COPPIE STRANIERE E COPPIE MISTE NEL CONTESTO SOCIALE ITALIANO: NUOVI RUOLI E NUOVE RELAZIONI TRA CONIUGI
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- Cosima Giovanna Sarti
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1 ASSOCIAZIONE SHINUI CENTRO DI CONSULENZA SULLA RELAZIONE OPERATORI E UTENTI IMMIGRATI: comunicazione e organizzazione nei servizi COPPIE STRANIERE E COPPIE MISTE NEL CONTESTO SOCIALE ITALIANO: NUOVI RUOLI E NUOVE RELAZIONI TRA CONIUGI Settore Politiche sociali della Provincia di Bergamo 16 Maggio Cecilia Edelstein cecilia@shinui.it
2 In (2002). "Aspetti psicologici della migrazione al femminile - Albatros in volo", in Psicologia e Psicologi. Cultura e nuove professionalità. Vol.2, n.2, settembre, pp RISORSE DEL MIGRANTE Fiducia nella possibilità di crearsi una vita differente Possibilità di riciclarsi La migrazione rende le persone più flessibili Allarga gli orizzonti Permette di vivere più mondi al contempo Antes de morir, podemos tener varias vidas ( Prima di morire, possiamo avere diverse vite ) Ana Maria Daskal Permiso para quererme.
3 Migrazione della coppia insieme Migrazione della coppia genitoriale con uno o più figli LE COPPIE MIGRANTI: tante strutture, molte storie, diversi viaggi... Ricongiungimento familiare con o senza figli in terra d emigrazione Quando i figli nascono nella terra di emigrazione: genitorialità altrove
4 GENITORI ALTROVE Mettere al mondo un figlio nel paese di accoglienza costruisce una relazione nuova ( una parte di me è nata qui ) IL FIGLIO DELLA TRANSIZIONE Contatto con le proprie radici Nuove Radici (cambiamento discontinuo) Relazioni coi servizi
5 PROBLEMATICHE I genitori non si sentono più esperti Vissuto di regressione e insicurezza Fatica ad aiutare i figli nell inserimento Assenza del supporto della famiglia d origine Perdita delle pratiche di cura note I figli diventano mediatori / sono esperti Perdita di autorevolezza nei confronti dei figli
6 CONSEGUENZE Perdita di autorevolezza con i figli Dissonanza cognitiva ed emotiva Vissuti di fallimento del progetto migratorio Sentimenti di vergogna da parte dei figli nei confronti dei genitori Interscambio dei ruoli nella famiglia Alta conflittualità in famiglia Rapporti conflittuali con i servizi e con l ambiente circostante
7 LE COPPIE MIGRANTI Trasformazione del legame per la solitudine vissuta Rafforzamento del NOI PUNTO di FORZA: la coppia ha una progettualità condivisa e ciò li rende forti e complici
8 Tuttavia il rafforzamento del NOI Rinforza il senso di solitudine della coppia. Ostacola i processi di inserimento. Lascia poco spazio alla valorizzazione delle differenze => Ogni differenza può sembrare minacciosa anziché arricchire la coppia. Il coniuge che non è direttamente responsabile del progetto migratorio e che quindi lo subisce sente la frustrazione di non aver scelto => tensione e malessere nella coppia.
