoro Stabilita la caratteristica del tessuto in tutte le sue parti, dobbiamo togliere la cimosa per determinarne l altezza effettiva. Prima di tagliare è essenziale che tutti i dritti fili siano segnati su ogni modello, sia che esso corrisponda al tessuto, alla fodera, agli interni. Se il modello verrà sviluppato al CAD o a mano i dritti fili che noi avremo dato verranno riportati sempre con le stesse caratteristiche da noi stabilite inizialmente. Il modello che tornerà a noi sviluppato dovrà essere sempre controllato prima di sottoporlo a nuove lavorazioni. Dobbiamo verificare innanzi tutto che le coordinate di sviluppo che noi avremo dato in precedenza corrispondano ai dati e che gli scatti di taglia abbiano le giuste proporzioni. I problemi che si possono verificare dando il dritto filo errato sono molteplici: Il tessuto stralicia, comportando difetti in tutte le zone del capo confezionato. Se il tessuto è a quadri oppure a righe nei punti di congiunzione, come il centro dietro, i fianchi, oppure al sormonto davanti, si creeranno degli squilibri che otticamente danneggiano il capo. Non essendo in perfetto dritto filo durante lo sviluppo taglie si può verificare che andando poi ad unire: i fianchi, le maniche e tutti i pezzi in genere, anche dando gli stessi valori non combinino perfettamente. E importante sapere che la suddivisione delle fasi di lavorazione di ogni singolo capo. Secondo il numero delle persone che andranno a produrre il capo in oggetto e le macchine a loro disposizione. Sarà necessario stabilire i tempi, le fasi di lavoro e di preparazione di ogni singolo elemento. Nel caso si tratti di piccole o medie linee, in primo luogo si effettuano tutti i lavori di preparazione (pattine, taschini, lacci, alamari, cinture ed accessori in genere). Una volta avuto a disposizione i vari componenti non rimane che suddividere le varie operazioni di assemblaggio e costruzione delle fasi rimaste. D. Vari tipi di piazzamento I piazzamenti possono essere eseguiti essenzialmente in due modi: Manualmente Con un apposito programma, dove, impostata l altezza del tessuto, e inserito in memoria tutte le parti del modello e le loro quantità permette di disporre i pezzi nel modo ritenuto più opportuno, oppure di eseguire il piazzamento in modo automatico.
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