Igiene delle aziende ovine e caprine Refrigerazione del latte alla stalla

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1 Miglioramento del benessere degli animali Annualità 2010 Igiene delle aziende ovine e caprine Refrigerazione del latte alla stalla Dipartimento per le Produzioni Zootecniche Servizio Produzioni Zootecniche

2 Programma Didattico 1 giorno 2 giorno 3 giorno Aziende Sanitarie Locali (AASSLL): Elementi di sicurezza alimentare nella filiera del latte La Scrapie programma Identificazione degli animali Agenzia Laore Sardegna: Igiene delle aziende ovine e caprine Refrigerazione del latte alla stalla Agnello di Sardegna I.G.P. - Le novità dal 2010 Associazione Regionale Allevatori della Sardegna (ARAS): Tecniche di campionamento, trasporto e analisi del latte Acqua ad uso zootecnico Echinococcosi cistica - Cenurosi (ARAS)

3 Obiettivo Migliorare la qualità delle produzioni Al fine di ottenere un latte che avrà una carica batterica bassa e un Contenuto di Cellule Somatiche (CCS) basso

4 Cosa si intende per igiene aziendale Igiene degli impianti: mungitrice, serbatoio refrigerante Igiene dei locali: locali mungitura, di sosta e ricoveri, gestione lettiere ecc

5 Mungitrice può agire: Come vettore di batteri Riducendo le difese naturali del capezzolo (cute e sfintere)

6 Corretta gestione della mungitrice Controlli e manutenzioni Pulizia

7 MANUTENZIONE MUNGITRICE Cosa deve fare l allevatore Prima della mungitura Controllare il valore del vuoto Assicurarsi che siano in funzione il regolatore del vuoto e i pulsatori

8 MANUTENZIONE MUNGITRICE Cosa deve fare l allevatore Una volta alla settimana Controllare il consumo dell olio della pompa del vuoto Smontare e pulire i collettori del latte Pulire le coppette di lavaggio

9 MANUTENZIONE MUNGITRICE Cosa deve fare l allevatore Una volta al mese Controllare lo stato e la tensione delle cinghie del gruppo motore-pompa

10 MANUTENZIONE MUNGITRICE Cosa deve fare l allevatore Una volta all anno Pulire la valvola galleggiante dell intercettore e i rubinetti del vuoto Controllare la funzionalità del regolatore del vuoto

11 MANUTENZIONE MUNGITRICE Cosa deve fare l allevatore Una volta all anno Controllare lo stato e la tenuta dei tubi Controllare ed eventualmente sostituire le guaine (tettarelle) Verificare l integrità dei porta guaina in plastica

12 CONTROLLI MUNGITRICE Tecnico LAORE/Ditta esterna Due volte all anno Rilevamento parametri di funzionamento - Portata della pompa del vuoto - Stabilità del vuoto nell'impianto - La riserva utile - Ciclo di pulsazione Verifica efficienza dei componenti dell impianto

13 CONTROLLI MUNGITRICE Come fare richiesta all agenzia LAORE per i controlli sulla mungitrice Presentare richiesta di assistenza tecnica per il controllo funzionale della mungitrice meccanica e del serbatoio refrigerante presso uno dei 32 Sportelli Unici Territoriali

14 Pulizia mungitrice Lavaggio detergente giornaliero, dopo ogni mungitura Lavaggio disincrostante settimanale, in aggiunta al lavaggio sanificante

15 Parametri nelle operazioni di pulizia CONCENTRAZIONE DETERGENTE TEMPERATURA ACQUA TEMPO DI CONTATTO FORZA MECCANICA (turbolenza) Cerchio di Sinner

16 Interazioni tra i 4 parametri del lavaggio

17 Verifica della efficacia delle azioni di pulizia Come: con analisi microbiologica del liquido di risciacquo, tamponi sui componenti dell impianto Quando: all inizio della lattazione e in particolare quando in allevamento è presente un problema di cellule somatiche elevate e/o carica batterica elevata

18 Pulizia mungitrice Verificare che: Durante i lavaggi l acqua abbia la temperatura adeguata Dopo ogni ciclo di lavaggio: 1. L assenza di residui di detergente 2. La pulizia del vaso terminale e dei gruppi di mungitura 3. Assenza di odori anomali 4. Assenza di acqua residua nelle tubazioni Mensilmente: l assenza di depositi o incrostazioni e la pulizia dei filtri e delle guarnizioni.

