SERVIZIO EDUCATIVO SAN MICHELE ARCANGELO PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA
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1 SERVIZIO EDUCATIVO SAN MICHELE ARCANGELO PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Via Roma, 55 Villanova del Ghebbo C.F.:
2 DATI ANAGRAFICI E SITUAZIONE ATTUALE DEL SERVIZIO EDUCATIVO SAN MICHELE ARCANGELO ORDINE DI SCUOLA Servizio educativo per i bambini dai 3 ai 6 anni TIPOLOGIA Privata INDIRIZZO Via Roma, 55 Villanova del Ghebbo RECAPITO TELEFONICO INDIRIZZO MAIL SITO INTERNET info@geamater.it N SEZIONI 1 N BAMBINI 15 N INSEGNANTI 1 e coordinatrice didattica N PERSONE NON DOCENTI 1
3 PREMESSA Per Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) intendiamo la risposta, conforme alle leggi, che il nostro servizio offre alla domanda educativa dei genitori e dei ragazzi, secondo il Progetto Educativo dell Istituto (P.E.I.), in armonia con i principi della Costituzione, ai sensi delle disposizioni del DPR n.275/1999, art. 3 e della legge n.62/2000, art. unico, comma 4, lettera a. Il P.O.F. è elaborato in coerenza con la proposta culturale ed antropologica del P. E. I., con attenzione alla domanda di formazione dei genitori e degli alunni, nell ambito dell autonomia delle istituzioni scolastiche, riconosciuta dalla L. n. 59/1997, art. 21 e dal Regolamento applicativo (DPR n.275/1999). SITO E SCUOLA Il Servizio educativo si trova in un edificio della parrocchia di San Michele Arcangelo, costruito nel 1904 dove, fino a giugno 2014 aveva sede la scuola materna paritaria S. Pio X. All inizio la struttura ospitava le suore al primo piano e, al piano terra, i bambini dai 3 ai 5 anni. L edificio è utilizzato al piano terra per i bambini dell infanzia con aula per la didattica, salone, mensa, cucina e bagni, circondato da un ampia zona verde per i giochi all aperto. ISCRIZIONI Al Servizio Educativo possono essere iscritti le bambine e i bambini che compiono i tre anni di età entro il 31 dicembre dell anno scolastico di riferimento. (D.L. del 20/03/2009 n 89 art. 2) L educazione impartita sarà ispirata ai principi della moderna didattica, ai più ampi criteri POF d igiene ed ai principi morali, religiosi e pedagogici fissati per la Scuola dell Infanzia secondo le Indicazioni Nazionali per i piani personalizzati delle attività educative. (dalle Indicazioni per il curricolo). La scuola funziona dal 1 settembre al 30 giugno con possibilità di animazione estiva nel mese di luglio. L iscrizione, per coloro che già frequentano, deve essere confermata entro il mese di gennaio, come da indicazioni Ministeriali.
4 PROGETTAZIONE EDUCATIVA Il Servizio Educativo segue quanto stabilito nelle indicazioni per il curricolo con decreto ministeriale del 31 luglio Compito della scuola è educare istruendo le nuove generazioni e questo è impossibile senza accettare la sfida dell individuazione di un senso dentro la trasmissione delle competenze dei saperi e delle abilità. Obiettivo della scuola è quello di far nascere il tarlo della curiosità, lo stupore della conoscenza, la voglia di declinare il sapere con la fantasia, la creatività, l ingegno, la pluralità delle applicazioni delle proprie capacità, abilità e competenze. La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l intero arco della vita. Quella orizzontale indica la necessità di una attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extra scolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo. Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi in cui le famiglie incontrano le difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. Per ogni bambina o bambino, il servizio educativo si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell identità, dell autonomia, delle competenze della cittadinanza. IDENTITÀ: Sviluppare l identità significa imparare a star bene a sentirsi sicuri nell affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. AUTONOMIA: Sviluppare l autonomia comporta l acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo avere fiducia in se e fidarsi degli altri. Realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto. Esplorare la realtà e comprendere le regole con la vita quotidiana; assumere atteggiamenti sempre più responsabili. COMPETENZA: Con il termine competenza si indica il possesso di un insieme di abilità, di conoscenze e di atteggiamenti (affettivo cognitivi), raggiunte attraverso l esplorazione, l osservazione, e l esercizio al confronto.
