La malnutrizione dell anziano
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- Marcello Sarti
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1 La malnutrizione dell anziano MEDICO DI FAMIGLIA FAMIGLIA E VICINATO SERVIZIO SOCIO-ASSISTENZIALE COMUNALE ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA SERVIZIO DI IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE Paolo Spinella CASA DI RIPOSO U.O. OSPEDALIERA SERVIZIO DI DIETETICA E Angio NUTRIZIONE CLINICA la Vanzo Vicenza Angiola Vanzo SERVIZIO DI IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE AZIENDA U.L.SS. N. 6 VICENZA
2 La rete assistenziale SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE MEDICO DI FAMIGLIA FAMIGLIA E VICINATO SERVIZIO SOCIO- ASSISTENZIALE COMUNALE CASA DI RIPOSO SERVIZIO DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA U.O. OSPEDALIERA
3 SICUREZZA NUTRIZIONALE per la Comunità Europea significa garantire che tutti gli individui di una popolazione abbiano accesso ad alimenti sufficienti in quantità e qualità, nonché nutrizionalmente adeguati per condurre una vita attiva e sana, senza riguardo al loro stato sociale od economico
4 alterazione dello stato nutrizionale per carenza, eccesso (o squilibrio) di energia, proteine o altri nutrienti che ha effetti negativi sull'organismo e sulla composizione corporea, sullo stato e sulla funzione dei vari organi e sull'evoluzione clinica (Elia M, 2000)
5 MALNUTRIZIONE Impatto su complicanze e mortalità aumentato rischio di piaghe da decubito aumentato rischio di fratture riabilitazione più lunga dopo traumi/fratture più farmaci maggior numero di ospedalizzazioni più complicanze postoperatorie (soprattutto infezioni, sepsi) ritardata guarigione delle ferite più lunga durata di degenza mortalità più elevata costi sanitari più elevati
6 DATI NAZIONALI La malnutrizione per difetto nell anziano è un grave problema che è sovente causa di morte. Interessa un 5% degli anziani in città e colpisce tra il 20% e il 60% degli ospiti in struttura (raccolta dati Centro Maderna: Assistenza Anziani n pag. 8,9). In Italia vi è circa un 12,6% di anziani obesi. Gli anziani da 65 a 74 anni in sovrappeso sono 42,7 % (O. Bosello et al.: Rapporto sull obesità in Italia negli anziani Istituto Auxologico Italiano)
7 la malnutrizione oggi: è un problema sanitario rilevante, sia sul piano clinico che economico troppo spesso non riconosciuta e quindi non trattata molto spesso non vengono registrati nemmeno peso e altezza non esiste un test di screening universalmente accettato per valutare il rischio di malnutrizione
8 Cosa abbiamo fatto per analizzare il problema Indagine sulle diagnosi di dimissione ospedaliera Applicazione screening nutrizionale per valutare l applicabilità presso le case di riposo Rilevazione delle modalità organizzative delle case di riposo presso l ULSS n.6 Vicenza
9 Per quantificare il problema malnutrizione sono state esaminate le diagnosi di dimissione dalla U.O.di Medicina dell Ospedale di Noventa Vicentina dal 01/01/1998 al 31/12/2000 considerando i codici 262, e 707.0, relativi a Denutrizione severa Polmonite ab ingestis Piaghe da decubito
10 Risultati - 1 grafico 1: prevalenza della malnutrizione tra i ricoverati in una u.o. medica nel triennio % 98% TOTALE RICOVERI 4709 TOTALE PAZIENTI CON DIAGNOSI DIMISSIONE MALNUTRIZIONE 98
11 Risultati - 2 grafico 2: distribuzione per sesso dei pazienti ricoverati con diagnosi di malnutrizione nel triennio MASCHI 17% FEMMINE 83%
12 Risultati - 3 grafico 3: distribuzione per fasce di età nei pazienti ricoverati con malnutrizione nel triennio % 9% 84% < 65 ANNI ANNI 75 ANNI E OLTRE
13 Risultati - 4 grafico 4: provenienza dei pazienti ricoverati in u.o. medica con diagnosi di malnutrizione nel triennio CASA DI RIPOSO 44% DOMICILIO 56%
14 Risultati - 5 grafico 5: decessi durante il ricovero tra i pazienti con malnutrizione DECEDUTI 23% DIMESSI 77%