19 Impianti di refrigerazione Perchè è importante refrigerare il latte? Perchè Il latte appena munto ha una temperatura di c.a. 37 C È necessario quindi bloccare l'attività moltiplicativa dei germi per preservare la qualità del latte fino alla trasformazione

20 E' importante sapere che... La moltiplicazione dei batteri non è quasi immediata, ma inizia c.a. 2 o 3 ore dopo la mungitura La refrigerazione è tanto più efficace quanto prima viene raffreddato il latte

21 Temperature di refrigerazione Deve essere raggiunta la temperatura di refrigerazione (4-8 C) entro 2 ore dalla fine della mungitura. Non superiore a 8 C, in caso di raccolta giornaliera Non superiore a 6 C negli altri casi

22 Serbatoi refrigeranti Vasca Gruppo frigorifero Componenti accessori: agitatore termostato termometro unità di controllo lavaggio automatico

23 Sistemi di refrigerazione diretti indiretti

24 Comparazione prestazioni potenza specifica Diretti kw/100 l VN 0,16 Indiretti 0,09 consumo energetico Prezzo Wh/l latte * il range di valori si riferisce a vasche con VN = l = ++

25 Prestazioni di refrigerazione (EN 13732:2003) Numero di mungiture 2 tank progettato per refrigerare 50% del volume per volta 4 tank progettato per refrigerare 25% del volume per volta 6 tank progettato per refrigerare 16,7% del volume per volta Temperatura ambiente Classe PT- Temperatura prestazione ST Temperatura sicurezza A 38 C 43 C B 32 C 38 C C 25 C 32 C

26 Prestazioni di refrigerazione (EN 13732:2003) Tempo di refrigerazione Classe Tempo massimo di refrigerazione di una mungitura da 35 C a 4 C 0 2,0 ore I II III 2,5 ore 3,0 ore 3,5 ore Una vasca da litri classe 4 B II è capace di refrigerare litri di latte da 35 a 4 C in max 3 h ad una temperatura ambientale di 32 C. NB: i test sono eseguiti in " condizioni standard" i dati di collaudo devono essere riportati su una targa fissata alla vasca

27 Controllo e manutenzione impianto Serbatoio di refrigerazione verificare che la temperatura indicata sul display sia corrispondente a quella reale del latte misurata con un termometro rilevare il tempo di refrigerazione della prima mungitura verificare il valore di stacco-attacco del termostato controllare il funzionamento del timer dell agitatore controllare infiltrazioni di grasso dal motorino dell agitatore o rumorosità esaminare la superficie del latte per rilevare la presenza di schiuma, grumi di grasso, ghiaccio Il controllo della carica del fluido refrigerante e gli interventi su parti del circuito devono essere effettuati da personale specializzato

28 Manutenzioni e controlli dell impianto di refrigerazione Cosa deve fare l allevatore Congelamento del latte: Verificare che non ci sia alcuna formazione di ghiaccio né durante la refrigerazione né durante la conservazione Verificare la temperatura

29 Manutenzioni e controlli dell impianto di refrigerazione Cosa deve fare l allevatore Unità frigorifera controllare la pulizia della superficie di scambio del condensatore verificare il funzionamento del ventilatore (rumorosità, vibrazioni) controllare eventuali perdite dal circuito frigorifero

30 Manutenzioni e controlli dell impianto di refrigerazione Tecnico LAORE/Ditta esterna Verifica della efficienza del refrigeratore Verifica taratura termostato

31 Dimensionamento serbatoio Volume Nominale serbatoio VN = Lma x n 1,10 Lmax: produzione giornaliera max di latte n: n giorni di conservazione (1, 2, 3) 1,10: coefficiente maggiorativo sicurezza Coefficiente di utilizzazione L n CU = VN L: produzione giornaliera media di latte CU medio annuale > 0,6 0,8 0,8 per avere un buon sfruttamento dell impianto se CU i costi di refrigerazione Influenza del CU sui costi fissi di refrigerazione per litro lattetank 2000 litri, 4 mungiture (fonte FAO) CU Latte refrigerato (l/anno) Fattore moltipl. costi fissi 1,00 0,75 0,50 0, ,0 1,3 2,0 4,0

32 Criteri di scelta del serbatoio La classe di prestazione deve essere coerente con l uso TP in funzione della temperatura ambientale del sito Numero di mungiture in funzione del conferimento: 2 mungiture: conferimento giornaliero 4 mungiture: conferimento ogni 2 giorni 6 mungiture: conferimento ogni 3 giorni a parità di volume nominale la potenza del gruppo frigorifero decresce nel passare da 2 a 4 e 6 mungiture Tempo di refrigerazione correlazione positiva fra durata della refrigerazione e tasso di moltiplicazione microbica

33 Classe di prestazione deve essere indicata sulla targa identificativa dell impianto oltre a: - marca, modello e n serie - anno di fabbricazione - tipo e quantità di fluido refrigerante - potenza gruppo frigorifero che fare quando mancano i dati?