5 SENSO DELLA CITTADINANZA: Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l espressione del proprio pensiero, l attenzione del punto di vista dell altro. LE TRE IDEE PEDAGOGICHE DI RIFERIMENTO UNITARIO: 1. centralità della persona; 2. cittadinanza; 3. il servizio educativo come comunità educante. L attività didattica per i bambini dai 3 ai 6 anni è organizzata in campi di esperienza, cioè luoghi del fare e dell agire del bambino orientati dall azione delle insegnanti. Essi sono: Il sé e l altro Il corpo in movimento Linguaggio, creatività espressione Il discorso e le parole La conoscenza del mondo Il Servizio Educativo predispone il curricolo, all interno del Piano dell offerta formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella Scuola dell Infanzia. AREA LINGUISTICO ARTISTICO ESPRESSIVA Campi di Esperienza - I discorsi e le parole - Linguaggi creatività - Il sé e l altro
6 Obiettivi - Ascoltare e comprendere - Comunicare verbalmente e condividere opinioni - Esplorare la lingua scritta - Riconoscere modi di comunicare diversi dal proprio - Esprimersi in differenti linguaggi - Confrontarsi con molti linguaggi AREA STORICO - GEOGRAFICA - Il se e l altro Campi di Esperienza - La Conoscenza del Mondo Obiettivi - Comunicare, esprimere emozioni, raccontare - Inventare storie, esprimersi nella forma rappresentativa - Esprimere se stessi attraverso: disegno, pittura, attività manipolativa, tecniche espressive - Esplorare materiali e utilizzarli creativamente. - Scoprire il paesaggio sonoro con attività di percezione e produzione musicale -Superare progressivamente l egocentrismo. AREA MATEMATICA SCIENTIFICO - TECNOLOGICA Campi di Esperienza - La Conoscenza del Mondo - Linguaggi, creatività, espressione Obiettivi Muoversi nello spazio e avere la percezione del tempo. - Osservare fenomeni naturali e organismi viventi.
7 - Osservare e riflettere sulla misura,ordine e relazione fra le cose - Costruire competenze trasversali (manipolare, interpretare simboli, chiedere spiegazioni) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (26 NOVEMBRE 2012) Il curricolo è possibile solo in una logica comunitaria attraverso la negoziazione. Si deve arrivare ad uno stesso impianto curricolare dalla Scuola dell Infanzia alla Scuola Secondaria di I Grado. Spetta alla scuola scegliere la propria organizzazione e i propri strumenti. Non si può più insegnare attraverso comunicazioni standardizzate perché non sono più adeguate in quanto non partono dagli alunni. La COMPETENZA non è sapere, ma saper fare qualcosa con quello che si sa. Significa saper sviluppare la persona in tutte le sue dimensioni. La competenza non è mai acquisita: c è sempre un ulteriorità nell acquisizione di una competenza. Non si può certificare una competenza, ma il suo livello di acquisizione. AREA LINGUISTICO ARTISTICO ESPRESSIVA Campi di esperienza : i discorsi e le parole comunicazione, lingua, cultura. 1 - Il bambino sviluppa la padronanza d uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il lessico. 2 - Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie. 3 - Riflette sulla lingua e confronta lingue diverse. 4 - Si avvicina alla lingua scritta attraverso la lettura di libri illustrati e l analisi dei messaggi presenti nell ambiente. AREA MATEMATICO SCIENTIFICO TECNOLOGICA Campo d esperienza: la conoscenza del mondo ordine, misura, spazio, tempo, natura.