15 Risultati - 6 grafico 6: associazione di alcune patologie con lo stato di malnutrizione dei pazienti ricoverati in u.o. medica nel triennio % 3% 19% 70% MALNUTRIZIONE MALNUTRIZIONE E BRONCOPOLMONITE AB INGESTIS MALNUTRIZIONE E PIAGHE DA DECUBITO MALNUTRIZIONE, BRONCOPOLMONITE E PIAGHE
16 Risultati - 7 grafico 7: pazienti ricoverati con malnutrizione ed in nutrizione artificiale/nutrizione per os 32% 68% PAZIENTI IN NUTRIZIONE ENTERALE PAZIENTI ALIMENTATI PER OS
17 Risultati - 8 grafico 8: intervalli di I.M.C del totale dei pazienti ricoverati con malnutrizione 7% 20% I.M.C I.M.C I.M.C %
18 EVOLUZIONE Dopo lo studio si sono effettuati dei corsi di aggiornamento per medici ed Infermieri dell ospedale e del territorio E stata organizzata la Nutrizione domiciliare con impostazione di un programma nutrizionale alla dimissione (presso l ospedale di Noventa Vicentina) Si è dato impulso alle consulenze nutrizionali in Nutrizione Artificiale Domiciliare
19 INDAGINE CONOSCITIVA 2002 SULL ALIMENTAZIONE DELL ANZIANO NELLE 21 CASE DI RIPOSO dell U.L.SS. n 6 di Vicenza obbiettivi acquisire informazioni sulla preparazione e distribuzione dei pasti agli anziani valutare le conoscenze in materia di nutrizione del personale
20 Rilevazione misure antropometriche all ingresso nelle Case di Riposo solo peso 66% nulla 24% peso e altezza 10%
21 Frequenza registrazione del peso nelle Case di Riposo trimestrale 13% quindicinale 13% settimanale 6% occasionale 13% mensile 55%
22 Corsi formazione nutrizionale corsi formazione nutrizionale per cuochi si, parzial e 21% In 4 case di riposo sono stati organizzati corsi di formazione per i cuochi In nessuna casa di riposo è stato organizzato un corso di formazione sull alimentazione dell anziano per operatori addetti all assistenza no 79%
23 Case di riposo con anziani in nutrizione enterale 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 90% 71% 29% 10% con pazienti in NA senza pazienti in NA
24 pazienti in Nutrizione Artificiale Domiciliare ULSS n.6 Vicenza n pazienti case di riposo domicilio
25 Indice di Karnofsky negli anziani in nutrizione enterale (agosto 2002 ) richiede assistenza (Indice 50) 22% condizioni gravi (Indice 20) 6% condizioni serie (Indice 30) 6% a letto (Indice 40) 66%
26 Stato di coscienza degli anziani in nutrizione enterale coma 34% stato di coscienza conservato 9% disorientato 57%
27 Utilità medico nutrizionista come consulente C.d.R. no 24% si 76% In 16 case di riposo sarebbe ritenuto utile avere un medico nutrizionista come consulente In 5 c.d.r. non è ritenuto utile
28 Presenza dietista si 24% In 5 c.d.r. esiste un dietista messo a disposizione dalla ditta di catering n o 76% In 16 c.d.r. non c e alcun dietista
29 Utilità linee guida per alimentazione anziani no 19% In 17 case di riposo sarebbe ritenuto utile avere linee guida sulla corretta alimentazione degli anziani si 81% In 4 c.d.r. non è ritenuto utile
30 UNA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI MALNUTRIZIONE È STATA EFFETTUATA NEL 2002 NEGLI ANZIANI DI UNA CASA DI RIPOSO DELL ULSS N.6 VICENZA MEDIANTE SCREENING NUTRIZIONALE MINI NUTRITIONAL ASSESSMENT (MNA- TEST) MNA-Short Form (MNA-SF)
31 Lo screening nutrizionale È un sistema semplice di rilevazione del rischio di malnutrizione del paziente istituzionalizzato o delle persone a rischio nutrizionale della popolazione generale
32 IL MINI NUTRITIONAL ASSESSMENT Questo strumento è composto da 18 articoli suddivisi in 4 sezioni: 1. Valutazione antropometrica : peso, altezza, perdita di peso, circonferenza braccio e polpaccio. 2. Valutazione generale: stile di vita, cure mediche e mobilità. 3. Valutazione dietetica: n pasti, assunzione alimenti solidi e liquidi, autosufficienza nell alimentazione. 4. Valutazione soggettiva: auto-percezione dello stato di salute e nutrizionale.