9 IL RAPPORTO CON I SERVIZI Dalla ricerca effettuata e pubblicata nel libro Le trasformazioni dei Servizi sociali nell era dei flussi migratori, Edelstein, 2011, Carocci emerge che Le famiglie migranti accedono volentieri ai Servizi sociali, mentre tendono a rifiutare l invio ai Servizi sanitari specializzati (temono un etichetta e una patologizzazione); Gli operatori socioassistenziali hanno una grande opportunità: offrire una risposta di tipo relazionale che può aiutare la famiglia negli equilibri familiari e nel contatto con l esterno
10 Mentre gli italiani vivono l accesso ai Servizi come uno stigma sociale, gli stranieri lo accolgono come un opportunità. Le famiglie straniere accettano più volentieri l invio ai Servizi specializzati sul tema della migrazione (come Shinui) Importanza della formazione agli operatori dei Servizi sociali in ambito interculturale e migratorio
11 IMPLICAZIONI PRATICHE STRUMENTI E METODOLOGIE UNA PROSPETTIVA PLURALISTA
12 PROSPETTIVA NORMATIVA Presuppone l esistenza di un Modello ideale considerando le Famiglie e i Sistemi diversi come deficitari, devianti rispetto a quello tradizionale. CULTURA DELLA DEVIANZA
13 Percorso ideale del ciclo di vita Percorso ideale della crescita e sviluppo Modello ideale dello studio Condizioni Step Vincoli Premi / Punizioni Risultati
14 Prospettiva di tipo NORMATIVO Considera La DIVERSITA VERGOGNA INSICUREZZA RABBIA SOLITUDINE VULNERABILITA PAURA GIUDICATI FALLITI FUORI (esclusi, ma anche matti ) come - Rischiosa, - Deficitaria, - Deviante, - Patologica.
15 PROSPETTIVA PLURALISTA Si interroga sulle caratteristiche e sul funzionamento dei diversi tipi di Famiglie e Sistemi, sottolineando le differenze e senza paragonarle o misurarle con un modello ideale. CULTURA DELLE DIFFERENZE
16 Percorsi personali nella formazione Percorsi personali nella crescita e sviluppo Modelli personali nel benessere Co-costruzione Protagonisti esperti Punti di Vista Aspettative Pre-giudizi L uso del sé
17 Prospettiva particolare di tipo PLURALISTA Considera La DIVERSITA come - Originalità, - Ricchezza, - Risorsa.
18 MODELLO DI LAVORO DI GRUPPO CON DONNE MIGRANTI O NATIVE/MIGRANTI BISOGNI PRINCIPALI Autodefinirsi Ricerca della propria identità Poter essere nei confronti dell altro Socializzare per combattere la solitudine Avere informazioni Creare autonomia Utilizzo del linguaggio proprio e nuovo
19 CRITERI DI COSTITUZIONE DEL GRUPPO Eterogeneità Intorno ai 15 partecipanti Tempo limitato e predefinito Tema/obiettivo specifici e definiti Regole ben definite (orari, giorno, contratto, importanza della partecipazione) Spazio né privato né pubblico Conduzione da parte di un esperto
20 STRUTTURAZIONE INCONTRI Passato lontano Passato recente Passato più recente Presente Futuro immediato Futuro lontano I II III IV V VI Famiglia e Paese d origine Progetto migratorio Arrivo Vissuti fase sistemazione e adattamento Progettualità Sogni Ritorno - Festa finale - Feedback a distanza di tempo
21 IMPLICAZIONI E RISVOLTI o Processo di cambiamento. Il vissuto cambia, si creano diverse narrazioni che facilitano. o Le donne diventano attive e protagoniste (associazioni, corsi, esperienze lavorative) o Processo di socializzazione: ci conosciamo sin dalla nascita. o Collegamento con la propria identità più l ascolto dell altro. o Scambi d informazione fluidi ed efficaci. o Prevenzione. o Identificazione di disagio/patologie e presa in carico Enorme influenza su come si pongono nei confronti della società, in famiglia, nei rapporti con i figli (messaggio di fiducia, non ci sono emozioni di vergogna o di rabbia).
22 IDENTITA MISTA E PLURIAPPARTENENZA Permette di uscire dal dualismo, dalla dicotomia, dalla prospettiva normativa. Si aprono molteplici possibilità. Posizione inclusiva. È possibile vivere le appartenenze (nazionalità, religione, genere, gruppo classe, quartiere, ecc.) in modo armonioso. Si possono avere più mamme e più papà!!