8 1 - Raggruppare e classificare secondo criteri diversi. 2 - Farsi domande, porsi e porre problemi su situazioni, eventi e fenomeni. 3 - Osservare con attenzione e sistematicità, discutere le proprie osservazioni; descrivere in modo ordinato e utilizzando progressivamente forme di simbolizzazione. 4 - Cooperare, discutere, confrontare ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. TECNOLOGIA E INFORMATICA Campo d esperienza: la conoscenza del mondo ordine, misura, spazio, tempo, natura; linguaggi, creatività, espressione, gestualità, arte, musica, multimedialità. 1 - Il bambino prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora, ne scopre funzioni e possibili usi AREA STORICO - GEOGRAFICA STORIA Campo d esperienza: il sé e l altro le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme 1 - L alunno e consapevole di avere una storia personale e familiare e sviluppa un senso di appartenenza. 2 È consapevole che gli eventi sono in successione. 3 - Riferisce eventi del passato personale recente dimostrando consapevolezza. 4 - E in grado di orientarsi nel tempo della vita quotidiana. 5 - Formula correttamente riflessioni o considerazioni relative al futuro immediato. 6 - Coglie le trasformazioni naturali. 7 - Comprende chi e fonte di autorità e responsabilità nei vari contesti. 8 - E rispettoso delle differenze. GEOGRAFIA Campi di esperienza: il corpo in movimento identità autonomia, salute;
9 La conoscenza del mondo ordine, misura, spazio, tempo, natura. 1 - L alunno colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone. 2 - Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. 3 - Si orienta nella spazio della vita quotidiana. 4 - E consapevole delle diverse funzioni degli spazi conosciuti. AREA LINGUISTICO ARTISTICO ESPRESSIVA MUSICA - IMMAGINE MOTORIA Campi d esperienza: Il se e l altro, le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme. 1 - Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. 2 - Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e di drammatizzazione. 3 - Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare. diverse tecniche espressive. 4 - Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. 5 - Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. 6 - Riesce a superare progressivamente l egocentrismo cogliendo il piacere di stare con gli altri, riconosce la presenza di bambini che parlano altre lingue e hanno tradizioni diverse dalla propria e si apre all incontro con loro. RELIGIONE 1 - L alunno osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto come dono del Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità e rispetto nei confronti della realtà.
10 2 - Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. 3 - Scopre la persona e l insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio e Padre di ogni persona e che la Chiesa e la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per iniziare a maturare un positivo senso di se e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. 4 - Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte), per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. METODOLOGIA Il Servizio Educativo, secondo quanto suggeriscono le Indicazioni Nazionali, "concorre all educazione armonica ed integrale dei bambini e delle bambine". In tale quadro di riferimento essa, nel pieno rispetto del principio dell uguaglianza delle opportunità, esplicita la propria azione educativa attraverso le seguenti indicazioni metodologiche: * VALORIZZAZIONE DEL GIOCO * PERSONALIZZAZIONE DEL PERCORSO EDUCATIVO * OSSERVAZIONE * UTILIZZAZIONE DELLE ROUTINES * ESPERIENZA DIRETTA ( ESPLORAZIONE E RICERCA ) * RELAZIONE SIGNIFICATIVA VALUTARE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA L'attività di valutazione nella scuola dell'infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini perché è orientata ad esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità ( Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 )
11 Nella scuola dell'infanzia la valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo (Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012). Essa ha anche la funzione di promuovere modalità riflessive sull organizzazione dell offerta educativa e didattica della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento, anche attraverso dati valutativi esterni. Elemento fondamentale dell'attività di verifica e valutazione e la capacita di creare strumenti di osservazione che garantiscano il monitoraggio dell'offerta didattica e dell'efficacia dell'offerta formativa. Non devono mancare dialogo e confronto tra docenti e famiglie. Nell'ambito del contesto didattico, è possibile, anche sulla base di materiali prodotti dai bambini, acquisire un'ampia documentazione su ciò che sta avvenendo: La documentazione, come processo che produce tracce, memoria e riflessione negli adulti e nei bambini, rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e permettendo di apprezzare i progressi dell apprendimento individuale e di gruppo,(indicazioni per il Curricolo 2012). La verifica presuppone una selezione tra tutta la documentazione di cui dispone ed e finalizzata ad accertare in quale misura il bambino possiede determinate competenze ritenute significative. A volte, invece, e il docente stesso che struttura alcune esperienze, definite anche "prove", per sollecitare e verificare le abilità e le competenze dei bambini, nella consapevolezza che non esiste un concetto di validità assoluta di tali prove. Non si intende pertanto "valutare il bambino" ma accertare e promuovere il raggiungimento di traguardi formativi, pensati e progettati nel rispetto dell individualità di ciascuno. La valutazione e un'attività impegnativa che va continuamente inserita in un contesto di comunicazione positiva, e non deve mai costituire un giudizio o una critica. I processi valutativi hanno, inoltre, implicazioni professionali, quali il miglioramento locale (persone/servizio educativo), istituzionale (Servizio Educativo/territorio) e di promozione dell'innovazione. TEMPI di VERIFICA E VALUTAZIONE In itinere Periodicamente MODALITÀ
12 Osservazione occasionale e sistematica. Comunicazione Documentazione Confronto STRUMENTI MODALITÀ Osservazione occasionale e sistematica. Comunicazione Documentazione Confronto STRUMENTI Annotazioni, registrazioni Griglie di osservazione. Alla fine dell esperienza educativa, in vista del passaggio alla scuola Primaria, è predisposta una scheda individuale di passaggio, in cui sono descritti le abilità e i livelli di maturazione raggiunti da ciascun bambino.