33 La somministrazione del Mini Nutritional Assessment agli Ospiti di una Casa di Riposo ha individuato 21% 29% 50% SOGGETTI MALNUTRITI SOGGETTI A RISCHIO SOGGETTI NON A RISCHIO
34 CONFRONTO RISULTATI SOMMINISTRAZIONE MNA E MNA-SF 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 77% SOGGETTI A RISCHIO 72% 23% 28% SOGGETTI NON A RISCHIO MNA MNA-SF
35 Confronto tra MNA e MNA-SF MNA-SF è meno sensibile ( 5 dei soggetti valutati non a rischio sono falsi negativi e quindi escludibili da ulteriori accertamenti)
36 Valutazione stato nutrizionale dei degenti nelle Case di Riposo in base a IMC < 18.5 sottopeso 9% 4% 2% 9% 18.5 =< 24.9 normopeso 25 =<29.9 sovrappeso 27% 49% 30 =< 34.4 obesità media 35 =< 39.9 obesità grave =>40 obesità gravissima
37 LIMITI DELL INDICE DI MASSA CORPOREA Limitando l indagine nutrizionale al solo rilevamento di parametri semplici come il peso e l altezza ed al calcolo dell IMC, 17 persone (il 19% del campione) con possibile rischio di malnutrizione non verrebbero prese in considerazione
38 Caratteristiche di un test di screening Semplicità Impegno di tempo contenuto Applicabilità anche a pazienti che non possono deambulare o confinati a letto Non richiede personale specializzato
39 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE -1 Bisogna aumentare l attenzione alla valutazione dello stato nutrizionale che attualmente rimane modesta, nonostante il rilievo clinico, etico ed economico del problema
40 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE - 2 Tutti gli indici di valutazione nutrizionale hanno sensibilità e specificità molto basse
41 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE - 3 La denutrizione è diagnosticabile con sicurezza solo nei casi molto avanzati, di solito già complicati (e perciò già ospedalizzati)
42 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE - 4 E opportuno sospettare la presenza di malnutrizione in tutti i casi a rischio. Pertanto è necessario procedere a rilevare anche nelle residenze assistenziali extraospedaliere ed a domicilio il rischio di malnutrizione oltre ai casi riscontrati durante il ricovero ospedaliero
43 PROPOSTE Promuovere conoscenza ed attenzione al problema a partire dalle persone più direttamente coinvolte nell assistenza Saper cogliere i segni di rischio di malnutrizione Predisporre protocolli di rilevazione e di intervento
44 possibili aree di intervento per prevenire la malnutrizione: aumentare la sensibilità nella valutazione dei fabbisogni nutrizionali degli ospiti con somministrazione di vitto adeguato per calorie e consistenza verificare l assunzione completa della dieta in quanto possono sorgere problemi nella fase di somministrazione Creare condizioni ambientali favorevoli all assunzione del pasto fornire stimoli psicologici predisporre adeguate condizioni logistiche (sale da pranzo sufficienti ed adeguate).
45 Piano Triennale per la Sicurezza Alimentare della Regione Veneto promuove un APPROCCIO NUTRIZIONALE MULTIDISCIPLINARE PER UN ASSISTENZA SEMPRE PIÙ ATTENTA DEGLI ANZIANI CON IL COINVOLGIMENTO DI TUTTO IL PERSONALE CHE OPERA NELLE STRUTTURE Formazione del personale Collaborazione tra istituzioni
46 Grazie per l attenzione L UOMO E CIO CHE MANGIA Ludwig Feuerbach
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