23 ÉQUIPE INTERDISCIPLINARE Dialogo, incontro, confronto, scambio, linguaggio in comune, creazione pensieri, punti di vista diversi
24 ÉQUIPE INTERDISCIPLINARE Co-costruisce idee, si confronta su questioni etiche. La pratica analizzata e il nuovo linguaggio in comune giungono alla creazione di un sapere che può e deve essere trasmesso VS ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE I problemi vengono risolti attraverso l ausilio di informazioni relative a più discipline che, di fatto, non conseguono un effettivo profitto (De Blasi, 1997) VISIONE QUALITATIVA Interdisciplinarietà come collaborazione fra discipline diverse o fra settori eterogenei di una stessa scienza attraverso interazioni e reciprocità di scambi, tali da determinare mutui arricchimenti culturali (Piaget e Bruner, 1982) VISIONE QUANTITATIVA Gli intrecci e la sintesi non producono altro
25 LE RETI PROFESSIONALI L équipe interdisciplinare funziona quando diventa rete Conoscenza, attenzione alle relazioni, interscambiabilità, ruoli ben chiari, confini flessibili, collaborazioni pratiche.
26 IL MODELLO PLURALISTA DI INTERVENTO IN ÉQUIPE La sfida del lavoro in équipe e la costruzione della rete professionale Riflessione sui propri pregiudizi e le culture da noi abitate Dibattito sulle tematiche trattate (aspetti psicologici della migrazione, modelli genitoriali, concetto di integrazione...) Ruoli ben definiti e al contempo interscambiabili Coordinamento flessibile e protagonismo dei clienti Responsabilità decisionale e coordinamento Pluralità dei luoghi di incontro e risorse del territorio
27 PROTAGONISMO DEI CLIENTI Co-progettazione, passaggio di informazioni e processi decisionali condivisi vanno intrecciati con la premessa che il cliente rimane l esperto di se stesso (Anderson e Goolishian, 1992). Il coinvolgimento offre una maggiore circolarità, l empowerment delle risorse del cliente e una mediazione in vivo. COINVOLGIMENTO DEL CLIENTE/UTENTE/GENITORI NELLE RIUNIONI DI RETE PROFESSIONALE
28 LIVELLO INDIVIDUALE Approccio costruttivista Aiuta a cogliere il sistema di significato delle persone. VISIONE RELAZIONALE Approccio costruzionista LIVELLO SOCIO-CULTURALE Approccio etnopsichiatrico Aiuta a conoscere le diverse culture. LIVELLO UNIVERSALE Approccio etologico Aiuta ad entrare in sintonia quando la sensazione è di lontananza; costruisce ponti.
29 IL LIVELLO RELAZIONALE APPROCCIO SOCIOCOSTRUZIONISTA Un metasistema è trasversale, riguarda la relazione, la conversazione, i dialoghi. IL LIVELLO RELAZIONALE AIUTA A
30 Ascolto Curiosità Scambio La Cultura dominante non prevale Non c è una relazione di Potere Non ci sono Giudizi Vissuti e Culture a Confronto La Relazione è Circolare Si esprimono i pregiudizi Si conoscono le altre Culture Cresce la consapevolezza/ conoscenza sulla propria cultura
31 Come operatori non possiamo comprendere l altro se non partiamo da noi stessi. La relazione, la narrazione e il vero scambio emergono quando partiamo dalla nostra cultura. Dalla CURIOSITA emergono le DIFFERENZE
32 LE COPPIE MISTE La coppia mista è quell'unione tra individui appartenenti a contesti culturali e nazionali diversi, in cui almeno uno dei due membri della coppia sia stato coinvolto da un'esperienza migratoria
33 Secondo i dati Censis, nel 2008 le nozze tra un italiano e uno straniero sono arrivate a quota ( con sposo italiano, con sposa italiana: quasi 3/4): il 9,8% del totale dei matrimoni registrati. Superano per numero i matrimoni tra due stranieri che oggi rappresentano il 4,2% del totale, pari a coppie.