13 RILEVAZIONE SINTETICA DEGLI INDICATORI DI ABILITÀ LINGUISTICHE E METAFONOLOGICHE DESCRITTORI Il bambino presenta un linguaggio intelligibile (comprensibile ad altri) per i suoi compagni Il bambino presenta un linguaggio intelligibile (comprensibile ad altri) per le insegnanti È in grado di memorizzare conte e filastrocche con rima È in grado di sillabare parole accompagnandosi con il battito delle mani È in grado di prestare attenzione a storie e favole adeguate alla sua età È in grado di riconoscere visivamente il proprio nome scritto in stampato sui cartelloni appesi a scuola È in grado di scrivere o copiare o simulare la scrittura del proprio nome (non necessariamente deve conoscere i simboli grafici!) Segue senza confondersi nella successione, adeguate sequenze psicomotorie proposte Si veste o sveste con discreta disinvoltura Disegna rispettando la spazialità del foglio e dimostrando l intenzionalità di scrivere cosa ha disegnato Si No CRITERIO: all ingresso della scuola primaria, dopo adeguato training (allenamento) il bambino deve rispondere ad almeno 8 requisiti su 10
14 RILEVAZIONE SINTETICA DELLE ABILITÀ COGNITIVE E METACOGNITIVE NELLA COSTRUZIONE DELLA CONOSCENZA NUMERICA AREE RIGUARDANTI I PROCESSI COGNITIVI PRINCIPALI Area dei processi lessicali (la capacita di attribuire un nome ai numeri) Nominare oggetti in ordine Copiare i numeri in codice arabo Leggere i numeri in codice arabo Area dei processi semantici (la capacita di comprendere il significato dei numeri attraverso una rappresentazione mentale di tipo quantitativo, rapporto numero-quantità) Confronto di quantità Comparazione tra numeri arabici Area dei processi pre-sintattici (riguarda le particolari relazioni spaziali tra le cifre che costituiscono i numeri) Corrispondenza tra numero arabico e quantità Concetto di uno-tanti (es.una collane e formata da tante, una settimana e formata da tanti ) Ordine di grandezza Couting (capacità di conteggio) Enumerazione avanti e indietro Seriazione di numeri arabi Completamento di seriazioni Si No IMPORTANTE Alla fine della Scuola dell infanzia i bambini devono possedere le seguenti abilita basali: Enumerazione fino al 10; Conteggio fino al 5; Principio di cardinalità; Capacita di comparare piccole quantità. Per i bambini che non hanno ancora raggiunto queste competenze l obiettivo e il potenziamento delle abilita basali prima di avviare i meccanismi del calcolo e della manipolazione numerica tipici della scuola primaria.
15 RILEVAZIONE SINTETICA DEGLI INDICATORI SVILUPPO EMOTIVO-RELAZIONALE DESCRITTORI SOCIALIZZAZIONE Si No Viene a scuola volentieri Partecipa attivamente Sa inserirsi nel gruppo Si relaziona correttamente Rispetta i giochi dei compagni Sembra a proprio agio a scuola Rispetta le regole COMPORTAMENTI Si lascia condizionare dai compagni Sa controllare l aggressività È competitivo Instaura atteggiamenti di collaborazione Ha atteggiamenti di ribellione È collaborativo Esprime liberamente emozioni- sentimenti ATTEGGIAMENTO SCOLASTICO Si distrae facilmente Si agita facilmente Accetta le proposte Dimostra/esprime delle paure Porta a termine gli incarichi Sa affrontare le difficoltà È insicuro/a Comprende una consegna e si attiva Per i bambini che, all ingresso della Scuola Primaria non posseggono le abilita segnate l obiettivo e attuare un percorso di potenziamento a livello emotivo-relazione.