34 Criteri di installazione Ampiezza della sala latte pari a 3-4 volte l ingombro in pianta della vasca Aerazione per garantire il raffreddamento del condensatore Spazi attorno alla vasca sufficienti a garantire l accesso da ogni lato Disponibilità di acqua potabile Pavimento con pendenza e pozzetto di scarico

35 Modalità di lavaggio Manuale: spazzolatura superfici interne, agitatore, coperchio, superfici esterne Automatico: a comando manuale, parzialmente o totalmente automatico sistema di aspersione: fisso o dinamico sistema di dosaggio dei detergenti: automatico o semiautomatico sistema di accumulo, riscaldamento e dosaggio dell acqua. elettrovalvola di scarico. programmatore elettronico di lavaggio: comanda i diversi componenti e determina la durata di ogni fase del ciclo

36 Pulizia dei serbatoi refrigeranti Natura dei depositi: molli: grassi, albumine duri: sedimenti minerali e metallici DETERGENTI Alcalini (carbonato di sodio, polifosfati, silicati di sodio, fosfato trisodico, ecc.) per i depositi molli Acidi (a. nitrico, a. fosforico, ecc.) per i depositi duri Tensioattivi (saponi, oli solfonati) da addizionare ai precedenti DISINFETTANTI a base di cloro o iodio, da usare dopo il lavaggio o in miscela con i detergenti

37 Lavaggio dei serbatoi refrigeranti Durante i lavaggi controllare la temperatura dell acqua. Dopo ogni ciclo di lavaggio verificare: 1. Pulizia della superficie interna dei serbatoi di refrigerazione. 2. Assenza di odori anomali. 3. Assenza di residui di detergente nell acqua di risciacquo. 4. Assenza di acqua residua

38 Sistemi di lavaggio lavaggio non uniforme lavaggio quasi uniforme lavaggio uniforme

39 Errori più frequenti Serbatoio refrigerante dimensionato per 4 munte e utilizzato per 2 munte Dimensionamento del compressore non adeguato al volume della vasca Acquisto di serbatoi senza targhe identificative Scarsa manutenzione ( es. mancata pulizia della superficie disperdente) Lasciare la vasca aperta tra il lavaggio e la successiva utilizzazione

40 Caratteristiche dell acqua utilizzata L acqua utilizzata per la pulizia di impianti o strumenti che vengono a contatto con il latte deve avere caratteristiche microbiologiche di potabilità La conoscenza delle caratteristiche chimiche dell acqua consentono di usare in modo appropriato i detergenti

41 Cos è la potabilizzazione? E il processo che consente di distruggere, neutralizzare o comunque rendere innocui i microrganismi presenti nell'acqua dannosi per la salute umana.

42 Sistemi di potabilizzazione Fisici Raggi ultravioletti Osmosi inversa Chimici Meccanici Misti Cloro e suoi composti Filtri Filtri + cloro Filtri + raggi UV

43 Contaminazione

44 Igiene della sala di mungitura Asportazione dei residui di alimentazione e del letame Pulizia e raschiamento superficiale, previo inumidimento, delle pareti, dei pavimenti e delle strutture inamovibili Prelavaggio ambientale con acqua pulita a temperatura ambiente a bassa pressione. Trattare con la soluzione di varechina al 5% alla temperatura di 50 C. Lasciare agire il prodotto per min. Risciacquo finale con acqua pulita a temperatura ambiente a pressione fino a completa rimozione del prodotto.

45 Gestione delle lettiere La lettiera deve essere completamente rinnovata almeno tre volte all'anno in questa occasione procedere anche alla disinfezione e disinfestazione del locale con calce o altri prodotti La paglia deve essere aggiunta periodicamente in base alle esigenze e comunque almeno una volta alla settimana

46 Disinfestazione MODALITA OPERATIVE Allontanamento degli animali Pulizia e allontanamento di materiali, attrezzature, ecc. Prelavaggio ambientale con acqua a temperatura ambiente a bassa pressione. Applicazione del prodotto in forma nebulizzata facendo attenzione affinchè raggiunga anche i siti più nascosti. Lasciare agire il prodotto. Arieggiare il locale prima del reinserimento degli animali per almeno 2, 3 giorni

47 Derattizzazione MODALITÀ OPERATIVE Individuazione, all interno dei locali, delle postazioni più idonee per il posizionamento delle esche rodenticide. Registrazione del numero e della posizione delle esche rodenticide. Monitoraggio periodico delle postazioni ed eventuale sostituzione delle esche mancanti. Posizionare le esche in luoghi inaccessibili agli animali

48 Grazie per l'attenzione! Si ringrazia il Prof. Antonio Pazzona del Dipartimento Ingegneria del Territorio dell'università degli studi di Sassari per la consulenza sulla parte riguardante gli impianti di refrigerazione. Novembre 2010.

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