34 Negli ultimi 10 anni incremento del 300% unità l anno si sposano. Più uomini italiani con donne straniere. Più al Nord Dal 2009 calo apparente per legge. Nel 2005, separazioni, nel (calo attribuito sempre alla legge). Dati Istat
35 Dati ricerca su coppie miste a Bergamo (Le trasformazioni dei Servizi sociali nell era dei flussi migratori, Edelstein, Carocci) I figli di coppie miste risultano essere maggiormente utenti con provvedimento del TM (rispetto agli italiani e agli stranieri). Tra il 2006 e il 2008 una media del 10% dei minori residenti, figli di coppia mista, era stato oggetto di un provvedimento dell Autorità giudiziaria (di fronte all 1% di italiani e il 4% di stranieri).
36 I figli di coppie miste sono l unico gruppo ad essere segnalato al TM dai nonni in un significativo numero di casi. La maggior parte di questi utenti si colloca nella fascia d età compresa tra i 3 e i 5 anni (mentre italiani e stranieri nella fascia 6-10). Alta conflittualità: conflittualità familiare e maltrattamento della moglie da parte del marito risultano essere le principali motivazioni di segnalazione e presa in carico delle famiglie miste (la separazione dei genitori per gli italiani, il maltrattamento del figlio per gli stranieri). Non esiste una prevalenza di mariti stranieri maltrattanti. La maggior parte degli interventi si fermano all osservazione e monitoraggio.
37 Studi psicologici /studi sociologici Nella fase iniziale della vita di coppia la diversità crea novità, vita ed eros. Le differenze contribuiscono a generare la complementarietà della coppia. Tuttavia, per lo sviluppo di una relazione di coppia con intimità (complicità, progettualità condivisa, senso di appartenenza e continuità, possibilità di una genitorialità che passa attraverso valori comuni) ci si basa sulle somiglianze in parte di origine, in parte create. LE DIFFERENZE CREANO CONFLITTI E DIFFICOLTA A CREARE INTIMITA
38 LE COPPIE MISTE Mancanza di un tessuto d appoggio nell ambiente esterno, 2000, Le coppie miste in Quaderni di Psicologia, Analisi Transazionale e Scienze Umane, vol. 31, pp L ambiente circostante, non essendo coinvolto in prima persona nel rapporto di intimità, percepisce la diversità con un senso di insicurezza e attribuisce alle differenze significati negativi Le differenze rispecchiate creano difficoltà e sofferenza Ambiente giudicante: si creano dinamiche di predominanza culturale di un coniuge sull altro Continua risposta alle aspettative del contesto Difficoltà nella relazione di coppia: costante ricostruzione di confini e identità
39 Quando la mediazione nella coppia non funziona costringe i membri a: Rinunciare a questioni di importanza vitale e ad entrare in un processo di assimilazione, di rinuncia della propria appartenenza Arroccarsi intorno a ciò che viene percepito come la propria cultura In entrambi i casi questi meccanismi provocano la non espressione del proprio sé, cioè una violenza su se stessi oppure una "violenza" di un partner sull'altro.
40 Lavorare sui processi migratori, sui sogni, sulla progettualità in comune, sul rinforzo dei singoli e del partner che appartiene alla cultura minoritaria. IMPLICAZIONI PRATICHE: MEDIAZIONE DI COPPIA Valorizzare le culture di entrambi, trasmettere e-e ai figli, rinforzare l identità mista della coppia. Rinunciare a ciò che è possibile rinunciare
41 Lavorare con l équipe interdisciplinare (assistenti sociali, insegnanti, operatori sanitari, mediatori) insieme alla coppia. Creare spazi e opportunità per la donna immigrata MEDIAZIONE CON L AMBIENTE CIRCOSTANTE Valorizzare e rinforzare le scelte della coppia Dialogare con la Famiglia d origine, con i servizi e le istituzioni
42 ASSOCIAZIONE SHINUI CENTRO DI CONSULENZA SULLA RELAZIONE Via Divisione Tridentina, Bergamo Tel Fax segreteria@shinui.it Web: Facebook: Shinui Centro Consulenza Relazione
centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.
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