16 RILEVAZIONE SINTETICA PARTE EDUCATIVO-DIDATTICA CONCETTI TOPOLOGICI Relazioni temporali Prima dopo Si No Relazioni spaziali Dentro fuori Aperto chiuso Sopra sotto Davanti dietro Vicino lontano CAPACITÀ ESPRESSIVA Riconosce i colori fondamentali Usa correttamente i colori Pronuncia bene le parole Ripete con esattezza piccole frasi Pronuncia correttamente i suoni linguistici Sa disegnare una scenetta descritta verbalmente Sa seguire i percorsi con la matita Si No
17 ATTIVITÀ DI RECUPERO, DI SOSTEGNO E DI INTEGRAZIONE PER GLI ALUNNI IN PARTICOLARE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO Nell'organico del Servizio Educativo figurano n. 1 insegnanti formata per la disabilità e n 2 insegnanti formate per i DSA. Qualora si iscrivano al Servizio bambini con particolare difficoltà verrà attivato un Gruppo H che si riunisce almeno due volte all anno per programmare e verificare l attività didattica e il Piano Educativo Individualizzato. Al fine di evitare forme di isolamento e di favorire una vera integrazione tutte le insegnanti opereranno per: impostare il P.E.I. degli alunni assegnati e renderlo operativo verificando con il gruppo H le varie fasi attuative. offrire all intera classe/sezione/scuola una gamma di opportunità educative all interno delle quali, sia il bambino diversamente abile, sia tutti gli altri alunni, possano trovare idonee risposte ai bisogni evidenziati. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 8 Ottobre 2010 n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico (Decreti Attuativi n 5669 del 12/07/11) l Istituto scolastico si e organizzato per tutelare e sostenere gli alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento individuato al fine di garantire il loro successo formativo. All interno del Servizio Educativo è nostra intenzione attivare delle azioni atte a garantire il diritto allo studio degli alunni con disturbo specifico di apprendimento: azione preventiva per l intercettazione precoce dei DSA: laboratori metafonologoci alla scuola dell infanzia; azione di rete tra Scuola- Servizi Sanitari Territoriale Famiglia Associazione Italiana Dislessia.
18 LA CONTINUITÀ EDUCATIVA La continuità del processo educativo consiste nel considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall alunno e riconosca la specificità e la pari dignità educativa dell azione di ciascuna scuola, nella dinamica delle diversità dei ruoli e funzioni. In questa concezione globale di continuità e importante, però, tener presente che il cambio da un ordine di scuola ad un altro è sempre un passaggio significativo con tutte le problematiche relative agli anni-ponte, che sono un segmento iniziale e finale di ogni ordine di scuola. All inizio di ogni nuovo periodo didattico gli alunni si trovano di fronte a tante novità: il maggior numero di insegnanti, la molteplicità delle discipline e dei testi, i nuovi compagni. E importante che siano aiutati ad inserirsi in un ambiente sereno che favorisca il loro sviluppo psico-fisico ed intellettuale e offra percorsi adatti a scoprire la propria identità. Perchè tutto questo avvenga con la giusta gradualità e valorizzando il percorso formativo precedente, prevediamo degli incontri tra docenti dei varo ordini di scuola per attuare interventi formativi graduali, mantenere una coerenza negli stili educativi, promuovere lo sviluppo armonico della persona. A sostegno dell alunno verranno attivate nell intento di rendere il passaggio da un ordine di scuola all altro più fluido: Scambio d informazioni Individuazione degli elementi di continuità Condivisione dell azione progettuale Ricerca di metodologie comuni Le modalità d intervento per l attuazione della fase operativa prevedono: Incontri tra Servizio Educativo e Scuola Primaria Compilazione, da parte dei docenti del Servizio educativo, di una Griglia di osservazione relativa agli obiettivi raggiunti Incontri prefissati tra i docenti dei vari ordini di scuola per verificare la congruità delle valutazioni espresse all uscita di una scuola e all entrata dell altra Riunioni e confronti a fine anno scolastico Collaborazione con Enti territoriali quali Biblioteca Civica e Comune
19 Progetti didattici anno scolastico
20 Criteri organizzativi * La giornata tipo Le fasi della giornata scolastica sono così divise: ore 07:30-09:15 arrivo/accoglienza in sala gioiosa ore 09:15-12:15 attività in sezione: - laboratori diversificati - attività ludiche strutturate e libere - attività di routine (igiene personale, merenda, ecc) ore 11:45-12:30 pranzo ore 12:30-13:45 gioco ricreativo ore 14:00-15:45 attività diversificate strutturate e non riposino per i piccoli ore 16: uscita ORARIO DI ENTRATA: dalle ore 7.30 alle ore 9.00 ORARI O D USCITA ANTIMERIDIANO Dalle alle per chi non usufruisce della mensa Dalle alle per chi non usufruisce dell orario pomeridiano ORARIO D USCITA POMERIDIANO: dalle ore alle ore Per chi usufruisce del prolungamento d orario: 2 USCITA: ORE USCITA : ORE Il Servizio Educativo è aperto dalle ore 7.30 della mattina alle ore della sera per andare incontro alle esigenze di orario di tutte le famiglie. * Organizzazione didattica delle Sezioni Il Servizio Educativo lavora con una classe eterogenea per età. Il Servizio Educativo per come è strutturato permette di operare con tutto il gruppo sezione e in modo separato a seconda dell attività proposta. Le attività educative sono organizzate seguendo un progetto condiviso dal team docente e l organizzazione interna è predisposta per adeguare i tempi dell attività didattica ai bisogni e alle esigenze di apprendimento dei bambini.
21 Al pomeriggio sono previste delle attività per il gruppo dei bambini di 5 anni in modo da privilegiare quelle attività propedeutiche alla scuola primaria. Gli esperti, presenti per la realizzazione dei laboratori, garantiscono la compresenza necessaria per la buona riuscita delle attività. * Sportello psicologico È attivo uno Sportello psicologico su richiesta della famiglia. * Assenze Poiché il Servizio Educativo segue un progetto annuale, è necessario che i bambini frequentino con regolarità. Per le assenze superiori ai 5 giorni, se dovute a malattia, è necessaria la presentazione del certificato medico; comunque le assenze anche se brevi devono essere segnalate anche telefonicamente. Casi di pediculosi e di malattie infettive vanno segnalati immediatamente. * Criteri per la fruizione di interventi di associazioni esterne Il Servizio educativo può avvalersi di contributi didattici di Associazioni non profit esterne a seconda delle necessità dei singoli progetti. * Servizio Educativo a. Attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti: Programmazione mensile; Assemblee con i genitori ( rinnovo Comitato dei Genitori, presentazione POF, assemblea pre-iscrizioni, incontro genitori inizio anno) formazione sul tema della sicurezza a norma di legge b. Adempimenti: preparazione delle lezioni,
22 preparazione degli spazi, preparazione dei materiali per le attività; incontri individuali con le famiglie (programmate a dicembre ed a maggio e su richiesta degli interessati) COLLABORAZIONE SCUOLA - FAMIGLIA La scuola cerca con la famiglia un rapporto di collaborazione e di fiducia reciproca in modo da valorizzare il ruolo di entrambi affinché il bambino possa vivere in un clima sereno. Gli insegnanti si impegnano a rispondere in modo adeguato alle esigenze e richieste di alunni e dei genitori, anche attraverso un costante rapporto con le famiglie che passa attraverso: Colloquio con i genitori dei nuovi iscritti per una prima conoscenza del bambino attraverso la compilazione di un questionario conoscitivo. Incontri di sezione dove le insegnanti presentano il progetto educativo annuale, facendo conoscere le motivazione delle attività, i risultati formativi che si potranno conseguire, i tempi previsti, le forme di impegno connesse; Assemblee generali, Incontri con esperti(formazione genitori); Colloqui individuali su richiesta dei genitori o dei insegnanti; Riunioni di intersezioni con i rappresentanti di ogni sezione, Feste: Natale, Carnevale, Pasqua: Incontri informali per l organizzazione di feste ORGANI DI PARTECIPAZIONE Poiché il Servizio educativo è una comunità educante, i genitori sono tenuti a dare tutto l apporto e la collaborazione possibile. Saranno eletti due rappresentanti per i bambini dai 3 ai 6 anni e due rappresentanti per i bambini del Doposcuola, la cui carica è annuale.
23 Questi genitori, con la coordinatrice e le educatrici, formeranno il Consiglio di sezione e di intersezione. La scuola perseguirà costantemente l obiettivo di costruire un alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. Il primo incontro con la scuola e con gli insegnanti, nonché l esperienza scolastica dei figli aiutano i genitori a prendere più chiaramente coscienza della responsabilità educativa che è loro affidata. Essi sono così stimolati a partecipare a un dialogo intorno alle finalità della scuola e agli orientamenti educativi, per rendere forti i loro bambini e attrezzarli per un futuro che non è facile da prevedere e decifrare. (dalle Indicazioni per il curricolo)
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